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Brano 2. Se viene qua in fabbrica o io onestamente imparo lui perché è il mio nipote,

11) Verbi transitivi e intransitivi.

Sobrero nota come tratto della varietà regionale meridionale l’uso transitivo dei verbi intransitivi (1974, p. 74). La stessa annotazione troviamo già in De Mauro (1963, pp. 402- 404) e altri.

Nel corpus esaminato abbiamo trovato moltissimi casi dell’uso dei verbi intransitivi come transitivi e vorremmo classificarli più dettagliatamente. Questo tipo di analisi è stato iniziato nel capitolo dedicato all’ideologia linguistica. Abbiamo preso in considerazione i verbi chiamati fasali perché riguardano il momento di passaggio da una fase di produzione all’altra. In questa sezione esaminiamo tutti i verbi del corpus che sono stati usati con una reggenza diversa da quella standard.

Abbiamo distinto tra i casi del “classico” cambiamento di reggenza, cioè un verbo intransitivo usato come transitivo (e viceversa), caso descritto come tipico della varietà meridionale, e il caso della sostituzione dell’agente della frase. Inoltre come terzo gruppo abbiamo esaminato i verbi di fase o fasali.

Verbi transitivi/ intransitivi:

Dopo uscita è già finita; poi escono questi pani grandi e li impastano; fa così e gli esce; che stanno rifinendo l’oggetto dopo che l’hanno sceso dalla pressa; Allora, questi se io gli

tolgo fuori; cominciavano a mettere la legna più pesante, per salire la temperatura; entra il carrello nel forno.

Scendere, uscire, salire sono verbi usati in queste costruzioni non solo dagli artigiani ma da tutti i parlanti provenienti dal Mezzogiorno. Nel parlato sono usuali espressioni del tipo “scendo la pasta”, “esco il cane” e “salgo la spesa”.

La sostituzione dell’agente consiste nella modifica della struttura frasale in cui il complemento oggetto diventa soggetto e agente della frase. Riportiamo alcuni esempi di queste strutture.

Personificazione: questo carrello, lo metti dentro, lo accendi; qui siamo in uno spessore (i vasi sono di uno spessore); Quando arrivi a 600 gradi - quando l’agente della frase non è più l’oggetto ma l’uomo.

L’oggetto agente: Il ferro deve passare il grado; l’oggetto esce dal forno; se esce il pezzo più chiaro, lo rinforni senza il colore; arriva la caloria di 1100- 1150 gradi e poi esce, si decora, si smalta; argilla doveva arrivare intorno…; quando l’oggetto esce, sta un giorno; argilla in genere che si usa, questa cuoce a 950 gradi; la lavorazione si fa indurire; usciva dal forno; i forni a legna durano 7-8 ore; E il caldo per esempio che ha fatto un oggetto; un oggetto piccolo riesce ad asciugare in due giorni (modifica il tipo del verbo – diventa non pronominale); lo smalto … non passa più l’acqua; una volta che lui ha finito il programma, che è arrivato ai suoi 990 gradi; Perché il galletto comunque è venuto negli anni successivi; e l’argilla sale, insomma, e dà lo spessore; gli oggetti quando escono dalle presse non sono rifiniti; O entra la merce, entrano i prodotti; gli escono tutti oggetti appunto ovali, quadrati, rettangolari; Io li metto qua e asciugano lentamente (asciugare – asciugarsi); si attacca di nuovo il forno e arriva di nuovo a 200; Allora una volta arrivato ai 970 gradi il forno si spegne da solo; se esce il pezzo più chiaro, lo rinforni senza il colore; se noi andiamo a prendere un pezzo d’argilla che esce dalla degasatrice; se il vaso esce con due pietre prima si vendeva; adesso se non esce bello perfetto, lucido, smaltato, lisciato, non lo vendono; dopo 10 ore di cottura, 10-12 ore, oltre a 1010 gradi, esce, esce già tutto cotto; Una volta che è salita pian piano perché poi sale pian piano il forno, non è che sale tutto d’un tratto 1010 gradi; Però diciamo esce molto di meno di lavorazione di fronte a loro.

Verbi fasali o di fase:

Nell’arco diciamo di 12-13-15 ore continue, arrivava; essiccamento arriva; basta una temperatura di 920 gradi perché possa ad arrivare ad essere terracotta; arriva la caloria di 1100- 1150 gradi e poi esce; l’assiccazione deve partire prima pian piano; ad andare si

arrivava fino…; l’argilla doveva arrivare intorno…; quando l’oggetto esce, sta un giorno; è cotto nei forni a legna che vanno a 1500 gradi; Quando arrivi a 600 gradi; l’oggetto, quando esce al freddo; 7-8 ore per farlo scendere; puoi andare anche veloce; una volta che lui ha finito il programma, che è arrivato ai suoi 990 gradi; si spegne automaticamente questo forno e scende piano piano da solo; Ma 7-8 ore per salire; Non ce la fa a salire; a solidificare l’argilla, perché non passa nel forno ad una temperatura di 900 gradi circa; In pratica questa è l’argilla quando viene la prima volta, 920 gradi, questo è il risultato dell’oggetto, diciamo così, cotto per la prima volta; Si porta… noi la portiamo a 1050 gradi; per lo smalto si porta a 1015-1020, mentre per le pirofile, che è un altro tipo di argilla, si porta intorno ai 960; la cottura va molto lenta; c’è sempre il computer e lo regoli e cammina veloce, mentre gli oggetti grandi vanno delicati, sia in salita, in cottura, che il raffreddamento; Poi una volta uscito dal forno in prima cottura, a 970 gradi, viene portata nella smaltatura; se il pezzo è uscito bene si mette in esposizione; si attacca di nuovo il forno e arriva di nuovo a 200; la temperatura non è veloce; si metteva nel forno e si andava a cottura per 12-13 ore; Allora, dove lo prende di più, dove lo prende di meno; passare dal prodotto crudo, passare il prodotto crudo ad essere pronto per essere smaltato; si vede quando il pezzo è uscito crudo; Il raffreddamento viene una volta ridotta la temperatura del forno; Quindi logicamente scende; Una volta che è salita pian piano perché poi sale pian piano il forno, non è che sale tutto d’un tratto 1010 gradi; Quindi, come sale la cottura, scende il raffreddamento; Quando vediamo che il forno è arrivato, per esempio, a 4-500 gradi.

Riportiamo i significati dei verbi di moto usati come verbi fasali:

Arrivare: raggiungere la temperatura massima, raggiungere, diventare, raggiungere la temperatura.

Andare: fase di aumento di temperatura (il verbo sostantivato), cuocere, aumentare la temperatura.

Partire: iniziare.

Scendere: abbassare la temperatura, raffreddare.

Salire: aumentare la temperatura e raggiungere il massimo (la fase di cottura che corrisponde all’aumento della temperatura).

Passare: infornare, cuocere. Venire: raggiungere, iniziare. Portare: cuocere.

Uscire: essere sfornato, cuocere bene (buona qualità).

L’oggetto esce dal forno …vengono scaricati tutti a terra - cambio di agente – il momento dell’”uscita” dal forno è l’oggetto che compie l’azione e dopo subito inizia ad essere agente l’artigiano che lo scarica e ricolloca perché è finita la fase di trasformazione.

Rohlfs (1969, §635, p.10) analizza in modo approfondito il caso dei verbi di moto che assumono la funzione transitiva, “col che vengono ad esprimere il loro effetto su un oggetto” e riporta gli esempi sia dal francese standard dove questi costrutti sono diventati standard, ad esempio, monter une caisse, sortir le couteau. Nei dialetti meridionali, afferma Rohlfs, “il fenomeno si presenta con un’estensione notevole”, ad esempio, tràsiri una vacca “far entrare una vacca”, nèsciri i vacchi “far uscire le vacche”(in calabrese e siciliano) e assi li vacchi “far uscire le vacche” (AIS, 1184).

La costruzione far fare, infatti, non è molto frequente nell’italiano regionale salentino e più spesso incontriamo la sua riduzione al semplice verbo fare. Ad esempio, quando era forte forte il sole che scottavano gli oggetti; fa così e gli esce. Questi usi considerati standard in francese si possono spiegare con l’economia linguistica e la voluta facilitazione della struttura, più adatta al parlato. L’origine di questo fenomeno viene dagli usi dialettali e va espandendosi alla lingua nazionale. Rispetto alla descrizione di Rohlfs il fenomeno è in espansione e tocca più verbi ed espressioni rispetto agli usi dialettali. Possiamo considerarlo un fenomeno regionale in espansione che potrebbe arrivare allo standard. Anche se non possiamo dare conclusioni generali su questo fenomeno, perché è stato riscontrato nelle interviste specializzate e quindi può essere un fenomeno settoriale, tuttavia merita una verifica nell’ambito di una ricerca meno circoscritta.

12) Tratti lessicali caratteristici degli usi regionali e che hanno un’estensione più ampia