CAPITOLO II: La crisi mondiale e il XII piano quinquennale: 2011-
2.2 Situazione socio-economica precedente la crisi: le politiche introdotte nel X e XI Piano Quinquennale di Crescita Economica e Sociale delle Repubblica Popolare Cinese
2.2.3. Strumenti normativi per la ristrutturazione socio-economica
Nel periodo successivo all'ingresso della Cina nel WTO, per far sì che lo sviluppo sociale iniziasse a procede di pari passo con quella che era la crescita economica, il governo decide di mettere a punto un'importante riforma dell'apparato normativo in riferimento alla dimensione sociale e del mercato del lavoro. Il progetto di riforme, già iniziato nei primi anni Novanta, continua per tutto il primo decennio del XXI secolo, e trova espressione, molto spesso, in una serie di riforme
successive. Tra i principali testi normativi che risultano essere rilevanti nel percorso di ampliamento di maggiori tutele riconosciute alla popolazione, si deve fare indubbiamente menzione alla riforma della Legge sui Contratti di Lavoro 中华人民共和国劳动合同法 zhonghua renmin gongheguo
laodong hetong fa140, che entra in vigore ufficialmente nel 2008, alla precedente Legge sul Lavoro 中华人民共和国劳动法 zhonghua renmin gongheguo laodong falaodong fa141 valida dal 1994 e alla Legge Sindacale 中华人民共和国工会法 zhonghua renmin gongheguo gonghui fa142
promulgata nel 2001.
La normativa in questione è volta al riconoscimento di alcuni diritti fondamentali tanto alla popolazione, quanto, nello specifico, ai lavoratori, i quali vengono posti al centro dei principali interessi della classe governativa, interessata al miglioramento delle loro condizioni di vita al fine di creare solide basi per poter affrontare le nuove sfide che vengono poste dalle future vicende
storiche. Sebbene tale normativa costituisca un punto di partenza per una regolamentazione del mercato del lavoro e della condizione dei lavoratori all'interno dell'azienda e per “la creazione e lo sviluppo di un sistema di lavoro armonico”143 con il datore di lavoro e la sua possibilità di godere di un rappresentante legale , tuttavia sembra riscontrare enormi difficoltà di applicazione, a causa, soprattutto dell'opposizione di quelle aziende che vedono l'aumento del costo del lavoro, come una condizione essenziale nel determinare uno spostamento della produzione in località che risultano essere maggiormente competitive, quali, ad esempio, il contiguo Vietnam144. In tal caso, quindi, la 140 Zhonghua renmin gongheguo laodong hetong fa, 中华人民共和国合同法(Legge sui Contratti di Lavoro nella Repubblica Popolare Cinese), Zhongguo touzi zhinan,
<http://www.fdi.gov.cn/pub/FDI/zcfg/zh/jbfl/t20060619_47362.jsp >, 19 luglio 2012
141 Zhonghua renmin gongheguo laodong fa, 中华人民共和国劳动法, (Legge sul Lavoro nella Repubblica Popolare Cinese), Zhongguo touzi zhinan, <http://www.fdi.gov.cn/pub/FDI/zcfg/z h/jbfl/t20060619_47362.jsp >, 19 luglio 2012
142 Zhonghua renmin gongheguo gonghui fa, 中华人民共和国工会法(Legge sui Sindacati nella Repubblica Popoare Cinese), Zhongguo touzi zhinan, <http://www.fdi.gov.cn/pub/FDI/zcfg/law_ch_info.jsp?docid=47537>, 19 luglio 2012
143 Zhonghua renmin gongheguo laodong hetong fa di yi tiao, 中华人民共和国劳动合同 法第一条, (Legge sui Contratti di Lavoro nella Repubblica Popolare Cinese. Art.1), Zhongguo touzi zhinan,
<http://www.fdi.gov .cn/pub/FDI/zcfg/law_ch_info.jsp?docid=80543 >, 19 luglio 2012 144 Anita Chan, “Labour in Vietnam”, Singapore, Institut of Southeast Asian Studied, 2011.
normativo finisce per intervenire in senso contrario, gravando ulteriormente sull'azienda, in modo particolare su quelle ad alto impiego di manodopera e andando in questo modo a ledere
ulteriormente la condizione dei lavoratori.
In ogni caso, la regolamentazione del mondo del lavoro e l'applicazione di un sistema di tutele sul lavoro e in generale in ambito sociale, risultano essere delle tappe forzate, che la leadership comunista ha dovuto attuare, per arginare una serie di problematiche che, dopo il grande boom economico, al cui centro veniva posta una crescita forzata e selvaggia che lasciava scarso margine di intervento in campo sociale, sembravano limitare fortemente, nel caso in cui non venissero affrontate, la futura possibilità di conservazione del primato mondiale del “dragone”.
La riforma della Legge sui Contratti di Lavoro entra formalmente in vigore il primo gennaio 2008 ed va a completare la Legge sul Lavoro, promulgata nel 1994. Con queste leggi a partire dalla metà degli anni Novanta145 si obbliga l'azienda a stipulare con i propri dipendenti dei contratti di lavoro, all'interno dei quali venga esplicitamente specificato l'orario lavorativo, fissato per otto ore al giorno (art. 36), un giorno di riposo a settimana (art. 39), la possibilità di ferie retribuite per motivi di salute, matrimonio, funerale e in caso di maternità e di giorni di festa nazionale, durante i quali è prevista l'astensione dal lavoro (art. 40), la mansione ricoperta, il salario minimo corrisposto, calcolato in base al principio “ a ciascuno secondo il lavoro svolto” 实行同工同酬 shixing tong
gong tong chou, tenendo, comunque, in considerazione situazioni in cui è previsto un trattamento
preferenziale, come in caso di straordinari o di lavori condotti durante orari notturni e garantendo un salario minimo, calcolato sulla base di alcuni parametri, sanciti dalla legge del 2004 sui salari minimi 最低工资规定 zuidi gongzi guiding146. Con riferimento a questa legge, il salario minimo deve essere calcolato da ogni provincia in maniera autonoma, sulla base delle necessità del
lavoratore e della propria famiglia e su alcuni indicatori quali il livello di crescita economica locale, i salari medi dei lavoratori, i premi di assicurazione sociale, l'indice dei prezzi al consumo, le condizioni di vita minime locali, livello di occupazione.147 Per l'anno 2011 il salario minimo
garantito nella città di Guangzhou è stato di 1300 yuan al mese, mentre il salario medio era di 4541 yuan al mese; nella città di Shenzhen, la più grande delle Zone Economiche Speciali, il valore dei salari minimi si alza a 1320 yuan e quello delle retribuzioni medie risulta essere di 4205 yuan al mese. Salari minimi, quelli di queste due importanti città, tra i più alti delle diverse città cinesi perse in considerazione.148 Il minimo salariale medio nella provincia del Guangdong per l'anno 2007 145 In realtà la prima forma di legislazione a livello embrionale si ha nel 1986, con i regolamenti presi dal consiglio di
stato nelle imprese di proprietà statale e successivamente venne concessa alle imprese la possibilità di assumere dipendenti anche da località diverse da quelle dell'azienda e si ammisero nuovi motivi per il licenziamento, ponendo fine alla “ciotola di riso di ferro”.
146 “Zuidi gongzi guiding” 最低工资规定(Decisioni sui salari minimi), Xinhuanet,
<http://news.xinhuanet.com/zhengfu/2004-02/05/content_1300129.htm>, 23 novembre 2012 147 ibidem
risultava, invece, essere di 655 yuan, di circa 150 yuan superiore rispetto alla media nazionale.149 Questo, tuttavia, costringeva molte aziende del Guangdong ad assumere lavoratori migranti senza contratto, i quali, in questo modo, costituivano una concorrenza sleale in rapporto ai lavoratori scarsamente qualificati che, secondo la normativa venivano inseriti all'interno dell'azienda tramite un contratto di lavoro regolare.
Il contratto deve essere concluso in forma scritta (art. 19 della Legge sul Lavoro) tra lavoratore e datore di lavoro sulla base dei principi di uguaglianza, di volontarietà e del mutuo consenso (artt. 16, 17 della legge sul lavoro). Al suo interno viene previsto un periodo di prova sulla base della tipologia del contratto che può essere a tempo determinato, di sei mesi, un anno, tre anni o cinque anni, a tempo indeterminato o a cottimo (art. 19 della legge sui contratti di lavoro). Il periodo di prova non è previsto per i contratti di lavoro a tempo parziale. Il licenziamento è previsto “in tronco”, in presenza cioè di giusta causa o di giustificato motivo, con un preavviso, in quest'ultimo caso, di almeno trenta giorni. Vengono tutelati i diritti delle donne e dei ragazzi di età inferiore ai sedici anni in relazione all'impiego all'interno dell'azienda( artt. 58-65). Vengono, infine, inserite una serie di normative, in relazione, in particolare alle misure di welfare e di assistenza sociale, che obbligano l'azienda a rispettare alcune direttive in particolare, fornendo, ad esempio, sussidi per assicurare il fondo pensionistico, le ferie retribuite in caso di maternità, sussidi di disoccupazione, tutela nei casi di infortuni sul lavoro e malattia. Queste tematiche verranno affrontate in maniera più approfondita nella recente Legge sulla Previdenza sociale 中国人民共和国社会保险法 zhongguo
renmin gongheguofa150, promulgata nel 2010 con l'obiettivo di controllare maggiormente i fondi del sistema di contribuzione, rafforzare la coercizione nell'applicare la legge, migliorare la creazione di una rete sicurezza sociale per i residenti cinesi e intensificare le modalità di controllo
nell'applicazione delle direttive fissate dalla normativa. Il merito di questo testo normativo è quello di riunire all'interno di un unico documento quelle che erano le pratiche in vigore già da anni e di attribuire loro forza di legge, pur lasciando ampia autonomia alle province151. Per quanto concerne le pensioni, il datore di lavoro deve contribuire in base ai salari totali pagati ai propri dipendenti, mentre i dipendenti devono contribuite in base ai salari effettivamente ricevuti. I lavoratori che si sono spostati da una giurisdizione all'altra possono trasferire i loro fondi pensione e ricevere una pensione sulla base del totale dei fondi accumulati. In questo modo si cerca di porre rimedio ad una questione che aveva costituito per lungo tempo un ostacolo indiretto per tutti quei lavoratori che volevano spostarsi da una località all'altra in cerca di un impiego migliore e di trovare una valida (segue nota) p. 11
149 Du Yang, Weiguang Pan, “Minimum Wage Regulation in China and Its Applications to Migrant Workers in the Urban Labor Market.”, China and World Economy, 17, 2, 2009, pp. 79 - 93
150 “Social Insurance Law 2010 “, Leggicinesi, 2010, <http://www.leggicinesi.it/view_doc.asp?docID=675> , 20 agosto 2012
151 Valentina Bellomo, “La nuova legge sulla previdenza sociale: innovazioni reali o aspettative eccessive?”,
Cineresie, 2011, <http://www.cineresie.info/la-nuova-legge-sulla-previdenza-sociale-innovazioni-reali-o-aspettative- eccessive/>, 3 marzo 2012
alternativa a quello che è il sistema di accesso ai servizi previdenziali costituito dall'hukou. Il fondo di assicurazione medica è responsabile allo stesso modo per le spese mediche ospedaliere,
attraverso la creazione, espressa nell'art. 29 della nuova legislazione, di unità amministrative tramite le quali, il denaro per le spese mediche possa passare direttamente dai fondi previdenziali agli istituti medici che fruiscono il servizio, in maniera tale da agevolare queste pratiche verso istituti sanitari che appartengono, ad esempio, ad una provincia diversa rispetto a quella in cui il fondo previdenziale è versato. Il datore di lavoro è anche obbligato a contribuire ai fondi per un assicurazione in caso di infortunio sul lavoro. La legge garantisce, inoltre, che, nel caso in cui l'azienda non versasse questi contributi, il lavoratore avrebbe il diritto di richiedere il versamento del corrispettivo delle spese mediche richieste dall'infortunio. Il sussidio di disoccupazione viene garantito e regolato dalla normativa in relazione alla lunghezza del periodo di tempo che un disoccupato può beneficiare del sussidio pubblico, sulla base della durata del periodo lavorativo, all'ammontare di tale sussidio, che viene assegnato localmente e che non risulta legato al salario che esse ricevevano in media e ai premi che versavano da occupati. L'azienda deve fornire al lavoratore la documentazione di fine rapporto, in assenza della quale non possono richiedere i sussidi in oggetto, entro quindici giorni dall'effettiva fine del rapporto e, in concomitanza di ciò, restituire al lavoratore i propri documenti e il proprio certificato di residenza in assenza del quale risulta impossibilitato nel cercare un altro impiego.
L'art. 56 stabilisce l'esistenza di un fondo riservato per le donne che si trovino in stato di
gravidanza, fondo che viene calcolato sulla base della media dei salari dei dipendenti dell'azienda e non sulla base del salario medio percepito dalla dipendente in oggetto. Gli effetti di ciò, oltre al vantaggio per le lavoratrici che ricoprono ruoli di basso profilo e che quindi percepiscono un salario ridotto, risiedono anche nel fatto che tutti i lavoratori hanno la possibilità di essere a conoscenza con i salari medi percepiti nella propria azienda e di rivendicare il proprio diritto ad un “equo compenso”.
La Legge sul Lavoro e la successiva Legge sui contratti di Lavoro prevedono anche la possibilità concessa ai lavoratori di essere tutelati da un'organizzazione sindacale, la cui funzione viene regolamentata dalla Legge Sindacale, emendata nel 2001. Il sindacato nasce come un'organizzazione di persone che si riuniscono liberamente e si pongono come intermediario tra lavoratore e datore di lavoro, con lo scopo, almeno formale, di proteggere i diritti e gli interessi dei lavoratori, all'interno di ogni azienda (art 2 legge sindacale). Queste organizzazioni seguono il lavoratore nel loro percorso lavorativo all'interno del posto di lavoro, cercando di garantire un'applicazione adeguata di quanto previsto dalla legge e occupandosi anche di questioni di mediazione e arbitrato in relazione a controversie sul lavoro. L'art. 42 della suddetta legge, si occupa di definire quelle che sono le fonti di finanziamento del sindacato, lasciando emergere la sua
dipendenza dai fondi dei membri, ma soprattutto dai fondi delle aziende, le istituzioni pubbliche e gli organi governativi, che versano il 2% del del totale dei salari di tutti i lavoratori, dai sussidi del governo popolare. Sulla base di ciò risulta chiaro comprendere come il ruolo del sindacato, nella realtà sia limitato e alle strette dipendenze della volontà tanto del governo, quanto dell'azienda. Una maggiore autonomia del sindacato, principalmente orientato alla cura di quelli che sono i diritti dei lavoratori dipendenti e che dia voce alle loro richieste è tra le richieste principali che sono state avanzate in occasione degli scioperi che hanno interessato il Guangdong alla fine del primo decennio del Duemila.152