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mod. LOG\MD109-01

INFORMATIVA N. 22 Prot. 2006 DATA 24.5.2018

OGGETTO: STUDI DI SETTORE per le imprese 1 – organizzazione dei dati contabili

Al fine di una migliore comprensione dell’organizzazione dei dati contabili prevista per il collegamento con gli studi di settore si premette un riepilogo della relativa normativa.

Le istruzioni alla compilazione del Modello Redditi, a commento dei righi sotto esposti, elencano separatamente le cause di esclusione dall’applicazione degli studi di settore da quelle di applicazione dei parametri.

Di seguito vengono elencati i codici di esclusione e ne viene fornito un breve commento.

I contribuenti esclusi dall’applicazione degli studi di settore (di cui all’art. 10 Legge n. 146/1998) sono quei soggetti interessati ad una delle seguenti cause di esclusione e cioè quelli che:

Indicano nel quadro d’impresa/lavoro autonomo del Mod. REDDITI 2018 il codice di esclusione:

“1” nel caso di inizio attività

tali soggetti non devono compilare il modello per la comunicazione dei dati rilevanti ai fini dell’applicazione degli Studi di settore.

“2” nel caso di cessazione attività

Nel Mod. REDDITI 2018 è previsto che tali soggetti non debbano compilare il modello per la comunicazione dei dati rilevanti ai fini dell’applicazione degli Studi di settore.

Va evidenziato che anche in caso di utilizzo del mod. REDDITI 2017, non è richiesta la compilazione del modello studi di settore. È il caso, ad esempio:

 di una società di persone cessata nel 2017;

 di un società messa in liquidazione nel 2017 per la quale il periodo ante liquidazione è considerato un periodo in cui la società ha cessato l’attività e va utilizzato il modello “vecchio”.

hanno iniziato o cessato l’attività nel corso del periodo d’imposta

1. Contribuenti esclusi dall’applicazione degli studi di settore

(2)

Non costituisce causa di esclusione:

 la cessazione e l’inizio attività entro 6 mesi dalla data di cessazione. Indicare nel frontespizio del Mod.

Studi di settore il codice “1” oppure “2”

 la mera prosecuzione di attività svolte da altri soggetti. Indicare nel frontespizio del Mod. Studi di settore il codice “3” (ad esempio acquisto o affitto d’azienda, successione o donazione d’azienda, ecc…).

Per i codici sopra commentati 1, 2, 3 indicare nel frontespizio del Mod. Studi di settore il n° mesi di svolgimento dell’attività nel corso del periodo d’imposta.

Indicano nel quadro d’impresa/lavoro autonomo del Mod. REDDITI 2018 il codice di esclusione:

“3” se i ricavi/compensi si collocano tra € 5.164.569,00 e € 7,5 milioni; tali soggetti devono compilare il modello per la comunicazione dei dati rilevanti ai fini dell’applicazione degli Studi di settore

“4” se i ricavi/compensi superano € 7,5 milioni; tali soggetti non devono compilare il modello per la comunicazione dei dati rilevanti ai fini dell’applicazione degli Studi di settore.

Le istruzioni “parte generale” identificano, a titolo esemplificativo, come fattispecie di non normale svolgimento dell’attività: le imprese in liquidazione anche concorsuale, le imprese che non hanno potuto iniziare l’attività produttiva per cause non dipendenti dalla volontà dell’imprenditore, l’interruzione dell’attività per ristrutturazione di tutti i locali, la concessione in affitto dell’unica azienda, l’attività sospesa ai fini amministrativi (con comunicazione alla C.C.I.A.A.); per i professionisti, come fattispecie di non normale svolgimento dell’attività, si identifica quando si è verificata l’interruzione dell’attività per la maggior parte dell’anno (a causa di provvedimenti disciplinari).

Indicano nel quadro d’impresa/lavoro autonomo del Mod. REDDITI 2018 il codice di esclusione:

“5” liquidazione ordinaria. Tali soggetti a partire dal Mod. REDDITI 2018 non devono compilare il modello per la comunicazione dei dati rilevanti ai fini dell’applicazione degli Studi di settore

“6” liquidazione coatta amministrativa o fallimentare. Tali soggetti non devono compilare il modello per la comunicazione dei dati rilevanti ai fini dell’applicazione degli Studi di settore

“7” altre situazioni di non normale svolgimento dell’attività. Tali soggetti devono compilare il modello per la comunicazione dei dati rilevanti ai fini dell’applicazione degli Studi di settore.

dichiarano ricavi/compensi tra € 5.164.569,00 e 7,5 milioni di euro e superiori a 7,5 milioni di euro

si trovano in un periodo di non normale svolgimento dell’attività

(3)

 determinazione del reddito con criteri forfetari. Tali soggetti sono obbligati comunque alla presentazione del modello studi, ad eccezione del quadro F/G dei dati contabili.

Indicano nel quadro d’impresa/lavoro autonomo del Mod. REDDITI 2018 il codice di esclusione: “8”

 incaricati alle vendite a domicilio. Tali soggetti di solito non compilano la dichiarazione dei redditi.

Indicano il codice di esclusione “9” nel quadro d’impresa/lavoro autonomo del Mod. REDDITI 2018

 classificazione in una categoria reddituale diversa da quella autonomo prevista dal quadro degli elementi contabili.

Indicano nel quadro d’impresa/lavoro del Mod. REDDITI 2018 il codice di esclusione: “10”

 modifica nel corso del periodo d’imposta dell’attività esercitata, nel caso in cui le due attività siano soggette a due differenti studi di settore.

Nel caso in cui nel corso del periodo d’imposta venga iniziata una nuova attività, anche senza cessare la precedente, con la condizione che la nuova sia prevalente in termini di ricavi (chiarimento espresso nella CM 08/E del 06 marzo 2012 paragrafo 6.1 risposta n. 1), ricorre la causa di esclusione prevista per la modifica nel corso del periodo d’imposta dell’attività esercitata (codice di esclusione “11” nel quadro d’impresa/lavoro autonomo del Mod. REDDITI 2018).

Per quanto riguarda il modello da compilare è implicito il riferimento alla regola di base che si fonda sul concetto della prevalenza; pertanto il contribuente deve comunque compilare il modello studi relativo all’attività che nel 2017 risulta prevalente, a nulla rilevando che sia quella iniziata oppure cessata in corso d’anno.

Si ricorda che, la regola che definisce la tipologia di modello da presentare, viene espressa nelle Istruzioni parte generale (riquadro “ESERCIZIO DI PIÙ ATTIVITÀ CHE NON RIENTRANO NELLO STESSO STUDIO DI SETTORE”)nelle quali viene precisato che il modello da presentare è quello afferente lo studio di settore “prevalente” cioè quello relativo all’attività per la quale sono stati conseguiti i maggiori ricavi/compensi durante il 2017.

 inutilizzabilità, in fase di accertamento, delle risultanze degli studi di settore. Soggetti esercenti attività d’impresa, cui si applicano gli studi di settore, per il periodo d’imposta in cui cessa di avere applicazione il regime dei minimi / dei forfetari. Tali soggetti sono obbligati comunque alla presentazione del modello studi.

Indicano nel quadro d’impresa/lavoro autonomo del Mod. REDDITI 2018 il codice di esclusione: “12”.

 inutilizzabilità, in fase di accertamento, delle risultanze degli studi di settore: soggetti società cooperative a mutualità prevalente. Tali soggetti sono obbligati comunque alla presentazione del modello studi.

Indicano nel quadro d’impresa/lavoro autonomo del Mod. REDDITI 2018 il codice di esclusione: “13”.

 inutilizzabilità, in fase di accertamento, delle risultanze degli studi di settore: soggetti IAS. Tali soggetti sono obbligati comunque alla presentazione del modello studi.

Indicano nel quadro d’impresa/lavoro autonomo del Mod. REDDITI 2018 il codice di esclusione: “14”.

 inutilizzabilità, in fase di accertamento, delle risultanze degli studi di settore: soggetti che esercitano in maniera prevalente (30% dei ricavi dichiarati) il codice 64.92.01, “Consorzi di garanzia collettiva fidi”, esercenti attività di “Bancoposta” codice attività 66.19.40; esercenti attività codice 68.20.02 “Affitto di azienda”; oppure soggetti Esercenti più attività (obbligati a compilare l’apposito prospetto

“multiattività”). Tali soggetti sono obbligati comunque alla presentazione del modello studi.

Indicano nel quadro d’impresa/lavoro autonomo del Mod. REDDITI 2018 il codice di esclusione: “15”.

Altre cause di esclusione

(4)

I soggetti esercenti attività d’impresa che nel 2015 e/o anni precedenti adottavano il regime dei minimi e che nel 2016 e 2017 hanno applicato il regime ordinario, barrano la casella F40/G23 (per i lavoratori autonomi).

La barratura della casella del rigo F40 (G23 per i lavoratori autonomi):

 comporta la non accertabilità ai fini degli studi di settore;

 è finalizzata ad evitare l’eventuale segnalazione della divergenza tra il reddito indicato nei quadri RG/RE del Mod. REDDITI e il reddito indicato a rigo F28 / G13 del modello studi.

Sono esclusi dall’applicazione degli Studi di settore anche i soggetti rientranti nel regime dei c.d. Minimi (D.L. 98/2011 art.27, co. 1 e 2); per tali soggetti non è prevista l’indicazione di alcun codice di esclusione nel quadro LM del Mod. REDDITI.

Attenzione

Gli studi di settore si applicano anche nei confronti dei soggetti con un periodo d’imposta diverso da 12 mesi; per tale particolare fattispecie viene richiesta, nel frontespizio del modello studi di settore, l’indicazione del codice “4”.

I contribuenti esclusi dall’applicazione dei parametri per effetto del D.P.C.M. 29 gennaio 1996, come modificato dal D.P.C.M. 27 marzo 1997 sono quei soggetti interessati ad una delle seguenti cause di esclusione e cioè quelli che:

Indicano nel quadro d’impresa/lavoro autonomo del Mod. REDDITI 2017 il codice di esclusione:

“1” nel caso di inizio attività

“2” nel caso di cessazione attività.

Indicano nel quadro d’impresa/lavoro autonomo del Mod. REDDITI 2017 il codice di esclusione:

“3” se i ricavi/compensi superano € 5.164.569,00 milioni; tali soggetti non devono compilare il modello per la comunicazione dei dati rilevanti ai fini dell’applicazione dei parametri

hanno iniziato o cessato l’attività nel corso del periodo d’imposta

dichiarano ricavi/compensi superiori a 5.164.569,00 milioni di euro

2. Contribuenti esclusi dall’applicazione dei parametri

(5)

Indicano nel quadro d’impresa/lavoro autonomo del Mod. REDDITI 2018 il codice di esclusione:

“4” periodo di non normale svolgimento dell’attività

“5” periodo d’imposta di durata superiore o inferiore a 12 mesi, indipendentemente dalla circostanza che tale arco temporale sia o meno a cavallo di due esercizi.

 determinazione del reddito con criteri forfetari. Tali soggetti sono obbligati comunque alla presentazione del modello studi, ad eccezione del quadro F/G dei dati contabili.

Indicano nel quadro d’impresa/lavoro autonomo del Mod. REDDITI 2018 il codice di esclusione: “6”

 incaricati alle vendite a domicilio. Tali soggetti di solito non sono tenuti alla compilazione della dichiarazione dei redditi. Indicano il codice di esclusione “7” nel quadro d’impresa/lavoro autonomo del Mod. REDDITI 2018

 classificazione in una categoria reddituale diversa da quella prevista dal codice attività ai fini dell’applicazione dei parametri.

Indicano nel quadro d’impresa/lavoro autonomo del Mod. REDDITI 2018 il codice di esclusione: “8”.

 modifica nel corso del periodo d’imposta dell’attività esercitata, nel caso in cui le due attività siano soggette a due differenti codici attività.

Indicano nel quadro d’impresa/lavoro autonomo del Mod. REDDITI 2018 il codice di esclusione: “9”.

Sono esclusi dall’applicazione dei Parametri anche i soggetti rientranti nel regime dei c.d. Minimi (D.L.

98/2011 art. 27, co. 1 e 2).

Come noto, il DM 11.2.2008 ha eliminato gli obblighi di annotazione separata per i contribuenti esercenti 2 o più attività d’impresa rientranti in studi di settore differenti; questi soggetti (come chiarito nel riquadro

ESERCIZIO DI PIÙ ATTIVITÀ CHE NON RIENTRANO NELLO STESSO STUDIO DI SETTORE”a pagina 4 delle “Istruzioni parte generale”) devono applicare e compilare esclusivamente lo studio dell’attività esercitata in prevalenza.

Rimane l’obbligo di annotare separatamente i ricavi relativi alle diverse attività svolte, inclusi quelli derivanti dalla vendita ad aggio o a ricavo fisso, se per almeno una delle attività risulti approvato lo studio di settore, al fine di poter determinare la prevalenza.

La compilazione del prospetto multiattività (e di conseguenza annotare separatamente i ricavi) è facoltativa; in taluni casi può evitare delle segnalazioni di anomalia (nuova coerenza) riguardanti la non corretta indicazione di dati previsti nei modelli.

Fatte salve le eccezioni previste in caso di esclusione (indicate nel punto 1), lo studio di settore da applicare si definisce individuando l’“attività prevalente” definita dalla CM 31/E del 1.04.2008 come “quella da cui deriva, nel periodo d’imposta, la maggiore entità dei ricavi” (ricavi, nel caso di più attività esercitate in forma d’impresa, compensi in caso di più attività esercitate professionalmente).

Per attività prevalente si intende il complesso delle attività considerate dal medesimo studio di settore.

3. Abolizione dell’annotazione separata

4. Soggetti obbligati agli studi di settore

si trovano in un periodo di non normale svolgimento dell’attività

Altre cause di esclusione

(6)

È necessario sottolineare che, sempre ai fini della determinazione dei ricavi afferenti alle attività prevalenti e non prevalenti, la citata circolare ministeriale precisa che gli aggi o ricavi fissi devono essere considerati per l’entità dell’aggio percepito o del ricavo al netto del prezzo corrisposto al fornitore dei beni.

Per la compilazione di alcuni studi sono state attribuite particolari disposizioni relative alle attività complementari. Gli studi interessati alle particolari disposizioni sono rispettivamente:

 YD12U produzione panetteria e commercio pane: se le attività comprese in tale studio risultano prevalenti rispetto al complesso delle attività complementari esercitate ed espressamente elencate nelle istruzioni (supermercati, commercio di prodotti alimentari, ecc., codice studio YM01U), viene compilato il solo modello YD12U; il prospetto “imprese multiattività” è omesso.

 YG37U gelaterie, bar, caffè, bottiglierie, ecc.: le attività oggetto dello studio in esame possono svolgere anche una serie di attività complementari:

a) 56.10.11 – ristorazione con somministrazione

b) 56.10.20 – ristorazione senza somministrazione con preparazione di cibi da asporto c) 56.10.42 – ristorazione ambulante

--- d) 92.00.02 – gestione di apparecchi che consentono vincite in denaro funzionanti a moneta o a

gettone (limitatamente alla raccolta delle giocate per conto del concessionario mediante gli apparecchi per il gioco lecito con vincite in denaro di cui all’art. 110, co. 6 del T.U.L.P.S. (studio WG54U)

e) 93.29.30 – sale giochi e biliardi (studio WG54U).

Se le attività oggetto dello studio YG37U + le attività complementari a)+b)+c) prevalgono sulla somma delle attività di cui alle lett. d) ed e) si applica lo studio YG37U (quindi anche se l’attività di bar non è prevalente). Il prospetto “imprese multiattività” è omesso.

Esempio: un’impresa svolge le seguenti attività

 bar codice attività 56.30.00 (studio YG37U) 35%

 ristorante codice attività 56.10.11 (studio WG36U) 25%

 gestione di apparecchi che consentono vincite in denaro

codice attività 92.00.02 (studio WG54U) 40%

Il contribuente applica lo studio YG37U. L’attività prevalente, in base alle percentuali indicate, sarebbe 92.00.02; però lo studio YG37U, in base a quanto stabilito dalle istruzioni, avendo tra le attività complementari l’attività di ristorante, la stessa viene attratta nello studio YG37U creando una prevalenza del 60% (35% + 25%) rispetto al 40% relativo al codice attività 92.00.02.

Esempio: un’impresa svolge le seguenti attività

 bar codice attività 56.30.00 (studio YG37U) 25%

 ristorante codice attività 56.10.11 (studio WG36U) 35%

 gestione di apparecchi che consentono vincite in denaro

codice attività 92.00.02 (studio WG54U) 40%

Il contribuente applica lo studio WG54U data la prevalenza dell’attività 92.00.02, in base alle percentuali indicate. Diversamente da quanto avviene nel precedente esempio, le istruzioni alla compilazione dello studio per l’attività 56.10.11 (studio WG36U) non prevedono, in caso di prevalenza delle attività che fanno capo a tale studio, di attrarre le attività complementari per definire la “nuova”

prevalenza. Si applicano pertanto le regole “base” della prevalenza.

 YG44U alberghi con e senza ristorante, affittacamere, ecc.: se le attività comprese in tale studio risultano prevalenti rispetto al complesso delle attività complementari esercitate ed espressamente elencate nelle istruzioni (ristoranti, bar, caffè, gelaterie, ecc. - parte del WG36U e parte del YG37U), viene compilato il solo modello YG44U; il prospetto “imprese multiattività” è omesso.

(7)

 WG33U servizi degli istituti di bellezza ecc.: se le attività comprese in tale studio risultano prevalenti rispetto al complesso delle attività complementari esercitate ed espressamente elencate nelle istruzioni (96.04.10 servizi dei centri per il benessere fisico (esclusi gli stabilimenti termali), 96.04.20 stabilimenti termali codice studio WG95U), viene compilato il solo modello WG33U; il prospetto “imprese multiattività” è omesso.

 WG36U ristoranti, trattorie, pizzerie, ecc.: se le attività comprese in tale studio risultano prevalenti rispetto al complesso delle attività complementari esercitate ed espressamente elencate nelle istruzioni (bar, caffè, gelaterie, bottiglierie, ecc., codice studio YG37U), viene compilato il solo modello WG36U; il prospetto

“imprese multiattività” è omesso. Consultare anche le particolarità di trattamento del codice studio YG37U.

 WG54U gestione di apparecchi che consentono vincite in denaro funzionanti in moneta o a gettone, ecc.:

se le attività comprese in tale studio risultano prevalenti rispetto al complesso delle attività complementari esercitate ed espressamente elencate nelle istruzioni (56.30.00 “Bar ed esercizi simili senza cucina” YG37U) viene compilato il solo modello WG54U; il prospetto “imprese multiattività” è omesso. Consultare anche le particolarità di trattamento del codice studio YG37U.

 WG60U gestione stabilimenti balneari: l'attività svolta accorpa le altre attività esercitate ed espressamente elencate (ristorante, bar, caffè, gelaterie, ecc. tipiche dei codici studio WG36U e YG37U esercitate nella medesima unità produttiva), quindi viene compilato il solo modello WG60U; il prospetto “imprese multiattività” è omesso.

 WG95U servizi di centri benessere e stabilimenti termali ecc.: se le attività comprese in tale studio risultano prevalenti rispetto al complesso delle attività complementari esercitate ed espressamente elencate nelle istruzioni (96.02.02 servizi degli istituti di bellezza, 96.02.03 servizi di manicure e pedicure, 96.09.02 attività di tatuaggio e piercing (studio WG33U), viene compilato il solo modello WG95U; il prospetto “imprese multiattività” è omesso.

 WM09B commercio all’ingrosso e al dettaglio di motocicli e ciclomotori, ecc.: se le attività comprese in tale studio risultano prevalenti rispetto al complesso delle attività complementari esercitate ed espressamente elencate nelle istruzioni (45.40.21 commercio all’ingrosso e al dettaglio di parti e accessori per motocicli WM10U e 45.40.30 manutenzione e riparazione di motocicli e ciclomotori (inclusi i pneumatici) codice studio WG31U), viene compilato il solo modello WM09B; il prospetto

“imprese multiattività” è omesso.

 WM85U commercio al dettaglio di generi di monopolio (tabaccherie): i contribuenti che svolgono l’attività prevista dallo studio in esame e quella di ricevitoria (codice attività 92.00.01) compilano il modello WM85U, anche se i ricavi della sola attività di ricevitoria superano quelli derivanti dall’attività di commercio del tabacco.

I contribuenti operanti in multiattività sono coloro che:

 esercitano attività non rientranti nel medesimo studio di settore

 dichiarano ricavi derivanti dalle attività non prevalenti superiori al 30% dell’ammontare complessivo dei ricavi dichiarati

sono tenuti alla compilazione:

 del modello riferito al codice attività prevalente indicando i dati contabili ed extracontabili dell’intera attività d’impresa

 dell’apposito prospetto (presente nel modello dell’attività prevalente) denominato “imprese multiattività”.

5. Prospetto “imprese multiattività” – uso del codice settore

(8)

L’utilizzo dei codici settore nella contabilizzazione dei ricavi per le attività appartenenti a codici studio diversi è importante al fine di poterne monitorare il valore a fine anno.

L'anagrafica settori (accesso dal pulsante presente al piede della cartella

dell’all'anagrafica ditta) permette di inserire/visualizzare la tipologia dei settori usati con il seguente significato:

Tipi settore esistenti: N normale, T transitorio, E escluso.

Il settore tipo N normale si utilizza per evidenziare i dati contabili da riportare nel Quadro F dello studio identificato dal codice studio indicato nel campo .

Il settore tipo T transitorio si utilizza per la collocazione provvisoria di costi (o ricavi) di attribuzione non nota nel momento della registrazione. Entro la fine dell’esercizio le relative imputazioni devono però essere stornate e attribuite al settore N di pertinenza.

Il settore tipo E escluso deve essere utilizzato soltanto per l’attività agricola soggetta a tassazione IRPEF in base al reddito agrario (IIDD: “N” ordinaria o “S” semplificata e compilazione del quadro RA terreni); il tipo “E” infatti inibisce la compilazione dei quadri relativi al reddito d’impresa (RF, RG, ecc.).

L’abbinamento del numero del settore al tipo / codice studio, è di libera scelta.

I dati dei settori con identici riferimenti (codice Studio e unità locale UL) vengono sommati, in fase di recupero dati.

Eventuali valori presenti nel campo “UL” non sono significativi nella compilazione degli Studi di settore.

Se nel corso del 2017 sono stati contabilizzati costi e/o proventi con settore di tipo P promiscuo, seppur sia stata consigliata in passato l’eliminazione del settore sopra menzionato, gli stessi vengono sommati ai dati contabili dell’attività definita prevalente (valorizzata in griglia con il flag “U”).

(9)

Con riferimento a quanto indicato nei punti precedenti, si riporta il seguente esempio di annotazione separata e relativa impostazione del codice settore.

MULTIATTIVITÁ

Attribuzione dei settori alle attività esercitate:

 comm.dett.macch.agricole: cod. att. 47.52.40 – Studio WM43U settore 1

 comm.dett.piccoli animali: cod. att. 47.76.20 – Studio WM48U settore 2

 comm.dett.amb.di fiori: cod. att. 47.89.01 – Studio WM40B settore 3 L’anagrafica settori attualmente riporta:

Sett. 1 Tp: N normale: dati per il codice Studio WM43U (ricavi 21%) Sett. 2 Tp: N normale: dati per il codice Studio WM48U (ricavi 33%) Sett. 3 Tp: N normale: dati per il codice Studio WM40B (ricavi 46%)

Il trattamento dei dati contabilizzati con codice settore è illustrato al successivo punto 7.3.

7.1 Modello Studi di settore – Quadro F Elementi contabili

Nel Quadro F del modello Studi compilato (lo studio è quello relativo all’unica attività esercitata o quello dell’attività prevalente i cui ricavi superano o meno il 70% dei ricavi complessivi, oppure quello dello studio dell'attività che assorbe le attività complementari), vengono indicati i dati contabili visualizzabili

attraverso il prospetto per le ditte in contabilità ordinaria e

per le ditte in contabilità semplificata (tipo IIDD

oppure ) collegati a .

A decorrere dall’1.1.2017 le imprese in contabilità semplificata, a seguito della modifica dell’art. 66, TUIR ad opera dell’art. 1, commi da 17 a 23, Finanziaria 2017, determinano il reddito in base al principio di cassa in luogo di quello per competenza.

Per alcuni componenti di reddito (ad esempio, plusvalenze / minusvalenze) che mal si conciliano con il criterio di cassa, a seguito del richiamo della specifica disciplina prevista dal TUIR, è stato reso di fatto operante il criterio di competenza.

Esempio 1

7. I Modelli ministeriali per gli Studi di settore

6. Esemplificazione

(10)

Il reddito del primo periodo di applicazione del principio di cassa è ridotto “dell’importo delle rimanenze finali

… che hanno concorso a formare il reddito dell’esercizio precedente secondo il principio della competenza”.

Il quadro F degli Studi di settore richiede la compilazione, nei righi F07, F10 ed F13, del valore relativo alle Rimanenze finali anche se componente non più rilevante nella determinazione dell’imponibile fiscale; al fine di far coincidere il reddito d’impresa con il Reddito lordo (o la perdita) indicato al rigo RG del modello Redditi il valore esposto nel rigo F28 viene decrementato di tale valore.

In fase di recupero dati in ambiente Studi di settore vengono valorizzati, inoltre, i dati IVA (da archivio Situazione IVA) per il calcolo dell’aliquota media da applicare all’ammontare dei maggiori ricavi in caso di adeguamento.

7.2 Modello Studi di settore – Imprese Multiattività Composizione dei ricavi

Per i contribuenti che operano in multiattività, fermo restando che i dati contabili del quadro riguardano tutti i dati dell’impresa, viene riportato, nella sezione denominata “Imprese multiattività”, l’ammontare dei ricavi suddivisi: per codice studio (fino a 4 analitici), per le attività soggette a parametri, corrispondente all'importo complessivo dei seguenti righi del prospetto “Studi di settore – Quadro F” dei settori interessati:

F01 ricavi art. 85, co. 1 lett. a) e b) del Tuir F02 – F02,2 altri ricavi, al netto dei risarcimenti,

tenuto conto anche dell’incremento o del decremento delle rimanenze ultrannuali, escluse quelle dell’art. 93, co. 5 Tuir (non gestite), di cui ai righi

(F07 – F07,2) rimanenze finali – (F06 – F06,2) esistenze iniziali.

Nel rigo “Aggi o ricavi fissi” viene riportata l’entità dell’aggio percepito e/o del ricavo al netto del prezzo corrisposto al fornitore dei beni seguendo i criteri stabiliti per la compilazione del quadro RF o RG del Modello REDDITI 2018.

7.3 Compilazione modelli

Con riferimento all’esempio del precedente punto 5 si evidenzia la compilazione del modello prodotto:

MULTIATTIVITÁ

Modello prodotto:

 Modello WM40B – Quadro F comm.dett.amb.di fiori

 con prospetto “Imprese multiattività” composizione dei ricavi:

rigo 1 totale ricavi comm.dett.amb.di fiori (settore 3) prevalente rigo 2 totale ricavi comm.dett.piccoli animali (settore 2) secondaria (2) rigo 3 totale ricavi comm.dett.macch.agricole (settore 1) secondaria (3)

NB: Il particolare trattamento degli aggi e ricavi fissi, nell'ambito degli Studi di settore, sarà oggetto di successiva specifica Informativa AC.

Esempio 1

(11)

A. I dati contabili riportati nel Quadro F sono visualizzabili e/o stampabili accedendo allo specifico

prospetto collegato a .

I prospetti collegati a che espongono i dati del quadro F sono per ditte in contabilità ordinaria oppure per le ditte in contabilità semplificata (tipo IIDD

oppure ).

B. RICAG: attività ad aggio o ricavi fissi (vedi elenco a commento del rigo F08 del quadro F)

La CM n. 31/E dell’1.04.2008 precisa che, per poter individuare correttamente l’attività prevalente ai fini dell’applicazione degli studi di settore, i ricavi provenienti dall’attività di vendita ad aggio o ricavi fissi vanno considerati al netto del prezzo corrisposto ai fornitori dei predetti beni.

La neutralizzazione degli effetti che derivano dallo svolgimento di attività per le quali si conseguono aggi e ricavi fissi avviene mediante la compilazione del solo modello relativo all’attività prevalente per la quale è applicabile lo studio di settore a prescindere che il soggetto in questione sia o meno multiattività (ammontare di ricavi derivante dall’attività non prevalente superiore al 30% dei ricavi complessivi).

Nel quadro F imprese il rigo F08 “Ricavi derivanti dalla vendita di generi ad aggio o ricavo fisso”

richiede indicazione dei ricavi per le attività per le quali si percepiscono aggi o ricavi fissi. Le istruzioni alla compilazione del rigo in esame sottolineano che tali ricavi “devono essere indicati in conformità alle modalità seguite nella compilazione del quadro RF o RG del Modello Redditi 2018.” Da quanto indicato nelle istruzioni ministeriali si desume che la tipologia di contabilizzazione dei valori riguardanti le attività ad aggio e/o ricavo fisso influenzano la compilazione dei righi del Quadro F (da F08 ad F11).

Di seguito si riassumono le metodologie di contabilizzazione di tali valori:

 a costi, ricavi, rimanenze, cioè RICAG al lordo

nel quadro F vengono compilati i righi F08, F09, F10, F11

 ricavo per il solo aggio percepito (al netto del prezzo corrisposto ai fornitori) nel quadro F viene compilato il solo rigo F08.

 se i ricavi netti delle attività non prevalenti non superano il 30% dei ricavi complessivi si è in presenza di monoattività vengono riportati i ricavi ed i relativi costi di acquisizione RICAG nonché le relative esistenze iniziali e finali nei righi da F08 ad F11 del quadro F di tale studio (oppure viene indicato il solo aggio/ricavo netto nel solo rigo F08 se è stato contabilizzato il valore al netto del prezzo corrisposto ai fornitori)

 se i ricavi netti delle attività non prevalenti superano il 30% dei ricavi complessivi, considerato che il soggetto è multiattività, in aggiunta alla valorizzazione di ricavi e relativi costi di acquisizione nonché le relative esistenze iniziali e finali RICAG nei righi da F08 ad F11 del quadro F di tale studio (oppure indicazione dell’aggio/ricavo netto nel solo rigo F08 se è stato contabilizzato il valore al netto del prezzo corrisposto ai fornitori), viene compilato anche il rigo 5 “Aggi e ricavi fissi” della sezione “Imprese multiattività”

indipendentemente dall’entità dei ricavi delle attività RICAG (netti), diversi da giornali, carburanti e tabacchi, vengono riportati i ricavi ed i relativi costi di acquisizione nonché le relative esistenze iniziali e finali nei righi da F08 ad F11 dello studio WG36U ristoranti, trattorie, ecc., ovvero dello studio YG37U bar, caffè, ecc., qualora conseguiti nell'ambito di detti singoli studi (oppure viene indicato il solo aggio/ricavo netto nel solo rigo F08 se è stato contabilizzato il valore al netto del prezzo corrisposto ai fornitori) se prevalenti.

8. Particolarità dati contabili e dati IVA

(12)

Le attività di vendita di generi ad aggio o a ricavo fisso, per le quali sono stati pubblicati i relativi studi di settore

 WM13U commercio al dettaglio di giornali, riviste e periodici

 WM80U vendita al dettaglio di carburanti per autotrazione

 WM85U commercio al dettaglio di generi di monopolio (tabaccherie) saranno oggetto di specifica Informativa AC.

C. Elementi contabili necessari alla determinazione dell’aliquota IVA

I dati IVA per il calcolo dell’aliquota media, esposti in calce agli elementi contabili del quadro F, vengono ricavati:

 per le ditte gestite in contabilità dall’archivio Situazioni IVA

 per le ditte non gestite in contabilità, dall’archivio “Annuale IVA” se presente.

D. La sezione “Ulteriori elementi contabili” in calce al quadro F tutte le tipologie di studi di settore – Beni distrutti o sottratti

Valore dei beni: materie prime, merce, ecc… (non soggette ad aggio/ricavo fisso) rigo F36; valore dei beni soggetti ad aggio/ricavo fisso rigo F37; esistenze iniziali relative ad opere e servizi di durata ultrannuale (art. 93, co. 5 del Tuir) rigo F38. Tali valori non sono disponibili contabilmente, se ne esistono i presupposti devono essere indicati operando direttamente a video.

tutte le tipologie di studi di settore – Beni strumentali mobili

Il valore fiscale delle spese (già comprese nel rigo F20 “Ammortamenti”) sostenute e dedotte nel periodo d’imposta per l’acquisto di beni strumentali di costo unitario non superiore ad € 516,46. Il valore di tali beni viene identificato dal conto:

Conto Descrizione

431.820 Acquisti attrezzatura minuta

e/o dall’ammontare (al netto della eventuale quota indeducibile), presente negli archivi “Cespiti” per i beni strumentali acquistati nel 2017 e per i quali si è provveduto ad eseguire un calcolo di ammortamento con la percentuale 100%.

E. La sezione “Ulteriori informazioni – imprese in regime di contabilità semplificata” in calce al quadro F Questa sezione va compilata solo dagli esercenti attività commerciali in regime di contabilità semplificata “per cassa” (art. 18, DPR 600 del 1973).

La casella presente nel rigo F41 identifica se la ditta, nel periodo d’imposta 2017, ha optato per la tenuta dei registri IVA senza separata indicazione degli incassi e dei pagamenti (art. 18, co. 5 DPR 600/72). Tali ditte sono identificate in anagrafica ditta dal Tipo IIDD e barratura della

casella (l’informazione anagrafica deve aver già prodotto la

compilazione del quagro VO rigo 26 del Modello IVA 2018).

I righi da F42 a F44 vanno compilati solo nel caso di contribuenti in contabilità semplificata diversi da quelli che hanno compilato il precedente rigo F41. Tali ditte sono identificate in anagrafica ditta dal Tipo IIDD oppure . Nel caso di contribuenti che rispecchino tali requisiti i valori indicati corrispondono:

F42 “Operazioni imponibili effettuate verso soggetti IVA” valore presente nel campo 5 del rigo 1 quadro VT del Modello IVA 2018

F43 “Operazioni imponibili con applicazione del reverse charge” valore presente nel campo 1 del rigo 35 quadro VE del Modello IVA 2018

F44 “Operazioni imponibili effettuate nei confronti dei soggetti di cui all’art. 17-ter (split payment)”

valore presente nel rigo 38 quadro VE del Modello IVA 2018.

(13)

I valori richiesti nei righi da Z901 a Z904 sono propedeutici all’elaborazione degli ISA (indici sintetici di affidabilità) utilizzati dall’Agenzia delle Entrate per valutare il passaggio da un regime di competenza ad uno di cassa (art. 66 del Tuir).

La Circolare 11/E del 13.04.2017 con oggetto: “Nuovo regime di determinazione del reddito per le “imprese minori” – Disciplina IRPEF ed IRAP” chiarisce, al paragrafo 4, le regole per il cambio di regime.

I valori richiesti nei righi in esame sono la rappresentazione degli elementi che, per la loro natura, subiscono un trattamento particolare nel passaggio da un regime di competenza ad un regime ispirato alla cassa. La citata circolare al paragrafo 4.1 prevede che “i ricavi, i compensi e le spese che hanno già concorso alla formazione del reddito, in base alle regole del regime di determinazione del reddito d’impresa adottato, non assumono rilevanza nella determinazione del reddito degli anni successivi”.

Si commentano di seguito i contenuti dei righi da Z901 a Z904 e l’eventuale fattibilità di recupero da archivi contabili.

COMPONENTI POSITIVI RIGO Z901

Quanto richiesto in tale rigo può essere identificato in due tipologie di operazioni contabili:

1. documenti rilevati ai fini IVA nel 2017, ma con ricavi di competenza (regime di provenienza) del periodo precedente

2. incasso nel 2017 di corrispettivo (fattura emessa) relativo a ricavi (beni consegnati nel 2016 oppure prestazioni di servizi ultimati nel 2016) già contabilizzati nei Registri IVA Emesse nel 2016.

Linea Bianca (tipologia 1) Ricavo 2016 (esempio provvigioni agenti)

Operazione Al. Tit Importo IVA Dare Avere v. IVA Funz

Registro Emesse

Esempio: Contabilizzazione di fattura datata 2017 oppure 2016 per provvigioni di competenza 2016

Provvigioni competenza 2016 22 1.000 220 900.000 311.000 M01 P

Alla conferma del movimento

Anno 2017: sostituzione conto 22 1.000 220 900.000 290.800 M01

Anno 2016: scrittura di assestamento (*) 1.000 900.000 311.000 M88 7

(*) In uscita dal registro emesse viene richiesta la data da attribuire al movimento 2016 (il codice funzione 7 viene omesso in sede di copia). Le aperture dei conti non riportano alcun conto di credito, riportano solo i conti appartenenti al conto economico

Linea Verde (tipologia 1) Ricavo 2016 (esempio provvigioni agenti)

Operazione Al. Tit Importo IVA Dare Avere v. IVA Funz

Registro Emesse

Esempio: Contabilizzazione di fattura datata 2017 oppure 2016 per provvigioni di competenza 2016

Provvigioni competenza 2016 22 1.000 220 051.000 311.000 M01 P

Alla conferma del movimento

Anno 2017: sostituzione conto 22 1.000 220 051.000 051.120 M01

Anno 2016: scrittura di assestamento (*) 1.000 051.120 311.000 M88 7

(*) In uscita dal registro emesse viene richiesta la data da attribuire al movimento 2016 (il codice funzione 7 viene omesso in sede di copia). Le aperture dei conti non riportano alcun conto di credito, riportano solo i conti appartenenti al conto economico

9. Quadro Z “Dati complementari”

Ulteriori informazioni imprese in regime di contabilità semplificata

(14)

ATTENZIONE

La funzione di recupero dati contabili in ambiente Studi di Settore compila il rigo Z901 in esame riportando l’eventuale saldo dei conti 290.800

Ricavi compensi eserc. prec.” (compresi eventuali sottoconti) per le ditte gestite in linea Bianca oppure 051.120 “Clienti fatture da emettere” (compresi eventuali sottoconti) per le ditte gestite in linea Verde.

Linea Bianca e Verde (tipologia 2)

Nel caso invece di beni consegnati, fatturati e registrati nel 2016 con il solo incasso nel 2017, che a norma dell’art. 109, co. 2 del Tuir hanno concorso alla determinazione del reddito nel periodo d’imposta 2016, non costituiscono ricavi imponibili nel 2017 (anche se per effetto del regime di destinazione si sono verificati i presupposti di imponibilità). Tali operazioni non sono individuabili contabilmente, in quanto le registrazioni sia ai fini IVA che ai fini reddituali sono avvenute nell’anno 2016, la rilevazione del materiale incasso (2017) non va contabilmente rilevata; di conseguenza, ricorrendone i presupposti, il valore del rigo deve essere incrementato operando direttamente a video.

RIGO Z902

Il valore richiesto nel rigo in esame riguarda quei componenti positivi:

 registrati contabilmente nel 2017

 di competenza 2016

 non considerati nel Mod. Redditi 2017 (per il 2016)

Tali operazioni concorrono alla determinazione del reddito 2017 anche se non si sono verificati i presupposti di imponibilità previsti per il regime di “destinazione”.

Nella pratica contabile potrebbe trattarsi di documenti emessi nel 2016 (data documento 2016) rilevati nei registri.

La stampa movimenti con l’applicazione del filtro da 01/01/2016 al 31/12/2016 permette di individuare l’ammontare di tali operazioni.

Rientrano sempre nel rigo in esame anche i documenti emessi nel 2017 (data documento 2017) contabilizzati nei registri 2017 i quali, per natura certificano componenti positivi che, in applicazione delle regole previste dal regime di “provenienza”, avrebbero dovuto concorrere alla determinazione del reddito 2016. Queste rilevazioni contabili risultano essere di difficile identificazione in quanto non esiste alcun elemento che ne definisca la particolarità.

In entrambi i casi, ricorrendone i presupposti, il valore del rigo deve essere indicato operando direttamente a video.

(15)

COMPONENTI NEGATIVI RIGO Z903

Quanto richiesto in tale rigo può essere identificato in due tipologie di operazioni contabili:

1. documenti rilevati ai fini IVA nel 2017, ma con costi/spese di competenza (regime di provenienza) del periodo precedente

2. pagamento nel 2017 di corrispettivo (fattura acquisto) relativo a costi/spese (beni consegnati nel 2016 oppure prestazioni di servizi ultimati nel 2016) già contabilizzati nei Registri IVA Acquisti nel 2016.

Linea Bianca (tipologia 1)

Costi 2016 (esempio merce consegnata dicembre 2016)

Operazione Al. Tit Importo IVA Dare Avere v. IVA Funz

Registro Acquisti

Esempio: Contabilizzazione di fattura datata 2017 oppure 2016 per merce consegnata nel 2016

Merce competenza 2016 22 1.000 220 430.000 900.000 A01 P

Alla conferma del movimento

Anno 2017: sostituzione conto 22 1.000 220 290.720 900.000 A01

Anno 2016: scrittura di assestamento (*) 1.000 430.000 900.000 A88 7

(*) In uscita dal registro acquisti viene richiesta la data da attribuire al movimento 2016 (il codice funzione 7 viene omesso in sede di copia). Le aperture dei conti non riportano alcun conto di debito, riportano solo i conti appartenenti al conto economico

Linea Verde (tipologia 1)

Costi 2016 (esempio merce consegnata dicembre 2016)

Operazione Al. Tit Importo IVA Dare Avere v. IVA Funz

Registro Acquisti

Esempio: Contabilizzazione di fattura datata 2017 oppure 2016 per merce consegnata nel 2016

Merce competenza 2016 22 1.000 220 430.000 180.000 A01 P

Alla conferma del movimento

Anno 2017: sostituzione conto 22 1.000 220 180.080 180.000 A01

Anno 2016: scrittura di assestamento (*) 1.000 430.000 180.080 A88 7

(*) In uscita dal registro acquisti viene richiesta la data da attribuire al movimento 2016 (il codice funzione 7 viene omesso in sede di copia). Le aperture dei conti non riportano alcun conto di debito, riportano solo i conti appartenenti al conto economico

ATTENZIONE

La funzione di recupero dati contabili in ambiente Studi di Settore compila il rigo Z903 in esame riportando l’eventuale saldo dei conti 290.720 “Costi competenza esercizi prec” (compresi eventuali sottoconti) per le ditte gestite in linea Bianca oppure 180.080 “Fornitori fatture da ricevere” (compresi eventuali sottoconti) per le ditte gestite in linea Verde.

Linea Bianca e Verde (tipologia 2)

Nel caso invece di beni consegnati, fatturati e registrati nel 2016 con il solo pagamento nel 2017, che a norma dell’art. 109, co. 2 del Tuir hanno concorso alla determinazione del reddito nel periodo d’imposta 2016, non costituiscono costi/spese deducibili nel 2017 (anche se per effetto del regime di destinazione si sono verificati i presupposti di deducibilità). Tali operazioni non sono individuabili contabilmente, in quanto le registrazioni sia ai fini IVA che ai fini reddituali sono avvenute nell’anno 2016, la rilevazione del materiale pagamento (2017) non va contabilmente rilevata; di conseguenza, ricorrendone i presupposti, il valore del rigo deve essere incrementato operando direttamente a video.

(16)

RIGO Z904

Il valore richiesto nel rigo in esame riguarda quei componenti negativi:

 registrati contabilmente nel 2017

 di competenza 2016

 non considerati nel Mod. Redditi 2017 (per il 2016).

Tali operazioni concorrono alla determinazione del reddito 2017 anche se non si sono verificati i presupposti di deducibilità previsti per il regime di “destinazione”.

Nella pratica contabile potrebbe trattarsi di documenti acquisto nel 2016 (data documento 2016) rilevati nei registri.

La stampa movimenti con l’applicazione del filtro da 01/01/2016 al 31/12/2016 permette di individuare l’ammontare di tali operazioni.

Rientrano sempre nel rigo in esame anche i documenti di acquisto 2017 (data documento 2017) contabilizzati nei registri 2017 i quali, per natura, certificano componenti negativi che, in applicazione delle regole previste dal regime di “provenienza”, avrebbero dovuto concorrere alla determinazione del reddito 2016. Queste rilevazioni contabili risultano essere di difficile identificazione in quanto non esiste alcun elemento che ne definisca la particolarità.

In entrambi i casi, ricorrendone i presupposti, il valore del rigo deve essere indicato operando direttamente a video.

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