La fine dell’anno coinciderà con il termine dell’attuale mandato amministrativo e con il rinnovo delle elezioni provinciali che porteranno in carica il nuovo Presidente e il nuovo Consiglio Provinciale.
Sulla base delle linee guida del nuovo mandato si porrà in essere un riassetto organizzativo – funzionale rispondente agli indirizzi delineati, tenuto conto anche del parziale rinnovo del personale dirigenziale.
Anche nel corso dell’anno 2022 si provvederà sulla base del piano del fabbisogno di personale in termini di turn-over, in relazione sia alle numerose cessazioni già intervenute nel passato che quelle previste il triennio 2022-2023-2024, compatibilmente con i vincoli normativi e nel rispetto della programmazione adottata dall’Ente, ad attivare numerose procedure concorsuali, anche in sinergia con le procedure richieste dagli enti convenzionati all’Ufficio Unico Concorsi.
Gestione del personale adibito a funzioni del Mercato del Lavoro
Con riferimento al personale assegnato alle funzioni relative al Mercato del Lavoro, l’articolo 1, comma 270, della legge 30 dicembre 2018, n.145, ha introdotto modifiche all’articolo 1, comma 793, della legge 27 dicembre 2017, n.205, prevedendo che “in alternativa, nell’ambito delle deleghe delle funzioni trasferite con apposite leggi regionali, il personale resta inquadrato nei ruoli delle città metropolitane e delle province in deroga all'articolo 1, comma 421, della legge 23 dicembre 2014, n. 190, limitatamente alla spesa di personale finanziata dalla predetta legislazione regionale”.
Quanto sopra, in linea con le disposizioni già previste dalla Legge Regionale 4 luglio 2018, n.9, che, all’articolo 4, comma 3, prevede quanto segue: “per l’esercizio delle funzioni di cui al comma 1, il personale dei centri per l’impiego di cui all’articolo 1, comma 793, della legge 27 dicembre 2017, n. 205 (Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2018 e bilancio pluriennale per il triennio 2018-2020) resta inquadrato nei ruoli delle province e della Città metropolitana di Milano. Tale personale non è considerato, in ragione della delega di funzioni di cui al comma 1, ai fini di quanto previsto dall’articolo 1, comma 421, della legge 23 dicembre 2014, n. 190 […]”. Per effetto delle suddette disposizioni normative, nel triennio 2022-2024, nell’ambito delle risorse finanziarie assegnate da Regione Lombardia, sulla base degli indirizzi forniti da quest’ultima con DGR X/7762 del 17 gennaio 2018, la Provincia continuerà a garantire la gestione del personale del Mercato del Lavoro nei 10 Centri per l’Impiego collocati nel proprio territorio.
Regione Lombardia ha concluso le procedure per il potenziamento dei Centri per l’Impiego sul territorio regionale, attuate mediante specifici concorsi indetti e gestiti dalla stessa, sulla base di un piano di potenziamento per il personale dei Centri per l’Impiego da Regione Lombardia d’intesa con le Province e Città Metropolitana.
Con DGR XI/5101 del 26 luglio 2021, Regione Lombardia ha rettificato il numero di unità che verranno assegnate alla Provincia di Bergamo mediante accesso dall’esterno e che faranno il loro ingresso tra la fine del 2021 e l’inizio del 2022: 132 unità, di cui 1 Specialista Informatico Statistico (cat.D), 2 Tecnici Informatici (cat. C), 29 Specialisti Mercato e Servizi per il Lavoro (cat. D) e 100 Operatori del Mercato del Lavoro (cat. C), oltre a ulteriori 17 unità, che verranno individuate mediante l’istituto delle progressioni verticali.
Gestione del personale assegnato a funzioni delegate confermate da Regione Lombardia
Con riferimento al personale assegnato alle funzioni in trattazione (Cultura, Turismo, Protezione Civile e Politiche sociali), ad esclusione del personale che svolge funzioni di vigilanza ittico-venatoria, si intende procedere ad assunzioni o sostituzioni, in ragione del quadro normativo non ancora completamente definito.
L’articolo 1 della legge regionale 30 dicembre 2019, n.53, ha previsto quanto segue: “1. Il personale impiegato nell’esercizio delle funzioni amministrative confermate, in attuazione dell’articolo 1, comma 89, della legge 7 aprile 2014, n. 56 (Disposizioni sulle città metropolitane, sulle province, sulle unioni e fusioni di comuni), in capo alle province e alla Città metropolitana di Milano in base alla legge regionale 8 luglio 2015, n. 19 (Riforma del sistema delle autonomie della Regione e disposizioni per il riconoscimento della specificità dei territori montani in attuazione della legge 7 aprile 2014, n. 56 (Disposizioni sulle città metropolitane, sulle province, sulle unioni e fusioni di comuni)) e alla legge regionale 12 ottobre 2015, n. 32 (Disposizioni per la valorizzazione del ruolo istituzionale della Città metropolitana di Milano e modifiche alla legge regionale 8 luglio 2015, n. 19 (Riforma del sistema delle autonomie della Regione e disposizioni per il riconoscimento della specificità dei territori montani in attuazione della legge 7 aprile 2014, n. 56 (Disposizioni sulle città metropolitane, sulle province, sulle unioni e fusioni di comuni)), resta inquadrato nei ruoli delle province e della Città metropolitana di Milano e non è considerato ai fini di quanto disposto dall’articolo 1, comma 421, della legge 23 dicembre 2014, n. 190 (Diposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge di Stabilità 2015)). 2. Nei limiti dei contingenti di personale indicati alla data del 31 ottobre 2015 nell’allegato A dell’«Intesa per la gestione delle funzioni regionali delegate e del personale soprannumerario in attuazione della legge 56/2014 e della l.r. 19/2015 e l.r. 32/2015», sottoscritta il 15 dicembre 2015, per l’esercizio delle funzioni confermate, le province e la Città metropolitana di Milano possono procedere alle assunzioni di personale necessario all’adeguato esercizio delle funzioni stesse”.
Per quanto sopra, nel corso dell’anno 2022 questo Ente potrà provvedere alla gestione anche di detto personale, nell’ambito del Piano Triennale dei Fabbisogni di Personale.
Cessazioni
Nel corso dell’anno 2021, come più in generale nel triennio precedente gli effetti della riforma pensionistica (anche relativa all’introduzione della c.d. “quota 100”) ha determinato un significativo incremento delle cessazioni, in relazione all’età media elevata del personale: per l’anno 2021 sono: n. 24, allo stato attuale ed in relazione alle informazioni disponibili, prevedibili per l’anno 2022: 17 cessazioni.
Ulteriori cessazioni potrebbero altresì verificarsi in relazione alle posizioni di alcuni dipendenti che hanno presentato istanza di pensione anticipata per lavori gravosi, il cui riconoscimento è subordinato alle verifiche degli enti competenti ed al contingente economico nazionale.
Part-time
Il Servizio tiene monitorato il numero dei posti disponibili per la trasformazione del rapporto di lavoro a tempo parziale entro il contingente massimo consentito, provvedendo a trasformazioni del rapporto di lavoro del personale dipendente da tempo pieno a part-time e viceversa così come a variazioni della tipologia di part-time e/o del numero delle ore oggetto della prestazione lavorativa, previo parere favorevole del dirigente di riferimento, con una particolare attenzione in presenza di gravi e documentate situazioni familiari, in osservanza della nuova disciplina regolamentare, in corso di aggiornamento, che consente di trovare un equilibrio tra esigenze di lavoro e momenti temporanei di difficoltà in particolari fasi della vita dei lavoratori.
Con riferimento al personale assegnato alle funzioni confermate delegate, oggetto di accordo bilaterale con Regione Lombardia, il Servizio provvede alla necessaria condivisione del provvedimento con Regione Lombardia. Alla data del 01/07/2021, risultano in servizio n. 62 dipendenti con rapporto di lavoro part-time, quasi a completa copertura della quota del 25% consentita; altresì risultano in servizio n. 10 dipendenti che fruiscono di part-time in elevazione, nell’ambito dell’ulteriore quota del 10% consentita, nelle fattispecie disciplinate dal regolamento sul part-time.
Gestione ordinaria dei rapporti di lavoro e statistiche amministrative:
Nel corso dell’anno 2022 la gestione ordinaria dei rapporti di lavoro comporterà i seguenti adempimenti periodici:
• Gestione assenze e presenze di tutto il personale di comparto e dirigenziale;
• Rilevazione del tasso di assenza e di presenza del personale in servizio e relativa pubblicazione trimestrale nel sito web istituzionale (sezione “Trasparenza”);
• Verifica prerogative sindacali (con i connessi atti di autorizzazione) e relativa statistica GEDAP sulla piattaforma PerLA PA del Dipartimento della Funzione Pubblica;
• Gestione dei certificati di malattia on-line e delle connesse decurtazioni stipendiali ai sensi della normativa Brunetta;
• Gestione delle visite fiscali a dipendenti in malattia per tutto il personale dell’Ente, mediante il sistema telematico INPS;
• Controllo della veridicità delle dichiarazioni sostitutive di certificazione rilasciate dai dipendenti, in base alla regolamentazione adottata dall’ente;
• Verifica della situazione del personale in servizio appartenente alle “categorie protette”
(Monitoraggio collocamento mirato disabili);
• Elaborazione della statistica “Conto Annuale del Personale” (in stretta collaborazione con il Servizio Gestione Economico-previdenziale del Personale, per i dati a contenuto economico) estraendo e rielaborando i dati distinti per inquadramento funzionale, età, sesso, titolo di studio, anzianità di servizio, ecc. relativi al personale in servizio al 31.12.2021 (comparto e dirigenziale); la statistica viene validata dal collegio dei revisori dei conti e sottoposta all’iter di certificazione del Ministero dell’Economia e delle Finanze (M.E.F.) prima di essere trasmessa alla Ragioneria Provinciale dello Stato;
• Gestione dell’ “Anagrafe delle Prestazioni”: dati quali/quantitativi relativi agli incarichi ed alle attività extra istituzionali autorizzati e svolti dai dipendenti provinciali nel corso dell’anno 2021 – scadenza 31 maggio 2022;
• Statistica del censimento del personale in servizio, per conto del Ministero dell’ Interno;
• Monitoraggio trimestrale delle ore lavorate dal personale con trasmissione alla Ragioneria Provinciale dello Stato;
• Verifica del rispetto del massimale orario di 48 ore medie di lavoro settimanale del personale.
Procedimenti disciplinari
A seguito delle modifiche intervenute al D.Lgs. n.165/2001, dal 22 giugno 2017 il Servizio Organizzazione e gestione giuridica del personale cura ora tutti gli adempimenti procedurali nei procedimenti assegnati all’Ufficio dei Procedimenti Disciplinari U.P.D., residuando a carico dei dirigenti i soli procedimenti disciplinari che possano concludersi con richiamo verbale.
Con le modifiche apportate alla disciplina previgente è stato introdotto altresì uno specifico onere di comunicazione dei procedimenti al Dipartimento per la Funzione Pubblica, del quale si occupa il suddetto Servizio.
Verifica e adeguamento continuo delle disposizioni interne al contesto contrattuale e normativo. Premesso che la verifica della conformità e l’eventuale adeguamento delle disposizioni di servizio vigenti è un lavoro continuo di confronto e analisi e può portare alternativamente all’aggiornamento di disposizioni in essere o all’adozione di nuove disposizioni, verranno pertanto forniti indirizzi operativi in adeguamento a nuove disposizioni contrattuali o interpretazioni fornite dagli organi competenti; tale percorso proseguirà nel corso dell’anno 2022 e seguenti, in relazione alle indicazioni via via fornite dagli Enti preposti (ARAN, Corte dei Conti, Dipartimento Funzione Pubblica, ecc.).
Coordinamento dei referenti per la gestione del personale
L’attività di coordinamento dei referenti per la gestione del personale dei diversi Settori, avviata e garantita nel corso degli ultimi anni, proseguirà in modo ormai strutturato anche nel corso del prossimo triennio 2022-2024, al fine di perseguire e mantenere un maggiore livello di uniformità nella gestione del personale nei diversi Settori, anche in relazione alle nuove disposizioni del CCNL di comparto, con periodicità in ordine alle norme e gli istituti di gestione del personale, ovvero con la realizzazione di strumenti specifici che consentano una maggiore integrazione delle attività di gestione del personale.
L’attività di coordinamento ed informazione riguarda anche le disposizioni di servizio, a valenza generale o settoriale, adottate dall’ente, in relazione alle quali il Settore fornisce altresì collaborazione alla stesura.
Contratto collettivo decentrato integrativo
Essendo stato stipulato tra parte pubblica e sindacale il contratto decentrato integrativo per il triennio 2021/23 in data 5 ottobre 2021, si procederà, previa quantificazione annuale delle risorse del fondo, in coerenza con il contratto decentrato nazionale ed integrativo vigente, ad applicare gli istituti incentivanti ivi disciplinati e secondo la ripartizione dell’utilizzo delle risorse decentrate, che si riassume:
- la disciplina dei criteri generali per il trattamento economico del personale con particolare riferimento agli strumenti di premialità e di ripartizione e destinazione delle risorse finanziarie;
- i criteri selettivi per la progressione economica all’interno della categoria, da applicare con decorrenza dal 1° gennaio di ogni anno, confermando l’attribuzione di un solo incremento economico ogni triennio agli aventi titolo e comunque nella misura massima del 40% del personale in servizio avente i requisiti al 1/1 dell’anno di riferimento, con arrotondamento all’unità superiore;
- le specifiche indennità in applicazione del CCNL Comparto Funzioni Locali 21 maggio 2018, da applicarsi in modo da rispettare un’equa ripartizione fra le voci del fondo e destinando comunque la quota prevalente delle risorse alla performance organizzativa ed individuale (eccezion fatta per la quota già destinata alle progressioni orizzontali e all’indennità di comparto).
Anche il sistema di misurazione e valutazione, correlato al ciclo della performance, in applicazione dell’art.
7 del D.lgs. 150/2009, dopo le modifiche apportate dal d.lgs. 74/2017, ed in coerenza delle disposizioni del nuovo CCNL Funzioni Locali verrà aggiornato per consentire una migliore valorizzazione del merito individuale e organizzativo e per garantire efficienza gestionale e produttività costantemente allineata ed adeguata all’evoluzione ed innovazione della pubblica amministrazione.
Infine con apposita determinazione verranno quantificate le risorse finanziarie destinate al lavoro straordinario anno 2022 e seguenti, affidando ai dirigenti competenti la gestione dei budget di competenza affinché autorizzino le prestazioni aggiuntive dei dipendenti, in relazione alle esigenze eccezionali e non diversamente risolvibili. Sulla base degli atti di liquidazione redatti dai singoli Dirigenti ed in collaborazione con il Servizio Economico-previdenziale del personale, il lavoro straordinario, sarà monitorato mensilmente, in relazione alla gestione dei budget di ore assegnati al fine di adottare gli opportuni interventi correttivi nelle situazioni di particolare criticità, per garantire l’efficienza complessiva dei servizi provinciali.
Formazione e sviluppo
Sarà rafforzato l’obiettivo di sostenere e consolidare la formazione intesa come leva strategica per la valorizzazione e il potenziamento delle professionalità, irrinunciabile elemento di gestione delle risorse umane e intellettuali dell’Ente. Auspicando il superamento della situazione pandemica e la possibilità di riprendere la partecipazione in presenza ad eventi formativi, l’aggiornamento professionale verrà garantito mediante utilizzo di videoconferenze, webinar, e-learning e soluzioni di formazione digitale.
A tal fine nel Bilancio 2022 è stato proposto l’inserimento degli stanziamenti necessari, che sono stati definiti – per il rispetto degli equilibri di bilancio - come di seguito indicati:
• Euro 76.000,00 al cap. 610 “Spese per la formazione del personale”
• Euro 3.000,00 al cap. 611 “Spese per la formazione del personale – Rimborso spese di viaggio”
• Euro 500,00 al cap. 614 “Spese per la formazione del personale dirigenziale – Rimborso spese di viaggio”;
• Euro 2.900,00 al cap. 615 “Spese per la formazione del personale dirigenziale”.
Il Servizio Formazione e Sviluppo anche per il triennio 2022/23/24 nel limite dello stanziamento definito avrà come obiettivi:
· rilevare e valutare i fabbisogni formativi trasversali (intersettoriali) e settoriali o di relazione esterna sul territorio provinciale;
· formulare le proposte per l’adozione del Piano Formativo Triennale e del Piano Formativo Annuale di attuazione;
· ripartire il budget per i corsi specialistici, previa determinazione di criteri omogenei di ripartizione;
· progettare interventi formativi di natura trasversale o comune a più settori (o sovracomunali) e li gestisce in termini amministrativi (budget intersettoriale) ed organizzativi;
· collaborare con i dirigenti dei settori per la valutazione delle scelte formative di settore più adeguate alle esigenze individuate dal singolo dirigente;
· per la formazione trasversale effettuare le operazioni di verifica, di registrazione e di accredito delle attività formative nonché di somministrazione e rielaborazione dei test di valutazione dell’efficacia e del gradimento/qualità percepita ed infine rilascia le attestazioni di partecipazione;
· predisporre le statistiche amministrative relative alla formazione aziendale;
· rendicontare all’organo di vertice gestionale e politico i risultati ottenuti mediante i processi formativi;
· collaborare con il Servizio Controllo di Gestione al fine di monitorare i processi di performance collegati alla formazione;
· collaborare con gli organismi di partecipazione (CUG e Commissione Formazione) per gli ambiti di rispettiva pertinenza.
Anche nell’anno 2022 sono previsti interventi formativi riconducibili a due grandi categorie:
- quelli inerenti materie trasversali, le cui competenze fanno capo a strutture dell’Amministrazione nonché nelle materie per le quali la formazione risulta obbligatoria (ad es. in materia di Sicurezza sul lavoro, Codice di comportamento, trasparenza ed anticorruzione);
- quelli inerenti interventi formativi specifici tesi a potenziare competenze in ambiti principalmente tecnico-scientifici-giuridici.
Per quanto possibile, proseguirà la collaborazione con altri Enti, ad es. il Comune di Bergamo, la CCIAA o l’Università di Bergamo, per percorsi formativi d’interesse comune.
Tirocini formativi e di orientamento
Superato il periodo emergenziale, proseguirà l’attività di gestione centralizzata dei tirocini formativi e di orientamento presso i vari settori provinciali (incontro domanda/offerta, stipula convenzioni con i diversi enti promotori: scuole, università, centri di formazione professionale, etc., approvazione progetti formativi dei tirocinanti nel rispetto dei limiti stabiliti dalle norme vigenti).
Progetto WHP
Nel nono anno di adesione al progetto WHP “Workplace Health Promotion” l’obiettivo è di consolidare le buone prassi per ciascuna delle aree previste:
1: Promozione di un’Alimentazione protettiva 2: Contrasto al Fumo di Tabacco
3: Promozione dell’Attività Fisica
4: Sicurezza Stradale e Mobilità Sostenibile 5: Alcol e Dipendenze
6: Benessere
Sicurezza sul lavoro interna
Il Servizio Associato Salute e Sicurezza sui luoghi di lavoro si occupa dell’attuazione delle disposizioni dettate dal D.lgs. 81/2008 e s.m.i, perseguendo principalmente l’obiettivo di consentire a tutti i dipendenti dell’Amministrazione provinciale di svolgere le proprie mansioni professionali nelle migliori condizioni di salute e sicurezza, preoccupandosi di verificare in modo costante e puntuale le situazioni più critiche e individuando i correttivi più opportuni.
Convenzione per la gestione associata con il Comune di Bergamo del Servizio Sicurezza: dal mese di dicembre 2017 è stata sottoscritta con il Comune di Bergamo la convenzione che ha per oggetto la gestione del “Servizio associato salute e sicurezza nei luoghi di lavoro” ai sensi del D.Lgs. n. 81/2008 e s.m.i. con l’istituzione di un’apposita struttura in capo al Comune di Bergamo.
La convenzione disciplina l’affidamento a tale Servizio della gestione in forma associata e coordinata di adempimenti in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro, con riferimento a tutte le sedi in cui si svolgono le funzioni lavorative, sia quelle comunali sia quelle provinciali.
La gestione associata è riferita in genere a tutte le attività di studio, indagine, coordinamento e gestionali che possono essere legittimamente esercitate in forma associata, ferme restando le attribuzioni datoriali ed organizzative e le funzioni che la legge conferisce ai singoli enti, di natura non trasferibile, e che da questi devono essere pertanto esercitate autonomamente e direttamente. Ha lo scopo di organizzare un sistema unitario di gestione della Sicurezza sui luoghi di lavoro per il Comune di Bergamo e per la Provincia di Bergamo, con un'unica figura individuata come RSPP, finalizzato ad economizzare i costi ed uniformare le procedure, anche amministrative, ma soprattutto a garantire, mediante la presenza di personale professionalmente idoneo, la consulenza specialistica necessaria ed un controllo costante dell’assolvimento degli adempimenti in materia, onde consentire ad ogni soggetto aderente la più adeguata programmazione degli interventi previsti dalla normativa di settore.
Il “Servizio associato salute e sicurezza nei luoghi di lavoro” si occuperà di attuare le azioni e tutti gli adempimenti in materia di sicurezza e salute dei lavoratori sui luoghi di lavoro di propria competenza, così come indicato all’art. 33 del dlgs 81/08 e smi, ferme restando le responsabilità della struttura organizzativa dell’Ente.
Il Servizio Sicurezza provvederà all’aggiornamento periodico e almeno annuale del Documento di valutazione dei rischi e del piano delle deleghe, in funzione dei cambiamenti organizzativi, normativi in materia, ed in relazione al nuovo mandato amministrativo dopo il rinnovo con le prossime elezioni.
I contenuti dei documenti vengono approfonditi e discussi nell’ambito delle riunioni periodiche previste dall’art. 35 del d.lgs. 81/08.
A rispetto dell’obbligo normativo, verranno annualmente effettuate le prove di evacuazione, in conformità al disposto normativo, per le sedi di via Sora, via Tasso e dei Centri per l’impiego. In funzione degli spostamenti di sede di lavoro e del turn over dei dipendenti provinciali e a seguito delle prove di evacuazione, saranno continuamente aggiornati i piani di emergenze ed evacuazione, anche per la verifica della presenza in ogni sede del numero corretto di addetti al primo soccorso e alla lotta antincendio adeguatamente formati.
Adeguamento formativo dipendenti ex D.Lgs. 81/08: nell’ottica di approfondire la conoscenza di competenze specifiche necessarie allo svolgimento in sicurezza di operazioni previste in mansioni a maggior rischio vengono programmati costantemente, sia in house, che con l’ausilio di docenti esterni corsi di formazione specifica. I corsi di formazione verranno effettuati, nell’ambito della Convenzione stipulata per la gestione associata del Servizio, con la copresenza di lavoratori della Provincia e del Comune di Bergamo, tenuto conto anche dell’ingresso previsto di 132 dipendenti per il potenziamento del Mercato del lavoro a fine anno 2021 e inizio 2022.
I punti focali del piano formativo previsto per il 2022, riguardano sinteticamente:
· corsi per lavoratori, preposti e dirigenti;
· corsi per addetti alle emergenze;
· corsi per RSPP, ASPP e RLS;
· corsi attrezzature di lavoro;
· corsi di aggiornamento CSP – CSE;
· corsi per la gestione dell’aggressività;
· corsi per l’accompagnamento del nuovo personale in ingresso
· corsi per l’accompagnamento del nuovo personale in ingresso