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SUCCESSI DELLA SRATEGIA “SALUTE PER TUTTI”

Nel documento L'OMS - tesi (pagine 56-59)

CAPITOLO 4: LA STRATEGIA “SALUTE PER TUTTI”

4.6 SUCCESSI DELLA SRATEGIA “SALUTE PER TUTTI”

In applicazione del mandato costituzionale “di assistenza ai governi, su richiesta degli stessi, nel rafforzamento dei rispettivi sistemi sanitari”, l’OMS ha cercato di realizzare la “Salute per Tutti” su base consensuale.36 Di conseguenza l’OMS ha fornito l’aiuto finanziario e tecnico agli Stati Membri soltanto su “ordine” dei governi. Gli Uffici regionali dell’OMS amministrano il programma, e i suoi organi centrali, il Segretariato in particolare, forniscono l’assistenza tecnica ed amministrativa. Nonostante le numerose inefficienze burocratiche dell’OMS nell’amministrazione del programma, il piano dell’Organizzazione per la salute globale influenza significativamente le politiche di alcuni Stati Membri, il che ha portato ad una maggiore estensione dei servizi di assistenza sanitaria primaria in questi Paesi. Il sostegno dell’OMS alla strategia ha inoltre favorito internazionalmente un ripensamento sul ruolo della sanità pubblica, e almeno ad alcuni livelli, nazionalmente. Cosa ancora più importante, il paradigma della assistenza sanitaria primaria ha influenzato la realizzazione della struttura dei servizi sanitari fornita da altre organizzazioni internazionali bilaterali o non governative. Il successo dell’OMS nell’influenzare l’ideazione delle linee di condotta e la pianificazione in molte nazioni beneficiarie deriva dalla sua autorità e legittimità organizzativa. Ernest B. Haas37 ha notato che “l’autorità organizzativa consiste nella capacità dell’Organizzazione di vedere realizzate le sue decisioni indipendentemente dalla buona volontà degli Stati Membri”. Le considerevoli risorse tecniche e

36A.L. Taylor: Making the World Health Organization work. American Journal of Law and Medicine,

1992, pp.319-323

37 E.B. Haas: When Knowledge is Power. Three models of change in international organization,

finanziarie che l’OMS fornisce agli Stati Membri danno talvolta ad essa autorità organizzativa che è “influenza decisiva e programmatica” sulle politiche sanitarie di questi Paesi. Infatti le agenzie donatrici, compresa l’OMS, si addossano gran parte delle spese di assistenza sanitaria in molti Paesi. Per esempio, in Kenya il 40% dei servizi sanitari sono forniti da organizzazioni non governative.

Sebbene non eserciti sui governanti degli stati la necessaria influenza per imporre maggiori finanziamenti nazionali nel settore dell’assistenza sanitaria, gli sforzi dell’OMS nella riorganizzazione dei ministeri nazionali della sanità può avere un’influenza profonda sull’organizzazione e la distribuzione delle risorse disponibili. L’OMS condiziona il suo coinvolgimento con i singoli Paesi nella promozione della “Salute per Tutti” ad un impegno nazionale diretto ad identificare gli ostacoli all’assistenza sanitaria effettiva, a rivedere tutte le risorse disponibili e potenziali nel settore sanitario, e a rivedere i piani e le priorità a seconda delle necessità. Basandosi sui rapporti presentati da 81 Stati Membri, l’OMS nel 1990 concluse che sebbene la percentuale di spese sulla salute fosse stata costante dal 1985, la quota spesa per l’assistenza sanitaria primaria è aumentata durante gli anni ‘80. Nel 1988 gli Stati Membri hanno riportato di aver speso in media il 35% delle loro risorse nazionali nell’assistenza sanitaria primaria.

L’OMS esercita pressione sulle politiche di alcuni Stati Membri attraverso la propria legittimazione organizzativa. Secondo Ernst B. Haas “la legittimazione organizzativa esiste quando l’insieme dei Membri riconosce il valore dell’organizzazione e adotta generalmente decisioni comuni intese a soddisfare le aspettative e i valori dei Membri stessi” (Haas distingue la legittimazione organizzativa dall’autorità organizzativa notando che “gli Stati possono venire incontro alle aspettative dell’Organizzazione in maniera riluttante senza nello stesso tempo apprezzarle o stimarle”)38. L’OMS ha avuto un certo successo nell’assicurare che i suoi interventi, i suoi programmi e obiettivi “siano accettati ed apprezzati come desiderabili per venire incontro ai valori degli Stati Membri”. Per esempio l’OMS ha convinto alcuni Stati Membri della validità della Strategia della “Salute per Tutti” e dell’importanza del riconoscimento del dovere di fornire programmi di assistenza sanitaria primaria come una problematica di diritti umani. Questa accettazione degli interventi e degli

obiettivi dell’OMS aggiunge “stabilità” e rende l’influenza esercitata sugli Stati Membri meno difficile e più efficace.

L’OMS ha di fatto stimolato una crescente consapevolezza dell’interrelazione tra salute e sviluppo. L’OMS ribadisce che la salute non è solo un diritto umano individuale ma anche un’operazione dell’intera collettività sociale. L’OMS evidenzia inoltre che la strategia della “Salute per Tutti” è un principio costo-effetto per finanziare ed organizzare i sistemi sanitari ed è idealmente legata alle problematiche riguardanti lo sviluppo economico. La natura dei programmi nazionali dell’OMS nell’ambito della strategia della “Salute per Tutti” influenza le politiche nazionali sanitarie. I programmi nazionali dell’OMS implicano una diretta collaborazione con i singoli ministeri della sanità, di conseguenza rafforzano la capacità di una nazione nel pianificare, analizzare, monitorare e gestire le risorse disponibili in conformità alle strategie interne della “Salute per Tutti”. In alcuni casi “la persuasione tecnica e il camaraderie”39 (validità tecnica e collaborazione amichevole) contribuiscono all’influenza dell’OMS sulle politiche dei ministeri di sanità nazionali. I funzionari dell’OMS hanno infatti sviluppato forti legami professionali con i singoli ministeri creando un patrimonio di buona volontà e cooperazione in molte nazioni. Il Dr. Jonathan Mann, direttore del Programma Globale dell’OMS sull’AIDS, attribuì parte del successo del programma a questo patrimonio.

L’iniziativa dell’OMS nello sviluppare i sistemi di assistenza sanitaria ha anche avuto un effetto catalizzatore sulle politiche sanitarie di altre organizzazioni bilaterali, multilaterali e non governative che, congiuntamente all’OMS, esercitano il tipo di influenza sulle nazioni di cui sopra. Anteriormente al 1980 solo un limitato numero di agenzie di assistenza bilaterale e multilaterale ha riportato significativi coinvolgimenti nel settore della salute. Dal 1988 ai giorni nostri le politiche sanitarie sono diventate una componente quasi universale dell’assistenza tecnica.

In ottemperanza al suo mandato costituzionale di “autorità per la direzione e il coordinamento del lavoro sanitario internazionale” l’OMS si è occupato di coordinare le attività delle diverse agenzie di assistenza globale. Sebbene l’Organizzazione non sia stata in grado di avviare partnerships di cooperazione tra i Paesi in via di sviluppo e le agenzie stesse, né di stabilire una rete globale per la

39 F.M. Mburu: Non Governmental Organization in the Health Field: Collaboration,Integration and

mobilitazione del finanziamento, il largo consenso a favore del paradigma dell’assistenza sanitaria primaria ha determinato la struttura dell’assistenza nel settore sanitario indipendente da molte agenzie nazionali ed internazionali. I funzionari dell’UNICEF, per esempio, riconoscono che gli imponenti traguardi nella sopravvivenza infantile ottenuti dall’UNICEF stesso si basano su obiettivi derivanti dalla strategia dell’assistenza sanitaria primaria dell’OMS e, ancor prima, sul programma universale di immunizzazione. Il modello di assistenza sanitaria primaria sostiene gli sforzi dell’Agenzia degli Stati Uniti per lo Sviluppo Internazionale per incrementare in tutto il mondo la sopravvivenza infantile. Inoltre la filosofia ed il paradigma della “Salute per Tutti” hanno influenzato la linea di programmi sanitari di molte organizzazioni non governative.

Nel documento L'OMS - tesi (pagine 56-59)