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professionisti Regole organizzative/ interprofessionali aziendali Relazioni gerarchiche e funzionali Job description e responsabilità nei processi, ruoli di coordinamento e di staff Competenze eccellenti per ruolo, gap tra competenze agite e competenze attese Competenze eccellenti per ruolo, gap tra competenze agite e competenze attese

Ruoli di governo Valori e interessi dominanti Valori e interessi locali, risultati ottenuti Grado di partecipazione dei singoli ai risultati Aderenza ai valori e agli interessi Aderenza ai valori e agli interessi Metodi/strumenti di indagine Analisi documentale, diacronica Analisi documentale, reportistica, analisi procedure Analisi documentale, osservazione diretta su griglie di osservazione Interviste, QuestionariTe st, focus group, Interviste, questionari, test, focus group

Valutare ed analizzare i dati

Il ricercatore esamina i dati al fine di trovare o disconfermare relazioni tra l'oggetto di ricerca ed i risultati attesi. Durante tutto il processo di valutazione e di analisi, il ricercatore è aperto a nuove opportunità di approfondimento. Nei casi di studio ben costruiti si ordinano i dati in modi diversi per verificare le ipotesi, nuove intuizioni, cercare deliberatamente elementi di conflitto o confutazione dell'analisi.

Si possono rappresentare le informazioni e i risultati in varie forme, tabellari, grafiche, si possono utilizzare percentuali, frequenze, trend, matrici di categorie. Nel caso di analisi di processi organizzativi si possono rappresentate le informazioni con diagrammi di flusso o a blocchi; nel caso di valutazioni comparative di performance, si possono utilizzate matrici a quattro quadranti o altre forme ancora. Spesso si usano dati quantitativi a supporto di dati qualitativi. Quando le osservazioni multiple convergono, i risultati diventano più robusti.

Nella ricerca scientifica è poco frequente, o quasi nulla la diffusione di risultati che non confermano le ipotesi. Il case study e il relativo report sono una opportunità per far conoscere anche le ipotesi non verificate come forma di conoscenza ulteriore, utile forse a tutto il mondo scientifico, oltre che al mondo “operativo” che, di norma, si confronta sulle azioni, le decisioni, i fatti che coinvolgono singoli o pochi individui.

La cross-analysis del caso è un metodo di analisi classifica i dati per tipo in tutti gli “individui” esaminati e valuta le corrispondenze e le differenze per ogni tipo di dato e per ogni individuo, anziché la sola analisi cumulativa, per verificare se vi siano cluster differenti che possono spiegare le variazioni nei risultati singoli e, quindi, poter rispondere ai "come" e ai "perché" delle domande di ricerca iniziali.

Nello studio di caso è importante, come nella ricerca scientifica tradizionalmente intesa, rispettare alcuni requisiti di qualità e verificali per ogni progetto.

Kidder e Judd20 hanno proposto quattro tipi di valutazioni di validità dello studio di caso:

Validità di formulazione – stabilire corrette misure per i concetti che si utilizzano/studiano. Si ottiene nella fase di raccolta dati attraverso fonti multiple di informazioni (permettono di confrontare più dati), stabilire le relazioni attese e verificarle, rivedere il disegno di studio prima di entrare sul campo.

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Validità interna – definire il campione/unità di analisi in modo chiaro e univoco, descrivere le unità di analisi, i dati e i significati che apportano allo studio di caso, definire quali testi utilizzare per l’analisi ed fare analisi in serie temporali (se pertinente)

Validità esterna – la riproducibilità dei risultati è da valutare negli studi multipli o multicentrici (multiple unità di analisi)

Attendibilità – disegno dello studio di caso ben fatto.

Anche da queste valutazioni emerge la necessità, nella progettazione, di definire il genere di dati da raccogliere nel caso di studio.

In merito all’acquisizione delle fonti dei dati, Yin riassume i punti di forza e di debolezza di questi e altri autori, come presentato in tab. 3.3.

Fonte dei dati Punti di forza Punti di debolezza

Documentazione stabile, può essere rivista più volte

equilibrata, non prodotta come risultato di un singolo studio di caso

esatta, contiene nomi, riferimenti precisi, dettagli completa, copre un arco di tempo, molti eventi e situazioni

recuperabilità, può essere bassa selettività, alterata se la raccolta dati è incompleta

pregiudizio, può riflettere i pregiudizi dell’autore

inaccessibilità, l’accesso può essere bloccato

Verbali Come sopra

precisi e quantitativamente definiti

Come sopra

riservatezza (negli accessi)

Interviste finalizzate, focalizzano

l’oggetto di studio significative, forniscono le relazioni causali

pregiudizio, nelle risposte soprattutto se i quesiti sono poco elaborati

inesattezza, dovuta alla memoria riflessività, inducono la scelta della risposta coerente con le attese dell’intervistatore, se mal poste

Osservazione diretta reali, su evento reale contestuali, contemporanee agli eventi

dispendiosità, di tempo

selettività, in assenza di completezza riflessività, si osservano anche i cambiamenti di rotta e sollecita adattamenti

costosità, costo-operatore tempo dipendente

Osservazione partecipante Come sopra

intuitive, per comportamenti e motivazioni

Come Sopra

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Fonte dei dati Punti di forza Punti di debolezza

Oggetti fisici (es. luoghi, tecnologie, reportistiche, flow-chart, piantine, flussogrammi)

significativi, per le

caratteristiche culturali e per le operazioni tecniche

selettività, alterata se la raccolta dati è incompleta

disponibilità, possono esistere, ma non essere disponibili

Tab. 3.3. Punti di forza e di debolezza delle fonti di dati. Fonte Yin, 2005, p. 111

Questi elementi sono importanti nella progettazione, al fine di scegliere la fonte più appropriata, tra quelle disponibili e per progettare anche il “contenimento/annullamento” dei punti di debolezza con azioni mirate.

Preparare la relazione

I casi di studio ben costruiti presentano il contesto, le attività, i risultati e i dati raccolti in un modo da trasformare un problema complesso in una forma facilmente comprensibile, permettendo al lettore di mettere in discussione ed esaminare lo studio e raggiungere una comprensione indipendente.

L'obiettivo della relazione scritta è quello di rappresentare il percorso e i risultati ad una platea variegata di lettori, ma in modo che tutti possano comprenderlo e formulare un proprio giudizio critico, portando il lettore ad applicare l'esperienza nella sua propria vita reale.

Tra le tecniche per la composizione del report si possono includere:

il racconto di ogni caso come un capitolo di un libro

il racconto del/ogni caso come un racconto cronologico

la composizione di una storia.

Durante la preparazione del report, si esamina criticamente il documento per verificarne la completezza. Si può sottoporre il report ad uno o più referee per una valutazione esterna del documento. Sulla base delle osservazioni, il ricercatore rivede il documento. Poiché uno degli scopi del caso di studio è la diffusione, si può includere tra i referee un giornalista per modulare il linguaggio per il pubblico non esperto.

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