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TESEO, EROE GRECO PER ECCELLENZA

3.1 TESEO, EROE “POLITICO”

La figura di Teseo riveste un ruolo importante nel panorama greco, non solo nel mito per aver affrontato delle imprese degne di un eroe, ma anche in una fase di storicizzazione del mito, per aver avuto un “ruolo politico” nella definizione di Atene quale entità politica territoriale. Ci consente di offrire una spiegazione in merito alla necessità, viva e presente nel mondo greco, di conferire un ruolo di rilevante importanza a una ben precisa categoria di eroe, cioè il fondatore di una città, in questo caso “fondatore ideologico”. Da sempre la definizione del πρῶτος εὑρετής, presente nella Grecia classica sia nelle arti, che nella letteratura, ma anche nella definizione di una teogonia ecc. e ancora di più nel caso delle colonie, con la serie di atti fondativi ex novo di città, riti ed istituzioni, ha costituito

un’importante prerogativa della cultura ellenica.144

Il nome stesso di Teseo è presente nelle tavolette di Pilo nominato due volte: l’attestazione dimostra soltanto che tale nome era in uso nel mondo miceneo del II millennio, ma ciò non

toglie che le sue origini possano essere ricondotte a quel periodo.145 Avendo come

riferimento il testo di Plutarco, che nelle Vite Parallele ci offre un confronto tra la biografia di Romolo e quella di Teseo, entrambi fondatori ideologici e fisici rispettivamente di Atene e Roma, ripercorriamo brevemente le vicende essenziali dell’eroe greco, le quali ci consentono di definire meglio alcune sue

caratteristiche.146 La vita di Teseo è presentata senza alcuna presunzione di

storicità da Plutarco, il quale narra che egli aveva tra i suoi antenati Eretteo e Pelope. Fra gli episodi più celebri della leggendaria saga di Teseo si annovera quello della sua permanenza a Creta e dell'uccisione del Minotauro. Dietro la trattazione di quest’ultimo evento, si cela probabilmente un riferimento ai rapporti con l’isola di Creta nel II millennio e la presenza del toro è stata associata da alcuni studiosi al contesto di prove iniziatiche cui i giovani erano sottoposti. Tale

144 Cfr. l’introduzione della Vita di Teseo e di Romolo a cura di Ampolo, ed. L. Valla, p. IX ss. 145

Cfr. ivi, in cui si esclude, a seguito di questa ed altre considerazioni, la derivazione del nome dal greco τίθημι o θησαυρός col significato di «colui che conserva sottoterra»; inoltre questa ponderata interpretazione consente di ritenere come meno attendibile le versioni secondo cui Teseo fosse una divinità declassata o un epiteto di Poseidone.

146

52 nucleo narrativo ha consentito l’interpretazione di Teseo come eroe legato al passaggio iniziatico dall’età infantile a quella adulta, anche in relazione ai miti ed ai culti cui i giovani ateniesi erano sottoposti in memoria della partenza e

dell’arrivo di Teseo da Atene.147

Per quanto concerne la datazione del suo contatto con l’Attica, per la quale poi rivestì un ruolo fondamentale, un ausilio ci viene dalla ceramica figurata: l’iconografia in essa presente non risulta essere anteriore al 575 a.C. Nonostante ciò, la comparsa di Teseo nella battaglia di Maratona cui accennerò in seguito, presuppone che già, almeno nell’area dell’Attica

settentrionale, si conoscevano le imprese mitiche di questo personaggio.148

Fig. 6 Teseo contro il Minotauro: particolare di un vaso attico a figure rosse, 390 a.C. ca (da BOARDMANN 2004).

Teseo fu soprattutto un eroe politico: autore dell’unificazione di gruppi sociali sparsi e slegati al fine di formare un gruppo sociale compatto, promulgò la necessità di unirsi ed organizzarsi per far nascere una grande città, retta da un regime democratico. Ricoprì la carica di comandante militare e custode delle leggi e fu il responsabile dell’attribuzione alla città del nome Athenai, al plurale. Istituì inoltre le Panatenee, festività comune a tutti i gruppi civici che aveva riunito.

147 Cfr. JEANMARIE 1939, pp. 245 ss. e BRELICH 1958, pp.308 ss.

148 Cfr. l’introduzione alle Vite di Teseo e di Romolo, pp. IX ss., in cui si valuta la probabilità che

già prima della famiglia dei Filaidi, di cui Milziade e Cimone fanno parte, Teseo avesse assunto un ruolo rilevante e fosse addirittura oggetto di culti locali. È presa in aggiunta in esame l’ipotesi, proposta da Nilsson, che il successo dell’immagine di Teseo debba essere collegato alla volontà di Pisistrato piuttosto che di Cimone.

53 Nella sua costituzione, Teseo sancì un ordinamento della popolazione in classi: Eupatridi, Geomori e Demiurghi. Battè moneta ed incoraggiò i cittadini ad incrementare la pratica dell’agricoltura. Annessa la Megaride, stabilì i nuovi confini dell'Attica. Imitando Eracle, che aveva fondato i giochi olimpici in onore di Zeus, istituì i giochi istmici in onore di Poseidone. Dovendo abbandonare l’Attica, trovò la morte nell’isola di Sciro per mano del re Licomede. La sua tomba venne collocata in un luogo del tutto casuale, lontano dalla sua patria. Qualche secolo dopo, nel 476-475 a.C. circa, l’oracolo di Delfi indicò la necessità di recuperare le ossa di Teseo e di collocarle in un luogo degno di un eroe. Per tale motivo ebbe luogo una spedizione a Sciro i cui abitanti, per il loro temperamento

selvaggio, opposero resistenza all’impresa.149 L’iniziativa del recupero venne

patrocinata da Cimone, che si avvalse del ruolo di Teseo nel panorama ideologico ateniese per fare del recupero delle sue ossa e dell’istituzione del culto in suo onore un’operazione di propaganda politica. Per riscattare il nome di suo padre e legittimare il ruolo della sua famiglia, favorì anche la diffusione dell’immagine di

Milziade come vincitore di Maratona, dove, a detta di Plutarco,150 si verificò

l’epifania dell’eroe Teseo a sostegno degli ateniesi.151

E d’altro canto una conferma di questa versione del mito la si ha grazie alle spiegazione della raffigurazione della battaglia di Maratona presente nella stoa poikile, in cui

Pausania152 descrive di vedere la venuta di Teseo dalle viscere della terra.

Ritornando al racconto del ritrovamento, esso è da ricondurre ancora una volta a

Plutarco, secondo il quale le sue ossa, grandi oltremisura,153 furono ritrovate a

Sciro grazie all’ausilio di un’aquila che indicò la precisa collocazione delle stesse una volta conquistata la città. Le reliquie erano collocate in una θήκη, termine che potrebbe collegarsi ad una tomba a tholos dell’età del Bronzo, al cui interno

sarebbero state rinvenute ossa di dimensioni considerevoli ed armi in bronzo.154

Ricondotte ad Atene, fu realizzato un santuario in suo onore, il Theseion in un punto nevralgico della città, cioè l’agora. La presenza delle ossa presso il luogo di culto di un eroe non è una prerogativa imprescindibile, e, come vedremo nel

149 Plutarco, Vite Parallele, vita di Cimone, 8.6. 150 Plutarco, Vite parallele, vita di Teseo, 35.

151 Cfr. MCCAULEY 1999 pp.85 ss., in cui si analizza con dovizia di particolari la manovra di

propaganda politica di Cimone.

152 Pausania, I.15.3.

153 Cfr. BRELICH 1958, pp. 232 ss. per un riferimento al gigantismo come marchio identificativo

di una natura eccezionale, eroica.

154

54 prosieguo del lavoro, neppure nella norma. Ma costituisce comunque una prova

tangibile, fisica, dell’effettiva influenza dell’eroe.155 All’episodio molti studiosi

hanno applicato differenti parametri di valutazione: oltre che determinare il rientro dei resti di un eroe locale, con conseguente istituzione di culti a lui rivolti, e attribuire così visibilità e successo all’autore del gesto, ha un significato politico di ben più ampia scala, quello di legittimare la colonizzazione di Sciro e imporre

la presenza ateniese nel Mar Egeo.156 L’acquisire sotto la propria protezione i resti

del corpo di Teseo, consente alla città che li possiede di poter vantare la sua

protezione e di sottrarla alla città in cui prima erano custoditi.157 L’eroe Teseo

rivestì nel mito un ruolo fondamentale nel VI secolo, come è attestato dalle fonti letterarie e figurative. Egli, autore del sinecismo dei villaggi dell’Attica, è a buon

diritto considerato il fondatore ideologico di Atene.158 Plutarco lo definisce

οἰκιστής, viene celebrato da Ferecide e Bacchilide come eroe nazionale ed è oggetto di un processo di storicizzazione di elevata portata. Dunque le vicende dell’eroe, note grazie al testo di Plutarco, hanno consentito di evidenziare come l’entità delle gesta compiute fosse di notevole importanza e valore, e che nel caso di Teseo, ebbero un esito fondamentale: il sinecismo dell’Attica.

Dopo aver discusso in merito alla concezione dell’eroe in Grecia, presentando alcuni esempi con l’ausilio di fonti letterarie ed archeologiche insieme, mi accingo a trattare del riscontro di tale figura nell’Occidente greco.

155

Cfr. MCCAULEY 2005, pp. 94 ss.

156 Cfr. BLOMART 2000, pp. 357 ss., che offre una riesamina delle motivazioni politiche della

traslazione dei resti di Teseo ad Atene.

157 Cfr. MCCAULEY, pp. 95 ss. 158

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L’EROE E LE FONDAZIONI GRECHE