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Hangar Bicocca pur non essendo un museo, quindi non avendo una vera e propria collezione, è in possesso di due opere molto diverse tra loro ma che determinano lo spazio in modo significativo. La Sequenza (1981) di Fausto Melotti, maestro del Novecento, è collocata all’entrata per un preciso motivo. Oltre a volere rispettare la volontà dell’artista, che creò la scultura per l’esterno, si vuole interporre una sorta di confine, tra il mondo reale e lo spazio espositivo. Questa soglia non vuole però, essere traumatica, infatti, la presenza di un’opera “datata” all’ingresso serve ad accompagnare il visitatore, per introdurlo in un mondo non storicizzato e quindi, poco esplorato, come è l’arte contemporanea. All’interno di Hangar invece, si trova l’installazione che ne ha determinato forse tutta la storia, I Sette Palazzi Celesti (2004) di Anselm Kiefer. Quest’opera rappresenta il cuore dello spazio, anche per il semplice fatto che un’installazione di 4.000 mq è difficile da non notare. Gli artisti delle mostre temporanee

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spesso si rapportano con il significato di quest’opera, il tema della memoria del passato nazista della Germania (paese d’origine di Kiefer) e la storia del popolo ebreo.

Le mostre temporanee vengono curate da Andrea Lissoni, insieme all’Artistic Advisor, che cura la programmazione culturale, supervisionando le mostre e curandone alcune di specifiche. Fino al 2012, l’Artistic Advisor è stata Chiara Bertola, in carica dal 2009. Il mandato dura tre anni e può essere rinnovabile solo per un altro periodo. La nomina del nuovo Artistic Advisor Vicente Todolì è molto recente, come anche la conferenza stampa di presentazione del nuovo programma di mostre, in cantiere in Hangar Bicocca, dal 2013 al 2015.

Fino ad oggi, le mostre realizzate dal 2005 sono all’incirca ventinove10 dal 2005, e alcune di queste si sono svolte in contemporanea, come è avvenuto nel 2012 con l’installazione di

10 Nel primo anno di apertura le mostre organizzate sono state: “Easter” di Mark Walliger, a cura di Artache,

dal 23 settembre al 27 novembre; “Playground and toys” a cura di Adelina Von Fürstenberg dal 28 ottobre al 23 dicembre. Nel 2006 queste sono state le mostre inaugurate: “Balkan Epic” di Marina Abramovic’, a cura di Adelina Von Fürstenberg, dal 19 gennaio al 14 maggio; “Start@Hangar” a cura di Giorgio Verzotti dal 30 marzo 2006 al 14 maggio 2007. Nel 2007 le mostre furono: “Collateral” a cura di Adelina Von Fürstenberg dall’1 febbraio al 15 marzo; “Not afraid of the dark/Emergenze” a cura di Bartolomeo Pietromarchi, dal 29 marzo al 27 maggio; “Urban Manners- 15 Contemporary Artists from India” a cura di Adelina Von Fürstenberg, dal 19 ottobre all’1 gennaio 2008. Il 2008 si apre con la personale “Fatica n.16” di Daniele Puppi, curata da Federica Schiavo dal 31 gennaio al 9 marzo; a cui seguirà: “Antarctica” di Lucy + Jorge Orta, a cura di Bertolomeo Pietromarchi, aperta dal 3 aprile all’8 giugno; l’intervento di Blu sui muri perimetrali di Hangar Bicocca, visibile dal 18 giugno al 25 luglio; “It is difficult” di Alfredo Jaar a cura di Gabi Scardi e Bartolomeo Pietromarchi, dal 03 ottobre al 25 gennaio 2009. Per il 2009, queste le mostre: “Breath [the vertical works]”di Anthony McCall, a cura di Serena Cattaneo Adorno, visitabile dal 20 gennaio al 21 giugno; “Fuori centro” collettiva di video artisti a cura di Chiara Bertola e Rä di Martino, dal 30 giugno al 20 dicembre. Il 2010 si apre con la mostra “Personnes” di Christian Boltanski, a cura di Chiara Bertola dal 25 giugno al 26 settembre; dal 25 giugno all’1 agosto ci fu in contemporanea la mostra “End” di Carlos Casas, a cura di Andrea Lissoni; dal 17 al 26 settembre “The movement of People Working” di Phill Niblock, a cura di Andrea Lissoni; dal 22 ottobre 2010 fino al 2 febbraio 2011, la mostra “Terre Vulnerabili ¼” a cura di Chiara Bertola e Andrea Lissoni. Nel 2011 continuò il ciclo di “Terre Vulnerabili 2/4” a cura di Chiara Bertola e Andrea Lissoni, dal 2 febbraio al 10 marzo; Terre Vulnerabili3/4” a cura di Chiara Bertola e Andrea Lissoni dall’11 marzo al 4 maggio; “Terre Vulnerabili 4/4” a cura di Chiara Bertola e Andrea Lissoni, dal 6 maggio al 17 luglio; “Ping- Pong, Panda, Povera, Pop- Punk, Planet, Politics and P-Art” di Surasi Kusulwong, a cura di Chiara Bertola dal 10 giugno al 30 ottobre; “From here to ear(v.15)” di Céleste Boursier- Mougenot, a cura di Andrea Lissoni, dal 4 novembre al 4 dicembre 2011. La Programmazione per il 2012 iniziò ad aprile, con la mostra “Non Non Non” di Yervant Gianikan e Angela Ricci Lucchi, a cura di Andrea Lissoni e Chiara Bertola, dal 12 aprile al 10 giugno; “Shadow Play 2002-2012” di Hans Peter Feldmann, a cura di Chiara Bertola, dal 12 aprile al 10 giugno; “Equilibrando la curva” di Wilfredo Prieto, a cura di Andrea Lissoni, dal 22 giugno al 2 settembre; “Tha happiest men” di Ilya e Emilia Kabakov, a cura di Chiara Bertola dal 22 giugno al 2 settembre; “Unidisplay” di Carsten Nicolai, a cura di Chiara Bertola e Andrea Lissoni dal 21 settembre 2012 al 6 gennaio 2013; “On Space Time Foam” di Tomás Saraceno, a cura di Andrea Lissoni dal 26 ottobre 2012 al 17 marzo 2013. Del 2013 infine, “Primitive” di Apichatpong Weerasethakul a cura di Andrea Lissoni dall’8 marzo

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Carsten Nicolai nelle Navate e On Space Time Foam (2012) di Tomás Saraceno, nel Cubo. Inoltre, le esposizioni organizzate riguardavano tutti artisti viventi, ad eccezione della mostra di Mike Kelley, “Eternity is a long time” (2013), per la prima volta su un’artista deceduto, nel gennaio del 2012. La volontà di esporre artisti viventi è conforme alla Mission di Hangar Bicocca, essere dunque, uno luogo dove produrre arte contemporanea, affinché si possa instaurare uno scambio reciproco tra lo spazio di Hangar Bicocca e l’artista. Vista la disponibilità espositiva e per essere fedeli al principio di una forte relazione con lo spazio, si privilegiano opere che siano site specific e di grande formato. La nuova programmazione culturale, presentata il 3 giugno in conferenza stampa da Vicente Todolì, inizierà a settembre e si svilupperà per oltre due anni, fino alla soglia dell’ Expo 2015. Todolì ha affermato che le mostre future in programma, vedranno uno sviluppo del particolare rapporto che lega lo spazio alle opere d’arte, prediligendo installazioni, ambienti e video, più consoni alle dimensioni di Hangar Bicocca, rispetto a quadri e a fotografie11.

Infine, le mostre organizzate in Hangar sono tutte rivolte ad esporre non solo i grandi nomi dell’arte contemporanea, ma anche giovani emergenti sia italiani che internazionali e artisti meno conosciuti.