Nell'ambito dell'accesso bibliografico vige tradizionalmente una separazione tra indicizzazione per autore e per soggetto. A essere separati sono o sono stati i relativi oggetti, cataloghi e archivi di autorità, oltre che strumenti, figure e gruppi professionali. L'indicizzazione per soggetto riguarda tradizionalmente la rappresentazione indicale del soggetto e delle entità che fungono da soggetti, con i relativi attributi e le relative relazioni; l'indicizzazione per autore, tendenzialmente, tutto il resto: attributi e relazioni dei Testi — tranne il soggetto —, delle Risorse, di Persone ed Enti, etc; vi sono poi alcuni elementi di cui a seconda dei casi si occupa l'indicizzazione per autore, quella per
soggetto, o entrambe: forma testuale, destinatari, lingua, sommari, per citarne solo alcuni. Alla differenza di oggetti è stata a volte collegata una differenza della natura fondamentale delle due attività: l'indicizzazione per autore sarebbe un'indicizzazione semiotica, rivolta agli elementi segnici delle risorse documentarie; l'indicizzazione per soggetto sarebbe un'indicizzazione semantica, rivolta ai significati. Nell'ambiente cartaceo all'indicizzazione per soggetto e per autore hanno corrisposto cataloghi differenti: catalogo per soggetto, nel primo caso; catalogo per autore, nel secondo. Quest'ultima differenza, come abbiamo detto più sopra (vedi 2.18.3), è oggi superata: con l'ambiente elettronico la separazione fisica tra catalogo per autore e catalogo per soggetto viene meno. Nell'ambiente odierno rimangono tuttavia spesso separati i relativi archivi di autorità: la separazione tra
differenti tipi di registrazioni di autorità, a cui corrispondono differenti archivi di autorità, è quella che esiste attualmente in molti sistemi di accesso bibliografico. È, tra l'altro, anche la condizione che caratterizza l'authority system (il complesso degli archivi di autorità) della Library of Congress, scisso, secondo la denominazione non ufficiale di “Division of the world”, in archivio dei “nomi” (in cui rientrano però anche i titoli) e archivio dei “soggetti”.138
Ma quanto è fondata questa separazione tra indicizzazione per autore e per soggetto? È adesso giunto il momento di approfondire la questione dei rapporti tra le diverse branche della catalogazione, per appurare se e in quale grado la loro separazione sia fondata, e quali ne siano le conseguenze.
Per quanto riguarda la supposta differenza tra la natura semiotica dell'indicizzazione per autore e la natura semantica dell'indicizzazione per soggetto, essa è infondata perché, come abbiamo detto nella discussione degli attributi nominali, l'indicizzazione nella sua totalità e i presupposti concettuali che ne sono alla base sono di natura semantica, in quanto presuppongono una selezione di natura semantica di elementi del linguaggio naturale da rappresentare.
138 LIBRARY OF CONGRESS. CATALOGING POLICY AND SUPPORT OFFICE, Subject Headings
La separazione tra gli archivi di autorità per soggetto e per autore continua ad avere senso nell'ambiente elettronico? E il criterio che ne costituisce la base, la separazione di “nomi” e “soggetti” tipico della Library of Congress, è un criterio sensato? La risposta a entrambe le domande è negativa. Il criterio di creazione del tipo di registrazione di autorità sulla base di una condizione bibliografica (il soggetto) suscettibile di cambiare in modo contingente è profondamente problematico e ha storicamente comportato una forte incoerenza nell'authority system della Library of Congress: in passato, identici tipi di entità (edifici, luoghi, etc.) venivano registrati come “nomi” o “soggetti” sulla base dell'utilizzo bibliografico che ne doveva essere fatto in modo contingente, ovvero sulla base del tipo di attributo o relazione (responsabilità, soggetto, etc.) che l'entità di volta in volta svolgeva in rapporto con un'altra entità, e non sulla base della natura dell'entità in sé stessa. Il problema non è solo terminologico. Le entità registrate come “nomi”
(Persone, Opere, etc.), infatti, possono anch'esse essere soggetti di altre entità. Viceversa, non è nemmeno possibile ammettere che i Concetti — per parlare solo delle entità tradizionalmente caratteristiche dell'indicizzazione per soggetto —, registrati come
“soggetti”, si limitino a fungere esclusivamente da attributi di soggetto; abbiamo infatti già visto come essi possano intrattenere relazioni semantiche paradigmatiche con le altre entità. La differenza tra “nomi” e “soggetti”, e quella correlata tra differenti tipi di registrazioni di autorità, va allora abbandonata.
Il passo decisivo in direzione di un superamento di una rigida separazione tra
indicizzazione per autore e per soggetto è stato compiuto da FRBR: il modello dell'IFLA ha riportato la differenza tra indicizzazione per soggetto e per autore a una differenza tra tipi differenti di relazioni — e attributi, nel nostro approccio —, entro un quadro di entità e funzioni fondamentalmente unitario. Si tratta di un punto ben evidenziato da Pino Buizza, il quale ha però anche notato come FRBR abbozzasse soltanto questa unificazione della catalogazione per autore e per soggetto, senza svilupparla.139 I modelli successivi dell'IFLA, FRAD e FRSAD, hanno invece ridimensionato la portata rivoluzionaria di FRBR, accettando, fin dal loro titolo, la separazione tradizionale tra indicizzazione per autore e per soggetto e relative registrazioni di autorità. FRSAD, il modello che sviluppato l'analisi delle registrazioni di autorità “per soggetto”, ha poi posto per la sua analisi il soggetto come (super-)entità, non più come relazione come avveniva in FRBR, ritornando con ciò anche a una visione ingenua del soggetto come qualcosa di esistente in sé.
Lasceremo da parte FRAD e FRSAD, e ripartiremo da FRBR per ripensare i rapporti tra 139PINO BUIZZA, Indicizzazione per soggetto e FRBR, cit., La tradizione ha separato catalogazione descrittiva e indicizzazione per soggetto, perché ciascuna maturasse i propri principi e affinasse le proprie tecniche. Nel
Rapporto FRBR, con i limiti anzidetti, autori e soggetti sono portati a incontrarsi intorno alle opere e alle espressioni. In virtù delle relazioni fra soggetto e opera e delle relazioni fra le entità dei gruppi uno e due di FRBR, tipiche della ricerca semiotica, si ricompone l'unità del record e del catalogo, la complessa globalità della rete di relazioni, resa interamente percorribile secondo mappe e percorsi opzionali selezionabili. Per esempio, un'entità persona o ente può relazionarsi distintamente a un'opera come autore o creatore, come concetto componente del soggetto, come responsabile della realizzazione di un'espressione, come tipografo o editore di una manifestazione, come proprietario o restauratore di un item, e senza ingenerare confusione svolgere ciascuna di queste funzioni rispetto a diverse opere, espressioni, manifestazioni, item, perché tutte le entità sono collegabili, ma i tipi di relazioni sono distinti. Una migliore interazione dei cataloghi, che in FRBR non è tema svolto, può essere immaginata come stimolo e direzione del lavoro futuro [...] L'assetto stesso dei cataloghi elettronici attuali, con la possibilità di ricerche su tutto il record (key anywhere) e di ricerche combinate su diversi elementi, scardina l'abitudine all'uso di cataloghi separati e pone con forza il problema di ripensare l'offerta variegata di accessi”.
indicizzazione per autore e per soggetto, concependo la differenza tra indicizzazione per autore e per soggetto come differenza tra attributi e relazioni differenti, all'interno di una visione sostanzialmente unitaria (entità e funzioni) dell'accesso bibliografico. Tale
unitarietà è strettamente correlata, nell'ambito del nostro approccio concettuale, alla comune natura semantica dell'indicizzazione per autore e per soggetto. Ogni entità
appartiene a o comprende idealmente altre entità, ovvero intrattiene relazioni gerarchiche con altre entità, più una serie di ulteriori relazioni semantiche paradigmatiche; ciò rende possibile la concezione di un'unica rete sindetica: una semantica bibliografica unitaria dell'indicizzazione per autore e per soggetto che, assieme al lessico comune costituito dalle entità, potrebbe persino costituire la base per uno strumento unificato di indicizzazione per autore e per soggetto — svilupperemo questa idea nel prossimo capitolo (vedi 3.3.4.6, 3.3.6.2 e ss., 3.3.6.4.2.2.7).
Al carattere unitario delle relazioni semantiche paradigmatiche delle entità è connesso un altro elemento fondamentale della nostra visione unitaria dell'indicizzazione: la nostra concezione del soggetto, e in particolare della circalità intensionale, poggia sull'idea che il significato implicito di un testo si determini non solo a partire dagli argomenti di cui il testo parla, ma anche dai significati implicati dagli altri elementi testuali tipici