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I SEMESTRE A.A. 2010/11 DIDATTICA GENERALE - MODULO A SCIENZE DELL’EDUCAZIONE E DELLA FORMAZIONE

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(1)

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MACERATA FACOLTÀ DI SCIENZE DELLA FORMAZIONE

SCIENZE DELL’EDUCAZIONE E DELLA FORMAZIONE DIDATTICA GENERALE - MODULO A

I SEMESTRE A.A. 2010/11

(2)

METACOGNIZIONE E AUTOREGOLAZIONE

SOMMARIO

Evoluzione: dal comportamentismo alla metacognizione. Alcuni contributi

Il sistema attribuzionale

Modelli di autoregolazione e applicazioni Autoistruzione verbale

Automonitoraggio

(3)

Evoluzione: dal comportamentismo alla metacognizione. Alcuni contributi

Modello di Skinner:

Nel comportamentismo: autocontrollo del comportamento per assumere rinforzi, aiuti, punizioni.

Per ottenere risposte controllate

TMC: Tecniche di modificazione del comportamento per:

controllare lo stimolo, programmando gli obiettivi, scegliendo le azioni.

Nel linguaggio diventa: scelta di risposte (operanti verbali).

C’è il lavoro della mente?

E le variabili?

(4)

Evoluzione: dal comportamentismo alla metacognizione. Alcuni contributi

Psicologia sociale – contributo di Vygotskij Autoregolazione e linguaggio – comunicazione

Il linguaggio riveste la funzione di autocontrollo e di auto- orientamento del comportamento

FUNZIONE REGOLATRICE DEL LINGUAGGIO

Capacità di attivare e controllare l’azione del pensiero e tutte le sue manifestazioni comportamentali.

Linguaggio e condizioni sociali sono i fattori essenziali per lo sviluppo autoregolativo.

Il linguaggio sviluppa il pensiero e tutte le funzioni psicologiche

(5)

Evoluzione: dal comportamentismo alla metacognizione. Alcuni contributi

Contributo di Lurija

Il linguaggio e le istruzioni verbali fanno avviare le azioni (nel bambino piccolo),

Fanno controllare il comportamento (dopo i 3 anni), per attivare forme di selezione e scelta.

L’autocontrollo verbale si raggiunge intorno ai 4 anni e si avvia il linguaggio interiore come gestore e controllore dei

comportamenti.

Coinvolgimento di tutti i blocchi del cervello.

Lobi frontali: influenzano l’attenzione nel pensiero, la regolazione della vigilanza.

(6)

Evoluzione: dal comportamentismo alla metacognizione. Alcuni contributi

Contributo di Bandura e Zimmermann Modello triadico: fattore personale, ambientale,

comportamentale.

Strategie: controllo del comportamento, dell’ambiente, dei processi cognitivi interni.

Livelli dell’apprendimento autoregolato:

1. autoregolazione comportamentale attraverso:

 Automonitoraggio o autovalutazione delle proprie risposte.

 Auto-osservazione

 Autovalutazione

 autoreazione

(7)

Evoluzione: dal comportamentismo alla metacognizione. Alcuni contributi

2. Autoregolazione ambientale

3. Processi cognitivi interni o autoregolazione interna SENSO DI AUTO-EFFICACIA

Apprendimento di strategie di azione Automonitoraggio dei propri risultati Continuità dell’impegno

Volontà e sforzo

Esperienze dirette – esperienze vicarie – persuasione verbale

(8)

Evoluzione: dal comportamentismo alla metacognizione. Alcuni contributi

ZIMMERMANN

Tre livelli: metacognitivo, motivazionale e comportamentale.

Condotte strategiche che favoriscono l’autoregolazione:

Comprensione del compito e definizione di obiettivi riferiti alle richieste

Pianificazione delle strategie di approccio Utilizzo di strategie di approccio

Controllo del’andamento del processo Valutazione dell’esito della strategia Decisione sul proseguo della strategia Autorinforzamento

Controllo delle percezioni-emozioni-cognizioni

(9)

Il sistema attribuzionale

E’ la percezione delle proprie capacità.

E’ il valore attribuito all’apprendimento e alla conoscenza.

Si congiunge con la curiosità, l’intelligenza, le conoscenze pregresse.

È l’attribuzione data al pensiero, ai giudizi che si formulano, alle credenze sulla propria azione mentale.

E’ la considerazione della propria efficacia cognitiva.

(10)

Il sistema attribuzionale

Alcuni modelli:

- Rotter e Heider:

Locus interno (fattori interni, capacità, impegno) e locus

esterno (eventi esterni, fortuna, caso, difficoltà del compito).

- Weiner:

due dimensioni di analisi delle attribuzioni:

- stabilità (possibilità di prevenire gli eventi futuri)

- controllabilità (relazioni affettive e previsione di controllo personale)

(11)

Il sistema attribuzionale

Tipologia di atribuzione:

1. Locus interno:

Stabile: controllabile (tenacia), incontrollabile (abilità),

Instabile: controllabile (impegno), incontrollabile (tono umore).

2. Locus esterno:

Stabile: controllabile (pregiudizio), incontrollabile (difficoltà) Instabile: controllabile (aiuto), incontrollabikle (fortuna).

(12)

Il sistema attribuzionale

- Nicholls:

condivisione cognitiva Dinamica interno-esterno.

- Ianes:

- Fattori dell’autoefficacia:

conoscenze possedute

 processi metacognitivi, strategie di analisi, pianificazione e controllo

 stati emotivi

(13)

Il sistema attribuzionale

Circuito:

METACOGNIZIONE - AUTOREGOLAZIONE - SISTEMA ATTRIBUZIONALE

(14)

Il sistema attribuzionale

Competenza metacognitiva e strategie metacognitive

Metacognizione e autoregolazione sono processi intrecciati,

espressione di una unica funzione del pensiero che lavora su se stesso.

E’ il pensare sul pensiero.

L’autoregolazione è una risorsa del pensiero capace di migliorare il comportamento mediante la conoscenza e il

controllo di sé e del contesto in cui si agisce, in sovrapposizione con la dimensione metacognitiva del pensiero stesso.

E’ l’insieme di strategie di autocontrollo e di automonitoraggio.

(15)

Il sistema attribuzionale

Capacità previste:

- Consapevolezze sul funzionamento cognitivo in generale e personale

- Capacità di auto-dirigersi, orientamento al proprio locus of control

- Forza attribuzionale, senso di auto-efficacia e di autostima - motivazione

(16)

Il sistema attribuzionale

FASI DELL’AUTOREGOLAZIONE

- Fissare lo scopo e gli esiti del comportamento da assumere - Darsi istruzioni, suggerimenti e sostegni al comportamento

- Osservare lo svolgersi dell’agire e fissare i valori, l’andamento - Confrontare il comportamento in atto con gli scopi e i criteri

prefissati

- Valutare il risultato

(17)

Il sistema attribuzionale

MODELLI

L’autocontrollo può essere insegnato e appreso.

Cottini: acquisire strategie di comportamento e applicarle.

Teorizzazioni di Ausubel, Novak, Gowin.

Feurestein: modificazione dl comportamento mentale Cornoldi: Problematizzazione, generalizzazione, trovare

soluzioni, alternative, applicazione di soluzioni, valutazione, in itinere e finale, feedback, spiegazione di insuccessi, piani

alternativi.

(18)

Il sistema attribuzionale

PREDICATI

Auto-osservazione, monitoraggio continuo, auto-valutazione,

auto-reazione,

spinta a miglioramento, auto-rinforzo,

auto-influenzamento, autoistruzione,

automoniutoraggio, autorinforzamento, autoefficacia.

(19)

Il sistema attribuzionale

Le capacità di autoregolazione possono essere insegnate anche ai disabili.

E’ un trattamento che promuove:

la motivazione l’autostima

Sicurezza di sé Autonomia

Assunzione di decisioni autoconsapevolezza

Capacità linguistiche, apprendimenti.

(20)

Il sistema attribuzionale

Oggetto dell’autoregolazione Competenze culturali

Competenze funzionali

(21)

Autoistruzione verbale

E’ una serie di stimoli e indicazioni che il soggetto fornisce a se stesso nella forma di istruzioni verbali.

sono azioni preventive e di automonitoraggio che regolano l’efficacia del comportamento.

Whitman:

Training per:

Imparare come si esegue un compito Coordinare le relative istruzioni verbali

(22)

Autoistruzione verbale

Cottini:

Fasi da seguire:

Guida totale Guida attenuata

Performance autonoma con controllo Performance autonoma

(23)

Autoistruzione verbale

COLLOQUIO AUTOREGOLATIVO Istruzioni interpersonali

Autoistruzioni

Pensiero privato (dialogo interno)

(24)

Autoistruzione verbale

FASI DEL TRAINING:

Scelta del compito Modeling cognitivo Guida esterna

Autoistruzione esplicita

Modeling di autoistruzione Autoistruzione ridotta

Autoistruzione implicita

(25)

Automonitoraggio

Consiste in una serie di controlli, osservazioni e giudizi attraverso:

Espressione orale/scritta di impressioni Utilizzo di check list di automonitoraggio.

Fasi:

Guida totale

Guida attenuata

Performance autonoma con controllo Performance autonoma

(26)

Automonitoraggio

Applicazione nella disabilità.

Requisiti minimi: comprensione di regole, relazioni causali semplici, comprensione e produzione verbale, stato di coscienza e

consapevolezza, sufficiente controllo dell’attenzione, motivazione.

Programma di Cornoldi:

5 fasi:

Cosa devo fare

Considero tutte le possibilità Fisso l’attenzione

Scelgo una risposta

Controllo la mia risposta

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