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Stimolazione e incentivazione del mercato: processo graduale verso la

La privatizzazione o ristrutturazione proprietaria (gaizhi- 改制) investe in via sperimentale le imprese locali. Il processo prevede la condivisione del governo centrale che continua a mantenere il controllo delle imprese centrali più grandi, lasciando più autonomia e libertà alle imprese locali. Ci volle del tempo affinché il settore privato fosse riconosciuto come componente essenziale dell’economia cinese: la Costituzione del 1982 riconosce le imprese individuali, come complementari dell’economia , ma è nella revisione del 1999 che le imprese private vengono finalmente riconosciute come imprese di fondamentale importanza per l’economia nazionale. Mentre la privatizzazione delle State-owned Enterprises è una strategia che punta a erodere l’influenza della burocrazia, istituendo un equilibrio di potere fra diverse forze quali shareholders, strutture economiche esistenti e obiettivi politici governativi.

                                                                                                               

27 La State Development and Investement Corporation (SDIC) è fondata il 5 maggio 1999 dal Consiglio di Stato. Essa è una holding company di proprietà statale, con un capitale registrato di 702 milioni di dollari (www.mofcom.gov.cn);

Dal punto di vista istituzionale si decide di affidare il ruolo chiave di coordinatore nel processo di privatizzazione ai Ministri finanziari e ai Ministeri economici centrali, in modo da assicurare che la politica interna dell’impresa fosse in linea con gli obiettivi governativi e con le direttive imposte dal centro. Il ruolo decisivo dei vari governi locali è evidente nel processo di decentralizzazione attuato dal governo cinese con cui si trasformano i “dipartimenti locali” delle imprese statali in” società di gestione delle imprese locali”.

La scelta del governo verso la privatizzazione serve a combattere l’inefficienza della struttura amministrativa, la mancanza di fondi necessari per gli investimenti, l’impossibilità d’innovazione tecnologica, nonché gli ostacoli nella formazione di un’economia di scala. A fronte di queste difficoltà, il risparmio privato costituisce una potenziale fonte di capitali per le imprese statali. Fra il 1980 e il 1987, 696 imprese statali intrapresero il processo di privatizzazione. Secondo le stime effettuate, nel 1998 il settore non statale produce circa il 60% del PIL (imprese collettive contribuiscono per il 12%; quelle private cinesi per il 27%; quelle a capitale straniero per il 6%). (Katsuji, 2000). Alla fine del 2005 circa 300 delle più grandi imprese pubbliche sono state trasformate in società per azioni. Il settore privato mantiene la sua rilevanza fornendo i 4/5 dei posti di lavoro e contribuendo per 1/3 del PIL nazionale.

Possiamo individuare una serie di fasi che hanno condotto alla riforma aziendale delle SOE. Partendo dalla seconda metà degli anni ottanta, con la redazione del sistema di responsabilità contrattuale vengono delegate all’impresa responsabilità in termini di perdite e profitti. Grazie a questa strategia si otteneva un incremento di efficienza aziendale, ma anche un comportamento di

rent-seeking28 in grado di generare uno sbilanciamento nei rischi residuali, comportando ingenti

costi nelle pratiche di supervisione. Le interferenze governative rimasero forti, soprattutto in termini di selezione del management SOE da parte dello Stato. In base a tale riforma molte imprese di piccola taglia furono liquidate e nel peggiore dei casi, chiuse.

Negli anni novanta, la riforma si sviluppa su un gradino superiore, si attiva la trasformazione attraverso il processo di “corporatisation”. L’obiettivo ultimo è quello di creare un moderno sistema d’impresa, attraverso la conversione delle SOE in entità aziendali che operano come aziende a proprietà privata, pur mantenendo la proprietà statale e agendo in conformità con la Corporate Law. Più della metà delle imprese negli anni novanta sono trasformate in joint stock companies,                                                                                                                

28 Il fenomeno del rent-seeking (in italiano “ricerca di rendita”) si verifica nel momento in cui un individuo o un’impresa ricerca il guadagno nell’acquisizione di una rendita economica, manipolando e sfruttando l’ambiente economico, piuttosto che agire mediante la produzione di valore aggiunto o la conclusione di transazioni economiche.

legittimando i governi centrali e locali nel loro status di proprietari di diritto. I risultati del suddetto processo in termini di management furono insoddisfacenti, sotto il profilo del controllo e del bilancio aziendale. Le SOE riformate rimangono soggette a forte ingerenza statale, ma si assiste all’incremento dell’autonomia dei manager nella loro capacità di espropriare lo Stato della proprietà dell’impresa , entrando spesso in conflitto con organi di controllo locale. I soggetti che compongono l’amministrazione SOE sono spesso funzionari politici, esterni all’ambito commerciale e privi di esperienza sul campo (OECD, 2005).

Altra tappa importante nella riforma delle SOE fu nel 1996, quando il Consiglio di Stato promuove

“public issuance of SOE equities”29 e lo sviluppo del mercato di capitali con lo scopo di aprire le

porte al capitale privato per finanziare i colossi statali carenti di risorse, fondando allo stesso tempo una disciplina di mercato che incrementasse la loro efficienza anche attraverso le quotazioni pubbliche. È nel 1999 che il controllo statale si concentra all’interno di quattro settori chiave dell’economia: sicurezza nazionale, monopoli naturali, beni e servizi principali, industrie high-tech, abbandonando progressivamente gli altri settori. Nei restanti settori, dove lo Stato mantiene ancora chiaro dominio, si decide per la diversificazione proprietaria, altrimenti detta “partial privatization”, in base alla quale, gli azionisti stranieri e non diventano shareholders delle SOE riformate, in collaborazione con enti statali o controllati da questi (OECD, 2005). Il processo di privatizzazione si sviluppa effettivamente nel passaggio delle quote azionarie dalle mani delle imprese, trasformate in società dallo Stato o dai governi locali, a quelle dei manager aziendali. Secondo un processo di “insider privatization”, dall’esercizio del diritto di controllo nell’impresa ottengono direttamente il diritto di proprietà, divenendo attori principali nel processo di privatizzazione (Musu, 2011).

Adottando la forma di “pluralismo del soggetto investitore” (Touzi zhuti duoyunhua- 投资肢体多 元化), i nuovi soggetti che s’inserisco nella proprietà aziendale vanno a comporre diverse forme d’impresa:

-­‐ Impresa statale trasformata in società;

-­‐ Società non statale (di natura collettiva, privata ed individuale) -­‐ Società a capitale straniero;

-­‐ L’unione di azionisti indipendenti;                                                                                                                

29 Nel mercato finanziario, per public issuance s’intende lo stock o la vendita di azioni di un’azienda ad investitori. La “Equity Issuance” può coinvolgere una vendita privata, nella quale le transazioni fra

investitori e le aziende avvengono direttamente o pubblicamente in un mercato organizzato aperto a qualsiasi investitore registrato.  

-­‐ Gli investitori individuali (inclusi investitori del mercato di borsa);