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Sinergie-reti-network

Nel documento Terre Medicee: proposte per il Futuro. (pagine 39-48)

Analizzando le attività poste in essere da Terre Medicee emerge un aspetto molto importante: la Fondazione è riuscita a collaborare e a creare sinergie con altri Enti, Comuni, Fondazioni e Territori.

Come noto, la collaborazione tra Enti culturali risulta di fondamentale importanza; questo vale soprattutto per le fondazioni più giovani, dove creare collaborazioni e network, ovvero “fare sistema”, diviene di importante valore strategico87. Si tratta di creare “una rete atipica, che non si fonda su criteri di omogeneità tra i partecipanti, ma fa leva sulla pluralità e la varietà di voci come ricchezza e opportunità di confronto”88

. Tra le finalità la condivisione di informazioni, aggiornamento del personale tecnico e scientifico, iniziative rivolte ai giovani, ricerca scientifica, educazione89. E’ quindi importante il confronto con altre realtà, il creare alleanze/sinergie e il costruire progetti insieme.

Nel caso specifico di Terre Medicee si evince già dal suo Statuto, precisamente nell’Articolo cinque al punto terzo, che per raggiungere i propri scopi, la Fondazione può partecipare ad Associazioni, Fondazioni, Enti ed Istituzioni, pubbliche e private, la cui attività sia rivolta a perseguire scopi analoghi90.

87 P. Sacco, Il Giornale delle Fondazioni (cit. nota 43), p.36. 88

P. Sacco, Il Giornale delle Fondazioni (cit. nota 43), p.36. 89

P. Sacco, Il Giornale delle Fondazioni (cit. nota 43), p.36. 90

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La Fondazione è perciò consapevole dell’importanza di creare sinergie. Infatti, come abbiamo visto anche all’interno del documento

Deliberazione del Consiglio comunale, l’Amministrazione Comunale di

Seravezza sottolinea più volte l’importanza di costruire una struttura capace di attrarre fondi e creare alleanze: creare cioè politiche di partnership con altri Territori ed Enti, “facendo sì che interessi diversi non siano in conflitto ma esaltino gli obiettivi comuni per far così crescere la nostra realtà, in qualità e in quantità di iniziative e di immagine”91

.

L’Amministrazione ha anche cercato di capire se ci fosse realmente la possibilità di creare alleanze con altre realtà, anche per far percepire ai terzi che l’intenzione non era quella di creare un soggetto relegabile ad un solo Comune, ma un soggetto “interessante e strategico, per esempio, per la Provincia di Massa Carrara e più in generale per la Toscana oltre che per il nostro comprensorio Provinciale”92

.

L’Amministrazione Comunale di Seravezza ha cercato, perciò, di indicare i limiti e rischi di un progetto di carattere prettamente comunale e i punti di forza nel caso di implementazione di alleanze e sinergie con altri Comuni, Enti e Territori.

D’altra parte l’Amministrazione Comunale è consapevole del fatto che la realtà di Seravezza (e di Terre Medicee) è una realtà molto piccola e che, a causa di risorse economiche e competenze in alcuni ambiti (promozione, marketing ecc..) scarse, da sola non riesca a raggiungere gli obiettivi prefissati. Collaborare con altri soggetti, invece, permetterebbe sicuramente alla Fondazione di dar vita ad eventi di maggior richiamo e di riuscire a promuovere il territorio di Seravezza favorendone, ad esempio, lo sviluppo turistico.

Di seguito i limiti e i punti di forza indicati dall’Amministrazione Comunale93:

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Cfr. Deliberazione del Consiglio Comunale, Archivio Fondazione Terre Medicee, p. 8. 92

Cfr. Deliberazione del Consiglio Comunale, Archivio Fondazione Terre Medicee, p. 9. 93

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Limiti e rischi:

Risorse disponibili per una gestione e una produzione di eventi nazionali scarse.

Operare in un “hortus conclusus” su temi della scultura, delle mostre, della promozione, che devono invece avere orizzonti da “latifondo” (Parco culturale del marmo e della scultura contemporanea, ecc..).

Seravezza è caratterizzata da un’inadeguatezza oggettiva nel settore della promozione turistica e del marketing territoriale, perché, nonostante la cittadina sia un luogo molto importante, non esaurisce la filiera del settore lapideo e meno che mai quello turistico.

Rischio di essere incapaci di svolgere la mission, indicata dallo statuto, a causa della limitatezza strutturale-funzionale e di carenza di Fondi del Comune.

Punti di forza:

Possibilità di creare un sistema Cultura Versilia, in grado di specializzare e di fare interagire tutte le strutture esistenti; in questa politica il Polo Mediceo è indispensabile.

Particolarità delle strutture recuperate e il ruolo di funzioni che possono avere nell’asse mare-monte, decisive per il turismo e la promozione di un territorio ancora “povero” di strutture ricettive, con la possibilità di far nascere e crescere un’imprenditoria autoctona, diversa dalla tradizionale imprenditoria turistica della costa, ma proprio per questo inseribile, perché arricchisce il progetto “Sistema dei Turismi” della Versilia.

Sviluppare un’azione di grandi esposizioni, sia all’interno (ovvero negli spazi racchiusi nelle imponenti strutture del Palazzo e delle Scuderie Granducali), che negli spazi all’aperto.

Da qui lo sforzo compiuto dalla Fondazione nella costruzione di un network di collaborazioni sia sui singoli progetti sia a un livello più generale e

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relativo all’attività complessiva di Terre Medicee. Bisogna poi sottolineare che Terre Medicee, vista la sua offerta frammentata e diversificata, preferisce collaborare con quei soggetti che non offrono un prodotto unico94.

Di seguito sono riportati i principali soggetti con i quali la Fondazione ha implementato sinergie e partnership:

La Regione Toscana e la Provincia di Lucca sono gli Sponsor Istituzionali della Fondazione. Per Terre Medicee la Regione e la Provincia non rappresentano solamente degli aiuti dal punto di vista economico, bensì due partner strategici di rilievo: per la Fondazione, infatti, questa collaborazione rappresenta una grande opportunità dal punto di vista promozionale (sia per le attività che per il territorio).

Per quanto riguarda lo sviluppo di sinergie con il Comune di Stazzema, come è emerso dall’analisi degli eventi e delle attività di Terre Medicee, va ricordata la manifestazione “Andiam per erbi”, visita guidata nei dintorni di Pruno di Stazzema, e “Palco della Memoria”. I rapporti con il Comune di Stazzema sono particolarmente stretti anche a detta dello stesso Direttore di Terre Medicee che ipotizza nuove linee di collaborazione per il futuro95.

Nel 2010, sono nate le collaborazioni anche con il Comune di Forte dei Marmi nell’ambito, per esempio, delle serate jazz organizzate dalla Fondazione a Villa Bertelli. Villa Bertelli, diventata Fondazione nel 2011, ed è per Terre Medicee un altro partner di valore che consente alla Fondazione di Seravezza di allargare il proprio panorama di attività nel territorio.

Parco delle Alpi Apuane: il Parco Regionale delle Alpi Apuane diviene partner strategico della Fondazione nel 2011. La collaborazione nasce a fronte di un progetto ideato da Terre Medicee (“Verso un Osservatorio del Paesaggio Apuano”) che ha lo scopo di istituire un Osservatorio permanente del Paesaggio Apuano. Il Direttore del Parco,

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Cfr. Intervista a Franco Carli, Direttore Fondazione Terre Medicee, 20 Marzo 2012. 95

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fortemente interessato all’iniziativa, decide di trasferire risorse economiche alla Fondazione e di dare in gestione alla stessa alcune strutture del Parco96.

La Fondazione ha anche collaborato con alcuni Enti culturali che hanno sede nel Comune di Seravezza, si tratta dell’Associazione culturale TodoModo e della Fondazione culturale Arkad. L’Associazione culturale TodoModo, ideatrice del Festival Internazionale di cultura e musica elettronica “Galaxia Medicea”, infatti, sceglie come sede dell’evento (nel 2010 e nel 2011) proprio il Palazzo Mediceo. La Fondazione Arkad, invece, ha collaborato con Terre Medicee per realizzare l’evento “Astratto Monumentale” e la manifestazione enogastronomica “Enolia”.

Nell’ambito della Stagione Teatrale, sono emerse collaborazioni con la Fondazione Toscana Spettacolo, la Fondazione Versiliana e i Teatri Comunali di Pietrasanta e Politeama di Viareggio. In particolare, la collaborazione con il Teatro e il Comune di Pietrasanta è molto forte tanto da aver condotto all’implementazione di strategie di pricing comuni (è infatti possibile acquistare un abbonamento cumulativo che può essere utilizzato dallo spettatore per entrambi i teatri).

Per la mostra “Massaciuccoli. Il lago degli artisti” sono state attivate collaborazioni con il Comune di Seravezza; l’Ente Parco Regionale Migliarino San Rossore Massaciuccoli; la Provincia di Lucca; la Provincia di Pisa; il Consorzio di Bonifica Versilia Massaciuccoli; il Comune di Massarosa, il Comune di Pietrasanta; Comune di Pisa; Comune di San Giuliano Terme; Comune di Vecchiano; Circolo Filatelico Giacomo Puccini-Viareggio; Fondazione Romana Marchesa J. S. Umiastowska, Roma; Cartiere Magnani, Pescia.

Infine, risulta interessante anche la collaborazione avutasi con Rai per la realizzazione de “La mostra impossibile di Caravaggio”.

Come già accennato, le collaborazioni con le altre due importanti Fondazioni del territorio, Villa Bertelli e la Fondazione Versiliana,

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costituiscono un patrimonio importante per l’implementazione del “campo di azione” di Terre Medicee. Si tratta di partnership basate sulla coopetition: “si cerca di creare sinergie evitando di farci concorrenza sleale, si è cercato di costruire insieme una vera e propria calendarizzazione degli eventi per evitare che essi si sovrapponessero e, soprattutto, cerchiamo di offrire prodotti diversi in una stessa serata”97

.

A questo proposito è utile ricordare le polemiche scaturite quando anche Seravezza con Terre Medicee e Forte dei Marmi con Villa Bertelli iniziarono a occuparsi di spettacolo e cultura andando così a invadere il campo della Fondazione Versiliana (Marina di Pietrasanta), già operante da trent’anni e molto riconosciuta per la sua stagione estiva. Tuttavia le polemiche vennero presto superate e oggi, le tre Fondazioni versiliesi operano in sinergia.

Per quanto riguarda le Fondazioni Carnevale (con sede a Viareggio) e Festival Pucciniano (con sede a Torre del Lago), Terre Medicee non ha, ad oggi, rapporti con tali importanti realtà. Questo deriva da un aspetto precedentemente sottolineato: Terre Medicee cerca di collaborare con soggetti che non offrono un prodotto unico. Inoltre essendo consapevole dell’importanza della Fondazione Festival Pucciniano, Terre Medicee, durante l’estate non propone concerti di musica lirica98

.

2.3 I visitatori

Dopo aver analizzato le attività promosse dalla Fondazione è importante andare a vedere il numero dei visitatori che hanno partecipato ai vari eventi. Purtroppo, va specificato che è stato possibile reperire solo i dati riferiti agli eventi dell’anno 2011. Questi sono stati raccolti tenendo conto del numero di biglietti emessi99.

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Cfr. Intervista a Franco Carli, Direttore Fondazione Terre Medicee, 20 Marzo 2012. 98

Cfr. Intervista a Franco Carli, Direttore Fondazione Terre Medicee, 20 Marzo 2012. 99

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Per quanto riguarda l’anno 2010, a causa di difficoltà interne, alla Fondazione non è stato possibile raccogliere tali dati100 il che lascia scoperto un fattore di indagine assai rilevante101 che non permette alla Fondazione di fare confronti e di capire come e se è cambiata la domanda rispetto all’anno precedente.

Tav. 2.4 - Numero di visitatori, anno 2011

EVENTI PRESENZE

Seravezza Fotografia 1.800

Mostra Guttuso 9.800

Palco della Memoria 1.870

Concerti jazz 930

Concerto Modena City Ramblers 450

Mostra impossibile di Caravaggio 11.850

Stagione Teatrale 1.110

Museo del Lavoro e iniziative connesse 1.500

Totale visitatori 29.310

Fonte: Terre Medicee

Dalla tabella si evince che i due eventi che hanno avuto maggior successo nell’anno 2011 sono le due mostre, quella su Caravaggio e quella su Guttuso, rispettivamente 11.850 visitatori e 9.800 visitatori. In ordine di importanza, inoltre, gli altri eventi che hanno poi riscosso più successo sono: “Il Palco della Memoria” (1.870 visitatori), “Seravezza Fotografia” (1.800 visitatori), Il Museo del Lavoro e le iniziative connesse (1.500 visitatori), la “Stagione Teatrale” (1.110 visitatori).

Proprio grazie al successo della manifestazione teatrale estiva, Terre Medicee ha dato vita alla prima stagione di prosa invernale, la “Stagione Teatrale 2010/2011”. La manifestazione “offre una possibilità di partecipare ad un pubblico giovane e non solo, a spettacoli di qualità offerti a prezzi molto contenuti. Una proposta con vasta possibilità di scelta, all’interno di una programmazione di qualità, allargata e coordinata, nelle oltre 20 rappresentazioni”102. Le opere presentate nel 2010: “Eduardo: più unico che raro”, “Abusi d’Africa”, “Amleto”; quelle del 2011: “Uno, nessuno, centomila”,

100 Cfr. Intervista a Franco Carli, Direttore Fondazione Terre Medicee, 20 Marzo 2012. 101

F. De Biase, L’arte dello spettatore. Il Pubblico delle cultura tra bisogni, consumi e tendenze, Milano, Franco Angeli, 2008, p. 109.

102

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“Thom Pain”, “L’amor comanda”, “Italiani, talenti, italioti”, “Il Libro Cuore e altre storie”.

Anche nell’estate del 2011 e nell’inverno 2011/2012, grazie al grande successo, le manifestazioni “Il Palco della Memoria” e la “Stagione Teatrale”, vengono ripetute.

Per quanto riguarda la manifestazione “Seravezza Fotografia” i risultati inerenti al numero di visitatori potrebbero derivare soprattutto da un altro fattore: l’organizzazioni di corsi di fotografia, anche gratuiti, offerti da Terre Medicee, e rivolti soprattutto ad un pubblico giovane. Come noto oggi sono in molti i ragazzi che si avvicinano al mondo della fotografia.

Un dato inaspettato riguarda invece i 1.500 visitatori del Museo del Lavoro: probabilmente anche in questo caso emerge l’elemento innovativo, infatti oltre alla mostra permanente vengono poste in essere tutta una serie di attività connesse a quest’ultimo. Per quanto riguarda i concerti jazz, anche vista la collaborazione con il Comune di Forte dei marmi (Villa Bertelli) i visitatori non sono moltissimi.

Sicuramente quelli che abbiamo analizzato non sono grandi numeri, ma il Direttore di Terre Medicee è soddisfatto dei risultati ottenuti nei due anni di vita della Fondazione103.

E’ poi importante capire in che modo viene valutato dall’organizzazione il successo delle proprie attività e iniziative. I criteri utilizzati da Terre Medicee sono principalmente due104:

Il numero dei visitatori Interesse e valore culturale

Nel secondo caso si cerca di capire se l’interesse culturale sia cresciuto o diminuito: “per tentare di rispondere a tale interrogativo occorre porsi il problema di come riuscire a misurare il grado di efficacia della visita, sia rispetto alle conoscenze pregresse del visitatore, sia rispetto alla capacità

103

Cfr. Intervista a Franco Carli, Direttore Fondazione Terre Medicee, 20 Marzo 2012. 104

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dell’esperienza di visita di trasferire e trattenere nella mente del fruitore contenuti altrimenti difficilmente acquisibili”105

.

Per il Direttore della Fondazione, negli ultimi tempi, vi è stata una forte crescita di interesse per i prodotti culturali, e ciò, nel caso specifico di Terre Medicee, è dimostrato dai vari soggetti che scelgono proprio il Palazzo e i suoi annessi come location dove organizzare attività culturali di vario genere106.

Va però sottolineato che la Fondazione non utilizza delle vere e proprie metodologie statistiche per la misurazione di tale dimensione.

Inoltre, il criterio inerente al numero di visitatori non è sufficiente per valutare l’operato di un’organizzazione culturale, perché “primo: non sappiamo di chi stiamo parlando realmente quando leggiamo le statistiche culturali. Secondo: i dati non ci forniscono informazioni sull’efficacia dell’azione culturale ed educativa che la visita a musei e mostre è in grado di assolvere”107

.

Tenendo conto dei dati aggregati non siamo in grado di sapere di che pubblico stiamo parlando: si ignora, ad esempio, l’età, il sesso, la professione ecc… del fruitore e non si è in grado di stabilire quante volte lo stesso visitatore torni nel medesimo museo108 (o se partecipi più volte ad una attività o manifestazione). “La mancanza di tali informazioni non consente una reale comprensione del fenomeno che, come evidenziato in alcune ricerche, fornirebbe informazioni essenziali sulla qualità e sulla natura del servizio offerto”109

.

Inoltre, analizzare il numero dei biglietti venduti non permette di rispondere ad un altro interrogativo importante: qual è il valore culturale che viene trasmesso ai fruitori110?. Per quanto sia difficile misurare questa dimensione “si ritiene tuttavia che solo la capacità di individuare e delimitare il valore trasferito (non in termini economici, ma culturali, o anche più

105

F. De Biase, L’arte dello spettatore (cit. nota 101), p. 112. 106

Cfr. Intervista a Franco Carli, Direttore Fondazione Terre Medicee, 20 Marzo 2012. 107 F. De Biase, L’arte dello spettatore (cit. nota 101), p. 112.

108

F. De Biase, L’arte dello spettatore (cit. nota 101), pp. 112-113. 109

F. De Biase, L’arte dello spettatore (cit. nota 101), p. 112. 110

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genericamente, cognitivi) al fruitore consenta di tracciare un quadro più completo dell’impatto sociale dell’oggetto “museo” nei confronti della collettività e di progettare misure di intervento ad hoc ed efficaci”111

.

Nel documento Terre Medicee: proposte per il Futuro. (pagine 39-48)