GAZZETTA SETTIMANALE
SCIENZA ECONOMICA, FINANZA, COMMERCIO, BANCHI, FERROVIE, INTERESSI PRIVATI
Direttore : M. J. de Johannis.
Anno Illlll - Voi. LI
t a r t i n a , 18 Loglio 1928
FIRENZE: 31, Via della Pergola
ROMA : 56, Via Gregoriana
l
2411
S O M M A R I O PARTE ECONOMICA.
Il prezzo del pane e del grano. I l futuro dell’oro e dell’argento. I l progetto Vissering e i cambi.
I prezzi a ll’ingrosso dellemerci in Italia nel giugno 1920. Frof. Ric cardo Bachi.
Un metodo di partecipazione al profitto e nuove forme di salario.
D ott. 0 . Le v i.
/I problema della valuta czeco-slovacca.
Sul ribasso dei prezzi.
NOTE ECONOMICHE E FINANZIARIE.
Salari della gente di mare. Accertamenti dei profitti di guerra. Stipendi e salari in Austria. Perdite di guerra.
II prezzo del pane in Francia. La Burocrazia.
Il legname in Italia.
I giacimenti di' ligniti in Italia.
RIVISTA BIBLIOGRAFICA. LEGISLAZIONE.
Progetti di legge: Modifica dell’articolo cinque dello Statuto. — Questione agraria. — Conversione in nominativi dei titoli al portatore. —• Avocazione allo Stato dei profitti realizzati nel periodo 1 agosto 1914-31 dicembre 1919 in conseguenza della guerra. — Tassa sulle automobili. — Tassa sulle successioni. — Contratti di forniture militari.
RIVISTA DEL COMMERCIO.
II commercio dell’aprile 1920. — Spiriti, bevande ed olii. La finanza italiana nel 1919-20. —• Operazioni delle stanze di
compensazione nel Regno durante il mese di maggio 1920. — Pesi, misure e monete dei diversi Paesi riferiti al sistema metrico.
Situazionedegli Istituti di Credito.
Come da impegno assunto coi nostri lettori, L ’Eco
nomista va gradatamente aumentando il numero delle
pagine, completa e perfeziona le sue rubriche, mentre
l ’Amministrazione attende ad accrescere la circola
zione in corformità a quanto avevamo annunziato.
B I B L I O T E C A D E “ L ’ E C O N O M I S T A „ Studi Economici Finanziari b S tatistici
pubblicati a cura de L’ ECONOMISTA
1) F E L IC E V IN C I L. 2
L'elasticità dei consumi con le sue applicazioni
ai consumi attuali prebellici
2) G A E T A N O Z IN G A L I L . 1
DI ALCUNE ESPERIENZE METODOLOGICHE
TRATTE DALLA PRASSI DELLA STATISTICA DEGLI ZEMSTWO ROSSI
3) Dott. E R N E S T O S A N T O R O E. 4Saggio critico su la teoria del valore
n ell’economia politica
4) A L D O C O N T E N T O L. 2 ¡
Por una teina induttiva dei dazi sul frano e sulle farine
5) A N S E L M O B E R N A R D IN O L. 2
II fenomeno burocratico e il momento
economico-finanziario
I n v e n d ita p r e s so i p r i n c i p a ti lib r a i-e d ito r i e p r e s s o V A m m in is tr a z io n e d e L’Econom ista - 5 6 V ia G re g o ria n a , R O M A 6.
PARTE ECONOMICA
Il prezzo del pane e del grano.
Due problemi sono tuttora aperti nel nostro paese
dal finire della guerra, se non prima ; due problemi
veramente assillanti che malgrado i ripetuti tentativi
dei Governi non ebbero ancora la fortuna di una sod
disfacente soluzione.
Il prezzo dèi grano prodotto nel paese ed il prezzo
del nane consumato nel paese non trovano, nè hanno
inai trovato e forse mai troveranno, finche le diret
tive non saranno modificate, un punto di giusta sod
disfazione
generale-E ’ questa riprova infallibile della fallacia dei prezzi
politici e conseguentemente di quella chimera irrag
giungibile ed inafferrabile che dai profani e talvolta
anche dai teorici vien chiamata il giusto prezzo. Lo
hanno ripetuto a sazietà economisti di ogni epoca, è
scritto in ogni più elementare trattato di scienza eco
nomica che calmieri, prezzi d ’imperio, costrizioni le
gali, ecc. non fanno che peggiorare le condizioni del
mercato che si vorrebbe salvare ; tuttavia anche il
Governo che sorge con direttive di politica liberale e
mostra di voler rinunciare ali’abuso dei decreti legge,
non sa astenersi dal debuttare con provvidenze che
contrastano con ogni dettame della scienza.
Un salace scrittore scriveva pochi giorni or sono :
« Francesco Saverio aveva completata- la mobilitazio
ne delle cavallette burocratiche e delle ciancie reto
riche per il nazionalismo granario. L ’on. Giolitti non
è soddisfatto. La legislazione nittiana non gli sembra
abbastanza eccezionale. Vuole speciali adì ampi poteri
per costringere — lui, vecchio burocrate — gli a-
gricoltori a coltivare grano su tutte le terre che ne
sono suscettibili, per poter muovere all’espropriazio
ne temporanea di terre al fine di destinarle alla cu1-
tura cerealicola, per fissare prezzi di calmiere e di re
quisizione per i prodotti agrari meno necessari del
grano e che ora, per avidità di guadagno, sono colti
vati a preferenza.
L ’avidità di guadagno consiste in ciò che molte vol
te, oegi che la burocrazia si è messa a stabilire i prez
zi, coltivare il grano è un’opera di pura filantropia »•
Ed è purtroppo vero che ancora non si è compreso
che non vi portanno essere leggi costrittive, o se vi
saranno condurranno più al ma’e che al bene, le
quali, ad esempio, impongano a ll’agricoltore leccese
di abbandonare un ettaro di buona vigna che gli dà
un reddito decuplo di quello che gli darebbe un ettaro
di frumento, per seguire gli ordini della burocrazia
centrale- E quando mai potrà l ’autorità locale imporre
che si brucino le vigne per seminarvi il grano? e se
ciò fosse per avvenire, si potrà provvedere di lavoro
i contadini nel periodo della disoccupazione concomi
tante alla cerealicultura?
L’ECONOMISTA
330
prezzi politici il cui scopo è precisamente quello di
tener basse le quotazioni del prodotto e quindi di ren
dere la coltivazione non sufficientemente compensa-
trice e perciò scarsa.
Insomma se ancora la storia non è diventata per i
governanti maestra della vita, almeno i fatti da loro
stessi comprovati e riprovati potrebbero ammonire che
ad ogni prezzo di imperio applicato alla produzione
questa diminuisce malgrado tutte le comminatorie ed
aggrava quindi la situazione che si voleva salvare.
Connessa al prezzo del grano è la non meno grave
questione del prezzo del pane, il cui troppo basso co
sto sembra non potersi modificare in Italia senza af
frontare per lo meno la rivoluzione. Non crediamo ve
ramente a così catastrofiche previsioni : siamo stati
sempre consentanei, durante la guerra, al prezzo poli
tico del pane, come provvedimento di guerra, così
come saremmo stati favorevoli a qualsiasi spesa dello
Stato intesa a non turbare gli animi ed a facilitare lo
sforzo e la vittoria- Ma a guerra finita, il graduale ri
torno alla libertà dei mercati si impone per ragioni im
prescindibili, ed assai piu fortemente quando lo stes
so bilancio dello Stato viene seriamente ad esser com
promesso appunto a causa della spesa specifica per
l ’approvigionamento^el pane. Non sarebbe.difficile og
gi, noi crediamo, spiegar bene alle masse con op
portuna propaganda che la questione del pane non
può risolversi ormai che in due soli modi : o coll’au
mento del prezzo o coll 'aumento della circolazione ;
quest’ultima conseguenza causerà nuovo deprezza
mento della lira che si ripercuoterà in qualche misura
non soltanto sul prezzo del pane, ma su quello di tutti
i generi di consumo.
D'altra parte si potrebbe ben temperare il passaggio
al prezzo diel libero mercato, adottando un metodo non
dissimile da quello che in Francia ha fatto finora, prova
sodisfacente dando anzi risultati insperati.
Due tipi di pane vennero creati : quello di lusso ad
alto prezzo, quei#' normale a basso prezzo d ’imperio-
Al secondo ebbero diritto ampie categorie di cittadini
e cioè i poveri, i combattenti, i mutilati, le vedove di
guerra, il capo di famiglia con più di 3 figli a carico,
la madre con più di 2 ecc.
A poco a poco si è notato che i maggiori consuma
tori del pane di lusso sono le classi operaie e salariate,
mentre quello normale veniva acquistato dalla borghe
sia. Il Governo ha potuto allora facilmente incomin
ciare a limitare il numero delle concessioni del pane
a prezzo d ’imperio e gradamente potrà giungere a
portare [’adattamento della maggioranza della popola
zione al prezzo del pane di lusso che di poco dista da
quello del libero commercio. Se anche in Italia l ’e
sperimento venisse seguito, esso non dovrebbe dare ri
sultati troppo diversi, quando l ’opinione pubblica fosse
convenientemente preparata ed educata al cambiamento.
Certo è che necessità finanziarie non permettono
ulteriormente la attesa di una soluzione ed è già tem
po che questa sia ricercata in direttive che mirino
realmente a ll’abbandono quanto più rapido e più com
pleto possibile di ogni intervento statale e della sua
burocrazia, che ormai costano al paese ed al consumo
assai più di quanto non abbiano reso di bene.
Il futuro dell’oro e delPargento.
Davanti alla Reale Società di Statistica di Londra
Mr. Findlay Shirras Direttore delle Statistiche nelle
Indie ha presentato un rapporto veramente interes
sante sugli effetti della guerra sull’oro e l ’argento,
fra e altre osservazioni portate dal Shirras sul fu
turo dei prezzi di quei metalli ci piace riportare le
seguenti.
(( Non si può confutare una profezia; si può sol
tanto non crederla, egli dice, e ciò è specialmente
vero in riguardo al futuro d ell’oro e ancor più, se
ciò è possibile su quello d ell’argento. Il prezzo del
l ’oro in un mercato aperto' sembra debba rimanere
per lungo tempo ad u n ’alto livello ed infatti il p-envio
sull’oro continuerà, secondo alcuni, per grande par
18 luglio 1920 — Ñ. 2411
te del tempo occorrente alla ricostruzione del mondo
colpito dalla guerra.
Tutti i paesi sono ansiosi di assicurarsi quanto
Più
Poss¡bTe e di giungere così rapidamente
alla, deflazione. Quando tutto si consideri, incluso
l ’eventuale fallimento nella produzione delle minie
re a basso tenore, si giunge alla conclusione che il
prezzo di ante guerra dell’oro in un mercato aperto
non potrà essere realizzato per parecchi anni.
j La posizione è tuttavia più incerta riguardo al-
1 argento : il futuro dell ’argento è governato al pre
sente da 3 principali considerazioni :
1) la produzione delle miniere la chiave delia
quale è il Messico.
2) ia domanda del mondo per argento da conio
e qui le richieste dell ’india e defila Cina sono pre
dominanti.
3) la azione che saranno per svolgere gli Stati
Uniti in riguardo all’acquisto dell'argento a un dol
laro per oncia come disposto dal Pittman Act.
La esperienza della guerra ha mostrato quanto
variabile in quantità sia la produzione del Messico,
ma col^ rispetto della legge e col riordinamento della
produzione in quel paese così vivamente perturbato
essa può essere effettivamente aumentata. L'argento
si può chiamare ia vena iugulare del Messico o più
specialmente di alcuni suoi importanti distretti quale
il Pachuca, dove la recente incruenta rivoluzione non
ha avuto apparentemente alcuna conseguenza distrut
tiva.-La produzione deii’argento americano e di altri
paesi è dipendente altresì dal mercato del rame.
Il mercato d ell’argento negli Stati Uniti era lar
gamente dipendente dagli stocks di rame che essendo
elevati troncarono le miniere di rame e di conse
guenza anche quelle d ’argento.
La domanda del mondo per l ’argento è veramente
problematica. La Germania ha demonetizzato l ’ar
gento, ma secondo alcune notizie la Reiehsbank è
ancora in possesso del metallo bianco che è trattato
come semplice moneta di conio. Parecchi paesi van
no sostituendo a ll’argento o carta moneta o nikel
o cupro-nikel; ma vi sono limiti anche su ll’uso della
carta per piccoli tagli come per l ’uso del nikel co
niato.
Ad esempio vi sono i pericoli della contraffazione
della moneta di nikel, la quale si presenta così facile
da meritare il sacrificio che essa costa ai falsificatori
di metterla in circolazione. Il nikel puro è al? esì
duro al lavoro e altamente magnetico m en te TI cupro-
nikel' rimane indifferente alla calamita.
Al presente ia prospettiva di domande di argento
per il conio non è grande ad eccezione che dall’Asia
la quale richiederà considerevoli provviste di questo
metallo specialmente durante il periodo della rico
struzione e cioè finché durerà il largo e favorevole
bilancio commerciale nella esportazione dell'India.
L ’India assorbe generalmente il 35% della pro
duzione annuale d ’argento; nel decenio 1904-1913
ha assorbito il 26%; nel quinquennio 1909-1914 il
32%; nel 1914-1915 il 17%;
nel
1915-1916
il
13%;
nel
1916U917 il 40%; nel 1917-1918 il
112%/ La educazione in materia bancaria non può
essere facilmente cambiata in poco tempo.
I larghi acquisti della Cina che sembrano avere
rimpiazzato le cospicue vendite di alcuni anni fa
sembrano essersi consolidati perchè vi è stata una
notevole trasfusione di monete di argento coniate
nella Manciuria. Nondimeno la domanda della Cina
nei mossimi anni rappresenta ancora una incognita ».
Nella discussione che è seguita alla presentazione
del rapporto di Mr- Shirras altri hanno confermato
che le richieste della Cina per l ’argento si manter
ranno comparativamente elevate tanto più essendo di
minuito il prezzo di questo metallo sembra che esso
sia destinato a sostituire i recenti acquisti d ’oro fatti
da auella Nazione.
dei-18 luglio 1920 — N. 2411 L’ECONOMISTA 331
l ’oro e concentrandolo nelle banche si affretterà la data
della, scomparizione del premio che esso oggi subi
sce sul mercato.
Il progetto Vissering e i cambi.
Abbiamo già fatto cenno nel nostro periodico (1)
deli progetto Vissering per influire sulla condizione
internazionale dei cambi e vogliamo oggi seguirne lo
svolgimento, insieme alla critica di Jves Gugot, che
ha appunto, pubblicata una interessante nota sulla
iniziativa Olandese.
Egli incomincia coll’affermare che non pochi uomini
di Stato e finanzieri hanno potuto immaginare che
i governi creassero ricchezza aumentando i pubblici
debiti ed alcuni hanno celebrato la inflazione come se
Faumento dei prezzi avesse potuto accrescere le ri
sorse. In documenti ufficiali si pretendè che la ric
chezza della Gran Bretagna sia aumentata di 4 miliardi
di sterline durante la Guerra : Rene Pupin stima che
la rendita della popolazione francese si aggiri fra 122
e 133 miliardi e afferma che « chi guadagna 3 volte
più, può, consumare tre volte più » ; e senza esaminare
se la produzione industriate ed agricola sia accresciuta
dono la guerra, conclude « per un accrescimento con
siderevole del potere di acquisto » .
Egli non si accorge che questo accrescimento de
riva dai 37 miliardi di biglietti di banca che sono stati
lanciati nella circolazione e di buoni delia difesa che,
acquistati anch’essi per !a maggior parte con dei bi
glietti, divengono a loro v o ta strumenti di pagamento.
Ministri e membri del Parlamento durante la guerra
poco si preoccupavano di limitare le spese alle entra
te, • ed hanno continuato nel 1919; i prezzi salivano
e coloro che avevano qualche cosa da vender se ne
rallegravano.
Operai ed impiegati chiedevano aumenti che veni
vano' loro generosamente concessi ; tutto andava per il
meglio ed il controllo delle finanze era
scomparso-Veniva però sostituito dal controllo. estremo che Si è
mostrato implacabile; il cambio.
Allora una quantità di gente ha chiesto il miracolo
èd ha rimproverato gli economisti di non 'essere dei
taumaturgi.
L ’ignoranza economica è ancora così vasta che uo
mini anche pratici di affari, credono alla magia finan
ziaria e lajmaggior parte di essi ha concluso, -anche
con pubblicazioni, per un rimedio assai semplice: ’a
emissione di biglietti internazionali che verrebta-o
ad aggiungersi a quelli nazionali, mezzo eccellente
quindi per diminuire a colpo sicuro la inflazione; dei
prestiti internazionali che le nazioni che hanno il mi
glior credito metterebbero in comune con le nazioni
che hanno finanze avariate
v i è di fianco a questi progetti troppo semplicisti
un mezzo che permetta alle nazioni che hanno il mi
glior credito di venire in aiuto a quelle che avendo
sopportato i pesi della guerra hanno un credito indebo
lito ed una produzione ridotta?
Il Manifesto della Commissione Economica Interal
leata.(2) indica assai bene i termini del problema e di
conseguenza le sue difficoltà.
Una conferenza si dovrà riunire a Bruxelles prossi
mamente ed essa troverà tra gli studi più serii quello
del dott. T- Vissering sugli I.nternatioa! Economie and
Financial Problems.
E dott. Vissering era meravigliosamente propinato
allo studio delle difficoltà deba circolozione non soltan
to come Presidente della Netherlands Bank, ma anche
come Presidente della Java Bank oer le quali egli, ha
dovuto regolare la circolazione di biglietti- e monete di
diversa natura auando la moneta d ’oro fu stabilita
nelle Indie Neerlandesi. Nel1 1911 - 1 7 egli era stato
nominato dal Sindacato di 4 potenze. Stati Uniti In
ghilterra, Francia e Germania, Consigliere monetario 1
2
(1) Vedi Economista n. 2398 del 18 aprile 1920, pag. 177. (2) » » n. 2396 del 4 aprile 1920, pag. 156.
del Governo Cinese, così che egli potè dare i risultati
dei suoi studi in 2 volumi Chineese currency.
Nel suo lavoro attuale il Vissering si occupa in
particolar modo dell ’Austria non. tenendo conto del suo
smembramentor
Il bilancio ebdomadario della banca Austio Unghe
rese era nel novembre 1919 in milioni di corone il
seguente
a t t i v o. Oro, divisa in oro sul
l’estero e argento . 325 — Biglietti del Governo
ungherese e Kriegs. dalechcn K a ssen -cheìne... 785 — -Effetti scontati. . . 5.845 Prestiti . . . 8.897 A n tic ip a z io n i allo S t a to ... 43.463 V a l o r i ... 49 —-Ipoteche...264 Diversi 1.666 PASSIVO. Capitale e riserve. . 252 — Circolazione . . . . 50.583 Bilancio dei conti cor
renti pagabili in ob bligazioni . . . . 7.236 Obbligazioni ipoteca rie in circolazione. 261 Kassencheine in cir colazione . . . . 1.666 D iv e rs i... 1.296
. L ’esempio dell’Austria è di; per sè stesso eloquente,
a sufficienza per dissipare lè illusioni di coloro che
credono affa efficacia del potere di acquisto come ri-
suitato della inflazione monetaria.
La corona valeva alla pari, prima delia guerra,
franchi 1,05 ossia 50 cent. (1/2 fiorino) dei Paesi
Bassi-Il 10 dicembre 1919 essa valeva un cent, e 1/2;
il suo valore da 2 cents. in su è puramente
fittizio-Praticamente tutte le transazioni in corone sono ces
sate e l ’Austria non può più lungamente servirsi di
essa, come mezzo di pagamento, poiché il potere di
acquisto della sua moneta si è. ridotto pressoché a
zero, quindi essa non può procurarsi all’estero i generi
di alimentazione e le materie prime che vendendo i
suoi oggetti d ’arte, parzialmente i suoi stessi macchi
nari o alcune mercanzie che essa può produrre coll’a
iuto dei suoi stocks sia infine a credito o ricevendo
l ’elemosina ; la sua situazione si aggrava ogni giorno
più e la sua popolazione muore di miseria e di esauri
mento.
I! Vissering contrappone fa situazione degli Stati
Uniti, creditori di buona parte deile Nazioni Europee,
possessori di Grandi stocks di generi alimentari e di
materie prime. Il dollaro sale continuamente mentre
la corona si
sprofonda-La maggior parte delle Nazioni ha bisogno di acqui
stare agli Stati Uniti e per conseguenza di avere dei
mezzi di pagamento per gli Stati Uniti i quali a loro
volta hanno interesse di avere debitori che possano pa
garli. altrimenti non potrebbe vendere e non vendendo
subirebbero gli effetti delia sovraproduzione ; occorro
no loro degli sbocchi.
I paesi clienti si possono dividere in 2 categorie.
1) quelli che soffrono della devastazione, delle perdite
di guerra, della inflazione che nè é risultata; 2) i
paesi neutri, che hanno bisogno di materie prime di
carbone ecc. che hanno delle risorse, ma che trovano
anch’essi i loro antichi "clienti incapaci di acquistare-
« Oneste orribili condizioni caotiche del m ondo'in
tero », dice il Vissering, non possono essere migliorate
da un piccolo numero di uomini o di Stati. Noi siamo
in presenza di conseguenze diverse e più grandi di
quelle di qualunque guerra precedente. Il tasso, del
cambio che mai aveva a raggiunto le cifre attuali ne
è la prova.
Alcuni Stati vennero ridotti in condizioni simili a
quelle dei tempi preistorici, nrirna che gli uomini pos
sedessero cioè un sistema di c’rcolazions che assicu
rasse loro il commercio del mondo.
Questo caos universale può nondimeno finire se cia
scuna delle più importanti Nazioni volesse cooperare.
Non si tratta di accordare qualche credito ingannevole
e facile che ad un tempo costituirebbe una perdita di
forza tanto per chi riceve quanto per chi dà un pre
stito.
332 L’ECONOMISTA 18 luglio 1920 — N. 2411
Ed ecco i punti fondamentali del sistema preconiz
zato dal Vissering :
1)
. — Cessazione della produzione di mezzi d ’ac
quisto artificiali, come emissioni di prestiti governa
tivi. municipali ecc. e di qualunque specie di carta
moneta compresi i biglietti di
banca-2) - •— Revisione dei
debiti-3)
- — Organizzazione Generale del credito al
quale praticamente tutte le Nazioni del mondo dovreb
bero partecipare colle loro risorse finanziarie ed eco
nomiche.
4)
. — Istituzione di un sistema di baratto per gli
Stati, la circolazione dei, quali non può essere rite
nuta come mezzo di pagamento sufficiente nel com
mercio mondiale.
Il Vissering aggiunge un quinto punto che viene però
in seconda linea quando il 1- e il 4- fossero messi rn
vigore :
5)- — Revisione della circolazione e delle banche
di emissione nei paesi a cambio fortemente alterato-
Ciò dovrà essere energicamente intrapreso per la ri
costituzione dei paesi devastati.
A questo punto il Vissering inizia l ’esame del suo
programma, di cui ci occuperemo prossimamente.
(continua).
I prezzi all’ingrosso delle merci in Italia nel giugno 1920.
Nella tabella allegata presentiamo i numeri indici dei
prezzi all’ingrósso di axune merci nel' nostro paese nel
giugno 1920 (base la media dei prezzi nel quinquen
nio 1901-905), colle consuete comparazioni, cogli ana
loghi dati anteriori e cogli indici dell’Economist (1). La
variazione dei prezzi per i diversi gruppi di merci ap
pare dalle cifre sintetiche seguenti :
nei orezzi essenzialmente per le merci di provenienza
estera o che alimentano urT*estesa esportazione e la
discesa in parte deriva dal movimento ribassista che
si manifesta sul mercato internazionale e in parte dal
le migliorie nei cambi : per molte altre merci di pro
duzione e destinate prevalentemente al consumo in
terno perdura l 'andamento sostenuto e talora anche il
Indice di febbr. 1920 V arias. % rispetto al mes» precedente Indice di m a r z o 1920 V arias.% rispetto al mese precedente Indice di-aprile 19_0 Variaz.% rispetto ai mese precedente In«i ice di m a g g 1920 Variaz % rispetto al mese precedente' Indice di g iu g n o 1920 Variaz.% rispetto al m e n
precedente
^ I t a l i a . . . 486 6 +04.8
458.5 +4.54
475.2 +3.64
530.2 +11.57
530.0 +0.91
| I n g h il te r r a 290.8 — 0.48 301 6 + 3.81 299.7 — 0.63 296.8 09 7 ( I t a l i a . . 582.2 +0.71
610.4 +4.84
712 6 +16.74
728.2 +2 22
741.1 +3.12
) I n g h il te r r a 295.5 + 3.39 304.7 + 3.11 302 7 — 0.66 327 2. ' + 8.09 ) I t a l i a . . 1013.2 +8.09
1156.6 +14.45
1283.9 +10.72
1012.8_
21.12
895.3 __1160
) I n g h ilte r r a 590.3 + 9.21 594.9 + 0.78 578.7 ' — 1.21 563 8 — 4.07 -\ I t a l i a \ . 1086.7 +26.69
1205.2 +16.25
1302.5 + 8.07 1317.3 + 1 ' 1 l à 1109.9_
15.75
) I n g h il te r r a 313.4 + 3.46 311.5 .+• 0.61 308.1 — 1.09 323.9 + 5.13 — Merci varie - . . . . \ I t a l i a . . 522.7 +5.96
0576. +10 20
630.8 +9 51
619.4_
1.81
628.4 +1.41
) I n g h ilte r r a 322.9 + 5.14 346.9 + 5.88 330.9 . — 3.22 323 8 — 2.15 Indice generale . . . \ I t a l i a . . 7010 +10.45 7
80.0 +11,27
855.7 +9 71
839.3 _2.97
773.5 +6 84
\ I n g h il te r r a 370.9 + 5.04 937.6 + 2.35 374.2 1.42 372.7 — 0.40L ’indice generale italiano segna un ribasso più mar
cato di quello avvenuto nel maggio e cioè di quasi il
7% i rispetto al punto più elevato di questa nostra
curva dei prezzi (aprile 1920) si ha una diminuzione
del 9,610.
La variazione avvenuta nel giugno nel dato gene
rale (come già quella avvenuta nel maggio) non è il
risultato di un movimento che si sia svolto per le varie
merci in maniera uniforme. Per parecchie derrate ali
mentari contemplate dai nostri calcoli — carne bovina,
òlio, burro, formaggio — sono avvenuti rialzi, solo
parzialmente compensati da tenui ribassi registrati per
i suini e per i vini, così gli indici globali dei due primi
gruppi segnano ancora movimento ascensionale, come
già nel mese precedente. La discesa dei-prezzi è con
tinuata assai forte per il gruppo delle materie tessili ;
mentre nel mese precedente avveniva solo per i co
toni e le^ sete, ora si accenna anche per la canapa e
per le lane : per le lane la variazione non appare, però,
nei nostri indici poiché per la qualità presa in conside
razione la quotazione è nominale- Ribassi più o meno
marcati sono avvenuti per i carboni e per tutti i metalli
considerati, così che l ’indice di questo gruppo è ridi
sceso presso che al livello tenuto nel febbraio- Nel
gru-m delle merci varie sono registrati ribassi per
il solfato di rame, il cuoio, il legname, ma più sensi
bili rialzi il petrolio, il fieno, la calce, così l ’indice j
globale segna un rialzo netto di circa l ’l/2 %.
In complesso il vivace movimento dinamico che si.
presenta lungo questo mese di giugno segna discesa
(1) Non ancora giunti al momento della stampa.
18 luglio 1920 — N. 2411 L’ECONOMISTA
333
il bestiame bovino le disponibilità sono relativamente
abbondanti specialmente n ell’Alta e Media Italia in
confronto con quelle di mangimi, così che sono stati
sospesi i divieti di consumo ed aumentate le assegna
zioni per la macellazione: i prezzi sono generalmente
stazionari o alquanto deboli salvo che in Lombardia
ove specialmente sul mercato di Milano si sono avuti
sensibili rialzi provocati dallo sciopero ferroviario :
così ivi il prezzo medio per quinta.e a peso vivo (pri
ma qualità) è salito lungo il mese da 530 a 565 per
i buoi e da 840 a 925 per i vitelli maturi- Per i suini
continua l ’andamento sostenuto ma con qualche tenue
ribasso essendo piuttosto abbondante l ’offerta e in
cominciando la diminuzione stagionale di assorbimento
da parte deli ’industria salumiera. Vario è l ’andamento
dei mercati per il pollame e per i conigli- Sul mercato
di Roma il prezzo del lardo nazionale è stazionario in
lire 965 il quintale- Per il baccalà è invariato in
L- 525 il prezzo di rivendita dia parte del Consorzio •—
Il commercio libero dei latticini è sempre intonato a!
rialzo: sul mercato dii Milano il burro è gradualmente
salito da L- 13 a 15 il Kg; per il formaggio gli affari
sono piuttosto scarsi e i prezzi assai sostenuti special-
mente per i tipi di pasta dura : così a Milano lungo il
mese il grana reggiano e parmigiano è salito da L. 880
a 1000 il quintale e a Genova il grivera da 1230
a 1312. — Per i vini si manifesta qualche lieve debo
lezza malgrado là scarsa disponibilità e l ’attiva doman
da, in relazione alle buone prospettive della futura pro
duzione. Per l ’olio di ulive permane sempre la ten
denza decisamente rialzista. Invariati i prezzi dei caffè
e dello zucchero. Riguardo a merci non comprese nei
nostri dati statistici, notiamo qualche ribasso nel prezzo
dei fagioli secchi : incerto l ’andamento dei mercati per
Ite patate date le difficoltà nei trasporti. In forte rialzo
stagionale le uova : a Roma per la prima qualità la
quotazione è salita da L- 375 a 425 per migliàio- E ’
proseguito il ribasso per il cacao: a Genova il S..
Thomè superiore è declinato ulteriormente da L. 1040
a 825 il quintale : nelle aste inglesi è prevalsa ha ten
denza ribassista, tendenza che anche più decisa si è
manifestata in Inghilterra per il thè e per vari tipi
di caffè. Gli oli di seme hanno continuato a declinare a
Genov*: l ’olio di lino cotto è disceso da L. 965 a 850;
sul mercato brittannico sono fortissimi i ribassi sia sui
semi che sugli oli e sulle resine- La conserva di pomo
doro a Genova, dopo il ribasso dei mesi precedenti,
è risalita; a L- 150 il quintale; stazionario lo spirito-
Come appare dai dati sintetici e analitici la tenden
za è decisamente ribassista per le materie tessili- Per
il cotone nei mercati americano e inglese domina- un
senso di incertezza e v ’ha grave scarsezza negli affari
in relazione alla contrazione nella domanda dei cdhsu-
matoni' : come appare dai copiosi dati raccolti nelle in
teressanti circolari delle Manifatture cotoniere meridio
nali, le attuali disponibilità mondiali della materia pri
ma sono piuttosto scarse e le prospettive sul prossimo
raccolto americano sono veramente sfavorevoli, tali da
fare prevedere un rendimento di soli 10 milioni di
balle : la debolezza nei prezzi che si delinea decisa nei
vari mercati si riconnette essenzialmente con fattori
finanziarii e creditizii ; la discesa è avvenuta princi
palmente per l ’egiziano: a Liverpool l ’americano
(middling) è declinato lungo il' mese da den- 27-12
a 26,38, l ’egiziano (brown) da 74.50 a 63, e l ’in
diano (omra) da 17.25 a 15,35; per l ’Italia la discesa
è accentuata dal ribasso sul cambio e si va svolgendo
anche sul prodotto semilavorato : il prezzo per kg. dei
filati di cotone americano in Italia secondo gli accer
tamenti dell’Associazione cotoniera nell’ultima setti
mana di giugno era di L- 32-11, mentre nella seconda
settimana di maggio aveva raggiunto fin 36,59- Per le
lane sui vari mercati domina un grande marasma e
l ’attività industriale è assai fiacca: molti ordini sia di
materia greggia che di prodotti sono stati annullati in
attesa di un chiarimento della situazione : in InghiL
terra molto si è parlato di trattative per grosse ven
dite di lana in Germania, Polonia e Zekoslovacchia :
i prezzi sono molto ribassati per le lane australasiane
e sud africane (ad es. lil merino fino dell ’Australia è
sceso da den. 116 per libbra alla fine di maggio a 100
alfa fine di giugno) mentre prosegue ia stasi per le.
lane del Piata.- Da noi è inquotata la sopravissana a
Roma : a Genova ia lana lavata di Sardegna, è scesa
da L. 2850 a 2350 il quintale e quella di Aleppo da
L. 2150 a 2025 : è vario [’’andamento del mercato nei
centri produttori per ¡a merce grezza della nuova tosa
s i manifesta un qualche cenno di ribasso per la ca
napa-Per la seta è continuata la, tendenza al ribasso pre
cipitoso delle quotazioni e la mancanza degli affari :
le fabbriche hanno sospeso gli acquisti data l ’incer
tezza dell'avvenire e in attesa, d ell’ulteriore svolgi
mento della campagna; b'acologica : le preoccupazioni
massime per'il nostro commercio serico derivano dalla
concorrenza asiatica, che si prospetta minacciosa per
la crisi finanziaria giapponese e per il ribasso dell’ar
gento : la domanda americana va declinando: ¡ ’organ
zino clàssico è ulteriormente ribassato da L- 450 a
390 il kg. e a greggia sublime da 395 a 285.
I sssando ai minerali e metalli, è generale ia leu
denza al ribasso. Per i carboni nei nostri porti si sono
avuti grossi arrivi dall’America e sui prezzi influisce
anche in senso ribassista la discesa cUe si manifesta
nei noli : a Genova il Newpo-rt è sceso in media da
L. 745 a 612 la tonn-, il Cardiff da 745 a 630 e
l ’americano da 655 a 605- Per taluni fra i metadi la
tendenza al ribasso si è manifestata meno decisa lungo
gli ultimi giorni del mese per acquisti di copertura da
parte degli speculatori. Per i materiali siderurgici è
continuata in complesso la tendenza stazionaria sul
mercato inglése: da noi, in mancanza di quotazioni di
mercato, notiamo che per la vendita di materiale side
rurgico da parte dello Stato il prezzo delia ghisa da
fonderia per Q- è scemato da L. 110 (25 maggio) a
100 (8 giugno) e a 95 (18 giugno) e del ferro comune
da L. 260 a 235 e a 210. Riguardo agli altri metalli,
sul mercato inglese, pel rame dopo una transitoria ri
presa al principio del mese è continuato il ribasso ed
il ribasso è proseguito con qualche parziale arresto
anche per lo stagno, il piombo, io zinco, l ’antimonio :
il mercurio ha subito varie oscillazioni per chiudere
a un prezzo sensibilmente inferiore a quello di aper
tura: stazionari l ’alluminio e il nichelio. L ’argento è
ulteriormente declinato sino a den- 52 per oncia, dopo
oscillazioni varie : la situazione debole del mercato è
ia conseguenza della grave crisi n ell’estremo oriente.
La discesa nei prezzi dei m etalli,sul nostro mercato
appare dalle quotazioni seguenti :
Bande stagnate 29 maggio 5 giugno 12 giugno 19 giugno 26 giugno I C 51 x 35
fo-gli 112 . . .]per cassa 360 350 340 325 300
Zinco in pani, 1. fusione . . per Q. 400 390 380 360 340 Stagno in pani, marca Stretto » 2700 2600 2500 2375 2375 Rame raffinato, in panetti . . » 975 900 850 825 800 Piombo in pa ni, 1. fusione » 315 295 295 290 245 Antimonio re golo, in pani. » 460 425 440 390 375
Stazionarie le quotazioni dello zolfo raffinato.
Per le merci varie prendendo ¡in considerazione an
che voci non incluse pei nostri calcoli, notiamo un
ulteriore ribasso nel prezzo del ferro in relazione alle
buone prospettive del secondo taglio; per la; paglia, in
attesa del nuovo raccolto, la poca merce disponibile
ha serbato prezzi assai sostenuti : invariati quelli dei
panelli e della
334 L’ ECONOMISTA 18 luglio 1920 - N. 2411
Anno
1913
media
Anno 1914
Anno 1915
Anno 1916
Anno 1917
A n n o
1 9 1 8
|
p p dicembre giugno dicembre giugno 1
dicembre giugno dicembre marzo giugno . dfabre
dicembre
1. Caini i [cicali: *
grano duro . . . .
130. 4 124. 9 — _1_ — 243. 8 248. 3 253. 6 303. 2 306. 8 310, 4 419. 8 425.2grano tenero . . .
r i s o ...
115. 0 109. 0. 145. 6 145. 1 183. 6 162. 3 149. 1 152. 8 186. 7 189. 1 191 . 5 245. 9 249.5 126. 6 118. 7 115. 9 109. 0 118. 7 116. 1 145. 8 145. 8 207. 9 207. 9 207. 9 207. 9 245.7avena ...
I l i 6 111. 3 153. 6 165. 0 158. 3 154. 3 159. 6 159. 4 197. 2 199. 6 202. 0 243. 6 246.8granturco . . . .
103. 9 105. 4 146. 8 165. 6 198. 4 165. 6 182. 0 185. 5 228. 0 232. 7 237. 4 281 1 283.6 :f a r in a ...
112. 5 109. 5 134. 5 140. 6 166. 6 — —T — — ' --- — — —pasta alimentare .
118. 8 111. 2 124. 5 120. 3 152. 3 156. 3 ! 158. 3 154. 0 154. 3 154. 3 - 154. 3 173. 0 173.0carne bovina . . .
124. 8 129. 6 114. 7 180. 2 216. 6 216. 6 ; 228. 1. 303. 7 346. 2 648. 5 423. 3 423. 3 423.3carne suina. . . •
133. 0 123. 4 123. 4 148. 0 156. 3 201. 5 ’ 263. 2 345. 4 384. 7 384. 7 384. 7 528. 9 528.9 :baccalà...
125. 4 — 165. 3 .172. 1 253. 1 246. 3 317. 2 367. 8 897. 6 860.. 5 1008. 1 1197. 8 708.6 :Indice del gruppo.
120. 2 115. 9 136. 0 149. 5 178. 2 184. 8 205. 7 229. 8 322. 9 353. 8 335. 5 413. 5 365.0Indice inglese. . .
113. 1 142. 8 163. 6 17.9. 4 197. 8 258. 8 286. 5 257. 3 247. 6 254. 8 249. 3 260.6 i II.. Alile telale allunili! :o l i o ...
133 6 135. 0 123 6 125 5 154. 0 169 2 182 6 228 2 266 2 266 2 266. 2 266. 2 342.3b u r r o
... 115 7 93. 5 117 9 126 1 146. 4 150 5 138 3 219 6 244 0 244 0 325 3 325 3 353 8formaggio
. . . . 107 0 118. 3 126. 1 118. 3 118. 3 140 6 128 0 159 1 159 1 174 6 194 0 194 0 : 194.0caffè
... 178. 7 154. 8 157. 0 154. 8 171. 7 210 6 212. 2 285 5 •--- 297 4 422 3 469 6 469.6zucchero
... 101.. 6 100. 3 roo. 7 .104. 6 108. 5 116. 4 176 9 238. 3 262 0 267 8 267 8 267 8 -349.9lim o n i...
235. 2 146. 0 82. 9 86. 8 86. 8 86. 8 108. 2 — — ---- • --- — ■---mandorle...
201. 2 233. 7 148. 8 159. 8 209. 8 193 5 172 4 205. 5 212 2 208 8 295 0 331 5 331.5 v in o ro m a n o . . . 128. 6 — 99. 2 104. 5 167. 9 259 6 238. 1 207. 5 222 8 222 8 256 6 381 5 488.4vino pugliese
. . . 112. 9 80. 0 122. 1 141. 0 332. 5 425 1 431 4 451 7 478 0 510 9 581 1 646 8 817.9Ìndice del gruppo.
146. 1 132. 7 119. 8 124. 6 166. 2 194 7 198 7 249 4 276 5 274 1 326 0 360 3 418.4Indice inglese. . .
115. 0 138. 2 142. 7 148 7 173 3 184 3 217 5 228 7 232 3 259 2 259 8 260.8 III. Alateti! tessili:cotone americano
. 122 3 132 2 87 1 108 9 152 5 172 0 274 9 514 6 677 6 946 5 1044 2 1044 2 1044.2cotone indiano
. . 135 8 110 5 79 4 104 5 149 7 162 7 246 4 439 0 677 6 677 6 677 6 677 6 677.6la n a
... 126 6 — — 195 5 236 8 245 9 322 4 322 4 322 4 342 2 342 2 342 2 342.2canapa
... 128 1 113 5 140 1 160 2 193 5 256 7 334 8 418 6 837 2 731 8 731 8 - 731 8 731.8seta greggia
. . .organzini
... 105 8 110 7 — 91 9 143 8 160 9 215 7 249 9 302 4 349 2 388 0 351 5 342.4 105 2 111 0 — 96 7 145 5 166 5 — 281 4 276 1 327 3 354 1 367 5 367.5Indice del gruppo.
120 6 115 6 102 2 126 3 170 .3 194 1 278 8 371 0 515 5 562 4 589 8 585 8 584.3Indice inglese. . .
123 .2 1-01 .8 120 2 t46 .2 158 8 224 9 288 2 336 9 355 4 362' 3 385 8 361.1 IH. Minerali e Metalli :carbone Cardiff.
. 134 .6 124 0 181 4 289 2 590 3 795 6 1112 1 1146 3 1317 5 1539 9 1539 9 1266 1 342.2carbone Newport
. 136 .3 121 .4 182 1 301 7 615 .8 794 3 1166 2 1195 9 1374 4 1605 5 1605 5 1320 9 357.0ferro
... 99 .6 98 4 — '--- ——
— ---- — — — —•---ghisa
... 125 .4 104 8 133 0 194 3 286 .4 388 6 429 .6 613 7 838 7 869 3 869 3 920 5 327.3ram e
... 109 3 • 94 6 103 .0 153 1 178 .1 270 0 350 7 406 4 381 4 392 5 431 4 469 3 395.2zinco
... 112 .7 101 0 127 6 538 .0 517 .8 445 5 445 5 530 1 563 2 571 5 , 662 5 857 4 722.9piombo...
153 .3 152 2 168 .6 229 .8 277 .5 328 2 358 1 775 8 1119 0 1193 6 1193 6 1223 4 954.9 z o l f o ... 96 .8 96 .8 98 .8 115 .7 131 .7 195 5 303 .3 389 1 500 8 508 8 522 8 546 7 546.7Indice del gruppo.
121 .0 111 .7 142 .1 260 .3 371.
1 459 .7 594 .2 722 .5 870 .7 954 .6 975 1 942 0 520.9Indice inglese. . ■
117 .9 119 .0 156 .0 177 .9 223 .8 206 .1 210 .4 209 .9 209 .0 215 4 222 2 216.5 V. Alile merci : 'petrolio...
62 .4 61 .4 61 .4 65.
1 72 .6- 80 .7 89 .3 123 .7 146 .0 161 .9 190 7 184 .3 204,1leg n a m e...
132 .0 132 .0 1 138 .5 224 .9 332 .5 371 .6 371 .6 487 .9 617 .3 697 .0 945 .9 1045 5 1085.4mattoni...
103 .:2 100 .0 105 .8 129 .8 166 .6 210 .4 210 .4 315 .6 455 .9 613 .7 613 .7 613 .7 613.7calce...
120 .2 111 .8 119 .5 149 .0 186 .3 234 .4 234 .4 390 .0 572 .9 572 .9 625 .0 625 .0 625.0solfato
dirame . .
104 .4 97 .9 99 . 1 139 .8 246 . 1 274 .0 254 .9 254 .9 400 .6 400 .6 415 .2 415 .2 415.2fien o...
128 .0 105 .3 125 .2 135 .9 176 .7 190 .3 271 .8 278 .6 '267 .1 273 .2 258 .2 341 .2 349.3cuoio...
175 .2 145 .5 144 .0 236 .7 262 .4 268 1 273 .8 228 .2 228 .2 228 .2 ■228 .2 273 .8 273.8Indice del gruppo.
117 .9 107 .7 113 .4 154 .5 206 .2 232 .8 243 .7 297 .1 384 .0 421 .1 468 .1 499 .8 509.5L’ ECONOMISTA 18 luglio 1920 — N. 2411
pimío
426.9 250.8 245.7 295.1 284.8 173.0 423.3 528.9 708.6 370.8 257.4 342.3 353.8 194.0 4 69.6 349.9 314.9 641.0 844.2 438.7 260.8 315.5 342.2 624.4 342.4 367.5 398.4 323.7 342.2 357.0 2 68.5 327.3 2 5 0 .5 3 7 8 .3 3 87.9 5 46.7 3 5 7 .3 207 .0 199.5 1085.4 447.1 707.9 415.2 349.3 273.8 496.9 267.04 1 0 . 1
265.9 13838 129.5 120.2febbiaio
4 28.7 2 52.0 2 45.7 295.1 286.1 173.0 4 23.3 5 28.9 7 0 8 .6 3 7 1 .3 2 5 7 .6 3 42.3 3 53.8 194.0 469 .6 349 .9 314 .9 6 41.0 9 31.9 4 4 9 .7 2 6 0 .8 3 1 5 .5 3 42.2 6 0 8 .4 342 .4 367 .5 395 .2 3 1 9 .3 342 .2 3 57.0 2 6 8 .5 3 27.3 2 50.5 3 78.3 3 87.9 5 46.7 3 7 3 .3 2 0 4 .5 199.5 7 7 6 .7 447.1 707 .9 4 15.2 3 5 2 .0 2 7 3 .8 4 53.2 262.14 0 3 . 9
2 6 3 .8 13666 129 .5 120.2marzo
4 3 0 .5 253 .2 245 .7 295.1 2 8 7 .4 173.0 4 2 3 .3 5 2 8 .9 5 7 3 .6 3 5 6 .7 2 5 7 .0 3 4 2 .3 3 5 3 .8 194.0 4 6 9 .6 3 49.9 3 14.9 6 41.0 9 7 5 .7 455.1 2 6 0 .8 3 9 0 .6 3 4 2 .2 6 0 8 .4 3 43.5 3 12.0 3 9 9 .3 3 0 0 .4 5 9 8 .8 6 24.7 3 3 5 .6 3 2 7 .3 194.9 3 7 8 .3 3 43.2 5 42.7 4 1 8 .2 211. 1 199.5 7 4 6 .8 4 64.7 5 21.6 4 15.2 3 57.5 2 7 3 .8 4 2 5 .6 2 5 8 .8 410.1 2 59.4 14145 133.2 123.4aprile
4 3 2 .3 2 5 4 .4 2 4 5 .7 3 6 2 .2 2 8 8 .6 173.0 4 2 3 .3 5 2 8 .9 5 7 3 .6 3 6 5 .8 2 6 1 .3 3 4 2 .3 5 6 9 .3 194 .0 4 6 9 .6 3 4 9 .9 3 1 4 .9 6 4 1 .0 9 7 5 .7 482.1 2 5 0 .7 3 9 7 .4 3 9 3 .0 558.1 3 4 3 .5 3 1 6 .3 4 0 1 .7 3 0 2 .5 5 9 8 .8 ' 6 2 4 .7 3 8 4 .8 3 2 7 . 3 194.9 3 7 8 .3 3 7 3 .0 5 42.7 4 2 8 .2 228.1 168.5 7 2 6 .9 4 6 4 .7 5 2 1 . 6 3 6 4 .2 3 6 0 .2 2 7 3 :8 4 1 1 .4 258.1 417.9 2 6 2 . 4 14752 153 .0 137 .6A n n o 1 9 1 9
maggio
giugno
luglio
agosto
setiembre
434.1 435. 9 505. 4 507. 8 510. 2 2 5 5 .6 256. 8 304. 3 305. 9 307. 6 245 .7 245. 7 245. 7 245. 7 245. 7 362 .2 362. 2 362. 2 362. 2 362. 2 2 8 9 .9 291. 1 292. 4 349. 9 349. 9 173.0 173. 0 173. 0 173. 0 212. 5 423 .3 423. 3 423. 3 423. 3 416, 9 528 .9 807. 8 798. 2 798. 2 577. 0 5 7 3 .6 573. 6 573. 6 485. 9 485. 9 365.1 396. 6 408. 7 405. 8 385. 3 262.1 267. 6 267. 9 276. 0 279. 8 3 42.3 342. 3 342. 3 342 3 342. 3 5 2 8 .6 487 9 374. 1 386 3 386. 3 194.0 194 0 194. 0 241 6 241. 6 4 6 9 .6 469. 6 469. 6 469. 6 496. 8 3 49.9 349. 9 349. 9 349. 9 353. 9 314.9 265 2 265. 2 430 9 469. 1 7 3 2 .6 732 6 732. 6 732 6 732. 6 9 97.7 1173 1 1151. 2 1151 2 1151. 2 4 91.2 501 8 484 9 513 0 521 2 2 5 8 .8 266 7 268. 5 274 2 272 5 5 1 8 .3 508 5 60.1 0 568 8 577 0 5 5 4 .2 574 4 574 4 574 4 574 4 5 3 3 .3 533 3 533 3 682 1 682 1 3 3 7 .8 342 4 362 9 376 6 401 3 2 0 .6 321 1 344 5 346 4 354 1 4 5 2 .8 455 9 483 2 509 .7 517 9 3 28.6 348 .3 370 9 375 .5 395 9 598 .8 821 .2 821 .2 821 .2 923 .9 624.7 856 .8 856 8 856 .8 963 9 3 8 4 .8 384 .8 411 .7 411 7 402 7 3 2 7 .3 450 0 450 0 450 0 429 6 2 0 8 .8 208 .8 250 5 283 .9 283 9 3 7 8 .3 378 3 353 0 353 0 353 0 4 1 7 .8 417 .8 432 7 402 .6 402 8 5 42.7 534 .8 518 .8 522 .8 522 8 4 3 5 .4 506 .6 511 .8 512 .8 535 .3 2 3 2 .7 234 .3 258 .4 260 .0 261 .8 168.5 168 .5 169 . 6 ’ 169 .6 169 .6 677.1 677 . 1 677 1 627 .3 597 .4 4 64.7 464 .7 482 .2 482 .2 482 .2 5 2 1 .6 521 .6 540 .2 540 .2 540 .2 3 41.4 300 .5 268 .6 268 .6 273 . 1 3 62.9 365 .6 414 .5 455 .3 482 .5 2 7 3 .8 273 .8 273 .8 273 .8 273 .8 4 0 1 .4 396 .0 403 .7 402 .4 402 .7 2 6 5 .4 274 .3 283 .4 276 .6 268 .8
1 2 6 . 3
4 5 1
.04 5 6 . 6
4 6 5 . 5
4 6 8 . 3
2 72.2 281 .3 293 .2 295 .9 299 .4 14597 14804 15410 15734 15516 163.8 151 .3 151 .4 164 .0 174 .9 153.7 148 .0 148 .8 156 .4 162 .4 335A n n o
1 9 2 0
ottobre
novembre dicembre
gennaio
febbraio
marze
aprile
maggia
giugno
336 L’ECONOMISTA 18 luglio 1920 - N. 2411
sono rimasti ancora all'altissimo prezzo di L. 177,50
in media il migliaio • A.s&ai sostenuti i combustibili
vegetali ed ulteriori lievi rialzi sul petrolio. E ’ con
tinuata l ’ascesa nei prezzi della carta: ad esempio la
carta paglia da impacco ha raggiunto la quotazione
media di L. 147.50 il Quintale mentre era a 92,50 in
principio d'anno. Sui pellami così greggi come la
vorati v ’ha fra noi come altrove, decisa debolezza con
sensibili falcidie nelle quotazioni, e tuttavia nullità di
affari : i calzaturifici hanno molto ridotta la produ
zione e non si impegnano in acquisti : stazionari i
materiali concianti. Fra i prodotti chimici, secondo il
listino di Genova, il carburo di calcio è stazionario a
L.
3 55 il quintale; l ’acido tartarico è sceso da
L. 4900 a 4300; l ’acide solforico è invece salito da
45 a 56 lire il
q-Prof. Riccardo Bachi.
PROBLEMI DEL LAVORO.
Un metodo di partecipazione al profitto e nuove
forme di salario.
Nella South Metropolitan Gas Company di Londra
esiste un rapporto di rigorosa solidarietà di interessi
fra la Compagnia assuntrice, il personale dipendente
e i consumatori ; e questo rapporto è basato essen
zialmente : sul prezzo de! prodotto e sulle sue varia
zioni.
Per esso, ad ogni dato prezzo del prodotto, corri
spondono profitti e salari precedentemente determina
ti, cosicché le variazioni dei prezzi inducono corri
spondenti inverse variazioni dei profitti e dei salari;
le diminuzioni del prezzo del prodotto apportano au
menti prestabiliti dal dividendo sociale e dei salan,
e gli aumenti del prezzo del prodotto determinano,
invece, immediate corrispondenti diminuzioni del di
videndo e dei salari.
Questo complesso rapporto di solidarietà, per il qua
le il vantaggio di una delle parti è solo possibile col
vantaggio simultaneo e coordinato delie altre parti
interessate alla produzione o al consumo, deriva da
elementi eccezionali, arbitrari e transitori? Oppure
riflette e disciplina in sé una razionale, equa e pro
fittevole conciliazione di permanenti e generali inte
ressi ?
In questo caso, l ’organizzazione economica della
South Metropolitan Gas Co- avrebbe convenientemente
conseguito e sistemato, n ell’ambito della propria in
dustria, con immediatezza di risultati, con facilità di
metodo, e quasi senza attriti, quella solidarietà, rela
tiva degli interessi dei capitalisti, degli operai e dei
consumatori, che nelle altre industrie difficilmente può
essere raggiunta, ed è piuttosto nell’assetto generale,
quale meta ideale, sovente inconsapevole, a cui si
tende, lentamente e senza garanzia di continuità, at
traverso disagi e lotte molteplici, per opera della u-
niversale concorrenza e per l ’azione di innumerevoli
istituzioni economiche e sociali.
* * *
La South Metropolitan Gas Company ha derivato
la sua condizione di essere, da circostanze di ordine
diverso, che possono riassumersi :
1- —- Nelle speciali disposizioni de’Ia legge in
glese relative all'industria del gas;
2. — Nel bisogno di assicurare una maggiore
solidarietà di interessi e una migliore cordialità di
rapporti fra la Compagnia assuntrice e gli operai di
pendenti ;
3. — Nel metodo di partecipazione al profitto,
ideato dal direttore della Compagnia, Sir Giorgio
Livesey-
'
,
E ’ necessario studiare brevemente questi elementi
determinativi per potere giudicare della loro importanza
relativa e generica, e quindi per potere, in modo par
ticolare stabilire se, e come, questo metodo di rimu
nerazione del lavoro possa servire di norma nel
rego-lare i rapporti economici esistenti fra imprenditori,
operai e consumatori, nelle condizioni generali del-
l ’industria.
***