Situazione presente in Spagna

2.1. Introduzione

In questo ordinamento per legge la modificazione del contratto a causa dell’alterazione delle circostanze genetiche è possibile in due casi: nell’ipotesi della revisione dell’affitto in un contratto di locazione rustica73 o quando è rimesso all’autonomia delle parti (salvo ovviamente che siano violate norme imperative). La domanda da porsi è se tale revisione sia ammessa in generale o con previo patto.

Appare equo che, qualora le sopravvenienze che si manifestano straordinariamente ed imprevedibilmente alterino le circostanze iniziali del contratto, in modo tale da pregiudicare la situazione sostanziale di una parte, il contratto o si estingua o si modifichi. Analizziamo un semplice caso di promessa di pagamento: un tale presta una somma di denaro ad un altro che si impegna a restituirla dopo qualche tempo; il promittente che mantiene la promessa adempie, però, dopo molto tempo. Ora, è chiaro che sarebbe giusto intervenire giuridicamente per riequilibrare gli interessi delle parti nel momento in cui la moneta, a causa di un periodo di inflazione, assuma un valore inferiore rispetto al tempo in cui fu prestata74. Le sopravvenienze di diritto o di fatto causano l’alterazione delle situazioni sostanziali prestabilite e l’ordinamento giuridico ha il dovere di riassestarle. In Spagna, però, come evidenziato nella “Premessa”, sussiste un silenzio legale sull’argomento: infatti, durante il periodo della codificazione del XIX, quella spagnola non riconobbe la dottrina dell’alterazione delle circostanze sopraggiunte. L’articolo 1091 del Codice civile spagnolo,

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Ley 83-1980, de 31 de Diciembre, de Arrendamiento Rústicos, arts. de 40 a 43.

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M. Albaladejo García, Derecho Civil. Tomo II Derecho de obligaciones, Madrid, 2011, p. 468.

inserito nel libro IV delle Obbligazioni e dei Contratti, sancisce il principio dell’irrevocabilità dei contratti e così recita:

Las obligaciones que nacen de los contratos tienen fuerza de ley entre las partes contratantes, y deben cumplirse a tenor de los mismos.

L’articolo stabilisce che le obbligazioni che nascono dai contratti hanno forza di legge tra le parti contraenti e devono compiersi secondo quanto fissato nel contratto.

La clausola rebus sic stantibus, pertanto, finì nell’oblio di fronte al predominio dell’economia liberale espressa nella regola del rispetto della parola data, pacta sunt servanda75.

Il fenomeno, dunque, è stato regolamentato dalle tesi della dottrina e dall’elaborazione della giurisprudenza. Prima di addentrarci, però, nell’analisi delle loro teorie, è necessario precisare che la tesi favorevole alla modificazione o all’estinzione del contratto è basata sulla riequilibrazione degli interessi delle parti, mentre quella a sostegno dell’immunità delle clausole contrattuali si appoggia sulla esigenza di sicurezza giuridica. Come abbiamo potuto osservare dalle fonti del dirtto romano, non sarebbe conveniente applicare né l’uno né l’altro principio esclusivamente, ma, partendo dalla fattispecie in concreto, ai fini del raggiungimento del miglior soddisfacimento degli interessi delle parti, il principio pacta sunt servanda e la clausola rebus sic stantibus dovrebbero essere contemperati. In tal modo, per il principio di sicurezza, nella sua massima espressione, non viene sacrificata l’equità al punto da non permettere un mutamento nelle condizioni del contratto, ma nemmeno

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L.M. Martínez Velencoso, La Moderna Configuración de la cláusula rebus sic stantibus. Desarrollo de la nueva doctrina jurisprudencial aplicable y derecho comparado, Madrid, 2017, p. 161.

un’alterazione enorme delle clausole contrattuali. Coloro i quali propendono per l’applicazione del principio pacta sunt servanda non vogliono creare incertezza nel diritto, nel senso che non postulano che qualsiasi alterazione delle circostanze genetiche dià luogo alla modificazione o all’estinzione del contratto76. Infatti, in base all’equità, nei contratti di compravendita e nei contratti di locazione si potrebbe anche giungere a tener conto delle oscillazioni del mercato e non solo, esclusivamente, del rimodellamento della situazione contrattuale.

Di tutte le teorie costituite per la soluzione dell’alterazione del contratto a causa degli accadimenti successivi al perfezionamento di un accordo, quella della clausola rebus sic stantibus è la più antica e rappresenta il seme orginante77 di tutte le altre. Si attribuisce a Baldo degli Ubaldi la celebre massima:

“contractus qui habent tractum successivum vel dependiantiam de futuro

rebus sic stantibus intelliguntur”.

I contratti ad efficacia dilazionata o che sono chiamati a spiegare i loro effetti nel futuro si intendono efficaci se si mantengono inalterate le circostanze originarie stabilite al tempo della loro celebrazione.

Letta al contrario la regola implica che, se si modifica lo stato iniziale della situazione sostanziale sottesa alle statuizioni delle parti, il contratto cesserà di essere vincolante per loro in quanto si è snaturato, perdendo la sua funzione economica e la sua giustizia intrinseca. Ora la questione che da sempre affronta il mondo giuridico spagnolo è quale debba essere il grado di alterazione richiesto al fine di considerare un contratto sradicato dallo

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M.Albaladejo García, Derecho Civil, op. cit., p. 469.

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scenario iniziale nel quale fu redatto, in modo tale che il principio pacta

sunt servanda non debba essere applicato per far spazio alla clausola rebus sic stantibus78.

Storicamente il fenomeno delle circostanze sopravvenute in Spagna, come è stato nel diritto romano, ha avuto una trattazione non lineare, ma variegata ed in continua evoluzione, data la non elaborazione di una teoria di carattere generale che imponesse il rispetto di un criterio piuttosto che un altro, adottando così gli interpreti del diritto una molteplicità di soluzioni differenti.

Perseguire al meglio gli interessi delle parti, come anche i consulta dei giuristi romani insegnano, è stato l’obiettivo principale di questa disciplina al fine di trovare le soluzioni più giuste ai casi concreti.