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5. LA SAFETY E LA SECURITY AEROPORTUALE

5.2.2. Il Safety Management System

Come precedentemente affermato, lo State Safety Programme prevede l’implementazione di un sistema di gestione della sicurezza SMS per ogni organizzazione aeronautica. Il Safety management System è un sistema idoneo a garantire che le operazioni aeroportuali si svolgano nelle condizioni di sicurezza prefissate e a valutare al contempo l’efficacia del sistema stesso al fine di intervenire per correggerne le eventuali deviazioni. Esso definisce, in sostanza, le modalità per individuare i processi, le procedure e le risorse per la realizzazione delle politiche di sicurezza del gestore, e i poteri e le responsabilità del personale. In questo senso, l’SMS può essere identificato come parte della gestione organizzativa79. L’SMS è un sistema dinamico che muta in base alle circostanze dell’aeroporto, quindi degli eventi e dei rischi che si presentano e in relazione anche ai rapidi cambiamenti tecnologici e normativi che interessano il settore.

78 Direttiva 2003/42 del Parlamento Europeo e del Consiglio Europeo recepita con il d.lgs. n. 213/06

79 Circolare ENAC APT-22/2006: Il Sistema di Gestione della Sicurezza (Safety Management System)

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L’oggetto principale dell’SMS è dato dalle politiche di sicurezza del gestore: si tratta delle linee guida e delle strategie da implementare per prevenire eventi dannosi a soggetti e merci coinvolti nelle operazioni aeronautiche, che hanno l’obiettivo del miglioramento continuo. Tali politiche definiscono gli impegni generali attraverso l’individuazione di obiettivi specifici, appropriati, raggiungibili e congruenti con la strategia generale dell’organizzazione. Esse, poi, vengono opportunamente documentate e gli obiettivi vengono assunti dal CDA del gestore o dall’AD, mentre per l’attuazione delle politiche viene attivato un organismo decisionale, che è il Safety Board. Prima della loro effettiva attuazione, le politiche in questione vengono presentate ai soggetti privati e pubblici dell’aeroporto, in modo da raggiungere un consenso generale.

Oltre alle politiche, assume un ruolo importante anche il processo di pianificazione, che concerne la formalizzazione di un piano di interventi per il raggiungimento del livello stabilito di sicurezza e l’individuazione dei ruoli, delle responsabilità, delle risorse a disposizione, dei criteri di valutazione e delle modalità di verifica dell’efficace raggiungimento degli obiettivi. In termini di safety, quindi, più che un elenco di indicatori numerici prefissati, sono proprio le politiche della sicurezza, e quindi gli obiettivi e gli standard strategici, a fare da strumenti per la valutazione delle performance delle società aeroportuali. Gli obiettivi e gli standard devono essere conformi sia alle normative comunitarie che a quelle del Paese di riferimento; esse devono inoltre essere commisurate ai rischi specifici della società aeroportuale stessa, di conseguenza, vi saranno standard equivalenti tra i vari enti e standard diversi.

Un’efficace gestione dell’SMS richiede il coinvolgimento e l’esperienza di tutti gli operatori aeroportuali coinvolti: dovranno, dunque, essere definite modalità adeguate per conseguire la partecipazione dei soggetti interessati e il personale dovrà essere formato sulla politica della safety e sulle principali operazioni da mettere in atto per assicurare un determinato livello di sicurezza e prevenire eventi dannosi.

Fondamentali per la riuscita di un’efficiente implementazione dell’SMS sono la comunicazione e l’informazione, che permettono di coinvolgere tutto il personale e diffondere una cultura proattiva basata sulla safety.

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La circolazione delle informazioni può svilupparsi top-down e bottom-up e assicura in qualche modo la cooperazione tra i dipendenti e i soggetti interessati anche esterni al gestore.

E’ prevista, inoltre, la designazione di un safety manager allo scopo di implementare correttamente l’SMS, il quale si occupa dello sviluppo e della verifica dell’efficacia del sistema, della gestione del sistema di audit, del coordinamento dei soggetti coinvolti, della gestione del Safety Board e del reporting system.

Il reporting system permette di monitorare gli standard di sicurezza, attraverso la registrazione su una banca dati di eventi occorsi nelle operazioni aeroportuali che possano aver minato la sicurezza.

La Direttiva 2003/42/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 13 giugno 2003 stabilisce una lista di eventi, suddivisi in diverse categorie, da collocare nel reporting system: tra i più importanti, si hanno gli incidenti al decollo o all’atterraggio, la perdita di controllo del velivolo, l'incendio, l'esplosione, i fumi, gli eventi che danno luogo ad un’evacuazione di emergenza, gli eventi che hanno causato o avrebbero potuto causare lesioni gravi ai passeggeri e al personale di bordo, la pirateria aerea con allarme bomba e rischio di dirottamento, e simili.

Tra i dati che, invece, non sono tassativi, si ricomprendono le mancate collisioni, il rischio potenziale di collisione, l'uscita di pista, la deviazione dell’aeromobile rispetto all’ATC, l'incapacità di fornire servizi di informazione ed altri.

È proprio dall’elaborazione e dall’analisi dei dati che si perviene alle performance inerenti

la safety aeroportuale, e si ottiene un feedback sulle prestazioni del sistema. Gli indicatori maggiormente utilizzati riguardano la sicurezza nell’area airfield, in altre

porzioni dell’aeroporto, sulle piste e l’incolumità del personale in generale, in particolare si registrano80:

• Il numero di incidenti sulle piste su un totale di 1000 movimenti (comprendendo sia i decolli che gli atterraggi) nel corso dell’anno: esso dipende da alcuni fattori, che

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sono sotto il controllo del gestore, come la manutenzione delle piste, la rimozione di ghiaccio e neve, la segnaletica, l’illuminazione e i veicoli che possono interferire con i velivoli, e i fattori che sono fuori dal controllo del gestore, come le condizioni meteorologiche e gli errori degli operatori,

• Il numero di inconvenienti sulle piste su un totale di 1000 movimenti: esso può essere determinato dalla presenza erronea di un veicolo, una persona o un aereo nell’area designata per l’atterraggio e il decollo,

• Il numero di impatti con volatili su un totale di 1000 movimenti l’anno: questo indicatore dipende dal tipo di habitat naturale in cui è situato l’aeroporto, ciò che il gestore può fare è rendere l’ambiente ostile per tali specie, ovviamente nei limiti delle normative sulla fauna,

• Il numero di infortuni su un totale di 1000 passeggeri: possono occorrere a causa di condizioni scivolose dei pavimenti, segnaletica inadeguata e altro,

• Il numero di infortuni del personale su un totale di 1000 ore di lavoro: possono avvenire per la mancanza delle precauzioni di sicurezza, per l'inadeguata formazione del personale e per le condizioni lavorative precarie.

Questi indicatori sono quelli proposti da ACI nella guida per la misurazione delle performance aeroportuali, ma, come è facile intuire, esiste una varietà molto più ampia di indicatori, che viene scelta a discrezione di ogni ente, in conformità alla normativa comunitaria e del Paese di riferimento e in relazione alla strategia e alle principali hazard del caso.

Spesso la misurazione delle performance avviene, più che attraverso precisi indicatori quantitativi, a mezzo di obiettivi strategici e di standard che vengono fissati in proporzione alle esigenze e alle circostanze di ogni realtà aeroportuale: infatti, la vera funzione degli indicatori è proprio quella di stimolare determinati comportamenti in linea con le strategie e gli obiettivi di fondo.

Non è raro che i report non finanziari di alcuni aeroporti contengano solo informazioni generali riguardo la sicurezza, in quanto ogni ente ha il diritto di garantirne la riservatezza, data la delicatezza delle informazioni sulla sicurezza. Pertanto, esse dovrebbero essere

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messe a disposizione degli organismi preposti alla regolamentazione della sicurezza nell'aviazione civile o alle indagini su incidenti e inconvenienti, e dovrebbero essere adottate idonee misure per consentire la creazione di sistemi di segnalazione in forma riservata81.

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