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zouchuqu, i quali dovrebbero essere indirizzati in alcuni settori strategici e in modo particolare in quelle che vengono definite come SEI ( Strategic Emerging Industries), sette ambiti di sviluppo,

2.4.1 Il rilancio dei consum

Il rilancio dei consumi è visto come un fattore determinante nel dare nuova linfa vitale all'economia cinese. Gli interventi volti al rilancio dei consumi sono di ampio raggio e vedono la diffusione di uno standard di sviluppo omogeneo tra città e campagna, pur conservando e incentivando la differenziazione locale tra le due aree. I principali interventi sono rintracciabili nell'input che si intende dare alla creazione di infrastrutture e strutture che possano costituire uno stimolo alla cooperazione tra città e campagna, incentivando a livello urbano la nascita di nuovi supermercati, malls, outlets, centri commerciali, centri di vendita specializzata di prodotti tipici, promossi attraverso una rete di servizi di e-commerce, logistica e la creazione di una rete di distribuzione per snellire la filiera che va dal produttore al consumatore, soprattutto in relazione al mercato dei prodotti agricoli, in maniera tale da ridurre i costi di vendita dei beni di prima necessità. A livello rurale l'obiettivo è quello di creare una rete di servizi rurali e di rafforzare i legami tra i supermercati di larga scala e le organizzazioni di cooperazione rurale, dando nuovo impulso al mercato agricolo e dei coltivatori.

Un altro settore che viene incentivato notevolmente è quello del turismo, tanto in entrata quanto in uscita. Perseguendo quello che è l'obiettivo di sviluppo delle zone interne e occidentali, ancora scarsamente sviluppate e contaminate, incentrato sugli incentivi offerti alla conservazione e alla cura del patrimonio culturale e ambientale, sfruttando le grandi potenzialità che caratterizzano queste zone, la Cina si augura di raggiungere anche un altro risultato, quello cioè di promuovere i consumi correlati alla promozione turistica. Per raggiungere ciò, all'interno della pianificazione è prevista una grande enfasi data ai siti e alle località turistiche già esistenti, oltre che una promozione di nuove località turistiche e la creazione di veri e propri percorsi turistici. Le due direzioni di “nuova generazione” in cui si progetta di ramificare il settore turistico cinese, sono quella del turismo ecologico e del turismo culturale, in modo particolare a quello che viene classificato come “

turismo rosso”, quello, cioè, che ripercorre i luoghi del comunismo. Nel 2010 questo tipo di turismo occupa il 20% del volume totale nazionale, offre un' occupazione diretta a 9,12 milioni di persone e indiretta a 37, 11 milioni di persone. Inoltre, nelle principali basi rivoluzionarie, le condizioni di sviluppo sono migliorate notevolmente, attraverso la creazione di infrastrutture adeguate alla recezione turistica e la cura e la rivalorizzazione del patrimonio storico e culturale.181 Le entrate statali provenienti dal settore turistico sono state per l'anno 2010 di 130,2 miliardi di yuan, cifra consistente non solo dal punto di vista del bilancio statale, ma anche nel dimostrare il raggiungimento di risultati politici e sociali.182 Lo snodo principale che costituisce un legame tra il profitto economico e il miglioramento delle condizioni sociali viene offerto, in questo caso, dalla constatazione del fatto che alcune decisioni prese a livello centrale e provinciale e che sono rivolte al miglioramento delle condizioni sociali e all'interno del mondo del lavoro dipendente, hanno, in realtà, lo scopo di perseguire un preciso piano di sviluppo economico. All'introduzione sin dal 1995 di due giorni di festa retribuiti nel fine settimana in occasione della festa dei lavoratori ("fine settimana lungo"大周末 da zhoumo), farà seguito una lunga serie di periodi di ferie retribuite, fino ad arrivare ad una settimana di pausa in occasione della medesima festività. Questo periodo viene definito come “giorni d'oro del consumo” o “giorni d'oro delle vacanze”183 a sottolineare il grande peso che un intervento di carattere sociale può avere sul piano dei consumi, se si parla di un paese, quale la Cina, in cui le dimensioni e le masse sono sempre stati fattori da tenere in considerazione.

Un altro settore che viene incentivato è quello dello sport, intravedendo nel mercato ad esso collegato un enorme potenziale per il rilancio dell'economia e dei consumi. Per ottenere un consistente aumento della domanda, tuttavia, ancora una volta il settore che maggiormente si intende sviluppare è quello dei servizi, diffusi anche nelle campagne e concernenti soprattutto la sanità, l'assistenza agli anziani e ai disabili e garantendo una piattaforma informativa no-profit.

Le esportazioni e gli investimenti, sebbene indirizzati e concentrati in alcuni settori specifici, rivestono, comunque, una parte importante all'interno della pianificazione. La Cina intende promuovere un modello di crescita equilibrata che possa dare uno stimolo eguale alle importazioni e 181 Il bilancio centrale per gli investimenti speciale di 3,008 miliardi di yuan per la costruzione dei principali punti panoramici di turismo rosso, stanziati fondi del governo centrale di 1,09 miliardi di yuan, manutenzione riparazione classiche attrazioni turistiche rosse nelle nazionali chiave culturale reliquie unità di protezione, il sostegno

all'istruzione patriottismo basi del cambiamento mostra Chen, disposti 500 milioni di yuan di fondi speciali, e la manutenzione delle 133 strutture chiave commemorativo martiri nazionali.Località per aumentare gli investimenti,la manutenzione e la riparazione di un gruppo di resti rossi. Cui Peng, 崔鹏, Hongse liuyou yi chengwei woguo liuyouye zhongyao zucheng bufen he shengliju红色旅游已成为我国旅游业重要组成部分和生力军( Il turismo rosso è già diventato la nuova forza e la parte più importante del settore turistico in Cina), in Zhongyin zhengfu

menhu wangzhan, 2011 (http://www.gov.cn/jrzg/2011-06/15/content_1884461.htm ), 25 novembre 2012 182 Zhao Shan, 赵珊, Quanguo hongse luyou you geng da tuozhan" 全国红色旅游将有更大拓展 ( Il turismo nazionale continua ad espandersi), in Renmin ribao haiwaiban, 2011,

(http://paper.people.com.cn/rmrbhwb/html/2012-11/24/node_865.htm ), 25 novembre 2012

183 Pun Ngai, “Subsumption or Consumption? The Phantom of Consumer Revolution in "Globalizing" China”,

alle esportazioni, all'attrazione di capitali stranieri e agli investimenti esteri e ai consumi interni, piuttosto che alla sola dipendenza dalle esportazioni e dagli investimenti. Il programma prevede interventi in tre zone principalmente: nelle aree costiere, nelle aree interne e nelle aree di confine. Nelle prime si prevede lo sviluppo del settore di ricerca e sviluppo, di manifatture avanzate e dei servizi, volti alla creazione di un ambiente favorevole, anche dal punto di vista informativo, all'attrazione di investimenti sul territorio cinese e, in senso contrario, alla diffusione degli investimenti cinesi a livello internazionale.184 Nelle aree interne, allo stesso, modo si prevede di creare un sistema che possa promuovere le caratteristiche locali e sfruttare la condizione di arretratezza per incentivare la dislocazione nelle zone interne dell'apparato industriale, che ha visto il proprio decollo nelle zone costiere, in maniera tale da rendere queste aree maggiormente competitive per gli investitori stranieri. Nelle aree di confine si propone di dare nuovo vigore ai porti, alle città di confine, creando zone di cooperazione economica e zone di sviluppo e sperimentazione, creando un sistema di infrastrutture e connessioni con i paesi vicini, incentivato anche dal rafforzamento delle relazioni con gli stessi, mentre si intensifica, a livello istituzionale, il ruolo della Terra di Mezzo all'interno delle organizzazioni delle quali fa parte quali quali il WTO e ASEAN e si utilizza l'APEC, così come altri meccanismi di cooperazione internazionale e sub- regionale, per promuovere la cooperazione con i paese emergenti e in via di sviluppo.

La necessità di dare nuovi stimoli alla domanda straniera costringe la Cina a cambiare la propria natura da “fabbrica del mondo”, verso un'offerta che sia di alta qualità e che produca alti profitti, incentivando l'esportazione di alta tecnologia e limitando, invece, l'esportazione di prodotti che richiedono un ampio dispendio di energia e risorse o che producono alti livelli di inquinamento. Si prevede, inoltre, di incoraggiare le imprese a costruire canali di vendita internazionale per incrementare la loro abilita ad espandere la partecipazione al mercato internazionale. In particolare, si dà un forte incentivo all'esportazione di prodotti culturali, della medicina tradizionale, di software, di servizi informativi, di logistica nei commerci e negli affari.

184Un argomento di grande attualità è quello degli investimenti cinesi in Africa, dei motivi che ne sono alla base e delle loro modalità di attuazione. La Cina, bisognosa di materie prime che possano essere utilizzate come fondamento dello sviluppo economico, sta rivolgendo già da qualche anno il proprio sguardo al continente africano. Nel 2008 gli investimenti cinesi in Africa sono molto superiori rispetto a quelli Statunitensi. Si parla di 166 miliardi di dollari investiti dal governo cinese in Africa a fronte di 80 miliardi di dollari investiti dal governo statunitense. Inoltre, il presidente Hu Jintao si è recato in Cina ben 17 volte a differenza di quanto fatto dal presidente americano Obama, che invece ha visitato il continente africano una sola volta. CNN, “China in Africa”, 2012

<http://www.youtube.com/watch?v=IcaogY5eIJM>, 26 novembre 2012. Inoltre, secondo quanto affermato dall'ex presidente del Sudafrica, Thabo Mbeki, la Cina adotta in Africa un atteggiamento diverso da quello utilizzato dagli altri paesi occidentali. “I cinesi vengono qui e dicono che rispetteranno il nostro diritto a decidere del nostro futuro e così non vengono da noi imponendo condizioni. Non dicono che, avendo degli aiuti da darci, allora decidono dove, come e cosa fare, lasciano a noi queste decisioni.[...] I cinesi quando si firma un accordo per l'uso di minerali che a loro servono dicono di essere disposti a costruire infrastrutture come parte degli accordi, cosa che nessun altro paese occidentale ha mai fatto.[…] Con i cinesi si vede lo sviluppo.” “ Buongiorno, Africa”, C'era una volta, 2011, <http://www.ceraunavolta.rai.it/dl/portali/site/puntata/ContentItem-5a587b72-ded6-4320-942f-572599d3406c.html? refresh_ce>, 26 novembre 2012

Le importazioni, allo stesso modo, sono orientate verso le tecnologie avanzate, le componenti chiave, le risorse di cui il territorio interno è carente e i prodotti funzionali alla prevenzione ambientale e alla conservazione di energia. I beni di consumo maggiormente richiesti all'interno, per l'attrazione dei quali si sta procedendo anche all'ottimizzazione delle strutture dei pagamenti commerciali, sono un altro settore su cui focalizzare la propria attenzione.