In merito alla gestione dei rischi finanziari la Capogruppo ha provveduto alla individuazione degli stessi, nonché alla definizione delle relative politiche di gestione e dei correlati obiettivi. Relativamente all’individuazione, il Gruppo, nel-l’ordinario svolgimento delle proprie attività operative, risulta potenzialmente esposto ai seguenti rischi finanziari:
- “rischio di mercato” rappresentato dal rischio che il valore delle attività e delle passività o i flussi di cassa fu-turi possano fluttuare in seguito a variazioni dei prezzi di mercato che, nella fattispecie, possono interessare es-senzialmente il mercato dei tassi di interesse e di cambio;
- “rischio di liquidità” derivante dalla mancanza di risorse finanziarie adeguate a far fronte alla attività op-erativa ed al rimborso delle passività assunte;
- “rischio di credito” rappresentato sia dal rischio di
in-Relazione sulla gestione 47
Bilancio al 31 dicembre 2019
adempimento delle obbligazioni assunte dai commit-tenti/clienti sia dal rischio connesso ai normali rapporti commerciali.
Di seguito sono analizzati – nel dettaglio – i succitati rischi:
• Rischio di mercato
In merito al rischio legato ai tassi di interesse, variazioni nei livelli di mercato degli stessi influenzano il costo ed il rendimento delle varie forme di finanziamento e di impiego, incidendo pertanto sull’ammontare degli oneri finanziari netti.
La strategia perseguita dalla Capogruppo, anche in riferi-mento alle altre entità controllate, è finalizzata al conteni-mento degli stessi attraverso un attento monitoraggio delle relative dinamiche, attuato dalle funzioni aziendali preposte in stretta collaborazione con la Direzione Centrale Finanza della controllante, individuando la combinazione ottimale tra tasso variabile e tasso fisso, e ricorrendo - ove ritenuto opportuno - alla stipula di specifici contratti di copertura.
Con riferimento all’indebitamento finanziario del gruppo Itinera al 31 dicembre 2019, si precisa che tale indebita-mento è prevalentemente espresso a “tasso variabile” e che il gruppo Itinera non ha fatto uso, nel periodo, di
“strumenti finanziari” di copertura sulla variazione dei tassi di interesse.
Il Gruppo è esposto ad un rischio di cambio derivante da diversi fattori tra cui (i) flussi di incasso e pagamento in di-vise diverse dalla divisa di bilancio (rischio di cambio eco-nomico); (ii) investimento netto di capitale effettuato in società partecipate con divisa di bilancio diversa dall’Euro (rischio di cambio traslativo); (iii) operazioni di deposito e/o finanziamento in divise diverse dalla divisa di bilancio (ris-chio di cambio transattivo).
Le funzioni aziendali preposte, in stretta collaborazione con la Direzione Centrale Finanza del Gruppo ASTM, perseguono una politica di copertura del rischio legato alle oscillazioni dei tassi di cambio, mediante gli strumenti fi-nanziari disponibili sul mercato, tento conto del grado di esposizione a tale rischio che i singoli contratti d’appalto comportano.
Al 31 dicembre 2019, peraltro, non sono in essere oper-azioni di copertura del rischio di cambio.
• Rischio di liquidità
Il “rischio di liquidità” rappresenta il rischio che le risorse finanziarie disponibili possano non essere sufficienti per far fronte alle obbligazioni in scadenza. Tale rischio può sorg-ere, sostanzialmente, dal potenziale ritardo negli incassi da parte dei committenti, sia di natura pubblica che privata,
e dalle eventuali difficoltà nell’ottenere finanziamenti a supporto delle attività operative nella giusta tempistica e a condizioni non sfavorevoli.
I principali fattori che determinano la situazione di liquidità del Gruppo Itinera sono da una parte le risorse generate o assorbite dalle attività operative e di investimento, dall’altra le caratteristiche di scadenza e di rinnovo del debito o di liquidità degli impieghi finanziari e le condizioni di mer-cato.
La strategia adottata dal Gruppo Itinera consiste nel perseguire, per quanto possibile, l’autonomia finanziaria delle commesse in corso di esecuzione, unitamente al con-tenimento dell’indebitamento ed al mancon-tenimento dell’e-quilibrio finanziario. A tale proposito si ritiene che la generazione dei flussi di cassa, unitamente alla diversifi-cazione delle fonti di finanziamento ed all’attuale disponi-bilità di linee di credito, garantiscano il soddisfacimento dei fabbisogni finanziari programmati.
• Rischio di credito
La tipologia dei clienti del Gruppo è riconducibile, essen-zialmente, ad enti pubblici, per loro natura solvibili, e a committenti, pubblici e privati, con elevato rating credi-tizio, quali le società concessionarie autostradali. Ciò porta a considerare poco probabile il rischio di credito, mentre, come già evidenziato, più probabili ed anzi, nella prassi, ormai molto frequenti sono i casi di allungamento dei tempi di incasso oltre i termini previsti contrattualmente e di richieste di diluizioni del debito.
Si evidenzia altresì che per le imprese di costruzione l’anal-isi dell’esposizione al rischio di credito in base allo scaduto è scarsamente significativa in quanto i crediti vanno valu-tati congiuntamente ad altre voci del capitale circolante rappresentative dell’esposizione netta verso i committenti relativamente al complesso delle opere in corso di ese-cuzione (rimanenze di lavori in corso, acconti, eventuali anticipazioni, etc.) ed in particolare ai debiti verso subap-paltatori e fornitori in genere per i quali si cerca, per quanto possibile nell’ambito della gestione della leva op-erativa, di allinearne le scadenze ai tempi di incasso da parte dei committenti.
Tutte le società facenti parte del Gruppo effettuano co-munque un costante monitoraggio dei crediti commerciali e provvedono a svalutare posizioni per le quali si individua una parziale o totale inesigibilità. Come già ricordato nei precedenti paragrafi, occorre evidenziare come purtroppo, negli ultimi anni, sia aumentato considerevolmente il nu-mero dei casi di default finanziario e delle correlate proce-dure concorsuali che coinvolgono imprese operanti nel settore delle costruzioni e della relativa filiera, da ultimo anche di primario standing.
48 Relazione sulla gestione
Itinera S.p.A.
Tale casistica ha purtroppo interessato alcune imprese op-eranti in partnership con la Capogruppo Itinera S.p.A. su alcuni contratti d’appalto, con inevitabili conseguenze negative in termini operativi, ma anche economici e fi-nanziari considerati i numerosi rapporti commerciali e le correlate partite contabili di credito e debito che nascono in particolare nell’ambito delle società consortili in Italia e delle JV all’estero, abituali strumenti operativi utilizzati per l’esecuzione congiunta dei lavori.
In merito a tali casistiche di seguito si evidenziano talune fattispecie di questa tipologia di rischio che corre la Ca-pogruppo.
i. Contratto di appalto per l’esecuzione dei lavori relativi allo “Storstroem Bridge” (Danimarca) STORSTROEM BRIDGE JOINT VENTURE I/S, costituita per l’esecuzione dei lavori oggetto dell’appalto, è partecipata da Itinera S.p.A per una quota pari allo 99,98%, mentre Condotte S.p.A. e Grandi Lavori Fincosit S.p.A. (poi Fincosit S.r.l.) hanno visto ridotta la quota di partecipazione, og-nuna allo 0,01%, a seguito delle procedure concorsuali in cui sono – medio tempore – incorse, la prima di Amminis-trazione Straordinaria e la seconda di Concordato Preven-tivo prenotaPreven-tivo.
Il socio Grandi Lavori Fincosit S.p.A. non ha contestato la determinazione assunta dalla JV, espressamente prevista e regolata dal punto 4.4 del JV Agreement. GLF si è limitata a comunicare l’intervenuta cessione del ramo di azienda comprendente il rapporto con il Committente DRD, alla newco Fincosit S.r.l. e ad evidenziare, rammentandolo anche da ultimo, l’impegno assunto dalle parti al punto 4.5 del JV Agreement di valutare la possibilità di affidarle i lavori marittimi, in subappalto o in altra forma consentita, nel caso in cui fosse stata disposta la riduzione della sua quota di partecipazione; al riguardo, in considerazione della situazione di difficoltà economica di Grandi Lavori Fincosit i lavori marittimi sono stati assegnati ad altra im-presa; nessuna azione legale si è resa necessaria nei con-fronti del socio.
Il socio Condotte S.p.A., successivamente alla presen-tazione della domanda di ammissione alla procedura di Amministrazione Straordinaria, ha invece contestato la riduzione della sua quota di partecipazione alla JV. Tale socio – pur lamentando l’asserita illegittimità di quella de-terminazione e paventando i presunti danni, patrimoniali e non, che ne sarebbero conseguiti – ha tuttavia manifes-tato infine la propria volontà di volersi sciogliere dal con-tratto di appalto, ai sensi dell’art. 50 del Dlgs. 270/1999.
Itinera ha confermato la validità della propria decisione in quanto in linea con quanto definito tra le parti nell’accordo di Joint Venture sottoscritto, in riferimento
all’inadempi-mento delle obbligazioni da parte del socio. Nel frattempo, Itinera ha provveduto ad avanzare apposite domande di-rette al risarcimento dei danni che la Società ha subito, nella gestione della commessa, a causa della presentazione della originaria domanda di ammissione a concordato pre-ventivo da parte di Condotte. Tali domande, proposte con distinte domande di insinuazione al passivo, devono an-cora essere esaminate dagli organi della procedura.
ii. Contratto di appalto per l’esecuzione dei lavori relativi al “Lotto di costruzione Pfons-Brenner”
della Galleria di Base del Brennero
Itinera S.p.A. partecipa alla Joint Operation ARGE H51 Pfons-Brenner con una quota pari al 44,99%, PORR Bau GmbH con una quota pari al 40%, G. Hinteregger &
Soehne Baugesellschaft mbH con una quota del 15%;
Condotte ha visto ridotta, in ossequio agli accordi paraso-ciali sottoscritti, la propria quota di partecipazione dal 35%
allo 0,01%, a seguito della procedura concorsuale in cui è, nel frattempo, incorsa, di Amministrazione Straordinaria di cui al Dlgs. 270/1999.
Al pari di quanto avvenuto in relazione al contratto di ap-palto per l’esecuzione dei lavori relativi allo “Strorstroem Bridge”, anche in questo caso il socio Condotte, successi-vamente alla presentazione della domanda di ammissione alla procedura di Amministrazione Straordinaria, ha con-testato la determinazione di riduzione della sua quota di partecipazione alla JO. Diversamente da quanto avvenuto per quella commessa, i Commissari Straordinari di Con-dotte non hanno tuttavia esercitato la facoltà di sciogli-mento dal contratto di cui trattasi ai sensi dell’art. 50 del D.lgs. n. 270/1999 ma hanno intimato ai soci della JV di ritirare la determinazione di riduzione delle quote di Con-dotte, preannunciando – in caso contrario – azioni risarci-torie. Nel frattempo, Itinera, con gli altri soci, mediante insinuazione al passivo da parte della JO ARGE H51 Pfons-Brenner, ha avanzato domanda risarcitoria per tutti i mag-giori costi sostenuti a causa della presentazione della domanda di ammissione a concordato preventivo di Con-dotte e ribaltati sulla JO.
Tali domande devono ancora essere esaminate dagli organi della procedura.
iii. Contratti di appalto in partnership con la società CMC di Ravenna
Itinera sta attentamente valutando l’evoluzione delle commesse nelle quali partner è CMC di Ravenna, attual-mente in procedura concorsuale (qui di seguito elencati), al fine d’individuare ogni azione necessaria a tutelare i pro-pri interessi.
a.Contratto di appalto per l’esecuzione delle dighe di “Arror” e “Kimwarer”
Relazione sulla gestione 49
Bilancio al 31 dicembre 2019
Itinera partecipa alla società consortile “CMC di Ravenna ITINERA JV scarl”, con una quota pari al 49%.
In data 7 febbraio 2019 con delibera assembleare assunta all’unanimità degli aventi diritto Itinera S.p.A. aveva au-mentato la propria quota al 99,999%, riducendo di con-seguenza ad una quota allo 0,001%. Tale determinazione – che aveva altresì sancito il venir meno del diritto di CMC a mantenere i propri rappresentanti negli organi sociali della società consortile – si era resa necessaria a fronte dell’inadempienza da parte di CMC dell’obbligo del tem-pestivo rilascio delle controgaranzie richieste per la costi-tuzione delle garanzie di corretta esecuzione dei lavori prevista in contratto. CMC aveva unilateralmente richiesto al committente KVDA un’ulteriore proroga della validità del Bid Security già rilasciato. Tale iniziativa unilaterale – peraltro respinta dal committente – è stata quindi contes-tata da Itinera che si è riservata di agire nei confronti del socio CMC per esser tenuta indenne da tutte le con-seguenze pregiudizievoli che dovessero derivare dall’even-tuale risoluzione del contratto o, in ogni caso, dalla perdita della commessa.
Successivamente CMC, adendo il Tribunale di Ravenna, chiedeva al Presidente del Tribunale di Ravenna di sospendere, inaudita altera parte e in via d’urgenza, l’effi-cacia della deliberazione di esclusione, così come di tutti gli atti ad essa connessi e di nominare ai sensi dello statuto sociale, il Collegio Arbitrale per decidere della controversia insorta.
Con decreto del 9 maggio 2019, il Presidente del Tribunale di Ravenna non ravvisando motivi di urgenza per provvedere inaudita altera parte rimetteva l’esame della questione al costituendo Collegio Arbitrale.
All’udienza del 10 giugno 2019 si costituiva il Collegio Ar-bitrale che fissava l’udienza del 15 luglio 2019 per la dis-cussione sull’istanza di sospensione.
A scioglimento dell’udienza con ordinanza del 22 luglio 2019 il collegio ha sospeso l’efficacia, in via cautelare, delle deliberazioni assunte dall’assemblea dei soci di CMC di Ravenna Itinera Joint Venture Società Consortile rinviando la trattazione del merito al 9 dicembre 2019 dando ter-mine alle parti per il deposito di memorie.
Successivamente, il procedimento è stato abbandonato di comune accordo tra le parti.
b. Contratto di appalto per l’esecuzione dei lavori della SS N°1 NUOVA AURELIA – “Viabilità di accesso all’Hub Portuale di Savona-Interconnessione tra i caselli della A/10 di Savona ed Albisola e i Porti di Savona e Vado – Variante alla SS 1 Aurelia nel tratto tra Savona Torrente Letimbro ed Albissola Superiore
CMC e Itinera hanno partecipato alla gara per l’affida-mento dei lavori in oggetto in ATI con le quote percentuali del 51% (CMC) e del 49% (Itinera).
A seguito della aggiudicazione in loro favore, hanno stip-ulato il contratto con ANAS in data 25 febbraio 2010 e, per l’esecuzione dei lavori, hanno costituito la Società Con-sortile a responsabilità limitata LETIMBRO S.c.a.r.l. parte-cipando alla società nelle medesime quote dell’ATI.
In data 4 dicembre 2018, CMC ha presentato domanda di concordato preventivo con riserva.
Per cercare di superare la situazione di stallo dei lavori, in data 25 gennaio 2019, CMC e Itinera avevano raggiunto un Accordo Transattivo che prevedeva, tra l’altro, il recesso di CMC dall’appalto previo ottenimento del nulla osta di ANAS e l’autorizzazione del Tribunale quale giudice della procedura di concordato di CMC.
ANAS aveva manifestato il proprio nulla osta con comuni-cazione del 1° febbraio 2019.
Nonostante fosse scaduto il termine di 15 giorni previsto all’art. 12 dell’Accordo Transattivo inter partes, nessuna comunicazione era invece pervenuta da parte di CMC in ordine all’ottenimento della autorizzazione del Tribunale.
Successivamente la società è venuta a conoscenza, tramite documenti ufficiali inerenti al concordato, che il sopraci-tato accordo era ssopraci-tato rigetsopraci-tato.
Pende allo stesso tempo il giudizio attivato contro ANAS al Tribunale civile di Roma Sez. III Imprese – dott. Romano – RG 39536/2016 per il riconoscimento di corrispettivi ag-giuntivi formulati nel corso dei lavori (fino al 22 agosto 2016).
A seguito della notifica dell'atto di citazione, Anas ha at-tivato la procedura transattiva ex art. 240 Dlgs. 163/2006, che non ha sortito esito positivo. Nell'udienza del 27 giugno 2017 il Giudice si è riservato sull'ammissione della CTU richiesta; con provvedimento del 5 luglio 2017, il Giu-dice ha sciolto la riserva, accogliendo l'istanza di CTU.
In data 06 febbraio 2019 è stata depositata una CTU fa-vorevole all’ATI. Il Giudice ha quindi fissato varie udienze per formulare osservazioni alla CTU ed, infine, per la pre-cisazione delle conclusioni, al 9 giugno 2020.
In data 27 giugno 2019, il Tribunale di Ravenna ha dis-posto lo scioglimento del contratto con Anas.
In conseguenza di ciò, il Consiglio di Amministrazione della partecipata, e quindi l’assemblea della stessa, constatando l’impossibilità de perseguimento dell’oggetto sociale, ha deliberato la messa in liquidazione della consortile nomi-nando due liquidatori.
I liquidatori di Letimbro S.c.a.r.l. stanno ora provvedendo allo smantellamento del cantiere ed al contempo con ANAS si sta predisponendo la contabilità finale.
52 Relazione sulla gestione
Itinera S.p.A.