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5. LA SAFETY E LA SECURITY AEROPORTUALE

5.2.1. Lo State Safety Programme in Italia

Lo State Safety Programme è l’insieme organico delle politiche, delle attività e degli obiettivi di sicurezza che viene stilato dall’ENAC in collaborazione con il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti e l’Agenzia Nazionale per la Sicurezza del Volo, ed è finalizzato al raggiungimento e al mantenimento di un accettabile livello di sicurezza (acceptable level of safety) attraverso il miglioramento delle attività istituzionali di regolazione, certificazione e sorveglianza.

Deve essere quindi deciso e condiviso dallo Stato un determinato livello di sicurezza, che deve essere poi utilizzato per la valutazione delle prestazioni dei singoli enti di gestione aeroportuale, come espressamente indicato dall’ICAO. Il programma rientra nell’ampia

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politica comunitaria prevista dal Regolamento CE n. 216/2008, che tra l’altro istituisce l’Agenzia Europea per la Sicurezza Aerea e obbliga gli Stati Membri dell’Unione Europea ad adottare regole comuni nel settore dell’aviazione civile, aventi come scopo il raggiungimento di elevati livelli di sicurezza e compatibilità ambientale.

Il programma statale è suddiviso in quattro parti “chiave”: policy e obiettivi della safety, gestione del rischio nella safety (per cui è prevista l’implementazione di un Safety Risk Management System), garanzia della safety e promozione della safety. Si vuole, quindi, garantire il monitoraggio di ogni Safety Management System, affidato all’ENAC.

Il livello accettabile di sicurezza è determinato tenendo in considerazione il livello di rischio misurato, l’analisi del rapporto tra costi e benefici associati alle azioni di miglioramento previste, e non ultima, la percezione da parte della comunità pubblica del livello di sicurezza del sistema dell’Aviazione Civile. Gli elementi che definiscono il livello accettabile di sicurezza sono i KPI, indicatori di prestazione della sicurezza, che misurano nel breve periodo le prestazioni in termini soprattutto numerici. I principali Safety Performance Indicators individuati sono:

• la misura della maturità dell’implementazione dell’SMS nelle organizzazioni dell’aviazione civile italiana,

• il livello di promozione della cultura della sicurezza nelle organizzazioni dell’aviazione civile italiana,

• il rateo degli incidenti nell’aviazione commerciale, • il rateo degli inconvenienti nell’aviazione commerciale, • il rateo degli incidenti nell’aviazione generale,

• il rateo degli incidenti /inconvenienti dovuti all’ala rotante.

Oltre agli indicatori di breve periodo, vi sono anche i target di prestazione di sicurezza, ovvero strategie di lungo termine espresse sotto forma di obiettivi di sicurezza di un’organizzazione aeronautica, generalmente in termini numerici, che sono diversi per ogni ente di gestione aeroportuale, e infine i requisiti di sicurezza, cioè strumenti e mezzi che consentono di misurare gli indicatori e di raggiungere i target di prestazione della sicurezza

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(si tratta di procedure operative, tecnologie e programmi)77. La valutazione delle performance in termini di sicurezza delle società di gestione aeroportuale, ma in generale di ogni organizzazione aeronautica, avviene in base a tali parametri che verranno approfonditi nel prosieguo della trattazione.

L’implementazione dello SSP avviene, inizialmente, tramite una gap analysis, che mira a individuare quelle aree che hanno bisogno di una nuova legislazione per la messa a punto dello SSP; viene poi sviluppato un programma di formazione per il personale dell’aviazione civile, e nella terza fase si ha lo sviluppo di circolari e linee guida concernenti gli SMS per le organizzazioni che operano nel settore aeronautico.

Tali organizzazioni possono essere appunto gestori aeroportuali, che hanno un traffico superiore ai 5.000 movimenti commerciali l’anno, providers di servizi, operatori aerei e imprese di manutenzione.

Oltre al Safety Management System, l’altra parte dello SSP è rappresentata dal Safety Risk Management, ovvero la gestione del rischio in merito alla sicurezza: lo scopo è quello di identificare gli hazard e le azioni per mitigare i rischi associati. Al livello più alto sono considerati i rischi relativi al trasporto aereo di passeggeri con velivoli large, identificati attraverso l’analisi a livello mondiale degli incidenti fatali; al secondo livello sono analizzati i rischi di livello elevato relativi a eventi nazionali (incidenti e inconvenienti gravi o significativi); ai livelli successivi vengono identificati gli eventi minori o “precursori”, attraverso l’analisi dei dati sugli eventi in cui si è evidenziata una situazione di prossimità dell’evento pericoloso superiore a quella normale (ad esempio, significative riduzioni di separazione, e infrazioni dello spazio aereo controllato sono considerati precursori di mid- air collision). Altro pilatro dell’SMS è rappresentato dalla Safety Assurance, con cui lo Stato si assicura che gli Standard e le pratiche raccomandate concernenti la safety vengano affettivamente implementate.

77Programma Nazionale Italiano delle Sicurezza Aeronautica- Elaborato dall’ENAC d’intesa con il Ministero

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Per raggiungere tale scopo, gli ambiti di responsabilità sono: le licenze del personale operativo, la certificazione dei velivoli, degli operatori e degli aeroporti, il controllo e la

supervisione del personale con licenza e l’attività investigativa su incidenti e inconvenienti. Per ultimo, la normativa ICAO ed europea78 prevede che lo Stato appronti un efficiente

sistema di reporting, perciò è stato istituito un sistema di segnalazione obbligatoria degli eventi qualificabili come incidenti gravi, affidato all'ENAC, ed uno di segnalazione volontaria di eventi non ricompresi tra quelli oggetto della segnalazione obbligatoria, ma che rappresentino o possano rappresentare un rischio per la sicurezza della navigazione aerea, affidato all'ANSV. L'istituzione di tali sistemi ha come unico obiettivo la prevenzione degli incidenti e degli inconvenienti aeronautici, e non mira ad individuare colpe o responsabilità, all'insegna di una no penalty policy, vera chiave di volta di un approccio innovativo ai temi della sicurezza.