CAPITOLO III: Cambiamenti nel Guangdong: tra ristrutturazione economica e eguaglianza sociale
3.1 Riduzione della povertà assoluta
La provincia del Guangdong, come è già stato ampiamente discusso nei capitoli precedenti, è una delle province più ricche e dinamiche della Cina. Nel 2012 l'Ufficio Statiche della provincia del Guangdong afferma che il Pil di questa provincia è cresciuto del 7.9%, attestandosi intorno a 4.068.576 miliardi di yuan.196 Il Pil, tuttavia, sebbene sia un indicatore universalmente riconosciuto per verificare il livello di crescita economica di un paese o, come in questo caso, di una provincia, “non tiene conto della salute delle nostre famiglie, della qualità della loro educazione o della gioia
dei loro momenti di svago”197, non tiene conto di alcuni dettagli, quali la distribuzione della
ricchezza, che, al contrario, risultano essere fondamentali nel delineare un'immagine che sia quanto più veritiera di quella che è la reale condizione della provincia in oggetto e nel comprendere, soprattutto, quelle che sono le scelte governative e gli ostacoli che si pongono lungo il percorso di crescita economica e di sviluppo. Nel Guangdong, infatti, la crescita economica non è un fenomeno che interessa l'intera provincia, ma al contrario si concentra in alcune aree in particolare, quelle zone, cioè, come il Delta del Fiume delle Perle e le Zone Economiche Speciali, che, grazie a particolari connotati fisici e geografici e ad interventi politici ed economici mirati da parte delle diverse leadership durante il loro percorso storico a partire dalla fine degli anni Settanta, sono riuscite ad entrare nei principali flussi del commercio internazionale e a trarre i maggiori vantaggi dall'attrazione di investimenti in denaro, ma soprattutto in tecnologie, conoscenze, tecniche e modalità di crescita. Il resto della provincia, tuttavia, è stato toccato in maniera marginale da queste grandi trasformazioni, tanto che, stando ai dati del 2007, l'89.9% della popolazione povera risulta essere concentrata nelle aree rurali, mentre l'80% del Pil della provincia era concentrato nella regione del Delta del Fiume delle Perle, in cui risiedeva, tuttavia, solo il 35,1% della popolazione e specificamente, nelle aree urbane, in cui viveva il 38.5% dei cittadini198. Di conseguenza, il divario tra aree urbane e aree rurali, in termini di salari, nel 2008 risulta essere in un rapporto di 3.084:1.199 196 2012 nian 1-9 yue Guangdong zhuyao tongji zhishi 2012年 1-9月广东主要统计指标 (Principali indicatori statistici della provincia del Guangdong nel periodo gennaio-settembre 2012), Guangdong tongi xinxi wang,
<http://www.gdstats.gov.cn/tjsj/zh/gmjjzyzb/201211/t20121121_96718.html > , 21 ottobre 2012
197 Robert Kennedy, nel 1968, durante un comizio presso l'università del Kansas, pronuncia queste parole riguardo i limiti del PIL. Enrico Cancila, FabioOrecchini, Francesco Zecca, “Oltre il Pil. I nuovi indicatori del benessere e la
sostenibilità dello sviluppo”, in Farefuturo fondazione, <http://www.farefuturofondazione.it/ff/default.asp>, 27 ottobre 2012
198 The World Bank, “Reducing inequalities for Shared Growth in China”, Washington D.C., 2011
199 Nel 2008 il salario medio annuo pro-capite è di 19. 732, 86 yuan, mentre quello dei residenti rurali era di 6.399, 77 yuan. Yao Haiwei, Gong Yutao 贾海薇 , 巩玉涛,"chengxiang zhumin shouru wenti yu shenghuo zhiliang gaishan de zonghe fenxi – yi Guangdong wei li" 城乡居民收入问题与生活质量改善的综合分析-以广东为例 (Analisi
Il livello salariale inferiore viene registrato, tra il 2005 e il 2007, nelle aree rurali nella parte orientale e occidentale del Guangdong, seguite a quelle nelle zone montuose del nord. La
medesima tendenza può essere registrata in relazione al volume dei consumi, fortemente influenzati dalla portata delle entrate delle famiglie e dal tasso di risparmio della popolazione. Anche in questo caso, le aree orientali e occidentali, sono quelle nelle quali si registra una maggiore ristrettezza nei consumi, zone seguite dall'area del Delta del Fiume delle Perle, che supera da questo punto di vista anche le zone montuose, proprio in relazione alla predisposizione della popolazione al risparmio.200 I dati forniti dal Dipartimento di Indagini sul Guangdong dell'Ufficio Nazionale di Statistica,
mostrano anche un'altra tendenza da tenere in considerazione. Nel biennio 2005-2007, nonostante le aree rurali continuino ad essere le zone in cui si concentra il maggior numero di persone che vivono in uno sostanziale stato di povertà, tuttavia, la situazione sembra gradualmente migliorare. Nello stesso periodo, ad esempio, il 43, 2 % delle famiglie povere nelle aree rurali è passato ad uno status di non povertà.201 Nonostante i dati registrino parziali e graduali progressi nell'innalzamento dei valori relativi allo standard di vita della popolazione rurale, tuttavia, la povertà, prodotta da un'ineguaglianza nell'accesso alle risorse e alle opportunità, oltre che nel livello dei salari e nella relativa possibilità di consumo, risulta essere un problema di grande rilievo all'interno dell'intera provincia che percorre due dimensioni principali quella tra aree urbane e aree rurali, e quella tra diverse zone all'interno della provincia stessa.
L'ineguaglianza, non solo dal punto di vista economico, ma intesa soprattutto come limitazione delle possibilità offerte alla popolazione di realizzarsi, di emanciparsi e di arricchirsi, richiede interventi governativi radicali, volti al raggiungimento di uno degli obiettivi principali del XII Piano Quinquennale di Sviluppo Economico e Sociale tanto a livello nazionale, quanto a livello
provinciale: la crescita inclusiva.
Al fine di analizzare gli interventi che il governo sta compiendo e dovrebbe mettere in atto per raggiungere tale obiettivo, risulta necessario delineare quali sono i motivi alla base di tale disomogeneità, quali le condizioni che ostacolano la popolazione e le famiglie nel processo di crescita, di arricchimento e di elevazione delle proprie condizioni di vita e quelli che sono i principali processi di ristrutturazione economica e sociale che la provincia si sta preparando ad attuare.
I fattori discriminanti nel determinare quelle che sono le dinamiche di accesso alle risorse e ai processi di arricchimento e di crescita per le famiglie sono diversi. In primo luogo risulta
determinante la composizione familiare. Secondo i dati prodotti dal Dipartimento di Indagine sul Guangdong dell'Ufficio Nazionale di Statistica riferiti al 2007, si ha una maggiore incidenza della (segue nota) sintetica della questione dei salari tra aree urbane e aree rurali e del miglioramento della qualità della vita), in Lilun yue gan, 1, 2010, p.91.
200 The World Bank, “Reducing inequalities for Shared Growth in China”, Washington D.C., 2011 201 ibidem
povertà nelle famiglie composte da un alto numero di membri ed in particolare con tre o più figli a carico, di età compresa tra 0 e 14 anni. Anche in famiglie composte da un unico membro il tasso di povertà registra valori molto alti, legati soprattutto alla mancata possibilità di partecipare con altri membri alla gestione familiare da un punto di vista organizzativo ed economico 202.
L'accesso ai sussidi stanziati dal governo diventa fondamentale al fine di delineare la diversa possibilità di crescita economica della provincia e di sviluppo della popolazione del Guangong. I dati registrano che le politiche attuate all'interno del sistema wubao, un sistema nato con l'obiettivo di modificare la condizione di quelle fasce di popolazione che si trovano in gravi situazioni povertà, attraverso un sistema di redistribuzione della ricchezza e di assistenza alle famiglie povere secondo cinque forme di tutele fondamentali quali la garanzia di risorse alimentari, di indumenti, di
un'abitazione, di assistenza medica e di sussidi per i funerali, coronato da un sistema complementare il sistema dibao, che ha l'obiettivo di estendere tali tutele anche al livello di villaggio, hanno un'importanza fondamentale nel promuovere un livello di crescita che sia quanto più omogeneo ed esteso anche alle aree in cui le condizioni di vita risultano essere ancora
scarsamente tutelate. Questi sistemi, nonostante possano essere, in potenza, strumenti estremamente efficienti, come dimostrano i dati in riferimento alla riduzione della povertà, laddove il sistema
dibao riesce ad essere applicato, tuttavia riscontrano forti difficoltà di realizzazione. Stando ai dati
del 2007, infatti, il sistema dibao risulta aver coperto solo il 5% delle famiglie rurali povere a livello di villaggio203.
I dati del Dipartimento di Indagine sul Guangdong dell'Ufficio Nazionale di Statistica sottolineano un altro fenomeno particolarmente rappresentativo di quelle che sono le cause principali della differenza di accesso alle risorse e alle opportunità tra le diverse zone della provincia del Guangdong ed, in particolare, le difficoltà di accesso ad un sistema di assistenza medico-sanitaria e di partecipazione al nuovo sistema sanitario collettivo è uno degli elementi determinanti il benessere sociale ed economico della popolazione. I dati registrano, infatti, che l'incidenza della povertà tra le famiglie che partecipano al sistema di assistenza sanitaria nel 2007 risulta essere del 9.6%, comparata con il 20.1% di quella registrata tra coloro che non ne prendono parte, dimostrando che l'estensione e l'implementazione di tale sistema potrebbero essere di aiuto per la riduzione della povertà nelle aree rurali e per favorire il miglioramento delle condizioni di vita della popolazione.204
L'organizzazione del lavoro risulta, in quest'ottica, essere un altro elemento di fondamentale importanza per creare una popolazione che possa essere attiva all'interno della società e per livellare le differenze ancora molto forti in questo ambito tra la popolazione urbana e la popolazione rurale, ma soprattutto per gestire le relazioni tra queste due realtà. In particolare , il fenomeno dei
202 The World Bank, “Reducing inequalities for Shared Growth in China”, Washington D.C., 2011 203 ibidem
lavoratori migranti, iniziato già negli anni Ottanta, ha da sempre costituito una questione di
rilevanza fondamentale per i governi locali, essendo stato in passato ed essendo ancora oggi, da un lato, una risorsa indispensabile per la crescita economica del Guangdong, dal momento che la maggior parte della manodopera impiegata nelle grandi aziende locali era ed è formata da lavoratori migranti, ma costituendo, allo stesso tempo, uno dei maggiori motivi di tensioni sociali nelle aree urbane tanto in relazione a fenomeni discriminatori, quanto in relazione al mantenimento di ordine e stabilità all'interno del mercato stesso. Il lavoratore migrante, nella prima fase del processo di crescita economica nel Guangdong, veniva visto come una potenziale occasione di sfruttamento della forza-lavoro a basso costo. Con il tempo e con il cambiamento delle esigenze socio-
economiche e, quindi, politiche della provincia, si inizia a vedere il lavoratore migrante come facente parte di una bacino enorme di manodopera, che, considerando anche l'assetto delle nuove aziende, la cui produzione risulta rivolta principalmente al settore terziario e dell'alta tecnologia, non è più limitata ad essere solo produttivamente efficiente, ma deve essere istruita e formata. A livello rurale, inoltre, i dati del Dipartimento di Indagini sul Guangdong dell'Ufficio Nazionale di Statistica registrano che le famiglie che hanno al loro interno forza-lavoro attiva ed, in particolare, un lavoratore, cosiddetto migrante, che sia disposto a spostarsi nelle aree urbane in cerca di una posizione lavorativa, risultano incorrere in un tasso di povertà inferiore rispetto a coloro che invece possono beneficiarne. L'obiettivo del lavoratore migrante, infatti, specialmente nel caso in cui si parli di lavoratori migranti di prima generazione, quelli cioè che hanno iniziato a spostarsi verso la metà degli anni Ottanta205, è quello di restare nella zona di destinazione per il periodo necessario all'accumulazione di una cospicua quantità di denaro, con il quale contribuire al sostentamento del nucleo familiare nelle campagne. A conferma di ciò le famiglie composte da uno o più lavoratori migranti, nel 2007, risultavano avere in media un'incidenza della povertà assoluta inferiore del 3, 6%, rispetto a quella registrata dalle famiglie che non potevano vantare questa condizione del 14, 4%. 206 In questo senso, risulta, quindi, particolarmente importante attuare politiche volte a regolare questo fenomeno e, in generale, a creare un apparato normativo che permetta di disciplinare il mercato del lavoro e le relazioni all'interno delle fabbriche tra datore di lavoro e lavoratore, che in 205I lavoratori migranti di seconda generazione, quelli cioè nati negli anni Ottanta presentano delle caratteristiche che li
differenzia dai loro predecessori. Essi, in primo luogo, non sono mossi, come i migranti di prima generazione da esigenze di carattere meramente economico, ma il motivo che li spinge a spostarsi si sposta in misura sempre maggiore verso il desiderio di realizzare i propri sogni e le proprie ambizioni. Inoltre, essi non vogliono ottenere delle garanzie minime nell'ambito dei diritti civili, ma chiedono qualcosa che vada oltre quello che è riconosciuto dalla legge, richiedono condizioni di lavoro dignitose, pari opportunità di sviluppo e di crescita. Cambia anche la percezione di sé. Essi non si sentono più contadini, sebbene solo una bassa percentuale di loro sia disposta a rinunciare alla propria registrazione rurale, alla quale farebbe seguito la perdita dei diritti sul terreno concesso loro dallo stato. Essi si vedono come lavoratori e si sentono inseriti nel contesto urbano più che in quello rurale. Infine presentano una maggiore consapevolezza dei propri diritti e un atteggiamento più attivo nel perseguirli, in relazione ai lavoratori migranti di prima generazione, anche se ciò non deve essere inteso come una rivoluzione in senso democratico, visto la fase ancora embrionale del livello di coscienza e conoscenza della propria condizione. Ivan Franceschini, “I lavoratori migranti di nuova generazione: un profilo critico”, (conferenza), 11 ottobre 2011 206The World Bank, “Reducing inequalities for Shared Growth in China”, Washington D.C., 2011
modo particolare nel Guangdong, risultano essere particolarmente complesse.
Un altro elemento che costituisce una determinante nelle politiche volte alla creazione di un contesto sociale consono ad accogliere nuove sfide e che risulta avere un peso importante tra le cause alla base del problema della povertà è stato rintracciato nel livello di istruzione della
popolazione. Per l'85% delle famiglie povere del Guangdong nel 2007, infatti, il livello di più alto di istruzione in riferimento ai giovani di un'età pari o superiore ai sedici anni si limita alla scuola media. Il tasso di povertà risulta decrescere progressivamente e in maniera proporzionale
all'aumento del grado di educazione207. Ciò dimostra quanto l'istruzione sia importante nella risoluzione del problema della povertà e delle diseguaglianze sociali all'interno della provincia e suggerisce una delle strade che il governo locale potrebbe percorrere per vincere le sfide che si stanno presentando.
La provincia cinese che da sempre ha ricoperto un ruolo di leader nel dirigere e promuovere gli interventi governativi e nel dare nuovo risalto dal punto di vista economico all'intera nazione, in questa fase viene, sin dai primi anni Duemila, investita di una nuova funzione di completamento del processo di sviluppo del proprio territorio e, a partire da esso, dell'intera Cina.
Il questo senso, negli ultimi anni, tale provincia si sta preparando a percorrere nuove strade nella creazione di un ambiente che sia in grado di promuovere nuove forme di crescita economica e di sviluppo sociale, partendo dal dare un maggior rilievo alle problematiche che affliggono la
popolazione, cercando di rispondere alle sue richieste, che, in occasione dell'ondata di scioperi che si è scatenata a partire dal 2010, sono diventate sempre più esplicite, al fine di raggiungere quegli obiettivi che le nuove dinamiche economiche globali pongono in essere.