DELLA CAMERA DI
COMMERCIO
INDUSTRIA E AGRICOLTURA DI TORINO
~P(~ILE ~1II1~~~~~
N. 216
-DICEMBRE 1960
-
L.
L'ordine
è
il segreto del successo:
la
confusione, gli smarrimenti,
le
dimenticanze, fanno perdere tempo
e compromettono l'attività dell'impresa.
I classificatori,
gli armadi, gli schedari Synthesis
costituiscono in ogni circostanza
una garanzia fondamentale: con essi
tutto
è
chiaro, nulla si smarrisce
si dimentica. Danno
ile
al vostro ufficio,
rdine alle vostre carte,
sultati eccezionali al vostro lavoro.
classificatori
verticali
livett~
lIl 1
OCCHIO AI CUSCINETTI!
solo i ricanlbi originali
N.216
DICEMBRE
1960
COMITATO
DI REDAZIONE:
Ono Dott. GIUSEPPE ALPINODolt. AUGUSTO BARGONI
Pro!. Dott. ARRIGO BOROIN
Dott. CLEMENTE CELIDONIO
Prof. Dott. GIOVANNI DALMASSO
Dott. GIACOMO FRISETTI
Prof. Dott. F. PALAZZI-TRIVELLI
Dott.
GIUSEPPE
FRANCO Direttore responsabileMENSILE A CURA DELLA CAMERA DI COMMERCIO
INDUSTRIA E AGRICOLTURA DI TORINO
pago
F. FASOlO - L'Istituto
Bancario
San Paolo di Torino
dal 1945 al 1959
3
G.
FODDA
Y - Possiamo fare a meno della pubblicità?
9
Tendenze moderne nei mobili e nei tessuti da
arredamento
14
Rassegna
della Tecnica
a cura di
G. F.
Mi-chelelti
17Note
di CRONACA CAMERALE:
,. IX premiazione della Fedeltà al Lavoro e del Pro-9,esso economico· 2. Adunanza del Comitato Ditetlivo dell'Unione delle Camere di Commercio Industria e Agricoltura del Piemonte e Valle d'Aosta - 3. Commis-sione tecnico-consulliva per i trasporti e le
comunica-tioni - 4. Conferenza-orario Regionale per le comuni-cazioni ferroviarie localI _ 5. Visi la Delegazione B,asi. liana - 6. Pubblicazioni camerali -InformazionI e notizie II
Congiuntura economica del mese di
novem-bre 1960 .
43
A.
RICHETTI -
Siluazione
classica ed economica
poli-tica -
Tribuna
degli Economisli: Joseph
Schum-péter .
47
Rassegna del commercio estero torinese nel
mese di novembre 1960
49
Sinossi dell'Export-Import
S3
Borsa
Valori di Torino - Rassegna del mese di
dicembre 1960 .
S8
Fiere,
Mostre, Esposizioni e Congressi
interna-zionali
60
Tra
i libri
(G.
B
.):
A. GARINO - CANINA: Scrilli di storia economica e finanziaria - SVIMEZ; Rassegna di giurisprudenza sulle leggi per l'industrializzazione del Mezzogiorno - Mini-stero Industria e Commercio: L'attività dei Magau.ini Generali nell'enno 1959 - .... : Nuovi dati sul mercato dei prodotti cartari nei Paesi della Comunita Eco-nomica Europea - pubblicazioni ricevute
Il
Mondo
olfre
e chiede
Indice dell'annata 1960
61
63
66
Dlrezlona Radazlone a Amministrazione
OINEMATOGRAFIA
Microndelt.
per grandissime sale
Mi
crontau
per gra
ndi e medie sale
Micronsigma
per medie e piccole sale
VIA MADAMA CRISTINA, 147 -
TORINO
INIZIA
TI VE
E PROPOSITI
Vitalità e
potenza de
lla
vita finan
z
iaria
di Torino:
ecco
un
tema ri
cco di interesse
e,
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esso,
11
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suffic
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e
11
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ralità
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e
l
pubblico.
Sedici aziende
di
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257
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u
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cui attività può esse
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e
com-pe
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356 miliardi
e
67 milioni
;
depositi
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e
332 mili
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(
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o
1959),
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g
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o
di
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e
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ll
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(
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r il
1959
:
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industriali
8
6.9
32
.964
;
titoli
di Stato e garantiti
dallo
Stato e
obbliga
z
ioni
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r un
capitale
nom.inal
e
di
8
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per
volum
e e
importanza di
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ioni
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s
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z
ion
e
rigo
gliosa
e
ricca di dinamismo. E
'
una
realtà
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h
e s
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contraddistingue
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tempo
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il
1860 durante
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Camillo
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l'opportunità di
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e
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e
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di articoli. Apriam
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ll
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e
ll'I
s
tituto
Bancario San
Paolo
di Torino.
/
L'Istituto
Bancario San Paolo
dal
1945
al
1959
di
Torino
I
F. FASOLO
Il caso
dell
'
Istituto Bancario
San Paolo
di Torino
è
forse unico
n
e
l
g
rand
e
quadro
degli
organismi
cr
e
ditizi
italiani:
è
una
grande
,
mo-d
e
rna
e
dinamica
banca
,
vigorosa-m
e
nt
e
sviluppatasi in periodo
recen-t
e
sul robusto tronco
di un
organi
-smo r
e
ligioso
-
b
e
nenco
- assistenzial
e
fort
e
di una tradizion
e
plurisecolare:
risal
e
infatti al g
e
nnaio 1563
l'istitu-zion
e
d
e
lla
Compagnia
di San
Pao-lo
,
promossa -
lasciò
scritto
lo
sto-rico
D.
Emanuel
e
Tesauro
-
da
«c
al/ali
eri
,
giur
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consulti, soldati
,
m
e
rcanti
,
altigiani
e
d
e
ziandio
lauo-rot
o
ri camp
e
stri
»
nell
'
intento di
promuov
e
r
e
pratiche
religiose
ed
inizi
a
tiv
e
benenche
.
Attraverso
una
e
voluzion
e
gradual
e,
sviluppatasi
n
e
l
corso dei secoli sotto
la
spinta
d
e
l
mutare
d
e
lla
realtà storica e
p
e
r l'iniziativa
degli
amministratori,
1'organismo di indole
assistenziale
si
trasformò
in
banca. Chiuque
sia
curioso d
e
lle
salienti vicende
stori-co-sociali
di Torino
e
de
ll
o
Stato
sa-baudo,
viste
nella prospettiva de
ll
a
fenomenolog
i
a
economico-nnanzia-ria, dovrebbe
prendere
notizia del
come codes
t
a
metamorfosi
si sia
passo
passo man
i
festata, leggendo
la monograna riccamente documen
-tata,
edita
dallo
stesso
Istituto
Ban-cario
San Pao
l
o dieci
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sono.
Attualmente
la Banca non
contiene
in
sè quasi
più nu
ll
a
degli
e
l
ementi
originari, eppure
i motivi
fonda-mentali della propria
vitalità essa
li
trae
anche
dai
suoi
quattro
seco
l
i di
storia -
una storia di
cui si scorge
costante
l'aderenza dell
'
Ente
alle
esigenze
dell'ambient
e
in
cui
andò
operando.
Le metamorfosi più radicali
a\"-vennero
nel
corso
degli ultimi
cen-to
anni;
il movimento
evo
l
utivo,
ac-celeratosi
intorno al 1930, diventò
specialmente
serra
t
o
e
profondo a
partire dal recente dopoguerra, dal
1947 in poi. Ecco qua
l
che
indica-zione saliente.
Le
attività
r
e
l
igios
e
e
benenche
vengono separate
da
quelle
creditizie (1853); si
intrapr
e
n-de
(1866)
la
gestion
e
del
Credito
fondiario
,
che assumerà
rapidam
e
n-te un
cospicuo
impulso; l
e
opera-zioni
riflettenti i
prestiti su
pegno
,
che
un tempo rivestivano importan
-za
preva
l
ente, assumono rili
e
vo
se-condario
di mano in
mano che
il
quadro delle attività bancarie
si
am-plia e
,
in.6ne
(1927), si pongono
nel-la prospettiva di un
settore
collate-rale
e accessorio
.
Ancora:
i depositi
a
risparmio dal 1901
al
1923
passa-no
da
23 a
213 milioni; i mutui di
credito
fondiario
,
che erano
di 49
milioni
a
ll
'inizio
del
secolo,
supera-no i 91 milioni
e
mezzo nel 1916.
Ma
,
fra le date
salienti,
merita
di
essere citato
il 1931, anno in cui
l'Istituto Bancario San Paolo, per
effetto
dell' assorbimento della
Ban-ca
Agricola Ita
l
iana
,
estese
la
sua
rete
di Filiali che, da 14
(di
cui 4
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DAI "CAPITOLI O SIA CONSTlTUTIONI DELLA CONFRATERNITA DELLA CA THOLlCA FEDEIN TURINO n. (18 aprile 1563).
mento
demografico della p
e
rif
er
ia.
R
ece
ntemente
sono stati altresì
isti-tuiti
Uffici
di rappr
ese
ntanza
a
Lon-dra
e
Zurigo
.
Nella
tabella
che
qui
pubblichia-mo
sono
riferiti dati
sui
depositi
e
sulle operazioni a
breve termin
e;
ma
è
importante
sottolineare
un
fat-to: l'indice di
sviluppo
della
rac-colta
d
ei
depositi del San Paolo
ri-sultava, al
31
luglio
1960,
di 340,26
(30
settembre
1953
=
100),
mentre
qu
e
llo di tutte le Aziende
di credito
d
'
Italia
era
pari,
alla stessa
data,
a
253,04.
Il
fenomeno risalta
in
luc
e
ancor più viva se si
ferma
l'attenzio-ne
sulle cifre
del triennio
1957-'59:
L
'
incr
e
m
e
nto
percentuale dei
pri-mi
otto mesi del
1960
è
pari al
10,14
per
il San Paolo
,
contro
il
6,84
della
media
nazional
e.
E'
b
ene
m
e
tt
ere
in risalto
che
il
San Paolo,
n
eg
li
anni
r
ecen
ti
-sotto
la
presidenza del
compian-to dotcompian-tor
Anton
Dant
e
Coda fino
al
1957
e successivamente del
professor
Luciano Jona
-
oltre
a
continuare
la
sua ca
r
a
tt
er
i
stica
at-tivit
à
rivolta alla raccolta del
ri-sparmio,
ha
potenziato, in
partico-lar
e
nei centri
indu
s
tri
a
li
piemonte-si,
i
finanziamenti delle imprese
in-dustriali
e commercia
li.
In tema
di
inv
es
tim
en
ti,
significative
sono
le
ci-fre riflettenti i mutui fondiari:
que-sti al
31
dicembre
1959
ammonta-vano a
79.482
milioni
(aumentati ad
oltre
95
miliardi
a
l
30
settembre
1960
),
cifra che può
essere
riferita
a
un patrimonio immobiliar
e
di
ol-tr
e
300
miliardi,
per notevole parte
sito in Piemonte. Codesto dato può
dar
e
un'id
ea
del concorso
che
il
«
San Paolo
»,soltanto attraverso la
Sezione Credito Fondiario reca
al-l
'
impi
ego
dell
e
disponibilità della
regione piemontese; infatti, buona
part
e
di
questi
300
miliardi
si
rife-riscono
a
nuove
costruzioni o al!'
am-modernamento di vecchi fabbricati.
L
'eccez
ionale incr
emen
to
edi
lizi
o
della città
di Torino
ne
è
la
riprova.
Altro
fatto da
rammentare circa
gli
inv
es
tim
e
nti in
senso
lato
è
il
se-guente:
il
rapporto
impi
eghi-depo-siti
-
su cui necessariamente
ogni
Istituto
di credito deve basare la
propria azione
-
è sempre
risulta-to,
per quanto
riguarda il
«San
Pao-lo
»,pari all'incirca a quello degli
altri grandi
Istituti
che operano in
campo nazionale.
Prima di
riportare alcuni dati
che
riguardano le principali yoci
di
si-tuazione
dal
1945
al
30-9-1960,
sem-bra
util
e
una br
eve
premessa.
E
'
stata scelta, come inizio della
sequenza,
il
31
dicembr
e
1945.
A
a Torino),
balzarono d
'
un tr
a
tto
a
120;
a
l t
e
mpo
stesso, in
conseguen-za
di
quell'assorbimento,
la
ban-ca
assunse carattere
int
erreg
ional
e
(Pie
mont
e e
Liguria in
prevalenza).
Poi, a partire dal
1946,
dopo la
pa-rentesi
d
e
lla
guerra,
ha
avuto inizio
un
ult
e
rior
e
graduale aumento
d
e
l
numero delle Filiali: attualmente
esse
sono
165
di cui
134 in
Piemon-t
e e
Valle
d
'Aos
ta
,
20
in
Liguria
,
8
in provincia di
Pavia
,
oltre
le
sedi
di Milano
e
di
Roma. E
'
prossima
l'apertura
di un'altra
Agenzia
di
città in Genova.
In Torino le
dipen-denze
sono
20,
oltre
la S
e
d
e
di
Via
Monte
di
Pi
e
tà
e
d i due
sportelli
presso
il
nuovo
Mercato dei Fiori
ed
il Palazzo delle Esposizioni
al
Valentino, situate
in preyalenza
nel-l
e
zone in corso
di
espansione,
nel-l'intento di
venire
incontro
alle
esi-genze connesse alla
rapida
indu-strializzazione e al vistoso
incre-Deposiri c
clc
clienti
In
cremento
percentuale della raccolta
4
I
CRONACHE ECONOMICHE1957
(su
1956)
1958
(su
1957)
1959
(s
u
1958)
Media nazion
a
l
e
1st. Banc.
S.
Paolo
ta
le
d
a
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,
i
n
fa
tti
,
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l
«
Sa
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l
o
»non pot
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va ancora cons
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i Ri
spar-m
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e l
a Banca. A pa
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i
o
d
e
l
cred
it
o fo
n
-diar
i
o
,
e
sso non av
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959
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1
955
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BOLLA DEL PAPA GREGORIO XIII, CON LA OUALE SI GNIA DI S. PAOLO LA FACOLTA' DI ERIGERE UN MONTE DI
CONCEDE ALLA COMP A-PIETA' IN TORINO (1-3-1579)
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apertura
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e, soprattutto,
dei finanziamenti
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valuta,
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importo
si
è
rad-doppiato
ne
l
1959 rispetto
al
1958.
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ha
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