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FONDO PENSIONE A PRESTAZIONE DEFINITA DEL GRUPPO INTESA SANPAOLO. Consiglio di Amministrazione. Adunanza del 22 Settembre 2020 ** ** **

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FONDO PENSIONE A PRESTAZIONE DEFINITA DEL GRUPPO INTESA SANPAOLO

Consiglio di Amministrazione Adunanza del 22 Settembre 2020

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L’anno duemilaventi, addì 22 del mese di settembre, alle ore 14.30, si sono riuniti mediante l’utilizzo di idonei sistemi di collegamento a distanza, in conference call, opportunamente identificati, i sottoelencati componenti del Consiglio di Amministrazione del Fondo Pensione a Prestazione definita del Gruppo Intesa Sanpaolo, a tal fine convocati con lettera del Presidente dell’11 settembre 2020 (i collegamenti sono effettuati tutti con modalità a distanza come previsto dallo Statuto vigente, a seguito della situazione emergenziale derivante dalla diffusione dell’epidemia da “COVID 19” sul territorio nazionale, anche in conformità alle indicazioni diramate dalla COVIP con Circolare n. 1096 del 11/3/2020 alle forme pensionistiche complementari in merito allo svolgimento delle riunioni degli organi collegiali mediante mezzi di telecomunicazione):

- Claudio Angelo GRAZIANO Presidente - Maria Antonietta MARTINO Vice Presidente

- Massimo CORSINI

- Tullio COTINI

- Carlo DELLA RAGIONE

- Fabrizio FALSETTI

- Giancarlo FERRARIS

- Angela GALLO

- Guido GIANNETTA

- Cesare MORIGGI

- Guido NAPOLI

- Sergio PUGGIONI

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- Enzo ROMANI

- Angela ROSSO

- Giovanni SOLARO

- Franco TOSO

- Riccardo VOLPI

Ha motivatamente scusato l’assenza il Consigliere Gilberto GODINO.

* * *

Partecipa inoltre all’audio conferenza, ai sensi dell’art. 16, terzo comma, dello Statuto – il Collegio dei Sindaci, in persona dei Signori:

- Roberto BONINSEGNI Presidente

- Maria CARILLI

- Bruno MAZZOLA

- Luigi NOVIELLO

* * *

Partecipano all’audio conferenza il Dott. Riccardo BOTTA Direttore Generale del Fondo senza diritto di voto ma con piena facoltà di parola, i Vice Direttori Dott.ssa Anna COZZOLINO dell’Area Operativa e il Sig. Giovanni SALETTA dell’Area Investimenti e Segreteria, l’Internal Auditing - Revisione Interna il Dott. Angelo GIODA, il Sig. Massimo BIGLIA Titolare della Funzione Gestione Rischi, la Sig.ra Antonella MEDICI della struttura Immobili e il Sig. Roberto DI BELLO della struttura Processi Operativi.

È inoltre presente in audio conferenza l’Advisor finanziario del Fondo il Dott. Sebastian SCHRIKKER, la Dott.ssa Lucia CASSOL della funzione Attuariale, la Dott.ssa Elisabetta BOMBARA della struttura Legale – rapporti con gli iscritti e la Dott.ssa Autilia AQUINO della struttura Amministrazione e bilancio.

* * *

Constatato che i componenti del Consiglio di Amministrazione intervenuti alla riunione in audio conferenza rappresentano il numero legale per la validità delle deliberazioni, così come previsto ai sensi dell’art. 11, terzo comma, dello Statuto, il PRESIDENTE dichiara aperta

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l’adunanza e rammenta gli argomenti posti all’Ordine del Giorno, che reca:

1. Approvazione dei Processi Verbali delle adunanze del 14 maggio e del 23 giugno 2020.

2. Commissione Amministrativa e di Autovalutazione. Esito dei lavori della riunione del 9 settembre 2020: delibere inerenti e conseguenti:

2.1. D.L 19/5/2020 n.34 (cd “D.L. Rilancio”): gestione degli indebiti su prestazioni previdenziali - Aggiornamenti:

2.2. Stato del contenzioso al 30/06/2020;

2.3. IORP II: aggiornamenti;

2.4. Informative varie.

3. Commissione Finanza. Esito dei lavori delle riunioni del 15 luglio e del 10 settembre 2020: delibere inerenti e conseguenti:

3.1. Chiusura FPSPI SICAV;

3.2. Approvazione Revisione Asset Allocation Strategica;

3.3. E.S.G Mandato Advisor ESG, definizione linee guida, iscrizione PRI;

3.4. Investimenti diretti (Finint, operazione in conflitto di interesse del gestore);

3.5. Informative varie;

4. Relazione 1° semestre 2020 e Rendicontazione del Direttore Generale.

5. Relazione sulle verifiche svolte dalla funzione di Revisione interna – Internal auditing nel primo semestre 2020;

6. Varie ed eventuali.

* * *

Il PRESIDENTE rammenta l’adempimento previsto dal Documento sulla politica di gestione dei conflitti di interesse (DCI) approvato nella riunione del 23 maggio 2016 secondo il quale:

“In occasione delle adunanze del Consiglio di Amministrazione, i Consiglieri comunicano espressamente e preventivamente l’esistenza di un potenziale conflitto in relazione agli argomenti all’attenzione dell’adunanza. In tali evenienze, il PRESIDENTE dovrà fare menzione di tale circostanza all’inizio dei lavori consiliari prima di introdurre la discussione

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dei punti all’ordine del giorno. Il Consiglio di Amministrazione deve adeguatamente motivare le ragioni e la convenienza per il Fondo dell'operazione in relazione alla quale un amministratore abbia dichiarato un proprio interesse”. Al riguardo il PRESIDENTE richiede espressamente ai Consiglieri presenti di dichiarare l’eventuale esistenza di tali situazioni.

Non ricevendo alcuna dichiarazione al riguardo il CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE PRENDE ATTO dell’assenza di tali potenziali situazioni di conflitto sugli argomenti in esame.

* * *

1.APPROVAZIONE DEI PROCESSI VERBALI DELLE ADUNANZE DEL 14 MAGGIO E DEL 23 GIUGNO 2020.

Il PRESIDENTE chiede se ci sono osservazioni in merito e, a tale proposito, interviene il Consigliere Guido NAPOLI per chiedere se è possibile ricevere i verbali appena sono resi disponibili dalla struttura e prima di essere approvati dal successivo Consiglio di Amministrazione.

Il CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE PRENDE ATTO dell’osservazione ricevuta ed APPROVA i processi verbali delle riunioni del 14 maggio e del 23 giugno 2020.

* * *

2. COMMISSIONE AMMINISTRATIVA E DI AUTOVALUTAZIONE. ESITO DEI LAVORI DELLA RIUNIONE DEL 9 SETTEMBRE 2020: DELIBERE INERENTI E CONSEGUENTI:

Il VICE DIRETTORE Anna COZZOLINO illustra gli esiti della riunione della Commissione Amministrativa e di Autovalutazione tenutesi in data 9 settembre 2020 – il cui verbale è stato già reso disponibile ai Consiglieri e riportato nel Libro degli Allegati – ripercorrendo le seguenti tematiche:

• D.L 19/5/2020 n.34 (cd “D.L. Rilancio”): gestione degli indebiti su prestazioni previdenziali - Aggiornamenti;

• Stato del contenzioso al 30/6/2020;

• IORP II: aggiornamenti;

• Informative varie;

* * *

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2.1. D.L 19/5/2020 N.34 (CD “D.L. RILANCIO”): GESTIONE DEGLI INDEBITI SU PRESTAZIONI PREVIDENZIALI - AGGIORNAMENTI

Il PRESIDENTE cede la parola al VICE DIRETTORE Anna COZZOLINO la quale richiamando la pratica - resa disponibile ai Consiglieri e riportata nel Libro degli Allegati - ricorda che le

“Modalità di ripetizione dell’indebito su prestazioni previdenziali e retribuzioni assoggettate a ritenute alla fonte a titolo di acconto” – sono state recentemente modificate dall’art. 150 del Decreto Legge 19 maggio 2020, n. 34 (cd. Decreto Rilancio), convertito dalla Legge 17 luglio 2020, n. 77.

Anna COZZOLINO fa presente che la questione assume rilevanza per il Fondo in caso di restituzione da parte di pensionati di somme indebitamente percepite a causa di conguagli dovuti a seguito della liquidazione della pensione INPS ovvero del ricalcolo della stessa, o del ricalcolo delle trattenute ex lege n. 335/1995 per cumulo dei redditi, della perequazione, etc.

Dall’analisi dei casi pratici sono emerse alcune casistiche, la cui disamina è stata preventivamente condivisa con il Consorzio Ricerche e Studi Fiscali di ISP (di seguito

“Consorzio”), per le quali l’ufficio Pensioni della Banca ha elaborato i conteggi dei netti e del credito d’imposta spettante con il risultato che il Fondo per le posizioni in questione recupererebbe più di quanto effettivamente erogato dal momento che il credito d’imposta è stato previsto dal legislatore nella misura del 30% sul presupposto che sia stata applicata un’aliquota IRPEF del 23% corrispondente al primo scaglione di reddito, mentre nella quasi totalità dei casi esaminati, a seguito del riconoscimento di benefici fiscali (bonus Renzi, detrazioni etc.), l’aliquota media applicata è stata più bassa. Viceversa, Pensioni ha verificato che, qualora l’importo al netto delle ritenute venisse calcolato applicando al lordo l’aliquota minima del 23% forfettariamente determinata, con il credito d’imposta previsto dalla legge il Fondo recupererebbe l’intero indebito, con una leggera differenza positiva.

Tuttavia il citato art. 150 prevede espressamente che le somme indebitamente percepite devono essere restituite al netto della ritenuta subita e, pertanto, come sottolineato dal

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Consorzio, l’importo da assumere per determinare il credito spettante al sostituto è un dato oggettivo che non deve essere giustificato con il pensionato e che l’eventuale eccedenza a vantaggio del Fondo non configurerebbe un “ingiustificato arricchimento” sia perché la quantificazione del netto è determinato in base ad una norma di legge sia perché, nella logica del forfait, gli eventuali surplus si porrebbero a fronte di eventuali deficit.

Alla luce di tutte le suesposte considerazioni, considerato il parere favorevole del Contenzioso del Lavoro della Banca, si propone di applicare i principi di cui innanzi alle casistiche esaminate e per analogia alle altre casistiche di indebiti pensionistici, mentre verranno escluse dall’applicazione le posizioni già definite all’entrata in vigore del D.L. n.

34/2020, ovvero quelle per le quali sia già stato trovato un accordo per la restituzione dell’indebito, anche qualora sia in corso un piano di rateizzazione.

Per quanto concerne, invece, gli inadempienti all’istanza di restituzione formulata negli anni precedenti al lordo delle imposte e per i quali sia stato dato mandato al legale esterno per la proposizione di ricorso per decreto ingiuntivo, è stata condivisa con il Contenzioso del Lavoro l’opportunità di inoltrare, per il tramite del legale, una richiesta ultimativa di rimborso al netto delle imposte, stante l’intervenuta modifica normativa, prima di procedere per le vie giudiziali in caso di inottemperanza.

Per completezza Anna COZZOLINO fa presente che il Fondo funge da apripista nella tematica in discorso e che, in un’ottica di uniformità, l’operatività proposta sarà seguita da altri fondi del Gruppo ugualmente interessati (ad es. il Fondo di Firenze) fermo restando la possibilità di aggiustamenti in corso d’opera anche relativamente alla determinazione del netto ed al credito di imposta alla luce di eventuali, future indicazioni/circolari da parte dell’AA.EE. che dovrebbe pubblicare un provvedimento contenente le istruzioni per l’applicazione della nuova norma.

* * *

Anna COZZOLINO informa il Consiglio che, successivamente alla riunione della Commissione, in data 15/9/2020, è arrivata una mail del Consorzio con cui è stata segnalata

“una recente risposta ad un’istanza di interpello sul recupero da parte del sostituto

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d'imposta di somme indebitamente corrisposte (Risposta n. 283 del 27 agosto 2020), in cui l'Agenzia delle Entrate ha interpretato il nuovo comma 2-bis sopra citato come alternativo alla lettera d-bis ancora vigente del comma 1 del medesimo art. 10, nel senso che non esclude che, dal 1° gennaio 2020, le restituzioni possano essere ancora effettuate al lordo delle imposte e non solo al netto (“la restituzione di somme al soggetto erogatore possa avvenire al netto della ritenuta operata al momento della corresponsione delle stesse, fatta salva la modalità di restituzione delle somme al lordo delle ritenute, di cui alla riportata lettera d-bis…”). Con tale interpretazione, che implica la coesistenza e l’alternatività delle modalità di rimborso, cioè sia al netto che al lordo delle imposte, l'Agenzia delle Entrate ha consentito alle parti, in primis al debitore/sostituito, di continuare ad effettuare la restituzione dell'indebito percepito al lordo delle imposte, circostanza che per il debitore potrebbe essere in taluni casi più favorevole e che, in altri, potrebbe essere meno penalizzante per il sostituto di imposta creditore.”.

Anna COZZOLINO riferisce che, a seguito dei successivi approfondimenti condotti con il Consorzio, Contenzioso del Lavoro e Pensioni, si ritiene opportuno procedere come segue:

• per gli indebiti rivenienti da conguagli dovuti alla riliquidazione della prestazione pensionistica, chiedere al pensionato la restituzione dell’importo al netto delle ritenute di legge, facendo comunque salva la possibilità per l’interessato di optare per la restituzione del lordo di cui alla lettera d-bis) del comma 1 del citato art. 10, secondo una valutazione di personale convenienza;

• per le posizioni inadempienti per le quali la trattenuta della quota integrativa è portata a deconto dell’indebito, in linea con l’operatività pregressa e secondo l’interpretazione dell’Agenzia dell’Entrate che riconosce l’alternatività delle modalità di rimborso, la compensazione continuerà ad essere effettuata sulle somme al lordo delle ritenute.

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• in relazione alle offerte di capitalizzazione inviate nel corso dell’anno per le quali in caso di adesione si devono recuperare indebiti pensionistici, la compensazione tra l’una tantum spettante e l’indebito si effettuerà al lordo.

In assenza di ulteriori osservazioni e sulla base delle risultanze della riunione della Commissioni Amministrativa del 9 settembre 2020, il CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE APPROVA l’operatività dinanzi illustrata e nello specifico:

• per gli indebiti rivenienti da conguagli dovuti alla riliquidazione della prestazione pensionistica, chiedere al pensionato la restituzione dell’importo al netto delle ritenute di legge, facendo comunque salva la possibilità per l’interessato di optare per la restituzione del lordo di cui alla lettera d-bis) del comma 1 del citato art. 10, secondo una valutazione di personale convenienza;

• per le posizioni inadempienti per le quali la trattenuta della quota integrativa è portata a deconto dell’indebito, in linea con l’operatività pregressa e secondo l’interpretazione dell’Agenzia dell’Entrate che riconosce l’alternatività delle modalità di rimborso, la compensazione continuerà ad essere effettuata sulle somme al lordo delle ritenute.

• in relazione alle offerte di capitalizzazione inviate nel corso dell’anno per le quali in caso di adesione si devono recuperare indebiti pensionistici, la compensazione tra l’una tantum spettante e l’indebito si effettuerà al lordo.

Con delega al DIRETTORE GENERALE per gli affinamenti necessari.

* * * 2.2 STATO DEL CONTENZIOSO AL 30/6/2020

Il VICE DIRETTORE Anna COZZOLINO informa che con l’allegata relazione ed annesso elenco è già stata fornita all’Organismo di Vigilanza 231 apposita informativa nella quale si è rappresentato che le vertenze in corso al 30/6/2020 sono complessivamente 72 così distinte: 40 cause passive di natura previdenziale, 5 relative agli immobili di competenza della ex Cassa di Previdenza di Torino - di cui 4 passive ed una attiva - e 27 cause attive recuperatorie instaurate dal Fondo. Si è rappresentato altresì che nel corso del primo

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semestre del 2020 si sono chiuse 7 vertenze, mentre sono state instaurate nei confronti del Fondo due nuove vertenze, vi è stata una chiamata in giudizio ed infine due nuovi giudizi sono stati proposti ad iniziativa del Fondo.

In merito alle controversie da intraprendere in ambito previdenziale Anna COZZOLINO rassegna la posizione del pensionato sostitutivo Cid 4620902176 facente parte della cd.

platea cd. limbo, formata da ex dipendenti BdN cessati tra il 21/8/90 ed il 31/12/90, le cui domande di pensione di vecchiaia sono state respinte sia dalla Gestione Speciale dell'INPS, sede di Napoli (ormai soppressa), sia dalla gestione ordinaria, così come sono stati respinti i ricorsi amministrativi avverso i provvedimenti di reiezione delle suddette domande.

Allo stato, detta platea è composta da 9 nominativi, con oneri annui per il Fondo pari a € 270.000,00 circa, che rischiano di rimanere a carico del Fondo vita natural durante dal momento che l’INPS – secondo un non condivisibile orientamento - ritiene non sussistere il diritto alla liquidazione del trattamento AGO in quanto, all’atto del pensionamento, gli interessati non possedevano i requisiti contributivi e di età per l’accesso alla pensione nell’AGO.

Considerato che tutti i tentativi esperiti, anche per il tramite del consulente previdenziale, sono risultati vani, già lo scorso anno era stata valutata l’opportunità di invitare il pensionato Cid 4620902176 ad impugnare giudizialmente il provvedimento INPS di reiezione della domanda di pensione; tuttavia su indicazione degli stessi consulenti si era successivamente deciso di soprassedere, pendendo trattative con l’INPS per la definizione di altre rilevanti tematiche che hanno poi trovato una positiva risoluzione.

Pertanto, Anna COZZOLINO riferisce che, su conforme parere del Contenzioso del Lavoro della Banca appare opportuno invitare il pensionato Cid 4620902176, o - in caso di suo rifiuto- altro pensionato con analoghe caratteristiche a promuovere il giudizio avverso l'INPS, manlevandolo dalle spese legali nel caso in cui egli conferisca l’incarico di rappresentarlo in giudizio allo studio Fieldfisher, che ha già condiviso l’operatività proposta, nonché dalle ulteriori spese cui il pensionato potrebbe essere condannato in caso di soccombenza.

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Anna COZZOLINO fa presente che, nell’eventualità di esito positivo, la vertenza in questione potrebbe costituire un precedente favorevole per la definizione delle analoghe posizioni.

Interviene, il Consigliere Guido NAPOLI per chiedere con quale criterio è stato scelto il pensionato Cid 4620902176 all’interno della platea dei nove pensionati. Anna COZZOLINO riferisce che è stato individuato il pensionato Cid 4620902176 in quanto ha avuto un provvedimento di reiezione da parte dell’INPS e la sua posizione era già stata positivamente valutata per promuovere il giudizio contro l’INPS.

Chiede la parola il Consigliere Carlo DELLA RAGIONE il quale, dopo aver premesso che la platea cd. “Limbo” interessa solo l’ex Banco di Napoli, rappresenta al Consiglio di aver approfondito la questione con degli ex colleghi, che in passato curavano i rapporti con l’INPS secondo i quali il rigetto delle domande di pensione devono essere motivate dall’Istituto e chiede che vengano effettuati ulteriori approfondimenti da parte degli Uffici in merito alle motivazioni della reiezione.

Il PRESIDENTE concorda con la richiesta del Consigliere Carlo DELLA RAGIONE e invita gli Uffici a svolgere gli approfondimenti dinanzi segnalati.

Interviene anche il PRESIDENTE del Collegio dei Sindaci Roberto BONINSEGNI chiedendo se l’ex Cassa di Previdenza Sanpaolo abbia ancora delle posizioni sostitutive in essere o se si sono tutte trasformate in pensioni integrative. Sul punto, il Consigliere Giovanni SOLARO riferisce l’esistenza di residue posizioni sostitutive che si concluderanno entro il 2022 con il raggiungimento dei requisiti della pensione di vecchiaia.

Al termine della trattazione, in assenza di ulteriori osservazioni e sulla base della proposta valutata favorevolmente dalla Commissione Amministrativa del 9 settembre 2020, il CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE PRENDE ATTO dell’informativa ricevuta e, per quanto concerne la platea cd. Limbo, invita gli Uffici ad esperire ulteriori approfondimenti per una risoluzione della problematica e, in mancanza di esito positivo, APPROVA fin d’ora la proposta di invitare il pensionato Cid 4620902176, o - in caso di suo rifiuto - altro pensionato con analoghe caratteristiche a promuovere il giudizio avverso l'INPS, manlevandolo dalle spese legali nel caso in cui egli conferisca l’incarico di rappresentarlo in giudizio allo studio

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Fieldfisher, che ha già condiviso l’operatività proposta, nonché dalle ulteriori spese cui il pensionato potrebbe essere condannato in caso di soccombenza.

* * * 2.3 IORP II: AGGIORNAMENTI

Il PRESIDENTE cede la parola al DIRETTORE GENERALE Riccardo BOTTA il quale informa il Consiglio che la direttiva europea 2016/2341 sui Fondi Pensione, meglio conosciuta come IORP II (di seguito IORP II o Direttiva), è stata recepita dall'Italia con il D.Lgs.n.147/2018, entrato in vigore il 1° febbraio 2019, che ha apportato modificazioni al D.Lgs. n.252/2005. La suddetta Direttiva prevede nuovi obblighi in materia di governance, trasparenza e gestione del rischio al fine di dotare i fondi dei necessari strumenti per consolidare il settore della previdenza complementare, introducendo in particolare un approccio risk-based che garantisca strumenti per la gestione e la quantificazione di tutti i rischi a cui i fondi sono esposti.

Riccardo BOTTA fa presente, inoltre che, con deliberazione del 29 luglio 2020, la COVIP ha emanato le attese proprie direttive sulle novità normative in oggetto, che, come si ricorderà (vedasi riunione del Commissione del 3 dicembre 2019), erano state poste in pubblica consultazione nel marzo 2019, rimanendo in attesa di definitiva pubblicazione ben oltre il termine della consultazione, fissato al 13 maggio 2019.

I principali adempimenti ai quali è soggetto il Fondo riguardano la redazione di un corposo apparato documentale, tra cui i seguenti documenti di governance:

- Documento sul sistema di governo - Documento politiche di governance - Politiche della funzione Revisione interna - Politica della funzione Gestione dei rischi - Politica della funzione Attuariale

- Prima valutazione interna del rischio - Politica di remunerazione

- Contingency plan.

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Nel precisare che le disposizioni sono rimaste in larga parte immutate rispetto al testo originario, con alcune varianti ed innovazioni e una lieve rimodulazione delle scadenze, Riccardo BOTTA rinvia alla nota appositamente predisposta per la riunione della Commissione in cui sono stati sinteticamente trattati i principali punti, dando anche conto dell’eventuale applicazione anticipata che il Fondo abbia già dato alle connesse prescrizioni.

Interviene il PRESIDENTE per rappresentare l’eventualità di apportare qualche affinamento nelle delibere già adottate relativamente al Direttore Generale e alle funzioni fondamentali, per renderle pienamente compliant alle direttive COVIP del 29/7 u.s., non escludendo che questi affinamenti potrebbero portare a una delibera quadro di aggiornamento del quadro normativo di riferimento.

Il CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE PRENDE ATTO dell’informativa ricevuta.

2.3a bis Regolamento in materia di requisiti di professionalità e di onorabilità

Il DIRETTORE GENERALE Ricardo BOTTA fa presente che con Decreto 11/06/2020 n. 108 (pubblicato in GU del 4/09/2020), il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha adottato il Regolamento in materia di requisiti di professionalità e di onorabilità, di cause di ineleggibilità e di incompatibilità, di situazioni impeditive e di cause di sospensione dei soggetti che svolgono funzioni di amministrazione, direzione e controllo presso forme pensionistiche complementari, ai sensi dell’art. 5-sexies, D.Lgs. 252/2005.

Dalla data di entrata in vigore del nuovo decreto (19/09/2020), è abrogato il D.M.

79/2007, che disciplina attualmente la materia.

L’art. 9, D.M. 108/2020 prevede un regime transitorio che dispone, per i soggetti in carica, l’irrilevanza ai fini del mandato residuo della mancanza di requisiti di professionalità introdotti dal nuovo Regolamento e non previsti dalla normativa previgente.

Per ulteriori dettagli Riccardo BOTTA rinvia alla nota predisposta per la riunione della Commissione in cui sono stati sinteticamente trattati i principali punti.

Il CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE PRENDE ATTO dell’informativa ricevuta.

2.3B. - Offerte di Capitalizzazione ex Bdn: aggiornamento al 30/06/2020 per COVIP

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Con riferimento allo stato di avanzamento delle operazioni di trasformazione in capitale delle rendite in corso di erogazione ai sensi dell’art.47 bis dello Statuto per la cd. platea residuale ex BdN (composta da beneficiari iscritti alla data del 25/6/2012), con PEC del 13/7/2020, il VICE DIRETTORE Anna COZZOLINO informa che è stata fornita alla COVIP la consueta, puntuale informativa nella quale si è rappresentato che nel primo semestre del 2020 non sono state inoltrate offerte e che, a seguito delle adesioni pervenute nel medesimo periodo – relative ad offerte effettuate nel 2019 - sono stati pagati n. 38 zainetti per complessivi euro 1.606.503,97 lordi.

Anna COZZOLINO fa presente che, con l’occasione si è informata la Commissione delle offerte inviate nel mese di luglio u.s. ad appartenenti alla platea residuale nonché delle offerte ancora da fare, e per completezza, relativamente alle offerte ex Cassa, si è rappresentato che nel mese di giugno 2020 è stata inviata l’offerta di capitalizzazione a 76 nominativi e che a seguito delle adesioni pervenute sono stati pagati n. 16 zainetti di cui 8 riferiti a pensioni aventi decorrenza 2019 per complessivi euro 2.493.593,02.

Per ulteriori dettagli Anna COZZOLINO rinvia alla nota predisposta per la riunione della Commissione in cui sono stati sinteticamente trattati i principali punti.

Il CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE PRENDE ATTO dell’informativa ricevuta.

2.3c. - Dati del Fondo per la Relazione semestrale ISP al 30/6/2020: aggiornamento

Il VICE DIRETTORE Anna COZZOLINO fa presente che, come già anticipato nell’adunanza consiliare del 23 giugno ultimo scorso, in data 8 giugno 2020 è pervenuta dalla Direzione Amministrazione e Fiscale di Intesa Sanpaolo (di seguito DAF), ai fini della Relazione Semestrale della Banca, la consueta richiesta dell’ammontare stimato - alla data del 30 giugno 2020 - del patrimonio del Fondo, delle pensioni pagate e del rendimento stimato.

Al riguardo, Anna COZZOLINO informa di aver inviato entro la scadenza del 2 luglio 2020, indicata dalla DAF, le informazioni richieste, ripartite per ciascuna gestione separata, che evidenziano un patrimonio complessivo stimato al 30 giugno 2020 di Euro 576.850.977,99 unitamente al tasso di rendimento stimato del -1,40%.

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Il CONSILGLIO DI AMMINISTRAZIONE PRENDE ATTO dell’informativa ricevuta.

2.3d. - Nuovo sito internet del Fondo: informativa Area Documentale

Il VICE DIRETTORE Anna COZZOLINO informa che il Fondo ha provveduto, in sinergia con il Service Kirey e il Titolare della Funzione Revisione Interna – Internal Auditing, alla predisposizione di un nuovo sito internet di prossima pubblicazione, attualmente in fase di test e raggiungibile all’indirizzo: https://www.n2h4.it/intesasanpaolo/index.htm.

Nella nuova area web sono stati importati i contenuti e i documenti dell’attuale sito internet del Fondo (Bilanci, Statuto, Codice Etico, Modello 231, DCI, DPI, News, Modulistica, ecc…) e il dominio definitivo resterà quello attuale ovvero:

http://www.fondopensioneaprestazioneintesasanpaolo.it/.

La nuova veste grafica utilizzata rende il sito “user friendly”, quindi di facile utilizzo anche per chi non è esperto, e compatibile non solo per l’accesso tramite computer ma anche alla visualizzazione da dispositivi mobili (smartphone, tablet, ecc…).

Il personale del Fondo abilitato avrà la completa gestione dei contenuti delle pagine e dei documenti anche senza l’ausilio del service.

Il nuovo sito, tramite link facilmente visibili in home page, consente l’accesso a 2 distinte aree, protette da user-id e password e accessibili solo da parte delle persone autorizzate, di cui una nuova area documentale condivisa dagli addetti al Fondo appositamente abilitati, dai componenti del Consiglio di Amministrazione e del Collegio dei Sindaci e dalle Funzioni Fondamentali, in cui sarà possibile condividere, visualizzare, scaricare e stampare i documenti che solitamente sono resi disponibili ai Consiglieri e Sindaci tramite e-mail in vista delle riunioni istituzionali del Fondo. Tale innovazione diminuirà i tempi di attesa dal momento che i documenti saranno pubblicati appena disponibili ed eliminerà il limite della dimensione degli allegati che talvolta hanno bloccato o riempito le caselle personali di posta elettronica.

Anna COZZOLINO rinvia, per ulteriori dettagli, alla nota predisposta per la riunione della Commissione in cui sono stati sinteticamente trattati i principali punti.

Il CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE PRENDE ATTO dell’informativa ricevuta.

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2.4. VARIE ED EVENTUALI

Il VICE DIRETTORE Anna COZZOLINO informa il Consiglio di aver comunicato alla Commissione che con valuta 4 settembre 2020 l’INPS ha rimborsato l’intera annualità 2019 per euro 1.101.663,01 per pensioni anticipate per conto dell’Ente Previdenziale.

Il CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE PRENDE ATTO dell’informativa ricevuta.

* * *

3. COMMISSIONE FINANZA. ESITO DEI LAVORI DELLE RIUNIONI DEL 15 LUGLIO E DEL 10 SETTEMBRE 2020: DELIBERE INERENTI E CONSEGUENTI:

Il VICE DIRETTORE Giovanni SALETTA illustra gli esiti delle riunioni delle Commissioni Finanza tenutesi in data 15 luglio 2020 e 10 settembre 2020 – i cui verbali sono stati già resi disponibili ai Consiglieri e riportati nel Libro degli Allegati – ripercorrendo le seguenti tematiche:

• Chiusura FPSPI SICAV;

• Approvazione Revisione Asset Allocation Strategica;

• Investimenti diretti (Finint, operazione in conflitto di interesse del gestore);

• Informative varie;

* * * 3.1. CHIUSURA FPSPI SICAV

Il VICE DIRETTORE Giovanni SALETTA informa il Consiglio che nella Commissione del 15 luglio scorso l’Area Investimenti e Segreteria del Fondo ha segnalato che in relazione alla verifica/revisione dell’Asset Allocation Strategica si imponevano anche decisioni sul mantenimento o meno di FPSPI SICAV veicolo interamente e direttamente detenuto dal Fondo, che deriva dal conferimento delle attività dell’ex Cassa di Previdenza Sanpaolo realizzatosi il 31 dicembre 2018.

All’epoca della confluenza dell’ex Cassa di Previdenza Sanpaolo, nell’ottica di poter nuovamente sfruttare tale veicolo, si era deciso di mantenere la SICAV operativa con al suo interno un solo mandato in titoli obbligazionari legati all’inflazione di ammontare molto ridotto (circa 3 mln/€).

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Giovanni SALETTA fa presente che in Commissione sono stati richiamati i benefici, ottenuti in passato dai quotisti, derivanti dalla gestione del proprio patrimonio mobiliare in SICAV, ma sono stati anche evidenziati quelli che sono i limiti attuali quali l’importo non ottimale delle masse a disposizione del Fondo che è rimasto l’unico quotista, le attività di aggiornamento necessarie per la gestione corrente e le modifiche che dovrebbero essere comunque apportate al veicolo SICAV. Per quanto attiene alle masse Giovanni SALETTA evidenzia che oggi una gestione in SICAV richiede almeno un patrimonio di circa 1 miliardo di euro, cosa non possibile per il Fondo il cui patrimonio è di circa 580 milioni di euro, dei quali circa 415 milioni investiti in attività mobiliari e liquidità ed il rimanente in investimenti illiquidi (immobili, fondi di investimento alternativi e quote di Banca d’Italia), masse che diminuirebbero già nei prossimi anni. Per quanto riguarda gli altri due aspetti Giovanni SALETTA segnala che il mantenimento della SICAV nello stato attuale, in pratica volendo procrastinare la decisione se mantenerla o chiuderla, richiede sempre un’attività amministrativa (ad esempio adesso è in corso la revisione del prospetto) che necessita di un presidio ed ha un suo costo (circa 80.000 euro nel 2020), inoltre, nel caso si volesse rivitalizzare la SICAV, risulterà indispensabile apportare delle modifiche al modello attuale passando ad una struttura condivisa da COVIP, almeno dalle informazioni in essere, diversa da quella corrente.

Considerando tutto quanto premesso e che i tempi per la creazione di una nuova SICAV non si discosterebbero molto dai tempi necessari per apportare delle modifiche al modello della SICAV attuale, senza contare che in quest’ultimo caso sarebbe anche necessario effettuare una gara per assegnare il mandato di Management Company, la Commissione, su proposta dell’Area Investimenti e Segreteria, ha concordato sulla chiusura della SICAV.

Al termine della trattazione e sulla base delle risultanze della Commissione Finanza del 15 luglio 2020, il CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE APPROVA la chiusura di FPSPI SICAV.

* * * 3.2. REVISIONE ASSET ALLOCATION STRATEGICA

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Il VICE DIRETTORE Giovanni SALETTA fa presente che nelle due Commissioni Finanza del 15 luglio 2020 e del 10 settembre 2020 si è trattato il tema della verifica e revisione dell’Asset Allocation Strategica (“AAS”) del Fondo.

La revisione dell’AAS si impone in quanto è necessario chiudere alcuni rischi obbligazionari, come suggerito dall’Advisor e concordato dalla Commissione, e si devono fare le selezioni dei gestori i cui mandati sono in scadenza alla fine dell’anno.

Giovanni SALETTA informa il Consiglio che nella Commissione del 15 luglio 2020 è stata consegnata una nota, redatta dall’Area Investimenti e Segreteria, preparata in base al documento di revisione dell’AAS predisposto dall’Advisor e consegnato alla Commissione - già reso disponibile ai Consiglieri e riportato nel Libro degli Allegati - in cui si illustra la situazione degli investimenti attuali e la proposta di revisione che decorrerà da gennaio del nuovo anno.

Nel predisporre la revisione dell’AAS l’Advisor ha:

• tenuto conto della situazione e del patrimonio attuale del Fondo, non ipotizzando futuri scenari che potrebbero non trovare conferma;

• considerato come cash flow in uscita gli importi previsti negli anni per il servizio di pagamento delle pensioni come da ultimo bilancio attuariale (nel periodo 2021/2023 tra i 45 mln/€ e i 52 mln/€ annui);

• considerato come cash flow in entrata unicamente gli importi derivanti dai ritorni attesi dei vari investimenti calcolati in base all’AAS presentata ed alle ipotesi di rendimento delle varie asset class indicate;

• tenuto conto del mantenimento degli attuali investimenti illiquidi (immobili, FIA ed azioni Banca d’Italia) ai livelli attuali, non considerando eventuali dismissioni;

• valutato di mantenere un livello di rischio accettabile ed in linea con la situazione corrente;

• considerato di poter avere un tasso di rendimento annuo generale per il Fondo superiore al tasso del 3%, tasso determinato dall’Attuario nella predisposizione dell’ultimo bilancio attuariale;

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• preso atto della volontà di chiudere FPSPI SICAV;

• tenuto conto di dover rispettare nel corso del periodo interessato dalla nuova AAS il soddisfacimento dei limiti normativi relativi al possesso di strumenti finanziari non negoziati nei mercati regolamentati, degli immobili e dei FIA.

L’Advisor ha indicato che l’elemento cardine della proposta è quello di togliere i rischi che non sono più retribuiti soprattutto sulla parte obbligazionaria. La proposta illustrata prevede:

• il mantenimento del modello attuale di gestioni attive;

• per quanto riguarda la macro-area obbligazionaria due mandati però completamente differenti l’uno dall’altro. Un mandato obbligazionario classico dove si andranno a ridurre fortemente i limiti di rischio rispetto alla situazione attuale (sia per quanto attiene la qualità del credito sia per il tipo di seniority del debito) con il portafoglio orientato più verso una gestione corporate che non governativa. L’altro mandato obbligazionario individuato è quello in titoli convertibili che sono obbligazioni a tutti gli effetti ma hanno una conversione del debito in titoli azionari;

• per quanto riguarda la macro-area azionaria tre mandati anziché i due attuali al fine di avere una più ampia diversificazione, anche se con mandati più piccoli, mantenendo lo stesso asset americano presente nell’attuale settore di mercato perché rimane l’asset più indicato da avere, un mandato azionario europeo core simile all’azionario attuale ed uno small cap europeo formato da società di piccola e media capitalizzazione quotate, che potrebbero performare meglio delle società a larga capitalizzazione.

La nuova AAS – che decorrerà dall’inizio del nuovo anno ed in base alla quale verranno effettuate le gare per la selezione dei nuovi gestori – verte su un incremento in percentuale dell’azionario rispetto alla situazione corrente per circa il 7%, motivato dalle migliori prospettive di questa asset class – nonostante la crescita dei mercati azionari nel corso degli ultimi anni – rispetto all’obbligazionario il cui peso diminuisce nominalmente dell’8%, ma che vede l’inserimento di una componente “equity” quali i titoli convertibili. La ragione di tale proposta risiede nel fatto che sul segmento obbligazionario nei prossimi anni ci sarà sempre meno valore e pur ricercandolo scendendo la scala della qualità del credito o investendo

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in alcune particolari tipologie obbligazionarie, il profilo rischio/rendimento risulterà fortemente sbilanciato e quindi non ripagherà più ricercare ritorni maggiori a fronte di rischi maggiori.

Un fattore di stabilizzazione della performance di portafoglio è rappresentato dagli investimenti meno liquidi, quali gli immobili e gli investimenti alternativi (in questa categoria oltre ai FIA è inserito anche l’investimento in quote di partecipazione al capitale della Banca d’Italia) il cui peso percentuale – considerate le masse attuali – aumenterà per circa 1% a causa della riduzione prospettica del patrimonio del Fondo. Questi investimenti scontano una bassa correlazione con gli investimenti tradizionali, sono caratterizzati da una liquidità molto minore di quella degli investimenti quotati sui mercati pubblici ed offrono la possibilità di beneficiare di un premio per l’illiquidità.

Giovanni SALETTA riferisce che la Commissione ha avanzato alla proposta presentata dall’Advisor i seguenti rilievi:

• si è evidenziato che le obbligazioni convertibili non sono affatto liquide ed in una situazione di crisi come quella che è avvenuta quest’anno si comporterebbero nello stesso modo di quanto avvenuto per i titoli High Yield. La Commissione ha ritenuto rischioso investire una quota così importante di patrimonio in questo tipo di asset class considerando che il Fondo detiene già circa il 30% del suo patrimonio immobilizzato in immobili, FIA ed azioni della Banca d’Italia al quale si aggiungerebbe il 14% di obbligazioni convertibili, titoli che anche se sono formalmente quotati nei mercati regolamentati non sono affatto liquidi;

• è stato chiesto per quanto riguarda il mandato azionario small e mid cap di prevedere una determinata percentuale di investimenti in Italia.

La Commissione ha quindi richiesto all’Advisor di preparare una proposta alternativa di AAS.

Giovanni SALETTA informa il Consiglio che nella Commissione del 10 settembre 2020 è stata consegnata da parte dell’Area Investimenti e Segreteria, d’intesa con l’Advisor, un affinamento della proposta tenendo conto delle considerazioni emerse nella Commissione del 15 luglio 2020 che qui di seguito si ricapitola:

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• incremento in valore assoluto (dagli attuali 201 mln/€ a 228 mln/€) e percentuale (dal 34% al 39,3%) dell’azionario. L’Advisor ha proposto di affiancare ai due mandati azionari

“core”, uno denominato “World Equities with European focus” di 80 mln/€, uno denominato “US core Equities” di 80 mln/€ ed un mandato specialistico in azioni small e mid cap europee con un peso dell’Italia del 20% dell’importo di circa 68 mln/€. Le aziende small e mid cap tendono ad essere leader sui loro mercati e dimostrano spesso un forte potenziale di crescita, in particolare negli ambiti in cui possono sostenere livelli elevati di innovazione, premessa indispensabile per conseguire tassi di crescita superiori;

• riduzione in valore assoluto (dagli attuali 210 mln/€ a 161 mln/€) degli investimenti obbligazionari il cui peso diminuisce anche in percentuale (dal 35,5% al 27,8%). Il mandato obbligazionario core di 111 mln/€ è stato disegnato con un focus principale degli investimenti nei titoli obbligazionari Investment Grade in Euro emessi nel mercato degli eurobond e nei mercati domestici dell’eurozona;

• inserimento, nell’ambito dell’obbligazionario, di un mandato specialistico attivo in obbligazioni convertibili da 50 mln/€;

• mantenimento di una parte importante del patrimonio in investimenti meno liquidi, quali gli immobili e gli investimenti alternativi il cui peso percentuale aumenta di circa 2,5% ed in prospettiva (2022/2023) crescerà di circa il 6%, ma di fatto gli investimenti rimarranno pressoché stabili in valori assoluti, per il graduale disinvestimento degli asset liquidi;

• Inserimento (per il momento) nell’ambito dei FIA di una quota per un nuovo investimento avente un impegno di ammontare ridotto (10 mln/€), ma che segnali l’attenzione del Fondo verso i temi della “silver economy” (economia influenzata dai comportamenti, consumi e tendenze della parte più anziana della popolazione), della ricerca nel settore biotecnologico/biomedicale, dell’edilizia ospedaliera, clinica e residenziale sanitaria assistita, della nutrizione e della salute. La modalità tecnica dell’investimento e la tempistica si è detto che verrà valutata alla luce di una analisi che dovrà effettuare l’Area Investimenti e Segreteria congiuntamente con l’Advisor.

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Giovanni SALETTA fa presente che la Commissione in merito a questa seconda proposta si è trovata d’accordo sulla ripartizione generale degli investimenti a livello di macroarea, ma ha sollevato ancora obiezioni in merito all’importo previsto per il mandato convertibile. Si è Inoltre evidenziato che a fronte di un aumento della rischiosità (VAR attuale circa 23% in prospettiva 26%) la redditività stimata, pur in linea con il tasso utilizzato dall’Attuario nella predisposizione del bilancio attuariale, non cresce.

L’Advisor, condividendo la proposta maturata in Commissione in quanto l’impianto complessivo della nuova Asset Allocation e le prospettive reddituali non subiscono variazioni sostanziali, fa presente che pur sostenendo dal suo lato che le obbligazioni convertibili non sono meno liquide di altri strumenti (come i titoli Hight Yield) e che il Fondo ha o ha avuto in portafoglio e che ora vengono ridotti, ha rilevato che nel caso non si potesse assegnare un mandato specialistico attivo in titoli convertibili, perché di ammontare troppo ridotto, si potrebbe effettuare la stessa gestione tramite acquisto di quote di un fondo obbligazionario in titoli convertibili.

BOND AZIONI IMMOBILI ALTERNATIVI LIQUIDITA'

AA attuale (30/6/2020) 36,3% 34,2% 16,8% 12,1% 0,7%

AA rivista (01/01/2021) 28,3% 41,0% 17,4% 12,5% 0,8%

0,0%

5,0%

10,0%

15,0%

20,0%

25,0%

30,0%

35,0%

40,0%

45,0%

AA attuale e AA rivista

AA attuale (30/6/2020) AA rivista (01/01/2021)

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Giovanni SALETTA continua la trattazione riferendo al Consiglio che la Commissione all’unanimità, vista la proposta favorevole della Commissione Finanza e dell’Advisor, ha quindi convenuto di:

➢ ridurre il proposto mandato in titoli convertibili da 50 mln/€ a 30 mln/€;

➢ incrementare il mandato obbligazionario core di 10 mln/€ portandolo quindi a 121 mln/€;

➢ incrementare il mandato azionario mondiale (World Equity) di 10 mln/€ portandolo quindi a 90 mln/€;

➢ lasciare gli altri due mandati azionari uno denominato “US core Equities” per 80 mln/€

ed uno denominato “EU small mid caps Equities with Italian focus” per circa 68 mln/€

con le soglie indicate dall’Advisor;

➢ valutare le proposte disponibili per l’investimento in un titolo alternativo legato alla “silver economy” alla luce della disamina che dovrà essere in seguito effettuata dall’Area Investimenti e Segreteria in merito alle modalità e tempistiche disponibili.

Il PRESIDENTE cede la parola all’Advisor il quale sottolinea l’equilibrio dell’asset allocation che ha tenuto conto delle masse in uscita nei prossimi anni e che sono state previste nel cash flow. Non sono state preventivate uscite sia per quanto riguarda il settore immobiliare sia per quanto riguarda i FIA, il portafoglio così determinato risulta equilibrato, stabile ed in grado di generare un determinato rendimento senza esporsi a dei rischi che non sono più sufficientemente retribuiti. Il punto fondamentale è, da un lato, ridurre il prima possibile i rischi nel settore obbligazionario sui mandati attuali che hanno recuperato le perdite registrate nella primavera e dall’altro lato redistribuire le fonti di redditività del portafoglio.

Proprio in questa ottica nasce la proposta di avere tre mandati azionari distinti che hanno in vari modi una fonte di redditività ben precisa e anche se sono esposti a una certa volatilità, non portano squilibrio nel portafoglio perché si è attuata una certa diversificazione tra Paesi e tipologia di investimento.

Il Consigliere Giancarlo FERRARIS chiede se ci sono prospettive di alleggerimento sul Real Estate. Interviene il DIRETTORE GENERALE dicendo che il Real Estate sarà oggetto della

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prossima Commissione Immobiliare dove verrà acquisito altresì il parere del Dott. Nicosia di Colliers, importante operatore del settore. La situazione prospettata prevede invarianza del patrimonio immobiliare anche se poi qualche dismissione dovrà essere fatta.

Interviene l’Advisor facendo presente che l’asset allocation non vuole forzare i tempi sul lato immobiliare, se poi questo comincia a muoversi se ne prenderà atto e si faranno le modifiche necessarie, in questo momento per quanto riguarda l’asset allocation si è considerato lo scenario peggiore cioè quello di invarianza del patrimonio investito in immobili.

Interviene il Consigliere Angela ROSSO per chiedere a quanto ammonta il totale dell’illiquidità del patrimonio. Risponde al quesito il VICE DIRETTORE Giovanni SALETTA informando il Consiglio che attualmente la componente illiquidita del patrimonio ammonta al 29,2%, costituito dalla sommatoria degli investimenti immobiliari diretti ed indiretti, dei FIA e delle azioni della Banca d’Italia, ed è vista in crescita – anche per la riduzione prospettica del patrimonio del Fondo – per arrivare a fine 2022 inizio 2023 a livelli intorno al 35%.

Al termine della trattazione e sulla base della proposta condivisa dalle Commissioni Finanza del 15 luglio e del 10 settembre 2020, il CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE APPROVA la nuova Asset Allocation Strategica, che decorrerà dal nuovo anno ed in base alla quale verranno effettuate le selezioni dei gestori, nei termini sopra descritti.

* * *

Il VICE DIRETTORE Giovanni SALETTA, prima di passare alla trattazione del punto successivo all’Ordine del Giorno informa il Consiglio di aver inviato a tutti il verbale della Commissione Finanza del 10 settembre 2020.

L’Advisor esce dall’audio conferenza alle ore 16.20.

* * *

3.3 ESG: MANDATO ADVISOR ESG, DEFINIZIONE LINEE GUIDA ED ISCRIZIONE PRI

Il VICE DIRETTORE Giovanni SALETTA fa presente di aver illustrato, nella Commissione del 15 luglio 2020, la nota predisposta per l’identificazione di un percorso per la definizione di linee guida del Fondo in tema di investimenti sostenibili e responsabili, di cui si era già data

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anticipazione nella Commissione dell’11 giugno 2020 quando si era data informativa dell’avvio di questo percorso.

Giovanni SALETTA aggiunge che in premessa è stato segnalato che al di là della motivazione che potrà avere il Fondo nel diventare un investitore che presta attenzione alle tematiche ESG nella gestione del suo patrimonio, quale ente pensionistico rientra tra i partecipanti ai mercati finanziari, categoria per la quale sono previsti nuovi obblighi di trasparenza ed adempimenti in materia di informazioni sulla sostenibilità degli investimenti nel settore dei servizi finanziari.

Giovanni SALETTA fa presente che, trattandosi di un percorso graduale, nella Commissione ci si è soffermati sull’approccio, sulle logiche che il Fondo potrà portare avanti per quanto riguarda l’investimento sostenibile e responsabile e sulle modalità di implementazione delle linee guida che verranno definite dal Fondo, rimandando poi ad una successiva trattazione le ulteriori attività che il Fondo dovrà comunque definire quali l’engagement, l’esercizio dei diritti di voto, la reportistica ed i ruoli e responsabilità dei diversi attori coinvolti.

Per quanto riguarda l’approccio sono state descritte le strategie di investimento sostenibile e responsabile che in linea di massima risulterebbero essere tutte applicabili e cioè esclusioni, Norms-Based Screening, selezione positiva, integrazione ESG, sustainability themed ed impact investing.

Invece per quanto attiene all’applicazione delle strategie ESG si è rilevato che il suo successo dipende in misura significativa dalle competenze e dalle capacità del gestore.

Sotto questo profilo, riveste particolare importanza il processo di selezione dei gestori, che deve considerare anche la capacità del gestore di governare i fattori ESG, secondo le regole e in conformità agli obiettivi che si è dato il Fondo.

L’implementazione delle strategie potrà poi essere effettuata mediante l’inclusione positiva e l’esclusione negativa.

Giovanni SALETTA riferisce di aver fatto presente in Commissione che il Fondo intende adottare un approccio di investimento sostenibile e responsabile su tutte le masse investite e asset class in portafoglio (azioni, obbligazioni societarie, obbligazioni governative, OICR,

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fondi di investimento alternativi). L’applicazione dei principi e l’introduzione delle pratiche di SRI potrebbe essere fatta con gradualità, al fine di non produrre squilibri finanziari di breve periodo. Il Fondo potrebbe anche avvalersi della possibilità di implementare le strategie di sostenibilità in modo differenziato sulle diverse gestioni e/o asset class al fine di garantire una migliore efficienza nella gestione del portafoglio.

Giovanni SALETTA fa presente di aver indicato che, a suo avviso, considerata la complessità e delicatezza della materia sarebbe auspicabile farsi assistere da un consulente specializzato in ambito ESG oppure dallo stesso consulente finanziario del Fondo, che negli ultimi anni ha sviluppato anche questo tipo di attività.

La Commissione, dopo ampio dibattito e confronto, si è trovata alla fine d’accordo:

• nello spostare l’asset del nostro Fondo verso i principi ESG, attività che dovrà essere effettuata gradualmente;

• nella necessità ed importanza di affidarsi ad un Advisor ESG, vista la complessità della materia, il cui mandato potrà essere affidato dopo una selezione tra più candidati;

• nell’invitare nella prossima Commissione due Advisor specializzati (VigeoEiris e ECPI) e l’Advisor finanziario del Fondo, che negli ultimi anni ha visto aumentare il numero di clienti che si rivolgono a lui per l’attuazione di strategie etiche, per presentare i loro servizi ed offerte in tale ambito;

• nel dare importanza e rilevanza, in sede di selezione dei gestori e nel bando di gara, a quelle case che prevedono, nel loro processo di investimento, l’inclusione dei criteri ESG in quanto chi lo prevede nei fatti già sta applicando sui propri investimenti un filtro su questa materia e questo garantirà per il Fondo una gestione ESG compatibile e lo avvicinerà a quanto prevede la normativa IORP II;

• nel prevedere che i due criteri dell’esclusione negativa e dell’inclusione positiva, possano essere entrambi applicati, giudicando questi non alternativi tra loro;

• nel muoversi in sintonia con altri fondi pensione del Gruppo o altre realtà del Gruppo in quanto la materia è particolarmente controversa e rischiosa (es. liste di esclusione

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differenti tra i Fondi potrebbero portare un Fondo ad investire in società non consentite nell’altro e questo potrebbe creare possibili problemi reputazionali).

* * *

Giovanni SALETTA continua la trattazione riferendo che nella Commissione del 10 settembre 2020, facendo seguito a quanto concordato nella precedente Commissione, è stato consegnato e presentato dall’Area Investimenti e Segreteria una bozza delle linee guida che definiscono l’attività del Fondo in tema di Investimenti Socialmente Responsabili. Tale documento, che potrà essere ulteriormente integrato e/o modificato in base ai commenti dei Consiglieri, verrà poi sottoposto, per eventuali ulteriori commenti, all’Advisor ESG e, una volta finalizzato, verrà portato al Consiglio di Amministrazione per la sua approvazione.

Nella stessa giornata si sono svolte le audizioni di LIA, VigeoEiris ed ECPI come concordato nella precedente Commissione.

Al termine delle audizioni la Commissione si è trovata d’accordo:

• nel valutare positivamente le presentazioni effettuate, rimarcando come tutte e tre le case hanno illustrato in modo ampio, chiaro ed esaustivo quello che sarebbe il loro ruolo di Advisor ESG nell’affiancare il Fondo nelle attività richieste (selezione gestori, monitoraggio, reporting ed engagement);

• nell’assegnare un giudizio di favore alla presentazione effettuata da VigeoEiris rispetto alle altre due in quanto la presentazione è stata maggiormente focalizzata su quanto richiesto dal Fondo, più completa ed ha evidenziato dei punti di forza (es. 200 analisti qualificati e specializzati per settore) indiscutibili. VigeoEiris ha ormai acquisito una posizione di leadership nel settore, vanta una presenza da più anni, e si ritiene che possa dare ampia e sicura garanzia di supporto al Fondo soprattutto nella fase di implementazione delle linee guida ESG. VigeoEiris da anni effettua il monitoraggio annuale del portafoglio del Fondo. Oltre al giudizio di merito la proposta di VigeoEiris è risultata anche la più competitiva in termini di prezzo avendo quotato un costo di Euro 23.000 per due anni (3.000 euro per attività una tantum + 10.000 euro all’anno) rispetto ai 30.000 per due anni di ECPI (15.000 euro all’anno) ed ai 18.000 euro per un anno di LIA;

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• nel proporre di diventare un firmatario dei Principi per l’Investimento Responsabile (“PRI”) promossi dalle Nazioni Unite e che contano oggi su un network mondiale composto da oltre 3.100 membri per un ammontare di circa 100 trilioni di dollari di asset. L’obiettivo del PRI è quello di supportare la rete dei firmatari nel considerare ed integrare i fattori ambientali, sociali e di governance nelle proprie decisioni di investimento e di azionariato attivo. Nel corso delle audizioni i proponenti dei servizi di consulenza in ambito ESG hanno evidenziato come sia opportuno per un investitore istituzionale come il Fondo aderire a questo network. Il costo, parametrato in base al patrimonio del sottoscrittore, è nel caso del Fondo di circa 1.000/2.000 euro all’anno.

Al termine della trattazione ed in assenza di ulteriori osservazioni il CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE:

• APPROVA l’assegnazione a VigeoEiris del mandato di Advisor ESG per un periodo di due anni, ad un costo di 3.000 euro per attività una tantum oltre a 10.000 euro all’anno;

• AUTORIZZA il Fondo a diventare un firmatario dei PRI con autorizzazione alla relativa spesa che dovrebbe essere di circa 1.000/2.000 euro all’anno.

* * *

Il PRESIDENTE informa il Consiglio che, durante le riunioni a cavallo tra la presentazione dell’asset allocation strategica e la presentazione dell’offerta per le problematiche ESG, l’Advisor ha segnalato che il dott. Edoardo Lupi, in qualità di Amministratore della Società Link Consulting Partners facente parte del gruppo Link Institutional a cui appartiene anche l’Advisor, ha ricevuto un avviso di garanzia di cui in questo momento non si conoscono i dettagli, nel quale non è coinvolta la Società Link Institutional Advisory ma la Società parallela che si occupa di operazioni di engineering. Il PRESIDENTE chiede all’Advisor di tenere aggiornato il Consiglio sull’evolversi della situazione.

Il CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE PRENDE ATTO della segnalazione ricevuta.

* * *

3.4. INVESTIMENTI DIRETTI (FININT, OPERAZIONE IN CONFLITTO DI INTERESSI DEL GESTORE)

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Il VICE DIRETTORE Giovanni SALETTA fa presente che la Commissione del 10 settembre 2020 è stata informata che era pervenuto l’avviso di convocazione del Comitato Consultivo del Fondo “Finint Smart Energy” per il giorno 11 settembre 2020 alle ore 15.00 per discutere e deliberare sul seguente ordine del giorno:

- Nomina del Presidente del Comitato;

- Parere ai sensi dell’art. 16.13 del Regolamento di Gestione del Fondo in merito ad un’operazione di investimento; delibere inerenti e conseguenti;

- Varie ed eventuali.

Il Fondo Pensione ha nel Fondo “Finint Smart Energy” un impegno di sottoscrizione di euro 3,66 milioni interamente richiamati (al 31/12/2019 l’importo totale del Fondo sottoscritto e richiamato risulta essere pari a circa 14,7 milioni di euro) e partecipa nel Comitato Consultivo con il suo rappresentante la Dott.ssa Anna COZZOLINO.

In base alla documentazione ricevuta a sostegno della trattazione dei punti posti all’ordine del giorno, Giovanni SALETTA ha fatto presente che il Team di gestione del Fondo Finint ha proposto l’investimento in un minibond a tasso fisso della durata di otto anni, emesso dalla società Asja Ambiente Italia S.p.A., gruppo italiano con sede a Torino che opera nelle energie rinnovabili detenuto per l’85% da Cordusio Società fiduciaria SpA (per conto di Agostino Re Rebaudengo) per un importo di 2 milioni di euro.

Premesso che la scelta dell’investimento compete al gestore del fondo, nell’ambito dei limiti stabiliti dalla documentazione contrattuale, l’operazione è stata portata all’attenzione del Comitato Consultivo, a seguito della delibera positiva del Consiglio di Amministrazione del Fondo Finint, in quanto la stessa è in potenziale conflitto di interesse sia perchè l’emissione obbligazionaria è già stata sottoscritta da Finint SGR per complessivi Euro 8,0 milioni sia perchè Banca Finint S.p.A. ricopre il ruolo di Banca Agente a seguito del conferimento di incarico effettuato da Asja S.p.A.

In relazione al primo punto si è fatto presente, riferisce Giovanni SALETTA, che il team di gestione del Fondo, nei recenti mesi, ha valutato anche l’emissione obbligazionaria del Gruppo Industriale Undo S.p.A. di caratteristiche simili e che, tuttavia, considerata sia la

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liquidità disponibile di investimento del Fondo sia le maggiori attese di rendimento è stato scelto l’investimento nel minibond Asja.

Quanto al secondo punto, il compenso dovuto a Banca Finint per l’attività di Banca Agente è fisso, ovvero la sottoscrizione da parte del Fondo Finint non genererà alcun incremento del compenso stesso. Inoltre, mediante confronto con quotazioni di altri istituti (BYN Mellon e BNP Paribas) è stato appurato come il compenso di Banca Finint sia a mercato.

Giovanni SALETTA fa presente che la Commissione si è trovata d’accordo nell’esprimere, nella riunione del Comitato Consultivo dell’11 settembre 2020, voto favorevole all’investimento ed alla nomina del Presidente del Comitato Consultivo proposta da FININT purché in accordo con il voto espresso dagli altri membri del Comitato stesso.

In data 11 settembre 2020, giorno seguente alla riunione della Commissione Finanza, si è regolarmente svolto il Comitato Consultivo di Finint il quale ha rilasciato all’unanimità parere favorevole all’investimento e nominato Presidente del Comitato il Sig. Marcello Bertocchini della Fondazione Carilucca (nomina proposta dalla SGR e approvata all’unanimità, con l’astensione dell’interessato).

Al termine della trattazione il CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE PRENDE ATTO dell’informativa ricevuta e RATIFICA la votazione espressa dal Fondo nel Comitato Consultivo di Finint.

3.5. INFORMATIVE VARIE

Rendimenti del Fondo Pensione e dei mandati in delega al 28 agosto 2020

Il VICE DIRETTORE Giovanni SALETTA riporta al Consiglio quanto esposto nella Commissione del 10 settembre 2020 in merito all’andamento delle performance delle singole gestioni e del Fondo alla data più recente.

Giovanni SALETTA fa presente che la Commissione ha preso atto delle performance delle gestioni e del Fondo alla data del 28 agosto 2020 (ultima rilevazione pervenuta dall’Advisor per la Commissione) raffrontandola con quella al 30 giugno 2020 (situazione portata nell’ultima Commissione precedente del 15 luglio 2020).

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La risalita dei mercati, specialmente quelli azionari, ha permesso il recupero delle perdite realizzatesi nel periodo febbraio/marzo a seguito dell’esplosione della pandemia COVID-19.

Alla data del 28 agosto la performance del Fondo è +2,51% rispetto a +1,68% del benchmark.

Giovanni SALETTA continua la trattazione riferendo che dai dati di fine agosto si rileva come i gestori Azimut ed Invesco, seppur recuperando dai minimi dell’anno (marzo), non hanno ancora raggiunto i loro livelli massimi registrati a gennaio. Discorso diverso per Eurizon che a fine agosto ha recuperato totalmente la minusvalenza e per AllianceBernstein la cui crescita continua, seppur nel mese di agosto il gestore ha sottoperformato il suo benchmark.

Al 28 agosto il +1,68% del benchmark si compone di +1,37% da parte della componente azionaria, +0,41% da parte degli investimenti liquidi e -0,09% da parte della componente obbligazionaria

Rispetto ai valori minimi segnati dai mercati il 23 marzo 2020 si rileva come al 28 agosto 2020 il benchmark è passato da -11,71% a +1,68%, per quanto attiene alle singole asset class l’azionario passa da -9,84% a +1,37% mentre l’obbligazionario da -2% a -0,09%. Il raffronto

Perfomance dei mandati al 28/08/2020

masse (mln/€) % rendimento benchmark delta commissione

Azimut 139,3 23,1% -0,95% -0,28% -0,67% 0,18%

Eurizon 83,3 13,8% -0,03% -2,58% 2,55% 0,09%

FPSPI SICAV 2,8 0,5% -0,92%

Invesco 97,1 16,1% -8,43% -11,31% 2,88% 0,45%

AllianceBernstein 98,1 16,2% 24,37% 27,58% -3,21% 0,59%

Immobili 100,7 16,7% 4,23%

FIA 58,6 9,7% 2,35%

Banca d'Italia 15,0 2,5% 4,53%

Liquidità 9,0 1,5% 0,00%

TOTALE 603,9 100,0% 2,51% 1,68% 0,83%

Perfomance dei mandati al 30/06/2020

masse (mln/€) % rendimento benchmark delta commissione

Azimut 142,0 24,5% -2,58% -1,54% -1,04% 0,18%

Eurizon 82,1 14,1% -1,38% -3,52% 2,14% 0,09%

FPSPI SICAV 2,8 0,5% -2,35%

Invesco 94,4 16,3% -10,89% -13,35% 2,46% 0,45%

AllianceBernstein 87,3 15,0% 10,64% 8,71% 1,93% 0,59%

Immobili 97,4 16,8% 0,90%

FIA 55,1 9,5% 0,92%

Banca d'Italia 15,0 2,6% 4,53%

Liquidità 4,5 0,8% 0,00%

TOTALE 580,6 100,0% -0,97% -1,71% 0,74%

(31)

con i dati portati nell’ultima Commissione evidenzia un miglioramento del benchmark da - 1,71% a +1,68% determinato principalmente dalla crescita dell’azionario.

Giovanni SALETTA fa presente che l’Advisor ha evidenziato che la performance del portafoglio è tornata ad essere positiva prima di quanto atteso ed ha ricordato come avesse più volte detto che il portafoglio era portato, seppur esposto alla volatilità, al recupero delle minusvalenze di marzo.

Il CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE PRENDE ATTO dell’informativa ricevuta.

Controlli del Depositario

Il VICE DIRETTORE Giovanni SALETTA informa il Consiglio che nella Commissione del 15 luglio 2020 l’Area Investimenti e Segreteria ha riportato l’esito dei controlli effettuati dal Depositario per quanto attiene i limiti normativi e di convenzione relativi al mese di maggio 2020.

Per quanto attiene ai limiti normativi il Depositario non ha riportato segnalazioni di violazioni.

In relazione ai limiti di convenzione il Depositario ha riportato solo una segnalazione relativa al gestore Eurizon che al 30 giugno aveva in portafoglio titoli azionari per un peso del 20,17%, valore di poco superiore rispetto al limite inserito nella Convenzione del 20%, supero passivo, rientrato nel corso dei giorni successivi.

Parimenti la Commissione è stata informata che settimanalmente viene effettuato il controllo dei limiti di convenzione (compresi quelli di concentrazione) anche da parte dell’Advisor. Nei report settimanali dell’Advisor relativi al periodo trascorso dall’ultima Commissione, l’ultimo dei quali pervenuto prima della Commissione aveva data 30 giugno, non si sono rilevate violazioni.

* * *

Giovanni SALETTA fa presente che nella Commissione del 10 settembre u.s. l’Area Investimenti e Segreteria ha riportato l’esito dei controlli effettuati dal Depositario per quanto attiene i limiti normativi e di convenzione relativi ai mesi di giugno e luglio 2020.

benchmark bond equity illiquidi 23-mar -11,71% -2,00% -9,84% 0,14%

30-giu -1,71% -0,51% -1,50% 0,31%

28-ago 1,68% -0,09% 1,37% 0,41%

(32)

Per quanto attiene ai limiti normativi il Depositario non ha riportato segnalazioni di violazioni.

Per quanto attiene ai limiti normativi e di convenzione il Depositario non ha riportato segnalazioni di violazioni.

Parimenti la Commissione è stata informata che settimanalmente viene effettuato il controllo dei limiti di convenzione (compresi quelli di concentrazione) anche da parte dell’Advisor. Nei report settimanali dell’Advisor relativi al periodo trascorso dall’ultima Commissione, l’ultimo dei quali pervenuto prima della Commissione aveva data 28 agosto, non si sono rilevate violazioni.

Il CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE PRENDE ATTO dell’informativa ricevuta.

* * * Disinvestimenti

Il VICE DIRETTORE Giovanni SALETTA riferisce al Consiglio che la Commissione, nella riunione del 15 luglio 2020, è stata informata che, al fine di poter coprire le esigenze di tesoreria del Fondo per i mesi di luglio ed agosto, è stato richiesto all’Advisor di formulare una proposta di disinvestimento per l’importo di Euro 5 milioni. L’Advisor ha proposto di prelevare i 5 mln/€

dal mandato di Azimut, in linea con quanto deliberato nell’ultimo Consiglio di Amministrazione del 23 giugno 2020 di ridurre i rischi obbligazionari. L’Area Investimenti e Segreteria si è trovata d’accordo con quanto proposto.

Nella Commissione del 10 settembre 2020 l’Area Investimenti e Segreteria ha informato che al fine di poter coprire le esigenze di tesoreria del Fondo per il periodo fino alla fine dell’anno occorrerà effettuare dei disinvestimenti indicativamente a fine ottobre, novembre e dicembre per un totale previsto di circa 11 milioni di euro come evidenziato nella tabella seguente:

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