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COOPERAZIONE INTERREGIONALE

CAPOFILA DURATA DEL PROGETTO

6.5.1. STATO DI ATTUAZIONE FINANZIARIA

Al 31 dicembre 2007, il Programma Leader + ha permesso l’attivazione di 992 progetti, a cui corrisponde un impegno di risorse totali pari a 33,8 milioni di euro di cui 22,3 di quota pubblica; dal lato dei pagamenti, le risorse am-montano rispettivamente a 26,2 e 17,8 milioni di euro. L’avanzamento rispetto al 2006 è stato significativo, dal momento che per la quota

pubblica l’aumento dei pagamenti è stato pari al + 35,1%, mentre per gli impegni la crescita è stata pari al 2,6%.

A livello di singola Misura, si rileva in particolare la performance della Misura 1.1 - Supporto al PAL, che presenta tutti gli indici di avanzamento superiori alla media del Programma, mentre per quanto riguarda la capacità di impegno si distingue anche la Misura 1.4 – Azioni di miglioramento della capacità organizzativa delle Tabella 2 – Indici di efficacia finanziaria al 31 dicembre 2007: quota pubblica

Sezioni/Misura Capacità di

impegno

Capacità di utilizzo

Avanzamen-to effettivo

Sezione 1 101,0 80,3 81,3

1.1 - Supporto tecnico al piano di azione 103,0 98,0 100,9

1.2 - Valorizzazione del patrimonio culturale naturale e della

vitalità del territorio rurale 100,9 73,7 74,5

1.3 - Innovazione e qualificazione del sistema produttivo locale 98,8 76,0 74,5 1.4 - Azioni di miglioramento della capacità organizzativa delle

comunità locali 103,8 60,9 63,2

Sezione 2 98,3 79,7 78,6

2.1 - Cooperazione 98,3 79,7 78,6

Totale (al netto dell’assistenza tecnica) 100,7 80,2 81,0

La situazione appare diversa prendendo in considerazione non il numero di interventi per classe, ma il loro dimensionamento finanziario, in termini di impegni; si osserva infatti come nel complesso le risorse finanziarie impegnate per i progetti del turismo e per la promozione dell’adeguamento e dello sviluppo in zone rurali si equivalgano (28-29%) ed inoltre assu-me un peso finanziario non indifferente anche

l’insieme degli interventi avviati per sostenere l’attuazione del PAL attraverso le spese di finan-ziamento dei GAL (25%).

Analizzando la natura degli interventi, nel caso del turismo si tratta essenzialmente di azioni di per servizi comuni alle imprese del settore (comprese azioni promozionali, creazioni di reti di imprese, conferenze e fiere commerciali) Tabella 3 - Numero di progetti per misura e azione (valori assoluti e percentuali)

Misura Azione N.

pro-getti % su

totale % su Misura Supporto tecnico al

PAL (1.1)

Progettazione (1.1.1) 3 0,3 1,9

Attuazione (1.1.2) 105 10,6 64,8

Animazione (1.1.3) 54 5,4 33,3

Totale 162 16,3

-Valorizzazione del patrimonio culturale e naturale (1.2)

Promozione territoriale (1.2.1) 157 15,8 32,5

Tutela ambientale (1.2.2) 63 6,4 13,0

Fruizione integrata delle risorse locali (1.2.3) 183 18,4 37,9 Qualificazione del patrimonio culturale ed ambientale

(1.2.4) 50 5,0 10,4

Sviluppo di formule organizzative a carattere collettivo

(1.2.5) 11 1,1 2,3

Comunicazione (1.2.6) 13 1,3 2,7

Formazione (1.2.7) 6 0,6 1,2

Totale 483 48,7

-Innovazione e quali-ficazione del sistema produttivo locale (1.3)

Azioni integrate intrasettoriali ed intersettoriali (1.3.1) 149 15,0 58,4

Commercializzazione (1.3.2) 26 2,6 10,2

Qualificazione dell’offerta (1.3.3) 30 3,0 11,8

Sviluppo di formule organizzative a carattere collettivo

(1.3.4) 22 2,2 8,6

Comunicazione (1.3.5) 27 2,7 10,6

Formazione (1.3.6) 1 0,1 0,4

Totale 255 25,7

-Miglioramento della capacità organizzativa delle comunità locali (1.4)

Marketing territoriale (1.4.1) 35 3,5 47,9

Servizi alla popolazione (1.4.2) 36 3,6 49,3

Comunicazione (1.4.3) 2 0,2 2,7

Formazione (1.4.4) 0 0,0 0,0

Totale 73 7,4

-Cooperazione (2.1)

Cooperazione interterritoriale (2.1.1) 12 1,2 63,2

Cooperazione transnazionale (2.1.2) 7 0,7 36,8

Totale 19 1,9

-TOTALE 992 100,0

-ed il 36,4% si rileva nel caso delle zone rurali), mentre nel caso della 1.3, anche se turismo e zone rurali sono le aree di maggior concentra-zione, assumono un peso significativo anche le attività a favore dell’agricoltura e quelle per gli aiuti alle PMI e all’artigianato.

Per quanto concerne le modalità di attivazione, oltre il 51% degli interventi sono stati attuati mediante regia diretta, il 27,2% tramite bando e il 21.7% tramite convenzione. Dall’analisi dei singoli GAL si evidenziano comunque situazioni differenziate.

mentre ha avuto un peso minore la realizzazio-ne di investimenti materiali, quali ad esempio centri di informazione, strutture per l’alloggio e la ristorazione, impianti.

Molto diversificato il quadro degli interventi per la promozione dell’adeguamento e dello svilup-po in zone rurali; diverse attività hanno riguar-dato il recupero e la sistemazione di sentieri, il recupero di aree naturalistiche e emergenze architettoniche, interventi su strutture per la fruizione delle aree, ma nel contempo sono stati finanziati anche molti interventi per la commer-cializzazione dei prodotti di qualità (campagne divulgative, studi e progetti, realizzazione di sistemi per il controllo di qualità) e la sensibiliz-zazione della popolazione sui temi dell’ambien-te e della qualità.

Infine, nel caso degli aiuti alle PMI e

all’artigia-nato si tratta soprattutto di servizi comuni per le imprese (parchi di attività, vivai di imprese, animazione servizi promozionali, creazione di imprese, conferenze, fiere commerciali) e servizi di consulenza (informazioni, piani aziendali, consulenze, marketing, gestione, progettazione, internazionalizzazione, esportazioni, gestione ambientale, acquisto di tecnologie).

La disaggregazione degli interventi per Misura vede nuovamente prevalere la Misura 1.2 per la valorizzazione del patrimonio ambientale e culturale, con oltre il 42% del totale, seguita dalla Misura 1.3 per l’innovazione e la qualifica-zione del sistema produttivo locale (22,2%); da rilevare come nel primo caso la concentrazione per classi sia ancora più accentuata rispetto a quella sopra riportata (il settore del turismo concentra oltre il 48% del totale degli interventi Tabella 3.7 - Numero di interventi per la promozione dell’adeguamento e dello sviluppo in zone rurali

Commercializzazione dei prodotti agricoli di qualità 64 20,3

Diversificazione delle attività agricole o di ambito agricolo al fine di creare pluriattività o fonti

di reddito alternative 25 7,9

Incentivazione dell’artigianato nelle aziende agricole 1 0,3

Rinnovo e sviluppo di villaggi; tutela e conservazione del patrimonio rurale 47 14,9

Servizi di base per l’economia e la popolazione rurale 37 11,7

Tutela ambientale nel contesto della conservazione del territorio, delle foreste e del

paesag-gio nonché miglioramento del benessere degli animali 141 44,8

Totale complessivo 315 100,0

Tabella 3.8 - Numero di interventi nel campo degli aiuti alle PMI e all’artigianato

Investimenti materiali (impianti e attrezzature, confinanziamento aiuti di Stato) 3 1,7 Servizi a sostegno dell’economia sociale (assistenza a persone a carico, salute e sicurezza, attività

culturali) 4 2,3

Servizi comuni per le imprese (parchi di attività, vivai di imprese, animazione servizi promozionali,

creazione di imprese, conferenze, fiere commerciali) 60 34,7

Servizi di consulenza alle imprese (informazioni, piani aziendali, consulenze, marketing, gestione,

progettazione, internazionalizzazione, esportazioni, gestione ambientale, acquisto di tecnologie) 93 53,8 Tecnologie rispettose dell’ambiente; tecnologie “pulite” e a ridotto consumo energetico 13 7,5

Totale complessivo 173 100,0

6.7.1. PARTECIPAZIONE AL PON