Per poter riconoscere e classificare le terre adatte per la costruzione in crudo, oltre a utilizzare le conoscenze tramandate dalla tradizione orale di ciascun luogo in merito ai siti dove reperirle e alla loro qualità, esistono nella cultura tecnologica attuale prove facilmente realizzabili, senza il ricorso a complessi sistemi valutativi, che prevedono l'impiego di attrezzature poco sofisticate in laboratorio.
Nel suggerire un approccio al costruire in terra, infatti, è importante consigliare una strumentazione conoscitiva di base per un'indagine sui terreni utili alla produzione di manufatti in terra cruda.
Sono possibili una serie di prove semplificate utili per un primo livello di valutazione della qualità del terreno per alcune specifiche caratteristiche. COMPORTAMENTO
Esse servono a rilevare la presenza di materiale organico, sapere se il terreno è più o meno sabbioso, limoso o argilloso e conoscere, con una buona approssimazione, il Tenore Ottimale d'Acqua (TOA). Tali esami vengono quindi compiuti in condizioni limite dal punto di vista dell’attrezzatura, nella verosimile condizione di lontananza di strutture attrezzate, localizzate prevalentemente presso le città.
Queste prove utili, ad esempio, per analizzare una terra estratta dal cantiere sono in parte di tipo sensoriale e dunque un parametro importante diviene l'esperienza dell'analizzatore.
Le tipologie di prove sono:
- Esami di tipo sensoriale: prevedono test di valutazione attraverso l'odore, il morso, il tatto, la vista, il colore e il lavaggio delle mani.
- Esami preliminari di qualità. Essi prevedono: l'analisi del ritiro, l'esame di penetrazione, l'esame del taglio, l'esame del tenore ottimale d'acqua (TOA), l'esame di sedimentazione semplificata e il test di Emerson.
- Esami eseguiti sulla frazione fina del terreno (vaglio <0.4). Essi prevedono: l'esame dello schiacciamento, l'esame di resistenza a secco, l'esame del cor done, l'esame del nastro (coesione).
Gli esami di tipo sensoriale sono così articolati:
- Esame dell'odore. Il terreno da utilizzare può avere un odore "di muffa o di marcio", tale sensazione viene amplificata se inumidiamo o riscaldiamo il campione. Questo è il classico comportamento dei terreni organici.
- Esame del morso. Si tratta di un metodo rapido per deter minare la presenza della sabbia, del limo o dell'argilla nel nostro terreno. Per realizzarlo basta prendere un pizzico di terra fra i denti e schiacciarlo; in base alla reazione sarà possibile individuare il tipo di terra. Sarà infatti terra sabbiosa se le particelle di terreno scricchiolano sgradevolmente; terra limosa nel caso in cui i granuli, molto più fini, pur scricchiolando fra i denti non diano una sensazione sgradevole. Saremo invece in presenza di terra argillosa nel caso in cui le particelle di argilla non scricchiolino per niente ed anzi appaiano lisce e farinose, fra i denti. Una pastiglia di terreno argilloso secco risulta inoltre fortemente collante se testata con la lingua.
- Esame del tatto. Questo test per mette di esaminare direttamente sul posto con sufficiente esattezza i comportamenti di base di un terreno. Si prende un campione e dopo aver eliminato le parti più grosse (>5 mm), lo si strofina sul palmo della mano. Se ci si trova in presenza di sabbia si ha un'impressione di rugosità, se si è invece in presenza di limo la rugosità è minore e la plasticità è media. Quando si è in presenza di argilla, questa, secca, si presenta in grani assai voluminosi e offre una forte resistenza allo schiacciamento. L'argilla umida è assai plastica e cola attraverso le dita.
PROVE SEMPLIFICATE PER IL
RICONOSCIMENTO DELLE TERRE
ESAME DELL’ODORE
ESAME DEL MORSO
- Esame a vista. Questa prova permette di farsi un'idea delle proporzioni e delle dimensioni dei granuli presenti nella terra.
- Esame del colore. Per apprezzare i componenti di una terra è preferibile analizzarne un campione secco. Ad esempio se il colore di un campione di terra secca, va dal castano al bruno o dal verde oliva al nero ci troviamo, molto probabilmente, in presenza di un suolo organico. Se la colorazione del campione varia tra blu notte, e nero caffé, siamo in presenza di materiale organico attivo. Se il campione si presenta grigio o grigio chiaro esso denuncia la provenienza del materiale stesso da depositi limosi fluviali e/o un'alta percentuale di carbonato di calcio che deter mina una debole coesione del materiale e la bassa resistenza all'erosione.
- Esame del lavaggio delle mani. Questo test si fonda sulla reazione al lavaggio delle mani nelle quali sia stato trattenuto un deter minato campione di terra. Ci troveremo in presenza di terra argillosa, se si ha un'impressione untuosa o saponosa e si ha difficoltà nel lavare le mani. Sarà invece terra limosa, se il terreno pare polveroso e non difficile da lavare dalle mani e terra sabbiosa se vi è estrema facilità a lavarlo.
Fig. 54, Esami sulla terra cruda: 1.test di ritiro lineare; 2. esame di penetrazione; 3. esame del taglio; 4. esame del nastro; 5. test di sedimentazione.
Gli esami preliminari di caratterizzazione, permettono di affinare ulterior mente la conoscenza di un deter minato terreno e sono:
- Esame del ritiro. Il test di ritiro lineare o test d'Alcock, è realizzato con l'aiuto di una scatola di legno di 60 centimetri di lunghezza, 4 di ESAME A VISTA
ESAME DEL COLORE
ESAME DEL LAVAGGIO DELLE MANI
larghezza e di spessore. Le superfici interne della scatola sono unte prima di introdurre il campione di terra umida dal tenore ottimale. La superficie del contenitore è spianata ed il campione esposto per 3 giorni al sole (oppure per 7 all'ombra). Dopo questo intervallo di tempo è sufficiente spingere la massa indurita verso una delle estremità e misurare il ritiro del campione.
- Esame di penetrazione. Si esegue prendendo una porzione di terra umida ma che non coli fra le dita e si procede infilandovi una spatola. Saremo in presenza di terra molto argillosa se si deve forzare per infilare la spatola e se nell'estrarla la terra vi aderisce; di terra mediamente argillosa se si introduce la spatola senza grande difficoltà e nell’estrarla la terra vi aderisce ed infine di terra poco argillosa se introducendo ed estraendo la spatola, il movimento è eseguito senza sforzo e la spatola ne esce sporca. Si potrà riconoscere una terra limosa, se la superficie tagliata è appannata o una terra argillosa plastica se la superficie tagliata apparirà brillante.
- Prova di sedimentazione semplificata. Il test è in grado di fornire un primo apprezzamento sulla composizione di un campione di terreno. Si esegue inserendo un campione di terreno in un contenitore in vetro di sezione cilindr ica, riempito per 3/4 di acqua e per 1/4 di terra. Lasciare che l'impasto si inumidisca e lasciare decantare. Dopo circa 1 ora, si potrà notare che lo strato di ghiaia e sabbia si è depositato nel fondo e che sopra questi strati se ne sono sovrapposti altri di limo e argilla. Normalmente bastano circa 8 ore per poter iniziare le misure dei differenti spessori dei vari strati precipitati. Oltre alla profondità dell'intero sedimento (100%) vanno misurati separatamente i vari strati che per mettono un
apprezzamento percentuale dei vari componenti di una terra indagata.49