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QUADERNI del Consiglio Superiore della Magistratura

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LA PARTECIPAZIONE DELL’ITALIA ALLA

RETE EUROPEA PER LA FORMAZIONE GIUDIZIARIA

L’Attività del Consiglio Superiore della Magistratura (1998-2002)

QUADERNI

Consiglio Superiore della Magistratura del

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QUADERNI DEL

CONSIGLIO SUPERIORE DELLA MAGISTRATURA Anno 2002, Numero 129

Pubblicazione interna per l’Ordine giudiziario curata dal Consiglio Superiore della Magistratura

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PRESENTAZIONE

Nel corso di questa consiliatura (1998-2002) ci siamo resi conto che l’integrazione europea non ha riguardato soltanto la moneta comune e la liberalizzazione degli scambi nel mondo dell’economia. Il meccanismo messo in moto è molto più vasto e va in profondità. Si sta costruendo, in tempi neppure troppo lunghi, il cittadino europeo, al quale si deve necessariamente riconoscere cittadinanza europea.

Uno dei pilastri della cittadinanza europea è costituito da una giu- stizia eguale per tutti. Questo rappresenta un obiettivo a lungo termine tremendamente difficile, ma che vale la pena di perseguire.

Nel 1999 è cominciata la sfida.

La prima riunione delle istituzioni europee di formazione dei magi- strati ebbe luogo a Parigi il 2 marzo 1999. Erano rappresentate le istitu- zioni della Francia, della Germania, della Gran Bretagna, dell’Italia, del Portogallo, della Spagna e della Svezia e tutti i rappresentanti delle istitu- zioni convennero sulla necessità di aprire la preparazione professionale dei magistrati alla formazione europea e di instaurare rapporti costanti e non formali tra le strutture di formazione nazionali.

Di qui l’idea di creare una “rete” europea delle strutture di formazio- ne giudiziaria. Ma quale sarebbe stata la organizzazione e la consistenza di questa rete? E quali i rapporti con le istituzioni nazionali e con gli organismi dell’U.E.?

Sono seguite numerose riunioni, culminate nella riunione di Bor- deaux del 12-14 ottobre 2000, durante la quale si discusse del testo della Convenzione istitutiva della Rete Europea di Formazione giudiziaria (REFG). Ottenuto il necessario numero di adesioni la Convenzione è entrata in vigore a far tempo dal 13 ottobre 2000. Da questo momento è iniziato un lungo e faticoso itinerario, teso alla affermazione e al conso- lidamento di una struttura organizzativa che, nata dalla iniziativa spon- tanea delle istituzioni nazionali, incontra non poche difficoltà.

Ma l’obiettivo da cui si è partiti e la direzione verso cui ci si muove sono quelli giusti, come confermano le conclusioni del Consiglio d’Eu- ropa di Laeken del 14-15 dicembre 2001, tra le quali c’è anche la riven- dicazione dell’esigenza della “rapida attivazione di una rete europea per incoraggiare la formazione dei magistrati, che servirà a sviluppare la fiducia tra gli autori della cooperazione giudiziaria”.

Della storia di questi tre anni di lavoro del C.S.M., dei programmi futuri e delle prospettive che si aprono dà conto questo “Quaderno”, che

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vuole essere un ulteriore contributo al necessario e inevitabile processo di integrazione europea anche nel settore della giustizia.

Ai dottori Donatella Ferranti e Carmelo Celentano, magistrati segre- tari presso la IX commissione consiliare, va rivolto il ringraziamento mio e del CSM, per aver curato con competenza e con appassionata attenzione la raccolta e il riordino dei documenti.

Roma, luglio 2002

Prof. Giovanni Verde Vice Presidente del C.S.M.

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INTRODUZIONE

Guida ad un percorso di Formazione giudiziaria europea

Il giorno 2 marzo 1999 a Parigi, presso la sede dell’Ecole Nationa- le de la Magistrature, le istituzioni europee di formazione dei magi- strati, in particolare: il C.S.M. (Italia); il Judicial Studies Board (Gran Bretagna); la Escuela Judicial Española (Spagna); la National Courts Administration (Svezia); l’Office of the General Prosecutor (Svezia);

l’Academy of European Law of Trier – E.R.A. (Germania); il Centro de Estudos Judiciários (Portogallo) si sono riunite per discutere sulla necessità, divenuta ormai comune sentire, di un’apertura della forma- zione dei magistrati ad una dimensione europea ed internazionale, non solo per soddisfare l’integrazione culturale e venire incontro ad esigenze di conoscenza in senso lato, ma anche e soprattutto per rea- lizzare un più adeguato esercizio delle funzioni giurisdizionali e una valida ed efficiente cooperazione, sia nel settore civile che in quello penale.

In tale contesto si auspicava la costituzione di una vera e propria

“Rete” europea delle strutture di formazione giudiziaria, capace di assicurare continuità e coordinamento all’azione delle istituzioni inte- ressate in ambito europeo, per il miglioramento del livello dell’offerta formativa, lo scambio di idee ed informazioni, il confronto di meto- dologie e contenuti.

A Roma presso il Consiglio Superiore della Magistratura il 4 otto- bre 1999 i responsabili europei per la formazione giudiziaria si orga- nizzavano in sottogruppi, di cui il primo sulla materia dei “program- mi” di interesse sovranazionale, da realizzare per il 2000-2001, e gli altri due gruppi sui temi riguardanti la “struttura della rete” e le “risor- se Internet”.

I risultati dei gruppi di lavoro e le altre questioni aperte sono stati poi discussi nel corso delle successive sessioni che hanno avuto luogo il 4 febbraio, il 14 aprile e il 9 maggio 2000, rispettivamente, a Treviri, Barcellona e Bruxelles.

Il 3 luglio 2000 a Stoccolma si è poi elaborato il testo del progetto di Convenzione sulla struttura della “Rete”: una “dichiarazione di principi” in vista di una cooperazione stabile tra le istituzioni di cia- scun Paese preposte alla formazione dei magistrati.

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A Bordeaux il 12-14 ottobre 2000, il Consiglio Superiore della Magistratura, rappresentato dal Vice-Presidente prof. Giovanni Verde, ha aderito alla Carta, unitamente ai rappresentanti della Scuola Giu- diziaria della Spagna, del Ministero del medesimo Paese (competente per la formazione dei pubblici ministeri), della Scuola giudiziaria por- toghese e delle Commissioni di studi giudiziari dell’Irlanda e della Scozia.

Successivamente hanno sottoscritto il documento anche i rap- presentanti del Federal Ministry of Justice (Austria), dell’Higher Council of Justice (Belgio), della Court Administration (Danimarca), del Ministry of Justice (Finlandia), dell’Ecole Nationale de la Magi- strature (Francia), del Federal Ministry of Justice (Germania), della National School of Judges (Grecia), del Ministry of Justice (Lussem- burgo), dello Stichting Studiecentrum Rechtspleging (Paesi Bassi), del Domstolsverket (Svezia), dello Judicial Studies Board – England

& -Wales (Regno Unito), dello Judicial Studies Board – Northern Ire- land (Regno Unito) e dell’Academy of European Law, Trier (Germa- nia).

Nell’Assemblea Generale del marzo 2001 a Stoccolma il Consiglio Superiore della Magistratura è stato indicato per far parte del Comi- tato di coordinamento composto – oltre che dall’ERA in funzione di Segretariato – dagli organismi di formazione giudiziaria di Belgio, Danimarca, Francia, Germania, Irlanda, Spagna; oltre che del Gruppo – Programmi della Rete Europea di Formazione Giudiziaria – insieme agli organismi di formazione giudiziaria di Finlandia, Francia, Ger- mania, Paesi Bassi, Scozia e Spagna; e del terzo Gruppo – rapporti con organismi di formazione dei Paesi Terzi, ed in particolare dei Paesi candidati all’adesione all’Unione Europea insieme agli – organismi di formazione giudiziaria di Austria, Belgio, Germania, Paesi Bassi, In- ghilterra-Galles, Irlanda, Portogallo e Svezia.

Il Gruppo Programmi, coordinato dal Consiglio Superiore della Magistratura, ha lavorato alacremente per tutto l’anno 2001 e si è riu- nito più volte a Roma presso la sede consiliare, orientando in modo significativo la predisposizione di progetti formativi, che hanno con- sentito l’organizzazione di incontri di studio in ambito europeo una- nimemente apprezzati dai partecipanti.

Nell’Assemblea Generale tenutasi a Bruxelles il 29-30 novembre 2001, ha ottenuto unanime approvazione la relazione del Consiglio Superiore della Magistratura che ha evidenziato i seguenti punti come risultati del lavoro comune realizzato e al tempo stesso guida del per- corso da proseguire:

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– la necessità di provvedere alla individuazione dei bisogni forma- tivi della magistratura europea attraverso la predisposizione e la dif- fusione di un apposito questionario;

– la opportunità di elaborare e utilizzare per ciascun corso di inte- resse sovranazionale una scheda di valutazione comune che possa ser- vire come base unica per l’analisi dei risultati formativi;

– la realizzazione attraverso il complesso dei programmi dei vari Membri della Rete, di una programmazione tale da affermare la cen- tralità dell’attività di formazione, coordinata nel quadro della Rete, ai fini della formazione a livello europeo dei corpi giudiziari;

– la consapevolezza che proprio la centralità e la credibilità che ne deriva – potrà garantire effettivamente l’autonomia e l’indipendenza dei singoli Membri della Rete nell’organizzazione delle proprie attività formative di respiro europeo;

– la necessità di una programmazione pluriennale da articolare sulla scorta di un documento preparatorio che tenga conto delle prio- rità formative comuni;

– la necessità preliminare che a monte della programmazione vi sia un ampio scambio di informazioni circa i programmi formativi nazionali adottati dalle singole istituzioni, non solo con riferimento al calendario delle iniziative ma in relazione alle singole materie trattate ed ai metodi formativi adottati. Ciò al fine di favorire la circolazione tra i Paesi Membri non solo di idee e metodi, ma anche di esperti, rela- tori e delle esperienze formative nella loro integralità acquisite all’in- terno delle varie realtà nazionali;

– la necessita di una specifica interazione, sotto il profilo della programmazione formativa, con il Gruppo “Relazioni esterne” per eventuali progetti rivolti o comuni con le magistrature dei Paesi Terzi, candidati o non all’adesione all’U.E..

In esecuzione del deliberato assembleare, il Gruppo Programmi, sempre coordinato dal Consiglio Superiore della Magistratura, ha ela- borato un modello di scheda per la valutazione dei risultati formativi, adottata da ciascun Membro nell’ambito delle iniziative di interesse sovranazionale, nonché una scheda di rilevazione dei bisogni formati- vi diffusa tra i Membri della Rete i cui risultati dovranno essere valu- tati dall’Assemblea generale di Copenaghen e che dovranno costituire le linee di indirizzo della programmazione successiva.

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Il gruppo programmi ha elaborato, inoltre, utilizzando il valido apporto del Comitato Scientifico del Consiglio Superiore della Magi- stratura, modelli comuni per la presentazione dei progetti alla Com- missione UE in occasione dei bandi per i programmi Falcone e Gro- tius penale e civile.

Lo sforzo comune, lo scambio di idee sui contenuti e sulle meto- diche formative hanno avuto pieno riconoscimento da parte della Commissione Europea che ha approvato i progetti presentati che do- vranno essere realizzati nell’anno 2003:

– “La cooperazione giudiziaria in materia penale: le problemati- che di linguaggio giuridico (francese e inglese) – seconda fase” – Ro- ma, 24-28 marzo 2003;

– “Aspetti giudiziali della lotta contro la criminalità organizzata:

impatto delle nuove tecnologie e contrasto del riciclaggio” – Roma, 9- 11 giugno 2003;

– “Cooperazione giudiziaria europea; dall’estradizione al mandato di arresto europeo” – Roma, 10-12 novembre 2003;

– “Seminario sul regolamento Bruxelles II – Il divorzio in Europa e la tutela dei diritti dei minori” – Roma, 7-9 luglio 2003;

– “Tirocinio di approfondimento sul sistema giudiziario italiano (settore civile)” – Roma, 27-30 ottobre 2003.

Senza dubbio il Consiglio Superiore della Magistratura ha, quin- di, svolto un ruolo trainante nell’attività del Gruppo Programmi e con- seguentemente della Rete. Del resto, gli altri Membri del Comitato di Coordinamento, in occasione della riunione tenutasi a Barcellona nel maggio 2002, hanno dato atto della meritevolezza di tale attività, svol- ta grazie allo specifico contributo scientifico della delegazione consi- liare e caratterizzata dalla proficuità dei risultati.

Si tratta indubbiamente di un’importante esperienza che, sebbene appena avviata, ha avuto durante il quadriennio della consiliatura 1998-2002 un forte impulso, tanto che nelle conclusioni del Consiglio Europeo di Laeken tenutosi nel dicembre 2001, al punto 43, trova spe- cifica menzione e riconoscimento l’attività della Rete Europea per la formazione dei magistrati in definitiva volta ad “incrementare la fidu- cia tra i protagonisti della cooperazione giudiziaria”.

Il Consiglio Superiore della Magistratura, quindi, con la pubbli- cazione del presente volume ha tentato di dar conto di tutta l’attività

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che ha segnato, nella sua prima fase di costituzione e realizzazione, il percorso della Rete Europea per la Formazione Giudiziaria, è ciò in vista del perseguimento di un proficuo ed ulteriore sviluppo di tale attività.

I Magistrati addetti alla Segreteria della Nona Commissione Carmelo CELENTANO Donatella FERRANTI

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INDICE

1. Delibera relativa alla prima riunione delle Istituzioni europee di formazione dei magistrati tenutasi a Parigi

il 2 marzo 1999 . . . Pag. 17 2. Relazione sulla prima riunione delle Istituzioni europee

di formazione dei magistrati. Parigi 2 marzo 1999 . . . » 21 3. Proposta del Presidente della Nona Commissione C.S.M.,

all’esito della riunione di Parigi del 2 marzo 1999, per la realizzazione di un incontro a Roma tra i responsa- bili delle strutture di formazione europee, per la discus-

sione del progetto della Carta della Rete Europea . . . » 29 4. Nota del Comitato di Presidenza C.S.M. relativa alla riu-

nione di Roma del 4 ottobre 1999 . . . » 37 5. Programma della riunione a Roma, presso la sede con-

siliare, il 4 ottobre 1999 dei rappresentanti delle Istitu-

zioni europee di formazione dei magistrati . . . » 41 6. Verbale relativo alla riunione di Roma del 4 ottobre

1999 . . . » 45 7. Relazione all’esito della riunione tenutasi all’Aja il 4

novembre 1999 . . . » 53 8. Delibera C.S.M. relativa alla riunione del 4 febbraio

2000 a Treviri . . . » 61 9. Relazione all’esito della riunione di Barcellona 17-18

dicembre 1999. Relazione sulla riunione plenaria in

Treviri il 4.2.2000 . . . » 65

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10. Relazione all’esito della riunione di Stoccolma del 3 lu-

glio 2000 . . . » 79 11. Documento preparatorio predisposto dall’ERA concer-

nente la struttura e il funzionamento della Rete . . . » 87 12. Delibera C.S.M. relativa alla riunione di Bordeaux del

12-14 ottobre 2000 . . . » 95 13. Programma relativo alla riunione di Bordeaux del 12-14

ottobre 2000 e lista dei partecipanti . . . » 101 14. Testo della convenzione istitutiva della Rete Europea

di Formazione Giudiziaria . . . » 113 15. Relazione del Comitato Scientifico C.S.M. all’esito del-

la riunione di Bordeaux del 12-14 ottobre 2000 . . . » 123 16. Sottoscrizione di adesioni alla Carta della REFG . . . » 129 17. Delibera C.S.M. relativa all’Assemblea Generale della

REFG del 29-30 marzo 2001 a Stoccolma . . . » 133 18. Relazione del Comitato Scientifico C.S.M. all’esito del-

la riunione del 29-30 marzo 2001 a Stoccolma . . . » 139 19. Delibera C.S.M. relativa alla riunione del Gruppo Pro-

grammi della REFG – Roma, 7-8 luglio 2001 . . . » 147 20. Verbale relativo alla riunione del Gruppo Programmi –

Roma, 7-8 luglio 2001 e traduzione in lingua italiana . . » 151 21. Verbale relativo alla riunione del Comitato direttivo

del 7 settembre 2001 a Parigi e traduzione in lingua

italiana . . . » 165 22. Traduzione in lingua italiana del verbale della riunione

del terzo Gruppo di Lavoro “Contatti esterni” del 17 set-

tembre 2001 a Berlino . . . » 187 23. Delibera C.S.M. relativa alla riunione del Gruppo Pro-

grammi della REFG – Roma, 26-27 ottobre 2001 . . . . » 195

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15 24. Verbale relativo alla riunione del Gruppo Programmi

della REFG – Roma, 26-27 ottobre 2001 e traduzione

in lingua italiana . . . » 199 25. Delibera C.S.M. relativa alla riunione dell’Assemblea

generale e del Comitato di coordinamento del 29-30 no-

vembre 2001 a Bruxelles . . . » 215 26. Relazione predisposta dal C.S.M. sull’attività del Grup-

po Programmi, discussa e approvata all’Assemblea ge-

nerale della REFG del 30 novembre 2001, Bruxelles . . » 221 27. Linee programmatiche approvate dall’Assemblea Ge-

nerale della REFG all’esito della relazione predisposta

dal C.S.M. – Bruxelles, 30 novembre 2001 . . . » 231 28. Conclusioni del Consiglio Europeo di Laecken del 14-15

dicembre 2001 . . . » 235 29. Traduzione in italiano del punto 43 delle Conclusioni

del Consiglio Europeo di Laeken del 14-15 dicembre

2001 . . . » 253 30. Delibera C.S.M. relativa alla riunione del Gruppo Pro-

grammi della REFG – Roma, 8-9 febbraio 2002 . . . » 257 31. Documento predisposto dal C.S.M., discusso nella riu-

nione del Gruppo di Lavoro della REFG – Roma, 8-9

febbraio 2002 . . . » 265 32. Verbale relativo alla riunione del Gruppo Programmi

della REFG – Roma, 8-9 febbraio 2002 . . . » 295 33. Delibera C.S.M. relativa alla riunione del Gruppo di La-

voro Programmi della REFG – Roma, 12 aprile 2002 . . » 307 34. Verbale relativo alla riunione del Gruppo di Lavoro

Programmi della REFG – Roma, 12 aprile 2002 . . . » 313 35. Progetti elaborati dal Comitato Scientifico del C.S.M.

nell’ambito dei Programmi Grotius 2002 e Falcone 2002 per conto della REFG, deliberati dal Gruppo Programmi

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della REFG, approvati dal Comitato di Gestione Gro- tius II e Falcone nella riunione tenutasi a Bruxelles il

23 luglio 2002 . . . » 321 36. Questionari di valutazione dei corsi formativi e di valu-

tazione dei bisogni di formazione elaborati dal Gruppo Programmi della REFG, approvati dall’Assemblea Ge-

nerale di Bruxelles, 30 novembre 2001 . . . » 391 37. Delibera C.S.M. relativa alla riunione del Comitato di-

rettivo della REFG di Barcellona del 23-24 maggio

2002 . . . » 419 38. Relazione sull’attività del Gruppo Programmi svolta per

la riunione del Comitato direttivo di Barcellona del

23-24 maggio 2002 . . . » 423 39. Relazione all’esito della riunione del Comitato diretti-

vo della REFG – Barcellona, 23-24 maggio 2002 . . . . » 429 40. Nota inviata al Commissario europeo Antonio Vitorino

per conto della REFG dal Segretariato Generale all’esi- to della riunione del Comitato direttivo di Barcellona del 23-24 maggio 2002, allegata traduzione in lingua

italiana . . . » 439 41. Modulo di un programma comune sul linguaggio giuri-

dico, messo a disposizione dei Paesi Membri della REFG, elaborato dal Comitato Scientifico del C.S.M., a segui- to della realizzazione dell’incontro di formazione tenu-

tosi a Roma dal 24 al 28 giugno 2002 . . . » 449 42. Regole di procedura che disciplinano il funzionamento

e l’attività degli organi della REFG; Testo elaborato dal C.S.M. per l’Assemblea Generale di Copenhagen, 5-6

dicembre 2002. . . . » 463 43. Progetti elaborati dal C.S.M. approvati nella riunione

del Gruppo Programmi della REFG del 5 luglio 2002 presentati alla Commissione Europea nell’ambito del Programma Quadro sulla cooperazione giudiziaria ci-

vile per l’anno 2002 . . . » 469

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Delibera relativa alla prima riunione delle Istituzioni europee di formazione

dei magistrati tenutasi a Parigi

il 2 marzo 1999

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Nota in data 25 gennaio 1999 del Direttore della formazione conti- nua dell’Ecole Nationale de la Magistrature, Daniel LECRUBIER, relati- va ad una riunione da tenersi il giorno 2 marzo 1999 presso la sede del- l’Ecole con la partecipazione di una delegazione della Nona Commissio- ne del Consiglio Superiore della Magistratura.

La Commissione,

vista la nota in data 25 gennaio 1999 con la quale il Direttore della formazione continua dell’Ecole Nationale de la Magistrature ha comu- nicato che, al fine di discutere e predisporre un programma comune da sottoporre ai responsabili organi di Bruxelles, è stata convocata una riunione con invito a parteciparvi rivolto ad una rappresentanza della struttura di formazione del Consiglio Superiore della Magistratura;

ritenuto di individuare, quali partecipanti alla riunione suddetta, il Presidente della Nona Commissione dott. Gianfranco GILARDI ed il dott. Stefano MOGINI, componente del Comitato Scientifico;

tenuto conto che la riunione avrà inizio alle ore 10.00 del 2 marzo 1999 ed avrà termine presumibilmente entro le ore 17.00 della stessa giornata;

considerato che l’Ecole ha comunicato di assumere a proprio cari- co le spese relative ad un pernottamento in albergo, la vigilia o la sera stessa della riunione,

propone

– di individuare quali partecipanti alla riunione presso l’Ecole il Presi- dente della Nona Commissione dott. Gianfranco GILARDI ed il dott.

Stefano MOGINI, componente del Comitato Scientifico;

– di prevedere a carico del Consiglio Superiore della Magistratura il rimborso delle spese di viaggio e di un ulteriore pernottamento dei partecipanti.

Il prof. RICCIO, relatore, fa presente che l’incontro riveste parti- colare importanza ai fini della formazione professionale dei magistra- ti. L’incontro di Parigi con i responsabili della Ecole Francais ha per oggetto la messa a punto delle metodologie e dei contenuti della pro- grammazione degli incontri di studio. Perciò, si è ritenuto opportuno che il Presidente della Commissione dovesse rappresentare il Consi- glio Superiore proprio per sottolineare l’interesse di questo al tema. Si

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propone pertanto di autorizzare il Presidente della Nona Commissio- ne, dott. GILARDI, insieme al dott. Stefano MOGINI, componente del Comitato Scientifico, di partecipare all’incontro presso l’Ecole Natio- nale de la magistrature.

Non sorgendo osservazioni, il PRESIDENTE pone in votazione la proposta, che è approvata all’unanimità.

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Relazione sulla prima riunione delle istituzioni europee di formazione dei magistrati.

Parigi 2 marzo 1999

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Il giorno 2 marzo 1999 si è svolta a Parigi, presso la sede dell’Eco- le Nationale de la Magistrature, la prima riunione delle istituzioni euro- pee di formazione dei magistrati.

Alla riunione hanno partecipato in rappresentanza del Consiglio Superiore della Magistratura, giusta risoluzione dell’assemblea plena- ria in data 11 febbraio 1999, il Consigliere Gianfranco GILARDI, Pre- sidente della IX Commissione referente per il Tirocinio e la Formazio- ne Professionale, ed il Dott. Stefano MOGINI, componente del Comi- tato scientifico.

Erano rappresentanti, oltre all’ENM, anche: il Judicial Studies Board (Gran Bretagna); la Escuela Judicial Espagnola (Spagna); la National Courts Administration (Svezia): l’Office of the General Prose- cutor (Svezia): l’Accademy of european law of Trier - E.R.A. (Germania);

il Centro de Estudos Judiciarios (Portogallo). Il Direttore dell’ENM ha fatto preliminarmente presente che l’invito era stato esteso anche all’I- stituto di formazione dei magistrati dei Paesi Bassi, che pur non aven- do inviato propri rappresentanti, aveva manifestato il suo interesse per l’iniziativa.

La Direttrice della National Courts Administration ha comunicato che le “strutture” di formazione danese e finlandese auspicano di pote- re in futuro partecipare ad analoghe riunioni.

Una prima tornata di interventi è stata dedicata alla descrizione della collocazione istituzionale e del funzionamento di ciascun orga- nismo.

A tale riguardo si è constatata la natura pubblicistica di tutti gli enti partecipanti, istituzionalmente deputati alla formazione dei magistrati (in taluni casi – come la Spagna e la Svezia – diverse sono le “Scuole”

per giudici e pubblici ministeri), con l’eccezione dell’Accademia di dirit- to europeo di Treviri, fondazione sovvenzionata tra gli altri soggetti pubblici e privati, dalla Commissione Europea (1,2 milioni di Euro/

anno) e dal Lander del Palatinato ed avente come scopo la formazione di giuristi (avvocati, professori, magistrati, altri professionisti).

Partendo dalle esperienze realizzate da ciascun organismo nel campo della formazione europea ed internazionale dei magistrati, la discussione ha permesso poi di individuare alcune fondamentali esi- genze, comuni alle diverse realtà nazionali. Esse possono essere sinte- ticamente indicate come segue:

■ l’apertura della formazione dei magistrati alla dimensione europea ed internazionale è ormai una necessità non solo dal punto di vista culturale, ma anche da quello, direttamente operativo, del consa-

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pevole e professionalmente adeguato esercizio delle funzioni giudi- ziarie, sia nel settore civile che in quello penale;

■ l’instaurazione di rapporti costanti e non formali tra strutture di formazione nazionali costituisce un fattore decisivo per il miglio- ramento del livello dell’offerta formativa di tutti gli enti coinvolti, poiché favorisce lo scambio di idee ed informazioni ed il confronto di metodi e contenuti;

■ il necessario incremento quantitativo dell’offerta di formazione nel campo del diritto comunitario e dei rapporti tra autorità giudizia- rie europee dovrà essere realizzato cercando di minimizzare le rela- tive incombenze gestionali, spesso di grande complessità, e gli oneri finanziari connessi;

■ la partecipazione ai “concorsi” per l’ammissione di iniziative di for- mazione ai finanziamenti europei è oggi caratterizzata da un aumento della concorrenza, anche da parte di associazioni, spesso di natura privata, sempre più specializzate e capaci di esercitare efficaci azioni di lobbing sulla Commissione: ne deriva l’esigenza di correlativamente accrescere il livello di specializzazione e di effi- cienza delle istituzioni pubbliche deputate alla formazione dei magistrati, sottolineando e rendendo visibile nei confronti della Commissione Europea il valore aggiunto che esse sono in grado di garantire in termini di qualità della formazione erogata e della sua diffusione orizzontale;

■ la Commissione ha cambiato l’originario indirizzo che privilegiava interventi finanziari “a pioggia” su piccoli progetti ed ora esprime nei programmi annuali la sua preferenza per progetti ambiziosi e com- plessi (in questa chiave è stato citato ad esempio dal delegato spa- gnolo il progetto del Consiglio volto alla formazione globale – insie- me linguistica e torico pratica – dei magistrati addetti alle nuove forme di cooperazione giudiziaria nel settore penale, finanziato per l’anno in corso nell’ambito del Programma Falcone), ciò che fa rite- nere necessari sforzi ulteriori nell’ideazione di programmi innovativi;

■ l’accresciuta concorrenza rende opportuno il rafforzamento di tutte le possibili sinergie tra le “Scuole” per evitare la presentazione di programmi analoghi e consentire, al contrario, di mettere in rilievo nei rapporti con la Commissione la complementarietà tra i diversi progetti quanto ai risultati formativi attesi;

■ la collaborazione tra istituzioni di Paesi diversi, resa imprescindi- bile dalla necessità di assicurare la ricaduta dei progetti di forma-

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zione su più di uno Stato membro, fa ritenere opportuna la razio- nalizzazione dei rapporti finanziari reciproci, anche in presenza di diverse discipline contabili interne.

I presenti hanno al riguardo concordato che le esigenze testé sin- teticamente descritte convergono nel far ritenere auspicabile la costi- tuzione di una vera e propria “rete” europea delle strutture di forma- zione giudiziaria, capace di assicurare continuità e coordinamento all’azione delle istituzioni interessate in ambito europeo.

La costituenda “rete” dovrebbe inizialmente ricalcare la struttura, assai leggera ed informale, propria della “rete giudiziaria europea” di recente istituzione nell’ambito del Terzo Pilastro in materia di coope- razione giudiziaria penale. Ciascun organismo dovrebbe dunque indi- viduare un “punto di contatto”, capace di assicurare una comunica- zione continua, rapida ed informale con gli altri partners.

È poi prevista la convocazione di almeno due riunioni all’anno nel corso delle quali le istituzioni partecipanti potranno definire contenu- ti e modalità di realizzazione dei programmi comuni.

Una prima riunione da tenersi orientativamente nei mesi di otto- bre o novembre, dovrebbe essere dedicata a individuare le idee ed i suggerimenti da offrire quale contributo di riflessione alla Commis- sione Europea nel momento in cui (primi di dicembre) essa si appre- sta a redigere i propri programmi annuali (Grotius, Falcone, Stop, Oisin, ecc.) in vista della loro pubblicazione sulla G.U.C.E..

Ciò permetterebbe di influire “a monte” sui programmi segnalan- do bisogni formativi reali dei magistrati e favorirebbe un contatto diretto delle strutture di formazione giudiziaria con la Commissione, eliminando il rischio di burocratizzazione indotto, secondo alcuni dei partecipanti, dalla presenza di inutili “intermediari” (Ministeri, Rap- presentanze diplomatiche, ecc.).

La seconda riunione, da tenersi a cavallo tra gennaio e febbraio, dovrebbe invece essere dedicata alla definizione dei progetti comuni da proporre alla Commissione entro i termini canonici (28 febbraio e 31 marzo). In quella sede si dovrebbe altresì procedere all’individua- zione per ciascun progetto dell’istituzione capofila e di quelle associa- te, chiamate insieme ad articolare concretamente i singoli programmi concordandone anche gli aspetti organizzativi e finanziari. Andrà al riguardo valutata attentamente la complementarietà dei programmi, restando inteso che appare preferibile, per ragioni di semplificazione degli adempimenti e dei contatti, che a ciascun progetto partecipino non più di quattro organismi.

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Sullo stesso tema porebbero comunque, in ipotesi, essere presen- tati con probabilità di successo più progetti, ove essi fossero pensati in modo da permettere sinergie apprezzabili dalla Commissione Euro- pea.

È ovvio, inoltre, che ciascun organismo resta libero di presentare propri progetti per il finanziamento europeo in collaborazione con strutture diverse da quelle associate alla “rete”.

Qualora quest’ultima dimostri nell’immediato futuro la sua utilità, è stata ipotizzata la creazione di un Segretario comune, che possa attendere agli adempimenti amministrativi necessari per il buon esito dei progetti presso la Commissione.

Si è altresì prefigurata, dopo un primo periodo di sperimentazio- ne quantificato in circa un anno, la stipula di un accordo tra le strut- ture partners in modo da dare veste formale all’intesa operativa rag- giunta.

Nell’immediato si è deciso di mettere a punto una risoluzione scritta nella quale saranno riassunti comuni e struttura della “Rete europea di formazione giudiziaria”. Tale documento sarà sottoposto all’esame delle altre Istituzioni europee di formazione dei magistrati come risultato della riunione di Parigi, nella speranza di accrescere il numero, peraltro già cospicuo, degli organismi interessati ad una più stretta, reciproca collaborazione.

Si è rilevato unanime consenso anche sull’opportunità che l’ini- ziativa sia indirizzata a favorire lo scambio e la realizzazione di ini- ziative comuni coi maggiori organismi europei di formazione degli avvocati, i quali potrebbero anche, in ipotesi, essere associati alla

“rete” nelle forme che si riterranno opportune.

La risoluzione dovrebbe quindi essere presentata alla Commissio- ne nel corso di un incontro che alcuni delegati degli organismi asso- ciati avranno a Bruxelles il prossimo 16 marzo. Nell’occasione sarà altresì presentato il quadro dei progetti comuni, la cui promozione avverrà presentando la “rete” come una sorta di “marchio di qualità”

della formazione dispensata dagli organismi partners.

Nel corso della riunione i delegati solleciteranno la Commissione a fornire per il prossimo anno un aiuto nel “montaggio” dei program- mi, mediante l’invio di un funzionario presso gli organismi capofila di ciascun progetto presentato a nome della “rete”. È stato infatti segna- lato da più parti che molti progetti sono stati bocciati dalla Commis- sione per difetti formali ovvero per la loro non perfetta corrisponden- za ai termini dei relativi “bandi”.

Sarà inoltre sondata la disponibilità della Commissione a finan-

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ziare la costituzione di un Segretariato comune ovvero, quantomeno, delle riunioni annuali dei rappresentanti della rete.

Quanto ai progetti da presentare entro il 31 marzo prossimo è stato segnalato un preliminare interesse del Consiglio, da rendere attuale ad esito delle necessarie valutazioni interne, di essere capofila nelle seguenti iniziative:

■ (Programma Falcone) Seminario internazionale sull’utilizzazione della videoconferenza nei processi penali in materia di criminalità organizzata e come strumento per il superamento delle forme tra- dizionali di mutua assistenza basate sulla commissione rogatoria.

Il seminario dovrebbe svolgersi mediante collegamento in video- conferenza di Italia, Francia e Spagna oppure Germania e dovreb- be nella sua prima parte analizzare il tema dal punto di vista teori- co (esperienza italiana e strumenti internazionali in corso di elabo- razione in sede UE, Consiglio d’Europa e ONU) per poi compren- dere la simulazione dell’acquisizione di una prova orale (testimo- nianza o confronto) per videoconferenza da parte dell’autorità giu- diziaria richiedente e sotto il controllo e la garanzia dell’autorità giudiziaria dello Stato richiesto (v. disposizioni della Convenzione europea sulla mutua assistenza in materia penale in corso di ela- borazione). Tale simulazione, da realizzarsi sulla base di un caso virtuale appositamente costruito per mettere in luce le potenzialità del mezzo e i suoi eventuali punti critici nel rapporto tra sistemi nazionali diversi, sarebbe registrata su videocassetta e destinata alla diffusione presso le altre strutture di formazione europee in vista della sua utilizzazione come mezzo didattico;

■ (Programma Grotius) Seminario sull’analisi comparata della fase esecutiva del processo penale in Europa;

■ (Programma Grotius) Seminario sull’accesso alla giustizia (forme alternative di risoluzione delle controversie, difesa dei non abbien- ti…). La National Courts Administration, che provvede alla forma- zione dei giudici svedesi, ha manifestato il proprio interesse ad essere associata nella realizzazione del progetto.

È stato altresì espresso l’interesse di massima del Consiglio ad essere associato nella realizzazione dei seguenti programmi degli altri organismi di formazione:

■ Grotius/Escuela Judicial Espanola/Contratti commerciali-Società commerciale europea;

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■ Grotius/Escuela Judicial Espanola/Rete giudiziaria europea;

■ Grotius o Falcone/Ecole Nationale de la Magistrature/Progresso scientifico e prova penale.

■ Grotius/National Courts Administration/Delinquenza minorile.

Tali programmi potrebbero inquadrarsi negli accordi bilaterali di collaborazione già esistenti con le Scuole francese e spagnola ed avvia- re analoga collaborazione, nel quadro della costituenda rete ed a tito- lo di reciprocità, con la Scuola svedese (v. nostro programma sull’ac- cesso alla giustizia).

È stato altresì evocato il possibile coinvolgimento della “rete” nella realizzazione dei programmi di assistenza bi- o multilaterale in favore dei Paesi dell’Europa Centrale ed Orientale candidati all’adesione all’U.E.. Al riguardo i partecipanti si sono riservati di precisare le pos- sibili forme di intervento nell’ambito dei rispettivi sistemi nazionali.

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Proposta del Presidente della Nona

Commissione C.S.M., all’esito della riunione di Parigi del 2 marzo 1999, per la realizzazione

di un incontro a Roma tra i responsabili delle strutture di formazione europee,

per la discussione del progetto della

Carta della Rete Europea

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Roma, 16 giugno 1999

Al Comitato di presidenza

del Consiglio Superiore della Magistratura

Com’è noto, il giorno 2 marzo 1999 si è svolta a Parigi, presso la sede dell’Ecole Nationale de la Magistrature, la prima riunione delle istituzioni europee di formazione dei magistrati, a cui hanno preso parte, oltre all’ENM, il Judicial Studies Board (Gran Bretagna); la Escuela Judicial Espagnola (Spagna); la National Courts Administra- tion (Svezia); l’Office of the General Prosecutor (Svezia); l’Accademy of european law of Trier-E.R.A. (Germania), il Centro de Estudos judiciarios (Portogallo). Per il Consiglio Superiore della Magistratura erano presenti il sottoscritto ed il dott. Stefano MOGINI, allora com- ponente del Comitato scientifico. Pur non avendo partecipato all’in- contro, avevano manifestato interesse per l’iniziativa anche l’Istituto di formazione dei magistrati dei Paesi Bassi e le strutture di forma- zione danese e finlandese. Come risulta dalla relativa relazione, di cui il Consiglio ha preso atto nell’adunanza plenaria dell’11 marzo 1999, nel corso dell’incontro si è tra l’altro convenuto sull’opportunità di costituire una vera e propria “rete” europea delle strutture di forma- zione giudiziaria, allo scopo di assicurare continuità e coordinamen- to all’azione delle istituzioni interessate in ambito europeo. La costi- tuenda “rete” dovrebbe inizialmente ricalcare la struttura, assai leg- gera ed informale, propria della “rete giudiziaria europea” di recente istituzione nell’ambito del Terzo Pilastro in materia di cooperazione giudiziaria penale. Ciascun organismo dovrebbe quindi individuare un “punto di contatto”, capace di assicurare una comunicazione con- tinua, rapida ed informale con gli altri partners. È poi prevista la con- vocazione di almeno due riunioni all’anno la prima delle quali, da tenersi orientativamente nei mesi di ottobre o novembre, destinata ad individuare le idee ed i suggerimenti da offrire quale contributo di riflessione alla Commissione Europea nel momento in cui (primi di dicembre) essa si appresta a redigere i propri programmi annuali (Grotius, Falcone, Stop, Oisin, ecc.) in vista della loro pubblicazione sulla G.U.C.E.

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La seconda riunione, da tenersi a cavallo tra gennaio e febbraio, dovrebbe invece essere dedicata alla definizione dei progetti comuni da proporre alla Commissione entro i termini usuali (28 febbraio e 31 marzo), ferma la possibilità di ciascun organismo di presentare pro- pri progetti per il finanziamento europeo in collaborazione con strut- ture diverse da quelle associate nella “rete”.

Qualora quest’ultima dimostri nell’immediato futuro la sua uti- lità, è stata ipotizzata la creazione di un Segretariato comune, con il compito di attendere agli adempimenti amministrativi necessari per il buon esito dei progetti presso la Commissione. In attesa dell’even- tuale stipula, dopo un primo periodo di sperimentazione, di un accor- do tra le strutture partners allo scopo di dar veste formale all’intesa operativa raggiunta, si è deciso di mettere a punto una risoluzione scritta in cui sono riassunti compiti e struttura della “Rete europea di formazione giudiziaria”. Il testo della risoluzione, predisposto dal Direttore dell’Ecole Nationale de la Magistrature, viene qui allegato per la sottoposizione all’esame del Plenum.

Sembra utile ricordare che alla necessità di una formazione pro- fessionale comune dei magistrati europei, quale premessa e strumen- to per promuovere forme sempre più tempestive ed incisive di coo- perazione giudiziaria, ha fatto esplicito riferimento anche il Capo dello Stato durante il suo intervento all’assemblea plenaria del 26 maggio 1999.

Per dar corso alle intese raggiunte a Parigi, la Nona Commissio- ne, nella seduta del 14 giugno 1999, ha ritenuto che sarebbe per il Consiglio motivo di prestigio ospitare a Roma i responsabili delle strutture di formazione europea per la prima riunione da tenersi nel periodo tra il 4 e l’8 ottobre 1999 allo scopo di individuare le idee ed i suggerimenti da offrire alla Commissione Europea in sede di reda- zione dei propri programmi annuali.

L’ospitalità, che dovrebbe riguardare circa 15 persone, comporte- rebbe il limitato impegno di spesa per uno o due pernottamenti, un pranzo ed – eventualmente – una cena.

Si chiede, pertanto, che il Comitato di Presidenza voglia rilascia- re l’opportuna autorizzazione, salvo che non ritenga di investire della richiesta l’Assemblea Plenaria.

Nel sottolineare che una tempestiva decisione appare necessaria ai fini dell’organizzazione dell’incontro, si segnala che la data di que- st’ultimo, pur ricadendo in settimana “bianca”, ha dovuto tener conto

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33 della disponibilità degli ospiti stranieri e degli impegni assorbenti che caratterizzano l’attività del Consiglio durante le settimane lavorative.

Si confida sul fatto che, ove la presente richiesta trovasse accogli- mento, la progettata riunione possa svolgersi con la presidenza del Prof. VERDE e la presenza del più largo numero di consiglieri, oltre che – naturalmente – di tutti i componenti della Nona Commissione.

Dott. Gianfranco GILARDI

Presidente della Nona Commissione C.S.M.

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Allegato 1

PROJET POUR UNE CHARTE DU RESEAU EUROPEEN DES CENTRES ET RESPONSABLES DE LA FORMATION JUDICIAIRE

Constatant que la montée du droit comme facteur majeur de régulation dans un contexte mondial d’affaiblissement des frontières et de diminution du rôle de l’Etat, implique, au niveau international, d’accentuer la réflexion com- mune sur le droit et la justice:

Que la coopération judiciaire tend à devenir un domaine de compétence communautaire dans le cadre du troisième pilier et du traité d’Amsterdam;

Que la formation des magistrats apparaît comme un moyen essentiel pour favoriser une connaissance mutuelle des systèmes, préalable nécessaire à une coopération judiciaire efficace en Europe;

Que c’est à travers l’organisation régulière de rencontres entre les profes- sionnels de la justice que se dégageront progressivement les prémisses d’une identité judiciaire commune aux Etats européens;

Que de même, en direction des pays tiers et tout particulièrement des Etats engagés dans une procédure d’adhésion, la formation apparaît comme un enjeu essentiel pour améliorer l’efficacité des systèmes judiciaires et la qualité de l’Etat de droit.

Les Ecoles et responsables de la formation judiciaire des Etats membres de l’Union européenne, ont décidé:

Article 1: Membres

Il est constitué un réseau informel regroupant les institutions en charge, au niveau national, de la formation des juges et des procureurs, selon les modalités propres à chaque pays (Ecole service du Ministère de la justice ou du Conseil supérieur de la magistrature…).

Il a pour nom “Réseau des responsables européens de la formation judi- ciaire” (R.E.F.J.) ou “Européan network for judicial training”.

Article 2: Membres associés

Le Réseau pourra s’associer des centres intervenant dans la formation des magistrats notamment en droit communautaire.

Article 3: Objet

Le Réseau doit permettre aux professionnels de la formation judiciaire des differents pays d’Europe de se réunir pour formuler en direction de l’Union euro- peenne des propositions communes, tant en ce qui concerne les programmes Jus- tice affaires intérieures, que les programmes de coopération avec les pays tiers.

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Article 4: Activités

Il appartiendra au réseau:

– d’organiser régulièrement des rencontres entre les membres du réseau, afin d’echanger des informations sur les activités menées (préparation, échanges, synthèse);

– de proposer à l’Union européenne, dans le cadre de ses programmes de coopération “Justice, affaires intérieures”, un programme d’activités coor- donné par les professionnels de la formation;

– d’échanger les informations et les résultats des expériences sur les acti- vités menées dans le cadre des programmes européens, afin de renforcer de l’impact de ceux-ci par le jeu d’un effet démultiplicateur;

– de s’organiser pour formuler auprès de la Commission des propositions pour l’amélioration de la formation des magistrats des pays tiers et notam- ment des Etats en voie d’adhésion;

– de s’organiser pour constituer une source d’expertise europeenne sur les questions relatives à la formation des juges et des procureurs;

Article 5: Partenariat

Pour la réalisation des activités de formation, les membres du réseau pourront s’associer tous partenaires de leur choix, au sein ou en dehors du réseau. Néanmoins, le résultat des activités menées sera communiqué aux autres membres du réseau, afin de favoriser leur effet démultiplicateur.

Article 6: Organisation

A moyen terme, une formalisation plus importante du réseau par la créa- tion d’un secrétariat commun pouvant servir d’appui dans le montage des actions de formation, pourra être envisagé.

Article 7: Réunion

Le réseau se réunira deux fois par an et chaque fois que cela apparaîtra nécessaire pour la tenue de ses activités.

Article 8: Information

Les membres du réseau échangeront toutes informations relatives:

– aux systèmes judiciaires de leurs Etats respectifs – a leurs propres structures de formation

– aux activités menées par le réseau ou aux résultats de celle-ci.

Fait à , le

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Nota del Comitato di Presidenza C.S.M. relativa

alla riunione di Roma del 4 ottobre 1999

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39 Roma, 18 giugno 1999

Alla Segreteria della Nona Commissione SEDE

Comunico che il Comitato di Presidenza, nella seduta del 17 giu- gno 1999, ha adottato la seguente delibera:

“Il Comitato di Presidenza,

presa in esame la nota in data 16 giugno 1999 del Presidente della Nona Commissione relativa all’incontro tenutosi il 2 marzo 1999 a Parigi, presso la sede dell’Ecole Nationale de la Magistrature, tra le istituzioni europee di formazione dei magistrati;

atteso che, con detta nota, è rappresentata l’opportunità che il suc- cessivo incontro tra le predette istituzioni, tendente, tra l’altro, a pre- disporre un documento comune da trasmettere alla Commissione eu- ropea per i propri programmi annuali, si svolga a Roma nel periodo 4-8 ottobre 1999;

ritenuta la validità dell’incontro;

rilevato, peraltro, che l’iniziativa comporterà la necessità di ospi- tare circa 15 persone per uno o due pernottamenti, un pranzo ed una cena;

invita la Nona Commissione a predisporre un programma per lo svolgimento dell’incontro in questione, corredato dalle spese occor- renti per l’esecuzione dello stesso, da sottoporre nuovamente all’esame del Comitato di Presidenza”.

IL SEGRETARIO GENERALE

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Programma della riunione a Roma, presso la sede consiliare, il 4 ottobre 1999 dei rappresentanti delle Istituzioni europee

di formazione dei magistrati

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Roma, 28 settembre 1999

Al V. PRESIDENTE Al dott. Andrea VELA Al prof. Antonio LA TORRE SEDE

Il giorno 2 marzo 1999 si è svolta a Parigi, presso la sede dell’Eco- le Nationale de la Magistrature, la prima riunione delle istituzioni europee di formazione dei magistrati, a cui hanno preso parte, oltre all’ENM, il Judicial Studies Board (Gran Bretagna); la Escuela Judi- cial Espagnola (Spagna); la National Courts Administration (Svezia);

l’Office of the General Prosecutor (Svezia); l’Accademy of European law of Trier – E.R.A. (Germania); il Centro de Estudos Judiciarios (Portogallo), nonché il Consiglio Superiore della Magistratura.

Come risulta dalla relativa relazione di cui il Consiglio ha preso atto nell’adunanza plenaria dell’11 marzo 1999, nel corso dell’incontro si è tra l’altro convenuto sull’opportunità di costituire una vera e pro- pria “rete” europea delle strutture di formazione giudiziaria, allo sco- po di assicurare continuità e coordinamento all’azione delle istituzio- ni interessate in ambito europeo.

Un successivo incontro tra le istituzioni europee si è svolto a Bru- xelles in data 23 marzo 1999.

Facendo seguito alle indicate riunioni e al fine di dare corso alle intese ivi raggiunte, in data 4 ottobre 1999 presso la sede del Consiglio Superiore della Magistratura avrà luogo una ulteriore riunione delle istituzioni europee di formazione dei magistrati e dei responsabili dei programmi della Commissione Europea, per discutere sui seguenti punti:

1) approfondire le possibili forme organizzative della “Rete euro- pea di formazione giudiziaria”;

2) individuare i programmi della “Rete” per l’anno 2000, coordi- nandoli tra loro nella prospettiva di una più efficace azione comune da svolgere presso la Commissione Europea;

3) promuovere e sviluppare forme di supporti informatici della

“Rete”;

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4) esaminare la possibilità di eventuali iniziative della “Rete” nel- l’ambito del programma PHARE per la formazione professio- nale delle magistrature dei Paesi terzi e, in particolare, dei Paesi in via di adesione;

5) altre attività che possono essere espletate dalla rete;

6) rapporti tra le scuole e formazione permanente.

All’incontro parteciperanno i responsabili delle istituzioni europee di formazione dei magistrati e dei programmi della Commissione europea di cui all’allegato elenco (all. 1), il dott. Stefano MOGINI, magistrato di collegamento in Francia, e due componenti del Comita- to Scientifico.

L’incontro in questione avverrà nell’ambito di due sedute straordi- narie che saranno fissate alle ore 9,30 e 15 del 4/10/99.

Allego una prima bozza del documento di lavoro predisposto dalla Nona Commissione.

La presenza delle SS.LL. all’incontro contribuirebbe certamente a sottolineare ulteriormente la rilevanza dell’iniziativa e l’importanza da questo Consiglio attribuita alla formazione. Se vi fosse disponibilità in tal senso, riterrei utile inserire formalmente le partecipazioni annun- ciate all’interno del programma che sto predisponendo.

Il programma dovrebbe essere disponibile entro venerdì e mi per- metto quindi di richiamare la Vostra attenzione sulla esigenza di dare un cenno di assenso alla segreteria entro tale data.

Ringrazio per l’attenzione

Dott. Ippolisto PARZIALE

Presidente della Nona Commissione C.S.M.

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Verbale relativo alla riunione di Roma

del 4 ottobre 1999

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RETE EUROPEA PER LA FORMAZIONE GIUDIZIARIA

Verbale della riunione svoltasi a Roma presso il “Consiglio Superio- re della Magistratura” il 4 ottobre 1999

Partecipanti:

Sr. Edward ADAMS – Judicial Studies Board – Regno Unito;

Sig.ra Martine CASTIN – Ministerie van Justitie Bestuur rechter- lijke Orde – Vorming van de Magistraten – Belgio;

Sig.ra Rosa JANSEN – Stichting Studiecentrum Rechstpleging, International Department – Paesi Bassi;

Sig.ra Isabelle JEGOUZO – École Nationale de la Magistrature – Francia;

Sr. Ernst MERZ – Europaeische Rechtakademie – Treviri – Ger- mania;

Sr. David PEARL – Judicial Studies Board – Regno Unito;

Sr. José Fernando SALGEDO VELASCO – Escuela judicial – Con- sejo General del Poder Judicial – Spagna;

Sr. Eric STASSIJNS – Ministerie van Justitie, Bestuur rechterlijke Orde – Vorming van de Magistraten – Belgio;

Sr. August STERN – Bundesministerium der Justiz – Germania;

Sr. WENNERSTROM – progetto “Grotius” – Commissione dell’U.E.;

Sig.ra Tora WIGSTRAND – Domstolsverket – Sezione formazione – Svezia;

Sr. Giovanni VERDE – Vicepresidente – C.S.M. – Italia;

Sr. Ippolisto PARZIALE – Presidente della Commissione per la Formazione Professionale – C.S.M. – Italia;

Sig.ra Margherita CASSANO, Sr. Ettore FERRARA, Sig.ra Silvana JACOPINO CAVALLARI, Sr. Gianfranco GILARDI, Sr. Eligio RESTA, Sr. Giuseppe RICCIO, Sig.ra Manuela ROMEI Pasetti, Sr. Agnello ROSSI, Sr. Mario SERIO, Sig.ra Gabriella TOSSI BRUTTI, Sr. Achille TORO – componenti del C.S.M. – Italia;

Sr. Guglielmo LEO, Sr. Raffaele SABATO – Membri del Comitato scientifico per la formazione professionale – C.S.M. – Italia;

Sig.ra Giuseppina CASELLA, Sig.ra Maria Antonia GARZIA, Sr.

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Mario FRESA – “Magistrati Segretari” della commissione per la for- mazione professionale – C.S.M. – Italia;

Sr. Stefano MOGINI – “Magistrat de Liaison” per il ministero di grazia e giustizia italiano – Ministero di grazia e giustizia – Francia.

La riunione ha avuto inizio alle 9,30 ed è finita approssimativa- mente alle 17,00, con due interruzioni alle 11,30 e alle 13,00.

Il Sr. PARZIALE (Presidente) – sottolinea l’importanza della riu- nione e richiama la necessità di elaborare la struttura e il campo di attività della Rete europea per la formazione giudiziaria come fol- low-up delle riunioni svoltesi a Parigi e a Bruxelles nel marzo 1999.

La Sig.ra JEGOUZO mette in evidenza che la partecipazione si è allargata dopo l’ultima riunione, dal momento che ora anche Belgio e Grecia hanno aderito alla Rete; anche i paesi scandinavi – meno la Svezia, già membro del gruppo – aderiranno nel prossimo futuro.

Il Sr. VERDE, nella sua veste di Vicepresidente del C.S.M., dà il benvenuto ai partecipanti. Parafrasando una massima di un famoso statista italiano del passato, ritiene necessario che “dopo aver fatto l’Europa, bisogna creare gli Europei”. Nel campo specifico dell’attività giudiziaria la Rete è essenziale a questo fine, in quanto un program- ma di formazione coordinata per giudici e pubblici ministeri può con- tribuire a dare forma a una consapevolezza comune della professione giudiziaria europea.

Secondo la Sig.ra JEGOUZO, la cooperazione nella formazione giudiziaria – che già esisteva prima che venisse concepita la Rete – aumenterà dopo la riunione dei Capi di Stato europei che deve avere luogo a Tampere (Finlandia) per trattare materie concernenti la Giu- stizia e gli Affari interni. La formazione giudiziaria, così come coordi- nata all’interno della Rete, può contribuire ad aumentare il potenziale professionale dei giudici e dei pubblici ministeri europei consentendo una più profonda consapevolezza degli altri sistemi giudiziari e degli altri linguaggi giuridici. La Rete rappresenterà le strutture di forma- zione dei diversi Paesi nei loro rapporti con la Commissione U.E., di modo che i programmi delle diverse strutture che saranno proposti per ottenere il sostegno finanziario della Commissione (Grotius, etc) siano considerati come proposti dalla rete. La Rete avrà anche un ruolo nello sviluppo e nell’applicazione di programmi di formazione giudiziaria a beneficio di paesi che hanno richiesto l’ammissione

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all’U.E. (“Paesi candidati”). I partecipanti alla Rete dovrebbero riflet- tere inoltre su nuovi programmi: delle iniziative di formazione dovreb- bero accompagnare ogni passo della costruzione dello Spazio comune giudiziario. Quale ultimo punto, ma non meno importante, azioni di formazione dovrebbero essere dedicate ai formatori coinvolti nella Rete stessa. Ora bisognerebbe organizzare la Rete. Il “networking” è stato adottato con successo nel campo della formazione delle forze di polizia: le diverse agenzie nazionali sono membri di un “Sistema euro- peo per la formazione delle forze di polizia” che lavora molto bene; c’è bisogno di un equilibrio democratico con un’efficiente Rete per la for- mazione giudiziaria. Un passo importante del processo organizzativo potrebbe essere rappresentato dalla creazione di un sito Internet che potrebbe essere contattato da giudici e pubblici ministeri di tutti i paesi membri.

Il Sr. PARZIALE afferma che la cooperazione diretta fra i forma- tori dei diversi paesi produrrà risultati che non potrebbero mai essere raggiunti attraverso gli ordinari rapporti formali fra Stato e Stato. Par- ticolarmente importante è la partecipazione alla riunione di un rap- presentante della Commissione europea, che ha già espresso interesse per l’idea di una Rete, e potrebbe accordare un sostegno finanziario a una riunione volta all’istituzione formale della Rete. Quanto alle ini- ziative, delle azioni di formazione dovrebbero essere concepite a van- taggio dei giudici non professionisti, anche in cooperazione con altri professionisti del diritto e con il personale amministrativo.

Il Sr. GILARDI ricorda che l’importanza della formazione giudi- ziaria a livello europeo è stata sottolineata dal Presidente della Repub- blica Italiana Ciampi al momento del suo insediamento come Presi- dente del C.S.M. Ora è importante determinare le modalità con cui può essere fondata un’organizzazione; uno dei compiti della Rete do- vrebbe essere quello di sostenere la Commissione dell’U.E. nel creare azioni di formazione. Andrebbe incoraggiata la partecipazione alla re- te di rappresentanti dei Ministeri di Grazia e Giustizia, in quei campi in cui tali Ministeri hanno competenze di formazione.

Il Sr. WENNERSTROM si congratula a nome della Commissione dell’U.E. per il successo dei progetti proposti dalle varie strutture nazionali e dalla Rete stessa. Importanti cambiamenti stanno interes- sando questo settore: l’entrata in vigore del Trattato di Amsterdam e la ristrutturazione degli uffici della Commissione hanno fatto sì che il settore Giustizia e Affari Interni diventasse una delle priorità dell’U- nione. Inoltre bisognerebbe tener presente l’accordo di Vienna volto a

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creare un settore Giustizia e Sicurezza. La riunione di Tampere che avrà luogo fra 2 settimane specificherà ulteriormente le priorità.

La messa in rete è un modo molto efficiente per trattare con la Com- missione, come mostrato dal successo di reti come gli Euro-Justice Meeting e la Rete europea delle organizzazioni delle professioni legali.

Il Sr. ADAMS richiama l’attenzione sul bisogno di creare una Se- greteria della Rete, permanente oppure a rotazione. Anche il Sr.

PEARL ha apprezzato la proposta di creare un sito web.

La Sig.ra JANSEN, la Sig.ra CASTIN e il Sr. MERZ, dopo aver ri- cordato la struttura della formazione giudiziaria nei ricettivi paesi, condividono l’opinione che l’attenzione dovrebbe concentrarsi sulla struttura della Rete, con la più ampia utilizzazione di e-mail e altri servizi Internet.

Il Sr. PEREIRA BATISTA ha sottolineato il bisogno di una forma- zione comune per giudici e pubblici ministeri.

Il Sr. SALCEDO VELASCO propone per la Rete una struttura il più semplice possibile, non basata su un accordo formale e senza una Segreteria permanente. Il sito web spagnolo può essere usato per ospi- tare il sito della Rete.

Il Sr. STASSIJNS e il Sr. STERN ringraziano gli altri partecipanti per aver reso possibile la riunione e si riservano di esprimere le loro valutazioni dopo aver acquistato una più profonda conoscenza degli scopi della rete.

La Sig.ra WIGSTRAND informa che la prossima riunione avrà come partecipanti anche rappresentanti di Finlandia e Danimarca (quest’ultimo paese sta riorganizzando il suo sistema giudiziario, co- me pure la Svezia); dovrebbe intervenire anche un rappresentante del- l’ufficio del Pubblico ministero svedese. La Sig.ra WIGSTRAND infor- merà delle attività della Rete anche gli altri membri del Consiglio di cooperazione nordico, che comprende anche Islanda e Norvegia. L’ef- ficienza della Rete può essere ottenuta attraverso una struttura infor- male, con un’assemblea plenaria da tenersi una volta l’anno e riunio- ni di gruppo da tenersi con maggiore frequenza.

Il Sr. VERDE esprime l’opinione che comunque è necessaria una struttura per fissare responsabilità e garantire la continuità dell’atti- vità. Dal momento che i diritti nazionali continuano ad essere diffe- renti, la filosofia della Rete dovrebbe essere quella di stimolare stili di lavoro comuni fra giudici e pubblici ministeri in tutta Europa. La Rete dovrebbe anche lanciare una sfida culturale. L’obiettivo finale sarebbe

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quello di un’Accademia giudiziaria europea. La Sig.ra CASSANO, con- dividendo l’intervento del Sr. VERDE, specifica che – oltre allo sforzo sul livello strutturale – la Rete dovrebbe concentrarsi su progetti cul- turali e scientifici. Andrebbe creata una task force che possa lavorare sui temi che saranno proposti nell’ambito delle diverse iniziative di formazione. La Sig.ra CASSANO ricorda che nell’esperienza italiana un Comitato scientifico coopera con la Commissione addetta alla for- mazione presso il C.S.M.; una simile organizzazione potrebbe essere replicata a livello europeo. Un tema importante che potrebbe essere oggetto di riflessioni all’interno di questa struttura sarebbe la forma- zione degli uditori giudiziari.

La Sig.ra JEGOUZO osserva che sui punti più importanti un con- senso sembra già raggiunto. La struttura dovrebbe essere semplice ed efficiente, lo scopo dovrebbe essere la formazione di giudici e pubbli- ci ministeri; a seconda del riparto di attribuzioni in materia di forma- zione nei diversi paesi; uno o due rappresentanti dei paesi dovrebbero partecipare alla Rete. Andrebbero create due o tre “task force” per occuparsi dell’“Organizzazione” delle Reti (Gruppo 1), dei loro “Pro- grammi” (Gruppo 2), delle loro “Risorse Internet” (Gruppo 3, che potrebbe anche fondersi con il Gruppo 1). Delle iniziative speciali andrebbero prese nel campo della formazione dei pubblici ministeri.

Il Sr. PARZIALE specifica ulteriormente una possibile organizza- zione della Rete, basata sull’affermazione di responsabilità e sulla cir- colarità dell’infomazione. Il Sr. WENNERSTROM osserva che la discus- sione ha portato a fissare gli obiettivi della Rete in stretta somiglianza a quelli del progetto Grotius: miglioramento della cooperazione e della conoscenza reciproca. A questo punto, l’unico elemento mancante è l’e- sito della riunione di Tampere. In novembre il Gruppo di esperti redi- gerà delle proposte e in dicembre il Comitato del Grotius deciderà il pro- gramma per l’anno 2000, che rappresenterà anche l’ultimo anno di durata del progetto. Dopo il progetto sarà profondamente ristrutturato.

Il Sr. MERZ si offre di ospitare a Treviri, il 4 febbraio 2000, una riu- nione plenaria per definire l’organizzazione della Rete. Questa riunio- ne potrebbe avere luogo durante la Conferenza su Programmi europei.

Il Sr. PEARL e il Sr. ADAMS condividono la proposta francese, sot- tolineando l’importanza dell’istruzione linguistica. La struttura bri- tannica è interessata allo sviluppo del sito web della Rete.

La Sig.ra JANSEN, il Sr. PEREIRA BATISTA, il Sr. SALCEDO VELASCO e la Sig ra WIGSTRAND esprimono le preferenze dei rispet-

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tivi paesi quanto alla partecipazione ai gruppi di lavoro. La Sig.ra WIG- STRAND esprime l’opinione che la formazione linguistica dovrebbe essere una responsabilità nazionale; nel caso che un compito del gene- re venisse assunto dalla Rete, il livello dei partecipanti andrebbe atten- tamente selezionato. Il Sr. GILARDI suggerisce che la formazione lin- guistica possa accompagnare ciascuna iniziativa di formazione legale.

A questo punto i partecipanti concordano di formare tre gruppi di lavoro, ciascuno per trattare un aspetto dell’attività della Rete. Cia- scun gruppo sarà coordinato da rappresentanti di uno o due paesi. La partecipazione al lavoro dei gruppi sarà aperta ad altri partecipanti, anche se in questa fase non avessero chiesto di partecipare.

Gruppo 1 – Organizzazione e struttura Coordinatori: Francia e Spagna

Partecipanti: Germania, Svezia, Francia, Italia, Spagna.

Gruppo 2 – Programmi

Coordinatori: Italia e Paesi Bassi

Partecipanti: Portogallo, Spagna, Italia, Paesi Bassi, Francia, Belgio.

Gruppo 3 – Internet Coordinatore: Belgio

Partecipanti: Finlandia, Regno Unito, Svezia, Belgio, Italia.

I partecipanti concordano inoltre che il Gruppo 1 si riunirà pres- so la Escuela judicial spagnola – che offre gentilmente la sua ospitalità fatta salva l’approvazione del CGPJ – il 17-18 dicembre 1999, e che i partecipanti al Gruppo 2 saranno graditi ospiti della Struttura per la formazione, nei Paesi Bassi, il 4 novembre 1999. Quest’ultima data è stata fissata dai partecipanti dopo approfondita discussione (alla quale sono intervenuti MERZ, JEGOUZO, PARZIALE, WENNER- STROM, MOGINI ed altri) incentrata sul fatto che la Rete dovrebbe avere un ruolo attivo, e non solo reattivo, nei confronti dell’attività di programmazione della Commissione dell’U.E.; quindi si ritiene oppor- tuno che i programmi della rete siano inoltrati alla Commissione prima che il comitato di esperti del Grotius si riunisca. Il Sr. PARZIA- LE ringrazia i partecipanti per il loro importante contributo alla pro- mozione dell’attività e del ruolo della Rete nel campo della formazio- ne dei giudici; ringrazia inoltre i partecipanti provenienti dalla Spa- gna, dai Paesi Bassi e dalla Germania per aver offerto la loro ospitalità alle prossime riunioni, assicurando che anche il C.S.M. sarà disponi- bile ad ospitare delle riunioni in futuro.

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Relazione all’esito della riunione tenutasi all’Aja

il 4 novembre 1999

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Napoli, 27 gennaio 2000

Al Sig. Presidente della Nona Commissione del Consiglio Superiore della Magistratura

e, p.c.,

Ai Componenti il Comitato Scientifico

RISERVATA

OGGETTO: Rete europea per la formazione giudiziaria. Riunione del gruppo di lavoro per i programmi – L’Aja, 4 novembre 1999. Relazione.

1. Com’è noto, nel corso della riunione plenaria di Roma del 4 ottobre 1999 i responsabili europei per la formazione giudiziaria ebbe- ro a pianificare la successiva attività:

• formando un gruppo di lavoro sulla materia dei “programmi”

di portata sopranazionale che la rete ed i suoi componenti avrebbero inteso realizzare per il 2000-2001; detto gruppo si sarebbe incontrato all’Aia (Paesi Bassi) il 4 novembre 1999 per predisporre un documento scritto da sottoporre informal- mente agli incaricati della gestione dei diversi progetti del- l’U.E., in vista – in particolare – della convocazione del Comi- tato di Esperti del più importante di tali progetti, il GROTIUS;

• formando altresì altri due gruppi di lavoro sui temi della

“struttura della rete” e delle “risorse Internet”, il primo dei quali è convocato a Barcellona (Spagna) il 17-18 dicembre 1999;

• deliberando, infine, una successiva convocazione plenaria a Treviri (Germania) il 4 febbraio 2000.

2. Sul dibattito svoltosi nell’ambito della Rete nella seduta del 4 ottobre si innestavano in maniera assai significativa le determinazioni cui è pervenuto, in date 15-16 ottobre, il Consiglio Europeo riunitosi a Tampere (Finlandia) in convocazione straordinaria per la creazione di un’“area di libertà, sicurezza e giustizia nell’Unione Europea”. In tale sede, sono state fissate le c.d. “Pietre militari di Tampere” (Tampere Milestones), le quali concernono da vicino il settore della giustizia.

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