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Scenario macroeconomico

La crescita dell’economia globale, grazie alla produzione manifatturiera ed all’incremento degli scambi commerciali, è durata fino all'inizio dell'estate del 2018, quando la fi-ducia degli investitori sulle prospettive economiche, per di-versi fattori, è progressivamente diminuita, i dati economici hanno continuato ad evidenziare un indebolimento degli indici globali di attività economica dai picchi di inizio 2018 e un calo ha interessato le previsioni di crescita del 2019.

Le tensioni commerciali, con la guerra dei dazi tra Usa e Cina in primis, e la recessione industriale hanno guidato al ribasso il ritmo di crescita mondiale, il più debole degli ul-timi decenni.

L’economia globale, quindi, nel 2019 non ha soddisfatto le attese, evidenziando performance al di sotto delle aspet-tative, e questo scenario potrebbe continuare a influenzare il 2020.

L'OCSE ha abbassato le previsioni della crescita mondiale, che dovrebbe attestarsi al 2,9% a livello globale nel 2020,

mentre supererà leggermente il 3% nel 2021.

Per quanto riguarda l’Eurozona, nel 2017 e nel 2018 il rafforzamento dell’economia è stato sostenuto da politi-che monetarie espansive politi-che hanno incrementato la fidu-cia dei mercati, mentre nel 2019, sempre secondo i dati dell'Ocse, resterà molto sotto la media. In questo contesto, l’Italia, dopo lo 0,2% previsto per quest'anno, dovrebbe fermarsi a un debole 0,4% nel 2020.

Per quanto riguarda gli USA, le misure protezionistiche del Governo statunitense hanno prodotto un primo giro di rappresaglie da parte dei paesi colpiti a cui è seguita la de-finizione di accordi commerciali con la Cina. La crescita prevista per il 2019 si attesta al 2,3% per scendere, in pre-visione, al 2% nel 2020 e all’1,7% nel 2021, con una di-minuzione di 0,1% rispetto alle previsioni di ottobre 2019.

In tale panorama, comunque il mercato statunitense delle costruzioni rappresenta, a livello internazionale, si-curamente il mercato più promettente per i prossimi anni.

Il rinnovo delle infrastrutture del Paese costituisce un’esi-genza improcrastinabile ed è al centro del dibattito politico con una stima d’investimenti di svariati miliardi di dollari.

La centralità e l’importanza del mercato USA è confermata dal fatto che primarie società di costruzioni europee hanno spostato la loro sede principale negli Stati Uniti.

Per quanto concerne le variazioni intervenute nell’esercizio 2019, rispetto al 31 dicembre 2018, si segnala quanto segue:

- chiusura della procedura di liquidazione delle società Malpensa 2001 S.c.a.r.l. (65%) e Mortara S.c.a.r.l.

(70%);

- incremento della partecipazione in Cornigliano S.c.a.r.l.

(da 77,9% al 99,8%);

- l’uscita dal perimetro di consolidamento di Cervit S.c.a.r.l. a seguito della ridefinizione dei patti parasociali;

- entrata nel perimetro di consolidamento della società americana HINNS JV.

Joint operations % possesso % interessenza

3RD Track Constructors 23,00% 11,50%

Arge H 51 44,99% 44,99%

Consortium Baixada Santista 50,00% 45,00%

Cons. Binario Porto de Santos 50,00% 45,00%

MG-135 Consortium 50,00% 45,00%

Alcas da Ponte Consortium 50,00% 45,00%

CONSORCIO BR-050 45,00% 45,00%

I/S Koge Hospital 80,00% 80,00%

I/S Odense Hospital 49,00% 49,00%

ITINERA - GHANTOOT JV 50,00% 50,00%

MEP JV 33,33% 33,33%

Itinera Agility JV 75,00% 75,00%

Itinera/Cimolai JV 72,23% 72,23%

Bilancio al 31 dicembre 2019

La partecipazione ed il controllo di Halmar International LLC consentono ad Itinera di essere in prima linea per co-gliere tali opportunità nell’ambito dell’EPC, potendo altresì contare sulle forti sinergie operative esistenti con le società concessionarie del Gruppo ASTM, interessate a ricercare nuove opportunità di investimento in Paesi interessanti ed attrattivi come gli USA.

In Europa l’area più promettente in termini di domanda infrastrutturale è rappresentata dai Paesi del Nord, dove è attesa una maggior crescita del PIL. Le acquisizioni di lavori in Danimarca e Svezia, le offerte già presentate ed in fase di presentazione nei paesi scandinavi, confermano il ruolo di Itinera come player presente in queste aree.

Nel Medio Oriente, dopo il rallentamento degli ultimi anni, la crescita della regione si aspetta attestarsi sul 2,8%

nel 2020 per crescere al 3,2% nel 2021, nonostante una revisione al ribasso dovuta alla decisione di dicembre 2019 dell’OPEC di diminuire il livello delle forniture di petrolio.

In questa area sono ripartiti gli investimenti infrastrutturali in particolare negli Emirati Arabi, mentre in Arabia Saudita il varo di un consistente piano infrastrutturale in prospet-tiva 2030 molto probabilmente avrà un “effetto traino”

anche sulle altre economie minori dell’area, quali l’Oman, dove Itinera ha dal 2015 una presenza stabile tramite la società collegata Federici Stirling Batco LLC. Negli Emirati Arabi nel corso del 2019 sono proseguiti i lavori per il

cen-22 Relazione sulla gestione

Itinera S.p.A.

tro commerciale “Reem Mall” di oltre 600.000 mq., il cui completamento è previsto nel corso del I semestre 2021.

In Kuwait è stato firmato il contratto per la realizzazione di un tratto autostradale ed in Abu Dhabi è stato siglato l’accordo per la costruzione di un tunnel artificiale e del relativo collegamento con la viabilità cittadina.

L’Africa tornerà a crescere nel breve termine con tassi so-stenuti, grazie al rafforzamento degli investimenti infra-strutturali soprattutto nella zona subsahariana dove è prevista una crescita del 3,5% per il periodo 2020 -2021 a fronte di una crescita del 3,3% nel 2019; Itinera è pre-sente con la realizzazione di un ponte in Botswana e con una branch operativa in Sud Africa, a Johannesburg, con lo scopo di seguire l’evoluzione delle gare più interessanti nell’area dell’Africa Australe.

L’America Latina nel suo complesso continua ad essere un mercato incerto sia per le turbolenze politiche che per la definizione dei piani di investimento infrastrutturali; la crescita dell’area allo 0,1% del 2019 vede un incremento all’1,6% per il 2020 ed al 2,3% per il 2021. Tale anda-mento è dovuto anche al parere positivo sul Brasile, dovuto alla riforma delle pensioni ed al miglioramento del settore minerario.

Il Gruppo ASTM, di cui Itinera S.p.A. fa parte, ha effettuato importanti investimenti negli ultimi anni in Brasile - rite-nuto il paese con maggiori opportunità di crescita alla luce delle dimensioni del mercato, dell’andamento demogra-fico e della grande disponibilità di risorse naturali - nel set-tore delle concessionarie autostradali con il gruppo Ecorodovias (società sottoposta a controllo congiunto da parte del Gruppo ASTM) e le recenti aggiudicazioni di nuove tratte autostradali; anche Itinera è presente in tale Paese con la propria controllata Itinera Construcoes Ltda che opera come EPC contractor al servizio delle concessio-narie del gruppo Ecorodovias e svolge lavori di manuten-zione sulle citate tratte autostradali.

In Italia l’economia nel corso dell’ultimo decennio ha vis-suto una grande recessione e, a differenza dei principali paesi europei, ancora non ha recuperato i livelli pre-crisi.

Nello scorso anno, infatti il Pil si è chiuso al di sotto del 4,1% rispetto al 2007 (contro il +11,3% della Francia e +15,5% della Germania).

Il tasso di crescita registrato nel 2019 dall’economia ita-liana, infatti, è risultato prossimo allo zero e anche le pro-spettive all’inizio del nuovo decennio, purtroppo, sono tutt’altro che entusiasmanti, complice oltre ai fisiologici problemi interni al nostro Paese, anche alla situazione in-certa del contesto internazionale.

In questo senso continua a mancare il fondamentale

ap-porto delle costruzioni che in questi anni ha vissuto una crisi profonda e non ha potuto sostenere l’economia così come era successo nel precedente ciclo espansivo 1998-2008: +28,4% investimenti in costruzioni e +16,1% Pil.

Basti ricordare che le costruzioni ancora oggi offrono un contributo rilevante al Pil (8%) e sono in grado di generare, in virtù della loro lunga e complessa filiera collegata a quasi il 90% dei settori economici, l’effetto propulsivo più ele-vato sull’economia tra tutti i comparti di attività.

L’attuale rallentamento dell’economia generale non potrà non impattare anche sui livelli produttivi delle costruzioni, ridimensionando i primi dati positivi riscontrati nel 2019.

Dopo la crescita dell’economia italiana di poco superiore allo zero dello scorso anno, anche per il 2020 tutti i prin-cipali Istituti di ricerca prevedono una stagnazione, con un elevato grado di incertezza, che certamente peserà sulle aspettative delle imprese. Pesano sia fattori di contesto in-ternazionale (crisi in Germania, contrasti degli Stati Uniti con Cina e Iran, ecc..) sia elementi di natura interna come ad esempio una manovra di finanza pubblica che appare priva di elementi in grado di offrire una risposta all’esi-genza di sostenere e amplificare l’aumento della ricchezza.

Ancora una volta, infatti, la Legge di bilancio per il 2020 penalizza la spesa in conto capitale, destinando gli spazi finanziari concordati con la Commissione Europea a spese di natura corrente, nel tentativo, più volte fallito, di soste-nere la crescita economica attraverso i consumi, piuttosto che con gli investimenti pubblici, producendo un effetto peggiorativo sul livello degli investimenti rispetto al livello previsto per il 2020 dalle precedenti Leggi di bilancio.

Inoltre, come più volte accaduto negli ultimi anni, le nuove risorse destinate agli investimenti pubblici nella Legge di bi-lancio vengono previste solo a partire negli anni successivi.

Su queste basi, le previsioni economiche per il 2020, rela-tive al settore delle costruzioni, sono affidate, per la gran parte, alla necessità da parte del Governo di non rinviare ulteriormente le gare collegate al rinnovo delle concessioni autostradali scadute o in scadenza. In tale contesto Itinera avrà sicuramente la possibilità di essere estremamente competitiva grazie alle competenze e referenze acquisite anche attraverso le esperienze internazionali.

Il quadro delineato conferma, quindi, la validità delle scelte adottate dalla Società negli ultimi anni finalizzate ad av-viare una nuova fase di sviluppo volta a diversificare i mer-cati geografici di operatività, contribuendo in modo determinante alla creazione di un player globale in grado di offrire competenze nella progettazione, costruzione, ge-stione e manutenzione di infrastrutture autostradali, ospe-dali e grandi opere in genere.

Relazione sulla gestione 23

Bilancio al 31 dicembre 2019

(in migliaia di euro) 2019 2018 VARIAZ.

Ricavi operativi 985.226 632.796 352.430

Costi operativi (951.270) (599.182) (352.088)

Margine operativo lordo (EBITDA) 33.956 33.614 342

Ammortamenti ed accantonamenti (26.849) (9.909) (16.940)

Risultato operativo (EBIT) 7.107 23.705 16.598

Proventi finanziari 2.520 2.832 (312)

Oneri finanziari (9.256) (12.988) 3.732

Risultato ante imposte 371 13.549 (13.178)

Imposte sul reddito 658 (4.532) 5.190

Utile comprensivo della quota di terzi 1.029 9.017 (7.988)

Utile di competenza di terzi 7.559 1.246 6.313

Utile del Gruppo (6.530) 7.771 (14.301)

Analisi della situazione economica,