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L'economista: gazzetta settimanale di scienza economica, finanza, commercio, banchi, ferrovie e degli interessi privati - A.09 (1882) n.450, 17 dicembre

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L'ECONOMISTA

GAZZETTA SETTIMANALE

SCIENZA ECONOMICA, FINANZA, COMMERCIO, BANCHI, FERROVIE, INTERESSI PRIVATI

Anno IX - Voi. XIV

Domenica 17 Dicembre 1882

N. 450

IL CREDITO E LA MONETA

Il titolo che m ettiam o ili fronte a queste nostre brevi considerazioni potrebbe esser quello d’un trat­ tato nel quale fossero svolte le più im portanti q u e ­ stioni, che riguardano la circolazione de’n ostri tem pi, la influenza che nella circolazione stessa va sem pre più prendendo il credito, e la im portanza sem pre m inore che va conservando la m oneta m etallica. Infatti nel m entre lo stock m etallico di tutto il m ondo com m erciale, p er l’oro è salito da I a 4 1 /2 m ilioni di chilogram m i nell’ultim o q u arantennio, e p e r l’argento è sceso da 4 8 ,7 a 4 6 ,7 milioni di chilogram m i, secondo le più approssim ative v a lu ­ ta zio n i,— quale aum ento più im portante non ebbero in questo stesso periodo e il num ero delle transa­ zioni e la quantità degli strum enti di credito che presero parte alla circolazione?

A nche senza m etter di fronte per l’ ultim o q u a­ rantennio quelle tre cifre :

valore delle m onete in circolazione, valore dei titoli di credito in circolazione, valore delle transazioni com piute,

i nostri lettori, senza bisogno che citiam o n u ­ m eri, la giustificazione dei quali, co ndurrebbe molto lontano, ci perm etteranno d ’afferm are che l’ordine di quelle tre cifre dim ostrerebbe la im portanza sem ­ p re decrescente della m oneta m etallica in relazione tanto alla quantità dei nu o v i interm ed iari dello scam bio, quanto alla quantità degli affari che si com piono nel m ondo econom ico.

Il che, a nostro cred ere, lascia rite n e re che la dottrina degli scam bi va studiata sotto nuovi aspetti, che la econom ia dei singoli popoli e quella in te r ­ nazionale, in ciò c h e si riferisce all’interm ediario degli scam bi, v a necessariam ente trasform andosi; — i n - quantochè m oltiplicatisi in modo prodigioso le co n ­ trattazioni e gli scam bi, n è potendo la m oneta m e ­ tallica anche lontanam ente seguire la proporzione di tale aum ento, doveva p er ineluttabile necessità la economia sopperire alla im m ane deficienza, e vi ripiegò appunto colla creazione sem pre crescente di capitali circolanti o di rappresentazioni di capitali.

Questa evoluzione della econom ia pubblica, e questo decrescere continuo della proporzione e della im portanza dell’intervento della m oneta negli scam bi, sarebbe, diciam o tem a m olto im portante da stu ­ diarsi, sia p er determ inare le leggi colle quali essa si è verificata, e le perturbazioni che sono a v v e ­ nu te per il fatto stesso, sia per investigare e de­ d u rre a quale m eta questo m ovim ento evolutivo abbia a co n d u rre la società econom ica.

C om unque, senza en tra re qui nell’ esam e di una questione molto grave o com plessa, non è certa­ m ente negabile il fatto : che la moneta metallica va sempre più perdendo della sua quantitativa fu n ­ zione negli scambi mondiali.

E per questa convinzione, del resto orm ai in molti radicata, ed en tra ta quasi nel dom inio scienti­ fico, che cresce la m eraviglia nel ved ere ad ogni tratto risollevate le questioni monetarie, con criteri poco dissimili da quelli che in altri tem pi le in ­ form avano. Il che vuol dire che non tutti ancora si rendono esatto conto dei m utam enti avvenuti, e non tutti avvertono com e tutto ciò che concerne la m oneta m etallica non sia e non possa essere r i­ guardata com e questione riflettente gli scambi, ma solo una piccola accidentalità negli scam bi.

Da questa ostinazione di molti — ci si perm etta la parola un poco d u ra — derivano poi le tarde resipiscenze, le grosse contraddizioni, le inconside­ rate paure, le quali non avrebbero grande signifi­ cato se non rim anessero che l’espressione di senti­ m enti individuali, m a diventano dannose, e p otreb­ bero essere tenute colpevoli, se valgano a falsare la pubblica opinione ed a sviarla dalla retta via.

Noi in Italia, a vero dire, siam o soverchiam ente indulgenti verso gli uom ini che, più o m eno m e­ ritevolm ente, p e r 'la loro posizione debbono g u id a ­ re la pubblica opinione, ed anzi pretendono di guidarla. C rediam o m olto facilm ente al loro verbo, e raram en te dom andiam o loro conto degli e rro ri com m essi, sia che ciò dipenda dalla indifferenza da cui siam o p u r troppo dom inati, sia che ci dolga tarp are le ali a coloro, che abbiam o proclam ati grandi uom ini, e geni del paese.

P e r v enire ad u n caso concreto, ricordiam o ai nostri lettori tutte le lu g u b ri previsioni che erano state fatte e in autorevoli periodici, e n elle a s ­ sem blee legislative, intorno agii effetti, ad d irittu ra disastrosi, che dovevano susseguire nel m ercato m onetario, p er il prestito di 6 0 0 m ilioni, contratto dall’Italia, affine di apparecchiarsi ad abolire il corso forzoso.

Non vedete — si diceva perco rren d o tutto il diapason della scuola profetica, — non v edete che scarsezza di m oneta ? non vi accorgete, che pom pa assorbente sia l’A m erica ; — non leggete i reso ­ conti delle nanche di Inghilterra e F ra n cia e le difficoltà che incontrano a tu telare la loro riserv a m onetaria, — non sapete quale m inaccia sia p er noi la situazione m onetaria della G erm ania e della O landa ? — E con qual coraggio v o rrete togliere al m ercato m onetario 6 0 0 m ilioni di specie ? — S arà un nuovo passo verso l’ abisso, verso l’im m

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bile sconvolgim ento a cui va incontro l’E uropa p er la prossim a crisi m onetaria ; — anzi non ci m e­ raviglierebbe che gli altri paesi più chiaroveggenti di voi, im pedissero o rendessero .d ifficile l’effettua­ zione di questo prestito appunto per ritard are a l­ m eno, se non è possibile scongiurare la catastrofe ; — ed è presum ibile che il m ercato europeo vi ob­ blighi a sagrificare i vostri desideri per il bene g e ­ nerale.

Q ueste ed altre sim ili n ere profezie udim m o e leggem m o non solam ente d urante la discussione delia legge 1881 ma anche dopo ; ad ogni nuovo fatto che insorgesse a lasciar vedere qualche diffi­ coltà nelle operazioni del prestito, era un inaspri­ m ento di previsioni lugubri, ed un gridare a squar­ ciagola, l’avevam o detto !

Coloro che in nom e delle sapienti leggi dai grandi econom isti scoperte ed illustrate, richiam avano alla calm a, alla ponderazione, e spiegavano i fatti quali norm ali perturbazioni, e dim ostravano l’esagerazione di quelle p aure, erano chiam ati dottrinari; e v e ­ niva loro rinfacciata la opposizione della F rancia al prestito, lo scarso successo della sottoscrizione, l’au ­ m ento dello sconto e per fino l’esodo dell’ argento . . . . negli Stati B arbareschi!

O r bene che direm o noi ora leggendo in un p e ­ riodico, che a suo tem po accolse quelle n ere pro­ fezie, degli in n i, di gloria per il felice com pim ento del prestito e quasi quasi tra le righe la esclam a­ zione: — l’ avevamo sempre detto.

« Nelle casse del Tesoro si sono accum ulati 600 m ilioni di cui 4 4 7 in oro e 153 in argento. Giu se ri è accorto ? »

Q uesta frase « chi se n' è accorto ? » è la p iù bella difesa dei dottrinari, la m aggior condanna contro quelli della economia pratica o com e anche, con strano abuso della parola, economisti 'positivi si chiam ano.

È v erissim o !... Gli assuntori del prestito hanno m antenuto scrupolosam ente i loro im pegni, ed è quello che gli economisti pratici m ettevano in d u b ­ bio : — hanno schium ati sul m ercato 447 milioni d’oro e 153 d’argento, ed è quello che gli economi­ sti pratici dicevano difficile e pericoloso ; — nes­ suno se ne è accorto di questa deficenza, e gli economisti pratici avevano preveduto il finimondo.

O r bene ! la conclusione è una sola. 0 gli eco­ nomisti pratici erano in buona fede, e m ostrarono u na com pleta ignoranza delle condizioni econom iche del tem po. — 0 non erano in buona fede.... ma questa seconda ipotesi non è am m issibile e la ab­ bandoniam o ; teniam o ferm a la prim a.

IL TUNNEL SOTTO LA MANICA

Sono scorsi pochi giorni dacché alcuni delegati delle Trades-Union si recarono dall’Inghilterra a P arigi p er dim ostrare sim patia alla costruzione della fer­ rovia so tto -m a rin a fra la F ran cia e l’ Inghilterra e p e r prom uoverne ed accelerarne 1’ esecuzione. A c­ colti festosam ente ed applauditi dalla dem ocrazia P arigina, essi ottennero altresì un udienza dal p re ­ sidente della R epubblica, il quale, se da un lato si addim ostrò propenso alla realizzazione del T unnel, non sem brò, dall’altro, offeso dalla riluttanza che il

17 dicembre 1882 Governo inglese ora oppone a q u est’ intento ; rilu t­ tanza che ha avuto p er effetto d’im porre la soppres­ sione dei lavori preparatorii dal lato della spiaggia B ritannica.

Il collegam ento ferroviario fra la F ra n cia e l’In­ g hilterra che, sopprim endo due ore di navigazione, al m inim o, fra il continente e la m aggiore delle isole B ritanniche, eviterebbe il disag io se non il pe­ ricolo, del viaggiò in battello a vapore pei viaggiatori, nonché darebbe un risparm io di tempo ; ed alle m erci esenterebbe il doppio carico e scarico, questo col- legam ento, osserviam o, oltre ad una grandissim a im portanza com m erciale, ne ha ancora una politica e m ilitare.

È certo che, se si giunge a realizzare la ferrovia sotto la M anica, questa linea assorbirebbe quasi tutto il transito di persone fra la F ra n cia e l’Inghilterra, ed ancora quello di gran parte dei viaggiatori che dai porti del Belgio, e fors’ anche dell’ Olanda, si recano nel Regno unito. O gnuno sa difatti com e le traversate m arittim e arrechino disagio, spesa e p er­ ditem po e com e siano soggette, soprattutto nel tem ­ pestosissimo canale della M anica, a ritardi ed inco­ m odi. Non v ’ha dubbio che la ferrovia sottom a­ rina non m oltiplicherebbe in forte proporzione, l’af­ fluenza, nonché d’in g lesi in F ran cia e di F rancesi in In g h ilterra, ben anche quella dei continentali di ogui nazione nelle isole B ritanniche e di famiglie inglesi in ogni regione d’E uropa. L a m erce poi, non solo arriv ereb b e più presto ed in m igliori condi­ zioni, ma sarebbe anche esente, com e osservam m o, dalle spese di doppio trasbordo e d’ assicurazione m arittim a. È per questi m otivi, che, non appena i trafori delle Alpi hanno addim ostrata la possibilità d’ eseguire dei lunghissim i tunnel a foro cieco, si è rip resa, con grande probabilità di buon su c­ cesso, l’idea di praticare la ferrovia che, attraverso e sotto la M anica, porrà in im m ediato contatto te r­ restre le due più g ran città del Mondo, facendo dell'Inghilterra un paese continentale. La casa Rot- schild difatti e la società delle ferrovie del N ord della F rancia da u n ' lato, e la rete della S o u th - E ste rn dall’altro, hanno già incom inciato i lavori preparatorii che debbono risch iarare sul modo di procedere all’esecuzione del tunnel.

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17 dicembre 1882 L ’ E C O N O M I S T A 803 l’azione delle m aree, che due volte al giorno, d al­

l’Ovest all’E st, percuotono la spiaggia francese e contro di essa sì alzano fino a p otere penetrare, m e­ diante u n dolce pendìo, nel m ar del N ord. L ’ al­ tezza delle m aree sulle spiaggie francesi doveva essere m aggiore che non al p re se n te ; ed essa a l­ largò poco a poco ed approfondì la depressione che

esisteva nell’istm o di congiunzione, fino a che ebbe escavato il canale della Manica. M entre però la co­ stituzione dei banchi di creta sotto-m arini davano ragione al pregetto di u n T unnel, il m etodo di ese­ guirlo previsto dal T hom é de G am ond, gli dava torto. V oleva egli difatti rico rrere al sussidio di non pochi pozzi scavati dentro il m are e circuiti e d i­ fesi da delle scogliere ; sistem a che avrebbe creato parecchi isolotti dentro il passaggio m arittim o più frequentato del globo, collo svantaggio di una spesa ingente e pochissim o prevedibile.

A ccenniam o di volo altri progetti di congiunzione ferroviaria nel punto più rinserrato dello stretto ; quali sarebbero ponti m etallici, che ad ogni modo im portavano la costruzione, a grandi profondità sot­ to le acque, dei loro appoggi; nonché .un tunnel m etallico collocato direttam ente sul fondo, debita m ente regolarizzato, del m are, ed abbastanza am pio da ricevere internam ente i convogli ferroviari. Idea questa di u n nostro ingegnere, l’onorevole p rofes­ sore Filopanti. Ciò prem esso, riferiam o ciò che è fin ora accaduto.

L ’esecuzione di questa gran d ’opera sarebbe c e r­ tam ente fra 11e più retrib u tiv e fra qu an te possono escogitarsi, com e lo dim ostra il prezzo delle azioni em esse in F /an c ia, che da 5 mila lire salirono fino a 100 m ila. Hnvvi però una gran d e difficoltà da sup erare ; ed è quella della duplice ostilità, politica cioè e m ilitare che ora vi si fà in Inghilterra. E chiaro difatti che, senza il previo assenso dei due governi, francese ed inglese, nulla può farsi. Dal punto di vista com m erciale si è ben tosto rico n o ­ sciuto, tanto nell’uno che nell’altro paese, che la im presa sarebbe grandem ente vantaggiosa. Ne sia prova che un lord G rosvenor richiese a N apoleo­ ne III, poco prim a della sua c a d u ta , la concessione a p erpetuità del tunnel. Poco dopo, cioè nel 1871, anche l’am basciatore inglese a P arig i, lord G ra n - ville, rip re n d ev a le trattative col G overno francese, dim ostrandosi favorevole all’esecuzione del tunnel. T utto sem brava du n q u e propizio ai prom otori del progetto, cioè alle due com m issioni form atesi a questo scopo nei due paesi da congiungere. E sse perciò cam m inarono avanti. La francese cioè, pro­ seguì i suoi studj ed ottenne il 3 agosto 187 3 u na concessione; la quale fu accordata ai signori C he- valier, D uval e L avalley, im portante la dichiara­ zione d’utilità pubblica per eseguire la ferrovia sotto la M anica. La com m issione inglese, dal suo lato, interpellò' form alm ente il B o a rd -o f-T ra d e , che em ise nel 1873 un parere m olto favorevole, secon­ dando le viste del prim o m inistro signor G ladstone, amico dichiarato, esso pure, del p ro g etto ; ciò non bastando p e r in tra p re n d ere ì lavori, un bill fu ot­ tenuto dal Parlam ento, col quale la società p ro m o ­ trice era autorizzata ad a c q u ista re , dei terreni nella baja di S anta M argherita, alio scopo di fare i lavorj preparatori, nonché di fondare legalm ente la società costruttrice.

N onostante queste concessioni le trattative non erano ancora com piute, poiché occorre, prim a di

por m ano definitivam ente alla costruzione, che una convenzione internazionale fra i d ue Stati determ ini lo m odalità della concessione ed i diritti dei due G overni di sospendere la circolazione ed anche d istru g g ere il tunnel in caso di g u erra. Ad onta di q u est’incertezza, la quale oggigiorno ha acquistata sfortunatam ente m aggior forza, i lavori preparatori vennero spinti con attività da am bo i lati. Ecco ora i resultati tecnici finora ottenuti, che d ed u c ia­ mo da un rapporto, letto all’A ccadem ia delle Scienze di P arigi, dal signor D aubróe; rapporto che ria s s u ­ m iam o nel m inore spazio possibile.

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804 L ’ E C O N O M I S T A 17 dicembi’e 1882 dal m are; col vantaggio inoltre che, di questi 51 m.

sotto al pelo del m are, 46 consistono in creta di R ouen, e soli 5 in acqua.

-N o n è consentaneo all’indole del nostro giornale d ’e n tra re in dettagli tecnici. Ci contentiam o perciò di m enzionare soltanto, che le piccole gallerie han­ no form a circo lare; e che, laddove incontrano delle lievi filtrazioni, queste sono subito otturate con uno o più consecutivi anelli di ferraccio, aventi il dia­ m etro esterno uguale a quello dello scavo effettuato. U no di questi anelli si colloca nel breve tempo di mezz’ora, e l’esperienza ha provato che essi, form ati di 5 segm enti m uniti di n erv atu re che si stringono con delle chiavarde, stagnano com pleta­ m ente, sussidiati occorrendo dal m inio, le piccole vene d’acqua che si incontrano.

M entre però la Banca, il Com m ercio, l’Ingegne­ ria stavano proseguendo il nobile intento di r a v ­ vicinare due nazioni- divise, da secoli, da intense e sanguinose rivalità ; m entre andava realizzandosi un lavoro colossale destinato ad arrecare vantag • gio, nonché alle due nazioni direttam ente inte­ ressate, ben anche a tutte le altre, in v irtù di quella solidarietà evidente che fa rifluire l’affratel­ lam ento di due grandi popoli, a benefizio della ci­ viltà di tutti gli altri ancora ; m entre u n passo di più si faceva sul grande cam m ino della soppres­ sione degli odii da nazione a nazione, dell’accom u- nam ento ed espansione degli interessi loro, della so­ stituzione delle sim patie agli antagonism i irro m ­ penti fino ai m assacri della g u e r r a , ecco innalzarsi n ell’Inghilterra u na crescente ostilità che è giunta ad im porre il veto politico e giudiziale all’effettua­ zione del grandioso progresso. L e opposizioni in­ nalzate contro il tunnel sono, notam m o in princi­ pio, politiche e m ilitari. Le politiche appaiono, a dir vero, poco form idabili, se non possono chiam arsi ridicole. L e solite obbiezioni contro l’ invasione in In g h ilterra delle idee dem ocratiche francesi, che a r ­ riverebbero forse dentro le botti del B ordeaux e del Cognac, o in serite nelle casse di seterie di Lyon, estesee propugnate dai turisti e dai com m essi-viag­ g ia to ri; obbiezioni che possono essere argom ento per gli aristocratici poco intelligenti del Regno-U nito, m a non arriv ereb b e ro a soverchiare il favore che gli inglesi intelligenti accordano all’ unione ferro­ viaria della loro isola coll’ E uropa. Molto form ida­ bile è invece l’opposizione m ilitare, che em ana prin­ cipalm ente dal generale W olseley ; l’uomo di g uerra che ha attualm ente la m aggiore popolarità in In­ g hilterra.

Stando a questo uffìziale superiore, il tunnel c o ­ stituisce, nonostante qualunque precauzione, u n pe­ ricolo, in caso di ostilità. E dunque da vietarsi. Siffatta opinione decisiva non è però suffragata da u n altro uom o di g u e rra , il generale Allison. Q ue­ sti è d’avviso che la sicurezza del tunnel possa o t­ tenersi con delle fortificazioni, al suo ingresso, e cogli apparecchi di m ine producenti una som m er­ sione tem poranea o perm anente. Allo scopo della difesa m ilitare dovrebbe il tunnel, opina il generale Allison, avere l’im bocco in un punto della costa posto fuori della portata dei cannoni d ’una flotta rad u n a ta nel C a n ale; di più, dovrebbe, la testa, essere com andata dalle opere avanzate d’una for­ tezza di prim o ordine, e la linea del tunnel passa­ re, non sotto queste opere, m a sotto il loro fuoco.

A nche seguendo quest’ avviso, non assolutam ente

negativo, l’esecuzione del tunnel andrebbe incontro ad un ben grave ostacolo, che consisterebbe nel rilevantissim o dispendio di creare una piazza forte all’origine del tunnel in In g h ilte rra ; anzi ne v er­ rebbe, che due piazze di p rim ’ ordine dovessero e r ­ gersi ai due imbocchi ; poiché è chiaro che la F ran cia vo rreb b e p rem u n irsi altrettanto quanto l’In ­ ghilterra.

F ra tta n to è accaduto che l’ opposizione recisa del generai W olseley, appoggiata dal D uca di C am brid­ ge, ha im pedito il proseguim ento dei lavori, già si bene avviati, dal lato inglese. Anzi il B oard-of-T ra- de, prim a di ciò sì sim patico alla galleria sotto­ m arina, ha im posto al rappresentante della società prom otrice, signor W atkin, di non proseguire i la ­ vori al di là delle acque basse del m are ; che vuol dire d’arrestarli affatto. In F ran cia invece, si con­ tinua attivam ente nella perforazione della piccola galleria, che ha di già 4 0 0 m etri di lunghezza, p er­ chè si crede che l’opposizione m ilitare sarà vinta dal buon senso del popolo inglese, e che gl’ inte­ ressi com m erciali finiranno coll’ avere il soprav- I vento.

A nche noi italiani, abbiam o p u re una galle­ ria so tto -m a rin a da eseguire, m olto più facile, e breve di quella della M anica. E quella sotto lo stretto di Messina, per la quale gli studii sono già autorizzati. Se non la farem o, non sarà che nostra colpa, poiché n iun altro Stato ce la può inibire.

Rivista Bibliografica

Pietro Siciliani — Rivoluzione e pedagogia moderna. — Torino, Camilla e Bertolero, 1882.

Bellissimo pensiero quello degli editori torinesi Camilla e B ertolero di pubblicare una biblioteca pe- dagogico-didattica in te rn azio n ale, di cui il volum e che presentiam o ai nostri lettori è il prim o della serie. In verità troppo -si ripete che coH’istruzione e coll’ educazione debbono farsi gl’ ita lia n i, e troppo poco poi effettivam ente, anche nel cam po degli studi, si pensa che la pedagogia e la didattica costituiscono u n ram o im portante assai dello scibile, il quale va curato diligentem ente, affinchè l’arte di educare e di is tru ire , non alle viete em piriche ed oram ai d isa­ datte teorie si inform i, m a alle nuove, vivificate dal soffio della scienza. E l’ Italia che in questa parte degli studi, com e del resto in tante altre parti, conta una tradizione splendida, non deve lasciare più oltre trascurata la pedagogia ; tanto più che altre nazioni hanno già m ietuto su questo cam po ricchi prodotti intellettuali. E se la biblioteca, di cui gli editori to­ rinesi hanno intrapresa la pubblicazione, ha da r iu ­ scire un mezzo fecondo che rialzi tra noi il livello della scienza dell’ insegnare, noi la salutiam o v e ra ­ m ente con gioia, ed auguriam o che anche noi pos­ siamo presto contare opere geniali com e quelle di altri popoli ; tali cioè da em ulare i lavori dei Mili, dei Bain, degli Spencer, dei F roebel, ec., ec.

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17 dicembre 1882 L’ E C O N O M I S T A 805 « dalla prim a all’ultim a pagina havvi in questo vo­

lum e tale uu ità di pensiero che il libro può essere considerato quale opera v e ra e propria » non può n egarsi che le scuciture e le ripetizioni appariscono visibilissim e qua e là , e il lettore rim ane colpito poco gradevolm ente anche dalle differenze di forma, la quale talora corre seria e grave quale si addice ad una scientifica trattazione, più spesso svelta, vi­ vace e lepida com e la polem ica de’giornali politici.

Con tutto ciò — non eccorre dirlo — il volum e si legge tutto d’ u n fiato e duole poi che sia finito, tanto spiccata è nel prof. Siciliani l’arte di farsi leg­ gere, tanta la convinzione che traspare da ogni frase, tanta la vita con cui 1’ autore veste i suoi concetti.

P er la m assim a parte il volum e contiene delle ri- publicazio n i, quindi ogni critica sarebbe ora fuori di tem po. Im m aginiam o però che a taluno darà fa­ stidio che certe discussioni, spiattellate franche e re- cise senza la solita dannosa doratura, che crea tanti equivoci, varchino la soglia della scuola o vadano a scuotere l’orecchio anche dei m aestri elem entari; ma noi crediam o che sia finalm ente tem po di cessare che gli eccessivi rig u ard i abbiano ad essere o sser­ vati e m antenuti solo dalla scienza, m entre la me­ tafisica ancora spadroneggia in tanta parte delle no­ stre m anifestazioni sociali. La scienza, sicura di se, deve essere riservata sem pre, ma pusillanim e mai; ed è suo ufficio nobile e doveroso p enetrare d o ­ v u n q u e con coraggio, ed usare anzi audacia tanto m aggiore quanto più radicati sono i pregiudizi, le superstizioni le tradizioni viziose che occorre v in ­ cere. In questo senso il libro, rivoluzione e peda­ gogia moderna, sarà senza dubbio efficace.

Il volum e contiene: la pedagogia fra gli in se­ gnanti, e sono introduzioni, articoli e com m enti del­ l’autore intorno alle conferenze didattiche presiedute da lui a F irenze nel 1 8 8 0 , e a V enezia nel 1881, la pedagogia nelle scuole : e sono tre articoli ri­ prodotti che trattano : mila pedagogia scientifica in Italia, sull'insegnamento pedagogico nelle nostre scuole e sulla riforma provvisoria dell’insegnamento della pedagogia.

La terza parte contiene : Discussioni e polemiche e versa sopra differenti argom enti.

R accom andiam o il libro sopratutto agli insegnanti. R iuscirà p er m olli un bagno intellettnale dei più igienici e dei più confortanti.

Le comunicazioni mondiali. Guida allo studio della geografia commerciale del prof. D ott. Filippo Pau-

litschke. Traduttori prof. G. Marinelli e profes­ sore G. B. Salvioni. — Verona-Padova Drucker e Tedeschi, 1883.

A bbiam o veduto m olto lodato questo libro in al­ tre riviste, e non negherem o ch e abbia qualche m erito, però siam o convinti, noi che conosciam o il valore effettivo dei trad u tto ri professori M arinelli e Salvioni, che avrebbero fatto m olto m eglio dan­ doci u n loro lavoro originale anziché la sem plice traduzione di questa g uida, nella q u ale a d ir vero abbiam o trovato m olte lacune, ed u na m agra tra t­ tazione di molti argom enti.

L ’A utore ha inteso di dare le « linee fonda­ m entali della dottrina delie com unicazioni m ondiali e dei suoi mezzi » p er im p artire u na « com piuta istruzione geografica. » P e rò bisogna riconoscere ehe ha lasciato com pletam ente ogni trattazione ge­ nerale non solo dottrinale, ma anche tecnica. Le form e di com unicazioni m ondiali sono bensì divise

in 5 classi: navigazione, strade ferrate, poste, te­ legrafo, com m ercio per carovana, m a, oltrecchè es­ sere scarsissim o il cenno storico, abbiam o trovato che per esempio il capitolo così im portante della navigazione a vapore si riduce ad un elenco arido e poco utile, perch è v ariab ile, delle com pagnie di navigazione a v ap o re ; nelle ferrovie vi è u n a non chiara indicazione delle linee p rin cip ali di ogni Stato, senza ehe sia esposto, com e sarebbe stato molto profittevole, u n quadro delle principali linee europee quali sono percorse dai treni internaziona­ li. L e altre parti, posta e telegrafo sem brano i n ­ trodotte nel libro più p er incidenza che p er diretta trattazione, tanto è m agro il cenno che le accom - pagna.

P erch è non ha creduto l’A utore di far cenno delle strade o rd in arie ? non sono e potenti mezzi di com unicazione? I valichi dei P irenei, delle Al­ pi, degli A ppennini, dei Carpazi, del Caucaso, de­ gli U rali eec., non hanno im portanza nelle com u- ìiicazioni m ondiali anche se non sono percorsi dalla ferrovia, od alm eno non m eritano di essere co m ­ presi in una trattazione ehe ha 1’ im pronta geo­ grafica ?

P erciò che rig u ard a l’Italia abbiam o trovato delle inesattezze che ci lasciano per lo m eno dubitare sulla attendibilità o freschezza degli altri dati. P er esempio a pag. 51 fra le linee di navigazione italiane abbiam o trovata la Società Trinacria m orta da qualche anno ; — nelle linee ferro v iarie italiane di­ m enticata, a pag. 6 9 , n ie n t’altro che la linea sulla destra del Po, T orino — A lessandria, — Piacenza t .— M odena, Rologna ; — tra i valichi ferroviari de­ gli appennini abbiam o veduto dim enticata la linea Rologna Firenze p e r la P o rretta, (pag. 7 0 ); — ab ­ biam o veduto afferm ato (alla stessa pag. 70) che le. reti delle strade ferrate m eridionali « si tengono costantemente lungo il lem bo orientale della peni­ sola, p er A ncona F oggia, R ari, B rindisi sino ad O tranto » sem brando così che la linea B ari-T aranto- Reggio e quella N apoli-Potenza-Buffaloria, non ap­ partenga alle M eridionali.

•Il libro è senza dubbio b u o n o nell’ intendim ento che lo ispira ; poteva e doveva essere più ac cu ­ rato, più ampio ed in qualche parte sintetico. R i­ petiam o, i trad u tto ri non dovevano ascoltare la loro m odestia, ed av reb b ero dato all’ Italia u n lavoro originale m igliore della traduzione.

Mantova, decembre 1882.

Dott. A. J. De Johanhis.

I TELEGRAFI DELLO STATO

Ecco i più im portanti app u n ti statistici sulla ge­ stione dei telegrafi n ell’ anno 1 8 8 1 , dedotti dalla relazione redatta con am piezza di dati p er cu ra del com m . D’A m ico, d irettore gen erale dei telegrafi.

L unghezza assoluta delle linee telegrafiche, esclusi i cavi 'sottom arini, al 51 dicem bre 1881 chil. 2 6 ,8 8 0 con uno sviluppo di 8 9 ,1 5 0 chilom etri di filo. Nel corso dell’anno si arricc h ì il servizio telegrafico di 766 chilom etri di nuove linee con uno sviluppo di fili pari a 511 7 chilom etri.

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806 L ’ E C O N O M I S T A 17 dicembre 1882 m ento circa 2 1 ,0 0 0 chilom etri, pari a m ille chilo­

m etri e più annuali.

Lo sviluppo del filo, che m isurava 12 mila ch i­ lom etri nel 1 8 6 1 , m isurava alla fine del 1881 oltre 89 m ila chilom etri.

A um ento assoluto nel ventennio: 77 m ila chilo­ m etri, corrispondenti ad un aum ento m edio annuale di quasi q uattro m ila chilom etri.

Il num ero degli uffici salì, nello stesso periodo, da 2 5 0 a 2 8 5 0 e p iù ; il num ero degli apparati da 3 5 0 a 4350.

Il nu m ero dei telegram m i ha seguito il m ovim ento ascendente in rapporto anche più sensibile. Da 600 m ila telegram m i privati spediti nel 1861, si arrivò nel corso del 1881 a 6 milioni e 600 m ila. I te­ legram m i gov ern ativ i hanno oscillato fra i 200 ai 4 0 0 mila con m ovim ento vario.

1! m ovim ento ascendente nella spedizione dei te­ legram m i privati si riscontra costante nel ventennio, ad eccezione d ell'anno 1867, che segna una dim i­ nuzione d i 2 0 0 m ila telegram m i in paragone del 1 8 6 6 ; ciò nondim eno i telegram m i del 1867 su ­ perano quelli del 1865, e nel 1868 poi, rip ren dendo il moto ascendente, riguadagnarono il p e r­ duto e superarono anzi il 1866.

V ediam o finalm ente le variazioni avvenute nel ventennio in ordine agli introiti e alle spese.

Le spese che erano di L . 3 ,3 0 0 ,0 0 0 nel 1861, salirono a L. 7 ,7 0 0 ,0 0 0 circa nel 1881. A um ento della spesa : il 233 per cento. A um ento delle li­ nee : il 3 4 2 p er cento.

Q uindi, se ogni chilom etro di linea costava allo Stato L . 123 circa nel 1861, la spesa odierna ò d i sole L . 86 e frazione.

U tilé : il 7 per cento.

P rodotti. Nel 1861 poco più di L. 3 0 0 m ila. O ltre a L. 9 ,3 0 0 ,0 0 0 nel 1881, ossia aum ento ef­ fettivo di 9 m ilioni di lire, pari al 310 0 per o- gni 100.

N el periodo 1 8 6 1 -1 8 6 3 la spesa superò i pro­ dotti ; dal 1865 in poi questi andarono sem pre gradatam ente crescendo in guisa che l’utile dello Stato si fece ogni anno più notevole. D’onde se nel periodo 1 8 6 1 -6 4 il servìzio delle linee era passivo, dal 1865 in poi divenne attivo. Nel 1881 l’utile netto di ogni chilom etro di linea in esercizio è rap ­ presentato "da circa lire 18.

R iportiam o, com e curiosità statistica, la lunghezza assoluta delle linee e dei fili nei diversi Stati al term in e del 1881.

F ra n cia , ch ilo m etri 83,621 di linea, chilom etri 2 8 9 ,4 2 3 di filo.

G erm ania, chilom etri 7 2 ,577 di linea, chilom e­ tri 2 6 0 ,7 9 0 di filo.

G ran B rettagna, chilom etri 4 2 ,9 3 4 di linea, 203 ,9 1 5 chilom etri di filo.

A ustria-U n g h eria, 4 9 ,9 3 6 chilom etri di linea, 1 4 1 ,1 7 4 chi), di filo.

Italia, 2 6 ,880 chilom etri di linea, 8 9 ,1 5 0 ch ilo ­ m etri di filo.

S pagna, 1 7 ,2 6 0 chilom etri di linea, 42,861 chil. di filo.

Belgio, 5 6 9 3 chilom etri di linea, 2 6 ,5 6 2 chilo­ m etri di filo.»

Svizzera, 7441 chilom etri di linea, 1 9 ,669 chilo­ m etri di filo.

SITUAZIONE DEGLI B IO T T I DI EMISSIONE

Dal M inistero d’A gricoltura e C om m ercio è stata recentem ente pubblicata la situazione com plessiva dei n o stri sei Istituti d'em issione al 31 ottobre. Dal confronto della m edesim a con quella del m ese p r e ­ cedente abbiam o notato le seguenti variazioni :

All'Attivo: U n aum ento da L . 3 1 6 ,6 9 0 ,5 2 4 a 3 2 9 ,8 0 4 ,9 9 9 nella Cassa e rise rv a ; u n aum ento nel portafoglio da L . 4 0 8 ,5 9 0 ,5 4 8 a 4 2 0 ,6 9 2 ,1 5 0 ; un aum ento nelle anticipazioni da L. 9 5 ,4 6 3 ,7 2 4 a 9 9 ,4 8 5 ,1 7 5 ; u n aum ento nei titoli da L. 256,127,701 a 2 5 7 ,8 3 2 ,5 1 9 ; un aum ento nei crediti da L ire 2 3 5 ,5 0 5 ,4 4 8 a 2 6 3 ,9 5 6 ,2 6 2 ; una dim inuzione nelle partite varie da L. 127,6 5 2 ,7 9 7 a 1 16,175.705.

Al Passivo: U n leggero aum ento nella circo la­ zione da L. 7 5 7 ,3 1 5 ,8 6 3 a 7 3 8 ,6 8 1 ,5 7 5 ; un a u ­ m ento nei debiti a vista da L. 1 2 6 ,2 8 2 ,2 4 6 a 1 4 2 ,4 3 7 ,6 4 8 ; un aum ento nei titoli a scadenza da L 9 4 ,4 5 7 ,6 5 8 a 9 4 ,5 5 9 ,8 2 7 . Le p artite varie au ­ m entarono da 133,093,801 a 1 6 2 ,5 6 9 ,9 8 6 prin ci­ palm ente per effetto d ’un aum ento d’oltre 2 3 ,0 0 0 ,0 0 0 nel conto del sindacato , per l’assunzione del prestilo di 6 4 4 ,0 0 0 ,0 0 0 .

I depositi ebbero una dim inuziona d a L . 5 1 6 ,2 2 7 ,9 3 5 a L . 4 7 9 ,0 6 6 ,7 4 8 .

La riserva era così form ata : oro decim ale, L. 7 6 ,9 5 5 ,8 0 0 , au m ento in confronto della precedente situazione m ensile di oltre L . 900,000; argento a 9 /1 0 5 0 ,5 9 9 ,5 7 5 , aum ento quasi 6 ,0 0 0 ,0 0 0 ; argento d i­ visionale, 4 9 ,7 7 0 ,3 5 5 , aum ento 7 ,0 0 0 ,0 0 0 e mezzo; bronzo 2 1 3 ,4 9 5 ; biglietti ex-consorziali 1 5 1 ,0 8 7 ,0 2 8 ; oro ed argento non decim ale circa L. 125,000.

Le spese dell’esercizio aum entarono a L. 9 ,4 6 5 ,4 6 9 e le rendite a 1 8 ,5 8 3 ,5 6 6 . Il rapporto fra il totale del capitale utile e il totale della circolazione era com e 1 a 2 9 3 4 ; quello fra il totale della riserva e il totale della circolazione e degli altri debiti a vista, com e 1 a 2 855.

II totale degli sconti e delle anticipazioni fatte da tutte le sedi dei vari Istituti d u ran te l’ottobre, ascen­ deva a L. 2 4 4 ,5 3 0 ,0 2 0 , cioè superiore di L .4 ,3 7 5 ,7 8 4 alle operazioni fatte d u ran te il m ese precedente. Le anticipazioni aum entarono da L. 1 5 ,415,360 a L i­ re 1 9 ,921,067.

L’ EMIGRAZIONE ITALIANA

nel primo semestre del 1882

La D irezione generale di statistica ha pubblicato nella Gazzetta Ufficiale le notizie dell’em igrazione italiana all’estero du ran te il prim o sem estre di questo anno.

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17 dicembre 1882 L ’ E C O N O M I S T A 807 se si pensi che la causa principalissim a che spinge

i nostri ad em igrare è la m iseria.

E il triste significato di questo aum ento si a c ­ centua ancora più nell’osservare che il m aggiore contingente di esso è fornito dalla em igrazione per paesi transoceanici. Nel prim o sem estre del 1881 partirono per le A m eriche 1 2 ,9 2 2 em igranti, nei prim i sei m esi di quest’anno sono partiti per quelle lontane regioni 27,681 e di questi, quasi una m età (1 2 ,l'-0 ) per gli Stati U niti. T utta l’em igrazione per paesi fuori di E uropa è stata di 2 9 ,6 4 3 p erso n e ; nel prim o sem estre 1881 fu di 13.8 8 5 .

Le nostre correnti m igratorie transoceaniche pare che accennino a m utare indirizzo. P rim a erano gli Stati U niti dell’A m erica del S ud, T A rgentina in ispecie che attraevano il num ero m aggiore dei n o ­ stri em ig ran ti, ora sono invece g li S tati U n iti del N ord.

E ne abbiam o una riprova nella notizia riferita dal giornale Unione dell’ 11 novem bre, che si p u b ­ blica in N ew Y ork, del num ero degli im m igranti, sbarcati in quel porto du ran te i prim i nove mesi dell’anno. Q uesti furono 3 7 7 ,0 7 3 ira tutti, e gl’ita­ liani si contano per 22,3 0 3 .

L ’em igrazione per paesi europei non è cresciuta m olto. Nel prim o sem estre del 1881 ne partirono 6 1 ,1 6 1 , nel corrispondente periodo di quest’anno ne sono partiti 62,582.

D alla B asilicata p arte il num ero m aggiore di per­ sone in em igrazione propria (809 ogni 100 ,0 0 0 abi­ tanti). V engono in seconda linea la C alabria (522) e la Cam pania ( 2 9 0 ) . Sono quasi 17 mila in d iv i­ dui, fra m aschi e fem m ine che da queste tre r e ­ gioni soltanto partirono d u ran te i prim i sei mesi dell’anno in em igrazione propria, che è poi, salvo ra re eccezioni, quella p er paesi fuori d’E uropa. Nel corrispondente periodo 1881 ne erano invece partiti 7,500, in cifra to n d a ; talché l’aum ento fu in r a ­ gione del 150 per 100.

L’ Italia superiore, e segnatam ente il Veneto,^ u Piem onte e la L om bardia, dà il m aggiore contin­ gente all’ em igrazione tem poranea : sono, d’ ordi­ nario, m u rato ri, legnaiuoli, braccianti che si portano nei paesi di confine alcune stagioni dell’ anno, e spesso ritornano alla casa loro con un discreto g ruz­ zolo di risparm i.

( Alta Italia . . § = 3 ) Romane. . . Calabro-Sicule. Ferrovie di diverse So­

cietà eserc. dallo Stato Ferrovie Meridionali.

» Venete . . .

» Sarde . . •

» Diverse. . .

L.

PRODOTTI DELLE STRADE FERRATE

Dalla D irezione generale delle S trad e ferrate presso il M inistero dei lavori pubblici è stato pubblicato in questi giorni il prospetto dei prodotti del m ese di agosto 18 8 2 , confrontati con quelli dell’ agosto 1 8 8 1 , ed in relazione ai precedenti

Il prodotto generale dell’ agosto 1882 ascese a lire 16 ,7 8 5 ,1 1 7 , costituito com e se g u e :

S S t0.ri: : : : : : • : : : ^ " S

Merci a grande v e lo c it à ... » 7 nan cr« Id. a piccola velocità

Prodotti diversi . . . ...» 07 >MU Totale L. 16,783,117

Tale prodotto va poi rip a rtito com e segue :

1882 8,718,570 » 2,598,557 >- 1,002,517 » 1,665,152 » 2,277,425 » 95,180 » 107,288 » 318,428 1881 L. 8,792,933 » 2,680,723 » 884,042 » 1,677,461 » 2,247,639 » 100,756 » 125,726 » 302,079 Totale L. 16,783,117 L. 16,811,350

Si ebbene dunque nell’ agosto 188 2 una dim i­ nuzione com plessiva di L . 2 8 ,2 4 3 in confronto del 1881. — D im inuirono : le F erro v ie R om ane ut L 8^ 166 * le F erro v ie dell’Alta Italia di L . 7 4 ,5 6 o ; la S ard e di L. 1 8 ,4 3 8 : le F erro v ie di Società eser­ cite dello Stato di L . 12,3 0 9 ; e le V enete di L . 5 ,5 7 6 . — A um entarono invece: le C a la b ro -S icu le d i lire 1 1 8 ,4 7 5 ; le M eridionali di L. 2 9 ,7 8 6 ; e le F e r ­ rovie diverse di L. 16,549.

I prodotti poi dal 1° gennaio a tutto agosto 1 8 8 -, confrontati con quelli dell’ eguale periodo del 18 8 1 , furono i seguenti :

1882 1881

Alta Italia . L.

Romane . . . » _ v Calabro-Sicule. » Ferrovie di diverse So­

cietà eserc. dallo Stato » Ferrovie Meridionali . » » Venete . . . » » Sarde . . . » Ferrovie diverse . . . » 61,848,580 L. 20,707,897 » 7,558,182 » 11,587,812 » 15,636,611 » 701,235 » 940,525 » 2,018,976 » 60,192,426 21,305,512 7,349,241 11,287,950 15,857,337 607,704 937,578 1,706,932-Totale L. 120,999,818 L. 119,244,680

Si ebbe dunque, nel suddetto periodo del 1882, un aum ento com plessivo di L. 1 ,7 5 5 ,1 3 3 in con­ fronto del 1881. — A um entarono: le F erro v ie del­ l’ Alta Italia di L. 1 ,6 5 6 ,1 5 4 ; le F erro v ie diverse di L 512 0 4 4 ; le F erro v ie di Società esercite dello Stato' di L . 2 99,862; le C a la b ro -S icu le di lire 2 0 8 ,9 4 1 ; le V enete di L. 93,531 e le S ard e di L. 2,947, — D im inuirono in v e ce ; le R om ane di L . 5 9 7 ,6 1 5 ; e le M eridionali di L . 2 2 0 ,7 2 6 . —

Devesi qui notare che la lunghezza totale delle linee in eserciz io , che nell’ agosto 1881 era di chi!. 8 ,9 1 9 , nell’ agosto 188 2 ascendeva a chi!. 9 .0 8 8 essendosi nello stesso m ese aggiunti ai chil. 9 ,0 8 3 , oh’ erano nel m ese precedente, altri chil.5 p el tronco di L arino. Stazione della rete A d riatico -T irren a (M e­ ridionali) — E la lunghezza m e d ia, che nell’ agosto 1881 era di chil. 8 ,7 8 5 , nell’ agosto 188 2 ascendeva

a chil. 8 ,9 6 7 . — ..

11 prodotto chilom etrico delle diverse linee in esercizio nell* agósto 1 8 8 2 , confrontato con quello del 1881, fu il seguente :

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808 L’ E C O N O M I S T A 17 dicembre 1882 Si ebbe du n q u e nell’agosto 188 2 una dim inuzione

m edia com plessiva di L. 58 in confronto del 1881. — D im inuirono: le M eridionali di L. 1 1 0 ; le Rom ane di L. 53; le S arde di L. 48 ; le V enete di L . 41 ; le F erro v ie dell’ Alta Italia di L. 28 e le F errovie di Società esercite dallo Stato di L. 14. — A um en­ tarono invece : le C alab ro -S icu le di L . 73 ; e le F erro v ie diverse di L. 50.

F inalm ente il prodotto chilom etrico dal 1° gen­ naio a tutto agosto 1 8 8 2 , confrontato con quello dell’ eguale periodo del 18 8 1 , fu il seg u en te:

Alta Italia . . L. 1882 23,687 L. 1881 23,053 t i ! .2 ] Romane . . . » 12,296 » 12,666 bS ■*» ( Calabro-Sicule . » 5,627 » 5,670 Ferrovie cietà i di diverse So-

eserc. dallo Stato » 12,393 » 12,072

Ferrovie Meridionali . . » 10,153 » 10,936

» Venete . . . . » 5,118 » 4,435

» Sarde . . . . » 2,417 » 2,460

» diverse . . . . » 6,155 » 5,825

Media complessiva L. 13,493 L. 13,573

Si ebbe d u n q u e, nel suddetto periodo del 1882. una dininuzione m edia com plessiva di L. 80 in con­ fronto del 1881. — D im inuirono le M eridionali di L . 7 8 3 ; le R om ane di lire 5 7 0 ; e le S arde di L . 43. — A um entarono invece : le V enete di L. 683; le F erro v ie dell’ Alta Italia di L. 6 3 4 e le F errovie diverse di L . 3 3 0 ; e le F erro v ie di Società e se r­ cite dallo Stato di L . 521.

IL PRESTITO BEVILACQUA LA MASA

I portatori milanesi delle obbligazioni del prestito B evilacqua la Masa in u n a riunione tenuta a M i­ lano il 21 dello scorso novem bre approvarono alla unanim ità il seguente ordine del giorno :

« L ’A ssem blea, udita la relazione della Com m is­ sione dalla quale resulta, come la Com m issione stessa, abbia serie trattative per ottenere sieno com ­ perate le obbligazioni a L . 4 con facoltà ai posses­ sori di co nvertire il danaro in una partecipazione nelle operazioni di riordinam ento del Prestito, r in ­ grazia la Com m issione della zelante sua opera, e poiché è necessario che siano conosciute le adesioni dei portatori e depositate le Obbligazioni, s ’invita la Com m issione a pubblicare un avviso nel q uale:

1° sieno pregati i portatori di obbligazioni La Masa di voler depositare nelle casse, che verranno indicate dal 27 corrente al 9 dicem bre, le loro O b­ bligazioni, accom pagnandole con dichiarazione di vend erle a L . 4 cadauna nette di spesa e pagabili il IO gennaio 1 8 8 5 ;

2° sieno avvertiti i possessori d’O bbligazioni che loro è data facoltà, in luogo d ’incassare tosto il prezzo di L. 4 per O bbligazione, di convertirlo in una proporzionale partecipazione nelle operazioni di riordinam ento del P restito L otteria, purché ciò dichiarino non più tardi del 20 dicem bre, e che p er profittare di tale facoltà di partecipare è neces­ sario, che la partecipazione sia chiesta per gruppi non m inori di 500 0 O bbligazioni, rappresentate per gli effetti della partecipazione da u n solo individuo. L a Com m issione è pregata di predisporre e pub­

blicare le m odule della dichiarazione da rilasciarsi per la esecuzione di quanto sopra ;

3° nel caso che pel 12 dicem bre la ideata com binazione non abbia potuto avere effetto, s’in­ tende fissata fin d’ora una nuova adunanza dei pos­ sessori delle Obbligazioni pel 15 stesso m ese, onde avvisare al da farsi. La Com m issione attuale è Con­ ferm ata in carica non solo per le trattative in corso, ma altresì p er convocare i portatori d ’Obbligazioni pel 15 decem bre ove sia del caso ;

4° l’assem blea fa voti, che i portatori d’O b ­ bligazioni i quali hanno intrapreso atti giudiziali, com prendendo come il loro interesse non si possa disgiungere da quello degli altri, tutti abbiano ad aderire alla proposta della Commissione, m ilanese, e fa preghiera alla Com m issione stessa, nonché al signor conte G. B. G uerrieri d’esprim ere loro q u e ­ sto voto e di fare ogni pratica perchè abbia e f ­ fetto. »

A q u est’ordine del giorno farem o seguire alcuni particolari sulle cause che determ inarono la presen­ tazione e l’approvazione del m edesim o.

D ue potenti gruppi l’uno m ilanese, l’altro v e ro ­ nese, possessori di u n gran num ero d’Obbligazioni del prestito suddetto avendo veduto in altre circo­ stanze che non si potevano m etter d ’accordo con tutti gli altri portatori p er sistem are il prestito, si rivolsero ai tribunali di Rom a, ed ottennero sen­ tenze di prim o e secondo grado, con le quali si stabilì che se entro il 51 decem bre corrente il p re ­ stito non sarà sistem ato, essi avranno diritto di far liquidare il patrim onio per poi procedere alla divi­ sione prò rata del m isero ricavo — il che, com e dicono le sentenze, porta con sé la decadenza della concessione del prestito.

I d u e sopraccennati gruppi vennero a q u e ll’estre­ ma risoluzione per l’inerzia degli altri portatori delle O bbligazioni, i quali chi per una ragione chi per u n ’altra non vollero indursi a fare qualche sacrifizio in com une che perm ettesse di rio rd in are il prestito.

II 51 decem bre chi ottenne le sentenze ne u serà e i resultati che presso a poco si possono prevedere, al dire d’alcuni giornali m ilanesi, darebbero il r i ­ cavo d’un pajo di lire p er cartella, da incassarsi fra parecchi anni. O ra invece la Com missiono di cui è parola nel surriferito ordine del giorno, trovò chi sarebbe disposto ad assum ersi la sistem azione del prestito riscattan d o a 4 lire tutte le obbligazioni in circolazione, o quasi tutte poiché di sm arrite, o di dim enticate pare che v e ne siano delle m igliaja. Laonde le persone form anti il gruppo assuntore della detta sistem azione si riservarono di far sapere per il 15 corrente per mezzo della Com m issione se il quantitativo dei titoli presentati presso la Banca N a­ zionale del Regno, ed altri Istituti è sufficiente p er deciderli a fare l’operazione.

A quei p o rtato ri che non vedono con chiarezza il fondo dell’affare la Gazzetta dei Prestiti di M i­ lano dà le seguenti spiegazioni:

La D uchessa Bevilacqua non ha i mezzi p er ri­ prendere da sé il servizio dei prestiti, e il G overno che p u r m ostra molto interesse a che si riordini questa faccenda, nella quale è im pegnato ancb’esso, non vuol saperne di concorrervi finanziariam ente.

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17 dicembre 1882 L’ E C O N O M I S T A 809 per ciascuna, e che essendo perfettam ente aperto il

campo alla concorrenza nessuno ha offerto più di 5 centesim i al disopra delle 4 lire.

P er l’assuntore poi, sem pre secondo la Gazzetta dei Prestiti, l’aflfare può essere lucroso m a può e s ­ sere anche passivo, non essendo facile vendere a n ­ che dopo la sistem azione circa due milioni e mezzo di cartelle, tanto più se si riflette al discredito in j cui si trova il prestito Bevilacqua.

Le som m a occorrente p er ottenere la sistem a­ zione am m onterebbe secondo i calcoli a 2 0 ,0 0 0 ,0 0 0 alm eno di lire. E d ecco com e:

A vanti tutto occorre depositare nelle m ani del G overno, le som m e equivalenti ai prem i e rim borsi , stabiliti per una trentina d ’estrazioni fra arretrate e I da farsi 6 ,0 0 0 ,0 0 0 circa. Inoltre bisogna ritirare, pagandole, le obbligazioni ancora inem esse che tr o - vansi presso la Gassa Depositi e P restiti, e per q u e ­ sto ritiro si richiedono L. 73 5 ,0 0 0 di rendita, s u p ­ pergiù 1 3 ,0 0 0 ,0 0 0 in capitale. Sei S tredici fanno 1 9 ,0 0 0 ,0 0 0 . Si aggiungono le spese di bollo, tasse, pubblicità, am m inistrazione, e certo si va al di là di 20 o 2 1 ,000,000.

Q uindi le obbligazioni non em esse — che sono circa 1,700,000 — v errebbero a costare 12 lire circa cadauna all’assuntore. L ’affare in questo modo sarebbe stato im possibile inquantochè l’assuntore non le avrebbe potute vendere più di 10 lire, ma di­ veniva possibile col concorso delle obbligazioni in circolazione. E l’assuntore avrebbe così ragionato alla Com m issione : Se il costo m edio di tutte le ob ­ bligazioni starà fra le 9 e le 10 lire, io m ’arrisch ie­ rò in quest’affare. Se le obbligazioni che ritirerò dalla Cassa Depositi e P restiti, ossia dal G overno mi costeranno 12 lire e più, — bisognerà che io ritiri quelle in circolazione a non più — non un centesim o di più — di 4 lire. A vrò così l’ac c e n ­ nato costo m edio di L. 9 a 10, che m’offrirà un m argine di lucro riuscendo a riv en d ere a 10.

Ecco il segreto della proposta fatta ai portatori delle obbligazioni Bevilacqua La Masa.

Notizie economiche e finanziarie

La B anca N azionale nel regno d ’ Italia previene i signóri correntisti che gli effetti col m inim um di 5 giorni scadenti il 31 dicem bre prossim o dovranno essere presentati non più lardi del giorno 23 in causa dell’essere festivi i giorni 2 4 ,2 5 e 31 dello stesso m ese.

— Il m inistro delle finanze onor. Magliani in ­ tervenne alla seduta della Com m issione g en e rale del bilancio, ed espose brevem ente i dati e le cifre che crii fanno cred ere che 1’ abolizione della tassa sul m acinato, nel 1884, non porterà sq u ilib rio al bilancio, anche senza nuove im poste, supponendo però l’approvazione e la revisione della tariffa do­ ganale, che prom ette una m aggiore entrata di otto o nove m ilioni.

li m inistro confida che il bilancio del 188 4 si chiuderà con qualche avanzo.

Lo stesso m inistro M agliani dichiarò inoltre che il G overno assum erà direttam ente il monopolio dei tabacchi alla scadenza del contratto colla Regìa, e che si riprom ette una m aggiore en trata di alm eno 13 m ilioni annui.

— L a Gazzetta ufficiale reca il seguente d e ­ creto del m inistro del T esoro :

« L ’A m m inistrazione del T esoro _ è autorizzato a provvedere ed a em ettere in sostituzione dei b i­ glietti consorziali, e già consorziali, di egual taglio, divenuti logori, e non più atti alla circolazione, e sotto l’osservanza del disposto dagli articoli 58 e seguenti del regolam ento approvato con regio de­ creto 16 giugno 1881, n. 2 5 3 (sarie 5 a), altri 2 ,5 0 0 ,0 0 0 biglietti da L. 1, pel valore di L. 2 ,5 0 0 ,0 0 0 , divisi in 25 serie, distinte coi n u m e ri da 151 a 175 inclusive, e ciascuna di esse com posta di 100 ,0 0 0 biglietti num erati da 1 a 1 0 0 ,0 0 0 .

'« Detti biglietti avranno i distinti ed i segni ca­ ratteristici che furono approvati con regio decreto 25 dicem bre 18 vi, n. 553. »

— La Com m issione nom inata dal M inistro del com m ercio per l’ordinam ento delle Borse e della m ediazione ha com piuto in questa settim ana i suoi lavori.

P er ciò ebo si riferisce alla m ediazione si concluse dichiarando libera la professione di pubblico m e­ diatore. P erò, allo scopo di o p era re in Borsa e per gli atti ufficiali, il m ediatore dovrà ottenere un c e r ­ tificato d ’idoneità dalla C am era di com m ercio, e prestare una cauzione che, a differenza di quanto è prescritto nel Codice vigente, sarà d eterm in a ta in scala graduatoria dalla C am era stessa fra il lim ite m inim o di lire 10000 e il m assim o di 2 0 ,0 0 0 .

— Dagli stati di riscossione, giunti al m inistero delle finanze, risulta che i proventi a tutto novenr- b re superano di q u attro m ilioni quelli del c o rri­ spondente periodo del 4881. Siam o adu n q u e in li­ nea colle previsioni, e calcolando che alla fine del­ l’esercizio il m aggior introito sia di sei m ilioni circa ce nè appena per rip arare in parte i danni delle inondazioni.

— La relazione detla C om m issione d’inchiesta sulla m arina m ercantile, sarà pubblicata in g e n ­ naio per cu ra del solerte relato re, onorevole Bo- selli.

,11 Governo presenterà in febbraio, alla C a m era, le sue proposte.

— L’esportazione da Milano agli Stati U niti d’A­ m erica va continuam ente crescendo. D all’ ottobre 4881 all’ ottobre 1882 am m ontò a fr. 7 ,6 2 4 ,8 8 2 .9 0 in oro, ripartiti com e segue :

Form aggio . . . G uanti . . . . T essuti di seta. . S eta greggia . . S cu ltu re in m arm o Q uadri . . . . L iquori . . . . M iscellanea. . . F r. 9 6 ,489 — » 71 3 ,7 6 9 10 » 1 2 9 ,4 5 8 95 » 6,328,871 80 » 9 2,661 60 » 9 1 ,4 5 0 — » 23,961 75 » 14 8 ,2 2 0 70 Totale F r. 7 ,6 2 4 ,8 8 2 90 Le. fatture dello m erci, in partenza dalla L om ­ bardia per gli Stati suddetti debbono essere lega­ lizzate dal Console degli Stati U niti, residènte in M ilano, e non nei porti di m are, ove detta m e r­ canzia viene im barcata.

(10)

-810 L ’ E C O N O M I S T A 17 dicembre 1882 perire ai bisogni per 1’ aum ento del servizio sulle 1

ferrovie m edesim e. Secondo le dette modificazioni, il personale stesso sarebbe aum entato di 58 posti.

— D urante il m ese di ottobre p. p. i prodotti della ferrovia Sicula occidentale P alerm o -M arsala- T rap an i hanno raggiunta la cifra di L. 1 21,200, e dal I o gennaio a tutto ottobre del corrente anno la som m a di lire 1,07 5 ,0 0 0 .

D urante i periodi corrispondenti a quelli preac­ cennati dello scorso an n o , si ottennero rispettiva m ente lire 1 2 1 ,5 0 0 pel m ese di ottobre e lire 844,000 dal I o gennaio a tutto il m ese predetto.

Si ebbe quindi in q uest’anno una dim inuzione di prodotti di L. 2 9 0 0 nel prim o periodo ed un a u ­ m ento di lire 2 3 2 ,0 0 0 duran te il secondo.

— La Società delle S trade F e rra te M eridionali ha com piuto e presentato al M inistero dei lavori pubblici il progetto definitivo della linea direttissim a R om a-N apoli, corredato di tutte quelle varianti al progetto di m assim a che, nel com piere gli studii de­ finitivi , si sono riconosciute opportune.

La Societe, nel progetto di che trattasi, ha avuto specialm ente di m ira di ottenere il tracciato meno lungo possibile fra i due estrem i, e "tale che si p re­ sentasse nelle condizioni più soddisfacenti di esercizio. — La Com pagnia Reale delle ferrovie S arde ha sottoposto all’ approvazione del M inistero dei lavori pubblici le nuove norm e e condizioni che dovranno regolare, a p artire dal nuovo anno, la distribuzione dei biglietti di andata e ritorno su quelle ferrovie.

— L’A m m inistrazione delle ferrovie dell’Alta Italia sta studiando lo stabilim ento di un nuovo treno di­ retto fra Genova e R o m a , in partenza al m attino , in m odo che il viaggio si possa com piere di giorno.

— Il Consiglio d’ am m inistrazione delle S trade ferrate dell’Alta Italia ha rassegnato al M inistero dei lavori pubblici la Relazione sull’andam ento dell’am- m inistrazione delle S trade m edesim e nell’anno 1881.

— È aperto u n concorso per titoli e p e r esame alla cattedra di m erceologia nella Scuola di com ­ m ercio, con Banco modello, in B ari, alla quale è annesso lo stipendio di L. 50 0 0 .

L e dom ande di am m issione al concorso debbono essere presentate al m inistero di agricoltura, indu­ stria e com m ercio non più tardi del 15 gennaio 1-885. — 1 fabbricanti di alcool, preoccupali del danno che potrebbe venire alla loro industria dalla intro­ duzione di una grande quantità di alcool dall’estero prim a della approvazione della nuova tariffa doga­ nale, e tem endo che si ripeta perciò quanto avvenne all’ epoca dell’ aum ento del dazio sullo zucchero, stanno preparando petizioni alla Cam era p er o tte ­ n ere che la proposta relativa all’alcool sia stralciata dal progetto di modificazioni della tariffa doganale e venga tosto discussa e m essa in vigore al più presto.

— Con decreto 16 novem bre fu autorizzata la Società anonim a per azioni n o m in ativ e, sedente in R om a, col nom e di Banca Artistico Operaia e Cassa di Bisparmio.

— Col I o gennaio dell’entrante anno saranno a m ­ m essi al servizio dei pacchi postali tutti gli uffizi delle poste indistintam ente.

— La Società anonim a dei trammays di Padova ha avanzata istanza al M inistero di agricoltura, in­ dustria e com m ercio per ottenere la sua approvazione. Scopo della Società, che ha la durata di 40 anni,

è la costruzione e l’ esercizio dei tramways nella città e nei suburbii di Padova.

Il capitale sociale è diviso in 1 ,4 4 0 azioni da L. 2 5 0 ognuna , e raggiunge quindi la som m a di L. 5 60,000.

— Il progetto di le g g e , presentato alla C am era dei deputati di Prussia, per l’abrogazione delle quattro categorie inferiori, dell’im posta delle classi stabilisce, una tassa per Io spaccio delle bevande alcooliche e del tabacco, tassa che per la birra va da un m i­ nim o di 3 m archi a un m assim o di 1 2 8 ; per il vino da 3 a 160 ; per il tabacco da 4 a 19*; per l’acquavite da 6 a 256 m archi. Questi m assim i sono calcolali per uno sm ercio di diecim ila m archi. Ad ogni u lteriore aum ento di 3000 m archi nelle v e n ­ dite, l’imposta cresce di 48 m archi per la b irra , di 60 per il v in o , di 72 p e r il tabacco, e di 96 per l’acquavite.

La riform a dell’ im posta sulle classi farà perdere al regno di P russia quasi 12 milioni di m archi. L e nuove im poste progettate daranno luogo a un re d ­ dito di quasi 33 milioni di m archi.

— In seguito ad istanza delle am m inistrazioni ferroviarie ^austriache il m inistro delle finanze del­ l’A ustria avea ordinato qualche tem po addietro a tutte le direzioni di finanza di desistere, fino a nuovo ordine, dall’ apporre il m archio d’ uso alle v ettu re di m erci che oltrepassavano la linea da­ ziaria. C ontem poranenm ente invitò le am m inistra­ zioni ferroviarie a scegliere tre m em bri, che furono chiam ati a far parte di una C om m issione la quale dovrà decidere in proposito. Interv en n ero alle se­ dute di questa Com m issione anche i rappresentanti dei M inisteri delle finanze e del com m ercio. Si am ­ mise ad unanim ità di voti che per il gran d e aum ento raggiunto dal traffico ferroviario, la disposizione della legge 18 settem b re 1857 per la quale im po- nevasi l’ obbligo del m archio, non avrebbe potuto più esser osservata. Si decise quindi di sostituire a coderto m archio la visita p er parte degli agenti d a ­ ziari alla stazione dove si effettua il carico della m erce o al confine.

— Nella esposizione finanziaria fatta al Congresso il G overno degli Stati U niti, calcola che le entrate, deducendo le som m e per l’am m ortam ento del debito, sup ereran n o le spese di 7 6 m ilioni di dollari. S pera un eguale eccedente p er l’anno ven tu ro . Il G overno raccom anda la soppressione di tutte le im poste in ­ te rn e , eccetto che sulle bevande ed i tabacchi, e propone la riduzione sui d iritti d'im portazione, s p e ­ cialm ente sui vini, zuccheri, lane, ferro, sete e c o ­ toni lavorati.

— Al 7 decem bre il bilancio settim anale della Banca d’In g h ilterra presentava in confronto del precedente le seguenti variazioni:

Banca d’ In g h ilte rr a

Aumenti

Num erario... Ls. 157,961 Circolazione biglietti... » 204,650 Conti correnti dèi Tesoro... » 461,659 Conti correnti particolari.. . » 328,609

Diminuzioni

Portafoglio ed anticipazioni. Ls. 145,969 Riserva biglietti... » 180,925

(11)

17 dicembre 1882 L ’ E C O N O M I S T A 811

RIVISTA DELLE BORSE

Firenze, 16 dicembre.

Nel corso dell’ottava che term in a oggi le dispo­ sizioni dei m ercati furono in generale buone, ma la fiducia n ell’avvenire, essendo sem pre molto scos­ sa ne conseguì che le alternative di rialzi e di r i ­ bassi si succedettero con soverchia rapidità, e che le transazioni a term ine furono generalm ente assai circoscritte. E la riserva e l’astensione di questi ul­ tim i giorni si attribuirono al tim ore che nella l i ­ quidazione quindicinale che ha luogo oggi a L o n ­ d ra, i valori egiziani che ottennero ultim am ente dei forti aum enti avessero potuto essere offerti così abbondantem ente da determ inare un m ovim ento re­ trogrado anche sugli altri valori. A questo deve aggiungersi che anche la politica non fu del tutto estranea alle incertezze che dom inarono nei m e r­ cati, essendo la speculazione, specialm ente la fran­ cese, un po’ preoccupata della crescente preponde­ ranza inglese in E gitto, e delle dim ostrazioni di sim patia di cui è oggetto l’am basciata del M ada­ gascar da parte dell’ Inghilterra. L a situazione m o­ netaria continua ad essere discreta. Com inciando dalla Banca di F rancia, l’ultim o bilancio settim a­ nale quan tu n q u e segni una dim inuzione di 4 m i­ lioni nell’argento, reca però un aum ento di 5 m i­ lioni nel fondo oro. Inoltre il portafoglio dim inuì di 155 m ilioni e la circolazione di 9 8 . S i aggiunge che il denaro continua ad essere abbondante va­ riando sul m ercato libero dal 5 al 5 1/4.' Il b i­ lancio della Banca d’In g h ilte rra non reca v a ria ­ zioni di m olta entità, ma la sua riserv a com e si sperava non ha potuto avere nuova forza ; è inve­ ce dim inuita di st. 4 6 ,6 8 9 , e la proporzione fra q ue­ sta e gl’ inpegni è scesa da 4 1 ,7 4 a 40,29 per cento. N ell’ anno passato a quest’ epoca la riserva am m ontava a steri. 11 ,0 8 9 ,6 5 7 m entre oggi ascende soltanto a steri. 1 0 ,9 6 2 ,6 1 0 . A V ienna e a Berlino il denaro fu m eno facile non già per deficienza, ma p er le m olte richieste solite a verificarsi nell’uìtim o m ese dell’anno. Gli ultim i telegram m i da N uova Y o rk recano che le banche associate si rifornirono di c o ­ spicue som m e in oro, le quali portarono il fondo m etallico a steri. 10 ,4 4 0 ,0 0 0 e la riserv a delle stesse banche a 3 0 0 ,0 0 0 sterline al di sopra del li­

m ite legale. .

A Parigi nella prim a parte della settim ana, do m i­ narono disposizioni abbastanza favorevoli, ma più tard i l’ esposizione finanziaria del m inistro T irard non avendo fatto un im pressione m olto buona, i m ercato riprese la consueta debolezza

A L ondra la piazza trascorse piuttosto sostenuta, e a Y ienna e a Berlino predom inarono la stessa in ­ certezza e riserva della settim ana precedente.

In Italia le disposizioni furono piuttosto buone, m a le transazioni rim asero circoscritte soltanto a

certi valori preferiti dalla speculazione.

Rendite francesi. — Il 5 0 /o da 1 1 4 ,9 5 dopo avere oltrepassato il 115 resta oggi a 114,42; il 3 0 /o da 8 0 ,4 7 cadeva a 79,70 e il 3 0 /o a m - m ortizzabile da 81,17 a 80,20.

Consolidati inglesi. — Da 101 1 /4 riprendevano fino a 101 15/16 per ricadere a 101.

Rendita turca. — A L ondra invariata intorno à 11 3 /4 e a N apoli venne trattata fino a 1 2 .

Valori egiziani. — La nuova rendita egiziana da 70 5 /8 saliva a 71 1 /8 e il C anale di S uez da 240 2 indietreggiava a 2255.

Valori spagnuoli. — La nuova rendita esteriore da 62 7 /8 saliva e 63 1 /8 e oggi resta a 62 1 /4 .

Rendita italiana 5 0/q. — S ulle varie piazze italiane oscillava da 9 0 ,6 5 a 9 0 ,8 0 in contanti, e da 9 7 ,7 0 a 9 0 ,9 5 p er fine m ese. A Parigi da 9 0 ,1 0 indietreggiava a 8 9 ,3 0 . A L ondra da 89 1 /8 a 88 7 /8 e a Berlino invariata a 88,60.

Rendita 3 Olo• — E bbe qualche piccola opera­ zione fra 53 ,4 0 e 53,50.

Valori pontifici. — T rascorsero quasi senza^af— fari e oggi restano nom inali il B lount a 8 8 ,4 5 , il R othscild a 94 e i certificati del Tesoro 1 8 6 0 -6 4 a 91,85.

Valori bancarj. — Non dettero luogo a opera­ zioni d’im portanza ed ebbero prezzi m eno sostenuti dell’ottava scorsa. La Banca Nazionale italiana fu negoziata fra 2 1 4 0 e 2 1 3 0 ; la Banca Toscana fra 870 e 8 7 5 ; il Credito M obiliare fra 760 e 7 6 5 ; la Banca di Milano intorno a 5 8 0 ; la Banca G e­ nerale fra 565 e 561 ; il Banco di Roma fra 628 e 6 2 5 ; la Banca di Torino fra 699 e 701 e la Banca di Roma nom inale a 1005.

Regìa Tabacchi. — Le azioni invariate fra 720 e 715 e le obbligazioni nom inali a 510.

Valori ferroviarj. — P iuttosto sostenuti m a con affari peraltro assai lim itali. Le azioni m eridionali ebbero qualche operazione fra 4 6 2 e 4 6 4 ; le R o­ m ane a 1 1 2 ; le obbligazioni L ivornesi C I) Ira 2 8 4 ,5 0 e 2 8 5 ,5 0 ; le M eridionali a 2 7 2 ,7 5 ; le nuove S arde a 268, e le com plem entari nom inali a 290.

Credito fondiario. — Rom a fu negoziato fra 431 e 452, Milano a 5 0 1 ,5 0 e N apoli a 468.

Prestiti municipali. — Le obbligazioni 3 0 /o di Firenze sostenute fra 57 e 5 6 ,6 0 , e l’Unificato na­ poletano invariato fra 8 2 ,8 0 e 8 2 ,5 0 .

Oro e cambj. — Deboli. I napoleoni restano a 20,27, il F ran cia a vista a 1 0 0 ,7 5 e il L ondra a 3 m esi a 25,10.

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