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2.2. L’accessibilità nella programmazione del viaggio

2.2.3. Strutture ricettive ed extra-ricettive

Per definire il grado di accessibilità delle strutture ricettive possiamo fare riferimento a quattro fattori39:

o La mobilità orizzontale, riguarda la capacità di accesso alle diverse aree delle strutture (larghezza delle porte, disposizione degli arredi,G);

o La mobilità verticale, riguarda la capacità di superare degli ostacoli (scale, rampe,G);

o La fruizione delle unità ambientali, dipende dalle mobilità orizzontale e verticale e riguarda la misura in cui gli spazi siano adeguati al loro attraversamento e/o alla circolazione all’interno degli stessi (possibilità

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All’indirizzo http://www.fiatautonomy.it/ ne viene data una dimostrazione visiva

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di oltrepassare le porte, di accedere ad un piano per mezzo delle scale,G);

o Il rispetto e l’integrazione delle diverse normative, riguarda il livello di adeguamento della struttura alle norme sulla sicurezza (scala antincendio, barriere architettoniche,G).

Vediamo adesso come debbano presentarsi le aree che compongono le strutture ricettive, distinguendo principalmente in base alla disabilità motoria e sensoriale.

Disabilità motorie

Il parcheggio: rispettandone le dimensioni previste dalla normativa, consente al turista la sosta della autovettura nei pressi della struttura ricettiva. Se invece il parcheggio è presente in un’area pubblica, questa va segnalata. Può essere inoltre installato un sistema di chiamata al fine di assistere il turista in caso di necessità. Per fare in modo che l’area di sosta non venga occupata da turisti che non ne hanno diritto, possono essere installati colonnotti a scomparsa facilmente abbassabili per mezzo di una tessera solo da chi ha diritto all’accesso al parcheggio.

L’ingresso: l’accesso alla struttura deve prevedere l’eliminazione di barriere architettoniche, ivi comprese le dimensioni ridotte delle porte, ma anche di semplici oggetti che limitano temporaneamente l’accesso (zerbini, griglie,G).

I percorsi: è opportuno che i percorsi siano caratterizzati da supporti che consentano l’attraversamento degli spazi in maniera agevole (sedute, corrimano) e che siano eliminate le parti dell’arredamento che possono costituire ostacoli, come la moquette. Per accedere da un piano all’altro è necessaria la presenza di un ascensore di dimensioni a norma.

Gli spazi aperti: nel caso di spazi di dimensione piccola o moderata si possono installare pedane in legno; contrariamente nel caso di spazi molto

ampi si può mettere a disposizione un mezzo con il quale il turista possa spostarsi agevolmente e magari sostare in prossimità delle aree panoramiche, in modo da godere ugualmente degli spazi poco accessibili.

La reception: è il primo luogo in cui avviene il contatto con il cliente. Il primo impatto è fondamentale nell’erogazione del servizio, dunque la reception dovrà prevedere un’area in cui il turista potrà comodamente sedersi e rilassarsi per ricevere tutte le informazioni di cui necessita.

La camera e i servizi igienici: le dimensioni della camera dovranno essere idonee a consentire il movimento in maniera agevole (come visto prima le porte dovranno essere di una certa misura e l’arredamento non deve impedire la circolazione del turista).

Il servizio igienico deve consentire al disabile di potersi avvicinare ai sanitari, la doccia dovrà essere attrezzata con pavimento, seggiolino ribaltabile e maniglioni.

Gli spazi funzionali: devono essere strutturati in maniera da poterne consentire l’accesso e le manovre. Nel caso della sala colazioni il pavimento deve essere pianeggiante e deve prevedere la presenza di un servizio igienico per disabili. Per quanto riguarda i luoghi espositivi, le teche devono essere poste ad altezza tale che i disabili su sedia a rotelle possano osservarle.

Disabilità sensoriali

Il parcheggio: le aree di sosta devono essere collocate in prossimità della struttura, opportunamente segnalate, e devono prevedere una mappa tattile in maniera tale che il turista cieco o ipovedente si possa orientare.

L’ingresso: dovrà essere caratterizzato da colori preferibilmente accesi, ma comunque a contrasto tra loro in maniera da facilitare l’individuazione delle

barriere agli ipovedenti. Sono sconsigliate grandi vetrate e rumori in sottofondo che possano disorientare gli ipoudenti.

I percorsi: possono essere segnalati tramite “guide naturali”, cioè elementi collocati sui muri, come un cordolo laterale di battuta o dei corrimano. Le rampe di scale dovranno presentare delle strisce di colore acceso tra un gradino e l’altro, mentre i pulsanti di chiamata dell’ascensore dovranno avere il numero scritto in Braille.

Gli spazi aperti: dovranno essere circondati da appositi corrimano e, al fine di garantire la fruizione dello spazio, dovranno essere esposti dei cartelli con descrizioni in rilievo di ciò che l’area presenta. Va data particolare attenzione alla cura della flora, potando di volta in volta le piante che sporgono e che potrebbero intralciare il percorso del turista.

Gli spazi funzionali e camera: il menù del ristorante dovrà contenere la descrizione in Braille. Inoltre sia negli spazi comuni che nella propria camera, i pulsanti di accensione della luce, le maniglie, le porte, dovranno presentare elementi di colore a contrasto in maniera da facilitarne l’individuazione. E’ inoltre opportuno attrezzare la camera con quanto segue: avvisatori di chiamata, sveglia con allarme visivo o vibratile, televisore con televideo.

Altre disabilità

Vanno inoltre considerate le persone con disabilità psichiche, problemi di orientamento, diabete, allergie, e alimentari.

Per questo tipo di disabilità non vi sono delle regole tecniche da seguire, ma è comunque importante conoscerne le caratteristiche peculiari e prendere in esame alcuni accorgimenti in maniera da predisporre un servizio ad hoc.

I disabili con disturbi psichici sono spesso difficili da riconoscere. Va ricordato che spesso posseggono un quoziente intellettivo superiore rispetto a quello che si possa pensare. E’ importante renderli partecipi

delle attività che possono svolgere utilizzando un linguaggio semplice, comunicare in maniera aperta e spontanea e assolutamente non con aria superiore.

I disabili con problemi di orientamento hanno bisogno di essere accompagnati nei percorsi ed istruiti nell’utilizzo della segnaletica.

Qualora non sia presente un mini-bar in camera va data la possibilità ai turisti diabetici di conservare i propri medicinali in un luogo fresco e asciutto.

Prima del proprio arrivo, è necessario che la struttura si informi sulle allergie dei propri ospiti, informandoli sull’eventuale presenza di animali all’interno della struttura. Inoltre una manutenzione dei filtri dell’aria condizionata, del riscaldamento e di ventole di areazione impedirà al turista allergico di riscontrare problemi durante il soggiorno.

Ulteriori informazioni vanno richieste anche ai turisti con esigenze alimentari particolari, come nel caso di diabetici e celiaci. La comunicazione andrà successivamente girata alla cucina e al personale di sala.

Complessivamente la situazione delle strutture ricettive italiane non si presenta disastrosa. Da una indagine condotta nel 2009 da Unioncamere e Isnart è emerso che:

il 52% delle imprese italiane sono attente alle esigenze dei disabili. Il dato più positivo si registra al centro Italia, dove gli standard sono rispettati nel 57% dei casi;

a causa delle barriere naturali, nelle località di montagna gli albergatori incontrano maggiori difficoltà nel rendere le proprie strutture accessibili;

le strutture più attente ai bisogni dei disabili e che ne percepiscono maggiormente l’importanza, sono quelle che presentano una classificazione più elevata.

Nella tabella 12 si denota come i diversi standard richiesti vengano rispettati dagli albergatori. Lo studio, effettuato dall’Osservatorio Nazionale del Turismo sui dati di Unioncamere40, mette in evidenza gli aspetti maggiormente presenti nelle strutture ricettive. Il 44% di esse presentano i servizi igienici a norma e il 43% un accesso alla struttura facilitato; segue l’accesso facilitato alle camere (34%) e infine l’offerta enogastronomica attenta alle problematiche alimentari dei turisti (24% dei casi). L’elemento in cui le strutture si trovano ad essere carenti è la presenza di strumenti di sollevamento (6%).

Tabella 12 Distribuzione per area geografica degli standard rispettati nelle strutture ricettive (%)

Fonte: Osservatorio Nazionale del Turismo su dati Unioncamere

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http://www.impresaturismo.it/archivio/59-marzo-2013/201-turismo-per-tutti-ecco-il-primo- libro-bianco-sullaccessibilita.html