In riferimento al Progetto “FABER - Funding Action in Bergamo for Emission Reduction”, finalizzato alla riqualificazione energetica e la gestione degli impianti di pubblica illuminazione e degli edifici pubblici conferiti dei numerosi Comuni aderenti, nonché della stessa Provincia, concluse ormai tutte le fasi inerenti alla gestione delle procedure di gara che hanno fortemente impegnato in questi anni gli Uffici, si prevede nell’anno di completare l’attività di supporto e accompagnamento a favore dei Comuni interessati dal bando relativo alla riqualificazione degli edifici, nella fase di sottoscrizione dei contratti di concessione con la Esco risultata aggiudicataria e con la quale la Provincia ha sottoscritto nel marzo 2021 un Contratto Quadro.
Si verificherà, inoltre, la possibilità di promuovere azioni di sensibilizzazione e progettualità a favore degli Enti locali, che a partire dagli esiti del progetto FABER e dei Piani di Azione per l’Energia Sostenibile (la cui formazione è stata inizialmente sostenuta dalla Provincia), possano concorrere agli obiettivi definiti dal PNRR, di contrasto dei cambiamenti climatici e di transizione verde ed ecologica.
Si prevede inoltre l’ulteriore l’implementazione in house del Sistema Informativo Territoriale e Ambientale e della sua interfaccia disponibile on-line, al fine di favorire l’accesso a banche dati aggiornate sia alfanumeriche che cartografiche relative a dati ambientali e territoriali. Il servizio viene offerto sia ad uso interno degli uffici per l’espletamento delle specifiche attività istruttorie, sia ad uso esterno a favore di un più ampio pubblico.
Proseguirà l’attività di supporto ad altri Settori provinciali per la gestione, estrazione, utilizzo di dati cartografici, nonché ai Servizi del Settore Ambiente su specifiche elaborazioni di dati ambientali georeferenziati e alfanumerici, con loro pubblicazione sul sito istituzionale (quali il Rapporto annuale sulla produzione di rifiuti urbani e sull’andamento delle raccolte differenziate, l’implementazione della BD relativa a dati quali-quantitativi disponibili sulla contaminazione della falda).
Il Servizio prosegue, inoltre, l’attività legata all’espressione della Valutazione d’Incidenza degli strumenti urbanistici comunali e loro varianti interessati dai Siti Rete Natura 2000 secondo quanto previsto dall’art. 25 bis della Legge Regionale 86/83 e smi, e come recentemente disciplinata con DGR n. XI/4488 del 29/03/2021; analogamente, ai sensi dell’art. 4, comma 5 della LR 5/2010, è prevista l’espressione di Valutazioni d’Incidenza (ove previsto) degli interventi i cui progetti sono sottoposti a VIA/VerVIA inerenti alla derivazione di acque sotterranee e superficiali.
Nel caso venissero promossi piani di scala provinciale, i Servizi provinciali proponenti potranno avvalersi del supporto del Servizio quale Autorità Competente nell’ambito della procedura di Valutazione Ambientale Strategica.
Il Servizio proseguirà l’attività di gestione delle pratiche sanzionatorie in materia di rifiuti, tutela ambientale e impianti termici; grazie alla costituzione di un gruppo di lavoro interno e all’implementazione in-house di una BD gestionale, si prevede vengano via via ridotti i tempi di istruttoria dei procedimenti a favore di una più rapida disamina delle difese del soggetto sanzionato e una maggiore puntualità di riscossione.
Tale attività, potrà proseguire nel 2022 anche a supporto del Servizio Risorse Idriche sulla base di intese tra i 2 Settori interessati; analogamente si verificherà il coordinamento con il medesimo Servizio per quanto riguarda la gestione degli interventi in caso di sversamento di idrocarburi nei corsi d’acqua superficiali attraverso l’attivazione del servizio di pronta reperibilità da parte di Ditte specializzate, individuate annualmente attraverso procedura di gara mediante affidamento diretto.
Il Servizio, inoltre, garantisce lo svolgimento delle attività di coordinamento e supporto amministrativo, di gestione del personale, di espletamento delle procedure per l’acquisizione di beni e servizi per i diversi Servizi del Settore.
Attività estrattive e difesa del suolo
A seguito dell’approvazione del nuovo Piano Cave provinciale, avvenuta con Deliberazione del Consiglio Regionale X/848 del 29 settembre 2015 pubblicata sul B.U.R.L. Serie Ordinaria n. 42 del 16.10.2015, e della sua revisione relativa al IV Settore – Pietre Ornamentali, avvenuta con Deliberazione del Consiglio Regionale XI/1097 del 30 giugno 2020 pubblicata sul B.U.R.L. Serie Ordinaria n. 30 del 25.07.2020 l’ufficio cave ha riattivato, a seguito di specifica richiesta da parte degli operatori, l’iter istruttorio delle istanze sospese tra il 2012 e il 2015 e relative all’esercizio delle attività estrattive di cava, previo adeguamento alle previsioni del nuovo Piano cave.
Pertanto, nel 2022, proseguirà l’attività istruttoria delle istanze riattivate oltre che di tutte le nuove istanze a vario titolo presentate.
Ll’iter istruttorio, secondo le procedure consolidate a partire dal 2008, continuerà a prevedere il ricorso alle Conferenze dei Servizi di cui alla L. 241/1990 e al D.Lgs. n. 127/2016, anche in considerazione del coordinamento posto in atto per l’esame congiunto dei progetti di gestione produttiva degli Ambiti Territoriali Estrattivi (ATE), dei relativi Studi di Impatto Ambientale (SIA) e degli Studi di Incidenza.
Proseguiranno, di conseguenza, le attività connesse con la fase autorizzativa, quali il rilascio dei provvedimenti atti a disciplinare le modalità di utilizzo degli esplosivi in condizioni di sicurezza nelle cave di monte. Saranno pertanto approvati secondo richiesta gli Ordini di Servizio per l’impiego esplosivi e saranno rilasciate le attestazioni uso esplosivi.
Continuerà la collaborazione con gli altri Settori/Servizi provinciali, con la Regione Lombardia e con gli altri Enti locali territoriali (in particolare con l’Istituto Nazionale di Statistica (ISTAT) per la predisposizione dei dati statistici relativi ai materiali estratti nelle attività di cava presenti sul territorio provinciale. Saranno effettuati numerosi incontri con vari soggetti pubblici per problematiche specifiche collegate alle materie delegate e saranno rilasciati gli eventuali pareri richiesti in merito.
Con riferimento all’attività di vigilanza, sarà riprogrammato l’ordine dei sopralluoghi in materia di polizia mineraria, finalizzati al rispetto delle norme di polizia mineraria e all’accertamento degli eventuali infortuni avvenuti in cava, con la conseguente predisposizione degli eventuali provvedimenti di polizia mineraria e/o le segnalazioni ai comuni competenti per territorio relative a presunte difformità nella conduzione dell’attività estrattiva. Saranno programmati i sopralluoghi in buona parte delle 70 cave attive, i relativi accertamenti infortuni e, ove necessario, i controlli specifici relativi alle vibrazioni prodotte dall’impiego di esplosivo sulle aree circostanti in caso di segnalazioni di Enti o cittadini. Sarà data priorità ai sopralluoghi nelle cave che non sono oggetto di visita da più tempo. Tale attività danno luogo all’emanazione degli eventuali provvedimenti di polizia mineraria relativi alla sicurezza e salute dei lavoratori.
A seguito di specifica richiesta alla Provincia da parte delle associazioni di categoria, al fine di avviare la revisione di piano cave anche per altri settori merceologici (materiali per l’industria, sabbia e ghiaia), potrà essere svolta un’indagine conoscitiva ambito per ambito per comprendere le disponibilità residue di volumi estraibili sia negli ambiti stessi che per singoli operatori, al fine di creare una banca dati funzionale alle successive attività di pianificazione.
Ufficio Acque Minerali E Termali
In materia di Acque Minerali e Termali, sulla scorta dell’attività svolta negli anni precedenti, con riferimento all’obbligo di rilascio delle autorizzazioni all’utilizzo delle nuove resine per il confezionamento delle bottiglie in PET utilizzate per l’imbottigliamento delle acque minerali, sarà completata la banca dati dei materiali utilizzati dalle singole aziende e saranno aggiornate le eventuali autorizzazioni in possesso.
Continueranno i sopralluoghi nelle varie aziende del settore minerale e termale finalizzati alla verifica di mantenimento delle caratteristiche chimico-fisiche e microbiologiche delle acque minerali naturali e alla correttezza dei dati dichiarati e relativi ai quantitativi effettivamente imbottigliati da parte delle aziende del Settore.
A seguito dell’assunzione degli atti regionali D.G.R. n. 2.302 del 01.08.2014 e D.G.R. n. 3.825 del 14.07.2015, l’Ufficio continuerà come di consueto nella gestione degli importi e delle modalità di versamento del canone semestrale sull’imbottigliato, effettuando i dovuti accertamenti e computi e ripartendo tali introiti tra gli Enti beneficiari (Provincia e Comuni competenti per territorio).
Nel corso del 2022 in oltre, facendo seguito a quanto avvenuto nel precedente anno, continuerà l’aggiornamento delle concessioni di sfruttamento delle acque minerali e termali, con particolare riferimento all’individuazione delle zone di rispetto e di tutela delle stesse, secondo un criterio di uniformità.
Guardie Ecologiche Volontarie - GEV
Per la relazione relativa alle spese della presente sezione si rimanda a quanto descritto alla Missione 16, programma 2.
PROGRAMMA 3 RIFIUTI Rifiuti
L’Osservatorio rifiuti, si adopererà per assicurare: il consueto supporto ai Comuni in materia di gestione dei rifiuti urbani raccolti unitamente all’ordinaria attività di raccolta, validazione ed elaborazione dei dati annuali forniti dai medesimi Comuni; la vidimazione dei formulari di identificazione rifiuti (nel triennio 2018-2020 vidimati in media oltre 100.000 formulari all’anno); gli adempimenti conseguenti a segnalazioni di attività abusive e di abbandono rifiuti (compreso quando richiesto l’esecuzione di controlli in campo); le attività sanzionatorie riguardanti i MUD; le attività di competenza in materia di trasporti transfrontalieri di rifiuti (nel triennio 2018-2020 controllati in media oltre 1.900 moduli all’anno).
Si farà, inoltre, il possibile per:
− procedere alla stesura dell’annuale Rapporto sulla produzione di rifiuti urbani e sull’andamento delle raccolte differenziate (dati 2021) che una volta completato sarà pubblicato sul sito web;
− predisporre e trasmettere alla Regione la relazione annuale sullo stato di attuazione del programma regionale di gestione dei rifiuti, sulla funzione autorizzatoria conferita e sulla attività di controllo, in attuazione di quanto previsto al comma 2 dell’art. 16 della L.R. 26/2003.
L’esistente sistema integrato di impianti di recupero e smaltimento dei rifiuti urbani si conferma in grado di soddisfare le esigenze provinciali, disponendo anche di una potenzialità residua sufficiente a garantire funzioni di soccorso ad altre Province. A partire dal 2012 si è registrata una riduzione significativa dei rifiuti urbani indifferenziati smaltiti in impianti in Provincia di Bergamo. La riduzione ha riguardato l’impianto REA Dalmine S.p.A in conseguenza del venir meno del vincolo di bacinizzazione (in esito alla nuova Convenzione sottoscritta in data 7 ottobre 2011) per cui la scelta dell’impianto a cui conferire i rifiuti viene operata a seguito di gara, con coinvolgimento anche di impianti ubicati in altre province. A fronte della diminuzione del quantitativo complessivo di rifiuti urbani di provenienza regionale in ingresso all’impianto REA (nel 2020 è stato pari al 32% circa del totale dei rifiuti in ingresso: il 26% circa dalla provincia di Bergamo) si è registrato dall’aprile 2012 un forte flusso di rifiuti in ingresso del codice EER 191212 provenienti da fuori regione (nel 2020 è stato pari al 42% circa del totale dei rifiuti in ingresso provenienti in prevalenza dalla provincia di Napoli). Nel 2020 è stato ricevuto all’impianto REA anche un piccolo quantitativo di rifiuti urbani da fuori regione (0,055% circa del totale dei rifiuti in ingresso).
Per quanto riguarda il contenzioso con REA DALMINE SpA sul mancato assolvimento, a partire dal 2010, dell’impegno convenzionale a versare alla Provincia un contributo per ogni tonnellata di rifiuto urbano di provenienza extra-provinciale conferita presso l’impianto, il Tribunale di Bergamo, a seguito del giudizio promosso contro la Società per il recupero delle somme dovute alla Provincia sui conferimenti successivi al 30.6.2012, con ordinanza del 11.4.2016 ha:
• statuito la separazione della domanda riconvenzionale della Società (di accertamento della nullità dell’art. 7 della convenzione sottoscritta il 7 ottobre 2011) dalla domanda principale svolta dalla Provincia;
• dichiarato la litispendenza della domanda riconvenzionale con il giudizio pendente avanti alla Corte d’Appello di Brescia sull’appello presentato dalla Società in opposizione alla sentenza del Tribunale di Bergamo che ha:
• accertato il diritto della Provincia di Bergamo di ottenere dalla Società il contributo previsto dalla convenzione sottoscritta il 7 ottobre 2011;
• condannato la Società a pagare € 496.767,24, corrispondente all’importo maturato nel periodo dal 1.1.2010 al 30.6.2012 preso a riferimento nell’atto introduttivo della causa, oltre interessi e spese di lite;
• disposto la cancellazione della causa dal ruolo, con riferimento alla domanda riconvenzionale;
• sospeso la causa per quanto attiene alla delibazione della domanda principale.
Con Sentenza n. 810/2018 pubblicata il 10.5.2018 la Corte di Appello di Brescia – I Sezione Civile ha rigettato l’appello n. 408/2015 proposto dalla società REA Dalmine S.p.A.. per l’annullamento e/o riforma
della Sentenza n. 256/2015 emessa dal Tribunale di Bergamo – Sezione I Civile. Per effetto della Sentenza, in data 3.7.2018 la Provincia di Bergamo ha intimato alla società di pagare la somma capitale di
€ 496.767,24 ed € 47.918,87 quali spese e interessi, oltre le competenze e spese portate dal precetto. Con Determinazione Dirigenziale n. 2425 del 16.11.2018: REA è stata ammessa al pagamento rateale della somma dovuta in esecuzione della Sentenza della Corte di Appello di Brescia n. 810/2018. È stato completato il pagamento degli importi dovuti.
Peraltro, REA ha promosso ricorso (n. 35847/2018) innanzi alla Corte di Cassazione avverso la Sentenza della Corte di Appello di Brescia n. 810/2018, per resistere al quale in data 9.1.2019 è stato notificato il controricorso della Provincia di Bergamo.
Per proseguire il giudizio si dovrà, pertanto, attendere la definizione del ricorso pendente davanti alla Corte di Cassazione avverso la Sentenza della Corte di Appello di Brescia n. 810/2018.
Nel frattempo, le somme maturate a favore della Provincia da luglio 2012 al giugno 2021 ammontano a
€ 447.766,41 al netto di interessi. Con note inviate a far data dal 26 febbraio 2015, l’ultima delle quali in data 12 luglio 2021, la società REA, anche ai fini interruttivi della prescrizione, è stata sollecitata a provvedere ai versamenti degli importi già maturati ed invitata a provvedere ai versamenti degli importi che matureranno sui conferimenti futuri.
Sarà definita con la Montello S.p.A l’ulteriore integrazione della convenzione sottoscritta per l’impianto di Montello per il riconoscimento del contributo a favore della Provincia di Bergamo per i conferimenti di rifiuti urbani (FORSU) extra provinciali per l’anno 2022.
Il Servizio Rifiuti compatibilmente con le criticità connesse alla carenza di personale, si adopererà inoltre per garantire:
− l’attività istruttoria per il rilascio di autorizzazioni, pareri, nulla-osta (compresi quelli per l’avvio impianto), volture, e svincoli su attività di recupero e/o smaltimento rifiuti e le verifiche sulle attività di recupero rifiuti sottoposte a procedure semplificate di competenza. Si segnala inoltre che entro il 17 agosto 2022 dovrà essere inderogabilmente assicurato il rilascio dei numerosi e complessi provvedimenti di riesame delle A.I.A. di competenza del Servizio;
− lo svolgimento delle istruttorie per la Valutazione degli Studi di Impatto Ambientale e per la verifica di assoggettabilità a VIA per impianti di recupero/smaltimento rifiuti di competenza;
− l’invio dei pareri richiesti dai Servizi/Settori competenti nell’ambito delle istruttorie di: VAS, VIC, cave, scavo pozzi, impianti idroelettrici, impianti energetici, verifica di compatibilità al PTCP degli strumenti urbanistici comunali, AIA, VIA e Verifica di VIA (nel triennio 2018-2020 inviati in media oltre 150 pareri all’anno);
− la vigilanza della corretta gestione dei rifiuti e gli adempimenti conseguenti, anche in esito a controlli di altri enti/soggetti, compresa l’emissione dei verbali di accertamento riguardanti l’Ecotassa; attività quest’ultima che ha avuto nel corso del corrente anno un fortissimo impulso: ad oggi sono già stati emessi oltre 50 verbali, a fronte di una media nel triennio 2018-2020 di 13 verbali all’anno;
− la partecipazione al “Tavolo di Lavoro Permanente per il coordinamento dell’esercizio delle attività attribuite alle Province in materia di recupero e smaltimento di rifiuti Legge Regionale 12 dicembre 2003, n. 26”;
− il contributo ai tavoli tematici istituiti dalla Regione Lombardia nell'ambito dell'Osservatorio per l'Economia Circolare e la Transizione Energetica;
− il contributo ai tavoli tecnici e alle conferenze dei servizi convocate dallo STER di Bergamo per la valutazione dei Piani di Gestione degli invasi idroelettrici (attività estremamente critica per carenza di personale);
− l’aggiornamento dell’applicativo web regionale (CGRweb) per la gestione dei dati tecnici e amministrativi e la mappatura degli impianti di smaltimento e recupero rifiuti;
− l’operatività dell’applicativo on-line che consente a chiunque di effettuare la ricerca degli impianti esistenti/attività che trattano rifiuti sul territorio provinciale a cui conferire i rifiuti prodotti;
− la prosecuzione della partecipazione al Gruppo di Lavoro istituito presso la locale Prefettura con decreto del 19 luglio 2019, a seguito dell’emanazione della L. 1 dicembre 2018 n. 132 che in particolare ha previsto, al fine di limitare gli effetti dannosi derivanti da incidenti rilevanti presso gli impianti che trattano rifiuti, la redazione, a cura del Prefetto, di un Piano di Emergenza Esterno (P.E.E.) da approntare d’intesa con la Regione e gli enti locali interessati;
− la prosecuzione delle molteplici attività di competenza in materia di bonifica dei siti e delle falde contaminate:
− verifica e controllo delle indagini preliminari svolte dal responsabile di potenziale contaminazione;
− supporto ai Comuni (o alla Regione) nell’istruttoria dei progetti di bonifica mediante il rilascio di specifici pareri nell’ambito delle CDS convocate dagli stessi Enti e partecipazione ad incontri/tavoli tecnici;
− svolgimento delle indagini volte ad identificare il responsabile di potenziale contaminazione con emissione, sentito il Comune, di diffida con ordinanza motivata al responsabile a provvedere alla bonifica. Sono numerosi i procedimenti in corso a seguito di comunicazioni pervenute ai sensi dell’art.
245 del D.Lgs. 152/2006 di superamenti della concentrazione soglia di contaminazione (CSC) da parte di soggetti (proprietari o gestori di aree) che si qualificano come non responsabili. L’attività è particolarmente impegnativa e comporta, sovente, anche risvolti legali; il provvedimento provinciale di individuazione del soggetto responsabile della contaminazione è, infatti, spesso oggetto di impugnazione;
− controllo e verifica degli interventi di bonifica e monitoraggio ad essi conseguente;
− accertamento del completamento degli interventi di bonifica, nonché della conformità degli stessi al progetto approvato mediante rilascio di apposita certificazione;
− aggiornamento dell’applicativo, ad uso interno, delle aree soggette a bonifica, rete di monitoraggio della falda delle aree soggette a bonifica e evoluzione dei plumes di inquinamento;
− studi ed indagini per episodi di inquinamento delle falde finalizzate al loro risanamento e dei fenomeni di inquinamento diffuso per attivazione tavoli regionali. Si è in attesa di riscontro da parte della Regione sulle situazioni segnalate nel corso degli anni alla Regione;
− prosecuzione degli interventi previsti nell’ambito dei 5 programmi d’intervento per la definizione dei plumes di contaminazione nelle acque sotterranee, predisposti in collaborazione con ARPA e finanziati dalla Regione Lombardia con Deliberazione della Giunta Regionale 23 maggio 2012 n. 3510, Deliberazione della Giunta Regionale 19 luglio 2013 n. 424 e Deliberazione della Giunta Regionale 30 maggio 2014, n. 1895. Sono attualmente ancora in corso 3 programmi;
− partecipazione alle sedute degli Osservatori Ambientali istituiti nell’ambito della realizzazione delle infrastrutture BREBEMI, Alta Velocità e Pedemontana.
PROGRAMMA 5 AREE PROTETTE, PARCHI NATURALI, PROTEZIONE NATURALISTICA E