GLI AGENTI ECONOMICI DEL BIOLOGICO
3.4 IL RUOLO DELLO STATO NELLO SVILUPPO DEL SISTEMA BIOLOGICO
Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali ha sviluppato il "Piano nazionale per lo sviluppo del sistema biologico", documento frutto di un lavoro partenariale che si è
sviluppato nel corso del 2015 per rispondere alle esigenze del sistema biologico italiano. Il piano trae origine dal confronto emerso in specifici tavoli di lavoro che hanno evidenziato le potenzialità e le fragilità del sistema biologico.
Tale piano è strutturato in 3 parti:
L'analisi di contesto che consente la definizione dei punti di forza, debolezza, opportunità e minacce da cui far discendere gli obbiettivi e le azioni del piano
La definizione della strategia di sviluppo del sistema biologico Le azioni del piano strategico
Le azioni contenute nel Piano si articolano in un arco temporale di medio periodo, fino al 2020, affiancando così l'orizzonte temporale dell'attuazione della Politica di Sviluppo Rurale finanziata con risorse comunitarie (FEASR= Fondo Agricolo di sviluppo rurale)29.
Attraverso l'elaborazione delle proposte dei diversi documenti dei tavoli tecnici sono stati definiti gli obbiettivi e la strategia necessaria per conseguirli; in particolare la strategia è articolata in 10 azioni distinte all'interno delle quali si trovano soluzioni operative.
A livello generale il Piano si pone l'obbiettivo di sviluppare complessivamente il sistema biologico nazionale attraverso il raggiungimento di tre obbiettivi specifici:
1. rafforzamento della fase produttiva
2. rafforzamento delle relazioni di filiera (relazioni verticali) 3. rafforzamento del sistema biologico (relazioni orizzontali)
Tabella 4: Struttura del piano nazionale per lo sviluppo del sistema biologico
In particolare evidenziamo due indicatori di risultato, così come riportato nella tabella seguente: Tabella 5: Obiettivi perseguiti dal Piano strategico nazionale
Indicatore Unità di misura Superficie
investita a Bio
Ha Mercato Bio Mld euro
Da un punto di vista temporale è stato previsto di realizzare il seguente cronoprogramma: Tabella 6: Programma temporale delle azioni del Piano strategico nazionale
43
: Struttura del piano nazionale per lo sviluppo del sistema biologico
Fonte: MiPAAF
particolare evidenziamo due indicatori di risultato, così come riportato nella tabella seguente: : Obiettivi perseguiti dal Piano strategico nazionale
Unità di misura Valore al 2014 Valore al 2020 1.387.912 2.100.000 Mld euro 3,88 5 Fonte: MiPAAF
Da un punto di vista temporale è stato previsto di realizzare il seguente cronoprogramma: Programma temporale delle azioni del Piano strategico nazionale
Fonte MiPAAF
: Struttura del piano nazionale per lo sviluppo del sistema biologico
particolare evidenziamo due indicatori di risultato, così come riportato nella tabella seguente: : Obiettivi perseguiti dal Piano strategico nazionale
Variazione 50% 30%
Da un punto di vista temporale è stato previsto di realizzare il seguente cronoprogramma: Programma temporale delle azioni del Piano strategico nazionale
Di seguito si riportano le 10 azioni previste dal pi Azione 1: Biologico nei piani di sviluppo rurale
La politica di sviluppo rurale svolge un ruolo di primo piano per il sostegno alla produzione biologica e la misura che ha il principale impatto sullo sviluppo dell'agricoltura biologica è la specifica Misura 11 all'interno della quale viene sottolineata la necessità di sviluppare interventi per uniformare le condizioni di applicazione della misura tra le diverse Regioni italian termini di entità dei contributi,
inadempienze rispetto agli impieghi contenuti nelle schede di misura dei singoli Psr
Misura 11: E' una misura specifica per l'agricoltura biologica
1305/2013 e ciò evidenzia l'intenzione dell'Unione europea di sostenere questo metodo produttivo, che tutela la salute dell'ambiente,
accedono alla misura 11 devono garantire per almeno
produzione biologica e il rispetto degli adempimenti sulla condizionalità stabiliti dal Reg. (UE) n.834/07 e il Reg. (UE) sopra citato.
Le risorse pubbliche destinate alla misura 11 in rapporto a quelle complessive dei Psr sull'8,7%, andando da un minimo dell'1,2% (Veneto) a un massimo del 22,4% (Calabria) mappa sottostante si rileva che la quota %
tra superficie coltivata a biologico e Sau totale e ci
regioni dove tale metodo produttivo è già sviluppato e meno dove la sua presenza è relativamente contenuta.
Figura 5 : Le risorse pubbliche per la misura 11(% su totale Psr 2014
Fonte:www.pianetapsr.it
30 Piano di sviluppo rurale.
31 http://www.pianetapsr.it, visitato in data 15/02/2017.
44 le 10 azioni previste dal piano: Azione 1: Biologico nei piani di sviluppo rurale
La politica di sviluppo rurale svolge un ruolo di primo piano per il sostegno alla produzione principale impatto sullo sviluppo dell'agricoltura biologica è la specifica Misura 11 all'interno della quale viene sottolineata la necessità di sviluppare interventi per uniformare le condizioni di applicazione della misura tra le diverse Regioni italian termini di entità dei contributi, modalità dei controlli ed entità delle sanzioni relative alle inadempienze rispetto agli impieghi contenuti nelle schede di misura dei singoli Psr
una misura specifica per l'agricoltura biologica introdotta dal Reg. (UE) n. 1305/2013 e ciò evidenzia l'intenzione dell'Unione europea di sostenere questo metodo che tutela la salute dell'ambiente, dell'uomo e degli animali. Le aziende che accedono alla misura 11 devono garantire per almeno 5 anni la conformità al metodo di produzione biologica e il rispetto degli adempimenti sulla condizionalità stabiliti dal Reg. (UE) n.834/07 e il Reg. (UE) sopra citato.
Le risorse pubbliche destinate alla misura 11 in rapporto a quelle complessive dei Psr andando da un minimo dell'1,2% (Veneto) a un massimo del 22,4% (Calabria)
tante si rileva che la quota % attribuita alla M11 è fortemente correlata al rapporto tra superficie coltivata a biologico e Sau totale e ciò significa che si investe maggiormente nelle regioni dove tale metodo produttivo è già sviluppato e meno dove la sua presenza è
: Le risorse pubbliche per la misura 11(% su totale Psr 2014
www.pianetapsr.it31
visitato in data 15/02/2017.
La politica di sviluppo rurale svolge un ruolo di primo piano per il sostegno alla produzione principale impatto sullo sviluppo dell'agricoltura biologica è la specifica Misura 11 all'interno della quale viene sottolineata la necessità di sviluppare interventi per uniformare le condizioni di applicazione della misura tra le diverse Regioni italiane, in modalità dei controlli ed entità delle sanzioni relative alle inadempienze rispetto agli impieghi contenuti nelle schede di misura dei singoli Psr30.
introdotta dal Reg. (UE) n. 1305/2013 e ciò evidenzia l'intenzione dell'Unione europea di sostenere questo metodo dell'uomo e degli animali. Le aziende che 5 anni la conformità al metodo di produzione biologica e il rispetto degli adempimenti sulla condizionalità stabiliti dal Reg. (UE)
Le risorse pubbliche destinate alla misura 11 in rapporto a quelle complessive dei Psr si attesta andando da un minimo dell'1,2% (Veneto) a un massimo del 22,4% (Calabria). Dalla attribuita alla M11 è fortemente correlata al rapporto ò significa che si investe maggiormente nelle regioni dove tale metodo produttivo è già sviluppato e meno dove la sua presenza è
45 Azione 2: Politiche di filiera
E' stata individuata la necessità di una maggiore strutturazione delle filiere del biologico per valorizzare il ruolo della produzione agricola italiana. A tal fine vengono promosse iniziative per favorire l'aggregazione del mondo della produzione e le relazioni stabili con gli altri attori del comparto, della trasformazione, della distribuzione e del commercio, attraverso la realizzazione di specifiche forme associative in grado di incrementare i volumi commercializzabili secondo il metodo biologico.
Azione 3: Biologico made in Italy e comunicazione istituzionale
Prevede sia il rafforzamento degli strumenti informativi via web gestiti dal Ministero e dagli enti collegati sia l'inserimento nel palinsesto delle attività di comunicazione di un'attenzione all'agricoltura biologica e alle esternalità positive che essa genera, in modo da orientare meglio le scelte dei consumatori.
Azione 4: Biologico e Green Public Procurement
Le scelte della pubblica amministrazione in materia di approvvigionamento per beni e servizi si stanno sempre più orientando verso gli acquisti verdi ed in particolare il biologico gioca un ruolo essenziale in almeno due settori:
ristorazione ospedaliera e mense scolastiche gestione verde e aree pubbliche
Emerge inoltre che un altro settore che rappresenta un asse strategico su cui investire per lo sviluppo del biologico è la ristorazione privata con prodotti da agricoltura biologica .
Azione 5: Semplificazione della normativa sul biologico
E' prevista la necessità di semplificare la normativa di settore al fine di ridurre l'incidenza degli oneri amministrativi a carico delle imprese e degli Organismi di certificazione, ponendo attenzione a non diminuire le garanzie per i consumatori e/o pregiudicare l'elevata qualità della produzione biologica italiana (garantendo nel contempo il rigoroso rispetto degli obblighi imposti dall'UE).
Azione 6: Formazione, informazione e trasparenza
E' prevista la necessità di stimolare specifici percorsi formativi rivolti all'agricoltura biologica in ambito universitario attraverso lo stimolo a realizzare dottorati di ricerca in tema di agricoltura biologica nei dipartimenti di agronomia, produzioni vegetali e zootecnia degli atenei italiani. Azione 7: Biologico paper less-informatizzazione
Il SIB (Sistema informativo biologico) rappresenta un elemento di innovazione osservato in Europa con estremo interesse e attraverso la sua implementazione sono stati raggiunti risultati utili in termini di standardizzazione delle informazioni e di trasparenza ed accesso ai dati. Tra gli elementi da migliorare, il piano prevede:
-Cooperazione applicativa con i sistemi informativi regionali -Eliminazione della documentazione cartacea
46
-Integrazione con il sistema dei controlli AGEA32 ed altre banche dati -Strumenti informatici per il miglioramento dei controlli
Azione 8: Revisione normativa sui controlli (D. Lgs 220/95)
Viene ritenuta necessaria una modifica strutturale al fine di migliorare l'efficacia del sistema di controllo e certificazione e il ruolo degli organismi di certificazione. E' inoltre prevista la necessità di introdurre fattispecie sanzionatorie speciali e un aggiornamento sia delle procedure per l'autorizzazione degli organismi di controllo (Odc) alla certificazione, sia delle procedure per l'applicazione della revoca/sospensione di tale autorizzazione.
Al fine di aumentare l'efficienza e l'efficacia dell'attività di vigilanza sugli Organismi di controllo è inoltre prevista la possibilità di stabilire ambiti di competenza specifici e un maggior coordinamento tra l'Autorità statale e le Autorità Regionali competenti.
Infine viene presa in considerazione la necessità di intervenire per definire alcuni elementi di criticità tra cui la standardizzazione di procedure e modulistica degli Odc, le tariffe da loro applicate e l'integrazione di differenti sistemi di certificazione (biologico e denominazione di origine o altri standard).
Azione 9: Controllo alle importazioni
Il tema delle importazioni di prodotto biologico da paesi terzi è sempre più centrale nelle dinamiche di sviluppo del biologico italiano ed europeo e tale azione prevede la possibilità di intensificare le attività di controllo e certificazione del prodotto biologico in entrata da paesi terzi con un maggior coinvolgimento delle dogane33 e con l'utilizzo di strumenti informatici evoluti per favorire un rapido scambio di informazioni.
Azione 10: Piano per la ricerca e l'innovazione in agricoltura biologica
L'ambito programmatico della ricerca in agricoltura biologica, sia in contesto nazionale che europeo, si fonda su una pluralità di documenti di indirizzo strategico e per tali motivazioni il MiPAAF ritiene necessario attivare un comitato permanente di coordinamento e indirizzo. Le operazioni dell'azione 10 prevedono la predisposizione di un piano nazionale per la ricerca e l'innovazione in agricoltura biologica e la costituzione di un comitato permanente di coordinamento per la ricerca in agricoltura biologica e biodinamica.
32Agenzia per le erogazioni in agricoltura-Organismo pagatore nazionale.
33 Una forte criticità dei controlli doganali è il mancato aggiornamento degli elenchi degli operatori di uno stato membro autorizzati ad importare in altro stato membro.