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Cronache Economiche. N.216, Dicembre 1960

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(1)

DELLA CAMERA DI

COMMERCIO

INDUSTRIA E AGRICOLTURA DI TORINO

~P(~ILE ~1II1~~~~~

N. 216

-DICEMBRE 1960

-

L.

L'ordine

è

il segreto del successo:

la

confusione, gli smarrimenti,

le

dimenticanze, fanno perdere tempo

e compromettono l'attività dell'impresa.

I classificatori,

gli armadi, gli schedari Synthesis

costituiscono in ogni circostanza

una garanzia fondamentale: con essi

tutto

è

chiaro, nulla si smarrisce

si dimentica. Danno

ile

al vostro ufficio,

rdine alle vostre carte,

sultati eccezionali al vostro lavoro.

classificatori

verticali

livett~

l

Il 1

(2)

OCCHIO AI CUSCINETTI!

solo i ricanlbi originali

(3)

N.216

DICEMBRE

1960

COMITATO

DI REDAZIONE:

Ono Dott. GIUSEPPE ALPINO

Dolt. AUGUSTO BARGONI

Pro!. Dott. ARRIGO BOROIN

Dott. CLEMENTE CELIDONIO

Prof. Dott. GIOVANNI DALMASSO

Dott. GIACOMO FRISETTI

Prof. Dott. F. PALAZZI-TRIVELLI

Dott.

GIUSEPPE

FRANCO Direttore responsabile

MENSILE A CURA DELLA CAMERA DI COMMERCIO

INDUSTRIA E AGRICOLTURA DI TORINO

pago

F. FASOlO - L'Istituto

Bancario

San Paolo di Torino

dal 1945 al 1959

3

G.

FODDA

Y - Possiamo fare a meno della pubblicità?

9

Tendenze moderne nei mobili e nei tessuti da

arredamento

14

Rassegna

della Tecnica

a cura di

G. F.

Mi-chelelti

17

Note

di CRONACA CAMERALE:

,. IX premiazione della Fedeltà al Lavoro e del Pro-9,esso economico· 2. Adunanza del Comitato Ditetlivo dell'Unione delle Camere di Commercio Industria e Agricoltura del Piemonte e Valle d'Aosta - 3. Commis-sione tecnico-consulliva per i trasporti e le

comunica-tioni - 4. Conferenza-orario Regionale per le comuni-cazioni ferroviarie localI _ 5. Visi la Delegazione B,asi. liana - 6. Pubblicazioni camerali -InformazionI e notizie II

Congiuntura economica del mese di

novem-bre 1960 .

43

A.

RICHETTI -

Siluazione

classica ed economica

poli-tica -

Tribuna

degli Economisli: Joseph

Schum-péter .

47

Rassegna del commercio estero torinese nel

mese di novembre 1960

49

Sinossi dell'Export-Import

S3

Borsa

Valori di Torino - Rassegna del mese di

dicembre 1960 .

S8

Fiere,

Mostre, Esposizioni e Congressi

interna-zionali

60

Tra

i libri

(G.

B

.):

A. GARINO - CANINA: Scrilli di storia economica e finanziaria - SVIMEZ; Rassegna di giurisprudenza sulle leggi per l'industrializzazione del Mezzogiorno - Mini-stero Industria e Commercio: L'attività dei Magau.ini Generali nell'enno 1959 - .... : Nuovi dati sul mercato dei prodotti cartari nei Paesi della Comunita Eco-nomica Europea - pubblicazioni ricevute

Il

Mondo

olfre

e chiede

Indice dell'annata 1960

61

63

66

Dlrezlona Radazlone a Amministrazione

(4)

OINEMATOGRAFIA

Microndelt.

per grandissime sale

Mi

crontau

per gra

ndi e medie sale

Micronsigma

per medie e piccole sale

VIA MADAMA CRISTINA, 147 -

TORINO

(5)

INIZIA

TI VE

E PROPOSITI

Vitalità e

potenza de

lla

vita finan

z

iaria

di Torino:

ecco

un

tema ri

cco di interesse

e,

al tempo st

esso,

11

0n

suffic

i

enteme

nt

e

11

0tO alla gene

ralità

d

e

l

pubblico.

Sedici aziende

di

credito

con

257

fra

sedi, ag

enzie e s

u

cc

ur

sali ban

carie,

lo

cui attività può esse

r

e

com-pe

ndiata in

due c

ifr

e:

impi

eghi

356 miliardi

e

67 milioni

;

depositi

624 miliardi

e

332 mili

oni

(

ann

o

1959),

un

g

rupp

o

di

organismi assicurati

v

i

fra

c

ui

campeggiano alcuni istituti di

cos

picua impo

rtan

za

e

di anti

ca

tradiz

ion

e;

una borsa

valori

c

h

e, con

qu

e

ll

e

di

Milano

e

di Roma

,

è

fra le

princ

ipali

d

'

Italia

pe

r

l'in

gent

e

vo

lum

e

de

ll

e contrattaz

ioni

(

pe

r il

1959

:

az

ioni

industriali

8

6.9

32

.964

;

titoli

di Stato e garantiti

dallo

Stato e

obbliga

z

ioni

pe

r un

capitale

nom.inal

e

di

8

.704.500.000);

una b

or

s

a m

er

c

i

in

co

ntinua ascesa

per

volum

e e

importanza di

contrattaz

ioni

costituiscono

i

principali aspetti di una

s

itua

z

ion

e

rigo

gliosa

e

ricca di dinamismo. E

'

una

realtà

c

h

e s

i

contraddistingue

per

l

o

fertilità delle

nuove

ini

z

iati

ve e

, al

tempo

s

t

esso,

per

lo

forza di una

tradi

z

i

o

n

e

rialla

cciantes

i

al pe

riodo ri

sorgimental

e,

in particolar m

odo

a quel fatidi

co

d

ece

nnio

com.preso fra il

1

850

e

il

1860 durante

il

quale

il

ge

nio

di

Camillo

Cavour

,

m

e

ntre

d

e

lin

eava

e

aHua

va

il

meraviglioso di

segno politico de

Zrunifi

cazion

e

italiana,

an

reali

zzando

le strutture c

h

e,

in

campo economico,

finan

z

i

.aTio

e

indu

s

trial

e

, d01)evano

consentir

e

al R

e

gn

o

Sardo

prim

a

e

poi al R

egn

o

d'

Italia

di assum

e

r

e

la

fis

ionomia

di

un

o

Stato moderno.

Poich

è

-il

conosce

r

e

n

e

ll

e

sue

grandi

line

e codes

ta

realtà

è

p

resupposto

ind

isp

e

n

sabil

e

1

Je

1

'

la

com-prens

ion

e

de

ll

e

molteplici attività de

lla

110stra provin

c

ia

e

de

ll

'intera

r

egione

piem

ont

ese,

«

Crona

c

h

e

Eco

nomi

c

h

e"

hanno

cons

id

e

rato

l'opportunità di

dedicar

e

alI'argom

e

nto

una

se

ri

e

di articoli. Apriam

o

la

tratta

z

ion

e con

lo

sc

ritto

c

he

qvi presentiamo

,

in

cui

è

de

lin

eato un

succ

int

o

quadro

del

la

voro

e

d

e

ll

e

in

i;;:;

iati

ve

d

e

ll'I

s

tituto

Bancario San

Paolo

di Torino.

/

L'Istituto

Bancario San Paolo

dal

1945

al

1959

di

Torino

I

F. FASOLO

Il caso

dell

'

Istituto Bancario

San Paolo

di Torino

è

forse unico

n

e

l

g

rand

e

quadro

degli

organismi

cr

e

ditizi

italiani:

è

una

grande

,

mo-d

e

rna

e

dinamica

banca

,

vigorosa-m

e

nt

e

sviluppatasi in periodo

recen-t

e

sul robusto tronco

di un

organi

-smo r

e

ligioso

-

b

e

nenco

- assistenzial

e

fort

e

di una tradizion

e

plurisecolare:

risal

e

infatti al g

e

nnaio 1563

l'istitu-zion

e

d

e

lla

Compagnia

di San

Pao-lo

,

promossa -

lasciò

scritto

lo

sto-rico

D.

Emanuel

e

Tesauro

-

da

«

c

al/ali

eri

,

giur

e

consulti, soldati

,

m

e

rcanti

,

altigiani

e

d

e

ziandio

lauo-rot

o

ri camp

e

stri

»

nell

'

intento di

promuov

e

r

e

pratiche

religiose

ed

inizi

a

tiv

e

benenche

.

Attraverso

una

e

voluzion

e

gradual

e,

sviluppatasi

n

e

l

corso dei secoli sotto

la

spinta

d

e

l

mutare

d

e

lla

realtà storica e

p

e

r l'iniziativa

degli

amministratori,

1'organismo di indole

assistenziale

si

trasformò

in

banca. Chiuque

sia

curioso d

e

lle

salienti vicende

stori-co-sociali

di Torino

e

de

ll

o

Stato

sa-baudo,

viste

nella prospettiva de

ll

a

fenomenolog

i

a

economico-nnanzia-ria, dovrebbe

prendere

notizia del

come codes

t

a

metamorfosi

si sia

passo

passo man

i

festata, leggendo

la monograna riccamente documen

-tata,

edita

dallo

stesso

Istituto

Ban-cario

San Pao

l

o dieci

anni or

sono.

Attualmente

la Banca non

contiene

in

sè quasi

più nu

ll

a

degli

e

l

ementi

originari, eppure

i motivi

fonda-mentali della propria

vitalità essa

li

trae

anche

dai

suoi

quattro

seco

l

i di

storia -

una storia di

cui si scorge

costante

l'aderenza dell

'

Ente

alle

esigenze

dell'ambient

e

in

cui

andò

operando.

Le metamorfosi più radicali

a\"-vennero

nel

corso

degli ultimi

cen-to

anni;

il movimento

evo

l

utivo,

ac-celeratosi

intorno al 1930, diventò

specialmente

serra

t

o

e

profondo a

partire dal recente dopoguerra, dal

1947 in poi. Ecco qua

l

che

indica-zione saliente.

Le

attività

r

e

l

igios

e

e

benenche

vengono separate

da

quelle

creditizie (1853); si

intrapr

e

n-de

(1866)

la

gestion

e

del

Credito

fondiario

,

che assumerà

rapidam

e

n-te un

cospicuo

impulso; l

e

opera-zioni

riflettenti i

prestiti su

pegno

,

che

un tempo rivestivano importan

-za

preva

l

ente, assumono rili

e

vo

se-condario

di mano in

mano che

il

quadro delle attività bancarie

si

am-plia e

,

in.6ne

(1927), si pongono

nel-la prospettiva di un

settore

collate-rale

e accessorio

.

Ancora:

i depositi

a

risparmio dal 1901

al

1923

passa-no

da

23 a

213 milioni; i mutui di

credito

fondiario

,

che erano

di 49

milioni

a

ll

'inizio

del

secolo,

supera-no i 91 milioni

e

mezzo nel 1916.

Ma

,

fra le date

salienti,

merita

di

essere citato

il 1931, anno in cui

l'Istituto Bancario San Paolo, per

effetto

dell' assorbimento della

Ban-ca

Agricola Ita

l

iana

,

estese

la

sua

rete

di Filiali che, da 14

(di

cui 4

(6)

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l~

DAI "CAPITOLI O SIA CONSTlTUTIONI DELLA CONFRATERNITA DELLA CA THOLlCA FEDE

IN TURINO n. (18 aprile 1563).

mento

demografico della p

e

rif

er

ia.

R

ece

ntemente

sono stati altresì

isti-tuiti

Uffici

di rappr

ese

ntanza

a

Lon-dra

e

Zurigo

.

Nella

tabella

che

qui

pubblichia-mo

sono

riferiti dati

sui

depositi

e

sulle operazioni a

breve termin

e;

ma

è

importante

sottolineare

un

fat-to: l'indice di

sviluppo

della

rac-colta

d

ei

depositi del San Paolo

ri-sultava, al

31

luglio

1960,

di 340,26

(30

settembre

1953

=

100),

mentre

qu

e

llo di tutte le Aziende

di credito

d

'

Italia

era

pari,

alla stessa

data,

a

253,04.

Il

fenomeno risalta

in

luc

e

ancor più viva se si

ferma

l'attenzio-ne

sulle cifre

del triennio

1957-'59:

L

'

incr

e

m

e

nto

percentuale dei

pri-mi

otto mesi del

1960

è

pari al

10,14

per

il San Paolo

,

contro

il

6,84

della

media

nazional

e.

E'

b

ene

m

e

tt

ere

in risalto

che

il

San Paolo,

n

eg

li

anni

r

ecen

ti

-sotto

la

presidenza del

compian-to dotcompian-tor

Anton

Dant

e

Coda fino

al

1957

e successivamente del

professor

Luciano Jona

-

oltre

a

continuare

la

sua ca

r

a

tt

er

i

stica

at-tivit

à

rivolta alla raccolta del

ri-sparmio,

ha

potenziato, in

partico-lar

e

nei centri

indu

s

tri

a

li

piemonte-si,

i

finanziamenti delle imprese

in-dustriali

e commercia

li.

In tema

di

inv

es

tim

en

ti,

significative

sono

le

ci-fre riflettenti i mutui fondiari:

que-sti al

31

dicembre

1959

ammonta-vano a

79.482

milioni

(aumentati ad

oltre

95

miliardi

a

l

30

settembre

1960

),

cifra che può

essere

riferita

a

un patrimonio immobiliar

e

di

ol-tr

e

300

miliardi,

per notevole parte

sito in Piemonte. Codesto dato può

dar

e

un'id

ea

del concorso

che

il

«

San Paolo

»,

soltanto attraverso la

Sezione Credito Fondiario reca

al-l

'

impi

ego

dell

e

disponibilità della

regione piemontese; infatti, buona

part

e

di

questi

300

miliardi

si

rife-riscono

a

nuove

costruzioni o al!'

am-modernamento di vecchi fabbricati.

L

'eccez

ionale incr

emen

to

edi

lizi

o

della città

di Torino

ne

è

la

riprova.

Altro

fatto da

rammentare circa

gli

inv

es

tim

e

nti in

senso

lato

è

il

se-guente:

il

rapporto

impi

eghi-depo-siti

-

su cui necessariamente

ogni

Istituto

di credito deve basare la

propria azione

-

è sempre

risulta-to,

per quanto

riguarda il

«

San

Pao-lo

»,

pari all'incirca a quello degli

altri grandi

Istituti

che operano in

campo nazionale.

Prima di

riportare alcuni dati

che

riguardano le principali yoci

di

si-tuazione

dal

1945

al

30-9-1960,

sem-bra

util

e

una br

eve

premessa.

E

'

stata scelta, come inizio della

sequenza,

il

31

dicembr

e

1945.

A

a Torino),

balzarono d

'

un tr

a

tto

a

120;

a

l t

e

mpo

stesso, in

conseguen-za

di

quell'assorbimento,

la

ban-ca

assunse carattere

int

erreg

ional

e

(Pie

mont

e e

Liguria in

prevalenza).

Poi, a partire dal

1946,

dopo la

pa-rentesi

d

e

lla

guerra,

ha

avuto inizio

un

ult

e

rior

e

graduale aumento

d

e

l

numero delle Filiali: attualmente

esse

sono

165

di cui

134 in

Piemon-t

e e

Valle

d

'Aos

ta

,

20

in

Liguria

,

8

in provincia di

Pavia

,

oltre

le

sedi

di Milano

e

di

Roma. E

'

prossima

l'apertura

di un'altra

Agenzia

di

città in Genova.

In Torino le

dipen-denze

sono

20,

oltre

la S

e

d

e

di

Via

Monte

di

Pi

e

e

d i due

sportelli

presso

il

nuovo

Mercato dei Fiori

ed

il Palazzo delle Esposizioni

al

Valentino, situate

in preyalenza

nel-l

e

zone in corso

di

espansione,

nel-l'intento di

venire

incontro

alle

esi-genze connesse alla

rapida

indu-strializzazione e al vistoso

incre-Deposiri c

clc

clienti

In

cremento

percentuale della raccolta

4

I

CRONACHE ECONOMICHE

1957

(su

1956)

1958

(su

1957)

1959

(s

u

1958)

Media nazion

a

l

e

1st. Banc.

S.

Paolo

(7)

ta

le

d

a

ta

,

i

n

fa

tti

,

i

l

«

Sa

n P

ao

l

o

»

non pot

e

va ancora cons

id

erars

i un

a

v

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ra

e

propria azie

n

da

b

a

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car

i

a,

b

e

n

s

ì un Ist

it

u

t

o co

n

ca

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es

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c

h

e

in

te

rm

e

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e

tra

l

a Cassa d

i Ri

spar-m

i

o

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a Banca. A pa

rt

e

l

a s

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i d

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-l'att

iv

i

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ia

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ov

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l p

e

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lli

co

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co

mun

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e

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res

t

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utt

e

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Azi

en

d

e

d

i

cre

dit

o,

il

«

S

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n P

ao

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o

»

s

i

trovava a

l t

er

min

e

dell

a g

uer

-r

a

in una singo

l

a

r

e s

itu

az

i

o

n

e

: I

s

ti

-tuto d

i

Cr

e

d

it

o di

Di

r

itt

o

Pubbli

co

,

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ili

ta

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o a compie

re

pr

e

ssoc

h

è

tu

tte

le

op

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b

a

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cari

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b

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lit

a

t

o

ino

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s

er

c

i

z

i

o

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e

l

cred

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o fo

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i

o

,

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sso non av

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va a

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un

-to

l

a cara

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sti

c

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i b

a

n

ca co

m-m

e

r

c

i

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isog

n

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dim

e

n

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ic

ar

e,

p

er

sp

i

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r

e

t

a

l

e s

itu

az

i

o

n

e,

ch

e s

o

l

o da

l 1

93

1 l'I

s

titut

o, co

m

e s

i

è

vi

s

to

,

av

e

va ass

un

to

un

a

fi

s

i

o

n

o-mi

a

in

t

e

rr

e

g

i

o

n

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co

n il

g

i

à

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nn

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im

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o

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A

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l

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zi

o

ne

s

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e

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«

S

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ao-l

o

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a s

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z

i

o

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a osc

u

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elJ

'

i

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o

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,

n

o

n

co

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portava

un imp

rovv

i

so e,

p

e

r

a

l-cu

n

i v

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s

i

, a

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mbi

a

m

e

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o

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a

,

l'

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ll

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b

a

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c

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l

e

p

e

r

i

odo

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mas

e

ca

r

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tt

e

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d

a

ll

a

racco

lt

a de

l ri

s

p

a

rmi

o (c

h

e

è

se

m

-pr

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affl

u

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t

o

in mi

s

ur

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eva

nt

e)

,

d

a

-g

li

in

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s

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m

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n

ti

i

n t

i

t

o

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,

b

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n

in

t

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,

da op

e

r

az

i

o

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impi

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t

t

e

r

e

co

mm

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r

c

i

a

l

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ttu

ate co

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cr

ite

ri di

m

agg

i

o

r l

arg

h

ezza,

n

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confron

ti

de

ll'

an

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eg

u

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rr

a

,

m

a se

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con

un

a

dir

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ttiv

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n

a

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co

r

a

ba

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car

i

a.

S

i

so

tt

o

lin

ea

tutt

av

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h

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dur

a

n

-te g

li

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nni

de

ll'infl

az

i

o

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fe

rm

a

-t

a, co

m'

è

n

o

t

o

,

ne

ll'

agos

t

o

d

e

l 1

94

7

-

!'I

s

titut

o

n

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i pr

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t

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r

oga

r

e

cr

e

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it

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r fin

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n

z

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a

r

e ope

r

az

i

o

ni

sp

e

c

ul

a

t

ive c

h

e avre

bb

ero

indubbi

a

-me

nt

e acce

ntu

a

t

o

l

a s

pint

a

infI

az

i

o

-nist

i

ca, cos

ì d

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nn

osa pe

r l'

eco

n

o

mi

a

naz

i

ona

l

e.

S

t

a

bili

zza

t

a

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a s

itu

a

zion

e

m

o

n

e

t

a-ria

d

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l P

aese

,

!'I

s

titut

o

c

o

min

c

a

i

n

se

rir

s

i

co

n

s

u

ccesso

tr

a

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Ban

c

h

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c

h

e p

r

a

ti

ca

n

o s

u l

a

r

ga sca

l

a o

p

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ra-zio

ni di

ca

r

a

tt

e

r

e

più propri

a

m

e

nt

e

b

a

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cario

,

ri

ve

d

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nd

o

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o

n gradu

a

lit

à

i cr

it

e

ri di

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r

ogaz

i

o

n

e

d

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i fidi

,

in

b

ase a

ll

' es

p

e

ri

e

n

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cquisita

e

all

e

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ecess

it

à

d

eg

li

o

p

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tori

e a

dottan-D

E

PO

S

I

TI - n

l

P

I

EGH

I

A BREVE

TER~IINE (in milioni cii lire)

--,

Anni Depositi e Sconci e c/c/c deb. Antic. su Riporti Sovv. su

c/c/c sovv. per fido titoli e merci attivi pegno

1945

6.806

675

471

77

70

13

1

947

19

.

7

0

2

4.212

4

.

879

777

950

104

1

95

0

42.3

01

7.712

12.687

982

1.557

261

1

955

99

.1

97

1

9.674

23.324

1.

592

6.960

650

1959

246.469

31.6

1

9

55.354

1.954

14.

1

35

829

30-9-

1

96

0

273

.

2

1

0

39.76

0

63.973

2

.

149

11.290

1.

0

5

1

I

NCREMENTO PERCENTUALE

Anni Depositi e Sconci e c/c/c deb. Antic. Sll Riporti Sovv. su

c/c/c sovv. per fido titoli c merci attivi pegno

1959

/

1

945

3

.

52

1

,35

4

.

584,67

11.644

,

96

2.436,

1

4

20.040

,

37

6.401

,

45

195

0

/

1945

52

1

,53

1.042,54

2.591,92

1.175,18

2.119,07

1.

946,4

2

1

955

/

1

95

0

134,50

155,11

83

,

84

62,10

346

,

95

149,10

1

959

/

1

955

1

48,46

60,72

137,33

22,69

103

,

7

27

,

54

CONS

I

STEN

Z

A

D

EL R

I

SPARM

I

O

I

MPIEGHI A MEDIO

(DEPOS

ITI

E CA

R

TE

LL

E FON

DI

A

RI

E E LUNGO TERMINE -

lvlUTUI

FON-I

N C

IR

C

OL

AZ

I

ONE)

DI

AR

I

(in milioni cii lire)

AFF

L

U

I

T

O

A

L

«

SAN

P

AOLO

"

(in milioni icl lire) Anni Mutui Altre opet. M,utui

a enti di medio e

fondiari Anni Importo f ncrC111Cn to 1110rali lungo ret.

percentuale

1945

113

96

474

1950

5

1.1

72

1950

457

2.098

8.809

19

5

5

1

28.682

15

1

,46

1

955

3.351

2.621

29.476

1

959

326.412

153,65

1

959

1

2

.

500

6.073

79.482

3

0

-9

-1

96

0

369

.

8

0

6

13,29

30-9-

1

960

1

4

.

186

9

.

322

95.576

I

NCRElv

l

ENTO PE

R

CENTUALE

Anni Mutui a enti Altre operazioni 3 Mutui 1110rJli 111edio e lungo termine fondiari

1

959

/

1

945

10

.935,56

6.

1

9

0

,56

1

6

.

668

,

65

19

5

0

/

1

945

3

0

3,67

2

.

0

72,78

1.

758,53

1

955

/

1

95

0

632,95

24

,93

234,6

0

1

959

/

1

955

272,98

131,74

1

69,65

BOLLA DEL PAPA GREGORIO XIII, CON LA OUALE SI GNIA DI S. PAOLO LA FACOLTA' DI ERIGERE UN MONTE DI

CONCEDE ALLA COMP A-PIETA' IN TORINO (1-3-1579)

(8)

DHOSITI

~

COnTI

CORR~nTl (in milioni di lire)

500.000

~----~---r----~----~----~

200

.

000.l.Jl + +

-100

.

000Et

=

==i====t===:~

50

.

000

+-+---+----_t_

20

.

000 +--I---

~

10

.

000

6

.

ooo L

L - - - - L - - - - L - - - - . . l . . . . - - - - . . l . . . . - - - - . . L - . . . . J

1945

1947

1950

1955

1959

30- 9-1960

50

.

000

sconTI

~ SOVV~NZIONI ( in milioni di lire)

20

.

000

+--+---jf.----+-

- -

-10

.

000

±=±========ì=====

==

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5

.

000

+-+---~_J

2

.

000

+--+----~

1.000

600L-~---~---~---L---~---~

1945

1947

1950

1955

1959

30-9-1960

conTI CORR

o

D~B. P~R

I=IDO

( in milioni di lire)

5 0 . 0 0 0 + + t t r

-20

.

0 0 0 + + . . J . f

-10.000t=t====:!==~

5.000 + +

-2

.

000

+ +

-1.000

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do

un

a prass

i

di

se

mpr

e

maggior

e

l

a

r

g

h

ezza,

rapidit

à e

corren

t

e

zza.

Dai

dati

c

it

ati

e

dall

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p

ercen

tu

a

li

di

incr

e

m

e

nto

s

i

d

es

um

e

:

-

il

cospicuo

in

c

r

e

mento di tutt

e

l

e

principali

voci

di

s

ituazi

o

n

e a

l

t

e

rmin

e

d

e

l

«

qu

in

quenn

i

o

di

rico-s

tru

z

i

o

n

e

(

1

946-50);

-

il

fort

e

in

c

r

e

m

e

nto d

ei

d

epositi

n

e

l

periodo

1

945-1959;

-

l

a

n

otevo

l

e

differenziaz

i

on

e

tr

a

l

e

p

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r

ce

ntuali di incr

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m

en

to

d

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ll

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div

e

r

se

voci

d

eg

li

impi

eg

hi

e

d

e

ll

a

ra

cco

lt

a.

Abbiamo infa

tti

,

contro

il

3.521

,

35%

d

e

i

depositi

,

l

e

ben mag

-g

i

o

ri

p

e

r

ce

ntuali p

e

r

g

li

sconti

e

sov-v

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nzioni

,

pe

r

i

cl

cl

c

d

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bitori

,

p

e

r i

riporti

a

ttivi

(voc

e

c

h

e

segna

il

20.040

,

37 %)

,

per

i mutui

a Enti

morali

e

per

i mutui fondiari

.

Lo

s

viluppo d

e

i r

e

impi

eg

hi

,

veram

e

nt

e

cospicuo

,

e

pr

essoc

h

è

per ogni voc

e

sensib

ilm

e

nt

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superior

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a

quello d

e

i

d

e

po

s

iti

,

conferma qu

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ndi ch

e

n

e

l

p

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ri

odo considerato

è

int

e

r

ven

ut

a

pr

esso

il

«

S

a

n Paolo

»

una

vera

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propria

«

trasformazione di

struttu-ra

",

con

pi

e

no

adeg

u

amento all

e

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sig

e

n

ze

d

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ll

'

ambiente

ec

onomic

o

n

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l

qual

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l

a

b

a~ca op

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ra;

-

il

cons

id

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evo

l

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in

cremen

t

o

d

e

l-l

e

più

m

oderne

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di

fido

(

rip

ort

i

a

tti

v

i

e

c/c/c

d

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bit

o-ri p

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r fido)

con

tr

o

un

minor incr

e-m

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nt

o

n

e

ll

e

voci

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impi

ego più

tr

a-dizionali

(sco

nti

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an

ti

cipaz

i

oni);

-

il

fortissimo

sv

iluppo

d

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ll

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op

e-razioni a m

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dio

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lun

go

t

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rmin

e,

l

a

cui p

e

r

cen

tual

e

di

in

creme

nto

, s

u

-p

e

riOt

'e,

dal

19

5

0

,

a qu

e

ll

a

d

ei

d

e-positi

,

dimostra

c

h

e

una

se

mpr

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m

agg

i

or

aliquota d

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l

r

i

sparm

i

o

vie-n

e

d

es

tin

ata a

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finanziam

e

nto d

eg

li

inv

es

tim

e

nti fissi

.

Si noti

c

h

e,

per

quanto

concerne

i mutui

a

Enti

pub-bli

ci

e

a

Enti morali,

!'I

stituto,

p

er

norm

a s

t

at

ut

aria, concede a

tali

En-ti mutui

garan

titi

d

e

ll

a

durata ma

s-s

ima di

25

ann

i

,

p

e

r

finanzi

are

ope-r

e

di pubbli

co

int

e

r

esse

.

Nell

'

a

mbito d

e

l

cre

dito

fondiario

,

il

«

S

an

Pa

o

lo

",

p

e

r

import

o

di

mu-tui in

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r

e,

è

il

seco

nd

o

in

campo

n

az

ion

a

l

e,

dopo

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Credito fondiario

d

e

ll

a

Cassa di Risparmio d

e

ll

e

Pro-v

in

ce

Lomb

a

rd

e

.

Anch

e

n

e

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setto

r

e

del lavoro

con

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es

t

ero,

ragguard

evo

li

ss

imo

è

stato

(9)

dopo-guerra

l'inizio

di un

lavoro

di

pene-trazione

che, sebbene

resa

ardua

dalla

presenza

dell'

attrezzatissima

concorrenza delle grandi

banche,

da

decenni

detentrici

di un

sostan-ziale

monopolio in ta

le settore, si

sviluppò con successo, portando a

solidi risultati:

diffusa

ed efficiente,

j'attuale rete

di

Corrispondenti, che

proprio ora sta arricchendosi graz

i

e

all

'

apertura

delle due nuove

Rap-presentanze

di Londra

e

Zurigo,

è

assai apprezzata

dagli

operatori

pie-montesi

,

oltre a quel

li

l

iguri: ne

è

prova

l'aumento,

sia come

numero,

sia come

importo delle

aperture

di

credito

documentarie disposte

sul

-l'estero,

delle negoziazioni di

valu-ta

e, soprattutto,

dei finanziamenti

in

valuta,

il

cu

i

importo

si

è

rad-doppiato

ne

l

1959 rispetto

al

1958.

Particolare

significato

ha

assun

to

l'apertura

de

l

l'Ufficio di

rappresen-tanza

in

Gran

Bretagna. Negli

am-bienti .finanziari lond

i

nesi

h

a s

u

sci-tato un movimento di

simpatico

in-~"nTI\:IYI\z.l\lnl ~\I 'TIVO

E I1EI1C1

mml'llOrli

-

I

-I-- di lire)

-5

.000

2.00

0

~

1

.

000

r=

~

I

--

Il

-500

I--•..

1

'

!--

I--200

I--,

l

'

1

00

I--

~

t

-I--

f--70

194

5

1947

1950

1955

1959

30·9·1960

RIPORTI

ATTIVI

( in milioni di lire)

1

0.

000

~~~~~f~~~!~~~?~~

~

5.

000

+ + t t

-teresse

l

a circostanza che

t

a

l

e

ini-

2.00

0 +-+--

---+--

-

-

-+-~

ziati\"a s

i

a s

t

a

t

a

presa da

un

a

banca

che può vanta

r

e a

l

proprio

a

ttiv

o

una

tradizione antica di quattro se

-coli.

E' noto

come

in

In

g

hilt

erra

agile

progresso

e

solida tradizione

siano considerati aspett

i

inscindibi-li di

una

medesima rea

lt

à: codesta

forma

mentis,

foggiata

d

ag

li

inse-gnamen

ti

ambientali di una

soc

i

et

à

caratterizzata

da

lla sempre

l'inno-vantesi

validità di

antic

hi

istituti a

cominciare

da

ll

a

Magna Charta, ci

spiega

i motivi dell'attenzione

e

de

l

compiacimento

da

c

ui

fu

accompa-gnato

l'ingresso nella City del

«

San

Paolo

}>,

e

nt

e

fondato nel

1563.

Gio-va

rammentare

che,

per dare risalto

alla

data di nascita de

lla

banca

to-rinese, nelle in

erz

i

oni

destinate ai

giorna

li

inglesi

fu

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uno

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nial

e:

«

Th

e

Bank Michelangelo Knew Comes

T

o

London

»,

(La

Banca

che

Michelan-O"elo conobbe

viene

a

Londra). Per

illustrare questa frase

è

s

tat

o

im-piegato un particolare della

miche-langio

lesca

«

Creazione dell'Uomo

»

:

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e

due mani

che

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endo

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incon-trarsi.

1.000€~~~§(

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1945

1947

1950

1955

1959

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( in milioni di lire)

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30-9-1960

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San

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citate.

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prima consiste nella costituzione,

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