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Cronache Economiche. N.236, Agosto 1962

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(1)

CURA DELLA CAMERA

DI

COMMERCIO

INDUSTRIA E AGRICOLTURA DI TORINO

••

~

~

U

••

-

O

ha prodotto per prima in Italia ed ha portato In tutte le case e gli uffici gli strumenti perfezionati della scrittura meccanica. Ormai in ogni parte del mondo Olivetti vuoi dire scrivere a macchina. Con un progresso costante delle qualità costrut-tive e del rendimento dei suoi prodotti, l'in_ dustria di Ivrea può oggi proporre una serie completa di Ollve"1 per scrivere alle più diverse esi-genze della vita con-temporanea.

SPEDII. IN ABBONAM

(2)
(3)

cronache

economiche

mensile a cura della

camera di commercio

industria e agricoltura

di tori no

numero 236 - agosto 1962

Comitato

di

redazione:

Ono Dott. Giuseppe Alpino Pro/. 0011. Augusto Bargoni Pro!. Doli. Arrigo Bordin 0011. Clemenle Celidonio Prof. Doli. Giovanni Dalmasso 0011. Giacomo Friselli Pro!. Doli. F. Palazzi - Trivelli

Direttore responsabile:

0011. Giuseppe Franco

sommano

3

Allual,tà telefonIChe

l'interVista del mese Dolf Ing. Giovanni Oghelll, Consigliere e Direllore Generale dello a Slipei "

F. ROlenfeld

9 L'analisI delle azioni delle società

E. Bolli,'olll

13

La cooperazione agricola se non

è

grande non

è

G. Casnno

15 Natura e limiti della Ricerca Motivazlonale (II)

20 La situazione economica della C.E.E.: consuntivi e previs oni (Cronache dell'integrazione europea)

G. Vlghno

21 Gli sviluppi delle idrovie Adriatico -Torino e Ponte Canale sul Ticino -L3go Maggiore

24 Rassegna della Tecnica, a cura di G. F. Michelelli

29 Congiuntura economica del mese di luglio 1962

33 Rassegna del commercio eslero torinese del mese di luglio 1962

37 Sinossi dell'import-export

41 Borsa Valori _ Rassegna del mese di agosto 1962

43

Tra i libri (G. B.)

_ Saracano P l'lIa!'a verso la piena occupazione

_ Bandeftinl P.: la popolaZione della Toscana dal 1810 al 1959 _ Unione Industriale di Torino RepertOrio sindacale e previdenl.iole 1961 - In biblioteca

46 Il mondo offre e chiede

51 Fiere, Mostre, EspOSizioni e Congressi Inlernazionall

Dirulone

redazione e amministrazione

:

(4)

CASSA

DI

RISPARMIO

FONDATA NEL 1827

MQRGfx SUSA BARDONECCHIA TORRE PELLICE

Sede

centra'~:

TORINO

Via XX Settembre, 31

21

Dipendenze in Torino

134

Dipendenze nelle Provincie Piemontesi

e nella Valle d

'Aosta.

DI

TORINO

-$-

~"'''"'

!lORGOMANERO

T U T T E

LE

OPERAZIONI

E SERVIZI DI BANCA

(5)

L'INTERVISTA

DEL MESE

, , Attualità

telefoniche'

,

D

. -

Anche

n

e

lla

recente

·

r

e

la

zio

n

e

d

e

l Consiglio

di

A

mmini

straz

ion

e

della

Stip

e

l

s

ull

'ese

rcizio 1961

ve

nn

e

lam

e

ntata l'insuffici

e

n

z

a d

e

l liv

e

llo m

e

dio

tarif-fario risp

e

tto al costo

d

e

l

servizio.

Molti ut

e

nti p

e

,

spec

ialn"

e

nte

g

li

operatori

eco

nomici,

giudicando

dal-l

'i

mport

o

p

i

utt

os

to

e

l

ev

ato d

e

ll

e

loro boll

e

tt

e

trim

e-st

r

a

li

,

es

primono

dubbi

in

proposito

; v

uol dirc

i

il

suo

parer

e

i

n

merito?

R.

-

L

'

in

s

uffici

e

nza tariffaria

è

stata

riscontrata

anc

h

e

da

g

li

organi

qualificati del Minist

e

ro d

e

ll

e

Co-municazioni

e

d

a

qu

e

llo d

e

ll

e

Part

ec

ipazioni Statali

e

d

appa

r

e

dai bilanci

e

d

a

ll

e

r

e

lazioni d

e

ll

e

Conc

ess

io-narie

t

e

l

e

fonich

e,

che

m

e

ttono tutt

e

in

ev

id

e

nza

l'im-possibilità

di

effe

ttuar

e

ammortamenti

più ad

e

r

e

nti

a

lla r

ea

l

e

usura d

e

gli impianti

a causa

di una

carenza

n

e

i ric

avi.

P

e

r qu

a

nto

concerne

l'impr

ess

ion

e

ch

e

può trarr

e

un ut

e

nte

d

e

l

«

Total

e

da pagar

e» es

posto n

e

lla

sua

fattura

trim

es

tral

e,

d

e

bbo

c

hiarir

e

che

in tal

e

cifra

sono compresi vari

importi

che

v

e

ngono dall

e

Soci

e

ri

scossi

per conto

t

e

rzi

,

costituiti:

a)

dall

e

conversazioni

int

e

rurban

e e

int

e

rnazio-nali

ri

scosse

p

e

r

conto

d

e

ll

'

Azi

e

nda di Stato per

ser-vizi

t

e

lef

onic

i;

b

)

dal

canone

di conc

es

sione

,

pari per

la

zona

.~

-!

Dott. Ing. Giovanni Oglielti, Consigliere e Direltore Generale Il Stipel n.

Stip

e

l

a

l

5

Ofo

d

eg

li

introiti

soc

iali l

o

rdi

, fa

ttur

ato

pur

e

p

er

conto

d

e

ll

'

Azi

e

nda di St

a

to

;

c)

dall

e

impost

e

di r

eg

i

s

tro

e

sull

' e

ntrata

esa

tt

e

per

co

nto d

e

ll

'

Ammini

s

trazion

e

fin

a

nzi

ar

i

a.

S

e

si

dov

esse

ro indicar

e

separ

.

atamente

t

a

li im

-porti, l

e

boll

e

tt

e

t

e

l

e

fonich

e

m

e

tt

e

r

e

bb

ero

in

ev

idenza

ch

e

in m

e

dia

il

33

%

d

e

l

l

oro ammontar

e

n

on

riman

e

n

e

ll

e

casse sociali p

e

rch

è è

ris

cosso

p

e

r conto

t

e

rzi

e

di

conseguenza

l'ut

e

nt

e

si renderebb

e

m

eg

lio

con

t

o

di

quanto

e

ff

e

ttivam

e

nt

e

spende per

il

servizio

di

co

m-p

e

t

e

nza d

e

lla

Stip

e

l!

D

.

-

L'ultimo aum

e

nto

tarifJario

è

e

ntrato

in

v

i

-gore

il

l

°

ottobr

e

1959

quindi

app

e

na

un anno

d

opo

che

l' IRI a

veva

assunto la

maggioranza azionaria d

e

ll

e

Soci

e

tà Teti

e

Set.

Tal

e

coincid

e

nza ha fatto

dir

e

a

qualcuno

c

h

e

l'aum

e

nto

tarifJario pot

e

va

consid

era

r

s

i

una

conseguenza

d

e

ll'

«

I ri

zz

a

z

ion

e

».

Qual

è

il

suo

par

e

r

e?

R. -

L

'

insuffici

e

nza d

e

i ricavi

era s

tata più

vo

lt

e

lam

e

ntata

anche

dalle Soci

e

tà non

apparten

e

nti

a

l

gruppo

IRI n

e

ll

e

l

oro stesse re

l

azioni annuali

,

come

d

'a

ltrond

e

avrebbe

fatto qualsiasi

gestore

d

e

l

servizio

t

e

l

e

fonico

,

data

la

sproporzione pr

ees

ist

e

nt

e,

n

e

l dop

o-guerra,

tra il

costo

d

e

l s

e

rvizio

e

d il pr

ezzo

al quale

doveva

essere

fornito.

(6)

Tal

e

sproporzione continua a

p

e

rman

e

r

e anc

h

e

oggi

e

non h

a

quindi influito p

e

r nulla il passaggio, nel

gruppo

St

e

t,

dell

e

Conc

ess

ionari

e

Set

e

T

eti,

su

lla

ri-c

hi

es

t

a

di r

ev

ision

e

della

struttura

tariffaria, che

in

It

a

li

a s

i impon

e,

ripeto

,

qualunqu

e

possa

esse

r

e

il tipo

di

gestione

c

h

e

si vog

li

a

adottar

e.

T

a

l

e

constatazione

può

essere

fatta da

c

hiunqu

e

esa

mini i bilanci

e

l

e

relative relazioni delle Conc

es

-s

ionari

e

t

e

l

e

fonich

e

e

d

e

lla Capo

gruppo

St

et

e

con-fronti

il pro

ve

nto m

e

dio p

e

r

abbona

to

ed

il relativo

costo

degli

impianti.

D.

-

Quali sono

i

.

rapporti fra l'A.

S.S.T.

e

le

So-ci

e

tà Concessionarie

e

fra qu.este

ultim

e e

l'IRI?

R.

-

L

'

Azi

e

nd

a

di Stato p

e

r i S

e

rvizi

T

e

l

e

fonici

eserc

it

a, o

ltr

e

l

a gestione

dir

e

tta d

e

l

servizio

t

e

l

e

fonico

int

e

rurb

a

no nazional

e

fra r

eg

ion

e

e r

e

gion

e e

di qu

e

llo

int

emaz

ional

e,

il

controllo t

ec

nico

e

d

amministrativo

d

e

ll

e

Soci

e

tà Conc

ess

ionari

e

di Zona

,

ond

e

assicurare

l'

esa

tta

app

li

caz

ion

e

d

e

ll

e

norm

e

di L

egge e

di

Con-ve

n

z

i

o

n

e

.

Essa

ass

um

e

p

ertanto

l

a

doppia

veste

di

ese

rcent

e

e

di

en

t

e

di

co

ntrollo: in particolar

e

n

e

i

cen

tri

di

Com-p

a

rtim

ento

(co

m

e

Torino

e

Milano)

coesistono

negli

s

t

ess

i l

oca

li

l

e ce

ntrali int

e

rurban

e

automatiche e

ma-nu

a

li d

e

ll

o

Stato

e

d

e

ll

a

Soci

e

(che si

raggiungono

rispettivamen

t

e

formando

il n. 14

ed

il n. lO);

l

a

di-ver

sa

fi

gura

giuridica

d

e

l

p

e

r

so

nal

e

add

e

tto

ai

due

im-pianti

ed

i

diversi

c

rit

e

ri

e

possibilità seguiti

dalle du

e

organizzazion

i

p

e

r il

r

eperimento,

l'addestramento

e

l

a

dota

zione

num

e

ri

ca

dell

e

operatrici

di

commutazione,

so

no

talora causa

d

eg

li inconv

e

ni

e

nti noti

a

l

pubblico

ut

ente,

c

h

e

peraltro

non

sempre sa

n

è

può

distingu~re

fra

i du

e

complessi.

L

e c

inque

Società t

e

l

e

fonich

e,

a

ll

e

quali fu

affidato

dal 1

925

l

a co

nc

ess

ion

e

d

e

l

servizio

t

e

l

e

fonico urbano

e

di quello

int

e

rurbano

,

con

l

e

limita

zioni sopraddette,

h

a

nno una

Capogruppo,

«

holding finanziaria

»

la

Stet,

c

h

e

detiene

l

a

maggioranza del pacch

e

tto azionar;o

d

e

lle

s

ingol

e

società e che

provv

e

de inoltre al cOOl'd

i

-namento

e

d

al controllo

della

l

oro attivi

tà.

Nel caso

nostro,

ad

ese

mpio

la

St

et

ha

il

99

,

75

Ofo

delle

az

ioni

Stipel.

A

s

ua

volta

l'IRI possi

e

d

e

il 62 ~

/

o

dell

e

azioni

Stet.

D.

-

S

e

si

m

ettessem a

co

nfronto le

tariffe

t

e

l

e-fonich

e

italian

e

con

qu

elle

delle

principali nazioni

eu-rop

ee,

a

quali de

du.zioni

si

aTrive

rebb

e?

R.

-

Il

co

nfronto non

è così

facil

e

com

e

potrebb

e

rit

e

n

e

rsi

comunemen

t

e;

infatti i

c

rit

eri

di

ta

ssaz

ion

e

so

no div

e

rsi n

e

ll

e var

i

e

nazioni

e

non sempre facil

-m

e

nt

e co

mparabili.

P

e

r un primo raffronto tra tariffe urbane faremo

d

eg

li

ese

mpi

su comuni situazioni

di ut

e

nza:

-

una

grande azienda, che

in Italia

,

in base al

tr

af

fic

o

svolto,

a

d

es

.

di 20

conversazioni

urbane

gior-n

a

li

ere,

h

a

una

spesa annua,

p

e

r il

servizio

telefonico

,

pari a

100,

dovrà,

richiedendo le

stesse

pr

es

tazioni

,

a

ffront

a

r

e,

in

Svizzera,

un

onere

pari

a

142

,

in

Inghil-terra

a

162

,

in G

e

rmania

a

248

e

d in Francia

a

314;

4\

CRONACHE ECONOMICHE

-

facendo la stessa considerazione per

una

media

azienda, sempre cons

id

erando

ugual

e a

100

l

a spesa

in Italia per un

traffi

co

di

lO

conversazioni giornaliere,

s

i h

a

in Svizzera un on

e

re di 155

,

in Inghilt

e

rra di

190

,

in Germania di 265

ed in Francia di 335;

-

il raffronto

è

particolarment

e

eviden

t

e

per

l'u-t

e

nza privata

(a

bitazioni)

ove

,

posto ugual

e

a

100

!'in-dic

e

di

spesa

annua per il

serviz

io

telefonico in Italia

,

in bas

e

ad un traffico di 4

conve

r

sazioni giornalier

e,

si

raggiunge

un

va

lor

e

di 215

in

Svizz

e

ra, 290 in

Inghil-t

e

rra, 370

in

Germania

e

b

e

n 465 in Francia.

Po

s

siamo quindi

affermare che

in n

ess

un pa

ese

il

se

rvizio t

e

l

e

fonico

è

fornito

ad

un pr

e

zzo

così

basso

come

in

Italia.

C'

è

poi da considerar

e

che

l'attuale

struttura

del

s

ist

e

ma tariffario ita!i.ano

è

causa

di incongru

e

nz

e

m

a-croscopic

h

e:

pensi

che

p

e

r il

congegno

della tariffa

urbana

a

contatore

,

oltre un

t

erzo

degli abbonati di

Torino

e

Milano non supera

trim

es

tralm

e

nte il num

e

ro

d

eg

li

«

scat

ti

di contator

e

»

comp

r

es

i n

e

l

canone

di

abbonam

e

nto

,

per cui circa 300.000 ut

e

nti

Stip

el

ven-gono

a corrispondere una tariffa pari

a

sol

e

17

vo

lte

qu

e

ll

a

di

anteguerra, essendo

il

canone

di

abbona-m

e

nto nelle reti a tariffa

a

contator

e

applicato con

la

riduzione del 50

Ofo

risp

e

tto

a

qu

e

ll

o

forf

e

ttario

stabi-lito p

e

r

ana

logh

e

reti.

I rimanenti 2

/

3 degli abbonati di Torino

e

Milan

o,

che

hanno conversazioni di

supero,

vengono poi

a

pa-gare -

tra

cano

n

e

di

.

abbonamento e

scatti di

conta-tor

e

l

oro addeb

itati

-

un importo medio di 28,6

vo

lt

e

an

t

eguerra.

Inv

ece

gli abbonati dell

e

r

e

ti minori

,

ove vig

e

la

tariffa forfettaria

,

corrispondono

canoni

di

abbona-mento pari a 38

volte anteguerra

e

quindi

superiori

a

quelli che

pagano mediament

e

gli ut

e

nti di grandi

cen-tri di Torino

e

Milano

ove

l'utilità d

e

l

servizio

t

e

lefo-nico

è evidentemente ben maggior

e e

molto più

estesa

la

possibilità di

usufruirn

e.

P

e

r

quanto poi concerne

l

e

tariff

e

p

e

r

il

traffico

e

xtra urbano posso dire

che

l

e

diff

e

r

e

nz

e

rispetto

a

qu

e

ll

e estere so

no

alquanto minori, però non mai

-mediamente

-

a

sfavore di quell

e

italiane.

D.

-

Qual

è

la

situazione attuale

d

ei

collegamenti

tele

fonici nelle

frazioni? All'in;zio

del

1961

erano

an-cora

prive

di te

l

efono

n.

140 frazi

.

oni

della Provincia

di Torino

;

quante

sono

attualmente?

R.

-

La diffusione d

e

l

s

e

rvizio telefonico n

e

ll

e

piccole

lo

ca

lità

è

stata notevolissima in questi ultimi

anni. Occorre tenere present

e

che n

e

l

1950, anno n

e

l

quale fu iniziata

l

a

cosiddetta

«

camoagna

dei

Comu-ni

»,

nella zona

Stipe

l

i tel

e

foni pubblici

erano

in

to-tal

e

3.728

e

b

e

n 283

capoluoghi

di Comune

e

rano

sprovvisti

di

servizio

telefonico.

(7)

do-tati

di telefono pubblico tutti i Comuni

e

le principali

frazioni, centri e

nuclei abitati

ed

ogni anno

,

in

Pie-monte ed

in Lombardia,

sono attivati circa

280 nuovi

ufBci

tel

e

fonici.

Il motivo

che all'inizio

del 1961 vi fossero ancora

n

e

lla Provincia di Torino 140 frazioni

senza

telefono

può spiegarsi

consid

e

rando

che,

in buona parte dei

cas

i

, s

i

tratta

di

agglomerati

urbani di minima

entità

od anche

di località montane elisabitate

,

classificate

co

m

e

frazioni dall

'

Istat

,

ma p

e

r le quali non vi

è

alcun

interesse

t

e

l

e

fonico.

Attualmente

il

numero d

e

lle

fra-zioni non collegate si è

ridotto

a

114

ed è

prevedibile

che

nel giro

di pochi

anni

diminuirà ulteriormente.

D.

-

Gli

abbonati in

genere

comm

e

ntano poco

favor

evolmente

la richi

esta

che

vie

n

e

loro ri

vo

lta pe?'

il versamento

«

d

e

ll' ant

ic

ipo

interurbano

».

La

si

riti

e

-n

e

un

fi

sc

ali

smo

rnonopolistico!

R.

-

Mi rendo

b

e

nissimo

conto

della natural

e

ri-luttanza

a

versare

l'importo di un

servizio

ch

e

non si

è anco

ra

goduto

..

.

ma

se si considera

che ciò avviene

-

e

non può

esse

r

e

altrim

e

nti

-

per tutti i

servizi

di

comunicazione (telegrafo,

posta

,

tram

ecc.)

ci si

per-suade

facilm

e

nt

e

che

è

n

ece

ssario pagare in

anticipo

anc

h

e

l

e

conversazioni

t

e

l

e

foniche

e

ciò non lo si può

fare che

v

e

rsando

il

presunto

importo di qu

e

lle che

si

effe

ttu

e

ranno in un trim

es

tr

e.

In Italia

,

inoltre

,

ave

il

servizio

tel

e

fonico

a

grande

distanza viene svolto

dall' Azi

e

nda eli Stato ma

è

ri-scosso, per conto

di questa

,

dalle Conc

ess

ionarie,

è

ancora

più palese la n

ecess

ità di un

«

anticipo

»

pari

alle conversazioni

c

h

e

si

presume di

effettuare

in un

trim

es

tre, poich

è

l

e

Societ

à

devono corrispondere

al-l'Amministrazione

Statale l'int

e

ro importo del traffico

svolto, anche

di qu

e

llo non riscosso dagli utenti!

Non

sarà

inutile poi ricordar

e,

a proposito degli

anticipi

e

d

e

i

vantaggi che

il pubblico ritiene possano

d

e

rivarn

e

alle

Società

,

che

le tariffe telefoniche

ven-gono

formulat

e

«

t

e

nendo

già

conto

»

che le st

esse

sono

incassate

«

in

anticipo », si.a sotto

forma di

abbo-namenti

anticipati

per quanto

riguarda

i canoni

urba-ni, sia sotto

forma di

anticipo sulle

conversazioni

pre-sunte relative al

traffico

interurbano

svolto con

preno-ta

z

ion

e

o

in t

e

l

ese

l

e

zione

o a

quello urbano nelle reti

a

co

nt

a

tor

e.

D

.

-

Si

se

nt

e

tanto parlar

e

d

e

lla t

e

l

ese

l

ez

ion

e

.

Oc-cor

r

e

rà att

e

nd

ere

molto p

e

r pot

e

r

corrispondere con

tale

m

ezzo

su

sc

ala nazional

e?

Con

il

g

e

n

e

ralizzarsi

d

e

lla

chiamata automatica

int

e

rurbana l

e

telefoniste

sco

mpariranno?

R.

-

Come noto la teleselezione permette già oggi

di

chiamare

automaticamente

entro

un vasto raggio gli

abbonati

desiderati. Ad

esempio

da Torino la

telese-lezione

si estende a

quasi tutto

il

Piemonte

ed

a parte

della Lombardia

ed

è

previsto

che, entro

pochi anni

,

comprenderà

la totalità delle due regioni.

Attualm

e

nte il 76

,

23

Ofo

del traffico interurbano

Stipel

si svolge

con chiamate dirette

da

abbonato e,

sempre

p

e

r iniziativa

Stip

e

l

,

è

imminente l'attivazione

della telesel

ez

ion

e

fra Como

e

Chia

sso,

prima

,

in It

a

-lia

,

fra le relazioni internazionali

,

sia

pur

e

a

br

eve

di-stanza, che saranno automatizzate.

Non manch

e

ranno

anche

i

progressi

d

e

ll

a

t

e

l

ese-lezione di

competenza statale.

Infatti

, o

ltr

e

la elir

e

t

-trice Torino-Milano, in

atto

da

circa 3 anni con

cre-scente adesione

d

e

l pubblico

,

secondo

il

programm

a

dell

'

Azienda di Stato p

e

r i Servizi T

e

l

e

f

o

ni

c

i

,

Torino

potrà t

e

l

ese

lezinnar

e

anch

e

G

e

nova

e

Roma

.

L'est

e

nd

e

rsi della

chiamata automatica

n

o

n

s

igni-ficherà p

e

rò la

scomparsa

d

e

ll

e

operatrici

di

commu-tazione

.

Le

signorine

dalla

voce sorridente continu

eranno

ad

e

ss

e

r

e

nostr

e

pr

e

zios

e

int

e

rm

e

diari

e e

d informa

-trici in una moltepli

ce

serie

di

servizi.

B

as

ti

accennare

all

e

chiamate con

pr

eavv

iso

o con

avvis

o

(quando cioè

rispettivam

e

nt

e

occorra avvisare

una d

e

t

e

rminat

a

p

e

r-sona eli trovarsi

all' apparecchio

p

e

r un

a

ppunt

a

m

e

nt

o

oppure

si

debba

corrispondere con persona

non

abbo-nata al

telefono). Vi

è

poi tutta !'infinita

e

sempre

cre-scente gamma

d

e

i

servizi ausiliari

n

e

i qu

a

li l'op

e

r

a

tri

ce

ha la d

e

licata

e

preziosa funzion

e

di

in formatric

e, s

i-cura e sempre

pr

ese

nt

e,

a

disposizion

e

d

e

ll

'

abbonato.

D.

-

Gli ut

e

nti

gradirebbero ave

r

e

in

cas

a

i

l

pro-prio contator

e,

così come

a

vv

i

e

n

e

p

er

qu

e

llo d

e

l

gas,

d

e

ll'acqua

ec

c.;

si

s

e

ntir

e

bb

e

ro più

g

arant

i

ti

degli

ad-d

e

biti

che

ric

ev

ono

con

l

e

boll

e

tt

e

trim

es

trali! P

e

r

c

h

è

le Soci

e

tà t

e

ngono

invece

i

contatori

in

centrale?

R.

-

In tutti i paesi del mondo

,

i

contatori

t

e

l

efo

-nici

sono

installati presso le

centrali alle

quali

gli

ab-bonati

sono collegati,

p

e

r la

semplice

ragion

e

che

l'u

so

dell'impianto non vi

e

n

e

conteggiato

dall

'

apparecchio

ma dagli organi di c

e

ntral

e.

In

altre

parol

e,

m

e

ntr

e

il

contator

e

d

e

ll

'

acqua

o d

e

l

gas

non può

che esse

r

e

posto

presso l'impianto dove la

stessa

vien

e e

rogata

(rubi-netti)

e

qu

e

llo dell'

e

nergia

e

l

e

ttrica dov

e

si

d

er

i

va

la

presa dell'utent

e,

quello tel

e

fonico non

può

c

h

e esse

r

e

posto presso gli organi di

commutazione

da

cui

part

e

la linea dell'abbonato

.

E

'

però possibil

e,

sia

pure

con

l'aggiunta di

com-plesse apparecchiature

,

ritrasm

e

tt

e

r

e

e

quindi far rip

e

-tere

da

un

contatore

posto presso l'appar

ecc

hio

gli

im-pulsi dati dalla c

e

ntrale

e su

questo principio

sono

basati

gli

indicatori di tariffa

(Teletaxe) che

vediamo

installati presso i t

e

lefoni pubblici.

Non

sarebbe

possibile,

senza

un

congruo

supple-mento di tariffa

,

estendere

!'installazion

e

di tali

con-tatori supplementari ad ogni abbonato; tuttavia

già

oggi gli utenti possono richied

e

re alle Conc

ess

ionari

e

]' impianto di un contatore a domicilio

,

corrispond

e

n-do per il

'

suo

uso un determinato

canone.

D.

-

Quali sono l

e

prosp

e

tti

ve

di diffusion

e

d

e

i

servizi

au

siliari?

R. -

I

servizi

ausiliari

sono,

nella quasi totalità

,

sempre più richiesti dal pubblico che ricorr

e,

con

cre-scente favore,

alle

informazioni fornite a mezzo t

e

-lefono.

(8)

Negli ultimi due

anni,

1960-1961 vi

è

stato

un

au-m

e

nto p

e

rc

e

ntuale d

e

l 13

%

circa dei

servizi

r

es

i.

L

'

unico

serv

i

zio, che

può

esse

r

e

considerato

sta-zionario,

è

i

l

19

«

ultim

e

notizie

»

; ciò fors

e

si

spiega

co

nsid

e

rando l'abbondanza di informazioni

circolari

fornit

e

dalla radio-TV

e

dai

giorna

li

oltr

e

che

all'as-senza

di

avvenimenti

di

carattere ecceziona

le

che

ab-biano rifl

esso

continuativo e sensibi

le

su

ll'inte

resse d

el

pubblico.

I!

compito

d

e

lla

Stipe

l

,

n

el

campo

d

e

i

servizi

ausi-liari

, è

il

perfezionamen

to

e

l'estensione

d

e

i

servizi

es

i

s

t

e

nti

a

tutt

e

le

l

ocalità

e

l'introduzion

e

di nuovi

servizi, che

rispondano

all'interesse

e

ff

e

ttivo d

e

l

pub-blico

e

ri

e

ntrino n

e

i limiti di

competenza

d

ell

a

segre-t

e

ria t

ele

foni

ca.

A t

a

l

e

riguardo accenniamo ad

ese

mpio

a

l

ser\'izio

automatico dell'ora

esa

tta

«

16

»

che

p

e

rm

e

tt

e

di

ot-t

e

n

e

r

e

l'ora ufficial

e

italiana fornita

con specia

li

carat-t

er

istich

e

di

precisione

dall'Istituto El

e

th

'o

t

ec

nico

Na-zionale

«

Ga

lileo

F

e

rraris

»

.

Il

servizio

«

ora esatta

»

è es

t

eso

a

se

mpr

e

nuov

e

l

ocalità e sarà, entro

pochi

anni, accessibile a

tutti

gli abbonati

d

el

Pi

e

mont

e e

d

e

lla Lombardia.

Un nuovo

servizio

è

stato rec

e

nt

e

m

e

nt

e

attivato a

Torino

e

Milano

,

destinato

ad

ut

e

nte

specia

lizzat

o

in

cronometria

e

l

e

ttronica

; è

il

«

171

»

che

fornisce

se-gnali

di t

e

mpo

e

di fr

eq

u

e

nza di

assoluta

pr

ec

ision

e

.

Un

particol

a

r

e

cenno

può ancora

esse

r

e

fatto p

e

r

il

se

rvizio

segreteria

abbonati

assenti,

il

quale avrà

col

t

e

mpo un

se

mpr

e

maggior

e

svi

luppo

sia a

mezzo d

e

i

dispositivi

automatici

da

in

stallare

in

casa

dell

'

ut

e

nt

e

co

n infonna

z

ioni pr

es

tabilit

e e

con

possibilità di ric

e

-zione

di

comunicazioni

a

nch

e

in

assenza

dell'ut

e

nt

e

s

t

esso, s

ia

a

nch

e

tramit

e

le

operatrici con

d

e

i

sistemi

di rinvio

automatici.

Con

quest'u

ltim

o sistema

una

chiamata

potrà

,

a

comando

d

ell'

abbonato aderente

esse

r

e

ricevuta

dal-l'appar

ecc

hio

o

dirottata

a

ll

a centra

l

e

t

ele

fonica

che

prenderà

not

a

d

ell

e

comunicazion

i

in

arrivo

e

fornirà

l

e eve

ntuali informazioni dat

e

dall'ut

e

nt

e

.

I

se

rvizi

ausiliari sono

d

e

stinati

a

formar

e

con

l'an-dar

e

d

el

t

e

mpo

,

un compl

e

mento di

crescen

t

e

utilità

d

e

l

servizio

t

e

l

e

fonico

vero

e

proprio

,

il

che

es

igerà

,

da

parte

d

ell

a

Stipel,

un

continuo

perf

e

zionamento dell

e

attrezzature

e

d

el

p

e

rsonal

e

on"de

fornir

e

notizi

e

che

rispondano in

ogn

i

caso ai

r

e

quisiti di

esa

tt

e

zza

e

di

co

mpl

e

t

ezza

voluti

dal

pubb

li

co.

D.

-

Qual'

è

s

tato

il

s

ucc

esso

d

e

lla filodiffusion

e

in

Italia?

Quali

sono

l

e

cause

d

e

ll

e eve

ntuali diff

e

r

e

nz

e

con

alt1

'i

pa

es

i

e

l

e

prosp

e

tti

ve

di

ev

olu

z

ion

e?

R. -

La filodiffusion

e

in Italia penn

e

tt

e,

come

noto

,

di

ascoltare oltre ai 3 consueti

programmi

radio-fonici

,

2 spec

i

ali

programmi musicali

(o

ltre

ad

altro

eve

ntual

e)

trasm

essi

dalla RAI

e

diffusi

via

filo

,

sfrut-tando il doppino t

ele

fonico di abbonato

come

portant

e

d

e

lla banda di frequ

e

nz

e.

Oltr

e

agli appositi

impianti

centralizzati si

rende

pertanto

n

ecessa

ria

a

mont

e,

pr

esso

la

centrale, ed a

61

CIONACHE ECONOMICNI

va

ll

e,

pr

es

so l'abbonato, l'ins

e

rzion

e

di filtri di

carat-teristiche particolari

che

permettano di

sceverare

la

bassa frequenza utilizzata per

la

comunicazione

tele-fonica

,

dall

'a

lta fr

e

qu

e

nza. Qu

es

t'ultima

,

trasform

a

t

a

in fr

e

qu

e

nza udibil

e

m

e

diant

e

un riv

e

lator

e, è

ampli-ficata n

ell'a

pparec

c

hio radio p

e

r l'ascolto. La

ca

ratt

e-ristica,

che contraddistingue

la filodiffusion

e

dall

a

nor-male trasmissione radio

, è,

o

ltre

la maggior

e

varietà

e

durata d

e

i programmi

,

l'assoluta

assenza

di disturbi

e

la

f

e

d

elt

à

di riproduzion

e

che

la

rende

partic

o

lar

-m

e

nt

e

ac

ce

tta

ag

li

amanti

della buon

a

musica

.

Una

part

e

d

e

i du

e

programmi musicali

aggiunti

è

infatti

disposta

anche

per l'as

colto

stereofonico.

In Italia

s

i

-nora

l

a

filodiffusion

e

non ha

avuto

... una

grande

dif-fusion

e; e

ntrata in funzion

e

n

e

l 1959 ha

in

tutt

a

l

a

nazion

e

poch

e

migliaia di utenti

e,

complessivamente

nell

e

due

città

di Torino

e

di Milano ra

gg

iung

e circa

i 2.400

aderenti.

Una d

ell

e

ragioni

, c

h

e

può

avere

d

e

t

e

rmin

ato

la

t

e

pida

accoglienza

d

e

l pubblico

,

può

fors

e essere

l

a

particolar

e

forma fissat

a

dal Minist

ero

p

er

l'ad

e

r

enza

al

se

rvizio

,

consistente

n

e

l rimbor

so

inizial

e -

d

a

farsi

a

ll

a

Rai in unica soluzion

e

di t

e

mpo

-

d

e

ll

e

spese di

installazion

e,

malgrado

esse

s

i

ano

s

tat

e co

nt

e

nut

e

n

e

ll

a

somma di

L.

27.000.

Una

seconda

ragion

e,

di special

e

rili

evo, è

quella

che sono

normalment

e

ammessi a

ll

a

filodiffusion

e

i

soli

titolari di lin

ee

t

ele

fonich

e

singole,

p

e

rch

è

per

ren-der

e

accessibili a

l

servizio

le utenz

e

dupl

ex

occorrono

dispositivi di così

elevato costo

ch

e

r

e

nd

e

r

e

bb

e

ro

proi-bitivi i r

e

lativi

canoni.

All

e

spese

di

cui sopra va aggiunta

qu

e

lla d

e

l ri

ve-latore

,

da

connettere all'apparecchio

radio

,

(che non

occorre per

altro

p

e

r

gli apparecchi ad onde

lungh

e)

per un importo di circa

L.

;

W.OOO.

In Svizz

e

ra la filodiffusion

e è

inv

ece

molto diffu

sa:

c

dip

e

nd

e,

oltrechè

dalla div

e

rsa

fonna

di

aderenza

al

servizio,

basata

sulla corresponsione

di un

ca

non

e

ricorrent

e

come

p

e

r

il

servizio

t

e

l

e

fonico

,

anche dalle

particolari

situazioni

d

ell

a zona, con orografia

molto

accidentata e

quindi

con zone

d

'o

mbra p

er

le tra

sm

i

s-sioni

radio

che

r

e

ndono maggionn

e

nt

e

n

ecessario

il

ricorso

alla

trasmission

e

via

filo

.

D.

-

Si

sente su giornali

e

ri

v

ist

e

parlar

e

di futuri

sviluppi

cl

e

lia t

e

l

e

fonia.

Cosa

vi

è

di

vero

in tutto qu

es

to

?

Quali

sono

l

e

prosp

ettive

attendibili

in campo

tele-fonico?

R.

-

Il lancio d

e

l

satellite

Echo

lo

scorso anno

e,

più recentemente

,

l

a spettaco

l

are

impr

esa

d

e

l

T

e

lstar

,

hanno ri

c

hiamato di

co

l

po

]'

attenzione

d

e

l

pubblico

sulla

tel

e

fonia.

Il

t

e

lef

ono,

qu

es

to m

ezzo

di

comunicazione

di

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