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Cronache Economiche. N.213, Settembre 1960

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(1)

CURA

DELLA CAMERA DI

COMMERCIO

INDUSTRIA E AGRICOLTURA DI TORINO

PÃ’~~fLE

I

:IIII~~~~~~1

N. 213 -SETTEMBRE 1960 L. 2

(2)

OCCHIO AI CUSCINEnl!

solo i ricambi qrigillali

(3)

N.213

SETTEMBRE 1960

COMITATO DI REDAZIONE:

Ono Dott. GIUSEPPE ALPINO Dott. AUGUSTO BARGONI Prol. Doli. ARRIGO BORDI N Dott. CLEMENTE CELIDONIO Prol. Dott. GIOVANNI DALMASSD Dott. GIACOMO FRISETTI Prol. Dott. F. PALAZZI-TRIVELLI

Dott. GIUSEPPE FRANCO

Direttore re.pon •• blle

MENSILE A CURA DELLA CAMERA DI COMMERCIO

INDUSTRIA E AGRICOLTURA DI TORINO

pago F. FASOLO _ Meraviglie del progresso al Salone

delill Tecnica 3

E. BA TTiSTELLI _ I Irasporti agricoli

9

S. GIANOGLIO - Qualche divagllzione dei

convene-voli di fine d'anno

13

UMBERTO BARDELLI - Motorizzazione ed agricoltura

di domllni .

19

F. M. PASTORINI - L'agricoltura delle colline piemon-tesi _ « Commentari dell'agricoltura"

23

R.

ZEZZOS - Vita e miracoli del « povero" granturco

27

Rassegna della Tecnica - a cura di G. F.

MI-chelelli

33

Note di CRONACA CAMERALE:

1) Plano di sviluppo dell'economia della Regione Al-pina. - 2) Visita gruppo studentesco di viaggio d'isfru~ tione. - 3) Convegno Borse Valor! dello C.E.E. -

Infor-mu:ionT e nolizie: Prestdi di ProduttivitAj Agevolazìoni

per IOveslimenh in Selgioi Sviluppo degli investimenti

40

Congiuntura economica del mese di agosto

1960

4l

Rassegna del commercio estero torinese nel

mese di agosto

1960

.

4S

Sinossi dell'Export - Import. 48

Borsll Valori di Torino - Rassegna del mese di

sellembre

1960

.

51

TrII i libri (G. B.):

G MORELlO: Pelrollo e Sud - AUTORI VARI: lezioni

pel commercio estero

Fiere, Mostre, Esposizioni e Congressi Inter-nazionali

1960

Il

Mondo offre e chiede

55

57

58

(4)

PRUDENTI. .. MA SOPRATTUTTO PREVIDENTI!

NEVICATA

IMPROVVISA

MA "VIA LIBERA"

PER VOI!

..

.

via libera e sicura

,

su neve e fango,

con pneumatici CEAT AN

,

i cui profondi ramponi trasversali

fanno presa su qualunque fondo

in posizione sempre diversa .

..

.

o con i campi da sci!

Né dimenticate che sulla neve

si dev

e frenare in modo dolce e progressivo;

sul fondo viscido,

non

"

si serra sotto" l'

ostacolo;

sul ghiaccio, il momento più pericoloso

è

quando sta per sciogliersi.

~CE

AN

(5)

Meraviglie del

=--.r

progresso

al S

alone della Tecnica

F. FASOLO

I

Il

2 ottobre scorso,

quando il

Sa-lone della Tecnica

chiuse

i battenti

dopo

dieci

affollatissime giornate,

subito si pensò

di

stabilire

un primo

bilancio della importante rassegna

che, giunta ormai alla sua

decima

edizione, ha

confermato

quest'

an-no la propria

vigorosa

forza di

espansione

e

di ascesa offrendo

a

una

grandiosa

folla internazionale

di visitatori

il più ricco

e

interes-sante panorama

di novità tecniche

e

di

incontri qualificati

ad

alto

livel-lo, che

mai

siano stati

realizzati in

esposizioni del

genere.

Se un

bilan-cio completo

richiederebbe un

di-scorso

troppo

ampio e

particolareg-giato

per pot

er

essere

tenuto in

que-sta sede,

è

tuttavia possibile fissare

alcuni

interessanti punti

salienti,

uti-li

a

m

ettere in

evidenza

le ragioni

fondamentali

per

cui

il Salone ha

avuto

tanta risonanza in Italia

e

al-l'es

tero.

Il primo

punto consiste

nel modo

ese

mplare

con cui

la

rassegna

tori-nese ha

t

enuto fede

al suo

program-ma

iniziale

di

presentare al

pub-blico

un'

aggiornatissima e

selezio-n

ata

documentazione d

elle più r

e-centi

conquiste

mondiali n

el

campo

del progresso

tecnico

.

Da questo

ambizioso

impegno

qualitativo è

de-terminata qu

ella fisionomia di

ori-ginalità,

che permette al

Salone

di

emergere e

di

fare spicco

nella

mi-riade di

fiere

,

mostre ed esposizioni

che

a

ritmo

serrato si succedono

in

numerosi centri

europei.

Non

di

ra-do accade che

,

attratti

dai richiami

pubblicitari, ci si

rechi a

visitare

Nella sua decima

edizione

la grandiosa

rassegna

inter-nazionale torinese ha dimostrato

come

le portentose

applicazioni pratiche della scienza interessino tutti:

dalle grandi industrie alle piccole

aziende artigiane

qua.Jcuna di que

ll

e

rassegne

e si

con-stati

come

il contenuto non superi,

in in

t

eresse e

novità,

lo spettacolo

normalmente offerto da

ll

e

vetrine di

una

grande

città. Simi

l

i delus

i

oni

so-no impossibili a Toriso-no.

All'

a

l

tissimo

livello

qualitativo

fanno riscontro

alcune

altre caratte

-ristiche

che,

in

certo

senso, ne

sono

il

corollario e

che

costituiscono

il

secondo

dei

capisaldi cui si

accen-nava:

a

ll

udiamo alle

documentazio-ni, tradotte in

geniali

termini

spet-tacolari,

che aiutano

i

visitatori a

«

vivere

»

l'atmosfera

dell'

odierno

progresso tecnico. Sotto

questo

pro-filo meritano di essere

citati

i

plasti-ci

e

le raffigurazioni recati

alla

mo-stra

da

l

Comitato nazionale

p

er

la

Energia Nucleare: il

modello

della

prima pi

l

a

nucleare

che, realizzata

sotto la

guida

di Enrico Fermi,

fu

provata

con successo

il 2 dicembre

1942, data

assunta ormai a

impor-L'AUTOMOTRICE FIAT-OM TIPO 131 PER LE FERROVIE ARGENT:NE.

(6)

LA "MOTORIZZAZIONE" PER LE AUTOMOTRICI DESTINATE ALLE FE,RROVIE ARGENTINE: MOTORE DIESEL OM-FIAT DA CV 850, CAMBIO IDRAULICO, VELOCITA MASSIMA 117 KM/H.

tanza storica;

il

Campo Gamma

tra-dotto in miniatura per dare

un

'idea

delle

esper

i

enze

che si compiono

vi-cino

a Roma nell'ambito

dell'appli-cazione

dell'

e

n

ergia

nucleare in

agricoltura; il modello della

«

sala-esperienza

»

dell'

e

l

e

ttrosincroton

e

dei Laboratori Nazionali di

Frasca-ti. Analogo interesse presentavano

l

e

documentazioni dell'Istituto

Elet-trotecnico Nazionale

«

Galileo

F

er

-raris

», e

il modello della

Superpe-troliera Fiat, ideata in modo da

con-sentire l'installazione di

un

motore

nucleare.

Nel grande,

organico

quadro

ideato nell'intento di

illustrar

e

il

progresso

tecnico

nei suoi

presup-posti

e

nei suoi sviluppi

un

posto

di

rilievo

è

stato occupato dalla

docu-m

en

tazion

e

'

riflettente

l'istruzion

e

professionale, nelle sue varie

realiz-zazioni: da quelle promosse

dal

Consorzio

d

e

ll'Istruzione tecnica

del

LA RASSEGNA DEDICATA ALLA MECCANICA AGRARIA HA RACCOLTO MOLTE INTERESSANTI NO-VITA' NELL'APPOSITO SALONE DI TORINO-ESPOSIZIONI E NEL PADIGLIONE ESTERNO, DI CUI UNO

SCORCIO E' RITRATTO DA OUESTA FOTO.

Piemonte

e

della Valle d'Aosta,

a

quelle

d

e

ll

e

maggiori scuole

azien-dali

torin

es

i,

Fiat, Olivetti, Riv.

ecc

.

Codesto argomento

,

per il

suo

ecce-zionale

int

eresse,

meriterebbe un

lungo

discorso a sè.

I

visitatori più attenti,

cogliendo

i significati di

carat

t

ere generale

contenuti dal Salone,

h

anno

avver-tito

un

fenomeno interessante: i

maggiori

esposi

tori

,

nella

consape-volezza

d

e

ll

'

alto

liv

e

llo

caratteriz-zante

la

rassegna torinese, ogni

an-no si sentoan-no

imp

egnati a

dare

ai

loro

stands

un

'impostaz

ion

e

special-mente ambiziosa.

Tal

e è stato

il

ca-so

d

e

i

massimi complessi

aziendali,

a cominciare dalla Fiat che

,

in

mo-do

magistrale, ha

illustrat

o

un tema

di viva attualità:

«

Sviluppi della

t

ecnica

per i mezzi ferroviali

».

La

documentazione, ricca

,

varia

e spe

t-tacolare, intesa

soprattutto a

illu-strare

l

e

più moderne realizzazioni

nelle costruzioni di automotrici

,

ha

avuto nei giornali quotidiani un

'eco

così ampia

e

particolareggiata, da

rendere superfluo qualsiasi

accenno

in

questa

sede.

Lo

stupefacente romanzo della

conquista scientifica posta

al

servi-zio dell'indusb'ia ha offerto i

capi-toli

più appassionanti

e,

al tempo

stesso, più agevolmente accessibili al

gran pubblico nel nuovo

grande

sa-lon

e

sotterraneo inaugurato

appun-to quest'anno, (ardita realizzazione

che costituisce motivo di

ammira-zione non solo per i profani, ma

an-che per gli architetti

e

per i tecnici

della costruzione per

l

e

soluzioni

esemplari nell'impiego del cemento

armato).

Port

entosi

risultati

del-l'all

eanza

fra scienza

e

industria

debbono appunto considerarsi

alcu-n

e

d

e

ll

e

nuove materie plastiche

es

post

e

in

codesto padiglione.

Esem-pio

tipico

è

indubbiam

ente

quello

d

e

lla

nuova fibra,

il

Meraklon.

Ve-diamon

e

succintamente

la

storia.

(7)

wa

invenzion

e

c

h

e

ha

o

rm

a

i

:egna-to una

svolt

a

nel progresso delle m

a-terie

p

l

as

ti

che

-

in

ve

nzion

e

grazie

a

ll

a qua

l

e si

utili

zza

il propilene, gas

ri

cava

to dalla

l

avo

r

az

i

o

n

e

del

petro-lio

,

per ottenere

un

«

polimero

»

os-sia

un compos

t

o c

himi

co c

h

e,

per

l

a

sua

'

regol

a

rit

à

di

s

truttur

a,

ha

caratte

ristich

e

est

r

e

mam

en

t

e

inte-ressanti

p

er

un

g

r

an

num

ero

di

ap-plicazioni, p

rim

a

tra queste

l

a

pro-duzione

di fibre tessili.

Occorre

premettere

c

h

e

il

propi-l

e

ne

,

essendo

un

gas

ricavato

dal

cracking di frazione

di

p

etr

o

li

o, co

-stituisce

una materia prima non

so

-lo

di faci

le

reper

ibilità

,

ma

anche

di

bassissimo costo.

Il

fattore

d

e

ll

a

spiccata

convenienza econo

m

ica è

di

importanza

fondamentale,

o

ffr

e

ndo

il

modo

di rivoluzionare

il

ca

mpo

d

e

ll

e

fibre

sin

teti

che, ca

r

at

t

er

i

zza

t

e

finora da costi re

l

at

i

vame

nt

e e

l

eva

ti.

Anche codesta circos

tanza

incorag-g

i

ava a

trarre

partito

con cri

t

er

i di

radica

l

e

razionalità dalle favorevoli

caratteri

s

ti

che s

trutturali

del nuovo

polimero.

E' noto come i

t

a

um

a

tur-ghi

delle materie plastiche

riesca-no

in

l

arga

misura

a

ottenere

co

m-binazioni molecolari

tali da

rispon-dere a

esi

genze

prestabilite:

ora

il

prof. Natta,

quando impostò il

pro-prio

piano

di l

avoro, s

i

prefisse

una

me

ta molto

ambiz

i

osa -

crea

r

e

la

fibra ideale,

riassumente

in

sè

r

e

-quisiti che non mai fino

a i

e

ri

si

tro-varono

riuniti

tutti

assieme

in un

medesimo

prodotto:

es

tr

ema

l

egge

-rezza (pe

r

cui a

parità di peso si

possa o

tt

ene

r

e

un

maggior

m

et

rag-gio

di

t

ess

uto

); e

l

eva

ta

resistenza

·

a

ll

a

trazione, alla

fl

ess

ion

e

ripetuta

e

a

ll'

abras

i

one;

resistenza

ai

div

e

rsi

agen

ti

chimici;

potere

co

ib

en

t

e

pa-ragonabi

le

a

quello

d

e

ll

e

migliori

l

ane;

facilità di

lavorazion

e

n

e

i

vari

cic

li

app

li

ca

ti

vi, s

ia in fibr

a

pura, sia

in mista

con

altre fibre; ottima

resi-stenza a

muffe,

mi

croorgan

i

s

mi

,

in-setti;

di

agevo

l

e

la

va

tur

a, ecc.

Quando

d

a

i molti

studi

e

dall

e

innumerevoli prove

e

m

e

rs

e

infin

e

la

formu

l

a ch

imi

ca c

h

e,

in

sos

tanza,

cost

itui

sce

l'atto

di

nascita

d

e

lla

nuova fibra

,

il problema, anzichè

potersi considerare

risolto

,

passò a

un

a

ltro

s

t

ad

i

o

di indagini

-

quello

rifle

ttente

l

a

produzione

s

u b

as

i

in-IL GRANDE COMPLESSO DI MACCHINE PER LA LAVORAZIONE DELLE MATERIE PLASTICHE E DELLA GOMMA, ESPOSTO DALLA ERCOLE COMERIO DI BUSTO ARSIZIO. PESA OLTRE 300 TONNELLATE;

COMPRENDE UN RAFFINATORE, UNA CALANDRA E DUE PRESSE A B PIANI PER LA LAVORAZIONE DELLA GOMMA E IL PIU' GRANDE MESCOLATO RE PER MATERIE PLASTICHE REALIZZATO IN ITALIA.

dustriali. Si trattava insomma di

inv

e

ntar

e

l

e

macchin

e

più

adatte

e

più

razionali

a

un tipo di

lavorazio-n

e

che,

in

senso specifico,

era

senza

pr

ece

d

e

nti. Era un

'

occasione ottima

p

e

r i t

e

cnici d

e

ll

'

automazione:

ess

i

potevano

prestabilir

e

ogni cosa

vo

l-gendo gli

occhi al futuro

,

giovando-si

di tutt

e

le più r

ece

nti

applicazioni

d

e

lla

c

ib

e

rnetica

al

s

e

rvizio d

e

ll'in-dustria

.

Il basso

costo

d

e

lla materia

prima

e

l'

a

lto r

en

dim

e

nt

o

dei me

to-di

produttivi furon

o

fatti

converge-re verso

una m

edesima

meta,

p

er

cui

il

M

eraklon può

essere

messo

sul

m

erca

to

a sole 800

lir

e

al

c

hil

o

(diminuibil

e

con

l'

a

lto

co

n

s

um

o

e

l'ult

e

rior

e

miglioramento

dell

e

t

ec-niche produttive).

Infin

e, per

offri-re un

a

do

c

um

e

ntazi

one pra

tic

a

delle

possibilità d

e

lla

nuova fibra,

fur

ono

prodotti su

basi

semi-industriali

ma-IL "DIALUX n, PRODOTTO CHE PRESENTA TRASPARENZA QUATTRO VOLTE MAGGIORE DEL rLEXI-GAS, E' UNA DELLE NOVITA' ITALIANE A RISONANZA INTERNAZIONALE, SI REALIZZA CON UNA

(8)

L'AEROSCOOTER CHE SI MUOVE UTILIZZANDO IL PRINCIPIO DELL'AZIONE l'ORTANTE SVILUPPATA DA GETTI D'ARIA PRODOTTI DAL MOTORE. E' PRODOTTO DALLA M.V.

glie

e

calze,

tessuti

l

anieri

p

ettinati

e

cardati,

tessuti cotonie

ri, tessuti

p

er

arredamento, coperte,

plaids

,

tapp

eti,

cordami,

filtri, ecc.

L'orga-nico

sforzo or ora

descritto -

ch

e

sa

rebbe

stato

ritenuto impensabile

ancora

in un recente passato

-

ha

agevolato

il

successo

su basi

mon-diali della nuova fibra,

che

nel 1962

si produrrà

nella misura di

cento-mila

chi

l

ogrammi

al

g

iorn

o

negli

sta-bilimenti

chimico-tessili

di Terni,

ora

in

corso

di

ampliamento.

In

certo

senso

l

a storia

qui ri

,as-sunta sta

a

ll'

origine

di quasi tutte

le

nuove

materie

plastiche presentate

al Salone,

a cominciare

dai laminati

d

ella Riv,

come

il Plastirivmel

adat-to

a

una

vastissima gamma

di

ap-plicazioni,

e

il

Plastiriv-cromamel

per

pareti decorate

.

Ma

un

accenno

particolar

e

m

e-rita

un

oie

nt-d

epara

lt1'

e

d

estinato

ad

avere

una risonanza mondiale

para-gonabile a quella

d

el

Meraklon.

Al-ludiamo

a

l nuovo

tipo di

gomma

sintetica

denominata 14 CIS

Poli-61

CRONACHE ECONOMICHE

butadiene, della Montecatini. Fra le

varie

gomme sin

t

etiche

finora

realiz-zate

è

quella

che più

si avvicina, per

composizione

chimica, a

lla

gomma

naturale

; inoltre possiede

cara

tteri-stiche crea

t

e su

misura per

rispon-dere alle

più

ardue

esigenze

di

im-piego

;

l'el

asticità

e

l

a

resistenza

a

l-l'abr

asione,

per

esempio, sono

supe-riori

a

quelle della

gomma

naturale.

I copertoni per

au

toc

arro

potranno

essere

prodotti con qu

es

to

materia-le:

è

un

esempio

limite,

non

ess

en

-do

stato

possibile finora adibire

a

tale

impiego

nessun'

altra gomma

sintetica.

Mentre

le

novità

suscitano

la

me-raviglia degli

specialisti,

la

genialità

d

elle

applicazioni

e

la

molteplicità

dei

perfezionamenti

hanno

richia-mato l'ammirato interess

e

del

gran

pubblico.

Così

è

delle

idee

e

delle

soluz

ioni

relative

ag

li

impieghi de

i

laminati plastici n

ell'

arredamento,

presentate

a

l

Concorso Riv.

Se

rrato

è

lo

scambio

di brevetti

fra i

vari

paes

i

europei:

anche

que-sta

int

eressante

realtà ha trovato

larga docum

entazion

e

a

l

Salone.

Di

bell

ezza

superiore alle

migliori

ce-ramiche

sono apparse,

per esempio,

l

e

stoviglie Mepal Service

che si

producono in Italia

su

licenza

da-nese.

(9)

apparec-ch

i

ature così semp

li

ci e

poco C'lstose

d

a

apparire a

ll

a

portata

di tutt

e

l

e

b

orse e,

perciò,

d

e

ll

e picco

l

e

ditte

artigiane

e

comme

rci

a

li

e

d

eg

li

s

tu

-di

professiona

li

.

N

e

ll'int

e

nt

o

di

ri-spo

nd

ere ap

punto

a codes

t

e

es

i

gen-ze

sono s

tati

creat

i

a

lcuni

int

e

r

es-san

ti dupli

ca

t

o

ri

e

fotoriprodu

ttori

presentati a

l

Salon

e.

Nello

stand

della Olivetti per

ese

mpio

abbiamo

notato

l'

es

t

esa

gamma

d

ei

duplica-tori Sada: si par

t

e

da

un

mod

e

llo

assai

se

mplic

e,

funzionamen

t

o ad

a

l

coo

l

, az

ionato

a

mano

,

pr

ezzo c

in-quantaquattro

mila

lir

e, (oppure

L. 145 mi

l

a

p

e

r

l

a versione

ch

e

dà

l

a

possibi

lit

à

di duplicar

e

su

fogli

di

fOlmati

di doppio protocollo);

a

un

grad

ino

superiore

trovi

a

mo un

mo-del

l

o a

in

c

hio

s

tro

,

az

i

onato a

ma-no,

a

inchi

os

trazi

o

n

e se

mi

a

ut

oma-tica

,

intercambia

bil

e

per quanto si

riferisce

ai co

l

or

i:

pr

ezzo

1

38

mil

a

lire;

il

medesimo

mod

e

ll

o a

funzio-namento

e

l

e

ttri

co

cos

t

a

215

mi

l

a

lir

e.

Quest

i

apparecch

i

consentono

l'impiego

non

so

l

o

di

normali

ma-tri

c

i

sc

ritt

e

a

macchina

o

di

seg

nate

s

u

norma

l

e

car

t

a

pelu1"e,

m

a

anc

h

e

d

e

ll

e

così

d

e

tt

e

«

matrici

e

l

e

ttroni-che

»

. Ecco

di

che cosa s

i

tratta. Con

un

procedimen

t

o ana

l

ogo a

qu

e

llo

impi

ega

to p

e

r

l

a

tr

asm

i

ssione

d

e

ll

e

t

e

l

efo

t

o

l

a pagina

da riprodurr

e

v

i

e

-n

e

trasf

e

rita

su

uno

spec

i

a

l

e

foglio

di

gomma,

il

che

consente

di

ritrar-r

e co

n

esat

t

ezza

fotografica

qualsia-si segno o

immagin

e

a

l tratt

o.

Ne

consegue

una duttilità

d

'

impi

ego

di

estesiss

im

a gamma:

la

macchina

du-plicatric

e è

in

somma s

trum

e

nt

o s

uf-fici

e

nt

e

p

e

r

l

a stam

p

a

di

cata

lo

g

hi

illu

s

trati

,

g

i

orna

l

e

tti

,

pubblicazioni

di,

·

ul

ga

tiv

e

o

didattiche

, ecc

. L

a

produzion

e

d

e

ll

e

matrici

e

l

e

ttroni-c

h

e è

disimp

e

gnata

d

a

un

appos

ito

servizio organ

i

zza

t

o

dalla

s

t

essa

ca-sa

cos

truttri

ce

d

e

i

duplicatori

;

l

e

t

a

-riffe

sono

modich

e:

mill

e

cinquecen-t

o

li

re

p

er

ciasc

una

matrice.

Tro-

.

vi

a

mo infin

e

tr

e

a

ltri

gradin

i:

i

du-pli

ca

tori

«

r

e

porter

»

nell

e

tr

e

v

e

r-sioni: a

mano

,

L.

228

mila

;

a mano

con

inchiostrazione

totalm

e

nt

e

au-tomatica,

L.

268 mila;

e

l

e

ttrica

,

358 mila

.

Sono macchine assai

per-fezionat

e,

ricch

e

di accorgimenti,

com

e

a

d

esemp

i

o:

possibilità

di

re-•

a

=

a

I

•

a

•

•

2

s

r

s

r

s

s

·l

CABINA IN MATERIA PLASTICA DI NUOVA IMPOSTAZIONE

go

l

a re

l

a

v

e

lo

c

ità di

s

tampa

,

d

a

40

a

120

cop

i

e

al

minut

o;

presenza di

un

d

eco

ntator

e

(ca

pa

ci

tà

lO

mila

cop

i

e)

c

h

e

arresta

la

macchina al

quantitativo voluto. Nel campo

d

e

i

f

o

toriproduttori

,

l'ultima

r

ea

li

zza-zione

in t

e

ma di

sem

plicit

à, è

il

Polypress,

appa

r

ecc

hio

c

h

e

ripro-duce da tr

e

a

quattro

cop

i

e

al

mi-nuto

,

impi

egando

un

unico

tipo di

carta sensibile fotografica assai

eco

-nomico

.

Pr

ezzo:

lir

e

155

mila.

Accanto

a

i

semp

li

ci

modelli or

ora descritti

,

al

Salon

e s

i

sono vis

ti

quelli che,

inv

e

ce, sono stati

realiz-zati nell

'

int

e

nto di front

egg

i

are

l

e

es

ig

e

nze

d

e

i

grandi complessi

indu-striali

.

Si tratta di

apparecchiature

c

h

e,

p

e

r

il

loro

costo

n

ecessa

ria-m

e

nt

e

e

l

eva

to,

vengono anche

ce-dut

e

in nol

egg

io

,

come i cervelli

e

l

e

ttroni

ci.

Tal

e

è

il

caso

di

un

mo-dello

pr

ese

ntato dalla ditta G

a

llo

Pomi

,

il nuovissimo

Xeros 914

p

e

r

copi

e

fotostatich

e,

funzionant

e

m

e

-di

a

nt

e

l'impi

ego

di un pr

oce

dim

e

n-to

al selenio.

L'automatizzazion

e

è

sp

int

a a

t

a

l

punto

che

p

er

l'

esec

u-zione

d

e

l l

avoro

è

suffic

i

e

nt

e

co

ll

o-care

il

foglio

d

a

rip

rod

urr

e s

ull

a

l

a-s

tr

a

di

vetro

d

e

l

bromo

gra

fo

e

ma-novrare

un t

as

t

o:

l

e

copie

esco

no

a

lla

ve

lo

ci

tà

di

se

i

a

l

seco

ndo

,

sta

m-pat

e

su carta

com

un

e,

anz

i

c

h

è

s

u

qu

e

ll

a

fotografica

.

C

'è

di più:

anzi-c

h

è

copie s

u

car

ta

,

l

a

mac

c

hin

a, con

l

a

m

e

d

es

im

a

f

ac

ilità

,

può produrr

e

matri

c

i d

a

impi

ega

r

e

poi

in un

a

p-par

ec

chio riproduttor

e

:

c

i

as c

u n

a

matric

e

r

egge

l

a s

t

ampa

di

di

ec

i-mila

cop

i

e.

Siamo

giunti

a

l

punto

in

c

ui

,

gra

-zie

a

quest

e

nuove

r

ea

li

zzazioni

t

e

c-nich

e,

l

a

f

otori

pr

o

du

zione

e

la du

-plicazione pongono

en

ti

e

ditte

nel-la

condizione

di

fronteggiare

d

a sé,

nella

propria

se

d

e,

con sped

it

e

zza

,

l

avor

i di

stampa

che

un t

empo s

i

dov

e

vano

affidare alle

tipografi

e e

richi

e

d

evano

l'

esec

uzi

o

n

e

di cli

c

h

és

zincografici.

E

'

uno d

eg

li

innume-revoli

ese

mpi di

se

mplificazion

e e

di praticità

,

co

ns

eg

uiti

attraverso

la

collaborazione

fra

scienza

e

t

ecnica.

(10)

CASSA

DI

RISPARMIO

FONDATA NEl 1827

AOSTA RONCO SUSA BARDONECCHIA BUSCA

Sede centrale:

TORINO

Via X X Settembre, 31

27

Dipendenze In Torino

131

Dipendenze nelle 6 Provincie

Piemontesi e nella Valle d'Aosta.

(11)

I

E. BATTISTELLI

L'azienda agraria è

un

piccolo

mondo

economico

che acquista quel

che

è

necessario alla sua multivaria

attività

produttiva,

e

vende quel

che

produce al

netto

dei

prodotti

di

'

consumo, o

di

reintegrazione,

aziendale.

Il

suo

ins

erimento

nel-l'economia di

mercato,

la

quale è

subentrata

all'economia chiusa

di

casa,

l'obbliga alla

necessità p

ere

n-toria

dei

trasporti, affidandoli a

mezzi propri,

O

alla organizzazione

logistica delle

organizzazioni

pri-vate e collettive

e

delle

imprese

vei-colari.

Quella

dei trasporti è

un'

opera-zione economica che

ha

per

coele-mento

lo

spazio, così come

l'usufrui-mento colturale

del t

erreno,

è

una

operazione

economica

che

ha per

coelemento

il terreno

stesso

.

L'altro

elemento

è

rispettivamente il

mo-tore

e

la pianta. Affrontare lo

spa-zio,

e

affrontarlo

n

ella maniera

me-no onerosa

possibile nel

trasFeri-mento

dei raccolti dall'azienda

al

mercato e

dei

coefficienti

di

produ-ziane

dal mercato

all'azienda, è

un

problema assurto a

una

importanza

tale

che

ne

giustifica studi e

conve-gni.

Effettivamente i trasporti

costi-tuiscono l'ossatura dell'

organismo

agricolo, sia

nella fase di

approvi-gionamento

dei mezzi materiali

e

s

trum

entali di utilizzazione

che

in

quella di collocamento al

consum

a

dei

prodotti. Peraltro, il

'

loro

ordi-namento ha un'impostazione

empi-rica,

disorganica,

fatta

spesso

di

improvvisazione

senza ca

u t

el a e

senza controlla.

I prodotti che

par-tono dai

campi,

in direzione della

sorte

mercantile

e

tecnologica che

•

trasporti

li attende,

cadono spesso

infatti

sotto

un

'

anarchica attività

specula-tiva

che

ne mutila

l'utile.

Il profano che

volesse conoscere

le effettive

dimensioni

del problema

gli sarebbe sufficiente

pensare

che

annualmente

dalle

campagne

e

per

le

campagne si

trasporta qualche

cosa come 300

milioni di tonn

ellate

di merci

,

attraverso

una fittissima

rete di

strade,

di idrovie, di

itine-agricoli

rari aerei, grazie

a

un'imponente

quantità

di m

ezzi

più

disparati: tr

at-tori,

carrelli, palette, autocarri,

tre-ni,

zattere,

n

avi,

aerei. E' appunto

per ciò, per questa

imponenza

di vie

e

di

mezzi veicolari

ch

e

i trasporti

dovr

ebb

ero essere coordinati

e

ar-monizzati n

ell'

interesse superiore

della produzione e

del consumo.

Allo scopo perciò di fotografarne,

analizzarne

tutti

gli aspetti,

di

ri-TRASPORTI AGRICOLI: DAL CAMPO AL CENTRO ECONOMICO DELL'AZIENDA, PER MElZO DEL BINOMIO VEICOLARE TRATTORE-RIMORCHIO.

(12)

muo

vere

l

e s

up

e

rstiti

difficoltà

e

in-congr

u

e

nz

e,

si

è

r

ece

nt

e

m

en

t

e

svol-ta

a

Torino

,

i

n occas

i

o

n

e

d

e

l

10

°

Sal

one

Int

e

rnazionale

d

e

lla Te

c

nic

a,

la

2

1

a

Con

f

e

renza

na

z

ional

e

d

e

i

tra-spor

ti

ag

ri

co

li

,

la l

"

esse

ndosi t

e

nuta

ugua

l

men

t

e

a

Torino

or sono

du

e

anni

,

in

co

incid

e

nz

a co

n la

8"

edi-zione de

ll

'

omonimo Salone

.

Ora

,

di

farn

e

un

resocont

o

c

roni-s

tic

o

non

è

il

caso:

la

relazione

avre

bb

e

il

va

lor

e

m

e

diocr

e

d

e

l pan

e

stan

ti

o o

r

a

ff

e

rmo

,

t

a

nto più

che

i

period

i

c

i

di

ca

t

ego

ria n

e

hanno

par-l

a

to

con s

uffi

cie

nt

e

t

e

mp

es

tività

e

a

bbondanza. Gioverà

invec

e

chio-sarne

l

e

r

e

l

az

i

o

ni

,

commentarle,

p

e

r

m

eg

li

o

proporre l'imponente

pro-bl

e

ma

a

lla

riflessione

d

eg

li

opéra-tori

eco

nomici:

dai

vettori

agli

agri-co

lt

ori.

Scopo

d

e

ll

a con

f

e

r

e

nz

a era,

dun-qu

e,

di fotografare l'organizzazione

lo

g

i

s

ti

ca

d

e

ll

' ag

ri

co

ltura

e

di

indi-v

iduarn

e

l

e

d

e

bol

ezze,

l

e ca

r

e

nz

e,

e

l

e

con

tr

ad

dizioni

.

E lo

scopo è

sta

t

o

pi

e

nam

en

t

e

raggiunto.

o o o

L'o

rganizzazion

e

scientifica

d

e

l

l

avoro, che

domina

la mod

e

rna

pro-lO

I

CRONACHE ECONOMICHE

LA SALA DEL CONGRESSO DURANTE I LAVORI.

duttività

,

n

o

n può non

es

s

e

r

e es

t

esa

-

lo ha ril

eva

to l'ing

.

B

er

tolotti

-ai

trasporti

,

l'on

ere

d

e

i quali

è

un

a

dd

e

ndo d

e

i

costi

di produzion

e

e

distribuzion

e.

Va qui sottolin

ea

to

che

altro elemento

di

sp

esa

è

qu

e

llo

d

e

ll'imballaggio di

cui

,

p

e

raltro

,

il

relatore

pr

e

conizza l'eliminazion

e,

limitatam

e

nt

e

tuttavia ad alcuni

prodotti gran

e

llari,

come

le

grana-glie

e

l

e

civai

e.

Bast

e

r

e

bb

e

p

e

rtanto

che ci

fossero

autocarri

e

"ag

o

ni

f

e

rroviari

sagomati a

tramoggia

c

h

e

n

e

potess

e

ro

e

ff

e

ttuare il trasporto

alla

rinfusa

.

Comunque

,

essendo

l'

azie

nda agraria

-

com

e

l'ha d

e

fi-nita Max Ring

e

lmann -

un

'

impr

esa

in

vo

lontaria di trasporti ricercarn

e

l'

e

conomicità

è

ormai

un

compito

a soluzione

ind

e

rogabil

e

.

Ma tra i prodotti agricoli

gli

or-toflorofrutticoli

,

p

er

la loro d

e

p

e

ri-bilità, hanno più d

eg

li altri bisogno

di attrezzatur

e

v

e

icolari

ad hoc

,

co-sì come

ne hanno bisogno l

e

carni

,

le

uova,

e

quanti

altri

prodotti

sono

di

effimera

s

e

rb

evo

l

ez

za. A qu

e

sto

riguardo

il

nostro dir

e

ttor

e,

dottor

Gius

e

ppe Franco ha

sottolineato e

documentato l'importanza della

co-s

idd

e

t

ta

«

catena

d

e

l

freddo

»,

im-p

e

rniata

sui

t

rasporti

r

ef

rig

eranti,

s

u

g

li

impianti fissi di

raffreddamen-to. Notevol

e -

ha

soggiunt0 il

re

l

a

t

ore

-

è

stato

l

o sforzo

com-piuto

in

q

u

es

ti

ultimi

anni sia

dal-l'

Amminis trazion

e

ferroviaria

che

dagli

a

ut

o

tr

aspo

l

tatori, per

appron-tare

un

ragguardevol

e

parco di

vei-co

li

.

Oggi

il

comp

l

esso

d

e

i

carri

ferroviari

,

per

il

t

rasporto

di

der-rate in r

egi

m

e

di

temperatura

con-troll

a

t

a, s

up

e

ra l

e

7.000

unità;

quel-l

o

d

eg

li

a

ut

ove

i

co

li

si aggira

intorno

all

e

1.000

.

Tutta

v

i

a

ult

eriori

tra-guardi

si

imp

ongono.

P

era

lt

ro,

l

e

es

i

genze

del

tr

asporto

in r

eg

im

e

di

fr

ed

d

o sono

l

egate

e

subordinate

a

ll

e

a

ttr

ez

zatur

e

frigorif

ere

a

t

erra.

Di tali

a

ttr

e

zzatur

e

il dott

o

Franco

so

ttolin

ea

quella prog

e

ttata

per

To-rino, con

la

cos

tru

z

ion

e

di una

vera

e

propria

cen

tr

a

l

e

di tip

o

mod

erno

.

L

a

qual

e verrebbe

incontro

alle

seg

u

en

ti

necessità:

la

vo

r

azione

d

e

i prodotti

,

p

e

r

ac-cresc

e

rn

e

l

a

mercantilità;

pr

e

r

efrigerazione rapida d

ei

pro-dotti più

d

e

peribili

des

tin

ati a

(13)

AL TAVOLO DELLA PRESIDENZA DELLA 2" CONFERENZA DEI TRASPORTI AGRICOLI TENUTASI ALLA CAMERA DI COMMERCIO IN OCCASIONE DEL 10° SALONE DELLA TECNICA.

conservazione

breve

o

protratta

d

e

i prodotti,

n

e

lle

condizioni

più

ad

e

guate,

in

attesa

del

colloca-mento al consumo;

contro

ll

o

ufficiale

per

il

rilas

·

c

io

del

«

marchio

nazionale

»

d

e

i

c

e

rtificati fitosanitari

e

di

«

ori-gine

» e

di

attestati

di

«

garan-zia

co

mmercial

e»;

offerta all'asta a vagone

com-pleto

e

per

lotti

omogenei;

assicurazione contro

i rischi

nor-mali

di viaggio;

spe

dizi

o

n

e

con

formazione di

tr

e

ni rapidi

speciali per

le

prin-cipali destinazioni, con

opera-zioni

doganali valutarie

effet-tuate in partenza

e

conseguente

soppressione

di

ogni

fermata

in-t

er

m

edia;

autorizzazione a

funzionar

e

co-me

«

centro

di rispedizione

»

dall

e

F

.

F.S.S.

,

quindi

con

il

be-neficio della

tassazione unica

per

il

tr

aspor

to

anche

dopo la

sosta

e

il d

epos

ito in

centrale;

gestione

in regim

e

di Magazzini

generali

,

così

da

consentire ai

depositanti

di usufruire delle

facilitazioni

di

credito

normal-mente accordate sulle merci

co-perte dalle fedi di deposito

e

dalle note di pegno

(Warrants);

informazione

sull'

andamento dei

mercati.

Tuttavia anche la più progredita

strumentazione

tecnica non darà

mai risultati soddisfacenti qualora

i produttori agricoli -

dice il

dot-tor

·

Franco

-

non sapranno darsi

una c o n v e

n i e n t e

organizzazione

commerciale e

professionale. Non

v'

è

dubbio che progressi sono stati

compiuti

nei

sistemi

di vendita sui

mercati

stranieri, con l'adozione, per

esempio,

della

vendita a

commis-sione in luogo della vendita a fermo,

precedentemente praticata. Ma

si

ha la

sensazione

che gli alti prezzi

di acquisto che i consumatori

na-zionali

e stranieri corrispondono

po-trebbero consentire ben altri

miglio-ramenti nell'intera struttura

distri-butiva. Bisognerebbe pertanto

emu-lare l'esempio precursore olandese.

Lassù i produttori ortofrutticoli

so-no riuniti in appositi organismi, sia

sul piano professionale

che

su

quel-lo

commerciale.

Alla base di tutta

l'organizzazione stanno fiorenti

coo-perative di produttori

, c

ui fa

capo

non m

e

no dell

'B

O

%

degli

apparte-nenti

all'intera categoria.

Altro inter

essa

nt

e

aspetto del

pro-bl

e

ma di

cui si parla

è

quello

d

e

i

trasporti

agricoli per

l

e

vie

illimi-tate del

cielo

,

con

i

mezzi

ch

e

oggi

lo

solcano:

dagli

aerei

ag

li

e

licot-t

e

ri.

Grazi

e

ai

trasporti a

e

r

ei

diminui-scono i pericoli di

avaria e

l

e s

p

ese

spesso

robuste d

eg

li imballaggi

,

nonché le grandi distanze

.

Cosa

que-st'ultima

che

consente

di

avvicinare

mercati remotissimi,

che altrimenti

sarebb

e

ro pr

e

clusi

alla

nostra logica

ansia di penetrazion

e e

di

conqui-sta.

Ma non basta:

il

trasporto

aereo

riconduce la

raccolta

d

e

i prodotti

a

giusta maturazione; dà la

possibi-lità di farli

giungere

in porto

,

p

e

r

remoto

che sia al

luogo di

produ-zione

,

nel fugace

spazio

di 24

ore

,

riducendo quindi

al

minimo

possi-bile l'incidenza del

calo e

del costo.

Anche del costo, sebbene

appar

e

nt

e

-m

e

nte non

sembri.

Il quale potrà

essere eccessivo solo

in rapporto

a

prodotti privi di pr

eg

io

e a

distanz

e

(14)

--

--

~~

..;;..

-::;

::-:

.:.

--TRAsrORTI AGRICOLI: DAL MERCATO ALL'AZIENDA, ATTRAVERSO STRADE LA CUI PERCORRI-BILITA' NON E' SEMPRE FELICE, E MENO ANCORA LO E' OUELLA DELLE STRADE INTERPODERALI ADDIRITTURA INACCESSIBILI NEI MESI DI PIOGGE. E DI PROCELLE.

normali

.

Comunque,

non lo

è

per

l

e

primizie

,

le

produzioni

flor

eali,

gli

animali

vivi

e

da riproduzione.

A

l

cuni dati

di

fatto

confermano,

grosso

modo

,

che

il trasporto

aereo

grava

per

150-200

lire

sul

chilo-grammo

di m

erce:

un

'

incidenza

tol-lerabile

ne

l

caso

di prodotti di

gran-d

e

valore

mercantile e

a

destina-zione

lontana.

Abbiamo già

detto

che

i mezzi

veicolari

aerei

sono l'aeroplano

e

l'elicottero.

Però

m

entre

l'uno

è

più

a

datto al

servizio logistico

,

l'altro

-

a

d

ecollò

vertica

l

e

-

è

più

ido-neo

a

l

servizio

collettivo

e

in

grande

di

difesa antiparassitaria

e

di

con-cimazione.

Grazie

al

movim

ento discendent

e

d

ell'

aria

provocato dall

' elica,

l'eli-cottero permette

di irrorare

comple-tamente

le chiome

facendon

e

p

en

e-trare il liquido

anche

nei recess

i

12

I

CRONACHE ECONOMICHE

inferiori

e

reconditi.

Nel dis

erbo

chimico

l'e

li

cottero

ha

sulla

sarchia-tura il

vantaggio

di non

calpestare

il t

erreno

e

di

operare

un drastico

taglio dei tempi di

la

voro.

In un

minuto può irrorare

un

ettaro,

m

en-tre

l'opera di un

operaio

richi

ede-rebbe

per la

stessa superficie

alme-no

15

giorni

.

"

" "

Ma questo nostro discorso

sul

pro-blema dei trasporti

agr

i

co

li

non può

indulgere

a sconfinamenti,

e

p

er-tanto

concluderemo,

con il Bandini

che

della Conferenza

è

stato

il

coor-dinatore

unico,

che

il problema

stes-so è

un asp

ett0 della politica

nazio-nal

e

delle

comunicazioni,

l

a

quale

sarebbe impari

a

ll

e

esigenze

d

el-l'

economia

italiana

se

il

settore

agri-colo non

dovess

e essere

adeguata-m

ente

considerato.

A lui non

è stato

difficile

dimo-strare come

l'agricoltura

-

avendo

cambiato volto

e

finalità

,

la

sua

es-sendo

un'

economia di m

ercato

-abbia

bisogno di una

organizzazio-ne m

ercantile

che

tenga sempre

più

conto

dei m

ezzi

veicolari comuni

dell

e

attrezzature

di

concentramen-to

e

di

conservazione

dei

prodotti

deperibili:

alimentari,

d

ec0rativi

,

ecc.

e come ai

mezzi veicolari

su

rotaia

venga

in

gran

parte

affidato

il movim

ento d

ei

prodotti

a

condi-zioni

tariffarie

che

effettivamente

non

sono gravose.

Pertanto

sarebbe

controproducente

pretendern

e

il

ri-basso

.

Piuttosto

sarebbe

da

preten-dere

il miglioramento del

servizio.

E poiché

l'agricoltura moderna,

quella intesa

alla

moneta

attraverso

l

e

colture

di

alto

reddito,

si sviluppa

e

si afferma

lungo

le

cimose

lito-ranee

servite

p

er lo più da

grandi

vie

di

comunicazione,

sia

ferrovia-rie

che strada

li

, è

chiar0

che

volen-don

e

far

e

una

copia conforme

an-che

nell'interno

,

si

pone l'

esigenza

d'una rete

strada

l

e

degna d

el nome,

che

sottragga

le

aziende

dall'

isola-mento

,

·

cui sono condannate,

e ch

e

l

e chiude

al

progr

esso

negandole

di

esserne

partecipi

nel futuro,

posto

che abbiano

la forza di

esistere o,

m

eglio, di resister

e

all' attuale

scon-forto,

causa prima

dell'

esodo rur

ale.

Ma le

strade consoni alla più

inten-sa circolazione di m

erci

risolvereb-b

ero

a

mezzo

il

prob

l

ema, se

non

venisse concessa all' agricoltura

la

possibilità di usare

maggiorm

ente

,

per

i

servizi

logistici

aziendali,

i

trattori

ausiliari

e

utilitari. Trattori

del

genere

devono essere animati

da

motori

a carburazione:

il

che

vuo

I

dire

a

b

enzina

agevolata.

Sebbene

ques

to della b

enzin

a

agricola

sia

un

argomento sul quale

comunicano

a

ll

'

uniso

no l'agricoltura e

l'industria

motoristica,

perdura contro

di

esso,

invece,

l'opposizione

d

ell'

Ammini-strazione

finanziaria d

ello Stato

,

la

quale

soppesa più

i

pericoli

de

rivan-ti da un

eventuale

consumo

clande-stino

di b

e

nzina

agricola per viaggi

automobilistici

anziché

tra

ttoris

tici,

che

il

vantaggio offerto all'

economia

nazionale da una motorizzazione

in-tegrale dell

'

agricoltura.

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