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Il 53° Salone internazionale cleirantomobile: speranza e ripresa

Alberto Vigna

L'automobile strumento di lavoro e mezzo di svago, quindi bene di investimento e di consumo al tempo stesso, risponde alle crescenti necessità individuali e collettive e al desiderio, tipico del nostro tempo, che ha l'uomo di muoversi. Ogni anno in conseguenza di ciò, le giornate del Salone dell'Automobile a Torino sono un'avvenimento di rilevante importanza nazionale e internazionale per diverse ragioni di carattere economico, tecnico e sociale. Cosi è stato anche per la cinquantatreesima edizione che ha richiamato dal 3 di novembre 1971 per 10 giorni l'attenzione del pubblico su Torino

che per antica e risaputa definizione viene detta capitale dell'automobile.

La motorizzazione nel mondo procede ad un ritmo che sfiora i 30 milioni di nuove unità all'anno, anche se siamo ancora lontani da una saturazione. Oggi nel globo vi sono in circola-zione 250.000.000 di autoveicoli, ma l'85% è concentrato in pochi paesi dell'Europa e del Nord America. Qui poi, per l'uso che se ne fa, si impone periodicamente il rinnovo delle mac-chine. In altre parti del mondo la motoriz-zazione muove i primi passi. Nell'Est Europeo si va dai 14 abitanti per automobile della

L ' A l f a Sud, l ' a t t e s o m o d e l l o sul quale si è p o l a r i z z a t a l ' a t t e n z i o n e dei v i s i t a t o r i italiani e s t r a n i e r i .

Germania Orientale ai 18 della Cecoslovacchia, ai 41 della Polonia, ai 183 della Unione Sovietica e ai 459 della Romania. Alcuni di questi popoli, soltanto recentemente hanno tolto all'automo-bile l'etichetta di genere di lusso per collocarla al giusto posto nel progresso economico e sociale.

Il Salone è stato inaugurato dal Presidente del Consiglio on. Colombo che ha affermato l'iniziativa la testimonianza di operosità e di vivacità e anche la prova della spinta vitale tipica dell'industria automobilistica. « Sento che

è mio dovere — ha anche detto l'on. Colombo —

sottolineare proprio qui a Torino, in una città alla quale tanto si deve per lo sviluppo economico del Paese, che se si vuol uscire dalla difficile situazione nella quale ci troviamo dobbiamo chiederci quale possa essere il contributo che ciascuno di. noi può dare. È necessario che tutti operino concretamente nella certezza che l'esempio, anche nel mondo della produzione, vale molto più di qualsiasi intervento esterno, di qualsiasi legislatura speciale ».

Proseguendo, l'on. Colombo ha ancora af-fermato che « oggi la domanda di automobili

di produzione italiana non trova ancora riscontro nell'offerta e ciò per le perdite produttive che si sono avute nell'autunno 1969 e nei mesi seguenti a seguito dette vertenze sindacali per i contratti nazionali di lavoro, per l'articolazione aziendale di quei contratti e infine per i conflitti interni alle due maggiori case costruttrici dovuti alla azione di ristretti gruppi di operai. Un'azione tanto più dannosa perché non solo ha colpito alcuni centri vitali del ciclo produttivo, ma ha creato talvolta un clima di intimidazione all'in-terno delle aziende che si è ripercosso sull'inall'in-terno mondo della produzione, mettendo seriamente in pericolo le possibilità di una operosa e fruttuosa collaborazione tra le diverse componenti del pro-cesso produttivo ».

Detto ciò il Presidente del Consiglio ha affermato che ritiene si siano ricreate le condi-zioni per un dialogo costruttivo tra lavoratori ed imprenditori, e che è necessario addivenire a delle riforme con la buona volontà di tutti, ed è sicuro che, dalla parte dei datori di lavoro, si avrà una completa collaborazione. Egli ha concluso con l'augurio che « questo Salone possa

esistono le condizioni aldilà delle difficoltà che pure vi sono: che esso possa rappresentare il richiamo ad un impegno rinnovato ad operare ».

Il dottor Biscaretti, presidente dell'ANFlAA ha pronunciato un discorso formulando il bilan-cio dell'anno. Il consuntivo 1971 viene ad essere leggermente inferiore a quello dell'anno prima; tuttavia nell'industria dell'auto non c'è sfiducia dato che si spera in un rilancio economico e in un sereno e comprensivo colloquio con le forze del lavoro. Gli stanziamenti per i nuovi impianti proseguono e saranno ammodernate le attrezzature esistenti. Nel quadriennio 71-74 sono previsti nel settore automobilistico nuovi investimenti jjer 1350 miliardi di cui 550 nel meridione. « Fino ad oggi » — ha detto il dottor Biscaretti — gli insediamenti tradizionali della

industria dell'auto corrispondevano a Torino a Milano e a Brescia. D'ora in avanti saranno anche a Pomigliano D'Arco, Cassino, Termoli, Termini Irnerese, e in altre località ».

In effetti il 53° Salone Internazionale del-l'Automobile è stato particolarmente impor-tante e non solo per i riflessi sul momento economico (difficile anche per molti altri Paesi)

ma per le novità esposte che hanno consentito di fare il punto su uno dei settori più vitali dell'economia. Con i suoi 540 espositori di 15 nazioni, con 64 marche di vetture, 11 case che hanno presentato veicoli speciali e per fuori-strada, 12 marche di roulottes, 15 di pneumatici, 40 di attrezzature per autoofficine, 383 di parti staccate ed accessori e con l'interessante Salone che ha raccolto 11 carrozzieri, la grande ras-segna è stata tale da appassionare un pubblico vastissimo che, essenzialmente nei giovani, è sempre più competente ed esigente.

E stato detto che si è trattato del Salone dell'Alfa Sud e del « Poker » delle 128 Fiat, insomma di un gruppo di auto prestigiose pur trattandosi di modelli medi ed accessibili a categorie sempre più vaste. La maggiore attesa era per l'Alfa Sud che ha presentato aspetti di grande richiamo. È un'auto rivoluzionaria, si stacca dai modelli consueti della casa data l'adozione della trazione anteriore, il motore a cilindri contrapposti scelto per le sue dimensioni limitate anche in altezza, che permette una macchina assai compatta e di adottare una carrozzeria con ottima penetrazione. La

La AH Cars di Bologna ha p r e s e n t a t o la D u n e Buggy ( l o scarafaggio delle d u n e ) su t e l a i o della V o l k s w a g e n .

drata è di 1186 cc; il modello si pone alla portata di una clientela di massa ed ha accorgi-menti per la sicurezza ed il comfort fino ad ora riservati a vetture di gran prezzo. L'Alfa Sud ha il volante regolabile in inclinazione ed in altezza, i sedili anteriori registrabili oltreché longitudinalmente anche in senso verticale, impianto frenante che è doppio nel vero senso della parola dato che i freni anteriori agiscono quale sia il circuito in avaria. Inoltre, il pistone del volante in casi di impatto rientra. Già prevista la possibilità di applicare alle 4 tradi-zionali una quinta marcia ed altri accorgimenti di sviluppo; la vettura è offerta con alternativa della carrozzeria a 2 od a 4 porte. Sin dalla prima presentazione il pubblico si è dimostrato molto interessato al nuovo modello ed ha espresso favorevoli giudizi.

Il Poker delle vetture Fiat sportive sul modello 128 ha avuto una larga risonanza sui mercati interni ed internazionali. Si tratta dei Coupé 12S sport; sia che abbiano cilindrata 1100 oppure 1300 rivelano lo sforzo fatto dalla nostra maggiore casa produttrice per realiz-zare vetture rapide, sicure con prezzi accessibili

ad una larga fascia di pubblico. Cosi quelle in versione normale come quelle di lusso sono veloci e dotate di freni, che ne garantiscono la sicurezza con una efficacia impeccabile anche in discesa. Hanno prontezza di scatto e superano rispettivamente i 150 e 160 km orari. Sono 4 versioni che da sole sarebbero bastate a

giusti-ficare il grande interesse per la 53a edizione

del Salone Torinese. Inutile aggiungere che la Fiat ha proposto all'attenzione del pubblico tutta la gamma della sua produzione sempre più ricca e selezionata con in testa la 130, l'ammiraglia che è in grado di competere con le migliori macchine di qLLesto tipo.

Tra le novità assolute, la Lancia 200 PIF che se pur non ha subito sostanziali modifiche estetiche, monta ora un nuovissimo motore ad iniezione elettronica Bosch. Questo coupé si distingue da quello normale anche per alcuni dettagli che ne hanno migliorato l'aspetto e la funzionalità; il cambio è a 5 marce e la car-rozzeria Pininfarina.

La visita al Salone, affollatissimo in ognuna delle giornate di apertura aveva inizio con il set-tore ove esponevano importanti case straniere

come la Aston Martin, la Bentley, la Roll Royce, Austin, Jaguar e Daimler, M.G., Morris, Rover, Triumph e due marche giapponesi la Mazda e la Datsun, la prima con un motore birotore e la seconda che si presentava per la prima volta in Italia. Ha anche molto richiamato l'attenzione, il padiglione Abarth con una «formula Italia» appositamente studiata per addestrare i giovani.

Nel vastissimo salone centrale, intitolato al nome di Giovanni Agnelli il fondatore della Fiat, era il nucleo centrale della grande Mostra; si presentava in uno scintillio di luci e di cro-mature, in un variare di colori lucidi e sfavil-lanti dalle vernici per le quali si ricercano sempre nuove sfumature talvolta anche troppo sofisticate. La Simca non ha presentato novità di rilievo; le Mercedes modelli a 3 litri di alta competitività; la Skoda cecoslovacca 5 solidi modelli e la Citroen l'intera gamma della sua produzione compresa la recente GS. La Maserati ha proposto al pubblico la famosa Bora e la Volkswagen, con la Porche e l'Audi, tipi rinno-vati nei cambi e nelle sospensioni; la Peugeot hanno riproposto una nuova versione 504 familiare e la Ford modelli delle sportive Capri.

Il centro del Salone era riservato all'Italia con la Fiat che aveva a fianco la Lancia, l'Autobianchi, la Ferrari, la Innocenti che non ha allineato nuovi tipi ma che era presente con la intera serie delle Mini.

Sempre molto ammirate le realizzazioni dei carrozzieri che hanno fama in tutto il mondo e che portano alto il nome di Torino. Notato il prototipo di Giugaro, designer dell'Alfa Sud, che per questa nuova vettura ha ideato una car-rozzeria quasi fantascentifica che è stata bat-tezzata « caimano » o anche « chiodo da roc-ciatore » per la sua forma penetrante e slanciata. Tra i carrozzieri Pininfarina ha esposto una Ferrari e una berlinetta, Bertone un coupé; notate anche molte belle macchine da Rallye realizzate in collaborazione con la squadra corse della Lancia. Ma per i carrozzieri il discorso sarebbe lungo e ci si deve limitare a ricordare che ancora una volta hanno presentato modelli Azeramente eccezionali.

In linea generale si può dire che il Salone ha ai'uto per filo conduttore la ricerca di una sempre maggior sicurezza per chi fa uso della vettura e di miglioramenti per quanto riguarda la minor immissione di gas di scarico che avvelenano l'aria. I problemi relativi alla pro-duzione sono stati tenuti presente e v'è da credere che si arriverà all'adozione di soluzioni molto vantaggiose per l'eliminazione dell'av-velenamento dell'ambiente naturale. Sono

obiet-tivi importanti, di alto valore sociale, che però si dovranno pagare ad un prezzo abbastanza elevato. Infatti l'adozione di nuovi congegni per la sicurezza e la purificazione degli scarichi farà ulteriormente salire il prezzo delle Azetture nei prossimi anni. Comunque la strada iniziata è quella giusta e non vi può essere una inversione di marcia.

In chiusura della manifestazione il presidente della Fiat avv. Giovanni Agnelli ha concesso un'intervista alla rubrica radiofonica, « Spe-ciale G.R. ». Dopo aver sottolineato le numerose novità presentate l'avvocato Agnelli ha cosi commentato il successo del Salone: « Quando

si pensa alla recessione in generale e a certi tipi di consumi che possono essere diminuiti, bisogna ammettere che l'automobile è una eccezione. In-fatti quest'anno le richieste automobilistiche, sia in Italia sia in Europa e nel mondo sono aumen-tate, come pure è cresciuto l'interesse degli stra-nieri per le vetture italiane ».

Giovanni Agnelli ha affermato anche che vi sono speranze di ripresa dopo la grave crisi economica alla quale aveva fatto cenno il Presidente del Consiglio Colombo quando aveva detto che « se non si produce nuovo reddito non

10 si può retribuire ». Il presidente della Fiat ha proseguito: « Il secondo semestre '71 ha

certa-mente incominciato a dimostrare un miglior utilizzo per gli impianti esistenti ed anche una minore perdita di ore per tensioni sociali o per scioperi o per altri motivi di contestazione. Tutto ciò fa prevedere l'inizio di una lieve ripresa ».

Dopo aver parlato delle conseguenze del-l'ingresso della Gran Bretagna nella Comunità europea, della concorrenza tra Europa e Stati Uniti ed anche di quella dei giapponesi, l'av-vocato Agnelli ha ricordato gli investimenti Fiat nel Sud sottolineando il fatto che negli ultimi tre anni sono stati molto superiori in percentuale. agli investimenti al Nord e che l'aumento di capacità produttiva viene collocato tutto nel Mezzogiorno.

Ancora una volta, come già negli scorsi anni, è possibile concludere il discorso sul Salone con parole improntate a grande ottimismo sullo sviluppo dell'industria automobilistica. A Torino di anno in anno convengono le forze principali di questo settore di lavoro che caratterizza il nostro tempo. L'automobilismo ha una sempre maggiore incidenza sull'economia in generale e 11 suo progresso si associa e si abbina a quello della economia nazionale. Il binomio automobile-uomo procede senza sosta su una strada che porta molto lontano: per esempio lo scorso anno ha portato l'automobile fin sulla luna.