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Capitolo 5. LE COMPETENZE DEGLI INSEGNANTI IL CASO ITALIANO

1.3. Il recente referenziale per il bilancio delle competenze per i neoassunt

professionali lo si ritrova soprattutto nella normativa italiana dedicata al percorso formativo per i neoassunti, regolato dal DM 850/2015. La modalità di realizzazione dell’anno di prova per gli insegnanti neoassunti considera un percorso riflessivo che ha come punto di partenza la compilazione di un bilancio delle competenze iniziali (BdC) e, per realizzare tale bilancio, sono disponibili precise indicazioni

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che contemplano anche un referenziale di competenze professionali46 (INDIRE, 2017).

Le competenze sono strutturate in tre aree, a loro volta suddivise in tre ambiti, in ciascuno dei quali si trova un numero variabile di indicatori/descrittori di competenza (48 in totale).

Figura 5.1. Struttura delle competenze per il Bilancio iniziale (Elaborazione propria su informazioni tratte da INDIRE, 2017)

Come si può apprezzare nella figura 5.1, le tre aree e i rispettivi ambiti di competenze delineano una figura professionale che si focalizza sul processo d’insegnamento e apprendimento, sugli aspetti organizzativi e di relazione tra pari e con le famiglie e su aspetti etici e sulla formazione continua.

Vediamo ora come si sviluppano i vari descrittori di competenza all’interno delle tre aree e dei vari ambiti.

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Il referenziale delle competenze è disponibile sul sito dell’Indire che dà supporto al percorso dei neoassunnti: http://neoassunti.indire.it/2018/toolkit.html. Nello specifico il documento è

accessibile al seguente indirizzo web:

http://neoassunti.indire.it/2018/files/indicazioni_bilancio_iniziale.pdf. Il referenziale delle competenze del BdC è stato elaborato da un gruppo di ricerca dell’Università di Macerata in collaborazione con Indire (Magnoler, 2017).

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La prima area è strettamente vincolata al processo d’insegnamento e apprendimento e nella figura 5.2 si presentano i cosiddetti “descrittori di competenza”.

1. AREA DELLE COMPETENZE RELATIVE ALL’INSEGNAMENTO (Didattica)

a) Organizzare situazioni di apprendimento DESCRITTORI DI COMPETENZA

1. Individuare con chiarezza le competenze che gli allievi devono sviluppare

2. Rendere operativi gli obiettivi di apprendimento individuati, traducendoli in evidenze concrete che permettano di verificarne il conseguimento

3. (PRIMARIA, SECONDARIA) Conoscere in maniera adeguata i concetti chiave della disciplina in modo da sostenere le proprie scelte didattiche

4. Progettare le attività didattiche e le attività e gli strumenti di valutazione tenendo conto delle conoscenze pregresse degli studenti

5. (INFANZIA) Collegare i campi di esperienza alle attività didattiche da progettare

6. (SOSTEGNO) Elaborare piani educativi inclusivi (PEI, PEP, PDP) per gli studenti che ne hanno necessità, in modo da essere coerenti con il percorso della classe

7. Progettare le attività della classe, affinché queste tengano conto delle necessità degli allievi con bisogni speciali in modo da favorirne l’integrazione

8. Verificare l’impatto dell’intervento didattico in modo da coglierne le azioni più incisive 9. Utilizzare le tecnologie e le opportunità offerte dalle tecnologie e dai linguaggi digitali per migliorare i processi di apprendimento

10. Progettare attività per le quali lo studente sia al centro dei processi di apprendimento e di costruzione delle conoscenze

11. Prefigurare i possibili ostacoli di apprendimento e predisporre adeguate strategie di intervento

b) Osservare e valutare gli allievi secondo un approccio formativo DESCRITTORI DI COMPETENZA

12. Considerare gli obiettivi di apprendimento coerentemente con uno sviluppo verticale del curricolo

13. Rendere gli studenti consapevoli dei loro progressi rispetto agli obiettivi di apprendimento

14. Progettare attività di valutazione formativa utilizzando una pluralità di strumenti e tecniche 15. Progettare attività per la verifica delle competenze trasversali (soft skills)

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c) Coinvolgere gli allievi nel processo di apprendimento DESCRITTORI DI COMPETENZA

16. Costruire un ambiente di apprendimento capace di sollecitare partecipazione, curiosità, motivazione e impegno degli studenti

17. Sviluppare la cooperazione fra studenti e forme di mutuo insegnamento 18. Progettare attività per “imparare ad imparare”

19. Costruire e condividere con la classe regole chiare

20. (INFANZIA) Curare l’organizzazione di una giornata educativa equilibrata, ricca di momenti di accoglienza, relazione, gioco, apprendimento, vita pratica

Figura 5.2. Area, ambiti e descrittori delle competenze relative all’insegnamento. (adattato da INDIRE, 2017)

In questo insieme di descrittori di competenza appare una chiara focalizzazione sull’alunno che deve essere posto al centro del processo d’apprendimento, ciò include l’approccio di programmazione e implementazione didattica e viene data una particolare importanza alla valutazione formativa (il secondo ambito si focalizza su di essa). Non viene data particolare rilevanza al sapere disciplinare (viene richiamato esplicitamente solo nel terzo descrittore di competenza). Questo potrebbe essere imputabile al fatto che nella secondaria le conoscenze disciplinari, sebbene non in modo esplicito, sono un requisito per l’accesso alla professione47

.

Nella figura 5.3, si presentano gli ambiti e i descrittori di competenza dell’area relativa all’organizzazione scolastica.

2. AREA DELLE COMPETENZE RELATIVE ALLA

PARTECIPAZIONE ALLA VITA DELLA PROPRIA SCUOLA (Organizzazione)

d) Lavorare in gruppo tra docenti DESCRITTORI DI COMPETENZA

21. Elaborare e negoziare un progetto educativo di gruppo, costruendo prospettive condivise sui problemi della comunità scolastica

47 Per accedere alla formazione iniziale per la scuola secondaria è da sempre un requisito il

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22. Partecipare a gruppi di lavoro tra docenti, condurre riunioni, fare sintesi

23. Proporre elementi di innovazione didattica da sperimentare in collaborazione con i colleghi 24. Innescare ed avvalersi di attività di valutazione e apprendimento tra pari (peer-review e peer-learning)

25. (SOSTEGNO) Focalizzare l’attenzione dell’intero gruppo docente (team, consiglio di classe, ecc.) sui temi dell’inclusione

e) Partecipare alla gestione della scuola DESCRITTORI DI COMPETENZA

26. Contribuire alla gestione delle relazioni con i diversi interlocutori (parascolastici, enti, associazioni di genitori, ecc.)

27. (SOSTEGNO) Curare i rapporti con le équipe multidisciplinari ed i servizi specialistici 28. Organizzare e far evolvere, all’interno della scuola, la partecipazione degli allievi 29. Partecipare ai processi di autovalutazione della scuola, con particolare riferimento al RAV 30. Impegnarsi negli interventi di miglioramento dell’organizzazione della scuola

f) Informare e coinvolgere i genitori DESCRITTORI DI COMPETENZA 31. Coinvolgere i genitori nella vita della scuola

32. Organizzare riunioni d’informazione e di dibattito sui problemi educativi

33. Comunicare ai genitori obiettivi didattici, strategie di intervento, criteri di valutazione e risultati conseguiti

34. (INFANZIA) Assicurare un rapporto personalizzato e accogliente verso singoli genitori

Figura 5.3. Area, ambiti e descrittori delle competenze relative all’organizzazione. (adattato da INDIRE, 2017)

I descrittori di competenza inerenti all’area dell’organizzazione spaziano da prestazioni di tipo collegiale fino alla relazione con i genitori degli alunni. Va sottolineato che le attività collegiali richieste sono principalmente di carattere educativo e di sviluppo professionale (peer-review e peer-learning). Viene inoltre

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richiesto un impegno concreto all’insegnante nell’organizzazione e nell’autovalutazione della scuola.

La terza area, quella della professionalità, viene presentata nella figura 5.4 e dà conto di tre ambiti, dei quali il primo è molto generale (affrontare i doveri e i problemi etici della professione), mentre gli altri due sono più specifici: uno dedicato all’utilizzo consapevole di strumenti tecnologici per le attività professionali e l’altro alla formazione continua.

3. AREA DELLE COMPETENZE RELATIVE ALLA PROPRIA FORMAZIONE (Professionalità)

g) Affrontare i doveri e i problemi etici della professione DESCRITTORI DI COMPETENZA

35. Rispettare regole, ruoli e impegni assunti all’interno del proprio contesto professionale 36. Ispirare la propria azione a principi di lealtà, collaborazione, reciproca fiducia tra le diverse componenti

37. Contribuire al superamento di pregiudizi e discriminazioni di natura sociale, culturale o religiosa

38. Rispettare la privacy delle informazioni acquisite nella propria pratica professionale h) Servirsi delle nuove tecnologie per le attività progettuali, organizzative e formative

DESCRITTORI DI COMPETENZA

39. Utilizzare efficacemente le tecnologie digitali per migliorare la propria professionalità 40. Utilizzare le tecnologie digitali per costruire reti e scambi con altri colleghi anche nell’ottica di una formazione continua

41. Esplorare le potenzialità didattiche dei diversi dispositivi tecnologici e dei linguaggi digitali i) Curare la propria formazione continua

DESCRITTORI DI COMPETENZA 42. Documentare la propria pratica didattica

43. Utilizzare le proprie esperienze per riprogettare l’azione didattica

44. Aggiornare il proprio Bilancio delle competenze ed elaborare un proprio progetto di sviluppo professionale

45. Partecipare a programmi di formazione personale con colleghi, gruppi, comunità di pratiche 46. Essere coinvolto in attività di ricerca didattica, anche in forma collaborativa

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47. Utilizzare i risultati della ricerca per innovare le proprie pratiche didattiche

48. Essere capaci di utilizzare le opportunità offerte dai progetti europei per sviluppare il proprio percorso di formazione

Figura 5.3. Area, ambiti e descrittori delle competenze relative alla professionalità (adattato da INDIRE, 2017)

Il primo ambito di quest’area di competenze si riferisce ad aspetti sicuramente rilevanti ma, allo stesso tempo, non descritti in modo sempre chiaro: si fa riferimento a concetti molto ampi quali il rispetto delle regole oppure l’agire in base a principi di lealtà, collaborazione e reciproca fiducia tra le componenti scolastiche, senza un effettivo esercizio di declinazione di veri e propri descrittori. All’interno di quest’ambito osserviamo anche la richiesta di azioni da parte del docente per contribuire al superamento dei pregiudizi di qualsiasi natura.

Il secondo ambito fa riferimento all’utilizzo e all’esplorazione delle tecnologie per le diverse situazioni della pratica professionale.

Il terzo ambito intitolato alla cura della formazione continua si compone di diverse competenze che si riferiscono sia alle pratiche riflessive dell’insegnante (come i descrittori 42 e 43 che promuovono la documentazione delle pratiche e la riprogettazione didattica), sia alla promozione della ricerca in ambito scolastico (descrittori 46 e 47).

Come si è già detto in precedenza, questo sistema di competenze viene utilizzato all’interno dell’anno di prova per i neoassunti, i quali sono chiamati a scegliere, all’interno di ogni ambito, tra uno e tre descrittori su cui potersi concentrare durante il periodo formativo. Questo significa che non tutti i descrittori sono, ai fini pratici, obbligatori e che non sarà su tutti questi descrittori che l’insegnante si autovaluterà e sarà valutato.

Su questo aspetto, una recente ricerca condotta in Italia sull’esperienza del primo contingente di neoassunti (anno scolastico 2015-2016) ha permesso di evidenziare quali competenze sono state da loro maggiormente scelte per migliorare la propria professionalità durante il percorso formativo del primo anno

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(Magnoler, 2017). Nella figura 5.4 si osservano le percentuali con le quali le diverse competenze sono state selezionate al termine del percorso come ambiti nei quali investire per il proprio sviluppo professionale.

Lo sviluppo della propria formazione continua è la scelta ampiamente predominante tra tutti gli insegnanti neoassunti, ma oltre a questo chiaro bisogno di formazione emergono anche altre competenze sulle quali sembra manifestarsi un insieme di bisogni abbastanza interessanti: «… è interessante l’intreccio tra le competenze che seguono, in ordine di frequenza: lavorare in gruppo tra docenti, sapere usare le tecnologie e accrescere le competenze nel coinvolgere gli studenti. Ne emerge un ritratto singolare. Il desiderio di confronto e di supporto reciproco è un bisogno al quale la formazione dovrebbe dare risposta per favorire un diverso modo di fare scuola, più stimolante e motivante» (Magnoler, 2017, p. 148).

Le scelte effettuate dai neoassunti si distribuiscono tra le tre aree di competenza con una prevalenza della terza (quella inerente alla professionalità) dove le opzioni relative alla formazione continua e all’uso delle tecnologie sono quelle che hanno raggiunto le percentuali più alte. Va detto che anche all’interno della prima area, quella più direttamente coinvolta nei processi didattici, si manifesta un ampio bisogno di sviluppo professionale: oltre alle capacità di coinvolgimento degli studenti in classe è stata infatti indicato, con percentuali del 50% circa, anche l’ambito Organizzare situazioni di apprendimento.

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Figura 5.4. Le scelte relative alle priorità per la formazione futura dei docenti neoassunti a.s. 2015/2016 (tratto da Magnoler, 2017, p. 147).

Il sistema di competenze delineato per il percorso formativo degli insegnanti neoassunti è il più articolato che esista nel corpo normativo italiano e ha anche il vantaggio di costituire un documento unitario che permette, quindi, di inferire un profilo professionale desiderato di insegnante.