C
URA DELLA CAMERA DI COMMERCIO INDUSTRIA E AGRICOLTURA DI TORINO
p6~~flEi;iill\~~~~~~:
N. 208
~ APRILE 1960
L.
2
5
(
L'ordine
è
il segreto del successo:
la confusione, gli smarrimenti,
le dimenticanze, fanno perdere tempo
e compromettono l'attività dell'impresa.
I classificatori,
gli armadi, gli schedari Synthesis
costituiscono in ogni circostanza
una garanzia fondamentale: con essi
tutto
è chiaro, nulla si smarrisce
o si dimentica. Danno
stile al vostro ufficio,
ordine alle vostre carte,
risultati eccezionali al vostro lavoro.
classificatori verticali
..
..
.
UNO ALLA VOLTA PER CARITÀ!
f
MARTINI
N. 208
APRILE 1960
COMITATO DI
REDAZIONE:
Ono Doti. GIUSEPPE ALPINO Doti. AUGUSTO BAR GONI Prol. Dott. ARRIGO BORDIN Doti. CLEMENTE CELIDONIO Pro'. Dolt. GIOVANNI DALMASSO Dolt. GIACOMO FRISETTI Pro'. Doti. F. PALAZZI·TRIVELLI
Dott. GIUSEPPE FRANCO DIrettore responsabile
MENSILE A CURA DELLA CAMERA DI COMMERCIO
INDUSTRIA E AGRICOLTURA 01 TORINO
G. SACERDOTE - la parlecipazione dell'lIalia alla
pog.evoluzione economica del mondo africano
l
E. BA TTISTELlI - Le manifeslazioni fierisliche
del-l' agricoltura
7
C. COSTANTINO - Di una moderna leoria
suWinci-denza dell'impostll sulle vendite
11
M. BARDELLI - Le nuove ricerche: LII Geochimica
15
G. LEGA - LII capilale mondiale dellll IlIna
19
G. PRIMATESTA - Un interessante esperimento di
«
concentrllzione..
fra
cooperative
lalfiere
danesi
l2
-
Rllssegna della tecnica - e cura di G. F.
Mi-chelelfi
21
Trllsporfi nel M.E.C.
Regime doganale delle
palelfe di carico - Il cura di A. Russo Fralfasi
32
Commentari dell'lIgricolturll - F. M. Pastorini:
Pioppo e conifere
dsviluppo accelerato.
lS
Note di CRONACA CAMERALE:
l° Convegno Nazionale H Pioppo e conifere CI rapido incremento Il 23-25 aprile '960 - Borse di pratIca
com-merciale all'es'ero
39
Congiuntura economica del mese di marzO
1960
4S
Rllssegnll del commercio estero torinese nel
mese di marzo 1960
49
Sinossi dell'Import-Export
S3
BorSIl Vlliori - Rassegnll del mese di aprile 1960
Fiere, Mostre, Esposizioni e Congressi
Inter-nazionali 1960
Tra i libri (G. B.):
L. ROSSI: Elementi di economica: l'economia politica -D. MIANI·CALABRESE: 5loli,lico del credilo .
Il
mondo offre e chiede
S9
61
63
6S
Lo partecipazione del/' Italia
a
Il' evol uzione economica
del mondo africano
G
SACERDOTE
\Iai
come
nE'gli ultimi n1t>si
si è
parlato tanto della
eyolllzione economica
dc,l mondo
africano, e ciò
in
quanto
il
cammino gradllak VE'rso
il raggiungimento
dell'indipendenza
politica
e
della
emancipazione
eco-nomica
ha raggiunto
ormai
tappe decisive,
avviandosi
a grandi
passi
ad
una
seconda
fasE'
e
precisamE'nte
a
quella
destinata
a
darE'
ai
popoli di
colore
una propria
nuova nsionom
ia.
Agli
inizi di quest'anno qualcuno ha ritE'nllto di
poter affermarE' SE'nza
troppe riserve
chE'
il 1960
sarebbe
stato
l'anno dell'Africa
,intendendo
con ciò dire
che
sarebbe stato
il periodo
c'ntro
il
quale !'indipendenza
politica
di
essa avrebbe sE'gnato
il pieno
raggiungi-mento:
tutto fa pE'nsarE'
che
ciò possa realmente
veri-ficarsi ed accompagnarsi -
per quei Paesi già
indipen-denti
-
ad
una trasformazionE'
economica e sociale
notevole.
Crediamo
di non
esagE'rare
nel rilevare chE' soltanto
negli
ultimi due anni, per non dire
addirittura
negli
ultimi mesi,
gli
ambienti
economici
italiani,
sia
pubblici
che
privati, hanno
«scoperto»
l'Africa, hanno cioè
compreso
l'importanza del movimento in corso
e
la
nece
'sità
di penetrare in
e o,
per un inserimento
eco-nomico in
generale
e
commerciale in particolare ad
alto
livello, un inserimento
capace
di vincere la
concor-renza che
azioni, non tanto più forti di noi quanto
più tempesti\ e, fanno
ai
nostri prodotti ed alle nostre
possibilità di intervento con i capitali
ed
il lavoro.
\1a, prima di vedere la misura indispensabile della
nostra
presenza
e
gli strumenti
necessari per
ren-dere pos ibile
e
"alida la presenza medesima, occorre
richiamarsi alla
situazione
del mondo africano, facendo
il
punto»
sulle
condizioni condizionanti per uno
svi-luppo delle relazioni
e
quindi per il potenziamento
delJ'jniziativa pubblica
e
privata del nostro Pae e.
AI riguardo ci richiamiamo ad una relazione
-chiara e completa -
presentata in questi giorni
dal-l'Istituto azionale per il Commercio Estero al IX
Con-"egno Economico italo-africano, promosso nel quadro
della Fiera di Milano dal Gruppo
Vittorio Bottego
.
L'azione di studio dei mercati
e
l'opera di
promo-tion delle nostre
esportazioni
nei mercati medesimi da
parte dell'I.C.E. è stata
quanto mai
notevolE' nei Paesi
africani, e
quindi la
comunicazione presentata contiene
elE'menti precisi e
dà
agli organi competenti di Governo
ed agli operatori economici
una
base utilissima per
"aIutare le iniziative
pratiche nece sarie per una
pene-trazione
adeguata e
rispondente
alle nostre esigenze
di incrementare
sempre
di più le
vendite all'estero.
In rapporto
all'esame del
progressivo
movimento
del
continente africano verso l'indipendenza politica e
l'emancipazione
economica,
deve
premettersi che:
a)
sotto
la
spinta
di fermenti
nazionalistici
sem-pre più
\'id
e consistenti
la parte
dell'Africa
indipen-dente
si
è
fortemente
ampliata negli
ultimi
dieci anni
e
può
oggi calcolarsi
in
oltre
due terzi del totale;
b)
il mO\Ìmento
va
riflettendosi
rapidamellte
nell'evoluzione
economica, gradualmente portando al
passaggio ùa una
economia primitiva e tradizionale ad
una più moderna,
o\'e si sente
la necessità di
soddisfare
molteplici bisogni individuali
e collettivi;
c)
una tale
evoluzione
porta da un lato
all'allar-gamento
degli
articoli
prodotti per
il mercato interno,
in
sostituzione
di quelli importati,
ed allo sviluppo,
dall'altro, della tendenza al trattamento
in Iaea
dei
prodotti primari prima della loro
esportazione.
Una radicale trasformazione
Chi ha
avuto
modo negli ultimi tempi di
prendere
visione diretta del citato movimento
evolutivo
è
rima
to
indubbiamente
sorpreso
per la rapidità
con
la quale
il
continente africano va camminando
ver o
una
sua
radi-cale trasfonnazione:
è
certo che
il desiderio di
stacc:l{~i
il più
completamente
possibile da posizioni di
inferio-rità, di valorizzare le proprie
ri orse,
di
contribuire
con la propria civiltà
al
benessere mondiale
sono
ele-menti che hanno determinato una
spinta
in
avanti
gran-diosa, tale da richiamare su di
essa
l'attenzione di tutte
le Nazioni.
on
è
forse
superfluo
a questo punto rile\'are
come
il
mondo africano
-
dopo aver
sentito
l'amarezza
e
la
delusione del dominio esterno
-
sia più che mai
orien-tato verso la libertà politica
e
quindi verso un si tema
democratico della
conv
i
ve
n
za
um
ana:
l'anelito
di
libertà
c
h
e
i
popo
li
di
colore
hanno
sen
tito li
porta
a
guardare con
difEdenza
a
quanti possono,
a
ttr
averso
gli aiuti economici, sost
ituir
si ad a
ltri
nel dominarli,
peggiorandone addirittura
le co
ndi
zion
i.
Ma occorre ricordare come l'abi
lit
à
di cer
t
e potenze
potr
eb
be
fr
u
strare gli sforzi
dei Paesi liberi dell
'
Occi-dente e
«sorprende
r
e
»
-
con
una
grad
u
a
l
e
politica
di
p
ene
trazione ideologica -
il
con
tin
ente nero,
sfrut-tando la
situazione
tuttora difficile di
esso e specia
l-mente
l'anelito
a
ll
a
«lib
e
rt
à
dal bisogno
»
-
non
mi-nore di a
lt
ri aneliti -
delle popolazioni.
Guardando a
l
prob
l
ema
da
un
punto di
vista eco
-nomico generale, i popoli occ
id
en
t
ali ed europei
in
particolare
d
e
bbono ricordare che
l
a scarsi
t
à di capitali
e
di divise, non sufficientemente a
lim
enta
t
e
dagli
in-troiti
delle
espor
tazioni
(concentra
t
e
in
genere
in un
ristretto gruppo di prodott
i
e
d
estremamen
t
e v
uln
erabi-li
pertanto a
ll
e
fluttuazioni dei pr
ezz
i
),
la deficienza
di
infrastru
ttur
e e
la
penur
i
a
di
compe
t
enze
t
ecniche,
costituiscono a
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rettanti fattori che frenano e condizio
-nano
il
progred
ir
e dei processi
di
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in
atto,
in
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e
con
ritm
o più o meno accent
u
ati, nella maggior
parte dei Paesi africani.
Da
qui
!'importanza fondam
en
tale del
con
tribut
o
del capita
l
e e
d
e
ll
a
t
ec
nica
stran
i
eri,
un contributo che
viene
richie
s
to
genera
lm
en
t
e
per
tutt
e
l
e a
r
ee so
tt
o
-sviluppate
e
che
in
questi
ultimi
mes
i
ha
richiama
t
o
1'
a
tt
enz
ione
degli organismi internaziona
li
ed
h
a
porta-to
alla programmazione di aiuti, anche coo
rdin
a
ti
, delle
potenze
e
urop
ee,
tra l
e
qua
li
l'Italia
,
a
ll
e
regioni
ad
economia
arretrata.
Evoluzione
mercantile
In re
l
azione a
l
pro
bl
e
ma
specifico delle esportaz
i
oni
verso il
con
tinente
africano,
l
a
r
e
l
azione
dell'I.C.E.
ci
riferisce che
«il
gradua
l
e passaggio
dal
sistema
colo-niale a forme
più
evo
lut
e
e
d
il
conseguente a
tt
e
nuarsi
e
venir meno
di
regimi pr
e
fer
e
nziali portano
ad e
limi
-nare l'asso
lut
o predominio
dell
e
s
truttu
re m
e
rcantili ed
organizzative collegate a
ll
e
posizioni dominanti d
e
t
e-nute
un
t
e
mpo
da a
l
cune po
t
enze
e
ur
opee ed a
ll
'inse
-rimento di nuov
e
strutture
»
.
Tutti
i
Paesi, che andiamo considerando
n
e
l
l
oro
insieme, intendono svi
lu
ppare relazioni
di
affari
in
nuov
e e
più ampie direzioni:
da
qui
l'ampiezza della
concorrenza, perchè
tutt
e
l
e Nazioni vog
li
ono co
n
qui-stare favorevoli
posizioni,
a
l
fine di incrementar
e
le
proprie esportazioni
e
di
essere
presenti
con capi
t
ali,
te
c
nici
,
l
avorator
i
s
pecializzati nella realizzazione dei
piani pubblici a
lun
ga scadenza.
In
tema di commercio es
t
e
ro
,
l
e s
t
atistiche ci
di-cono che quello de
l
continente africano è sa
lit
o
nel
quinquennio
1953-1958 da
10
.225 a
13.783
mi
li
oni di
do
ll
ari
.
In
particolare,
l
e sue impo
rt
az
i
oni sono
passate
n
e
llo
stesso periodo da 5.602 a 7.751
milioni
d
i
dol-lari
,
con
un
aumento del 38
%circa e
la quota
che
esse rappresentano su
l
totale mondiale
è c
r
esci
ut
a
dal
7,3
%al 7,7010.
Ess
e
mostrano
a
ltr
esì
l
e
profonde
modifiche di struttura
intervenute
nella composizione
41
CRONACHE ECONOMICHEdelle
corren
ti
di
scambio, modific
h
e
indi
catrici
di
ten-denze destinate verosim
ilm
en
t
e a perd
ur
are e ad
accen-tuarsi nel
t
empo e c
h
e possono -
in bas
e
a
ll
a r
e
lazion
e
dell'I.C.E.
-
così
riassumersi:
-
sotto
l
'
asp
e
tto m
e
r
ceologico:
a
ll
'
esportazione, in un
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t
erie semi
l
avorate
rispet-t
o a
ll
e
materi
e
p
rim
e; a
ll
'i
mportazion
e,
in un
accre-sc
iut
o
p
eso
dei beni
strumen
t
ali rispetto ai beni di
cons
um
o, c
h
e costi
tui
vano
un tempo
l
a massa delle
importazioni
africane;
-
sotto
l'asp
etto
geografico:
in un
a
maggiore
diversi-ficazione delle
correnti commerciali, favorita sia dal
venir
meno
o
dall
'
attenuarsi
d
e
i
vincoli politici che
legavano in passato
la
maggior parte
d
e
i
territori
afri-cani a
ll
e
nazioni
europee, sia
dal
serrato gioco
d'in-flu
e
nza delle
grand
i
pot
e
nz
e
che
indubbiam
ente
rende
più
agevole, specie a
ll
e
giovani
nazioni indip
endenti,
l'estensione della r
e
te
geografica
di
rapporti
eco-nomici.
La partecipazione italiana
T
a
l
e esame
permett
e
di va
lu
tare
il
modo
e
la
so-stanza
della
possibi
l
e azione
da svo
l
gere per penetrare
in maniera
sempre
più
efficiente ne
ll
' economia
afri-cana,
permette in
sin
t
esi
di ril
evare
che:
-
occorre
puntare decisam
ente
sull'incremento delle
forniture di b
e
ni s
trum
en
t
ali;
-
necessi
t
a cooperare a
ll
a
prog
e
ttazion
e e
realizza-zione di grand
i l
avori pubblici;
-
appare opport
un
o
non trascurare
il
settore dei beni
di
cons
um
o,
date le maggiori
esigenze dei popoli di
colore ed
il
gradua
l
e
miglioram
e
nto
del
loro tenor
e
di
vita
e
conseguen
t
emente
la
gradua
l
e
richi
esta
di
pro-dotti
p
iù
se
l
ez
ionati.
In
r
ea
lt
à,
l
a part
ecipazione
de
ll
'Ita
l
ia al commercio
di importazione
africano
è
tutt
ora bassa
e
assoluta-m
en
t
e
inadeguata
sia alle nostre capacità di fornitura
sia alle crescenti possibilità di assorbimento che quei
m
e
rcati
offrono:
essa
può calco
l
arsi
in
media intorno
al 3
°/0,
ma molti
sono i
P
aes
i
in cui si riduce a valori
inferiori a
l
2 010 ed anche all'l
010.
Va
p
e
rò
r
i
cordato con
il Pr
es
id
en
t
e
dell'I.C.E.,
prof. Dall'Oglio
,
che ne ha
parlato
a
l
citato convegno
a Mi
l
ano, che
nel 1959
-
in
seguito a
ll'
azione di
promotion
svo
lt
a a
l
argo
raggio
-
l
e
nostre
esporta-zioni verso parecchi mercati,
tradizionali
e
nuovi, del
Continente
africano sono aumentate
in
misura
not
e-vole
:
può
citarsi
,
ad es.,
il
Sud Africa con il 6 010,
la
Nigeria con
il
28010,
il
Congo
B
e
l
ga con
il 12
010,
l
a
F
e
derazione Etiopica con il 28
010,
il
Sudan con il 75
Ofo
ed il
Ghana con il 116 010 di aumento sul
'58;
il che ha
permesso
di
compensare
l
e
fl
ess
ioni
su altri mercati,
dovut
e
a fattori congiunturali.
E'
evidente che
-
per migliorare gradualmente la
situazione
-
occorre approfondire
l
a
conoscenza dei
mercati.
A
questo fine,
operando su
incarico
del
Mini-stero per il
Commercio con l'Estero,
n.c.E.
ha
svo
lt
o
un
vasto programma diretto a:
od
e
l
e
m
e
nti di prim
a
m
a
no r
a
c
co
lti
n
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2) d
i
v
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ga
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nostre poss
ibilit
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indu
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ri
a
l
e, co
n un
a ap
-pro
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p1'0
171
ot
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3) ass
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to.
L'azione
dell'I.C.E.
Quindi
, a
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a co
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n
za,
SIe acc
om-pag
n
a
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piano
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e
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SEDE
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a
NATIONAL I;'}.'V\~~~ ASSOCIATION'
CALIFOR NIA
TUTTE
LE
OPERAZIONI
DI
BANCA
Sede:
VIA ARCIVESCOVADO
n. 7
I
N
TORINO
Agenzia
A:
VIA GARIBALDI
n
.
4
4
ANG. CORSO V
AL
DO
C
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Agenzia B
:
CORSO VITTORIO EMANUELE N
.
38
Le manifestazioni fieristiche dell'agricoltura
Le manifestazioni fi
er
istiche non
sono come
l
e
stagioni che si
succe-dono
senza assomigliarsi.
Però non
dir
e
mo
che
qu
e
lla internazional
e
di
Verona, a cavallo
tra l'inverno
e
la
primav
e
ra, riproduca
ogni anno
lo
stesso
cliché.
E
'
ben vero che
i
pro-tagonisti della
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per costanza
di
organizzazione,
gli
eq
uini
e
l
e
macchine,
anzi
più l
e
ma
cc
hine
che gli
e
quini da quando
la
meccanica
incalza
con
la
forza
d
e
lla
convenienza
eco
nomica
e
del
numero
, e
che
i
comprimari
auto-r
evo
li d
e
lla
stessa sono
i
coefficienti
materiali
di produzion
e,
ma l'
edi-zione
di qu
est'a
nno
,
la
62
"
della
serie, si
è
di
s
tinta dalle prec
e
denti
p
e
r
alcune variazioni sul tema
tradi-zionale, ordinatore e
ispiratore.
Il
reparto
d
e
ll
e
novità
che
l'anno
sco
rso
e
ra num
er
icamente limitato
si
è,
quest'anno
,
preso
la rivincita
,
presentando
un numero
addirittura
insospettato di invenzioni
e
di
neo-app
licazioni. Il
capitolo
dei
conve-gni si
è,
questa
volta, arricchito
di
nuovi
temi di
studio e
discussione,
tr
a
i
qua
li
ha primeggiato quello
d
e
lla Fertilmacchine
sulla
mecca-nizzazion
e
int
egra
l
e
d
e
ll
'
agricoltura
,
cioè
d
e
lla
motorizzazione estesa
al
t
e
rritorio più ispido
,
e
della
mecca-nizzazion
e
moderna estesa
alle
ope-razioni
campestri, che
moderna-m
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nte meccanizzate non fossero,
per
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al
multivario
t
e
rritorio
agricolo
da un lato,
e
alle
difficoltà economico-finanziarie
de-gli operatori agricoli
dall
'
altro
.
Una
manif
es
tazione fieristica
si
esa
urirebb
e
in una parata di
ani-mali,
di macchin
e,
di m
e
rci,
e
non
port
e
rebb
e
n
essu
n
contributo al
pro-gresso se
non
chiamasse a convegno
cultori
e
produttori
,
o se
non
po-nesse alla
loro
attenzione e
discus-s
ion
e
gli
insoluti problemi della
pro-duzione
e
d
e
l lavoro. Nè port
e
rebbe
alcun aiuto alla
tonificazione p
s
ico-logica dell
'a
mbient
e
economico-so-ciale, al
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si
rivolge,
che
n
e
l
caso
di V
ero
na
e
di
altre
manif
e-stazioni
consimili
è
agrico
lo, se
non
cogli
esse
l'occasione di ridestargli
la
sopita ansia
di
salire e
durare:
le due
supreme nec
ess
ità della
vita.
Non
condividiamo
perciò
il
pa-r
e
re di
coloro
ch
e
in
ogni adunata
rural
e
intravedono una
k
e
1'1n
esse,
senza alcuna
tangibile utilità.
Il
fat-to stesso che,
per
ese
mpio
,
i rurali
non la dis
e
rtano
sta
a dimostrare
che ess
i
hanno
effettivamente
biso-gno di sperare in qualcosa e in
qual-cuno.
Molti
elementi
giovani se ne
sono già andati, altri
se
ne
andran-no
,
dalle
campagne,
ma ciò non
vuoI
dire
che
la
campagna abbia
finito di avvincer
e e
di
convincere.
Fino
a
tanto
che
le
mense non
sa-ranno
sostituite
dalle pillol
e,
le
ma-t
e
ri
e
plastiche non
sostituiranno
in-tegralm
e
nte il
legname e
le
fibre
tessili
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li
,
e
la
chimica non
soppianterà
le essenze vegetali
aro-matich
e
e alcaloidiche,
nessuno al
mondo potrà
giubilare
la terra
e
la-sciarla
inop
e
rosa
come
una deserta
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lunare.
Ma ritorniamo
a
ll
'a
rgomento
cui
si
ispira questo scritto che
vuo
I
es-sere
un
'
escursione
nel
settore
delle
novità meccanico-agrarie.
Due circostanze
congiurano
con-tro
la
motom
ec
canizzazione
integra-le del territorio agricolo italiano.
L
'
una di giacitura
,
l'altra di
am-piezza aziendale.
L
a collina
è sempre
in attesa di
associarsi
a trattori
che,
pur
essen-do
a
4 ruote motrici
,
abbiano
la
fa-co
ltà
di
giostrare
tranquillamente
sulle
pendici:
cosa che ai
tipi
odier-ni
e
moderni dei trattori nazionali
e
stranieri
non
è concessa, esposti
come sono al
pericolo del
ribalta-mento
e
dell
'
impennamento
a
valle.
I
EMANUELE
BATTISTELLI
I
La piccola
azienda
è
se
mpr
e
in
ansiosa attesa
di pot
e
r
sost
ituir
e
il
moto
coltivatore con
il trattor
e
eco-nomico,
il qual
e
non può
esse
r
e,
evi-d
e
nt
e
m
e
nt
e,
animato
d
a
motor
e
Di
ese
l.
Economico
è soltanto quello
che si alimenta a
b
enz
ina
,
purchè
questa abbia
la
s
t
essa agevo
la
z
ion
e
fiscale degli
altri
du
e
carburanti
agricoli:
il petrolio
e
il
gaso
lio
,
di-versamente
l'ut
en
t
e
non saprebbe
che
farsen
e
d
e
lla minor
e
quota di
ammortamento
e
d
e
ll
a
maggiore
prontezza di marcia
del mezzo
mec-canico, se
p
e
r
azionarlo
dov
esse
af-frontar
e
una
s
p
esa
di
lu
sso,
chè
tal
e
è
la benzina
ordinaria sui cui
il fisco
grava pe
sa
nt
e
m
e
nt
e
la mano.
S
e
un
giorno,
quando
ci
sa
remo
tutti p
e
rsuasi
che a
pr
e
m
e
re
su
que-sto
tasto
si sprecherà
t
em
po
sa
liva
e inchiostro
, e
che converrà p
er
tanto
porre l'accento
su altri argomenti
m
eno
utopistici
, e
se
n
e
farà
il
con-suntivo, ci si
meravigli
e
rà
come
tanto profluvio di parol
e
non sia
riu-scito a
rimuov
ere
i
custodi
d
e
ll
a
fi-nanza
statale
da una
opposizione
che
dann
eg
gia più l'
eco
nomia d
e
lla
nazion
e
che
le entrate
dello
Stato.
Ad un problema
che
rimarrà
ir-risolto
si contrappongono
p
erò
am-modernamenti
che
hanno trovato la
loro solu
zione, grazie all'inventiva
umana
che
mai non r
es
ta.
Un'inven-tiva ch
e
n
e
l
settore
meccanico
spe-cialmente, è spesso figlia d
e
lla rifl
es
-sione m
e
ticolosa, più che
del baleno
di
genialità o dell'intuizion
e
che
fol-gora
l'arti
s
ta.
Che cosa c'è dunqu
e
di nuovo nei
m
ezz
i m
ecc
anici
al servizio
d
e
l
va-sto ed
e
t
e
rogeneo mondo d
e
ll
'ag
ri-coltura?
Ch
e
cosa,
nell'
ambito
d
e
ll
e
macchin
e e
clettiche
o polivalenti?
Prendiamo lo
spunto,
per
rispon-d
e
re, da quello
che
V
e
rona
allineò
n
e
llo
stand
delle novità
,
iniziandon
e
la
rassegna non a
caso, ma dal
LA MECCANICA MOTORISTICA SOSTITUISCE OUASI OVUNQUE LE FORZE EQUINE, MA NON LE ELI -MINA, E FORSE NON LE POTRA' MAI ELIMINARE (LA GIORNATA DEL CAVALLO AllA FIERA
INTERNAZIONALE DI VERONA).