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SOSTEGNO ALL’OCCUPAZIONE Sostegno all’occupazione

Politiche del Lavoro

Al fine di rafforzare la governance e garantire una pianificazione condivisa delle policies, il Settore Sviluppo ha garantito la periodica analisi delle dinamiche del mercato del lavoro locale grazie all’attività di studio e rilevazione delle dinamiche occupazionali garantita dal ricostituito Osservatorio del Mercato del Lavoro, ritenendola condizione necessaria per programmare, congiuntamente con le Parti Sociali, le Istituzioni locali ed gli operatori accreditati ai servizi al lavoro, misure di intervento di Politica Attiva del Lavoro maggiormente rispondenti alle esigenze di lavoratori e imprese. La collaborazione con le parti sociali è stata una priorità nella programmazione delle iniziative ed ha consentito la razionalizzazione e l’utilizzo mirato delle diverse forme di finanziamento potenzialmente disponibili. Obiettivi perseguiti ed impegni assunti sono:

- studio ed elaborazione dei dati relativi all'occupazione con particolare riferimento alle caratteristiche settoriali, territoriali, sociali, demografiche e di genere;

- individuazione e definizione dei fabbisogni generati dalle trasformazioni del mercato del lavoro, anche per effetto dei mutamenti conseguenti all'emergenza epidemiologica;

- individuazione di aree prioritarie verso cui indirizzare azioni e interventi per il superamento degli squilibri tra domanda ed offerta di lavoro e prevenzione e contrasto al lavoro irregolare;

- supporto all'individuazione dell'offerta formativa, tecnica e scolastica professionale in base alle richieste dei nuovi profili professionali emergenti;

- analisi di impatto e valutazione delle politiche occupazionali e di sostegno al reddito attivate

L’attività di presidio e negoziazione delle situazioni di crisi aziendale ha, laddove ne sussistano i requisiti, la finalità di sostenere, anche tramite la realizzazione di progetti sulla misura regionale Azioni di Rete per il Lavoro, la ricollocazione gruppi di lavoratori in cerca di nuova occupazione coinvolti nei processi di esubero, per supportare il mantenimento dei livelli occupazionali nei settori/filiere produttive più colpiti e dall’altro favorire la ripresa economica attraverso una riqualificazione dei lavoratori che verranno formati per una loro transizione verso i settori che risulteranno più produttivi.

Come previsto dalla L.R. 9/2018 e dalle Convenzioni annuali sottoscritte con Regione Lombardia, la Provincia di Bergamo ha gestito le attività dei Centri per l’Impiego e delle Politiche del Lavoro in attuazione di quanto introdotto dagli interventi normativi attuativi della Legge Delega 183/2014 (Jobs Act) ed in particolare dal D.Lgs 150/15 e dal D.Lgs 151/15. In particolare, le funzioni di cui all’art.4 della l.r. 22/2006 come modificata dalla L.r. 9/2018 sono assicurate, ai sensi del comma 2 dello stesso art.4, mediante le attività svolte dal personale dei servizi al lavoro delle Province lombarde.

Politiche attive del lavoro

Nell’ultimo triennio il rilancio dei servizi pubblici all’impiego e il tema della loro centralità nel mercato del lavoro territoriale hanno trovato nuovo impulso: il Piano straordinario di potenziamento dei Centri per l’Impiego (CPI) e delle politiche attive del lavoro, adottato dall’ Intesa della Conferenza Stato-Regioni nella seduta del 17 aprile 2019, si fonda sulla centralità dei servizi pubblici all’impiego che costituiscono l’infrastruttura primaria del mercato del lavoro e svolgono da sempre fondamentali compiti per l’integrazione attiva delle persone. La sfida del rafforzamento del sistema dei servizi per il lavoro prevede la messa in campo di ulteriori strategie che possono fortemente incidere sull’erogazione di servizi di qualità e di misure di politica attiva del lavoro adatte ai bisogni dell’utenza.

Il percorso avviato a livello nazionale è finalizzato a rinnovare la rete nazionale dei servizi all’impiego: la riforma integrata in materia di politiche attive del lavoro e formazione è strettamente correlata ad un rafforzamento del sistema dei centri per l’impiego ed al miglioramento dei servizi offerti. In Regione Lombardia è stato avviato nell’ultimo triennio un corposo Piano Regionale di Potenziamento dei Centri per l’impiego: Regione ha avviato una nuova e positiva interlocuzione con le Province e con Città Metropolitana di Milano per la definizione di un nuovo modello di governance regionale dei servizi al lavoro, nel quadro del rinnovato assetto dei servizi al lavoro regionali stabilito dalla LR 9/2018. Il contesto in cui si sta sviluppando questo processo e da cui esso trae principalmente origine e scopo è quello di una crisi occupazionale generata dall’emergenza sanitaria e che richiedera’ di far fronte, nei prossimi mesi, ad uno scenario completamente nuovo per l’intero sistema dei servizi al lavoro e con nuovi elementi di criticità:

- il flusso potrà riguardare cluster di persone diverse dalla tradizionale utenza presa in carico fino ad oggi;

- sarà rilevante la tematica di genere, spesso riguardante donne con carichi di cura;

- si presenteranno i disoccupati espulsi in età avanzata e con lunga anzianità presso la stessa azienda;

- piccoli imprenditori;

- giovani.

Alla luce di ciò, il sistema dovrà essere in grado di garantire un potenziamento della capacità di presa in carico, un gamma di servizi personalizzati in base alle caratteristiche della persona, che affianchi agli strumenti tradizionali di presa in carico, una forte componente formativa, secondo le indicazioni dettate dalle strategie europee. In questo contesto, appare chiara la necessità di valorizzare la dimensione locale e territoriale delle politiche e, da questo punto di vista, risulta quanto mai strategica la scelta fatta nel 2018 da Regione Lombardia con l’adozione della LR 9/20018, attraverso la quale regione ha delegato alle province la gestione dei servizi all’impiego e delle funzioni amministrative correlate alla materia lavoro, mantenendo a se’ compiti di indirizzo e coordinamento. In tale contesto, la Provincia può oggi agire un ruolo fondamentale, nel pieno concretizzarsi di una virtuosa sussidiarietà, per la realizzazione di un sistema di azioni e di servizi che possano incidere nelle dinamiche sociali ed occupazionali, con un forte radicamento al territorio ed alla dimensione locale. La Provincia può posizionarsi su diversi livelli:

 da un lato quello istituzionale, essenziale a garantire l’operatività del sopra citato Osservatorio Provinciale del Mercato del Lavoro gli obiettivi ed il ruolo attivo nella gestione delle crisi aziendali, attraverso la promozione di tavoli di negoziazione a monte e a valle dei tavoli di formale accesso agli ammortizzatori sociali in costanza di rapporto di lavoro, con il compito di garantire la formazione di reti e di partenariati, anche con l’accesso alle risorse dell’avviso regionale “Azioni di rete per il lavoro”;

• l’altro versante è rappresentato dalla dimensione del servizio ed è correlato alla gestione dei “nuovi Cpi”, nell’ottica di un rilancio del servizio pubblico e ciò deve verificarsi seguendo alcune finalità:

- capacità di innalzare la qualità della presa in carico dei diversi target di utenza e garanzia di erogazione dei Livelli Essenziali delle Prestazioni a tutte le fasce;

- governance dei soggetti privati accreditati ed integrazione virtuosa con loro per l’accesso alle politiche di quella parte della popolazione in possesso di efficaci strumenti di promozione del sé;

- attenzione allo svantaggio (Reddito di Cittadinanza, ma non solo) ed integrazione con i servizi sociali di comune ed ambito e con gli Enti Terzo Settore;

- nuovo dialogo con la domanda, anche grazie ad accordi e sinergie con le associazioni di categoria: il cpi deve diventare performante nel sistema dotale, in grado di dare risposte veloci e qualificate sul mondo sgravi ed incentivi ed in grado di fare rete per rispondere al fabbisogno formativo, in partenariato con i privati.

Attività Produttive

L’impatto dell’emergenza sanitaria sul nostro territorio, pur in un quadro di generale tenuta del sistema produttivo ed occupazionale, richiederà di far fronte, nei prossimi mesi, ad una situazione completamente nuova per l’intero sistema dei servizi al lavoro. Il flusso verso i servizi all’impiego riguarderà cluster di persone diverse rispetto alla segmentazione dell’utenza presa in carico fino ad oggi. Sarà significativa l’incidenza di donne con carico di cura, uomini e donne con lunga anzianità presso la stessa azienda, persone con specializzazione espulse da grossi insediamenti industriali con strutture gerarchiche, piccoli imprenditori e addetti ai settori che non hanno possibilità di ripresa nel prossimo futuro.

Le strategie europee e nazionali vedono nel rafforzamento dei CPI uno snodo fondamentale. In particolare, il Piano Nazionale di ripresa e resilienza traccia il solco della riforma delle politiche attive: servizi personalizzati sulle persone, con percorsi orientati ai diversi target che comprendono oltre ai tipici servizi al lavoro (accoglienza, orientamento, redazione del cv, scouting imprese) una forte componente formativa, anche lunga, di riqualificazione e riconversione. La Misura 5 del PNRR per la componente 1 “Politiche attive del lavoro e formazione” prevede 4,40 mld, a cui si aggiungono altri 0,60 mld per il potenziamento dei Centri per l’Impiego che devono essere impiegati entro il 2026.

Per l’efficacia delle azioni, si evidenzia la necessità di valorizzare la dimensione territoriale delle politiche attive, al fine di disporre di panel di servizi già a priori orientati al target e ai fabbisogni del territorio.

Il Settore Sviluppo garantisce il proprio impegno attivo nella gestione e negoziazione delle principali situazioni di crisi aziendale, attraverso la promozione di Tavoli di confronto con le Parti Sociali al fine di

condividere le strategie più idonee per supportare imprese e lavoratori nei processi di cambiamento, anche al fine di favorire l’accesso alle misure di politica attiva disponibili attraverso il coinvolgimento dei soggetti accreditati ai servizi al lavoro e alla formazione pubblici e privati.

Il Settore Sviluppo, con il Servizio Centri Impiego, ha ritenuto necessario inserire all'interno del generale Piano di potenziamento regionale una linea d'azione destinata alla riattivazione dell'Osservatorio del Mercato del Lavoro, primo passo ritenuto significativo, come più volte auspicato dalle parti sociali, per la raccolta e l'analisi delle informazioni inerenti il mercato del lavoro locale al fine di favorire una progettazione mirata ed efficace nell'ambito delle politiche formative e del lavoro, anticipando sfide e tendenze. Tale scelta si è rivelata ancora più strategica e necessaria viste le incertezze relative al rilancio dell'economia post emergenza Covid. Come previsto dalla vigente normativa regionale e i bandi in essere si è cercato di coniugare gli strumenti di politica passiva con le misure di politica attiva disponibili.

Pari Opportunità e Consigliera di Parità Provinciale

L’ufficio Pari opportunità promuove progetti, eventi e convegni di sensibilizzazione, anche attraverso sostegni di natura finanziaria, con l’obiettivo di favorire la diffusione di buone pratiche e azioni positive in materia di promozione delle pari opportunità, a partire dal coinvolgimento degli enti locali e delle principali istituzioni del territorio.

L’ufficio fornisce altresì attività di supporto all’esercizio delle funzioni della Consigliera provinciale, attraverso il sostegno a iniziative che possano favorire un maggiore controllo delle discriminazioni nel mondo del lavoro e una promozione delle pari opportunità nei luoghi di vita e di lavoro delle lavoratrici e dei lavoratori.

L’ufficio promuove l’attivazione di interventi formativi e informativi rivolti alle amministrazioni locali per una maggiore sensibilizzazione nella progettazione di iniziative per la promozione delle pari opportunità. I contenuti formativi sono sviluppati in un vademecum per le amministrazioni locali realizzato in collaborazione con il Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Bergamo e disponibile on line.

Viene inoltre costantemente fornito il sostegno, anche attraverso il patrocinio di eventi e con il supporto degli Uffici, a iniziative volte a sostenere la lotta contro gli stereotipi e la violenza di genere a livello sia provinciale che locale, con particolare attenzione alla formazione degli studenti e alla sensibilizzazione dei lavoratori e dei datori di lavoro nella lotta contro le discriminazioni.

MISSIONE 16 – AGRICOLTURA, POLITICHE