IL QUESTIONARIO SCUOLA DI PISA 2009: PRESUPPOSTI TEORICI E MODELLI DI RIFERIMENTO
3.1 GLI STRUMENTI PER LA RACCOLTA DELLE VARIABILI DI CONTESTO NELLE INDAGINI INTERNAZIONAL
In PISA, come per le prove cognitive, anche gli strumenti per la rilevazione di variabili di tipo non cognitivo (questionari di contesto rivolti rispettivamente agli studenti, ai loro genitori, ai Dirigenti scolastici) sono costruiti facendo riferimento a un Framework (Quadro di riferimento), che identifica le informazioni da raccogliere in funzione degli obiettivi dell’indagine. I questionari PISA consentono di raccogliere dati relativi ad aspetti che sono in relazione con il livello di prestazione degli studenti e che sono considerati indicatori di equità, in termini di accesso all’istruzione e di opportunità di apprendimento.
Il valore delle informazioni raccolte attraverso questi strumenti è quello di permettere una lettura delle performance degli studenti di un paese unitamente a una descrizione delle caratteristiche delle famiglie e dell’organizzazione dei sistemi educativi a diversi livelli.
«PISA makes it possible to find patterns of statistical association between achievement, on the one hand, and family, school, and other educational influences, on the other. Some of these patterns will be strong and relatively consistent among countries, and those are most likely to tell an underlying story that may initiate a search for causal mechanisms. Others will be weaker and inconsistent from country to country and may or may not have important policy implications.» (OECD, 2009a, p. 150).
Occorre precisare che, in PISA, le caratteristiche del disegno di campionamento non consentono di indagare in maniera approfondita fattori a livello classe e a livello insegnante. La rilevazione, infatti, coinvolge gli studenti quindicenni che, secondo quanto previsto dal modo in cui è organizzato il nostro sistema scolastico, possono trovarsi in scuole di diverso grado e, soprattutto, in classi differenti. Per questo motivo, risulta impossibile prevedere il coinvolgimento di insegnanti degli studenti campionati, a differenza di quanto avviene, invece,
56 nelle indagini IEA (TIMSS, PIRLS e ICCS)1, per le quali vengono campionate intere classi all’interno di ciascuna scuola.
L’indagine internazionale IEA TIMSS 2007 (Trends in International Mathematics and Science Study) indaga gli apprendimenti in matematica e scienze degli studenti al quarto e ottavo anno di scolarità di 59 Paesi2. L’indagine, oltre a un questionario studente e un questionario scuola, utilizza anche un questionario insegnante, rivolto agli insegnanti di matematica e scienze delle classi in cui vengono somministrate le prove agli studenti. Il questionario insegnante indaga il background dell’insegnante (età, esperienza, formazione professionale, aggiornamento, ecc.), l’atteggiamento nei confronti dell’insegnamento della matematica e delle scienze, l’insegnamento della matematica e delle scienze nella classe campionata (contenuti insegnati, tempo ad essi dedicato, pratiche didattiche e metodi di insegnamento, valutazione, ecc.).
L’indagine IEA PIRLS 2006 (Progress in International Reading Literacy Study), condotta in 40 Paesi del mondo, analizza le competenze di lettura dei bambini al quarto anno di scolarità in relazione a processi di comprensione, scopi della lettura, atteggiamenti e pratiche di lettura (rispetto a quattro processi cogniti: ricavare informazioni, fare inferenze, interpretare e integrare, analizzare e valutare) con attenzione alle variabili di contesto – familiare e scolastico – che possono influenzare l’apprendimento. A differenza dell’indagine OCSE PISA, lo studio dell’IEA prende in considerazione i curricoli di scuola. Il Questionario insegnante utilizzato nell’indagine PIRLS, dedicato agli insegnanti dei bambini partecipanti, presenta domande sul contesto “classe” come luogo di sviluppo dei processi di lettura dei bambini. Sono presenti domande relative alle caratteristiche generali della classe valutata, come la dimensione, i livelli di competenza nella lettura e le abilità linguistiche degli studenti; domande riferite alle pratiche didattiche dell’insegnante: dalla quantità di tempo dedicato alla lettura rispetto ad altre aree disciplinari, ai materiali didattici, all’organizzazione della classe in piccoli gruppi o come gruppo unitario, alle attività per lo specifico insegnamento della lettura e a quelle mirate a favorire lo sviluppo di una più generale e integrata competenza di
1
Queste indagini sono promosse dall’IEA (International Association for the Evaluation of Educational Achievement). Il centro nazionale per l’Italia è l’INVALSI. Il Laboratorio di Pedagogia Sperimentale (LPS) dell’Università Roma Tre in Italia è uno dei tre istituti partner che costituisce il consorzio che si occupa dell’organizzazione dell’indagine ICCS.
2 La scelta del quarto anno di scolarità rende l’indagine confrontabile con l’indagine PIRLS, che rileva le
competenze in lettura di studenti dello stesso anno, mentre la scelta dell’ottavo anno di scolarità permette di condurre confronti con l’indagine PISA, il cui campione è costituito da studenti quindicenni (l’età media degli studenti all’ottavo anno in Italia è 14 anni).
57 lettura. Altre domande focalizzano l’attenzione su aspetti relativi alle risorse disponibili in classe e nella scuola per favorire la lettura, alle pratiche di valutazione e al coinvolgimento delle famiglie nelle attività della scuola. Il questionario contiene inoltre domande sulla percezione dell’insegnante del proprio ruolo, la sua preparazione accademica e formazione professionale, sia generale sia specifica riguardo agli insegnamenti linguistici legati alla lettura.
L’indagine ICCS 2009 (International Civic and Citizenship Education Study) è la terza indagine internazionale sull’educazione civica e alla cittadinanza dell’IEA. Essa si basa sulle due precedenti indagini, la Civic Education, realizzata nel 1971 e la CIVED, realizzata alla fine degli anni ’90. Il suo obiettivo è quello di identificare ed esaminare, all'interno di una dimensione comparativa, i modi in cui i giovani vengono preparati per svolgere in modo attivo il proprio ruolo di cittadini in società democratiche. L’indagine coinvolge 38 Paesi; la popolazione di studenti campionata è costituita da studenti che si trovano all’ottavo anno di istruzione e che hanno in media 14 anni. In Italia, si tratta di studenti iscritti al terzo anno della scuola secondaria di I grado3
. Il questionario insegnante4
rileva informazioni circa l’insegnamento e le pratiche di gestione della classe; il coinvolgimento e la partecipazione degli insegnanti alla vita della scuola.
Se in PISA non è possibile ottenere informazioni a livello classe e insegnante, un recente studio dell’OCSE, l’indagine TALIS (Teaching And Learning International Survey)5
, condotto in 23 Paesi, fornisce informazioni importanti sullo sviluppo professionale degli insegnanti, sulle loro convinzioni, sui metodi di insegnamento utilizzati, sull’ambiente di apprendimento in classe. L’indagine è stata sviluppata a partire dal progetto dell’OCSE sugli Indicatori del Sistema Educativo (programma INES), la più importante iniziativa internazionale di costruzione di un set di indicatori per poter confrontare l’evoluzione dei diversi sistemi scolastici e per valutarne l’efficacia.
Nonostante il programma INES si sia caratterizzato nel tempo per un andamento evolutivo, cercando di individuare indicatori sull’ambiente di apprendimento e sull’organizzazione delle scuole, oltre che sui risultati di apprendimento, risultavano assenti informazioni sugli
3
INVALSI (2011b).
4
All’interno di ciascuna scuola campionata sono selezionati 15 insegnanti di tutte le discipline di ordinamento nel grado di riferimento (8°). La selezione degli insegnanti è affidata alle singole scuole.
5
I risultati dell’indagine sono stati pubblicati dall’OCSE nel volume Creating Effective Teaching and Learning Environments: First Results from TALIS, disponibile, in formato PDF, sul sito dell’OCSE all’indirizzo
58 insegnanti e sul processo di insegnamento. L’obiettivo principale dell’indagine TALIS è proprio quello di colmare questa lacuna, individuando indicatori, a livello internazionale, sugli insegnanti e sui processi di insegnamento e di apprendimento.
La prima rilevazione TALIS6 ha avuto come popolazione di riferimento gli insegnanti della scuola secondaria di primo grado e i Dirigenti scolastici delle loro scuole. Una opzione internazionale permetteva ai singoli paesi di coinvolgere anche insegnanti della scuola primaria e/o della secondaria di secondo grado. Una ulteriore possibilità per i paesi che hanno partecipato a TALIS era quella di condurre l’indagine su un campione di insegnanti di studenti quindicenni delle scuole che avevano preso parte a PISA 2006. Queste opzioni non sono state realizzate a livello internazionale, a causa dello scarso interesse mostrato dai paesi partecipanti. In ciascun paese, sono state campionate 200 scuole e 20 insegnanti all’interno di ciascuna scuola. Gli strumenti utilizzati sono stati un questionario insegnante e un questionario rivolto ai Dirigenti scolastici per rilevare informazioni sulla school leadership, sulla valutazione e il feedback agli insegnanti, sulle pratiche di insegnamento, sullo sviluppo professionale degli insegnanti, sulle loro convinzioni e atteggiamenti. Sono stati oggetto di attenzione anche aspetti quali il clima di scuola, la soddisfazione per il proprio lavoro e l’organizzazione del tempo di lavoro.