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UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI PISA - FACOLTA' DI INGEGNERIA

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(1)

UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI PISA - FACOLTA' DI INGEGNERIA

INGEGNERIA AEROSPAZIALE

:

CORSO DI FISICA GENERALE II E ELETTRONICA

Appello n. 2 - 5/7/2011

Soluzioni

PROBLEMA I 1)

Nell’ovvio sistema di coordinate cilindriche:

EHrL = -V HrL = -(1)

∑rVHrL e`

r=

0 r< R1

k r e`

r R1< r < R3

0 R3< r

L’andamento 1êr è quello tipico di un campo generato da distribuzioni superficiali a simmetria cilindrica, come sarà dimostrato al punto successivo.

2)

Il campo elettrico ha una discontinuità per r= R1 e un’altra per r= R3. In corrispondenza di tali superfici sono quindi presenti delle distribuzioni superficiali di carica le cui densità sono legate alle discontinuità DEr del campo secondo la formula:

DEr= s (2)

e0 Pertanto:

s = e0 Rk

1 r= R1 -e0 Rk

3 r= R3

Altrove  ◊ E = 0 e pertanto non sono presenti altre cariche. In particolare, nella zona in cui il campo non è nullo:

 ◊ E =1 r

∑rHrErL = 0

3)

L’effetto del generatore è quello di spostare cariche tra le due lamine finché la d.d.p. tra le due lamine non uguagli la f.e.m. La simmetria cilindrica e la presenza di cariche solo sulle superfici cilindriche garantisce che, tra due distribuzioni superficiali, il campo elettrico sia sempre del tipo EHrL ∂ 1r e`

r. In particolare, detta Er= hêr la componente radiale del campo elettrico tra le lamine, essa deve soddisfare:

% = ‡

R2

R3 h

r „ r fl h = % lnJRR3

2N

Fuori dello spazio compreso tra le due lamine il campo elettrico non cambia, perché deve restare della forma 1êr e, nello stesso tempo, il suo flusso attraverso superfici cilindriche coassiali alle lamine non può cambiare in quanto non cambia la carica interna. Perciò, al nuovo equilibrio:

(2)

EHrL =

0 r< R1 k

r e`

r R1< r < R2 h

r e`

r R2< r < R3 0 R3< r

4)

Come per il punto 2), sono presenti solo distribuzioni di carica superficiali. Ora la discontinuità in r= R3 vale DEr= -Rh

3, mentre è presente una nuova discontinuità in r= R2 che vale DEr= h-kR

2 . Pertanto:

s = e0 Rk

1 r= R1 e0 h-kR

2 r= R2 -e0 Rh

3 r= R3

5)

Detta l la lunghezza delle lamine e dette ,J, Ui, Uf e ,g rispettivamente l’energia dissipata, l’energia elettro- statica iniziale, l’energia elettrostatica finale e il lavoro fatto dal generatore, si ha:

,J=,g+ Ui- Uf

La carica Q2= s22pR2l spostata dal generatore sulla lamina di raggio R2 fornisce ,g= Q2%.

Le energie elettrostatiche si ottengono dalla densità volumetrica „U

6 =e02E2. Si noti che il campo cambia solo tra le lamine, quindi è sufficiente calcolare la differenza Ui- Uf nello spazio tra le lamine:

Ui- Uf= ‡

R2

R3e0 2

k r

2

2prl „ r- ‡

R2

R3e0 2

h r

2

2prl „ r = pe0lIk2- h2M ln R3 R2

Dividendo per l si ottiene l’energia dissipata per unità di lunghezza:

,J

l = s22pR2% + pe0lIk2- h2M ln R3 R2

PROBLEMA II 1)

Per le equazioni di Maxwell deve essere:

 µE = -∑t B

 µB = m0e0

∑tE Nel caso in questione:

 µE =

∑ xEye`

z= -k E0sinHkx - wtL e`

z

 µB = -

∑ xBze`

y= k B0sinHkx - wtL e`

y

Pertanto:

2 a10-11_2s.nb

(3)

-k E0sinHkx - wtL e`

z= -wB0sinHkx - wtL e`

z

k B0sinHkx - wtL e`

y= m0e0wE0sinHkx - wtL e`

y

\ ” k E0= wB0

k B0= m0e0wE0

Risolvendo il sistema:

(4)

w = k

m0e0

B0= m0e0 E0

2)

La circuitazione di E e la f.e.m. indotta sono la stessa cosa e possono essere calcolate dalla derivata del flusso di B concatenato.

FHBL = ‡ (5) 0

a

B0cosHkx - wtL a „ x = aB0

k @sin Hka - wtL - sin H-wtLD = 2aB0

k sinHwtL f.e.m.= - „ (6)

„ tFHBL = -2aB0w

k cosHwtL = -2 E0acosHwtL

3)

La corrente I che scorre nell’antenna vale:

I= -2E0a (7)

R cosHwtL

La forza su ogni trattino ‚ l di spira vale ‚ F = I ‚ l µ B e la forza risultante:

F= ® I ‚lµB = IaB0@cos Hka - wtL - cos H-wtLD e`

x= 4 m0e0 E02a2

R cos2HwtL e`

x

dove la circuitazione è fatta lungo l’antenna. Poichè le forze elementari ‚F su coppie di trattini di spira

‚ l = „ x e`

x posti allo stesso x sono opposti e giacenti sulla stessa retta, tali coppie di forze non contribuiscono al momento delle forze. Inoltre, poiché le forze elementari ‚F su coppie di trattini di spira ‚ l = „ y e`

y sim- metrici per riflessione rispetto al piano y=a2 sono uguali, tali coppie di forze non contribuiscono al momento delle forze se il polo è scelto nel centro della spira (i relativi bracci risultano opposti).

4)

La potenza assorbita viene dissipata per effetto Joule, quindi la potenza media assorbita è data da:

< Wass> = < R I2> = 4E02a2 (8)

R < cos2HwtL > = 2E02a2 R

L’area efficace Aeffè quella della superficie, ortogonale alla direzione di propagazione dell’onda, attraversata in media dalla stessa potenza. Considerando il flusso del vettore di Poynting S= 1

m0 Eµ B:

< Wass> = Aeff< 1 (9)

m0

Eµ B > = Aeff< 1 m0

E0cosHkx - wtL B0cosHkx - wtL e`

x >

\ Aeff = 4 (10)

R m0 e0 a2

a10-11_2s.nb 3

(4)

5)

In questo caso la normale alla spira sarebbe parallela all’asse y e il flusso di B sarebbe nullo.

Pertanto sarebbero nulle la f.e.m. e la corrente indotte e, di conseguenza, tutte le altre grandezze richieste.

4 a10-11_2s.nb

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