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2. LE NUOVE FRONTIERE DEL PACKAGING

2.4 Una possibile soluzione allo spreco alimentare?

Infine, prima di scendere nel dettaglio e spiegare il funzionamento dei singoli dispositivi intelligenti ed attivi di imballaggio, con le relative caratteristiche e peculiarità, occorre aprire un breve inciso e soffermarsi sulla tematica del rapporto tra food packaging e spreco alimentare. Infatti, è doveroso ripensare all’imballaggio alimentare come strumento per contrastare la dispersione di alimenti lungo la catena - spesse volte assai ramificata - di approvvigionamento: la perdita di prodotti alimentari rappresenta un enorme problema che attanaglia l’industria alimentare, i colossi della GDO e, più in generale, la società moderna. Oggi è condivisa l’idea che l’implementazione tecnologica avvenuta nel settore dei confezionamenti di ultima generazione per alimenti, monitorando più attentamente le condizioni di conservazione del cibo e prolungando il più possibile la sua shelf-life nel tempo, costituisca una valida risposta non solo per la salvaguardia dell’ambiente, ma anche per la soluzione della questione inerente allo spreco alimentare.

2.4.1 I dati: una situazione drammatica

Attualmente, dati alla mano, la situazione è davvero preoccupante: infatti, lo spreco alimentare sul nostro pianeta ammonta ogni anno a più di 1.000 miliardi di dollari, una cifra spaventosa che aumenta a 2.600 miliardi di dollari, se si considerano i costi nascosti collegati all’uso dell’acqua e quelli relativi all’impatto ambientale. Per fare un paragone, il solo quantitativo di cibo che ogni anno che viene prodotto, ma non è consumato, sperpera un volume di acqua pari al flusso annuo di un fiume come il Volga ed utilizza 1,4 miliardi di ettari di terreno (ossia, quasi il 30% della superficie agricola mondiale) e, inoltre, è

83 A. Massi, Il confezionamento degli alimenti: la normativa comunitaria per imballaggi attivi ed intelligenti, Riviste

Unimi, Milano, anno X – n. 2 aprile/giugno 2011.

84 Gli esempi commerciali di smart packaging possono essere diversi: dalle bottiglie di rum con i led

lampeggianti ai cartoni per la pizza parlanti e agli imballaggi alimentari riscaldanti o refrigeranti.

85 Tra tutti, G. L. Robertson e, in Italia, L. Piergiovanni. 86 L. Piergiovanni, S. Limbo, Op. cit., p. 384.

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responsabile della produzione di 3,3 miliardi di tonnellate di gas serra87. Scendendo più nel dettaglio, solamente in Europa si stima che la quantità di rifiuti derivanti da scarti di cibo sia all’incirca pari a 89 milioni di tonnellate: pertanto, nel vecchio continente ogni giorno si sprecano 720 kcal di cibo a persona, un dato esorbitante, se si tiene presente il fatto che normalmente un uomo di corporatura media necessita di un fabbisogno giornaliero di 2.000-2.200 kcal. In Italia, lo spreco di cibo domestico vale complessivamente 8,4 miliardi di € all’anno, ovvero 6,7 € settimanali per nucleo familiare rapportati a 650 grammi circa di cibo sprecato. Per di più, vi sono settori nel comparto agroalimentare che soffrono maggiormente questo tipo di problema, ad esempio quello della macellazione e lavorazione della carne, alimento facilmente deperibile: per riportare alcuni dati, il deterioramento dei prodotti carnei, il cui processo di conservazione è molto delicato, attraverso tutti i passaggi che compongono la filiera dà luogo ad una perdita quasi del 40% dell’intera produzione88.

2.4.2 Una nuova risposta al problema

Pertanto, è innegabile che un elevato numero di alimenti edibili venga perso lungo l’intera catena di fornitura alimentare per ragioni spesso legate all’insufficienza e l’inadeguata conservazione dei prodotti agroalimentari.

Le strategie relative all’ottimizzazione e all’interazione del packaging possono, da un lato, aiutare il consumatore ad acquistare la giusta quantità di prodotti evitando sprechi domestici e, dall’altro, le nuove tecnologie di confezionamento hanno come scopo quello di monitorare e mantenere la qualità del cibo, aumentando la sua shelf-life (nel caso di confezionamenti attivi) e, pertanto, contrastando lo spreco già ab origine89. Dunque, il food packaging rappresenta una nuova e fondamentale frontiera di prevenzione contro lo spreco di alimenti. Infatti, i consumatori spesso incappano nell’errore di focalizzare la loro attenzione solamente sulla parte di vita degli alimenti che intercorre dal momento dell’acquisto in negozio sino all’effettiva fruizione degli stessi. Tuttavia, il packaging agisce anche prima, a monte della distribuzione e della vendita al dettaglio: proprio per tale ragione, esso rappresenta una delle garanzie più corrette per la generale conservazione del cibo. L’intervallo di tempo che intercorre dalla produzione alla vendita finale al consumatore può anche protrarsi nel tempo e mettere a repentaglio le caratteristiche qualitative e la salubrità stessa dell’alimento. Dall’acquisto in poi, la parte più consistente dello spreco alimentare dipende, come precedentemente detto, molto dalle abitudini del consumatore, i quali solitamente non si dimostrano virtuosi nella gestione dei cibi tra le mura domestiche. Dunque, sicuramente i comportamenti dei cittadini identificano un elemento essenziale per combattere lo spreco alimentare, tuttavia questi, da soli, non

87 FAO, Rapporto Food Wastage Footprint, maggio 2013. Disponibile su

http://www.fao.org/news/story/it/item/196458/icode/. Accesso il 27 novembre 2017.

88 Dati raccolti nel Rapporto Waste Watcher del 2015. Disponibile su http://www.sprecozero.it/waste-

watcher/. Accesso il 28 novembre 2017.

89 C. E. Realini, M. Begonya, Active and intelligent packaging systems for a moder society, da Meat Science, n. 98,

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bastano. Il packaging oggigiorno sembrerebbe lo strumento chiave e più idoneo per la prevenzione e soprattutto la soluzione, almeno parziale, di questo annoso problema90.

In sintesi, si può senza alcun dubbio affermare che l’evoluzione tecnologica, oltre ad aver condotto alla creazione e alla messa in commercio di smart, intelligent ed active packaging, può essere la soluzione - accompagnata con una corretta informazione ed educazione dei consumatori - al fine di ridurre lo spreco alimentare.