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Gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali

3. Il PRIMO SeMeSTRe 2016

L’interpretazione del confronto tra i dati di periodo - mensili richiede cautele.

Nel periodo di gennaio-giugno 2016 risultano pervenute all’Inail per il complesso delle gestioni1 325.549 denunce d’infortunio, con un aumento dell’1,9% rispetto all’analogo periodo del 2015 (6.000 casi in più), per effetto di un incremento degli infortuni in occasione di lavoro dell’1,5% e di uno più consistente di quelli in iti-nere del 4,1%. L’aumento delle denunce del 2016 rispetto al 2015 è dovuto in parte alla presenza di un giorno in più del mese di febbraio (il 2016 è anno bisestile). I

Agricoltura: salute e sicurezza sul lavoro a 100 anni dall’introduzione della tutela assicurativa

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Tabella 3: Denunce d'infortunio per ripartizione geografica e anno di accadimento - quinquennio 2011-2015

2011 2012 2013 2014 2015 Var. %

2015/2011 2011 2012 2013 2014 2015 Var. %

2015/2011

Fonte: Banca dati statistica aggiornata al 30/04/2016

1 Fonte: Open data - Tabelle nazionali con cadenza mensile - dati rilevati al 30 giugno di ciascun anno.

casi registrati nel primo semestre del 2016 risultano, comunque, inferiori a quelli dell’analogo periodo 2014 (335.580, pari a 10mila casi in meno).

Per la sola gestione agricoltura, il calo infortunistico tra i due semestri 2015-2016 è stato del 3,9% (da 17.816 a 17.126 casi), sintesi di una diminuzione dei casi in occasione di lavoro (-4,1%) e di un aumento di quelli in itinere (+5,9%).

Sempre nel primo semestre 2016, sono state per il complesso delle gestioni, 461 le denunce d’infortunio mortale, in calo del 5,9% rispetto all’analogo periodo del 2015 (29 casi in meno) e di poco superiori rispetto ai primi sei mesi del 2014 (457 deces-si). Più in dettaglio, al decremento contribuisce solamente la gestione industria e ser-vizi (-9,4%), in quanto l’agricoltura conferma le 66 denunce in entrambi i semestri e il conto Stato presenta, invece, un deciso incremento (quasi il 50% in più).

4. l’AnDAMenTO neGlI ulTIMI CInque AnnI: CARATTeRIzzA-zIOne PeR PAeSe DI nASCITA

La componente straniera ha rappresentato nel recente passato e ancora oggi una real-tà forte nella sociereal-tà italiana e nel mercato del lavoro. Dalle analisi presentate nel Rapporto 2015 relativo a “I migranti nel mercato del lavoro in Italia” del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, vengono confermati i trend che hanno caratteriz-zato il mercato del lavoro degli ultimi anni, con la novità che il lieve recupero sotto il profilo del numero degli occupati registrato nel 2014 è tutto da attribuirsi alla manodopera straniera. Va sottolineato però che il nostro Paese presenta un “origina-lità”, unica in Europa, di un tasso di occupazione dei cittadini stranieri più alto di quello dei nativi e dalla presenza di trend dell’occupazione asimmetrici tra le diverse nazionalità (si contrae il numero di lavoratori italiani e cresce la platea dei lavoratori comunitari ed extracomunitari) e dalla contemporanea crescita dell’occupazione, della disoccupazione e dell’inattività della popolazione straniera. La causa di tali com-plesse dinamiche del mercato del lavoro è da ricercarsi nei rilevanti fenomeni migra-tori di questi ultimi anni che, unitamente alla nota crisi economica, hanno contri-buito a ridefinire il ruolo della forza lavoro. Nel 2015 gli stranieri con un’occupa-zione (regolare) erano 2,7 milioni pari a quasi l’11% della forza lavoro in Italia.

Lo scorso anno in Italia la comunità più numerosa era quella rumena, che ha supe-rato il milione di persone, pari al 21,97% della popolazione straniera. Molto più distanti le altre nazionalità, con i cittadini albanesi e marocchini - al secondo e terzo posto quanto a presenza - che non raggiungono quota 500mila ciascuno.

A livello infortunistico, le denunce di lavoratori stranieri in agricoltura, che rappre-sentano circa il 13% rispetto al complesso, sono passate da 5.942 casi del 2011 ai 5.298 del 2015 con un decremento del 10,8%. La percentuale degli infortuni in iti-nere nel quinquennio dei lavoratori agricoli stranieri rispetto al totale lavoratori (39,4%) risulta più elevata dell’analoga percentuale registrata per i lavoratori nel-l’industria e servizi (14,1%). Gli infortuni in occasione di lavoro, nell’ultimo quin-quennio, hanno avuto un calo (- 12,3%) più contenuto rispetto al decremento regi-strato nell’industria e servizi pari al 28,6%.

Agricoltura: salute e sicurezza sul lavoro a 100 anni dall’introduzione della tutela assicurativa

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Tabella 4: Denunce di infortunio occorsi ai lavoratori stranieri negli anni di accadimento 2011-2015

per modalità di evento

Modalità di evento 2011 2012 2013 2014 2015 Var %

2015/2011

In occasione di lavoro 5.446 5.057 4.719 4.797 4.776 -12,3

In itinere 496 501 554 532 522 5,2

Totale 5.942 5.558 5.273 5.329 5.298 -10,8

F

Fonte: Banca dati statistica aggiornata al 30/04/2016

Tabella 5: Denunce di infortunio occorsi ai lavoratori stranieri negli anni di accadimento 2011-2015

per Paese di nascita

Paese di nascita 2011 2012 2013 2014 2015 Var %

2015/2011

Romania 1.388 1.365 1.251 1.309 1.259 -9,3

India 676 704 756 706 703 4,0

Marocco 710 636 593 615 644 -9,3

Albania 626 627 573 599 568 -9,3

Macedonia 320 244 237 237 281 -12,2

Tunisia 263 238 212 233 258 -1,9

Polonia 197 192 177 166 146 -25,9

Svizzera 111 108 115 110 110 -0,9

Germania 119 113 135 126 109 -8,4

Moldavia 136 109 107 99 97 -28,7

Pakistan 61 63 78 70 76 24,6

Bulgaria 102 101 79 72 68 -33,3

Senegal 73 80 76 71 66 -9,6

Francia 72 62 55 55 65 -9,7

Kossovo 39 28 35 43 52 33,3

Egitto 67 75 59 57 50 -25,4

Altri Paesi 982 813 735 761 746 24,0

Totale 5.942 5.558 5.273 5.329 5.298 -10,8

F

Fonte: Banca dati statistica aggiornata al 30/04/2016

La provenienza dei lavoratori stranieri che si infortunano è sostanzialmente simile a quella osservata nell’industria e servizi. I Paesi che hanno dato il maggior contribu-to, in termini di denunce sul lavoro, sono anche quelli che forniscono la maggior manodopera; si tratta di Romania, Marocco e Albania, come nell’industria e servi-zi, ai quali, in agricoltura, si aggiunge l’India particolarmente presente nel settore dell’allevamento. Gli infortuni occorsi ai lavoratori stranieri provenienti da questi quattro Paesi, nel 2015, rappresentano circa il 60% del totale.

Per quanto riguarda i casi mortali, nel 2015 si è avuto un incremento del 25,9%

rispetto al 2011, passando da 27 casi a 34 nel 2015 di cui 16 a lavoratori della Romania. Tale etnia risulta cosi essere la prima in graduatoria sia per le menoma-zioni meno gravi che per i decessi, sia in agricoltura che nell’industria e servizi.

Tabella 6: Denunce di infortunio con esito mortale occorsi ai lavoratori stranieri negli anni di accadi-mento 2011-2015 per Paese di nascita

Paese di nascita 2011 2012 2013 2014 2015 Var % 2015/2011

Romania 11 16 10 14 16 45,5

India 4 2 8 2 6 50,0

Tunisia - - - - 3

-Albania 1 4 2 2 1

-Argentina - - - - 1

-Egitto - - - - 1

-Marocco 3 5 4 3 1 -66,7

Moldavia - 1 - - 1

-Sudan - - - - 1

-Svizzera - - 2 1 1

-Togo - - - - 1

-Lettonia - - - - 1

-Altri Paesi 8 5 10 7 - -100,0

Totale 27 33 36 29 34 25,9

F

Fonte: Banca dati statistica aggiornata al 30/04/2016

Tabella 7: Denunce di infortunio occorsi ai lavoratori stranieri negli anni di accadimento 2011-2015 per ripartizione geografica

Ripartizione

geografica 2011 2012 2013 2014 2015 Var % 2015/2011

Nord - Ovest 1.236 1.142 1.084 1.064 1.058 -14,4

Nord - Est 1.941 1.815 1.662 1.751 1.662 -14,4

Centro 1.499 1.367 1.292 1.245 1.293 -13,7

Sud 895 855 876 875 882 -1,5

Isole 371 379 359 394 402 8,4

Totale 5.942 5.558 5.273 5.329 5.298 -10,8

T

Fonte: Banca dati statistica aggiornata al 30/04/2016

A livello di ripartizioni territoriali, il 51,3% degli infortuni avviene nel Nord del Paese e circa il 32% nel Nord-est. Il Centro fa registrare il 24,4% delle denunce in complesso e il 41,2% degli eventi letali.

Nel quinquennio di riferimento tutte le aree geografiche hanno avuto una diminu-zione delle denunce ad eccediminu-zione delle Isole che hanno registrato un aumento dell’8,4%, dovuto in particolare all’incremento della Sicilia (+11,3%) passata da 318 casi nel 2011 a 354 nel 2015.

Le regioni che hanno subito un maggior calo sono l’Abruzzo (-34,5%), la Toscana (-38,2%) e la Lombardia (-27%).

A livello nazionale, i casi mortali sono aumentati del 25,9% rispetto al 2011. Su que-sto incremento incide principalmente il Centro che passa da 6 a 14 casi (+ 133,3%).

In controtendenza rispetto al dato nazionale il Nord-est che ha registrato una dimi-nuzione del 42,9% (da 7 casi nel 2011 a 4 nel 2015).

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Tabella 8: Denunce di infortunio con esito mortale occorsi ai lavoratori stranieri negli anni di accadi-mento 2011-2015 per ripartizione geografica

Ripartizione

Geografica 2011 2012 2013 2014 2015 Var %

2015/2011

Fonte: Banca dati statistica aggiornata al 30/04/2016

Tabella 9: Infortuni indennizzati per tipo definizione e anno di accadimento

Anno di accadimento

Positivi con indennizzo

Positivi senza

indennizzo Positivi totali Franchigie Negativi Definiti In istruttoria

Totale denunce

2011 38.106 495 38.601 2.863 5.559 47.023 60 47.083

2012 34.548 511 35.059 2.685 5.106 42.850 68 42.918

2013 32.113 488 32.601 2.663 4.972 40.236 93 40.329

2014 31.117 421 31.538 2.434 5.105 39.077 119 39.196

2015 28.987 426 29.413 2.392 5.419 37.224 745 37.969

Totale

quinquennio 164.871 2.341 167.212 13.037 26.161 206.410 1.085 207.495

T

Fonte: Banca dati statistica aggiornata al 30/04/2016

A livello regionale le regioni che hanno avuto gli incrementi di eventi letali più importanti sono stati il Veneto (da 1 nel 2011 a 4 nel 2015), le Marche (da 1 a 3) ed il Lazio (da 2 a 4).

5. GlI InfORTunI DefInITI e InDennIzzATI

Considerando tutte le gestioni (agricoltura, industria e servizi, conto Stato), ogni anno vengono definiti positivamente dall’Inail circa il 67% dei casi denunciati men-tre nella gestione agricoltura risulta una percentuale più alta (olmen-tre l’80%), i negati-vi sono circa il 13% e gli infortuni in franchigia il 6%.

Nel 2015 gli infortuni mortali definiti positivi sono stati il 61,2%. Il Centro è l’a-rea geografica con le percentuali più elevate: 80,2% di definiti positivi per gli infor-tuni in complesso e il 70% per i decessi.

Gli infortuni in occasione di lavoro definiti positivamente sono stati il 78% dei casi mentre tale quota è meno elevata per gli infortuni in itinere con un 62% di positi-vi e un 31,2% di negatipositi-vi.

Esaminando gli infortuni indennizzati, in agricoltura ogni anno vengono indenniz-zati dall’Inail circa il 79% dei casi denunciati, di cui circa 9 casi su 10 sono per ina-bilità temporanee.

Considerando la parte del corpo colpita dall’infortunio, le lesioni riguardano preva-lentemente gli arti superiori e inferiori che costituiscono oltre il 61% del totale. La natura della lesione degli infortuni vede al primo posto la contusione (31,4%), segui-ta dalla lussazione (22,4%), dalla ferisegui-ta (21,1%) e dalla frattura (19%). Meno fre-quenti le lesioni (6%), che comprendono anche i corpi estranei e perdita anatomica.

Gli infortuni in agricoltura seguono al solito la ciclicità delle stagioni con picchi massimi in marzo e giugno/luglio e settembre, con oltre la metà dei casi che si con-centrano dal sabato al lunedì.

Il mese in cui si verificano meno infortuni risulta dicembre, in linea con quanto si verifica nelle altre attività produttive.

Tabella 10: Infortuni indennizzati per tipo indennizzo e anno di accadimento

Anno di

accadimento In temporanea Permanente in capitale

Permanente in rendita diretta

Permanente totale

In rendita a

superstiti Totale

2011 33.309 3.576 1.140 4.716 81 38.106

2012 29.973 3.388 1.098 4.486 89 34.548

2013 27.536 3.336 1.159 4.495 82 32.113

2014 26.899 3.074 1.062 4.136 82 31.117

2015 25.789 2.320 807 3.127 71 28.987

Totale quinquennio 143.506 15.694 5.266 20.960 405 164.871

T

Fonte: Banca dati statistica aggiornata al 30/04/2016

Arti superiori 31,8%

Arti inferiori 29,8%

Testa 13,0%

Torace 17,0%

Colonna vertebrale 8,4%

figura 3: Denunce di infortunio per sede della lesione - Anno di accadimento 2015