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Theodore Robert Bundy nasce nel novembre del 1946 con il nome di Theodore Robert Cowell e subito dopo la nascita la madre torna a casa dei genitori per stabilire chi dovesse adottare il piccolo Ted visto che era figlio illegittimo, affidandolo nel frattempo ad estranei. Dopo circa due mesi i nonni materni decidono di tenere il bambino e , per evitare i commenti della gente, lasciano intendere che sia loro figlio adottivo. Sembra che Ted abbia intuito subito la verità ma, per gli estranei, la madre era la sorella maggiore. Ted adora il padre/nonno, Sam Cowell, si identifica in lui, lo rispetta ed è a lui che si rivolge quando ha un problema. Purtroppo il nonno muore quando Ted è ancora adolescente e la sua morte è un grosso trauma per lui. Dai racconti successivi dello stesso Bundy sembra che la sua infanzia sia stata particolarmente felice. Ricordava con nostalgia le merende in campagna e le volte che andava a pescare con il nonno. Mentre invece, dai racconti di altre persone, sembra che il vecchio Sam fosse una specie di tiranno, piuttosto violento sia con le persone che con gli animali.

La moglie, Eleonore Cowell, soffriva di frequenti attacchi di depressione, episodi abbastanza gravi da essere trattati con l’elettroshock.

Man mano che il piccolo Ted cresce diventa più difficile nascondergli la verità sulla sua nascita e così nel ’50 la madre decide di trasferirsi con il figlio a Takoma nello stato di Washington, dove risiedevano altri parenti.

Fa finta di essere una vedova e cambia il cognome in Nelson, incontra John Culpepper Bundy, un cuoco, che sposa nel ’51. Così Ted a cinque anni guadagna un patrigno e un nuovo nome, quello definitivo, Theodore Robert Bundy.

Ted disprezza il patrigno per la sua scarsa istruzione e la sua incapacità di fare soldi. Quando inizia ad andare a scuola la sua intelligenza diventa molto evidente, ma i buoni risultati scolastici si contrappongono alle note degli insegnati che sottolineano il comportamento violento. I compagni di scuola ricordano che Ted, se veniva provocato, poteva esplodere con una ferocia spaventosa.

Almeno in superficie l’infanzia e l’adolescenza di Bundy sembrano essere trascorse in maniera normale, sempre promosso in maniera brillante, boy scout molto attivo, sempre in chiesa con i genitori, ragazzo attraente e ben vestito, eccezionalmente ben educato pur essendo piuttosto timido ed introverso. Per quanto riguarda le pulsioni sessuali rimase sempre un pò indietro rispetto ai coetanei.

Nel 1967 incontra una ragazza, Stephanie Brooks, studentessa come lui, che diventa subito la cosa più importante della sua vita. Stephanie era la realizzazione dei suoi sogni d’amore, la donna con cui avrebbe voluto dividere la vita ma ad un certo punto lei decide di lasciarlo convinta che non sarebbe mai diventato un uomo di successo. Nel 1969 trova il suo certificato di nascita e scopre di essere registrato come figlio illegittimo di Louise Cowell e Lloyd Marshall, laureato e ex pilota di aviazione. La parola illegittimo gli resta stampata nella memoria a vita, Ted non riuscirà mai a scoprire altre informazioni sul padre e più volte esprimerà la propria rabbia nei confronti della madre che riteneva colpevole di non avergli mai parlato con sincerità. Dopo il liceo si iscrive all’università e si laurea in psicologia e, successivamente, inizia a studiare legge, e avvia una brillante carriera in politica. Prende anche l’abitudine di leggere molte riviste pornografiche e, una volta arrestato, si lamenterà che è stata colpa della pornografia se ha cominciato ad uccidere.

Le sue vittime sono ragazze, in prevalenza studentesse universitarie, con diverse caratteristiche in comune: sono di buona intelligenza, magre, piuttosto attraenti, carnagione chiara, capelli lunghi con la riga in mezzo, provenienti da famiglia stabile ed affettuosa, single e indossavano jeans o comunque abbigliamento sportivo. Il suo obbiettivo principale è quello di esercitare un controllo totale sulle vittime, in questo modo riscatta l’affronto subito dalla Brooks: non solo non viene abbandonato, ma si comporta come un dio onnipotente, capace di disporre a proprio piacimento delle persone.

Bundy dedica molto tempo allo studio delle abitudini della vittima prescelta, per poi catturarla nel momento in cui questa è più vulnerabile. I metodi usati per avvicinarsi alla preda sono sostanzialmente due, il primo consiste nel mostrarsi con una fasciatura ad un braccio e chiedere ad una ragazza di aiutarlo a portare un pacco

particolarmente pesante fino alla propria macchina, il secondo consiste nell’avvicinare una ragazza travestito da polizotto e farsi seguire alla centrale per sbrigare una certa formalità.

Il terreno di caccia preferito è il Campus universitario, una volta attirata la vittima in trappola la stordiva con un colpo in testa dato con un piede di porco, poi la ammanettava e la trasportava con la macchina in un luogo tranquillo ed isolato. Quando la vittima riprendeva conoscenza, Ted si divertiva a farle credere di averla salvata da un aggressore sconosciuto poiché vedere lo stupore e la confusione sul volto della sua vittima lo divertiva immensamente. Prima di uccidere la ragazza catturata spesso la utilizzava per animare le sue fantasie perverse, la usava come soggetto per fotografie pornografiche che teneva come ricordo, spesso stuprava le vittime e poi le strangolava.

Subito dopo l’uccisione decapitava i corpi con un accetta e qualche volta tagliava anche le mani, portandosi dietro questi macabri feticci per molti giorni.

Arrestato una prima volta nel ’77 evade, commette altri omicidi, e viene arrestato di nuovo nel ’78. Viene processato nel 1979 per due omicidi e condannato alla sedia elettrica in Florida, dopo diversi appelli e rinvii viene giustiziato il 24 gennaio 1989.

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Psicopatici: un intelligenza prodigiosa e l’incapacità di avere