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L’ORDINAMENTO FEDERALE BELGA

2.4. La riabilitazione penale in Belgio

“La riabilitazione è una misura che, se viene beneficiata dal condannato, viene tuttavia presa nell’interesse generale”145.

La riabilitazione penale (réhabilitation pénal), assieme alla cancellazione delle condanne (effacement de condamnation), è un meccanismo che ha l’esito di annullare gli effetti di una condanna penale. Queste due misure riguardano differenti reati e hanno diverse modalità di applicazione, ma producono le stesse conseguenze per i condannati: il ritorno nella condizione giuridica antecedente la commissione del reato. Queste materie vennero originariamente regolate dalla legge del 25 aprile 1896, che è stata completata sostanzialmente dalla legge 7 aprile 1964, modificata dalla legge del 12 giugno 1984 e dalla legge 9 gennaio 1991. Queste due misure hanno gli stessi obiettivi: “favorire il reinserimento sociale e professionale del condannato”146.

2.4.1. La cancellazione dei reati

La cancellazione è regolata dagli artt. 619 e 620 del Codice d’istruzione criminale e fa cessare, per il futuro, tutti gli effetti delle condanne. Ha un campo di applicazione molto ridotto, infatti riguarda solamente quelle condanne proprie della pene di polizia, cioè quei reati che comprendono l’imprigionamento (da 1 a 7 giorni), la pena del lavoro di pubblica utilità (da 20 a 45 ore), l’ammenda (da 1 a 25€). Gli effetti della condanna vengono automaticamente cancellati dopo tre anni dalla data della decisione definitiva del giudice ed è un diritto per tutti i rei, infatti interviene automaticamente senza che il condannato o il pubblico ministero ne facciano richiesta. Gli effetti della cancellazione sono: l’annullamento delle condanne dal casellario giudiziale147; le condanne

143 Art. 5 bis, Code d’istruction criminelle, Titre preliminaire: § 1er. Acquiert la qualité de personne lésée celui qui déclare avoir subi un dommage découlant d’une infraction.

144 M. Chiavario (a cura di), Procedure penali d’Europa. Belgio, Francia, Germania, Inghilterra, Italia, CEDAM, Padova, 2001.

145 Court de Cassation, 23 avril 1997, 1997, 500, “Chronique semestrielle de jurisprudence”, Revue de droit pénal et de criminologie, décembre 1999, 79e année (1999), p. 1351 [traduzione mia].

146 F. Tulkens, M. Van De Kerchove, op. cit., pp. 491-492. [traduzione mia].

147 Il casellario giudiziale (casier judiciaire) è regolato dall’art. 589 del Codice d’istruzione criminale e, per ciascuna persona, registra le condanne ad una pena criminale, correzionale o di polizia; le pene accessorie o sussidiarie; le misure di sicurezza; il beneficio della condizionale e le eventuali revoche; le decisioni di riabilitazione e grazia; le decisioni prese dalle autorità straniere in materia penale, notificate in Belgio. In H.D. Bosly, D. Vandermeersch, M.A.Beernaert, Droit de la procédure pénale, La Charte, Bruges, 2008.

non costituiscono una base per la recidiva e non possono costituire ostacolo alla condizionale o alla sospensione della pronuncia della condanna; cessano le incapacità che risultano dalle condanne148.

2.4.2. La riabilitazione

La riabilitazione estende quelli che sono i campi di applicazione dell’effacement: come afferma l’art. 621 del Codice d’istruzione criminale149, per tutti quegli altri condannati a pene che non possono essere cancellate attraverso l’effacement, può essere richiesta la riabilitazione, se non se ne ha beneficiato nei dieci anni precedenti. La riabilitazione è di competenza delle Corti d’Appello150 (Cours d’Appel), in particolare della Camera di messa in accusa151 (Chambre des mises en accusation) ed è regolata dagli artt. 621-634 del Codice d’istruzione criminale.

La riabilitazione, la cui menzione deve essere fatta dopo la sentenza di condanna, è applicabile solamente alle pene, quindi non ne possono beneficiare le misure di protezione dei minori, di internamento, di sicurezza152.

2.4.2.1. Le condizioni

La richiesta della riabilitazione deve innanzitutto rispettare due condizioni: deve riguardare pene che non possono essere cancellate con l’effacement e il condannato non deve aver beneficiato di una riabilitazione nei dieci anni antecedenti alla presentazione dell’istanza al procuratore del Re153. Inoltre, la riabilitazione può essere concessa se il reo ha subito una pena privativa della libertà o una pena pecuniaria e solamente se esso “è libero dalle restituzioni, dai danni e dalle spese per i quali è stato condannato”154: questo implica che egli deve avere risarcito i danni alla parte civile. Tuttavia,

148 D. Vandermeersch, op. cit.

149 Art 621 Code d’instruction criminelle: Tout condamné à des peines non susceptibles d’être effacées conformément à l’article 619 peut être réhabilité s’il n’a pas bénéficié de la réhabilitation depuis dix ans au moins [traduzione mia].

150 Le Camere correzionali della Corte d’appello (les chambres correctionnelles de la cour d’appel) sono composte da tre membri, un presidente e due assessori, chiamati consiglieri. Sono presenti inoltre un pubblico ministero il quale, a seconda della materia che si sta giudicando, è un magistrato della procura generale, della procura federale o della procura del lavoro; l’avvocato di difesa dell’indagato; la parte civile; il pubblico e un cancelliere.

151 La Chambre des mises en accusation è una camera della corte d’appello ed è composta da tre consiglieri; le funzioni del pubblico ministero vengono assunte da un magistrato della procura generale presso la corte d’appello. Sono presenti sia l’avvocato di difesa dell’indagato, che la parte civile, che un cancelliere, ma non il pubblico, infatti il procedimento si svolge a porte chiuse. La camera di messa in accusa è chiamata a decidere nelle seguenti situazioni: è competente per quanto concerne i ricorsi esercitati contro le ordinanze del giudice d’istruzione; decide in merito degli appelli delle decisioni della camera del consiglio in materia di detenzione preventiva; controlla la regolarità della procedura e degli atti d’istruzione; interviene come giurisdizione d’appello per i ricorsi contro la camera del consiglio alla chiusura dell’istruzione; decide sul rinvio di un condannato in corte d’assisi; si occupa di riabilitazione e di cancellazione dei reati.

152 C. Hennau, J. Verhaegen, Droit pénal general, Bruylant, Bruxelles, 2003.

153 Se la riabilitazione è stata tuttavia accordata da meno di 10 anni è riferita a determinate tipologie di condanne – numerate nell’art 627 del Codice d’istruzione criminale, come le pene d’ammenda o d’imprigionamento correzionale – la Corte può decidere che queste non costituiscano ostacolo ad una nuova riabilitazione prima del passaggio dei 10 anni.

154 Art 623 Code d’instruction criminelle: Le condamné doit être libéré des restitutions, des dommages-intérêts et des frais auxquels il a été condamné et, s’il a été condamné pour infraction à l’article 489ter du Code pénal, il doit être libéré du passif de la faillite, en principal, intérêts et frais.

la Corte d’appello ha deciso che sia possibile derogare a tale condizione nel caso in cui il condannato si trovi nell’impossibilità di pagare i danni a causa di una indigenza economica e di tutti gli altri motivi indipendenti dalla sua volontà. L’istante deve avere inoltre una residenza certa in Belgio o all’estero. Per poter chiedere la riabilitazione, è necessario che il condannato abbia dato prova di ravvedimento e di buona condotta da un minimo di 3 anni per le condanne alle pene di polizia o alle pene correzionali ad un massimo di 5 anni per quanto concerne tutti gli altri casi (10 anni in caso di recidiva).

2.4.2.2. La procedura

Il condannato deve indirizzare la sua richiesta di riabilitazione al Procuratore del Re competente sul territorio e all’interno di questa domanda devono essere indicate le condanne per le quali il reo chiede di essere riabilitato e il luogo di residenza. La procura si occupa di creare il fascicolo e di raccogliere tutte le informazioni necessarie. Per quanto riguarda i delinquenti che si macchiano di delitti sessuali, il fascicolo deve contenere anche il parere di una commissione specializzata nel trattamento di tali criminali. Entro due mesi dalla ricezione della richiesta, il procuratore generale sottopone il fascicolo al giudizio della camera della messa in accusa che emette la propria decisione a porte chiuse155.

2.4.2.3. Gli effetti

La riabilitazione fa cessare, per il futuro del reo, tutti gli effetti e le incapacità che derivano dalla condanna, come per esempio il fatto di non poter più votare o di non poter essere eletto, e impediscono che essa funga da base alla recidiva e sia menzionata negli estratti del casellario giudiziario. Le condanne, inoltre, non possono costituire un ostacolo per l’ottenimento della condizionale. La riabilitazione però non restituisce i titoli, i gradi, le funzioni, gli impieghi e gli uffici pubblici dai quali un condannato è stato destituito, come ad esempio un titolo nobiliare, una funzione ministeriale o un grado nell’esercito, e non permette di beneficiare di un’eredità dalla quale si è stati esclusi156.

155 Ibidem.

156 C. Hennau, J. Verhaegen, op. cit.