Weekly Commodity
Commodity: la settimana a colpo d’occhio
Gli energetici guidano il rialzo
❑Seconda settimana consecutiva di rialzo per l’indice generale Bloomberg Commodity (2,6%) in un contesto di rimbalzo generalizzato degli asset rischiosi.
❑Il settore di gran lunga migliore è stato quello energetico (6%) con il Brent che ha beneficiato oltre che del contesto di risk-on anche del calo delle scorte USA al minimo dal 8 anni, in vista dell’avvio della driving season questo fine settimana. Oggi è in programma l’Eurogruppo che avrà al centro della discussione il tema del divieto sulle esportazioni dalla Russia, anche se per adesso l’Ungheria continua a porre il veto nonostante abbia ricevuto alcune proposte contenenti concessioni speciali. Lieve calo per il gas TTF (-1,2%) su forniture russe che proseguono regolarmente (continuano i problemi ad uno dei due snodi d’ingresso in Ucraina) e importazioni di LNG che restano ben oltre la media di periodo (pur calando in base alla stagionalità).
❑I rialzi negli altri settori sono stati più limitati, con gli industriali (0,5%) che hanno visto registrare un andamento misto (bene rame, zinco e nichel, deboli alluminio, ferro e piombo), poiché i timori legati alla domanda cinese hanno bilanciato il clima positivo complessivo. Oggi la settimana è iniziata in modo positivo grazie all’allentamento delle misure di contenimento a Shanghai e Pechino dopo il calo dei contagi che aumenta la fiducia su una ripresa della domanda cinese.
❑Positivi anche i preziosi (0,8%) grazie al deprezzamento del dollaro ed al calo dei tassi reali/nominali USA. I rialzi maggiori hanno interessato i preziosi più esposti al ciclo quali argento (2%) e palladio (5,9%), con la domanda di quest’ultimo fortemente collegata al settore auto.
❑Poco variato l’indice agricolo (0,1%) anche se al suo interno si è messo in evidenza il caffè arabica (6,2%) a causa del clima sfavorevole in Brasile che potrebbe impattare sulla produzione. La prossima settimana sono, infatti, attese piogge sotto la media nelle principali regioni. In calo invece il grano (-1%) su possibilità di apertura del corridoio verde in Ucraina da parte della Russia.
❑Oggi i mercati USA sono chiusi per le celebrazioni del Memorial Day. Tra gli eventi più importanti della settimana segnaliamo la riunione dell’OPEC+ del 2 giugno, dalla quale però non dovrebbero arrivare sorprese per ciò che riguarda la produzione mensile di luglio (dovrebbe essere confermato il rialzo da 432.000 b/g). Focus anche sull’evoluzione dei contagi in Cina poiché influenzano la domanda prospettica di numerose materie prime.
BRENT
❑Il clima di risk-on sui mercati, il calo delle scorte USA di carburanti al minimo dal 2014, i timori di un possibile divieto UE alle importazioni dalla Russia (le parti starebbero provando a raggiungere un accordo che interessi solo le importazioni via mare, i 2/3 del totale) e la fase di stallo nelle negoziazioni sulnucleare iranianohanno favorito il rialzo dei prezzi del Brent. Questa settimana è prevista la conference call dell’OPEC+ dalla quale non dovrebbero arrivare sorprese sul livello produttivo di luglio. Da seguire anche l’andamento delle scorte negli USA dato l’ammontare sotto media di periodo. Nel frattempo, la produzione russa, dopo il forte calo di aprile, mostra segnali di recupero nel mese di maggio, con tale andamento atteso proseguire anche il prossimo mese, secondo quanto segnalato dal vicepremier russo Novak.
❑Tecnicamente, dopo la rottura della resistenza a 114,80$/b, si è rapidamente portato in prossimità del livello statico 120,65$/b. Lo stocastico in forte ipercomprato a livello giornaliero potrebbe anticipare un periodo di pausa, anche se per il momento non sono presenti divergenze negative. Nel caso di chiusura di settimana oltre 120,65$/b, si aprirebbe lo spazio per una salita verso i massimi toccati a marzo oltre 130$/b.
❑Al ribasso il supporto dinamico passa da 110,62$/b (Trender daily), livello in prossimità del quale passa anche una trendline rialzista di brevissimo periodo (linea grigia tratteggiata del grafico daily). In caso di rottura al ribasso, il Brent potrebbe tendere verso la trendline rialzista (linea tratteggiata nera grafico daily) partita nel 2021 che questa settimana si colloca intorno a 103$/b.
Daily Weekly
RESISTENZE: 120,65 - 139,13 SUPPORTI: 110,62 - 103 – 92,57
RAME
❑Chiusura in lieve rialzo per le quotazioni del rame, anche se stamani il movimento di recupero prosegue sulla notizia della rimozione parziale delle misure di contenimento a Shanghai e Pechino dopo il recente calo dei contagi. Le scorte disponibili al LME sono in lieve ridimensionamento dai massimi toccati ad inizio mese, restando ben sopra i valori minimi di ottobre, mentre a Shanghai sono scese ai minimi da circa 4 mesi. La pendenza di curva è tornata intorno ai livelli di neutralità a 3 e 15 mesi, confermando l’assenza momentanea di tensioni legate all’equilibrio tra domanda ed offerta. Sul fronte speculatori, le posizioni nette corte sono salite la scorsa settimana in base ai dati della CFTC, restando però poco al di sotto dei massimi da maggio 2020.
❑Tecnicamente, le quotazioni del rame restano poco sopra la trendline rialzista partita a marzo 2021 (linea nera tratteggiata grafico weekly) con le quotazioni che stanno provando a superare la resistenza dinamica 9553$/t senza riuscirci per il momento. Un’eventuale rottura al rialzo potrebbe spingere le quotazioni verso il livello statico 9770$/t. Come scriviamo da tempo, è importante la tenuta di area 9000-8893$/t, poiché una rottura di tale fascia di supporto aprirebbe lo spazio ad un’ulteriore gamba ribassista, potenzialmente verso area 8000$/t.
Daily Weekly
RESISTENZE: 9553 - 9770 – 10160 SUPPORTI: 9000 - 8893 - 8500
GRANO (MATIF)
❑Le quotazioni del grano a Parigi la scorsa settimana hanno chiuso in calo di oltre l’1% risentendo dell’apertura della Russia alla possibilità di consentire le esportazioni del grano dai porti in Ucraina. Resta però elevata l’incertezza, poiché sembrerebbe che una condizione per il via libera alla partenza dei cargo sia un allentamento delle sanzioni. Nel fine settimana i leader di Francia e Germania hanno chiesto a Putin di sbloccare il porto di Odessa. Nel frattempo le condizioni fondamentali continuano a deteriorarsi in Francia (principale produttore UE) a causa dell’ondata di caldo, così come la qualità del grano invernale USA è nettamente inferiore rispetto all’anno precedente. Questa settimana l’attenzione continuerà ad essere focalizzata sulle notizie legate alle prospettive dei raccolti globali e agli sviluppi geopolitici dal Mar Nero. Infine, in Cina la preoccupazione risulta evidente dalle parole delPremier Li, che ha chiesto alle autorità locali di non ostacolare in alcun modo la mietitura, poiché i responsabili ne risponderanno. Il riferimento sembra essere alle misure di contenimento legate alla diffusione del virus.
❑Tecnicamente, la scorsa settimana le quotazioni sono tornate all’interno del triangolo visibile nel grafico daily, negando il segnale bullish di metà mese. Una discesa al di sotto del supporto statico 390,5€/t darebbe luogo ad un calo più marcato verso area 350€/t. Al rialzo è presente una resistenza dinamica a 434,5€/t, anche se 444,50€/t rappresenta il livello di resistenza chiave da monitorare.
Daily Weekly
RESISTENZE: 444,50 - 450 – 474 - 489 SUPPORTI: 390,5 - 350
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