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FONDO PENSIONE A PRESTAZIONE DEFINITA DEL GRUPPO INTESA SANPAOLO

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Academic year: 2022

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Piano di emergenza - giugno 2021 pag. 1 di 12 Documento redatto in conformità alle prescrizioni dell’art. 4-bis, comma 6, del D. Lgs. 252/2005 ed al punto 2 della Deliberazione del 29 luglio 2020 della Commissione di Vigilanza sui Fondi Pensione

“Direttive alle forme pensionistiche complementari in merito alle modifiche e integrazioni recate al Decreto legislativo 5 dicembre 2005, n.252, dal Decreto legislativo 13 dicembre 2018, n.147, in attuazione della Direttiva (UE) 2016/2341”.

Data emanazione 21/06/2021 Consiglio di Amministrazione

PIANO DI EMERGENZA

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Piano di emergenza - giugno 2021 pag. 2 di 12 SOMMARIO

1 PREMESSA ...3

2 FINALITÀ E PERIMETRO DEL PIANO ...3

3 PROCESSI SENSIBILI ...4

4 SCENARI DI CRISI ...4

5 SOGGETTI COINVOLTI NELLA GESTIONE DELLA CRISI ...6

6 LA PROCEDURA DI COORDINAMENTO E GESTIONE DELLA CRISI ...7

6.1IDENTIFICAZIONE DELLA CRISI, RILEVAZIONE ED ANALISI DELL’EVENTO CRITICO ...7

6.2VALUTAZIONE DEL DANNO ...8

6.3GESTIONE DELL’EVENTO CRITICO E ATTIVAZIONE DEL PIANO DI CONTINUITÀ OPERATIVA ...8

6.4COMUNICAZIONE DELLO STATO DI CRISI... 10

6.5PIANO DI RIPRISTINO E RIENTRO ALLA NORMALITÀ ... 10

7 LE CONTROPARTI RILEVANTI ... 11

7.1REQUISITI RICHIESTI ALLE CONTROPARTI RILEVANTI ... 11

8 ALLEGATI ... 11

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Piano di emergenza - giugno 2021 pag. 3 di 12 1 PREMESSA

A norma dell’articolo 4-bis, comma 6 del Decreto legislativo 5 dicembre 2005, n. 252, così come integrato per effetto del decreto legislativo n. 147/2018 “I fondi pensione di cui al comma 1 adottano misure appropriate atte a garantire la continuità e la regolarità dello svolgimento delle loro attività, tra cui l’elaborazione di piani di emergenza. A tal fine i fondi pensione utilizzano sistemi, risorse e procedure adeguati e proporzionati”.

In seguito alle crescenti possibilità offerte dalle tecnologie informatiche, il FONDO PENSIONE A PRESTAZIONE DEFINITA DEL GRUPPO INTESA SANPAOLO (di seguito Fondo) si trova infatti a operare in un contesto in cui la garanzia di un adeguato livello di continuità e sicurezza diventa una componente essenziale dell’offerta di servizi ai propri iscritti e un asset da valorizzare.

L’evoluzione dell’operatività online con gli altri attori coinvolti nei processi operativi richiede pertanto soluzioni di sicurezza e continuità operativa adeguati e proporzionati alle caratteristiche del Fondo.

In questo senso, l’adeguatezza del livello di continuità e sicurezza viene valutata in corrispondenza della riduzione a un livello ritenuto accettabile dei possibili danni conseguenti a incidenti e catastrofi che colpiscano direttamente o indirettamente il Fondo.

Pertanto, il presente Piano di emergenza costituisce lo strumento che formalizza i principi, fissa gli obiettivi e descrive le procedure per la gestione delle fattispecie rilevanti sia all’interno dell’organizzazione sia nell’ambito dei fornitori di servizi.

A questo fine il Fondo richiede altresì ai propri outsourcers di dotarsi di piani di emergenza che assicurino la propria capacità di ripristinare tempestivamente le attività e di limitare i danni, anche di natura reputazionale, in caso di gravi interruzioni dell’operatività.Nel caso in cui i processi critici del Fondo siano, in toto o in parte, esternalizzati a soggetti terzi, i relativi presidi di emergenza predisposti dal terzo fanno parte dell’insieme delle misure di continuità operativa del Fondo.

2 FINALITÀ E PERIMETRO DEL PIANO

Il piano di emergenza stabilisce le misure tecniche e organizzative per fronteggiare eventi che provochino la indisponibilità delle strutture in cui sono ubicati i servizi ovvero dei centri di elaborazione dati. In questo senso, riveste carattere fondamentale la sussistenza e l’operatività di sistemi nell’ambito delle seguenti aree:

• il fondo pensione

• il depositario

• i gestori finanziari

• il service amministrativo

• il service IT

• il service previdenziale.

Per quanto attiene il depositario e i gestori finanziari, l’applicazione delle disposizioni emanate dalle Autorità di Vigilanza competenti integra un requisito essenziale e fornisce un livello di garanzia adeguato rispetto alle esigenze di continuità che fanno riferimento al Fondo.

Il service amministrativo (Kirey Srl), il service IT (Intesa Sanpaolo Spa per il supporto software e per il sito web area riservata – Kirey per il sito web area pubblica) ed il service previdenziale (Intesa

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Piano di emergenza - giugno 2021 pag. 4 di 12 Sanpaolo Spa – DC AP PENSIONI) rivestono la qualifica di controparte rilevante le cui caratteristiche sono definite al successivo paragrafo 7.

3 PROCESSI SENSIBILI

Nell’ambito dell’attività istituzionale del Fondo si identificano alcune macro-attività caratterizzate da elevata sensibilità per le quali una prolungata sospensione dei relativi servizi o la perdita totale o parziale di dati e informazioni possono costituire un danno rilevante per il Fondo stesso.

La tabella che segue fornisce una rappresentazione delle aree e dei processi maggiormente critici unitamente all’identificazione dell’entità preposta in via prevalente alla relativa gestione.

FONDO SERVICE AMM.

SERVICE IT

SERVICE PREVID.

DEPOSITARIO GESTORI

Assistenza agli iscritti X X

Assistenza ai fornitori X X

Prestazioni – calcolo e gestione X X

Segnalazioni di vigilanza X X

Contabilità generale X X X

Contabilità previdenziale X X

Contabilità titoli X X X

Operatività finanziaria X X X

Operatività immobili X X X

Gestione documentale X X X

Sito web (area pubblica) X X

Sito web (area riservata) X X

L’organizzazione adottata dal Fondo, in linea con le migliori prassi di settore, prevede il mantenimento in capo al Fondo delle attività e del coordinamento demandando a soggetti esterni l’adozione di presidi e procedure volte a:

• minimizzare le vulnerabilità e prevenire le conseguenze di qualsiasi evento bloccante o disastroso;

• guidare le scelte in situazioni di emergenza;

• definire le procedure e le risorse tecniche, umane e logistiche in caso di disaster recovery;

• reagire tempestivamente per ridurre il tempo di interruzione dei processi di business e garantirne il ripristino in modo efficace.

Per le aree di competenza esclusiva del Fondo sono parimenti assunte procedure finalizzate a fare fronte a eventi avversi mediante l’adozione di provvedimenti coordinati volti al ripristino dell’operatività delle proprie strutture.

4 SCENARI DI CRISI

La situazione di emergenza può essere provocata da un insieme di eventi di varia natura, e a ciascuno di tali eventi può essere correlato uno o più scenari di crisi, provocando l’indisponibilità di risorse fondamentali per lo svolgimento di processi critici. Gli scenari ritenuti astrattamente realizzabili sono stati declinati in base ai processi che vengono ritenuti rilevanti (critici) per garantire la continuità operativa del Fondo.

Di seguito si riportano i possibili eventi identificati che possono determinare gli scenari di crisi:

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Piano di emergenza - giugno 2021 pag. 5 di 12

Scenario di crisi Evento base

Indisponibilità del personale essenziale

Disastri ambientali

Azioni sindacali (sciopero) Licenziamento

Atti vandalici/di violenza sul posto di lavoro Epidemia, malattia, infortunio

Blocco dei trasporti

Indisponibilità o inaccessibilità dei locali

Disastri ambientali Incendio

Eventi naturali (allagamenti terremoti ecc..) Guerra / Sommossa

Atti di terrorismo / di sabotaggio

Interdizione dell’area per motivi di sicurezza / di ordine pubblico

Indisponibilità dei servizi di fornitori/outsourcer

Disastri ambientali

Contenziosi, liti o altri eventi che provochino l’interruzione del servizio non consensuale

Indisponibilità delle procedure informatiche Contenziosi, liti o altri eventi che provochino l’interruzione del servizio non consensuale

Indisponibilità della documentazione fondamentale

Disastri ambientali

Atti vandalici / di terrorismo / di sabotaggio

Interruzione funzionamento delle infrastrutture:

energia elettrica

Disastri ambientali

Tempesta elettromagnetica Atti di terrorismo / di sabotaggio

Interruzione funzionamento delle infrastrutture:

reti di telecomunicazione

Disastri ambientali

Tempesta elettromagnetica Atti di terrorismo / di sabotaggio

(6)

Piano di emergenza - giugno 2021 pag. 6 di 12 Tali eventi, qualora protratti per un periodo di tempo significativo, possono provocare ritardi o determinare l’impossibilità sia di svolgere le attività ordinarie nei confronti degli iscritti e di tutti gli stakeholders, sia di assolvere agli impegni e obblighi che gravano sul Fondo in relazione all’insieme di attività attraverso cui si sostanzia lo scopo istituzionale della forma pensionistica.

In considerazione della specificità di Fondo e del sistema di informazioni che vengono gestite per le finalità previdenziali, riveste ovviamente una rilevanza centrale la tutela dell’integrità della base informativa sia contabile/previdenziale sia di tipo documentale la cui preservazione riveste carattere di estrema criticità.

Al contempo, la continuità operativa delle strutture e delle procedure interne al Fondo così come quelle degli outsourcers critici riveste parimenti carattere di centralità ancorché, per situazioni di particolare gravità ed eccezionalità, possa ragionevolmente essere associata a momentanee interruzioni.

I processi ritenuti rilevanti, da tutelare in caso del prefigurarsi di uno degli scenari in tabella, sono di seguito rappresentati:

• protocollo

• contribuzione

• investimento

• liquidazione

• gestione contabile

• governance

• sistemi it

Con riferimento alla tematica inerente alla tutela della salute e sicurezza sul lavoro e il trattamento dei dati personali, fermo restando le interrelazioni con i processi precedentemente indicati, valgono le disposizioni operative definite nell’ambito degli specifici modelli organizzativi in materia.

5 SOGGETTI COINVOLTI NELLA GESTIONE DELLA CRISI

Lo schema che segue fornisce una rappresentazione dei soggetti coinvolti nel processo ed i relativi compiti sulla rilevazione, analisi e valutazione degli eventi critici che riguardino direttamente la struttura del Fondo.

• dichiarare lo stato di crisi

• mettere a disposizione le risorse, anche economiche, necessarie in tempi brevi

• definire le priorità durante la crisi

• pianificare le attività post-crisi

LIVELLO STRATEGICO -(Team di crisi) Presidente, VicePresidente, Direttore Generale

• garantire una risposta immediata alla crisi al fine di limitarne l’impatto

• fornire l’adeguato governo e controllo delle strutture operative durante la situazione di emergenza LIVELLO OPERATIVO - Funzione Rischi

• rilevare la situazione di crisi che riguardi la struttura informativa del Fondo

• gestire le attività operative di ripristino e di continuità

• dare attuazione alle procedure previste nel piano di emergenza LIVELLO OPERATIVO - Referente sistemi informativi e continuità operativa

(7)

Piano di emergenza - giugno 2021 pag. 7 di 12 Il Fondo ha identificato un team di coordinamento della crisi (d’ora in poi anche team di crisi) i cui membri permanenti sono il Presidente, il Vice Presidente, il Segretario e il Direttore Generale del Fondo.

I componenti del team, per garantire l’effettuazione della procedura di cui al seguente punto 6, venuti a conoscenza dell’evento base si riuniscono (o si coordinano telefonicamente) per valutare l’esistenza dei presupposti per l’attivazione della procedura di crisi. Ai fini della valutazione di impatto il team di coordinamento si confronta con la Funzione Rischi ed il Referente sistemi informativi (Referente IT) per coordinare le strutture operative del Fondo coinvolte e le strutture di riferimento degli outsourcers.

6 LA PROCEDURA DI COORDINAMENTO E GESTIONE DELLA CRISI

La presente procedura è di seguito suddivisa al fine di marcare separatamente le varie fasi di gestione degli eventi di crisi ovvero:

• Identificare il manifestarsi di uno scenario di crisi che possa interrompere il regolare svolgimento delle attività operative rilevanti;

• Valutare il danno occorso sui processi ritenuti rilevanti;

• Attivare il piano di continuità operativa;

• Comunicare ai soggetti coinvolti l’operatività “di crisi”;

• Pianificare il ripristino delle attività interrotte ed il termine del piano di crisi.

In questa ottica, il Piano di emergenza prevede l’adozione di una procedura formalizzata che presuppone l’analisi dell’evento e la sua valutazione in relazione alla possibilità che lo stesso risulti idoneo a interferire in modo più o meno rilevante nelle modalità e termini di svolgimento delle attività.

6.1 IDENTIFICAZIONE DELLA CRISI, RILEVAZIONE ED ANALISI DELL’EVENTO CRITICO

La Procedura di attivazione della crisi è innescata dalla segnalazione di un evento anomalo.

Per evento anomalo si intende quel particolare fatto o atto significativo per la vita del Fondo che può provocare uno stato di difficoltà nel continuare ad operare in condizioni di normalità.

L’evento anomalo è significativo per il Fondo se può configurare uno dei seguenti scenari di crisi:

• indisponibilità o inaccessibilità/inutilizzabilità dei locali ove si svolgono i processi;

• indisponibilità di personale (compresi soggetti non dipendenti, ma muniti di poteri di firma);

• indisponibilità dei servizi erogati dai fornitori e dagli outsourcer;

• indisponibilità delle procedure informatiche;

• indisponibilità di documentazione fondamentale;

• interruzione dell’erogazione di energia elettrica;

• interruzione del funzionamento delle reti di telecomunicazione.

Laddove una risorsa del Fondo riscontri un evento anomalo, dovrà tempestivamente segnalarlo tramite e-mail all’indirizzo di uno dei componenti del team di crisi o, qualora non fosse possibile, verbalmente al Direttore Generale. Tutti gli outsourcer ritenuti rilevanti si impegnano a segnalare per iscritto il verificarsi di eventi che possono impattare sulla continuità del loro servizio. La segnalazione andrà fatta entro 72 ore dal manifestarsi dell’evento e dovrà indicare il perimetro esatto delle attività oggetto di interruzione.

(8)

Piano di emergenza - giugno 2021 pag. 8 di 12 Il Piano di emergenza viene attivato a seguito di un processo di valutazione riguardante l’evento che registri un impatto di livello uguale o superiore a 3, dove i livelli sono così definiti:

6.2 VALUTAZIONE DEL DANNO

La valutazione del danno consiste in una prima stima degli effetti causati dall’incidente. Tale valutazione mira a stabilire le dimensioni del danno in termini di:

• elementi funzionali allo svolgimento delle attività quali risorse, strutture e servizi del Fondo indisponibili, totalmente o parzialmente;

• perimetro dei processi coinvolti;

• durata dell’indisponibilità dei precedenti elementi funzionali allo svolgimento delle attività.

Il team di crisi valuta l’incidente e l’impatto che questo assume nell’operatività del Fondo. Le variabili oggetto di valutazione riguardano:

• la descrizione dell’incidente e dei conseguenti scenari di crisi;

• il dettaglio degli elementi funzionali allo svolgimento delle attività che risultino indisponibili;

• i processi critici coinvolti;

• la stima della durata dell’indisponibilità di processi critici coinvolti;

• le potenziali ulteriori discontinuità o altri potenziali danni causati dall’evento;

• lo stato di funzionalità dei sistemi informativi e delle altre infrastrutture.

In base alla gravità ed ai tempi di ripristino, il team di crisi valuta se archiviare quanto occorso o procedere con l’attivazione del piano di continuità operativa.

6.3 GESTIONE DELL’EVENTO CRITICO E ATTIVAZIONE DEL PIANO DI CONTINUITÀ OPERATIVA

Qualora si verifichino eventi di livello 1 o 2 secondo lo schema evidenziato al precedente punto 6.1 le relative azioni correttive sono intraprese direttamente dal livello operativo che, comunque,

•Ordinario

•L’impatto risulta trascurabile. La gestione dell’incidente può avvenire a livello operativo LIVELLO 1

•Ordinario con impatti significativi

•L’impatto è significativo ma ha un’estensione limitata. La situazione può ancora essere gestita al livello operativo ma occorre informare la Funzione Rischi e il Direttore Generale

LIVELLO 2

•Straordinario

•L’impatto è significativo ed esteso, si sono verificati seri danni alle infrastrutture critiche ed esiste una seria minaccia all’immagine e/o all’operatività del Fondo pensione. Occorre informare la Funzione Rischi, il Referente IT e il livello strategico.

LIVELLO 3

•Crisi

•Si sono verificati danni catastrofici, o ne esiste la concreta minaccia. Come danno catastrofico si intende ad esempio la completa perdita di asset (sistemi informativi, infrastrutture, edifici) o indisponibilità di risorse umane. E’ necessario informare il livello strategico che può dichiarare lo stato di crisi e/o intraprendere qualunque iniziativa ritenga necessaria.

LIVELLO 4

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Piano di emergenza - giugno 2021 pag. 9 di 12 provvede a informare la Funzione Rischi e il Direttore Generale circa la natura e la portata dell’evento nonché delle operazioni attivate per il ripristino della normalità.

In caso di evento straordinario (livello 3) o di crisi (livello 4), l’Ufficio coinvolto o la Funzione Rischi o il Referente IT informa tempestivamente il team di crisi evidenziando la natura e portata dell’evento stesso affinché siano valutate le azioni da intraprendere. In tale situazione, il livello operativo, coordinato dalla Funzione Rischi o dal Referente IT, adotta provvedimenti volti alla verifica dell’integrità del patrimonio informativo e, qualora sia prevista una ripresa progressiva dell’operatività, propone al Direttore Generale linee di azione volte alla ripresa delle attività, diramando un ordine di servizio indirizzato alle risorse operative.

Nell’ambito della valutazione delle attività da intraprendere, spetta al livello strategico (team di crisi), previa verifica a cura del Referente IT, verificare l’opportunità di attivare forme di lavoro a distanza per una parte o per la totalità delle risorse del Fondo attraverso la strumentazione e l’architettura informatica esistente. Il team di crisi valuta altresì la possibilità di un coinvolgimento preventivo dell’Organo di Amministrazione nella definizione delle azioni da adottare; nel caso in cui ragioni di urgenza e tempestività non lo rendano possibile, ha comunque cura di relazionare il CdA alla prima occasione utile in merito alle attività adottate.

In linea generale le soluzioni da adottare in base agli scenari di crisi prefigurati sono di seguito rappresentati:

Scenario Soluzione

indisponibilità o

inaccessibilità/inutilizzabilità dei locali ove si svolgono i processi

interruzione dell’erogazione di energia elettrica/ interruzione del funzionamento delle reti di telecomunicazione.

Attivazione del lavoro da remoto mediante pc portatili collegati alla VPN (qualora ancora disponibile). In caso di indisponibilità contemporanea della sede e della relativa struttura informatica verrà richiesto all’outsourcer il ripristino di utenze provvisorie su computer portatili in dotazione alla struttura.

indisponibilità di personale (procedura attivabile con indisponibilità totale per singola area operativa)

Da valutare in base a numerosità di personale indisponibile e durata della indisponibilità. Qualora non risulti percorribile la ripartizione di mansioni tra il personale rimanente si potrà ricorrere a sostituzioni temporanee o nuove assunzioni. L’indisponibilità dei soggetti muniti di poteri di firma richiederà una specifica procedura che, nel rispetto delle disposizioni statutarie, dovrà coinvolgere l’organo di amministrazione del Fondo.

(10)

Piano di emergenza - giugno 2021 pag. 10 di 12 indisponibilità dei servizi erogati dai

fornitori e dagli outsourcer/indisponibilità delle procedure informatiche

Da valutare in base al perimetro dei servizi, durata e procedure di continuità operativa previste dall’outsourcer.

indisponibilità di documentazione

fondamentale Utilizzo copie di backup.

6.4 COMUNICAZIONE DELLO STATO DI CRISI

Qualora lo stato di crisi perduri, crei disservizi nei confronti degli iscritti o modifichi dei flussi di scambio con i fornitori, una volta valutato il danno e prefigurata la soluzione il team di crisi provvederà ad informare i soggetti coinvolti. La dichiarazione redatta in forma scritta dal team di crisi conterrà i seguenti elementi minimi:

• evento anomalo accaduto;

• scenario di crisi verificatosi in seguito all’evento;

• processi critici e strutture del Fondo coinvolte;

• soluzioni temporanee adottate.

Il Direttore Generale, di concerto con il Presidente ed il Vice Presidente del Consiglio di Amministrazione, valuterà inoltre l’eventuale esigenza di predisporre comunicazioni agli iscritti e alle aziende fornitori di servizi, anche per mezzo del sito web, al fine di rendere note le modalità e termini di ripresa ordinaria delle attività.

6.5 PIANO DI RIPRISTINO E RIENTRO ALLA NORMALITÀ

A seguito dell’attivazione delle procedure di cui al punto 6.3, l’Ufficio interessato, con il supporto del Referente dei sistemi informativi e continuità operativa (Referente IT), provvede a effettuare una valutazione dei danni che possono essersi determinati in termini di riduzione temporanea delle capacità operative o di perdita di dati e informazioni. All’esito di tale valutazione, l’Ufficio interessato provvede, con il supporto del Referente dei sistemi informativi e continuità operativa ed eventualmente con l’ausilio della Funzione Rischi, a dare riscontro al Direttore Generale sulle verifiche effettuate al fine di:

• pianificare gli eventuali interventi di recupero dei dati o di allineamento delle attività non completate,

• valutare l’eventuale sostituzione di sistemi hardware o software,

• definire modalità e termini di rientro alla normalità operativa,

• dare informativa agli Organi del Fondo in ordine alla conclusione dello stato di crisi.

Una volta ristabilita la continuità operativa il team di crisi relazionerà all’organo di amministrazione proponendo, in relazione degli scenari di crisi occorsi, un cronoprogramma di ripristino delle regolari attività.

(11)

Piano di emergenza - giugno 2021 pag. 11 di 12 7 LE CONTROPARTI RILEVANTI

Come già evidenziato, il Service amministrativo (Kirey Srl), i Service IT (INTESA SANPAOLO – Kirey Srl) ed il Service previdenziale (Intesa Sanpaolo Spa – DC AP PENSIONI) ricoprono un ruolo fondamentale nell’ambito dell’operatività di Fondo e, proprio per questo motivo, i presidi e le procedure adottate da questi fornitori per far fronte a situazioni di emergenza rivestono carattere di estrema rilevanza.

Per una dettagliata descrizione delle principali attività svolte per conto del Fondo dalle controparti rilevanti si rimanda al “Documento sul sistema di governo”.

In generale, i servizi resi dalle controparti rilevanti rivestono carattere di centralità nell’ambito del network di collegamenti che si rendono necessari per l’espletamento delle diverse attività volte a garantire l’esecuzione delle finalità previdenziali. Di conseguenza, per questi fornitori rivestono una valenza fondamentale sia i presidi volti alla tutela dell’integrità della base informativa sia le modalità e i termini di ripresa delle funzionalità in caso di eventi di particolare rilevanza.

7.1 REQUISITI RICHIESTI ALLE CONTROPARTI RILEVANTI

In considerazione del ruolo ricoperto dalla controparte rilevanti nell’ambito dello svolgimento dei servizi per il Fondo, i livelli di servizio assicurati in caso di crisi da tale soggetto devono tenere conto della loro incidenza nell’ambito della complessiva attività del Fondo e le soluzioni di disaster recovery/business continuity poste in atto dal fornitore devono essere adeguate al conseguimento degli obiettivi istituzionali del Fondo.

In questo contesto, costituisce un requisito comune e imprescindibile in capo a questa tipologia di fornitori l’adozione di presidi e sistemi che garantiscano l’integrità del patrimonio informativo e la definizione di piani di emergenza che individuino modalità e termini di ripresa dell’attività in caso di interruzione dovuta a eventi critici di particolare rilevanza.

8 ALLEGATI

1. Piano di emergenza/continuità operativa Kirey Srl

2. Piano di emergenza/continuità operativa INTESASANPAOLO

3. Piano di emergenza/continuità operativa BM&C (consulenza funzioni fondamentali) 4. Piano di emergenza/continuità operativa Studio Olivieri e Associati (Attuario del Fondo) 5. Elenco nominativo risorse e team di crisi

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Piano di emergenza - giugno 2021 pag. 12 di 12

ELENCO NOMINATIVO RISORSE E TEAM DI CRISI

Nominativo Ruolo Telefono Posta elettronica

PRESIDENTE VICE PRESIDENTE DIRETTORE GENERALE

TEAM DI CRISI 3357751313 0115814202 3387188607

claudio.graziano@intesasanpaolo.com maria.martino@intesasanpaolo.com riccardo.botta@intesasanpaolo.com ANNA COZZOLINO

Vice Direttore Area Operativa e

Compliance 3387863702 anna.cozzolino@intesasanpaolo.com GIOVANNI SALETTA

Vice Direttore Area Finanza e

Segreteria 3357513739 giovanni.saletta@intesasanpaolo.com ROBERTO DI BELLO

Referente dei sistemi informativi e continuità

operativa (Referente IT)

3341040758 roberto.dibello@intesasanpaolo.com

MASSIMO BIGLIA Titolare

Funzione Rischi 3397974824 massimo.biglia@intesasanpaolo.com

KIREY

Service Amministrativo Sito Web e Reclami (GECOV)

Luigi Bellastella - BPO Manager 3482511691

Luca Baldacci - IT 3939673646

luigi.bellastella@kireygroup.com luca.baldacci@kireygroup.com massimiliano.camboni@kireygroup.com

INTESA SANPAOLO -

PENSIONI Service Previdenziale

ed Area Riservata 3356823422 giovanni.solaro@intesasanpaolo.com

INTESA SANPAOLO

Supporto Telecomunicazioni

Intesa Sanpaolo

- supporto.tlc@intesasanpaolo.com

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