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L O SPIRITO DI VENDETTA

Quando Nietzsche intensifica le proprie ricerche sul concetto di vendetta (trattato in particolare nello Zarathustra)206, esso comincia a comparire anche collegato a Spinoza. Scrive Nietzsche nel 1883: «Spinoza si vendicò, con la sua etica, della legge ebraica: “l’individuo può fare ciò che vuole”: così come Paolo»207. Nietzsche discute qui l’immagine di Spinoza tracciata da Von

Hartmann nella Phänomenologie des sittlichen Bewusstseins, in cui la posizione di Spinoza viene rubricata sotto le voci “eudemonismo” e “intellettualismo” etico. In tale ottica, la posizione di Spinoza può essere identificata da Nietzsche come una reazione al prescrittivismo morale della religione ebraica ed apparire dunque come una manifestazione dello spirito di vendetta.

L’associazione Spinoza-vendetta ritorna poco tempo dopo negli appunti di Nietzsche: «Il senso della verità fra i potenti (fra gli oppressi è vendetta, giustificazione (bei Unterdrückten als Rache,

Rechtfertigung) – Spinoza). Autosuperamento della morale»208. Tentiamo una lettura del frammento nonostante la sua brevità: Nietzsche sembra pensare che la volontà di verità di Spinoza non sia altro che un espediente necessario a coloro che si trovano in una posizione difettiva. Spinoza appare come esponente di una “scienza” dei deboli, la cui massima aspirazione può essere di giustificare la propria esistenza.

L’idea che la conoscenza possa essere strumento di vendetta ritorna in un frammento del 1884: «Spinoza e l’affetto vendicativo (rachsüchtige Affekt), l’ipocrisia del superamento degli affetti (Überwindung der Affekte). L’ipocrisia della “scienza pura” (reinen Wissenschaft), la “conoscenza per la conoscenza”»209. Si noti anzitutto il mutato accento dell’aggettivo “puro” rispetto all’aforisma di

Aurora in cui Nietzsche elogiava la purezza dello sguardo di Spinoza; vedremo in seguito come in

tale mutamento intervenga la lettura di Fischer. Sempre al 1884 risale la poesia A Spinoza:

206 Cfr. ad esempio F.NIETZSCHE, Also sprach Zarathustra, in KGW [trad. it. di M. Montinari, Così parlò Zarathustra, in

OFN], Delle tarantole. Sul tema cfr. M.BRUSOTTI, Die Leidenschaft der Erkenntnis, cit., pp. 557-576 (“Erlösung von der Rache”). Nei quattro frammenti dell’età dello Zarathustra che saranno ora discussi, Spinoza compare legato alla nozione di vendetta. Non sembra perciò convincente la tesi di Endre Kiss secondo la quale il filosofo olandese sarebbe il “modello” per la figura di Zarathustra (cfr. E.KISS, Fare della conoscenza il più potente affetto: Baruch Spinoza come modello dello

“Zarathustra” di Nietzsche, trad. it. di G. Pirola, in «Fenomenologia e società», n. 24/1, 2001, pp. 121-141). Troppo

marcato, da un punto di vista storiografico, appare anche il parallelo istituito da Hans-Gerd von Seggern tra la critica alle virtù cristiane condotta nello Zarathustra e le analisi di Spinoza sulle “passioni tristi”: «An Spinoza anknüpfend zählt Nietzsche christliche Tugenden wie Demut, Mitleid und Hoffnung zu den melancholieverdächtigen, lebensschwächenden Affekten. Nietzsche faßt diese Affekte als Symptome des „Willens zur Rache“» (H.-G. VON

SEGGERN, Nietzsche und die Weimarer Klassik, Francke, Tübingen 2005, pp. 124-125). Tale “volontà di vendetta” è infatti rintracciata da Nietzsche, in quel periodo, proprio in Spinoza. Ciò non esclude naturalmente la fecondità di un confronto tra i due autori su tali temi, anche perché Nietzsche in altri momenti valorizza la critica spinoziana della compassione. Anche la trattazione dell’umiltà è molto simile: «Quelli che sono creduti umili, per lo più sono ambiziosi» (B.SPINOZA,

Opere, cit., p. 964 – De affectibus, aff. def. 29, expl.); «Chi abbassa vuol essere innalzato» (F.NIETZSCHE, Umano, troppo umano, cit., §87, Luca 18, 14 corretto).

207 F.NIETZSCHE,Frammenti postumi 1882-1884, cit., §7[35]. Nietzsche si riferisce probabilmente a E. VON HARTMANN,

Phänomenologie des sittlichen Bewusstseins, cit., p. 10.

208 F.NIETZSCHE,Frammenti postumi 1882-1884, cit., §8[17]. 209 F.NIETZSCHE,Frammenti postumi 1884, cit., §26[285].

Rivolto con affetto all’“uno in tutto” (Eins in Allem),

un amor dei beato (selig), che vien dall’intelletto (auf Verstand) – via le scarpe! Che paese tre volte santo!

Ma sotto questo amore covava vorace

un incendio di vendetta, segretamente (ein heimlich glimmender Rachebrand): – l’odio ebraico rodeva il dio ebraico! –

– Solitario (Einsiedler), ti ho riconosciuto?210

Nietzsche esprime in forma poetica alcune componenti della sua immagine di Spinoza: la tendenza alla beatitudine ascetica, l’intellettualismo, la solitudine. L’elemento centrale è però lo spirito di vendetta, qui di nuovo connesso all’ebraismo. Sussiste però una variante: se l’anno precedente esso appariva come una reazione di Spinoza, qui esso appare come un movimento tutto interno all’ebraismo211. L’idea di vendetta compare comunque connessa ad una dinamica di

superamento.

Come ricordato, in Al di là del bene e del male Nietzsche scrive che gli eremiti come Spinoza «finiscono sempre per diventare, sia pure sotto i più spirituali camuffamenti, e forse a loro stessa insaputa, degli assetati di vendetta e dei raffinati avvelenatori»212. Possiamo ora, sulla base dei passi analizzati, identificare tali “maschere” con la scienza e con la verità, con gli atteggiamenti conoscitivi “puri” del filosofo.

Fin qui abbiamo considerato i tratti più generici e relativamente più semplici dello Spinoza di Nietzsche. Nelle prossime pagine cercheremo invece di descrivere tre aspetti maggiori, sia per la quantità di appunti ad essi dedicati, sia per le tematiche filosofiche coinvolte.

210 F. NIETZSCHE, Frammenti postumi 1884-1885, cit., §28[49]. Traduzione riveduta in accordo alla nuova lezione dei

manoscritti. L’uso della formula εν και παν in riferimento a Spinoza ha avuto grande fortuna durante il Pantheismusstreit e potrebbe essere nota a Nietzsche per molte vie. La questione è ad esempio trattata in A. SCHOPENHAUER, Die Welt als

Wille und Vorstellung II, cit., p. 739 (cfr. anche ivi, p. 9).

211 Alcune considerazioni sul rapporto tra Spinoza e l’ebraismo negli appunti di Nietzsche possono essere trovate in A.

COMTE-SPONVILLE, Nietzsche et Spinoza, cit., pp. 55-66.