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Capitolo 3. Il controllo di gestione nelle piccole e medie imprese

4.4 Rendiconto Finanziario

Il rendiconto finanziario è il documento di bilancio introdotto dal D.Lgs. 139/2015 che monitora la dinamica finanziaria aziendale ricercando le cause che hanno provocato la variazione delle disponibilità liquide nell’esercizio di riferimento.

Tale prospetto è stato redatto per l’esercizio 2016-2017-2018.

Secondo il D.lgs. 18 agosto 2015 n. 139, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 205 del 4 settembre 2015, di attuazione della direttiva 2013/34/UE, tutti i bilanci a partire dal 1° gennaio 2016, per tutte le società (ad eccezione delle società di persone, delle micro- imprese e di quelle che possono presentare il bilancio in forma abbreviata), avranno l’obbligo di includere il rendiconto finanziario, ovvero quel prospetto che rappresenta la situazione finanziaria della società.

Infatti, fino al 2015 la normativa civilistica non obbligava le società a redigere il rendiconto finanziario.

Tuttavia, considerata la valenza informativa del rendiconto finanziario, alcuni organismi italiani e internazionali hanno emanato nel corso degli anni appositi documenti che consigliavano fortemente la redazione del rendiconto finanziario e il suo inserimento nella relazione sulla gestione. Tali documenti sono i seguenti:

− Circolare Assonime n. 14 dell’11 febbraio 1986 “Disciplina delle società. Rendiconto finanziario”;

127 − Circolare Assonime n. 12 del 31 gennaio 1989 “Società con titoli quotati.

Informazione del mercato. Relazione annuale degli amministratori”; − Principio Contabile Internazionale IAS 7 “Statement of cash flow”.

Il rendiconto finanziario permette di evidenziare i flussi monetari in entrata e in uscita dell’azienda e grazie a questo prospetto è possibile rilevare quali gestioni aziendali hanno generato o assorbito risorse finanziarie, ovvero liquidità.

L’art. 2425-ter del Codice Civile non stabilisce una modalità unica di redazione del rendiconto finanziario45; pertanto questo documento può essere redatto secondo due

metodi:

− metodo diretto: individuazione dei singoli flussi in entrata o in uscita;

− metodo indiretto: parte dal risultato d’esercizio aggiungendo i costi che non hanno determinato flussi di cassa e sottraendo i ricavi che non hanno generato flussi di cassa. Infine vengono rettificate le voci dell’attivo circolante che non hanno generato o consumato liquidità, tenendo anche conto di tutta l’attività di investimento e di finanziamento dell’impresa.

Il rendiconto finanziario contribuisce quindi a favorire una migliore valutazione della situazione finanziaria di una società o di un gruppo, avendo una particolare rilevanza informativa, in quanto permette di conoscere e valutare la dinamica finanziaria e monetaria di un’impresa.

Il rendiconto finanziario evidenzia le cause che hanno portato alla variazione della liquidità tra un esercizio e l’altro, andando a evidenziare il contributo apportato da ogni gestione aziendale.

45 L’articolo 2425-ter si limita a prescrivere che: “dal rendiconto finanziario risultano, per l’esercizio a cui è riferito il bilancio e per quello precedente, l’ammontare e la composizione delle disponibilità liquide, all’inizio e alla fine dell’esercizio, ed i flussi finanziari dell’esercizio derivanti dall’attività operativa, da quella di investimento, da quella di finanziamento, ivi comprese, con autonoma indicazione, le operazioni con i soci”.

128 L’Organismo Italiano di Contabilità (OIC)46 nel 2016 ha predisposto il principio contabile

n.10, appositamente dedicato al rendiconto finanziario.

Il rendiconto finanziario viene redatto in forma scalare e i singoli flussi finanziari sono presentati distintamente in attività che possono essere:

− operativa; − di investimento; − di finanziamento.

Una volta sommati questi flussi, il risultato rappresenta la variazione netta (incremento o decremento) delle disponibilità liquide avvenuta nel corso dell’esercizio.

Il flusso di cassa netto operativo (detto anche Cash Flow Operativo) è l’insieme dei flussi di cassa generati dalla sola gestione tipica aziendale.

Elemento di fondamentale importanza per il calcolo del flusso di cassa è il capitale circolante netto (CCN), che rappresenta un investimento di risorse composto da diversi elementi. Il CCN può essere analizzato sia sotto il profilo finanziario che sotto il profilo operativo.

Dal punto di vista finanziario la composizione dell’attivo circolante netto si basa sul grado di liquidità-esigibilità delle sue componenti: cioè esso è formato dalla sommatoria degli investimenti liquidabili entro l’esercizio al netto di tutte le fonti esigibili entro lo stesso periodo. Viene utilizzato nelle indagini sulla struttura patrimoniale al fine di investigare sulla solidità patrimoniale e sulla liquidità dell’impresa (Teodori, 2002). Dal punto di vista operativo invece il CCN è costituito da quel complesso di investimenti e di fonti che derivano dai ricorrenti cicli di acquisto-trasformazione-vendita. In questo caso il CCN si presta all’analisi gestionale, al fine di valutare le conseguenze riscontrate

46L’Organismo Italiano di Contabilità (OIC) è una fondazione di diritto privato avente piena autonomia

statutaria; è stato riconosciuto dalla legge 11 agosto 2014, n. 116, di conversione del decreto legge 91/2014, come “istituto nazionale per i principi contabili”.

129 sul capitale investito netto così da determinare le opportune decisioni afferenti alla gestione operativa.

Occorre evidenziare alcune caratteristiche che contraddistinguono il capitale circolante netto:

a. natura composita: il CCN è composto da diverse componenti saldamente connesse l’una con l’altra, che si influenzano e si sostituiscono reciprocamente (fenomeno unitario);

b. rilevanza percentuale degli investimenti rispetto al totale dell’attivo dell’impresa: gli investimenti in attivo circolante stanno aumentando sempre più nei vari anni nella maggior parte dei settori e dei reparti industriali, rappresentando oltre la metà degli investimenti aziendali; c. le operazioni che impattano sul CCN derivano dall’azione degli organi

decisori e da una moltitudine di atti intrecciati tra loro: per questo è difficile comprendere con chiarezza gli effetti di ogni singola decisione operativa sul CCN inteso in tutte le sue componenti;

d. centralità del CCN nella gestione economica e finanziaria dell’azienda: questo perché ogni flusso della gestione assume la forma di una componente del CCN e allo stesso tempo restituisce capitale secondo modalità connesse sia agli aspetti economici che a quelli finanziari.

Gli investimenti in attivo fisso determinano un effetto sul fatturato nel medio-lungo termine mentre gli investimenti in capitale circolante comportano un effetto sulle vendite nel breve termine.

Inoltre gli investimenti in CCN coinvolgono anche l’area finanziaria della gestione, ovvero le fonti; il rendimento e il rischio che tali investimenti comportano devono essere valutati e conformati con il costo e il rischio collegati alla combinazione tra capitale proprio e debiti finanziari necessari per finanziarli.

130 Il rendiconto finanziario permette anche di poter creare lo stesso prospetto in maniera previsionale (budget finanziario) che sarà poi utile all’azienda per fare delle previsioni sulle entrate e uscite di flussi finanziari e per poter effettuare l’analisi degli scostamenti finanziari tra preventivo e consuntivo, che rappresenta il punto focale di tutta l’attività di determinazione dei parametri obiettivo e del sistema del controllo di gestione in generale.

L'analisi finanziaria basa la sua operatività sul confronto e sull'analisi dei valori finanziari rilevati (nelle analisi ex-post) o che si prevede di raggiungere (nelle analisi ex-ante) in due momenti temporali successivi.

Per costruire il Rendiconto Finanziario di Morfeus è stato necessario ottenere i Bilanci degli anni 2016, 2017 e 2018, che sono stati rielaborati e integrati con le informazioni extra-contabili rinvenibili negli altri documenti che compongono l'informativa di Bilancio o desumibili dal sistema informativo aziendale.

Se si considera che lo Stato Patrimoniale raccoglie i saldi contabili di tutti gli elementi che costituiscono il capitale d'impresa nell’esercizio contabile e che il Conto Economico riassume i risultati economici raggiunti nel corso dell'esercizio, effettuare un’analisi di bilancio tramite il sistema dei flussi finanziari significa superare la staticità che caratterizza questi due documenti di Bilancio (Matacena & Pasi, 1995).

Un’analisi finanziaria deve riuscire a distinguere le conseguenze economico-finanziarie generate dalle diverse aree di gestione. Per la dirigenza, infatti, si rivela essenziale la conoscenza delle aree di gestione che producono risorse finanziarie e quali invece, le assorbono (Kalkhouran et a., 2017). Solamente in seguito a un'analisi di questo genere, potranno essere adottate delle manovre correttive o implementative capaci di ottimizzare il risultato della gestione nel suo complesso.

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