PARTE II. CASI DI STUDIO: TRE SISTEMI PARZIAL
4.3 Le “sfumature” dei codici binari
Per impostare una critica incentrata sulle relazioni fra sistema e ambiente, occorre partire dal concetto cardine di confine.
Luhmann sembra forzare l‟aderenza del sistema sociale al sistema vivente, importando concetti e meccanismi di funzionamento in maniera quasi integrale dalle scienze biologiche e dalla cibernetica. Ma il sistema sociale potrebbe avere caratteristiche ulteriori, che forse richiedono un aggiustamento o un‟integrazione. Soprattutto l‟attenzione potrebbe basarsi sul rapporto tra il sistema e un particolare sottosistema dell‟ambiente, quello psichico, nonché sull‟efficacia descrittiva dei codici binari che costituiscono la “matita” che traccia il confine tra il sistema e l‟ambiente, e fra i diversi sistemi parziali.
In termini sistemici, si può affermare che il sistema psichico (osservante) opera distinzioni, indica il lato della distinzione, adottando una propria discrezionalità nel determinare l‟ottimale combinazione tra la “legalità” e l‟ “illegalità”, ad esempio in un atto di legittima difesa, oppure tra il “valore artistico” (o il “livello di originalità”) o meno di un quadro. Lo stesso sistema psichico decide di mettere in rete il video del lampadario che oscilla durante il terremoto, perché considera “informativo” il contenuto del
168
messaggio, assegnando discrezionalmente un ipotetico punteggio su una scala di valore informativo che va dallo zero (non informativo, il web è pieno di lampadari che oscillano nel medesimo istante) al 100% (nessun altro aveva caricato video simili).
Si delinea dunque un confine funzionale che non è identificato da un interruttore on/off, ma piuttosto da punti di equilibrio tra situazioni estreme in relazione di trade off. Tale relazione è matematicamente argomentabile con una proporzionalità inversa del tipo y=k/x, dove gli asintoti rappresentano i limiti per x e y che rispettivamente tendono a zero. Ovvero, se con x indichiamo il contenuto di legalità di una operazione e con y il contenuto di illegalità, quando x tende a zero (per dirla in termini matematici) o al nulla ( per dirlo in termini filosofici), il valore dell‟illegalità di quell‟operazione tende all‟infinito, ovvero all‟assolutezza. Quindi nella rappresentazione grafica dell‟iperbole equilatera in cui gli asintoti coincidono con gli assi cartesiani, espressa dall‟equazione y=k/x, il punto in questione nella gamma di attribuzione di un valore del codice comunicativo, si avvicinerebbe indefinitamente all‟asse delle y, ovvero all‟illegalità assoluta, senza mai raggiungerla a pieno con un rigore da codice binario (anche l‟assassinio premeditato di un bambino potrebbe avere una sua “legalità” contingente).
Se con x indichiamo ad esempio il valore informativo di un‟operazione e con y il suo opposto, per y che tende a zero, il valore di x tende all‟infinito, ossia si avvicina a un assoluto contenuto di novità nell‟operazione, che però difficilmente sarebbe assoluta, potrebbero esserci testimoni diretti informati o addirittura notizie che ne contenevano una previsione, tanto per fare un esempio.
Nel sistema dell‟arte, si potrebbe ripetere l‟esempio dell‟arte contemporanea con un contenuto contestativo. Fountain e Bicycle Wheel di Duchamp (Figg.13,14) sono indubbiamente opere di un grande artista, ma potrebbero essere considerati oggetti di uso comune nella logica del ready-
169
made. Anche l‟istallazione di Christo a Milano (Fig.15) potrebbe essere scambiata da un profano in un lavoro di manutenzione. Dunque nell‟iperbole che rappresenta graficamente il trade off tra i due estremi della dicotomia, si potrebbe ipotizzare la possibilità di posizionare le opere in un punto molto vicino all‟asse delle ascisse, se il contenuto innovativo (o di bellezza, o di aderenza ai canoni stilistici) fosse rappresentato dalla variabile y.
Con lo strumento di trade off in sostituzione del codice binario si riesce in sintesi a intercettare tutte quelle situazioni intermedie che si collocano fra i due estremi della dicotomia, nonché a includere nel concetto la possibilità di un cambiamento nel codice comunicativo stesso.
Il confine comunicativo diventa allora meno netto, passibile di sfumature intermedie. Se ci sono cioè combinazioni lungo il trade off dei termini antinomici, il confine è fatto dalle combinazioni ottimali, ovvero dai punti di equilibrio. Se ci si allontana dall‟equilibrio si creano tensioni al confine (ad esempio spinte verso l‟inclusione o l‟esclusione di certe operazioni dal sistema giuridico): il confine si può rompere (apertura del sistema, ad esempio l‟espansione della religione che “invade” il sistema politico; la corruzione dell‟economia che condiziona il sistema giuridico) e questo determina la conseguente distruzione del sistema stesso, la cui autopoiesi non è più garantita.
In tal modo il confine tracciato dalla chiusura operativa degli observing systems (nel duplice senso attribuito a questa espressione da von Foerster) non appare più rigidamente fissato da un‟alternativa netta on/off, o 1/0, come nel linguaggio della programmazione.
Il confine appare piuttosto elastico e a volte sfumato, basato su un insieme di punti di equilibrio, il cui allontanamento comporta tensioni e spinte dinamiche verso la ristabilizzazione di un punto di equilibrio nuovo. Se consideriamo a titolo esemplificativo il sistema giuridico, l‟attribuzione
170
di valore giuridico a un certo diritto ad esempio legato alle nuove ICT da parte della società (ambiente sistemico) potrebbe produrre tensioni che spingono verso l‟istituzionalizzazione del diritto stesso, ovvero della formalizzazione nell‟aspetto normativo dell‟esigenza manifestata dal punto di vista cognitivo. L‟ottimo lungo l‟iperbole si sposterebbe di conseguenza verso l‟asse delle ascisse (se con x indichiamo la lawfulness). Il confine operativo dunque si dilata (o si restringe) non tanto in base a un‟esclusione/inclusione rigida rappresentata da un‟alternativa, quanto in base a un‟ottimizzazione delle combinazioni possibili fra le alternative stesse.
Il sistema che osserva distingue, indica un lato della forma, ma tra il marked space bianco e l‟ unmarked space nero esiste una zona di grigi che possono essere inclusi discrezionalmente da una parte o dall‟altra. Il sistema osservante rientra nel sistema osservato come in un gioco di specchi: una sorta di re-entry di second‟ordine.
171
Fig.14 Bicycle Wheel, di Marcel Duchamp, 1963
172