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Problema generale dell’elettrostatica nei dielettrici

Nel documento Appunti di Elettromagnetismo (pagine 87-93)

0· P~ 0 |~r − ~r0| ! | {z } div P 0 |r − r0| ! dτ0− Z τ 1 |~r − ~r0| ~0· ~P00 #

applicando il teorema della divergenza abbiamo che il primo integrale sul volume di pu`o riscrivere in termini della superficie chisa che racchiude le cariche! V0 = 1 4π0 " Z Σ ~ P0· ˆn |~r − ~r0|dS 0− Z τ 1 |~r − ~r0| ~0· ~P00 #

Ora dall’equazione di Poisson ho che ∇2V0 = −ρp

0, da cui ottengo: V0= 1 4π0 " Z Σ σp |~r − ~r0|dS 0− Z τ ρp |~r − ~r0| 0 #

confrontando i due potenziali che devono essere uguali si osserva che dovran-no valere le relazioni:

σp = ~P · ˆn ρp= − ~∇ · ~P = −div( ~P )

Dove con la prima si trova la densit`a superficiale e con la seconda quella interna al materiale. Si vede subito che in un dielettrico omogeneo dove P `e costante la densit`a interna `e nulla, in accordo con quanto aspettato!

4.4 Problema generale dell’elettrostatica nei

die-lettrici

Abbiamo ottenuto nella sezione precedenti due formule molto importanti: ρp = − ~∇ · ~P

σp= ~P · ˆn

In cui ρp `e la densit`a di carica polarizzata per unit`a di volume, σp `e la densit`a superficiale di carica polarizzata che si distribuisce sulla superficie del materiale dielettrico.

A questo punto la prima equazione di Maxwell per esprimere il campo elettrico deve tenere conto di tutte le cariche che si trovano nello spazio. Compreso quelle della polarizzazione.

~

∇ · ~E = ρtot ε0

~

∇ · ~E = ρ + ρp ε0

Dove ρ `e la densit`a di carica localizzata (presente anche in assenza di dipolo). Da questa espressione, con un po’ di algebra possiamo ricavare una nuova equazione: ε0∇ · ~~ E − ρp = ρ ~ ∇ · (ε0E) + ~~ ∇ · ~P = ρ ~ ∇ ·ε0E + ~~ P= ρ

Definizione 4.1 (Vettore di spostamento) Si definisce D il vettore di spostamento6, la grandezza vettoriale ottenuta in questo modo:

~

D = ε0E + ~~ P

Alla luce della definizione 4.1 possiamo riscrivere la prima equazione di Maxwell nel caso dei dielettri:

~

∇ · ~D = ρ (4.2)

Si noti come in questa relazione ρ siano solo le cariche localizzate, e dunque il vettore ~D non dipende dalle cariche di polarizzazione, non ha quindi nessuna dipendenza dal mezzo che stiamo tenendo in considerazione. In particolare, da questa propriet`a della divergenza di ~D segue direttamente il teorema di Gauss per ~D, che ovviamente si esprime come:

ΦSc( ~D) = Z Sc ~ D · ˆndS = Z Vc ~ ∇ · ~DdV = n X i=1 Qi

Dove ΦSc( ~D) rappresenta il flusso del campo elettrico lungo qualunque superficie chiusa Sc, `e pari alla somma delle cariche interne del sistema.

Se il vettore ~D `e di per se indipendente dal mezzo, nella sua espressione si nasconde l’informazione sul mezzo materiale e in particolare nell’espressione che lega ~E a ~P , per poter dire qualcosa su ~E (che `e la grandezza che ci interessa in definitiva) occorre fare alcune ipotesi su ~P .

Risolvere il problema generale dell’elettrostatica nei mezzi equivale quin-di a trovare un espressione che mi consenta quin-di riuscire a tirare fuori ~E dalla relazione:

~

D = ε0E + ~~ P

6

4.4.1 Materiali omogenei isotropi

Ridiscutiamo i risultati da cui eravamo partiti all’inizio. Sperimentalmente si osserva un aumento della capacit`a del condensatore quando tra le armature poniamo un mezzo materiale non conduttore.

Questo aumento pu`o essere espresso con una costante adimenzionale, detta costante dielettrica relativa del mezzo in questo modo:

C = εrC0

Dove C `e il valore della capacit`a del condensatore immerso nel mezzo, e C0 `e il valore della stessa capacit`a misurata nel vuoto.

Da queste propriet`a ricaviamo subito che: Q ∆V = εr Q ∆V0 ∆V = 1 εr∆V0 Da cui a sua volta otteniamo la relazione:

~ E = 1

εrE~0 Dal teorema di Coulomb sappiamo per`o che:

~ E = σ 0 ε0 = σ + σp ε0

Questo ci dice che il valore della densit`a superficiale di carica nel con-densatore `e variato. Questa variazione `e dovuta alla presenza di una densit`a superficiale di carica aggiuntiva σp di polarizzazione del mezzo, data dalla relazione:

σp= ~P · ˆn

Da tutte queste osservazioni possiamo provare a stimare la nostra σp σ0= σ εr σ + σp = σ εr σp = σ 1 εr − 1 

Notiamo che siccome εr `e sempre maggiore di 17, σ e σp sono opposte in segno, questo ci sta dicendo che il dielettro si polarizza generando una distri-buzione di carica σp addossata all’armatura del condensatore ma di segno opposto, abbassando di fatto l’intensit`a del campo elettrico generato.

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Il condensatore quando viene immerso in un materiale isolante registra sempre un aumento della capacit`a rispetto al vuoto.

Consideriamo ora i moduli delle due grandezze e otteniamo: |σp| = |σ|εr− 1

εr

Nel caso del condensatore, e di un dielettro isotropo, il verso di polarizza-zione delle molecole `e proprio quello del campo elettrico, che `e parpendicolare alle superfici delle armature, per cui il valore:

σp= ~P · ˆn Diventa semplicemente:

p| = | ~P |

Dove il segno positivo lo abbiamo quando ~P e ˆn sono concordi8, mentre il segno negativo lo abbiamo quando i due vettori sono discordi9. Questo con-corda perfettamente con quanto avevamo dedotto sperimentalmente dalla costante εr.

| ~P | = |σ|εr− 1

εr (4.3)

Facciamo qualche altra considerazione sul campo elettrico: E0 = σ ε0 E = E0 εr E = σ ε0εr σ = ε0εrE

Poich´e ~E e ~P hanno la stessa direzione possiamo riscrivere la (4.3) in questo modo: ~ P = ε0εrE~εr− 1 εr ~ P = ε0r− 1) ~E

A questo punto introduciamo la grandezza macroscopica χ:

Definizione 4.2 (Suscettivit`a dielettrica del mezzo) Si definisce la gran-dezza χ, Suscettivit`a dielettrica del mezzo in questo modo:

χ = εr− 1

8Questo avviene sull’armatura carica negativamente, poich´e il campo elettrico `e diretto verso l’esterno del condensatore come la normale uscente dalla superficie che delimita il mezzo materiale.

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Per come avevamo definito la polarizzabilit`a del mezzo α si pu`o intuire che c’`e una stretta relazione tra la grandezza χ e il suo corrispondente micro-scopico α. In realt`a spesso la legge che lega tra loro queste grandezze non `e semplice e bisogna tenere conto delle differenze che vi sono tra il campo elettrico ~Emic che agisce sulla singola molecola (infruenzato fortemente dalle molecole intorno) e quello ~E, generato soltanto dalle cariche localizzate o di polarizzazione.

Per poter scrivere l’espressione finale di ~P : ~

P = εrχ ~E

Abbiamo risolto il problema generale nei casi di materiali isotropi, infatti a questo punto segue subito che:

~

D = ε0E + ε~ 0χ ~E = ε0(1 + χ) ~E

~

D = ε0εrE~ (4.4)

Che unita con la relazione:

~

∇ · ~D = ρ

Dove ρ rappresentano solo le cariche localizzate, risolve il problema dell’e-lettrostatica.

4.4.2 Esempi notevoli

Esaminiamo subito alcuni casi molto semplici: una carica Q immersa in un mezzo isolante con costante dielettrica εr.

Prendiamo una superficie sferica chiusa di raggio r centrata nella carica. Poich´e vale la relazione ~∇ · ~D = ρ, allora possiamo applicare il teorema di Gauss per il vettore ~D:

ΦSc( ~D) = Q D4πr2= Q D = 1 4π Q r2

Da qui ricaviamo subito il campo elettrico con la formula (4.4):

E = 1

4πε0εr

Qr2

Vediamo ora un altro esempio interessante: Una carica Q che si trova nel vuoto, in una bolla circondata interamente da un materiale isolante di costante dielettrica εr, come mostrato in Figura 4.6.

Figura 4.6: Schema di una carica situata in una bolla di vuoto circondata da un mezzo isolante,che si polarizza formando una densit`a di carica opposta a Q sul bordo della bolla.

Il campo elettrico generato dalla carica Q polarizza il dielettro, che genera una densit`a superficiale di carica negativa σp sul bordo della bolla

σp= ~P · ˆn

Conoscendo gi`a il valore del campo elettrico, sitmato nell’esercizio pre-cedente, ~ P = ε0χ ~E = ε0r− 1) 4πε0εr Q r2rˆ σ = ε0 εr− 1 4πεrε0 Q r2r · ˆˆ n

Poich´e il mezzo materiale occupa tutto lo spazio al di fuori della bolla, il versore ˆn uscente dalla superficie che racchiude il mezzo `e diretto verso l’interno della bolla, `e quindi antiparallelo al versore ˆr, e il loro prodotto scalare genera un segno meno, che descrive quantitativamente perch´e la carica di polarizzazione `e di segno opposto a quella Q.

σp= 1 − εr 4πεr

Q r2

Calcoliamo la carica globale di polarizzazione integrando σp su tutta la superficie:

Qp = 4πr2σp= 1 − εr εr

Tutto va all’interno del dielettro come se a generare il campo ci fosse una carica Q: Q = Q + Qp = Q  1 −εr− 1 εr  Q= Q εr Come del resto era facilmente intuibile.

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