Calabria 470 aziende tutte seleziona- te a far parte del campione contabile agricolo sulla base degli ordinamenti produttivi e della classe di dimensione economica.
I primi danno origine a sei Poli distinti in Aziende specializzate: nei seminativi, in ortofloricoltura, in coltivazione per- manenti e in erbivori e aziende miste:
aziende con policoltura e aziende miste con coltivazioni ed allevamenti. Oltre il 60% delle aziende selezionate fa parte del Polo “Aziende specializzate nelle coltivazioni permanenti” all’interno delle quali troviamo principalmente le aziende olivicole e agrumicole.
Il polo “Aziende specializzate nei semina- tivi” è rappresentato da circa il 25% delle aziende. Il restante 15% circa invece com-
prende tutte le aziende miste con alleva- menti vari.
La superficie media si attesta su circa 14 ettari. L’ampiezza delle aziende varia da circa 45 per le miste con coltivazioni ed allevamenti a circa 3 ettari per le specializ- zate in ortofloricoltura. Mediamente la su- perficie irrigata per azienda è di circa 2,50. Per circa il 75% le aziende del campione sono di proprietà dei conduttori.
Dati strutturali ed economici per polo, 2010
PLV RN SAU UL ULF UBA SAU AFF Contributi CV
euro euro ha n. n. n. ha euro euro
Seminativi 8.533.780,00 4.213.703,00 3.643,53 393,19 139,96 304,40 872,30 1.233.957,00 678.924,00
Ortofloricoltura 300.814,00 145.617,00 24,71 26,52 9,75 0,00 0,00 6.444,00 9.126,00
Arboreo 44.373.478,00 24.866.328,00 7.590,11 2.277,22 574,04 407,70 591,53 5.529.024,00 1.234.591,00
di cui Olivicolo 17.976.308,00 9.880.487,00 3.038,41 1.074,87 284,06 21,30 369,73 2.967.675,00 682.581,00
di cui Viticoltura di Qualità 3.375.071,00 2.302.867,00 241,99 66,57 18,01 0,00 0,00 3.556,00 27.016,00
di cui Agrumicolo 12.348.570,00 7.225.559,00 1.776,25 543,36 114,47 0,00 90,73 1.483.422,00 296.265,00
Erbivori 2.326.554,00 965.778,00 1.022,99 120,23 44,37 1.920,30 112,94 277.341,00 47.922,00
Erbaceo-Arboreo (Policoltura) 5.393.930,00 2.756.586,00 1.490,12 405,69 135,67 159,60 131,53 561.419,00 192.117,00
Misto Coltivazioni-Allevamenti 6.919.916,00 3.176.959,00 3.595,63 307,54 119,50 2.854,20 1.583,45 440.997,00 265.529,00
Tutte le aziende rilevate risultano a con- duzione diretto-coltivatrice. Ciò eviden- temente non esclude la possibilità che alcune aziende impieghino manodopera extrafamiliare anche in quantità piut- tosto rilevante; tuttavia la manodopera familiare è sempre presente ed è pari a circa il 50% del fabbisogno di lavoro com- plessivo medio che è pari a circa due uni- tà lavorative.
Indicatori economici per polo, 2010
PLV/ha RN/ha PLV/UL RN/ULF RN/PLV
euro euro euro euro %
Seminativi 2.342,17 1.156,49 21.703,96 30.106,48 49,38
Ortofloricoltura 12.173,78 5.893,04 11.342,91 14.935,08 48,41
Arboreo 5.846,22 3.276,15 19.485,81 43.318,11 56,04
di cui Olivicolo 5.916,35 3.251,86 16.724,17 34.783,10 54,96
di cui Viticoltura di Qualità 13.947,15 9.516,37 50.699,58 127.866,02 68,23
di cui Agrumicolo 6.952,05 4.067,87 22.726,31 63.121,86 58,51
Erbivori 2.274,27 944,07 19.350,86 21.766,46 41,51
Erbaceo-Arboreo (Policoltura) 3.619,80 1.849,91 13.295,69 20.318,32 51,11
Misto Coltivazioni-Allevamenti 1.924,54 883,56 22.500,86 26.585,43 45,91
Fonte: nostre elaborazioni su banca dati RICA
UDE da 4.000 a 8.000 € da 8.000 a 25.000 € da 25.000 a 50.000 € da 50.000 a 100.000 € da 100.000 a 500.000 € da 500.000 a 1.000.000 € 1.000.000 €>= Seminativi 1 7 30 17 18 5 1 Ortofloricoltura 2 Arboreo 12 137 63 43 32 2 di cui Olivicolo 98 38 21 13
di cui Viticoltura di Qualità 1 3
di cui Agrumicolo 17 10 7 12 2
Erbivori 3 3 2 2
Erbaceo-Arboreo (Policoltura) 3 18 9 8 2
Misto Coltivazioni-Allevamenti 2 10 20 16 2
Fonte: nostre elaborazioni su banca dati RICA
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Le Unità di Bestiame Adulto mediamente alle- vata è di circa 40 capi per la maggior parte bovini.
La maggior parte delle aziende del cam- pione risultano meccanizzate con una
potenza media di circa KW 53,00. Il patrimonio aziendale medio complessivo è pari a circa 160 mila euro di cui 146,000 di capitale fondiario.
La produzione Lorda vendibile media si atte- Composizione percentuale per polo, 2010
0% 20% 40% 60% 80% 100% PLV RN Contributi CV Seminativi Ortofloricoltura Arboreo Olivicolo Viticoltura di Qualità Agrumicolo Erbivori Erbaceo-Arboreo (Policoltura) Misto Coltivazioni-Allevamenti
Fonte: nostre elaborazioni su banca dati RICA
sta a circa 61.000 € e le attività connesse sono poco rappresentate. Mentre gli aiuti pubblici per azienda sono pari a circa € 8.660. I costi complessivi medi rappresentano circa il 20% della PLV e vengono distinti in costi correnti, costi pluriennali, costo del lavoro di- pendente e affitti passivi che rispettivamente si attestano mediamente a € 10.000, € 3.100, € 15.240 e € 460.
Il valore aggiunto medio per azienda è pari € 51.200 circa. Al primo posto con circa 57.000 € troviamo il polo delle aziende “ Specializza- te nelle coltivazioni permanenti”.
Il prodotto netto si attesta a circa 48.000 € per azienda. Anche per tale parametro il valore più alto si registra nel polo relativo alle aziende “specializzate nelle coltivazioni permanenti”.
Il reddito operativo e il reddito netto per azienda sono rispettivamente pari a € 32.500 e € 33.000 circa.
Per quanto riguarda i principali indici strut- turali rapportati alla SAU o all’UL registria- mo i seguenti valori:
Intensità del lavoro 8,10 per unità di lavo- ro impiegato in azienda;
Livello di meccanizzazione espresso in KW/SAU ed il grado d’intensità di mecca- nizzazione KW/UL sono rispettivamente pari a mediamente KW 6 e KW 32. Il grado di intensità zootecnica è pari a circa 20 UBA per Unità lavorativa (ULT). Per quanto invece attiene agli indici pa- trimoniali sempre riferiti o alla SAU o alle ULT registriamo i seguenti valori: Intensità fondiaria media (capitale fondia- rio rapportato alla SAU) è pari a circa € 13.000/per ettaro di SAU;
Capitalizzazione fondiaria circa € 70.000 per unitò lavorativa impiegata in azienda; Il grado d’intensità agraria (capitale agra- rio rapportato alla SAU) registra un dato medio di circa € 1.500 per ogni ettaro di Sau coltivato; mentre il valore relativo alla capitalizzazione agraria è pari a circa € 8.000 per ogni unità lavorativa impiegata. Tra gli indici economici meritano di essere menzionati i valori seguenti:
Produttività lorda media della terra cir- ca € 6.000 per ettaro;
Produttività netta della terra circa € 5.000 per ettaro ;
Produttività Lorda del lavoro circa €
30.000 per Unità lavorativa impiegata; Produttività lorda del lavoro familia- re impiegato pari a circa € 70.000 per Unità Lavorativa familiare occupata in azienda.
Indici di risultato per polo, 2010
0% 20% 40% 60% 80% 100% PLV/ha RN/ha PLV/UL RN/ULF Seminativi Ortofloricoltura Arboreo Olivicolo Viticoltura di Qualità Agrumicolo Erbivori Erbaceo-Arboreo (Policoltura) Misto Coltivazioni-Allevamenti
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del pagamento unico, al cattivo andamen- to del settore agricolo (bassi prezzi per i prodotti ed elevati costi di produzione) e
agli eventi climatici avversi. Gli operatori extragricoli sono una componente impor- tante e strutturale del mercato fondiario
mercato fonDiario
I prezzi dei terreni non hanno subito varia- zioni significative rispetto al 2010. I valori medi dei terreni sono di circa 2.700 euro/ ettaro per i pascoli, 45.000 euro/ettaro per gli agrumeti e 26.500 euro/ettaro per i frutteti. I seminativi irrigui presentano va- lori medi pari a circa 10.400 euro/ettaro. Mediamente il valore dei terreni fondiari, in Calabria, è pari a 12.500 euro per etta- ro. Valori in linea con la media regionale si hanno nelle province di Cosenza (12.500) e Catanzaro (12.200), mentre valori più bassi si hanno nelle province di Crotone (10.000) e Vibo Valentia (11.200). E’ la provincia di Reggio C. a presentare i valori più alti in Calabria (15.400). L’andamento dei valori fondiari è stato stabile fino alla prima metà degli anni 2000 per poi comin- ciare a crescere nella seconda metà. La stasi dell’ultimo anno del mercato è da ricondursi a diversi fattori. Dai valori troppo elevati dei terreni più richiesti (se- minativi irrigui, agrumeti e oliveti) che bloccano le contrattazioni, all’introduzione
10,5 11,0 11,5 12,0 12,5 13,0 2004 2003 2002 2001 2000 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011
Andamento dei valori fondiari in Calabria
a causa della loro notevole capacità finan- ziaria che gli agricoltori non riescono ad arginare. Il mercato è dinamico solo nella Piana di Sibari e nella Piana di Gioia (le migliori zone agricole della regione) grazie anche alla nuova programmazione del PSR. Il mercato fondiario calabrese risulta leggermente più dinamico in alcune aree rispetto ad altre, soprattutto per deter- minati tipi di terreno (seminativi irrigui, agrumeti, oliveti). Nel 2011 continua a cre- scere la richiesta di terra da parte dei gio- vani imprenditori grazie all’apertura dei
0 10 20 30 40 50 60 2004 2003 2002 2001 2000 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011
Cosenza Catanzaro Reggio Calabria Crotone Vibo Valentia Andamento dei valori fondiari degli agrumeti per province (2000-2011)
Fonte: ns elaborazioni su dati INEA, vari anni
Valori fondiari medi in Calabria (migliaia di euro/ha) valori medi Cosenza 12,5 Catanzaro 12,2 Reggio Calabria 15,4 Crotone 10,0 Vibo Valentia 11,2 Calabria 12,5
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bandi del PSR 2007-2013; tuttavia questo aumento della domanda non trova riscon- tro nell’offerta.
In provincia di Reggio Calabria si segnala un aumento dei valori dei terreni posti in prossimità dell’autostrada A3 dovuto ai la- vori di ammodernamento.
Nella provincia di Vibo Valentia i valori dei terreni sono rimasti stabili. Lungo la costa e nell’entroterra si mantiene forte la pressione urbanistica e la presenza della mafia che impone prezzi di vendita molto elevati, che tagliano fuori dal mercato gli agricoltori.
Nella provincia di Cosenza sono presenti aree dove l’aumento dei valori dei terreni è legato all’edificabilità dei suoli (Piana di Sibari). È questa un’area che il PSN indivi- dua come “area urbanizzata ad agricoltura intensiva e specializzata”. Nelle province di Crotone e Catanzaro i prezzi sono rima- sti stabili.
La domanda prevale nella Piana di Gioia Tauro della provincia di Reggio Calabria e
Andamento dei valori fondiari degli oliveti per province (2000-2011)
0 2 4 6 8 10 12 14 16 18 20 2004 2003 2002 2001 2000 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011
Cosenza Catanzaro Reggio Calabria Crotone Vibo Valentia
risulta in equilibrio nelle restanti province. Questo grazie alla forte richiesta da parte dei giovani che vogliono intraprendere l’at- tività agricola e degli imprenditori agricoli stimolati dai nuovi bandi del PSR. Gli ac- quirenti tendono a preferire i seminativi in pianura (possibilmente irrigui, adatti alle coltivazioni ortive o alla trasformazione in frutteti o agrumeti), gli oliveti in collina e i pascoli in montagna.
I terreni che hanno visto le maggiori richie- ste sono quelli agrumetati e quelli olivetati. Nel caso degli agrumeti è la provincia di Cosenza che vede un aumento del valore fondiario, mentre per le altre province si registra una stasi, ad eccezione degli agru- meti reggini a partire dalla seconda metà degli anni 2000.
I terreni olivetati mostrano nella seconda metà del 2000 una dinamicità positiva in tutte le province calabresi.
Le categorie interessate alle transazioni continuano a essere soprattutto i giovani, che intendono usufruire dei finanziamenti
Minimo Massimo
Contratto in deroga per oliveto nel cosentino 516 1.033
Contratto in deroga per seminativo nel cosentino 258 516
Contratto stagionale per seminativo nel cosentino 41 52
Contratto stagionale per pascoli nel cosentino 26 36
Contratto stagionale per seminativo irriguo in provincia di Crotone 516 1.033
Pascoli (Crotone) 52 52
Oliveto con contratto almeno triennale a Vibo Valentia (a campagna) 1.033 1.549
Accordi verbali per oliveto a Vibo Valentia 516 775
Seminativo con contratto a Vibo Valentia 258 465
Affitto stagionale per seminativo a Vibo Valentia 181 181
Contratto in deroga per seminativo irriguo a Catanzaro 620 775
Contratto in deroga per seminativo asciutto a Catanzaro 77 103
Contratto in deroga per agrumeto a Catanzaro 413 516
Contratto in deroga per uliveto a Catanzaro 723 930
Contratto in deroga per frutteto a Catanzaro 723 930
Contratto in deroga per pascolo a Catanzaro 52 62
Contratto in deroga per uliveto a Reggio C. 310 775
Contratto in deroga per agrumeto a Reggio C. 516 1.549
Contratto in deroga per seminativo asciutto a Reggio C. 41 155
Contratto in deroga per seminativo irriguo a Reggio C. 129 258
Contratto in deroga per pascolo a Reggio C. 15 52
Canoni di affitto per tipi di azienda e per qualità di coltura in Calabria (euro/ha) 2011
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pubblici per accedere all’acquisto di terra, e gli agricoltori che necessitano di ampliare le superfici aziendali per poter accedere ai finanziamenti pubblici che prevedono una dimensione minima. L’offerta è formata da agricoltori anziani o comunque intenziona- ti ad abbandonare l’attività e da chi non è impegnato a titolo principale nella gestio- ne dell’azienda (e si trova fuori regione). Sebbene alcuni compratori provengano da province limitrofe a quella dove è situato il fondo, mancano totalmente gli investitori da fuori regione.
L’ampliamento delle dimensioni aziendali e la necessità di foraggi per gli allevatori sono le motivazioni più frequenti che spin- gono gli agricoltori all’acquisto, mentre i liberi professionisti considerano la terra come una forma sicura d’investimento. Gli operatori extragricoli sono interessati anche all’acquisizione delle piccole aziende per scopi abitativi, soprattutto nelle aree di pianura e lungo le coste tirreniche. Le politiche comunitarie incidono in maniera
diversa sul mercato fondiario a seconda della tipologia produttiva dei terreni e delle aziende. Alcuni allevatori sono alla ricerca di terra (pascoli e terreni margi- nali) per poter usufruire dei finanziamenti PAC (estensivizzazione). Chi, invece, è già in possesso di terreni occupati da colture permanenti non vende poiché interessato a ottenere i finanziamenti previsti dal PSR. Si sta affermando un mercato parallelo a quello fondiario che punta sullo svilup- po edilizio. Le aree della piana di Sibari in provincia di Cosenza e quelle costiere tirreniche e periurbane (in particolare l’area intorno alla città di Vibo Valentia) sono controllate in maniera sempre più esclusiva dalle società immobiliari e dalla criminalità organizzata, soggetti dotati di capacità finanziarie ben maggiori di quelle degli agricoltori.
La misura di ricomposizione fondiaria del POR finalizzata a rendere più dinamico il mercato fondiario, che la regione Calabria ha affidato all’ISMEA, non ha avuto i riscon-
Valori fondiari medi per Comune
<10 10-20 >20
tri sperati. Le domande finanziate sono sta- te 40 per un totale di 6,5 milioni di euro. A queste si aggiungono le 119 domande per un totale di 2.800 ettari, già finanziate negli anni precedenti.
Nel breve periodo dovrebbe rendersi disponi- bile una massa enorme di superficie agraria a causa dell’invecchiamento dei conduttori
e dell’assenza di successori in azienda. In Calabria questo fenomeno riguarderà circa l’80% delle aziende. Il fenomeno non viene preso nella giusta considerazione nonostan- te sia necessaria la sua regolarizzazione dal punto di vista legislativo.
Gli operatori del settore chiedono all’ammi- nistrazione regionale una programmazio-
ne nel settore agricolo più incisiva, soprat- tutto in termini di riordino fondiario. La nuova riforma della PAC potrà avere degli effetti sul mercato fondiario e su quello de- gli affitti, anche se allo stato attuale è diffi- cile fare previsioni visto il comportamento attendista da parte degli operatori e la definizione delle politiche ancora in corso.
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