RICERCATORI A TEMPO INDETERMINATO
2.7. SUD E ISOLE. Docenti/ricercatori per regione
67 Prima di affrontare il discorso su come gli andamenti della numerosità dei docenti/ricercatori nelle regioni del Sud e nelle Isole si discostino dalle medie nazionali e dalle medie dell’area geografica, richiamiamo la diversità dei sistemi universitari regionali, differenti per numeri, grandezza e tipologia degli atenei, oltre che – naturalmente – per il rapporto con territori caratterizzati da differenze profonde. Cominciamo da qualche breve cenno sui territori e la popolazione residente.
Come si è detto, nel 2020 nelle regioni del Sud e delle Isole risiede il 33,86% della popolazione italiana, così ripartita per regioni.40
Tabella 61. SUD e ISOLE - Popolazione delle regioni dell’area. Anno 2020. Valori assoluti e percentuali sull’area e sul totale. Fonte: ns.
elaborazione dati ISTAT.
Abruzzo Molise Basilicata Campania Calabria Puglia Sardegna Sicilia Totale Popolazione 2020 1.293.941 300.516 553.254 5.712.143 1.894.110 3.953.305 1.611.621 4.875.290 20.194.180
% su popolazione area 6,41% 1,49% 2,74% 28,29% 9,38% 19,58% 7,98% 24,14% 100,00%
% su popolazione italiana 2,17% 0,50% 0,93% 9,58% 3,18% 6,63% 2,70% 8,17% 33,86%
Nel 2020, nelle università del Sud e delle Isole lavora il 30,49% dei docenti/ricercatori italiani, ripartiti per regioni come nella seguente tabella.
Tabella 62. SUD e ISOLE. Docenti/ricercatori a tempo indeterminato e determinato nelle regioni dell’area. Anno 2020. Valori assoluti e percentuali sull’area e sul totale. Fonte: ns. elaborazione dati Miur-Cineca.
Abruzzo Molise Basilicata Campania Calabria Puglia Sardegna Sicilia Totale
Docenti/ricercatori 2020 1583 288 325 5556 1362 2690 1540 3807 17151
% su docenti/ricercatori Sud e Isole 9,23% 1,68% 1,89% 32,39% 7,94% 15,68% 8,98% 22,20% 100,00%
% su docenti/ricercatori italiani 2,81% 0,51% 0,58% 9,88% 2,42% 4,78% 2,74% 6,77% 30,49%
Riportiamo nelle tabelle di seguito tutte le strutture i cui afferenti sono contabilizzati nel data base Miur-Cineca, vale a dire le scuole superiori, i politecnici e le università, queste ultime ordinate per regione e definite dalla grandezza e dalla tipologia.
Per una necessaria anche se limitata contestualizzazione, le ultime tre righe riportano il totale della popolazione (Istat, Popolazione Residente al 1° gennaio 2020, dati estratti il 31 dicembre 2020) l’estensione regionale in km2, così come definita dall’Istat (2013) e il PIL per abitante 2019 in migliaia di euro (fonte:
Istat. Conti economici territoriali – anni 2017-2019).
Nel Sud e nelle Isole troviamo 1 delle 6 Scuole Superiori ad ordinamento speciale, 3 delle 10 Mega-università, 7 delle 16 Grandi, 6 delle 18 Medie, 6 delle 12 Piccole università statali e 1 Politecnico.
Troviamo inoltre 4 delle 20 università non statali (2 Medie e 2 Piccole) e 3 delle 10 telematiche. Una di esse classificabile come Piccola (60 iscritti nel 2019/2020) ha sede legale a Torrevecchia Teatina, in Abruzzo; le altre 2 a Napoli. Fra esse una è classificabile come Mega università (Pegaso, 46.793 iscritti nel 2019/2020) l’altra come Piccola (Giustino Fortunato, 1.246 iscritti nel 2019/2020).41
Per comodità di lettura, divideremo l’area fra Isole maggiori e Sud continentale, a sua volta suddiviso in Sud Est (Abruzzo, Molise, Puglia) e Sud Ovest (Campania, Basilicata, Calabria).
40 Fonte: dati ISTAT sulla popolazione residente al 1° gennaio, estratti in data 31 dicembre 2020 (http://dati.istat.it/Index.aspx?DataSetCode=DCIS_POPRES1).
41 Cfr. dati USTAT-Miur, Iscritti per ateneo - serie storica a partire dall’anno accademico 2010/11.
Tabella 63. SUD EST. Grandezza e tipologia delle università, popolazioni ed estensione delle regioni dell’area. Anno 2020. Fonte: ns.
elaborazione dati ISTAT e Miur-Cineca.
Abruzzo Molise Puglia
Denominazione Grandezza/Grandezza/Tipologia Denominazione Grandezza/Tipologia Denominazione Grandezza/Tipologia
Chieti e Pescara Grande Molise Piccola Bari Mega
Salento Media
L’Aquila Media Foggia Piccola
Teramo Piccola Bari Politecnico Politecnico
L’Aquila GSSI Scuola Superiore Casamassima -
J.Monnet non statale - Piccola Torrevecchia Teatina Leonardo
da Vinci Telematica
Popolazione regione 1.293.941 Popolazione regione 300.516 Popolazione regione 3.953.305
Km2 10 832 Km2 4 461 Km2 19 541
PIL per abitante 2019 25,1 PIL per abitante
2019 21,1 PIL per abitante 2019 18,9
Tabella 64. SUD OVEST. Grandezza e tipologia delle università, popolazioni ed estensione delle regioni dell’area. Anno 2020. Fonte: ns.
elaborazione dati ISTAT e Miur-Cineca.
Campania Basilicata Calabria
Denominazione Grandezza/Tipologia Denominazione Grandezza/Tipologia Denominazione Grandezza/Tipologia
Napoli Federico II Mega Basilicata Piccola Calabria Grande
Napoli Vanvitelli Grande Catanzaro Media
Salerno Grande Reggio Calabria Piccola
Napoli Parthenope Media Reggio Calabria - Dante
Alighieri non statale- Piccola
Napoli L’Orientale Media
Sannio Piccola
Napoli Benincasa non statale Media Benevento Giustino
Fortunato Telematica
Napoli Pegaso Telematica
Popolazione regione 5.712.143 Popolazione regione 553.254 Popolazione regione 1.894.110
Km2 302265 Km2 10073 Km2 15 222
PIL per abitante 2019 18,9 PIL per abitante 2019 23,1 PIL per abitante 2019 17,3
Tabella 65. ISOLE. Grandezza e Grandezza/Tipologia delle università, popolazioni ed estensione delle regioni dell’area. Anno 2020. Fonte:
ns. elaborazione dati ISTAT e Miur-Cineca.
Sardegna Sicilia
Denominazione Grandezza/Tipologia Denominazione Grandezza/Tipologia
Cagliari Grande Catania Mega
Sassari Media Palermo Grande
Messina Grande
Enna KORE non statale Media
Popolazione regione 1.611.621 Popolazione regione 4.875.290
Km2 24 100 Km2 25 832
PIL per abitante 2019 21,3 PIL per abitante 2019 17,9
In questo insieme ci sono due regioni fra le più piccole, meno popolose e meno densamente popolate – la Basilicata e il Molise – una regione, la Sardegna, estesa ma dalla densità di popolazione esattamente uguale a quella del Molise, poi ci sono l’Abruzzo e la Calabria, più o meno paragonabili per stensione e densità di popolazione, e c’è la Sicilia: isola grandissima – per estensione la più vasta regione d’Italia – un po’ meno densamente popolata dell’Emilia Romagna e per numerosità e densità di popolazione paragonabile alla relativamente più piccola Puglia. E infine c’è la Campania – la terza regione italiana per abitanti e la prima ex-aequo con la Lombardia per densità di popolazione – che raccoglie all’incirca il 28,25% della
69 popolazione dell’area, 9 delle 31 università ubicate nelle 9 regioni del Sud e nelle Isole e, nell’anno accademico 2019/2020, il 39,72% degli iscritti alle classi di laurea triennali e magistrali dell’area. I sistemi universitari delle regioni del Sud e delle Isole appaiono quindi molto differenti tra loro, tanto in termini di numerosità che di tipologia degli atenei, oltre che di performance degli atenei stessi.
Avvertiti del fatto che essi vanno inquadrati in un contesto fortemente disomogeneo, ritorniamo allora ai dati sulla numerosità dei docenti/ricercatori.
Tabella 66. SUD e ISOLE. Numerosità dei docenti/ricercatori nelle regioni dell’area. Anni 2008-2020 (valori assoluti) – Fonte: ns.
elaborazione su dati Miur-Cineca.
Anno Abruzzo Molise Basilicata Campania Calabria Puglia Sardegna Sicilia Totale
2008 1678 316 324 6078 1379 3403 1928 5235 20341
2009 1640 300 321 5846 1358 3353 1844 5025 19687
2010 1582 309 311 5569 1374 3108 1721 4693 18667
2011 1571 305 327 5471 1359 3013 1694 4610 18350
2012 1555 297 316 5349 1362 2911 1750 4566 18106
2013 1510 293 311 5330 1358 2866 1728 4437 17833
2014 1444 279 309 5226 1345 2773 1697 4325 17398
2015 1431 263 305 5180 1330 2825 1617 4152 17103
2016 1436 275 315 5226 1322 2839 1524 4020 16957
2017 1451 277 311 5291 1282 2761 1476 3848 16697
2018 1457 286 305 5375 1265 2664 1491 3860 16703
2019 1537 288 330 5555 1317 2682 1541 3864 17114
2020 1583 288 325 5556 1362 2690 1540 3807 17151
Variaz. %
2008-2020 -5,66% -8,86% +0,31% -8,59% -1,23% -20,95% -20,12% -27,28% -15,68%
Come si evince dalla tabella, il calo del 15,58% dei docenti/ricercatori che l’area nel suo insieme registra rispetto al 2008 non è equamente ripartito fra le singole regioni. Se, infatti, disaggreghiamo il Sud dalle Isole, il calo del 15,68% si rivela essere un -25,35% per le Isole e un -10,43% per la parte continentale.
Figura 37. ISOLE. Numerosità dei docenti/ricercatori. 2008-2020.Fonte: ns. elaborazione dati Miur-Cineca.
Nelle università delle Isole il calo più repentino si verifica dal 2008 al 2010 (-10,46%; -6,62% dal 2009 al 2010). Interrotta da lievissima ripresa nel 2012 (+0,19%) la decrescita prosegue fino al 2017 (-16,99% dal 2010 al 2017) con un tasso medio del -2,61% (max. 2015 -4,20%; min. 2011 -1,71%). Dal 2017 al 2019 abbiamo una crescita dell’1,52% e nel 2020 ancora un calo del -1,07%.
7163 6869 6414 6304 6316 6165 6022 5769 5544 5324 5351 5405 5347
2 0 0 8 2 0 0 9 2 0 1 0 2 0 1 1 2 0 1 2 2 0 1 3 2 0 1 4 2 0 1 5 2 0 1 6 2 0 1 7 2 0 1 8 2 0 1 9 2 0 2 0
DOCENTI/RICERCATORI NELLE ISOLE
Il Sud continentale è a sua volta spaccato da una crescita di docenti/ricercatori del -15,49% nell’area del Sud Est (Abruzzo, Molise, Puglia) e del -6,91% nel Sud Ovest (Campania, Basilicata, Calabria).
Figura 38. SUD OVEST. Numerosità dei docenti/ricercatori. 2008-2020. Fonte: ns. elaborazione dati Miur-Cineca.
Anche nelle università del Sud Ovest dal 2008 al 2010 si verifica un calo molto rapido (-6,77%; -5,55% dal 2009 al 2010). La decrescita prosegue fino al 2014 (-10,06%) con un tasso annuale medio del -2,61% (max.
2014 -3,71%; min. 2013 0,40%). Dal 2016 al 2020 abbiamo una crescita del 6,28%, con un tasso medio dell’1,23% (max. 2019 +3,70%; min. 2017 +0,31%).
Figura 39. SUD EST. Numerosità dei docenti/ricercatori. 2008-2020. Fonte: ns. elaborazione dati Miur-Cineca.
Anche nelle università del Sud Est dal 2008 al 2010 si verifica un brusco calo (-7,37%). La decrescita prosegue fino al 2014 (10,06%) con un tasso annuale medio del 1,24% (max. 2014 3,70%; min. 2013 1,97%). Dal 2014 al 2016 abbiamo una piccola crescita dell’1,20%; nel 2017 e 2018 ancora un calo del -3,14% e nel 2019 e 2020 una risalita del 3,49%.
7781 7525 7254 7157 7027 6999 6880 6815 6863 6884 6945 7202 7243
2 0 0 8 2 0 0 9 2 0 1 0 2 0 1 1 2 0 1 2 2 0 1 3 2 0 1 4 2 0 1 5 2 0 1 6 2 0 1 7 2 0 1 8 2 0 1 9 2 0 2 0
DOCENTI/RICERCATORI NEL SUD OVEST
5397 5293 4999 4889 4763 4669 4496 4519 4550 4489 4407 4507 4561
2 0 0 8 2 0 0 9 2 0 1 0 2 0 1 1 2 0 1 2 2 0 1 3 2 0 1 4 2 0 1 5 2 0 1 6 2 0 1 7 2 0 1 8 2 0 1 9 2 0 2 0
DOCENTI/RICERCATORI NEL SUD EST
71 Tuttavia, anche fra le Isole e fra le regioni del Sud Est e del Sud Ovest c’è disparità. In Sicilia c’è un decremento di docenti/ricercatori superiore di oltre 7 punti percentuali (-27,28%) rispetto alla Sardegna (-20,12%).
Nel Sud Est, mentre in Puglia abbiamo un calo del -20,95%, in Molise registriamo un -8,86% e in Abruzzo un -5,66%.
Nel Sud Ovest, mentre la Basilicata registra un leggerissimo incremento (+0,31%), in Calabria si registra un -1,23% ed infine in Campania un -8,59%.
Il grafico seguente evidenzia le diversità di dimensioni dei sistemi universitari regionali e le variazioni di organico nelle regioni partendo dal 2008, passando dal picco negativo del 2017 (-17,91%), e arrivando ai dati del 2020.
Figura 40. SUD e ISOLE. Numerosità dei docenti/ricercatori nelle regioni dell’area. Anni 2008, 2017, 2020. Valori assoluti. Fonte: ns.
elaborazione su dati Miur-Cineca.
Osserviamo ora l’incidenza percentuale della numerosità dei docenti/ricercatori nelle diverse regioni del Sud d’Italia e delle Isole maggiori sui totali dell’area.
Tabella 67. SUD e ISOLE. Docenti/ricercatori nelle regioni dell’area. Anni 2008-2020. Valori percentuali sul totale dell’area. Fonte: ns.
elaborazione su dati Miur-Cineca.
Anno Abruzzo Molise Basilicata Campania Calabria Puglia Sardegna Sicilia
2008 8,25% 1,55% 1,59% 29,88% 6,78% 16,73% 9,48% 25,74%
2009 8,33% 1,52% 1,63% 29,69% 6,90% 17,03% 9,37% 25,52%
2010 8,47% 1,66% 1,67% 29,83% 7,36% 16,65% 9,22% 25,14%
2011 8,56% 1,66% 1,78% 29,81% 7,41% 16,42% 9,23% 25,12%
2012 8,59% 1,64% 1,75% 29,54% 7,52% 16,08% 9,67% 25,22%
2013 8,47% 1,64% 1,74% 29,89% 7,62% 16,07% 9,69% 24,88%
2014 8,30% 1,60% 1,78% 30,04% 7,73% 15,94% 9,75% 24,86%
2015 8,37% 1,54% 1,78% 30,29% 7,78% 16,52% 9,45% 24,28%
2016 8,47% 1,62% 1,86% 30,82% 7,80% 16,74% 8,99% 23,71%
2017 8,69% 1,66% 1,86% 31,69% 7,68% 16,54% 8,84% 23,05%
2018 8,72% 1,71% 1,83% 32,18% 7,57% 15,95% 8,93% 23,11%
2019 8,98% 1,68% 1,93% 32,46% 7,70% 15,67% 9,00% 22,58%
2020 9,23% 1,68% 1,89% 32,39% 7,94% 15,68% 8,98% 22,20%
Variaz. punti
percentuali +0,98 +0,13 +0,30 +2,51 +1,16 -1,05 -0,50 -3,54
1678 316 324 6078 1379 3403 1928 5235
1451 277 311 5291 1282 2761 1476 3848
1583 288 325 5556 1362 2690 1540 3807
A B R U Z Z O M O L I S E B A S I L I C A T A C A M P A N I A C A L A B R I A P U G L I A S A R D E G N A S I C I L I A
D O C E N T I / R I C E R C A T O R I D I S U D E I S O L E
2008 2017 2020
Tranne che in Basilicata, i docenti/ricercatori sono diminuiti in valori assoluti in tutte le regioni del Sud e nelle Isole. Ciononostante, poiché come si è detto vi sono regioni in forte decrescita, le regioni in cui il calo è stato più contenuto registrano aumenti percentuali sul totale dell’area.
Tabella 68. SUD e ISOLE. Docenti/ricercatori nelle regioni dell’area. Anni 2008-2020. Valori percentuali sul totale nazionale. Fonte: ns.
elaborazione su dati Miur-Cineca.
Anno Abruzzo Molise Basilicata Campania Calabria Puglia Sardegna Sicilia
2008 2,63% 0,50% 0,51% 9,54% 2,16% 5,34% 3,03% 8,21%
2009 2,65% 0,48% 0,52% 9,45% 2,20% 5,42% 2,98% 8,12%
2010 2,68% 0,52% 0,53% 9,42% 2,32% 5,26% 2,91% 7,94%
2011 2,70% 0,52% 0,56% 9,40% 2,33% 5,18% 2,91% 7,92%
2012 2,71% 0,52% 0,55% 9,31% 2,37% 5,07% 3,05% 7,95%
2013 2,67% 0,52% 0,55% 9,42% 2,40% 5,06% 3,05% 7,84%
2014 2,60% 0,50% 0,56% 9,40% 2,42% 4,99% 3,05% 7,78%
2015 2,61% 0,48% 0,56% 9,46% 2,43% 5,16% 2,95% 7,58%
2016 2,63% 0,50% 0,58% 9,58% 2,42% 5,20% 2,79% 7,37%
2017 2,68% 0,51% 0,57% 9,77% 2,37% 5,10% 2,73% 7,11%
2018 2,66% 0,52% 0,56% 9,83% 2,31% 4,87% 2,73% 7,06%
2019 2,75% 0,52% 0,59% 9,94% 2,36% 4,80% 2,76% 6,92%
2020 2,81% 0,51% 0,58% 9,88% 2,42% 4,78% 2,74% 6,77%
Variaz. punti
percentuali +0,18 +0,01 +0,07 +0,34 +0,26 -0,56 -0,29 -1,44
Il numero dei docenti/ricercatori del Sud e delle Isole nel 2008 pesava in percentuale il 31,92% del totale nazionale. Nel 2020, l’incidenza si è ridotta al 30,49%. Per le percentuali sul totale nazionale delle singole regioni vale un discorso analogo a quello fatto in precedenza: Abruzzo, Molise, Basilicata, Campania e Calabria hanno nel 2020 una incidenza percentuale sul totale nazionale maggiore che nel 2008, perché nell’area e a livello nazionale ci sono regioni in cui la decrescita della docenza è stata più rilevante.
Portiamo l’attenzione sulla distribuzione dei ricercatori a tempo determinato introdotti dalla c.d. legge Gelmini.
Tabella 69. SUD e ISOLE. Distribuzione regionale dei ricercatori a tempo determinati legge 240/2010 di tipo A e B. Anno 2020. Valori assoluti e percentuali. Fonte: ns. elaborazione dati Miur-Cineca.
Abruzzo Molise Basilicata Campania Calabria Puglia Sardegna Sicilia Totale
Fascia RTD-A RTD-A RTD-A RTD-A RTD-A RTD-A RTD-A RTD-A RTD-A
Numerosità 142 25 30 572 102 191 149 288 1499
% fascia/area geografica 9,47% 1,67% 2,00% 38,16% 6,80% 12,74% 9,94% 19,21% 100,00%
% fascia/totale nazionale 0,00% 0,51% 0,61% 11,71% 2,09% 3,91% 3,05% 5,89% 30,68%
Fascia RTD-B RTD-B RTD-B RTD-B RTD-B RTD-B RTD-B RTD-B RTD-B
Numerosità 144 18 18 500 95 178 115 242 1310
% fascia/area geografica 10,99% 1,37% 1,37% 38,17% 7,25% 13,59% 8,78% 18,47% 100,00%
% fascia/totale nazionale 3,10% 0,39% 0,39% 10,76% 2,04% 3,83% 2,47% 5,21% 28,18%
Al 31 dicembre 2020 nelle università del Sud e delle Isole lavora il 30,68% degli RTD-A e il 28,18% degli RTD-B italiani. All’interno dell’area, la presenza di RTD-A e RTD-B non è tuttavia uniforme. Come abbiamo già notato al Nord e al Centro, c’è una regione in cui i ricercatori a tempo determinato si concentrano maggiormente. Al Sud è la Campania che nel 2020 conta il 38,16% degli RTD-A e il 38,17%
degli RTD-B dell’intera area, rispettivamente l’11,71% degli RTD-A e il 10,76% degli RTD-B reclutati a livello nazionale.
Vediamo ora lo storico della crescita di ricercatori a tempo determinato legge 240/2010 dal 2011 al 2020.
73
Tabella 70. SUD e ISOLE. Crescita di RTD-A e RTD-B per regioni. Anni 2011-2020 (valori assoluti). Fonte: ns. elaborazione dati Miur-Cineca.
Abruzzo Molise Basilicata Campania Calabria Puglia Sardegna Sicilia
Anno RTD-A RTD-B RTD-A RTD-B RTD-A RTD-B RTD-A RTD-B RTD-A RTD-B RTD-A RTD-B RTD-A RTD-B RTD-A RTD-B
2011 0 0 1 0 0 0 48 0 0 0 1 1 12 0 15 0
2012 2 0 5 0 0 0 83 2 13 0 1 1 120 0 111 1
2013 4 0 7 0 0 0 205 9 22 6 28 1 144 0 146 2
2014 11 1 5 0 0 0 250 18 25 7 42 1 150 8 223 24
2015 13 19 3 0 2 0 269 78 24 11 172 16 112 35 215 34
2016 17 53 12 11 3 9 356 162 25 30 215 59 70 59 205 98
2017 39 65 19 11 5 9 491 221 19 36 215 65 68 70 161 120
2018 61 85 19 20 5 15 511 315 23 47 135 123 92 78 185 241
2019 121 98 23 15 29 15 560 458 82 55 162 146 138 98 257 236
2020 142 144 25 18 30 18 572 500 102 95 191 178 149 115 288 242
Figura 41. SUD e ISOLE. RTD-A e RTD-B nelle università delle regioni dell’area. Anno 2020. Fonte: ns. elaborazione dati Miur-Cineca.
Mettiamo ora a confronto la numerosità dei docenti e ricercatori a tempo indeterminato (PO, PA e RU) con quella delle due tipologie di ricercatori a tempo determinato introdotti dalla legge 240/2010, esaminando la situazione nelle diverse regioni del Sud e nelle Isole alla data del 31 dicembre 2020.
Tabella 71. SUD e ISOLE. Docenti/ricercatori a tempo indeterminato e a tempo determinato L. 240/2010 nelle regioni dell’area. Anno 2020.
Valori assoluti e percentuali. Fonte ns. elaborazione dati Miur-Cineca.
Abruzzo Molise Basilicata Campania Calabria Puglia Sardegna Sicilia Totali
Professori Ordinari 422 83 50 1443 285 579 331 924 4117
Professori Associati 606 126 136 2144 531 1017 677 1519 6756
Ricercatori T.I. 268 36 91 799 349 721 268 821 3353
Totale 1296 245 277 4386 1165 2317 1276 3264 14226
% sul totale Sud e Isole 9,11% 1,72% 1,95% 30,83% 8,19% 16,29% 8,97% 22,94% 100,00%
RTD-A 142 25 30 572 102 191 149 288 1499
% sugli RTD-A del Sud e Isole 9,47% 1,67% 2,00% 38,16% 6,80% 12,74% 9,94% 19,21% 100,00%
RTD-B 144 18 18 500 95 178 115 242 1310
% sugli RTD-B del Sud e Isole 10,99% 1,37% 1,37% 38,17% 7,25% 13,59% 8,78% 18,47% 100,00%
Dalla precedente tabella si possono notare le variazioni positive e negative delle percentuali di RTD rispetto all’incidenza dei docenti/ricercatori a tempo indeterminato sul totale dell’area, e come l’incidenza delle due figure sui rispettivi totali d’area non sia omogenea nelle diverse regioni del Sud continentale e nelle Isole.
142 25 30 572 102 191 149 288
144 18 18 500 95 178 115 242
A B R U Z Z O M O L I S E B A S I L I C A T A C A M P A N I A C A L A B R I A P U G L I A S A R D E G N A S I C I L I A
R I C E R C A T O R I T . D . S U D E I S O L E P E R R E G I O N I
RTD-A RTD-B
Confrontiamo ora il numero dei docenti/ricercatori di ogni regione con il numero degli iscritti nelle università della stessa regione, ricavabile dall’elaborazione su dati USTAT-Miur, Opendata del Portale dell’Istruzione Superiore.42 Nella tabella seguente, la numerosità degli iscritti.
Tabella 72. SUD e ISOLE. Iscritti ai corsi di laurea triennali e magistrali delle università delle regioni dell’area. Anni accademici 2010/2011-2019/2020. Fonte: ns. elaborazione dati USTAT-Miur.
Anno Abruzzo Molise Basilicata Campania Calabria Puglia Sardegna Sicilia Totale
2010/2011 64.445 7.933 8.497 206.645 55.115 105.838 47.893 150.356 646.722
2011/2012 63.906 7.715 8.372 200.039 52.778 100.148 45.283 141.258 619.499
2012/2013 61.593 7.476 7.914 194.793 50.771 94.230 42.746 134.241 593.764
2013/2014 59.208 7.320 7.430 192.994 49.294 90.337 40.937 126.547 574.067
2014/2015 54.996 7.010 7.196 191.743 47.043 87.150 39.278 120.430 554.846
2015/2016 50.110 6.938 6.912 190.487 44.645 83.360 38.489 114.571 535.512
2016/2017 48.149 6.935 6.686 195.478 43.514 81.321 38.714 111.368 532.165
2017/2018 46.276 6.894 6.568 202.252 42.495 81.057 38.167 109.293 533.002
2018/2019 45.104 6.814 6.415 210.125 41.725 81.141 37.992 107.151 536.467
2019/2020 44.285 6.736 6.292 214.056 40.928 81.355 38.513 106.799 538.964
Variaz. % 2010-19 -31,28% -15,09% -25,95% +3,59% -25,74% -23,13% -19,59% -28,97% -16,66%
% sul totale dell’area 2020 8,22% 1,25% 1,17% 39,72% 7,59% 15,09% 7,15% 19,82% 100,00%
Poiché disponiamo dei dati degli iscritti per gli anni accademici che vanno dal 2010/2011 al 2019/2020, li confronteremo con i dati dei docenti/ricercatori relativi al periodo 2010-2019, ricavandone il numero di iscritti per docente. Dal numero dei docenti/ricercatori dell’Abruzzo sono stati sottratti quelli in servizio presso il GSSI de L’Aquila.
Tabella 73. SUD e ISOLE. Rapporto docenti/studenti nelle università delle regioni dell’area. Anni accademici 2010/2011-2019/2020. Fonte:
ns. elaborazione dati USTAT-Miur e Miur-Cineca.
Anno Abruzzo Molise Basilicata Campania Calabria Puglia Sardegna Sicilia Totale
2010/2011 40,74 25,67 27,32 37,11 40,11 34,05 27,83 32,04 34,65
2011/2012 40,68 25,30 25,60 36,56 38,84 33,24 26,73 30,64 33,76
2012/2013 39,61 25,17 25,04 36,42 37,28 32,37 24,43 29,40 32,79
2013/2014 39,21 24,98 23,89 36,21 36,30 31,52 23,69 28,52 32,19
2014/2015 38,09 25,13 23,29 36,69 34,98 31,43 23,15 27,85 31,89
2015/2016 35,02 26,38 22,66 36,77 33,57 29,51 23,80 27,59 31,31
2016/2017 33,55 25,22 21,23 37,40 32,92 28,64 25,40 27,70 31,39
2017/2018 32,18 24,89 21,12 38,23 33,15 29,36 25,86 28,40 31,95
2018/2019 31,50 23,83 21,03 39,09 32,98 30,46 25,48 27,76 32,17
2019/2020 29,54 23,39 19,07 38,53 31,08 30,33 24,99 27,64 31,56
Media 2010-2019 36,01 24,99 23,03 37,30 35,12 31,09 25,14 28,75 32,37
Variaz. % 2010-19 -27,48% -8,90% -30,21% +3,85% -22,53% -10,92% -10,19% -13,73% -8,90%
Come abbiamo detto, negli anni presi in esame la media nazionale di iscritti per ciascun docente (compresi quelli che non avrebbero obblighi didattici) è di 30,69, vale a dire più del doppio della media degli altri Paesi monitorati dall’OECD. Nel Sud e nelle Isole la media del rapporto è di 32,37 iscritti per docente, dunque significativamente più alta di quella nazionale.
Fra una regione e l’altra si possono riscontrare tuttavia differenze molto significative.
Tranne che in Campania (dove gli iscritti crescono del 3,59%), in tutte le regioni riscontriamo un calo di iscritti, in ordine decrescente: Abruzzo -31,28%; Sicilia -28,97%; Basilicata – 25,95%; Calabria -25,74%;
Puglia -23,13%; Sardegna -19,59%; Molise -15,09%.
Analogamente, dal 2010 al 2019 i docenti/ricercatori diminuiscono in tutte le regioni, tranne che in Basilicata, dove crescono del 6,11%. Presentiamo queste variazioni in ordine decrescente: Sicilia -17,66%;
Puglia -13,71%; Sardegna -10,46%; Molise -6,8%; Abruzzo -5,25%; Calabria -4,15%; Campania -0,25%.
42 Iscritti per ateneo – serie storica a partire dall’a.a. 2010/11.
75 Ad eccezione della Campania, dunque, dove un aumento di iscritti e una diminuzione di docenti/ricercatori porta al rapporto iscritti/docenti più alto d’Italia, il miglioramento del rapporto fra iscritti e docenti nelle regioni del Sud e nelle Isole è frutto di dinamiche di decrescita tanto degli iscritti quanto dei docenti.