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CORSO DI LAUREA IN SCIENZE BIOLOGICHE Prova scritta di FISICA – 21 Giugno 2007 1)

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(1)

CORSO DI LAUREA IN SCIENZE BIOLOGICHE Prova scritta di FISICA – 21 Giugno 2007

1) Un

corpo di massa m1= 1 kg si muove su un piano orizzontale scabro, con coefficiente di attrito dinamico µ = 0.4, partendo con velocità v0 = 10 m/s. Dopo avere percorso un tratto s = 3m urta in modo completamente anelastico un corpo di massa m2 = 10g. Dopo l'urto i due corpi proseguono il loro moto lungo una guida verticale perfettamente liscia e semi-circolare, di raggio R = 1m, come mostrato in figura. Determinare:

a) l’energia cinetica e la velocità del corpo m1 alla fine del tratto s b) la velocità dei corpi dopo l'urto nei punti A, B e C,

specificando la direzione ed il verso.

c) facoltativo: descrivere cosa succede al corpo dopo avere raggiunto il punto C, e determinare il tempo di caduta e lo spazio orizzontale percorso.

2) Una lamina piana infinita uniformemente carica con densità superficiale σ = + 2 10-12 C/m2 si trova a distanza h=2m da una carica positiva Q, posta nell' origine O del sistema di assi cartesiani, come mostrato in figura.

Nel punto di coordinate A = (1m, 0) viene posta una carica q = + 10-12 C.

Determinare:

a) il campo elettrico prodotto dalla lamina nel punto ove si trovano le cariche Q e q (specificandone modulo direzione e verso) ed il valore della carica Q tale che la carica q si trovi all'equilibrio nel punto A;

b) il lavoro totale delle forze elettrostatiche per spostare la carica q dal punto A=(1m.0) al punto B=(1m,1m). Si assuma per Q il valore calcolato al punto

a).

[N.B. ε0 = 8.85 10-12 C2/Nm2]

3) Un cubetto di lato L= 10 cm , è costituito di materiale plastico, che ha densità d = 1.2 g /cm3 . All’interno del cubetto si trova una cavità sferica, concentrica , di raggio incognito.

Sapendo che il peso del cubetto è 8 N, si determini:

a) il raggio della cavità sferica;

b) la tensione di una fune, fissata sul fondo di un recipiente pieno di acqua, a cui viene legato il cubetto in modo da risultare, all’equilibrio, totalmente immerso nell’acqua.

4) Una mole di gas perfetto biatomico, che si trova inizialmente nello stato termodinamico

(PA=105 Pa, VA= 3 10-2 m3,TA), compie il ciclo termodinamico composto dalle seguenti trasformazioni:

AB: espansione isoterma fino al volume VB=2VA,

BC: decompressione isocora fino alla pressione PC = ¼ PB,

CD: compressione isobara fino al volume VD= VA,

DA: compressione isocora fino alla pressione iniziale.

Il candidato svolga i seguenti punti:

a) si disegni il ciclo sul piano p-V e si determinino le variabili P,V e T nei punti A,B,C e D;

b) si calcolino il lavoro compiuto ed il calore scambiato dal gas in ognuna delle quattro trasformazioni e si valuti il rendimento del ciclo;

c) facoltativo: si confronti il rendimento del ciclo con quello di un analogo ciclo che utilizzi gas perfetto

monoatomico e con quello di un ciclo di Carnot che lavori tra la temperatura minima e quella massima del ciclo.

SCRIVERE IN MODO CHIARO. GIUSTIFICARE BREVEMENTE I PROCEDIMENTI.

SOSTITUIRE I VALORI NUMERICI SOLO ALLA FINE. NON SCORDARE LE UNITA` DI MISURA.

Testi, soluzioni ed esiti alle pagine: www2.fisica.unimi.it/bettega/ (AD), fisbio.webhop.net (EN), www.mi.infn.it/~sleoni (OZ)

x y

O A=(1m,0)

Q q

B=(1m,1m) σ

x y

O A=(1m,0)

Q q

B=(1m,1m)

x y

O A=(1m,0)

Q q

B=(1m,1m) σ m1 m2

s

R A x

B C

m1 m2 s

R m1 m2

s

R A x

B C

(2)

SOLUZIONE ESERCIZIO 1

a) Lungo il tratto d l’unica forza che compie lavoro, a scapito della energia cinetica iniziale, è la forza di attrito:

J s m

kg m mgd

Nd d

F v m v m K

L K

att att

76 . 11 3

8 . 9 1 4 . 2 0

1 2

1

2 2

0 1 2 1 2

1 − = ⋅ =− =− =− × × × =−

=

=

µ

r

µ

r

da cui si ottiene l’energia cinetica e la velocità alla fine del tratto d:

s m kg

J m

v K

s J kg m J

v m K v m K

f f

75 . 1 8

24 . 38 2 2

24 . 38 ) 10 ( 1 5 . 0 76 . 2 11

1 2

1

1 1

2 2

0 1 2

1 2 1

× =

=

=

=

×

× +

= +

=

=

b) Essendo l’urto perfettamente anelastico si conserva solo la quantità di moto ed i due corpi, dopo l’urto,continuano il loro moto uniti, con velocità v:

s m s

m kg kg

v kg m m v m

v m m v m

66 . 8 75 . )8 01 . 0 1 (

1 )

(

) (

2 1

1 2 1 1 1

+ = + =

=

+

=

Per il calcolo della velocità nei punti A, B e C, dopo l’urto, si sfrutta il principio di conservazione dell’energia meccanica. La velocità è sempre tangente alla traiettoria con verso concorde al moto.

Punto A:

s v m

v

s J kg m

v m m K

A A

66 . 8

87 . 37 ) 66 . 8 ( ) 01 . 1 ( 5 . 0 ) 2(

1 2 2

2 1

=

=

=

×

×

= +

=

Punto B:

s m kg

J m

m v K

J s m

kg m J

gR m m K v m m K

K E

gR m m v m m E

B B

A B B

A A mecc B

B mecc

44 . 01 7

. 1

97 . 27 2 ) (

2

97 . 27 1 8 . 9 01 . 1 87 . 37 )

( )

2( 1

) (

) 2(

1

2 1

2 2 1 2

2 1

, , 2

1 2 2 1 ,

× = + =

=

=

×

×

= +

= +

=

=

= +

+ +

=

Punto C:

s m kg

J m

m v K

J s m

kg m J

gR m m K

v m m K

K E

gR m m v

m m E

C C

A B B

A A mecc C

C mecc

98 . 01 5

. 1

07 . 18 2 ) (

2

07 . 18 1 8 . 9 01 . 1 2 87 . 37 )

( 2 )

2( 1

) (

2 ) 2(

1

2 1

2 2 1 2

2 1

, , 2

1 2 2 1 ,

× = + =

=

=

×

×

×

= +

= +

=

=

= +

+ +

=

(3)

c) FACOLTATIVO:

Nel punto C, al termine della guida, il corpo possiede una velocità vC orizzontale, di modulo vC = 5.98 m/s e verso opposto all’asse x. Dopo lo stacco dalla guida il corpo è soggetto alla forza peso e seguirà quindi una traiettoria parabolica, secondo le equazioni:

2

0 0

0 0

2 1gt y

y t v x x

gt v

v v v

x

y C

x x

= +

=

=

=

=

dalla equazione del moto lungo y si ricava il tempo di caduta:

s

s m

m g

y t y

y y

gt 0.64

/ 8 . 9

2 ) 2

( 2 2

1

2 0

0

2 = − ⇒ = − = × =

da cui segue che lo spazio percorso in x è pari, con verso opposto all’asse, a:

s m

s t m

v

x= 0x =5.98 ×0.64 =3.83

(4)

SOLUZIONE ESERCIZIO 2

a) La lamina piana infinita produce un campo elettrico uniforme e perpendicolare alla lamina stessa, con verso uscente dalla lamina, essendo la lamina carica positivamente.

Il campo vale in modulo

N C

Nm C

m

E C 0 . 11 /

/ 10 85 . 8 2

/ 10 2

2

12 2 2

2 12

0

× =

×

= ×

=

ε σ

Nella regione di spazio a sinistra della lamina, ove si trovano le cariche Q e q, il campo vale quindi:

Er ir N C ir

/ 11 . 2 0 =−0

=

ε σ

La carica q, posta a distanza d da Q, sarà in equilibrio se le forze elettrostatiche prodotte dalla carica Q e dalla distribuzione piana sono uguali in modulo, ossia:

0 2 0

0 2

0

2 4

1

2 4

1

ε σ πε

ε σ πε

=

= d

Q d q qQ

da cui si ottiene il valore di Q:

m C pC

C N C

d Nm

Q 0.11 (1 ) 0.012 10 12

/ 10

9

1 ) 2

4

( 2 9 2 2 2 9

0

0 × × ≈ × =

= ×

×

×

=

ε πε σ

b) Il lavoro totale fatto dalle forze elettrostatiche è dato dalla somma del lavoro LQ fatto dalla forza di Coulomb generata dalla carica Q e dal lavoro Lσdovuto alla forza elettrostatica prodotta dalla lamina piana.

Quest’ultimo è identicamente nullo lungo il percorso AB, essendo la forza sempre perpendicolare allo spostamento.

Pertanto:

J

m m C C

C Nm

r r qQ

U U U L

L L L

B A

B A Q

Q tot

15

12 12

2 2 9 0

10 6 . 31

) 2 1 1

)( 1 10 12 10

)(

/ 10

9 (

1 ) ( 1 4

×

=

×

×

=

=

=

=

= +

=

πε

σ

(5)

SOLUZIONE ESERCIZIO 3

a) Se non ci fosse la cavità, la massa del cubetto risulterebbe di 1.2 kg ( L 3× d ), ed il peso 11.76 N.

Poiché il peso è solo 8 N , il peso mancante corrisponde ad una massa di 0.384 kg ed a un volume di 320 cm3 . Poiché il volumedella sfera è dato da V sfera = 4/3 π R3 , il raggio della cavità sferica risulta R=4.24 cm . b) Quando il cubetto è immerso in acqua agiscono la forza Peso e la tensione T della fune, verso il fondo del recipiente e la spinta archimedea S , verso l’alto . All’equilibrio la risultante delle forze è nulla , pertanto S-P-T = 0 . Poiché S è il peso di un cubo di acqua di 10 cm di lato , cioè 9.8 N, risulta T = 1.8 N

(6)

SOLUZIONE ESERCIZIO 4

a) T

A

= P

A

V

A

/ R ≈ 361 K V

B

=2 V

A

, P

B

= ½ P

A

, T

B

=T

A

V

C

=V

B

= 2 V

A,

P

C

= ¼ P

B

= 1/8 P

A

, T

C

=¼T

B

=¼ T

A

V

D

=V

A

, P

D

= P

C

= 1/8 P

A

, T

D

=1/8 T

A

b) AB: Q

AB

= n R T

A

Ln V

B

/V

A

= RT

A

Ln 2 ≈ 2079 J L

AB

= Q

AB

≈ 2079 J

BC: L

BC

= 0

Q

BC

= n Cv (T

C

-T

B

) = - n Cv ¾ T

A

= -15/8 RT

A

= - 5625 J

CD: L

CD

= P

C

(V

D

-V

C

) = - 1/8 P

A

V

A

= - 1/8 RT

A

= - 375 J

Q

CD

= n Cp (T

D

-T

C

) = - 1/8 n Cp T

A

= - 7/16 RT

A

= -1312.5 J

DA: L

DA

= 0

Q

DA

= n Cv (T

A

- T

D

) = 7/8 n Cv T

A

= 35/16 RT

A

= 6562.5 J

L

TOT

= L

AB

+ L

CD

= 1704 J Q

TOT

= L

TOT

= 1704 J Q

ASS

= Q

AB

+ Q

DA

= 8641.5 J Rendimento ≈ 19.7 %

c) FACOLTATIVO :

Nel caso in cui il gas sia monoatomico, il lavoro svolto dal gas non cambia, mentre il calore assorbito viene ad essere modificato, in quanto C

V

= 3/2 R, da cui segue che

Q

DA

= n Cv (T

A

- T

D

) = 7/8 n Cv T

A

= 21/16 RT

A

= 3937.4 J Q

ASS

= Q

AB

+ Q

DA

~ 6016 J

Il rendimento del ciclo vale quindi : η = L

TOT

/Q

ASS

~1704 J/ 6016 J ~ 28.3 %

Nel caso di un ciclo di Carnot che operi tra le temperature minime e massime del ciclo precedente il rendimento vale:

η = 1− T

min

/T

max

= 1 − T

D

/T

A

= 1 − 1/8 = 7/8 = 0.875 ~ 88 %

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